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.Kuro KamishiniNome: Kuro | Cognome: Kamishini | Classe: III S11 | Età: 18 | Sesso: Maschio"Questa volta"? Ti è già successo per caso?
Ero un po' sorpreso e sbalordito: allora era già successo altrove... Quindi quello che ipotizzavo è ben più di una possibilità. Va considerato più come un evento certo del quale però non si conosce bene la data. Accidenti, che situazione spiacevole... Quelle persone... Chissà che cosa avevano nella testa e che cosa li spinge a compiere azioni del genere... Mentre ero immerso nelle mie riflessioni, che comunque non durarono più di qualche secondo, mi accorsi anche di essere stato un po' sgarbato e ficcanaso.
Scusa, forse non dovrei chiedere, dopotutto non deve essere un ricordo piacevole. Non devi sentirti obbligato a parlarne con me...
Sbadigliai, forse il sonno stava finalmente sopraggiungendo, ma cercai di nasconderlo, in attesa della risposta di Tatsuya, qualunque essa fosse.coded by ©JackGaunt
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Non preoccuparti, è un qualcosa che dovrò superare. Sarà un ricordo spiacevole ma non ho intenzione di evitarmi il dolore cercando di dimenticare, posso solo accettare ed impedire che si verifichi ancora in futuro.
Esordì così per tranquillizzare Kuro sulla domanda che gli aveva appena fatto.
Nonostante quel che aveva affermato parlarne era sempre difficile, tuttavia quella era stata una giornata molto particolare ed occorreva pur terminarla in qualche modo. Non che avesse intenzione di fare chissà che cosa di incredibile o di raccontare tutte quelle cose folli, non sarebbe stato il caso di mettergli altri pensieri nella testa quando già di suo aveva i suoi grattacapi. Notò anche una certa stanchezza in Kuro.
Se mi sono trasferito qui all'inizio del secondo anno c'è un motivo. Ebbene, io prima frequentavo insieme alle ragazze un'altra scuola, più vicina a casa mia. Quando giunsero quei ragazzi...diciamo che c'è stato un incidente. Non sa ancora nessuno cosa sia successo davvero, l'unica cosa certa è che è stata completamente distrutta. Non rimasero che macerie. Insieme alla scuola mi fu portato via anche un pezzo del mio animo che ho ritrovato solo pochi giorni fa. Se siamo venuti fino all'Hakoniwa è solo grazie al preside che ci ha voluto aiutare offrendoci delle borse di studio, forse aveva saputo della nostra situazione particolare. Sono convinto di essere stato io, quella volta, ad attirare quei tizi, in un certo senso la colpa potrebbe essere mia. Per questo sono determinato ad impedire che accada ancora una cosa simile. Spero che tutte queste parole non ti abbiano già fatto addormentare.. -
.Kuro KamishiniNome: Kuro | Cognome: Kamishini | Classe: III S11 | Età: 18 | Sesso: MaschioCapisco, mi spiace davvero tanto...
Dunque era davvero possibile e i risultati erano davvero catastrofici.
Per quel poco che può contare, sappi che questa volta ti aiuterò con tutti i mezzi a mia disposizione, non voglio che questa scuola venga distrutta! E credo che troverai appoggio anche nei miei fratelli, in Sachika, in Goro e in tantissime altre persone. Tutti assieme dovremmo essere in grado di evitarlo, fidati di noi!
Stavo parlando a cuore aperto, anche se lo avevo conosciuto solo qualche giorno fa sentivo di avere tantissime cose in comune con lui, quasi come se fossimo fratelli mancati e tra fratelli ci si deve sempre aiutare. Sbadigliai di nuovo.
Scusami, è un discorso davvero molto importante per tutti e mi dispiace interromperlo proprio ora, ma sono davvero esausto, non riuscirei a reggerlo in questo momento. Rimandiamolo ad un altro giorno, ti va?coded by ©JackGaunt. -
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Grazie, per me significa molto.
Riuscì a rispondere Tatsuya trattenendo un po' di commozione. Sapere che in quella battaglia non sarebbe stato solo come temeva lo rinfrancava ed incoraggiava davvero tanto. Fin dall'inizio aveva messo in conto di combattere da solo al meglio delle sue capacità, migliorare costantemente per diventare abbastanza forte da poter fronteggiare qualunque avversario prima ancora che il consiglio studentesco sapesse qualcosa. Un obiettivo che lui stesso credeva assurdo, ma ora la speranza cresce.
Kuro era stanco, proprio come gli era sembrato.
Forse è meglio. Oggi è già stata una giornata molto densa anche senza la mia storia. Ne parleremo un'altra volta, quando ci sarà bisogno di ricordare certe cose.... allora godiamoci un po' di riposo, io andrò ad acquistare qualcosa da mangiare visto che non ho nulla, da domani dovremo faticare molto. Per ora....buonanotte.. -
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Ok, bella e tutto il resto, è mezzanotte passata e non mi esprimerò in modi complessi e raffinati "BURP", beccatevi i px e poche balle, dehehehe 
13 PX a testa, e come prevede il numero se associato al venerdì, sfiga a voi
Edited by ¬SasoRi - 16/6/2015, 01:38. -
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Chi torna. Chi tornerà.
Era da molto tempo che non vivevo questa pace, questa tranquillità. Sto sognando, dopo molto torno a sognare davvero in questo mondo. Avevo dimenticato quanto poco senso possono avere i sogni, quanto sia difficile trovare un significato, ammesso che ne abbiano. Mi sarei aspettato di sognare gli ultimi avvenimenti, ma credo che confinando tutte quelle cose nel fondo della mia memoria abbia condizionato un po' tutto. Niente avvenimenti incredibili, niente epici scontri, nemmeno la mia Shiro. Solo una patetica scena scolastica, una lezione tenuta da me in aula magna davanti a quelli che riconosco come i personaggi dell'ultimo manga che ho letto, un secolo fa. Voglio dire, una settimana fa. Quanto sono cambiate le cose, quante ne ho passate e quante ne passerò ancora. Shiro è rinata, ora si chiama Bianca ed è la mia gemella. Ho alterato il momento della mia stessa nascita per includerla, abbiamo un passato in comune e per questo il nostro presente è lo stesso. Ci saranno un bel po' di cose da spiegare, per qualche ragione non sono riuscito ad alterare quel che abbiamo vissuto da quando lei è finita dentro di me fino ad oggi, quindi tutti gli amici della nuova scuola non conoscono Bianca. Sophie e Cheria hanno ricevuto una spiegazione innata mentre facevo la modifica, sanno già tutto quello che potrei dire.
Ora, forse, sono di nuovo una persona normale.
Però sento qualcosa che mi infastidisce, una pizzicore sul naso. Mi sveglio un po' alterato per il disturbo, ma tutto passa vedendo, nella penombra della stanza, il viso di Bianca. Dovrò abituarmi al suo nuovo aspetto, ma il suo sorriso è bello come sempre.
« Ehi... »
Mi sussurra con una voce che mi incanta immediatamente.
« Ehi. »
Le rispondo sussurrando e sistemandole dietro l'orecchio un ciuffo di capelli che aveva deciso di mettere in mezzo per non farmi contemplare a pieno la sua bellezza. Socchiude gli occhi mentre ritiro la mano facendole una carezza.
« Alla fine ci sei riuscito. »
« Per te farei tutto. »
I suoi occhi non sono più rossi come un tempo, ora sono quasi dorati, come i miei. Mi sembra di specchiarmi nei miei stessi occhi.
Non riesco a smettere di guardarla, sento di essermi innamorato di lei ancora una volta. Ora che posso averla di nuovo qui con me non permetterò a nessuno di portarmela via. In preda ad un impulso irrefrenabile la accosto a me, la stringo per impedire che niente possa mettersi tra di noi, non mi tiro indietro quando si avvicina ancora per baciarmi.
Lo facevamo sempre, ogni notte che ci era data, non ci separavamo fino al mattino. Dovremo rinunciare a questo, ora è la mia gemella ed è sbagliato. Non voglio che finisca per farsi una brutta reputazione per colpa mia, che la osservino come una donna immonda perché vittima di piaceri incestuosi. Solo che non riesco a fermarla, non riesco a trattenermi. Le mani si muovono da sole, esperte su quel che va fatto. Faccio una grande fatica per impedire loro di sganciare il suo reggiseno e per ritirarle.
« Aspetta... »
Non lo dico con convinzione, in realtà non voglio davvero smettere, o che smetta.
Bianca sale cavalcioni su di me e si sfila la maglia, il suo seno ora è più piccolo ma sulla sua figura è armonioso e la sua bellezza raggiunge la perfezione. Mi coglie lo stesso impulso di prima, getto via la maglia e torno ad assaporare le sue labbra mentre le mani saggiano le forme del suo fondo schiena. Risalgono luno la schiena e finalmente sganciano il suo reggiseno. Un briciolo di lucidità mi torna quando mi rendo conto che mi ha abbassato i pantaloni e sento dove stanno andando le sue mani. Siamo ad un passo per unirci, stiamo per superare il punto di non ritorno.
« Bianca, non possiamo! Siamo gemelli, è contro natura! »
« Amarsi non è mai contro natura. »
È vero, noi due ci amiamo da sempre. Se Cheria era l'anima gemella che non avrei mai potuto avere, lei è sempre stata l'unica che amavo sapendo di poterla avere. Sapevo che potevamo stare insieme e l'amavo pensando di poter passare la mia intera vita ad amarla. Ora non possiamo più farlo. La amo così tanto da rinunciare a poterla fare mia solo per averla al mio fianco. Voglio realizzare ogni suo sogno, per lei voglio tutto e sono pronto a rinunciare a qualsiasi cosa per lei, solo non posso rinunciare ad amarla.
Devo smetterla di ragionare come un sedicenne, noi non possiamo. Ne va del nostro futuro. Ai nostri giorni non sono tollerate coppie come questa, fratello e sorella non devono stare insieme, non sarebbero accettati. La società mi impedisce di stare con la ragazza che più amo e per la quale ho affrontato cose che non possono nemmeno essere raccontate pur di riportarla da me. Accetterò anche questo destino.
Siamo mezzi nudi, lei mi sta sopra ed è pronta a concedermi ancora la sua verginità. Il mio corpo vorrebbe agire di conseguenza, ignorando anche la mancanza di protezioni e contraccettivi, affrontando un rischio importante, la mia mente deve lottare ance contro questo.
« Ferma! »
Lo dico troppo forte, lo urlo a gran voce. Non era così che volevo mi uscisse, non ho neanche schermato gli altri per impedire che sentissero. La stringo al mio petto con ancora più forza per impedirle di muoversi e portare avanti le sue intenzioni; le faccio segno di non dire nulla mentre copro entrambi con le lenzuola sperando che non accada nulla, che gli altri non si sveglino e che non venga nessuno alla porta. Bianca ridacchia a bassissima voce.
« Potrebbero scoprirci. È così eccitante! »
Allontano le sue mani dal bersaglio grosso e le tappo la bocca. Speriamo bene, se qualcuno accende la luce non è difficile vedere i vestiti ancora a terra e che sul mio letto è occupato troppo volume.SPOILER (clicca per visualizzare)Tatsuya Kamishiro / Kuro Kamishini / Goro Nishimura
Edited by .Micael. - 30/6/2015, 17:55. -
.Mi svegliai di soprassalto. Beh, queste sono grosse parole, visto che mi trovavo in forma mentale all'interno della testa di Kuro. Probabilmente a causa dell'intensa battaglia con quel mostro che viveva dentro Nora avevo perso tutte le forze e mi ero addormentata. Chissà cosa era successo... Per scoprirlo controllai i ricordi di Kuro e trovai cose che non mi sarei mai aspettata di vedere: vite precedenti, un'altra me stessa, sangue, battaglie, la mia morte, Celestia, Vincent che scappava, Kuro che dormiva, il ritorno in dormitorio, il bacio con Sachika. Wow, quante cose mi ero persa. Ci misi più di qualche minuto per elaborare il tutto, era abbastanza pesate; non è così divertente assistere alla propria morte in terza persona, anche se quella non ero proprio io era comunque straniante.
Kuro ora stava dormendo profondamente. Era molto stanco anche lui, dopotutto era rientrato alle quattro del mattino... Decisi così di scambiarmi con lui e lasciarlo riposare, tuttavia non avevo ancora un vero e proprio pigiama così scelsi la vecchia divisa scolastica che mi aveva fatto indossare Kofuku alla secret house prima di partire per il salvataggio. Controllai poi l'ora dalla sveglia sul comodino senza fare rumore. Le sei del mattino. Mi guardai attorno. Mi trovavo proprio nella stanza di Kuro. Il letto di Nizuki era ancora vuoto, mentre nell'altro... Uhm? Era ancora abbastanza buio, soltanto poca luce filtrava attraverso le tende tirate ma per qualche strano motivo riuscivo a vedere comunque, in maniera un po' meno dettagliata e senza distinguere troppo i colori ma bastava per capire che c'era qualcosa che non andava. Nel letto di Tatsuya c'erano il suo proprietario assieme a qualcun altro. Aguzzando la vista notai che era una ragazza. Stavano dormendo e avevano ancora i vestiti addosso, quindi sembrava tutto ok. Soltanto che non riuscivo a ricollegare la sua figura a nessuna di quelle che Kuro conosceva. Mentre stavo cercando di capire di chi si trattasse i due di svegliarono, sussurrando qualcosa che feci fatica ad afferrare. Poi però iniziarono a muoversi: si baciavano e si stavano svestendo, anche se sembrava che Tatsuya stesse cercando di fermare quella ragazza, con più di qualche fatica. Sinceramente la cosa non mi dava fastidio, avevo anche smesso di guardare, non ero interessata, dopotutto, e volevo concedere loro un po' di privacy. Poi Tatsuya urlò: "Ferma!". Non credo che volesse dirlo così ad alta voce, però così fece. A quel punto sentii il rumore delle coperte e poi di nuovo il silenzio. Non potevo di certo far finta di nulla, se avessero continuato a fare rumore avrebbero svegliato Kuro e non credo che questa cosa gli avrebbe fatto bene, era stremato, distrutto e anche facilmente irritabile se non dormiva. Decisi dunque di muovermi un po' sotto le coperte e successivamente di alzarmi, senza accendere la lampada sul comodino. Mi diressi verso la cucina, avevo una certa sete, e mentre passavo davanti al loro letto dissi, a bassa voce:
Fate come volete, basta che non facciate troppo rumore, non credo che a Kuro farebbe piacere essere svegliato dopo solo due ore di sonno scarse.
In quel momento sentii qualcosa di strano sulla mia schiena. Dopo aver controllato mi accorsi di avere una specie di coda violetta, molto simile a quella di un gatto. E questa cosa ci fa qui? Perché non l'ho mai notata prima? Ma tornando al discorso principale...
Chi sono io? Beh, è una lunga storia, vi converrebbe rivestirvi e mettervi comodi se volete che ve ne parli.
Il mio tono di voce era leggermente assonnato ma non volevo sembrare sarcastica, stavo parlando in tutta onestà e calma.Miuna HakamiMelodies of Life
Edited by ¬SasoRi - 30/6/2015, 23:07. -
.Goro NishimuraGoro, come praticamente ogni altra notte dalla mutazione, si stava dilettando nello studio del Berserker Blood per capirne meglio il funzionamento e le capacità mutanti, visto che non sembrava avere effetto sulle altre persone.
"Quella volta, Asako mi ha abbracciato, eppure il sangue mutato non le ha dato problemi, devo capirci qualcosa."
Il ragazzo aveva preso alcuni campioni di BB, stando attento a non svegliare Kuron, visto che lei, al contrario di Goro, doveva dormire. Prelevare quel sangue era abbastanza difficile visto che doveva letteralmente estrarre il suo cervello, causare la reazione chimica che portava alla rabbia e poi prelevare il sangue senza che questo lo sfiorasse, altrimenti avrebbe rischiato di mutare.
"Devo decidermi a trovare un modo più semplice."
Aveva preparato la sua attrezzatura sulla scrivania, pronto ad analizzare con attenzione il Berserker Blood, iniziando subito ad osservarlo al microscopio, peccato che quel sangue emettesse costantemente una luce abbastanza forte.
"Maledizione...dovrò modificare la mia vista."
I suoi occhi divennero più scuri in modo da percepire una minore quantità di luce, così facendo sarebbe riuscito ad osservare meglio il sangue. Notò presto che nulla al suo interno sembrava stare ferma, era tutto in costante movimento e mutazione, nel tentativo di adattarsi al vetrino che lo stava tenendo bloccato, ma senza successo.
"Non è in grado di adattarsi...vediamo se..."
Trasformò il proprio dito in una siringa e lasciò cadere una goccia nel campione di BB, dopo aver tolto il vetrino, ovviamente, e questo lo assimilò rapidamente, finché non si stabilizzò e ogni movimento e mutazione al suo interno non si normalizzarono, finendo anche con il non emettere più luce.
"Dunque è questo quello che succede...il mio sangue funge da stabilizzante per portare a termine la mutazione."
Annotò tutte le sue scoperte sul diario che si portava sempre addietro con estrema attenzione. Fece un altro paio di esperimenti che gli servirono più che altro per verificare la quantità esatta di Berserker Blood necessaria per accedere alle diverse mutazioni, tutte scoperte che gli serviranno in futuro, finché non venne interrotto da un urlo abbastanza alto...o forse neanche troppo, ma avendo potenziato i propri sensi per percepire eventuali intrusioni o lo svegliarsi di Kuron, gli bastò per farlo alzare dalla sedia.
"Ma quella non era la voce di Tatsuya?"
Mise via i campioni che stava studiando e, facendo attenzione a non svegliare Kuron, uscì dalla sua stanza e corse verso quella di Tatsuya e Kuro, cercando di non fare troppo rumore. Una volta arrivato li, verificò che la porta non fosse aperta, e poi bussò.
"Sono Goro, ho sentito un urlo."
Era arrivato troppo tardi per sentir parlare la ragazza, ma poco importava, visto che non se ne sarebbe andato senza prima aver sentito Tatsuya.. -
.Da letto di Kuro sento i rumori di come si gira nel letto finché non lo sento alzarsi. Sento il cuore di Bianca battere all'impazzata mentre si avvicina al nostro letto. Tratteniamo il respiro, ma Bianca non si trattiene, si libera della mia mano e ricomincia a baciarmi per rendere ancora più drammatica la situazione, so cosa le passa per la testa. Ma quando Kuro passa davanti al letto ci riprende chiedendoci di far più piano. Ma non è la voce di Kuro. Per la sorpresa, Bianca mi morde il labbro, scende da me e, con una sincronia perfetta, ci alziamo mettendoci seduti e scoprendo il busto dalle lenzuola. Non riusciamo a capire, ci giriamo verso il letto di Kuro ma lui non c'è, c'è solo questa ragazza che si sta dirigendo in cucina. Ed ha una coda!
« Lei chi è? »
Mi domanda Bianca con un filo di voce.
« Non lo so »
« Era nel letto di Kuro ma lui non c'è. »
« Forse ho fatto più danni di quanto pensavo. »
« Come facciamo a svegliarlo se lui non c'è? »
« Forse l'ha mangiato. »
Ci guardiamo per un attimo seriamente, poi trattenendo a stento le risate. Mi tira un colpetto sul petto, le blocco la mano e ricominciamo a giocare tra di noi, fino a quando la voce di quella ragazza non ci rimette in riga. Abbassiamo lo sguardo e ci rendiamo conto di essere ancora mezzi nudi! Bianca incrocia le braccia sul petto per coprirsi mentre il mi ritiro su i pantaloni e mi alzo per andare a recuperare i vestiti dal pavimento e prendere un reggiseno pulito e Bianca.
« Dici che legge nel pensiero? »
Mi chiede mentre la aiuto a rivestirsi.
« Non la conosciamo, è normale che ci domandiamo chi sia. »
Ma le sorprese non sono finite: sentiamo prima abbassarsi la maniglia della porta, il che farebbe pensare ad un Nizuki che rientra ubriaco, ma poi sentiamo bussare e quindi la voce di Goro.
Questa volta Bianca non può trattenersi dal ridere e, a quanto pare, dal colpirmi con il cuscino.
« Quanta confusione che hai fatto. Ti ha sentito pure Goro. »
Per decenza verso di me, evito di ridere, finisco di sistemarle i capelli alla meglio, stupendomi di quanto me ne prenda cura quasi come se si trattasse di una bambola, dimenticandomi della mia di maglia e dirigendomi verso la porta, chiedendo alla ragazza misteriosa prima di aprire.
« Ehm... posso aprire? »
Ad essere sincero non so assolutamente cosa fare, il mio ritorno sembra essere più strano del previsto.. -
.Qualcuno aveva bussato alla porta. Ma come aveva fatto a svegliare altre persone? Ok, aveva urlato, ma non così forte da svegliare gente nelle stanze accanto. Non appena udii la voce del ragazzo che si trovava dietro di essa, però, capii. Era Goro. Frugando nei ricordi ritrovai quelli della mia prima ricomparsa; eravamo proprio nella sua stanza in quel momento e ricordo anche che faceva molti esperimenti ed era in grado di potenziare i propri sensi. Forse era proprio per questo che aveva sentito quell'urlo. Tatsuya e l'amica di erano rivestiti e lui mi chiese se poteva aprire la porta.
Beh, per me non ci sono problemi, non ero io quella che non era molto presentabile fino a qualche secondo fa. dissi, guardandolo con aria malevolmente soddisfatta. La luce del corridoio illuminò la cucina con un fascio improvviso, dopotutto le luci erano ancora tutte spente. Dopo aver chiuso la porta ed aver fatto accomodare Goro mi presi la briga di accendere almeno la luce di quella stanza.
Ciao, Goro. dissi, rivolgendomi al nuovo arrivato e facendo svogliatamente un cenno di saluto con la mano sinistra, mentre con la destra coprivo un enorme sbadiglio. Scommetto che ti sei preoccupato a causa di quell'urlo, ma non devi esserlo, diciamo che la faccenda era ben diversa da quanto uno si aspetterebbe. dissi, guardando nuovamente in modo malevolmente compiaciuto Tatsuya. Chiedi a lui per i dettagli.
Stavo sorvolando su un altro punto fondamentale. Non avevo ancora detto chi ero né il perché li conoscessi. Ma questa storia poteva attendere, un problema alla volta. Goro di certo non se ne sarebbe andato senza una spiegazione plausibile. Però mi affrettai ad aggiungere ancora qualche parola, per rassicurarlo sulla salute di Kuro.
Oh, non preoccupatevi, Kuro sta bene. Io, beh, sono Miuna, io vi conosco già ma non credo che voi conosciate me, piacere mio.
Mentre mi muovevo verso il divano per sedermici sopra la mia coda sventolava a destra e a sinistra al ritmo dei miei passi. Comunque, seriamente, perché non mi ero mai accorta prima che avevo la coda? Chissà, forse è legato agli ultimi eventi. Ma, come dice qualcuno, c'è un tempo e un luogo per ogni cosa e questo non lo era. Dunque decisi di aspettare e vedere come Tatsuya si sarebbe spiegato con Goro e di vedere la loro reazione alle mie ultime parole.Miuna HakamiMelodies of Life
Edited by ¬SasoRi - 30/6/2015, 23:06. -
.Goro NishimuraGoro era davanti alla porta della stanza di Tatsuya e Kuro in attesa di una risposta, nel mentre udì delle voci all'interno, una di una ragazza che sembrava scherzare con Tatsuya e un'altra ancora che gli diede il permesso di aprire la porta.
"In cosa mi sto intromettendo...?"
Fece appena in tempo a chiederselo che Tatsuya, apparentemente tutto d'un pezzo, gli aprì la porta per farlo entrare. Grazie ai sensi potenziati, dopo aver tolto la vista speciale che gli serviva prima, vide due ragazze, una con i capelli bianchi e un'altra con i capelli scuri...che cosa stavano facendo in quella stanza?
"Ciao, Goro. Scommetto che ti sei preoccupato a causa di quell'urlo, ma non devi preoccuparti, diciamo che la faccenda era ben diversa da quanto uno si aspetterebbe. Chiedi a lui per i dettagli."
Dopo aver pronunciato quelle parole, la ragazza si voltò verso Tatsuya con uno sguardo strano, era evidente che ciò che hanno fatto quei due era abbastanza imbarazzante, ma Goro non ci avrebbe pensato due volte a chiederlo comunque, visto che non capiva il vero significato di quello sguardo...solo che, la vera domanda da porsi era: chi sono quelle due?
"Oh, non preoccupatevi, Kuro sta bene. Io, beh, sono Miuna, io vi conosco già ma non credo che voi conosciate me, piacere mio."
Beh, per fortuna lei ebbe la prontezza di presentarsi da sola, ma l'altra era ancora un mistero per Goro...ma mai quanto la coda di Miuna.
"Una coda? Anche lei è anormale?"
A questo pensava, mentre lei si sedeva sul divano, ma tutto a suo tempo, prima doveva chiedere chiarimenti a Tatsuya.
"Tatsuya, che è successo? E lei chi è?"
Disse indicando la ragazza con i capelli bianchi, quella era la cosa primaria da chiarire, poi sarebbe passato a Miuna, non aveva fretta e nemmeno lei, visto che si era messa comoda. Goro stava lasciando prevalere il suo istinto da analista, silenzioso, in costante ascolto e pronto a fare domande, faceva sempre così quando non capiva e stava cercando di farlo.. -
.Ma chi è questa tizia? Goro è entrato nella stanza e lei lo conosce, e conosce anche me, solo Bianca si è salvata. Che abbia realmente facoltà di lettura mentale? O di acquisizione delle informazioni dalla gente? No, quello sono io! Eppure ci conosce! E perché mi guarda così? E perché Bianca si alza e si mette al mio fianco stringendomi il braccio e continuando a lanciare occhiate di sospetto verso quella ragazza? Che, per giunta, mi lascia nell'incombenza di spiegare quello che è successo...
« Dunque... EHEHEH....diciamo che se si fosse mossa un altro po' mi avrebbe schiacciato e le conseguenze sarebbero state catastrofiche... dovevo fermarla prima che fosse troppo tardi. »
Quel che ho detto non significa un beneamato... corbezzolo, ma non so come spiegare la cosa...
« Scusa se ti abbiamo disturbato.. »
« Questo qui ha sempre reazioni eccessive. »
Aggiunge Bianca tirandomi l'orecchio.
Quella ragazza pronuncia altre frasi su Kuro, sulle sue condizioni e finalmente si presenta: Miuna. Sento in qualche modo che mi è familiare, forse qualcosa che ho estrapolato accidentalmente dalla mente di Kuro? Dopotutto sostiene di essergli legata... ricordo che aveva delle situazioni particolari, ma... c'entra davvero lei?
Va sul divano ma il mio sguardo, e quello della mia gemellina, va sulla coda ondeggiante.
« Ma è una ragazza gatta? »
Sussurro all'orecchio di Bianca.
« Non ha le orecchie. Quella coda può essere un aggeggio elettronico. »
« E dove lo avrebbe agganciato? »
« Guarda l'altezza a prova ad indovinare. »
Ma a farci rinsavire ci pensa Goro, anche lui ha una domanda ed è su Bianca.
« Sono la sua donna. »
« Non ascoltarla. Lei è Bianca, anche se non ci somigliamo molto è la mia sorella gemella. È una lunga storia.»
Dimenticavo che le mie modifiche alla realtà hanno apportato alcuni cambiamenti minori anche la mio aspetto per raccordarci un po' ed includere qualche somiglianza, anche se richiedono una osservazione attenta per essere colte. Forse dopo dirò di più, ora voglio sapere...
« Miuna, giusto? Ma te come fai a conoscerci? Dove è finito Kuro? E che caspita ci fai nel letto di fianco al mio Tatsuya? E dove diamine hai trovato una cosa che si muove in modo così convincente? »
« Si, lei se inizia a parlare non la smette più. ». -
.Scoppiai a ridere sentendo la pessima scusa di Tatsuya. Dopo essermi ripresa, cercai di formulare una frase di senso compiuto.
Certo, "SCHIACCIARE" dissi, facendo le virgolette con le dita mentre pronunciavo quella parola è proprio il termine corretto, se vogliamo, Ahahahah
Tuttavia, a giudicare dalla reazione di Tatsuya molto probabilmente non si ricordava di me. Goro invece sì, visto che non commentò.
Ooh, andiamo. Non ricordi, nella stanza di Goro? Beh, posso sempre citare quel giorno in giro per negozi con la tua cara amica Elizabeth. dissi, sorridendo compiaciuta. Mi stava stranamente divertendo tutto ciò e nonostante tutto Kuro dormiva ancora, sembrava che fosse difficile svegliarlo quando era davvero stanco. Beh, meglio così. Stavo anche riscoprendo dei lati di me stessa che non credevo di avere, sarà a causa dell'influenza di ciò che è successo poche ore fa? Ignorai bellamente le loro chiacchiere sulla mia coda e mi soffermai invece sulla parte successiva. Bianca, così si chiamava quella ragazza, era la sorella gemella di Tatsuya. Controllando tra i ricordi di Kuro non ho trovato nulla a riguardo, non l'aveva mai nemmeno citata. Aveva parlato però di una ragazza dai capelli bianchi, che significava molto per lui. Uhm...
Ma se lei è tua sorella gemella com'è che prima stavate quasi per... Ok, credo che la lunga storia comprenda anche questo, dunque non mi esprimo.
La questione era comunque spinosa, soprattutto se si contava il numero di ragazze a cui Tatsuya era sentimentalmente legato, che era in costante crescita.
Beh, io non ho impegni, quindi anche se questa storia è lunga ho tutto il tempo per ascoltarla... dissi, rimanendo sul vago. Forse stava esagerando, sembrava quasi che li stessi forzando a raccontare il tutto quando in realtà ero solo curiosa, dopotutto Kuro ci tiene molto a Tatsuya e di conseguenza anche io mi preoccupo per lui. Ad un certo punto Bianca iniziò a sparare domande a raffica, quasi senza prendere fiato. Sospirai e lei risposi in maniera abbastanza vaga.
Anche la nostra è una lunga storia, credo che servirà molto tempo a tutti per ascoltare tutto. Per quel che riguarda la coda, beh, credo che sia stata generata dal mio status, per il momento non sono altro che una presenza qui e forse questo è il mio collegamento al mondo spirituale.
Riuscivo anche a controllarla perfettamente, come se fosse un'estensione del mio corpo. Difatti iniziai a scodinzolare mentre scrutavo il volto di Tatsuya. Sembrava leggermente diverso anche se sul momento non saprei dire in cosa. Goro in quel momento sembrava quasi un soprammobile, se non fosse per il fatto che, da sotto il cappuccio, molto probabilmente stava osservando e registrando tutto quello che stavamo dicendo. Forse non avrebbe nemmeno colto il mio riferimento, ma poco importa. Ora non restava che decidere chi doveva iniziare.Miuna HakamiMelodies of Life. -
.Goro NishimuraGoro era in attesa di risposte, qualunque cosa che potesse rendere più comprensibile le cose che stavano accadendo in quella stanza, per quanto improbabile, e presto le ottenne...anche se si trattava dell'ennesima scusa mal pensata di Tatsuya.
"Dunque... EHEHEH....diciamo che se si fosse mossa un altro po' mi avrebbe schiacciato e le conseguenze sarebbero state catastrofiche... dovevo fermarla prima che fosse troppo tardi."
Sembrava credere abbastanza fermamente nella remota possibilità che queste sue scuse potessero, un giorno, funzionare come la prima volta che si incontrarono a scuola. Si scusò anche per averlo disturbato, ma ormai doveva sapere che le scuse non erano necessarie.
"Tatsuya, sai che non mi imbrogli..."
Ma quando la ragazza dai capelli bianchi risponde alla sua domanda, Tatsuya si sente in dovere di correggerla.
"Non ascoltarla. Lei è Bianca, anche se non ci somigliamo molto è la mia sorella gemella. È una lunga storia."
Gemelli?
"E non ce ne ha mai parlato? Lui è fiero delle sue sorelle, il loro è un rapporto forte, molto forte, è davvero strano che si sia dimenticato di parlarci di una sorella gemella...anche se, guardandoli bene, qualche somiglianza c'è, anche se molto piccola."
Per osservare le loro somiglianze, Goro piegò molto spesso la testa di qua e di la, giusto per cogliere diverse angolazioni, presto, però, vennero interrotti dalla personalità molto "scoppiettante" di Miuna...davvero una personcina niente male, come carattere. Dopo aver fatto quella che doveva sembrare una battuta, lei fece chiarimento sulla sua identità...almeno per Goro.
"Nella mia stanza?...È la ragazza che si trovava nella testa di Kuro!"
Aveva capito, non poteva essere altro.
"Sei tu, allora...Come hai fatto a manifestarti?"
C'erano molte cose che dovevano spiegare a Goro, tra Tatsuya e Miuna, e come ha detto quest'ultima, avevano il tempo per raccontarle.
"Anche io ho tempo, voglio capirci qualcosa...da tutti voi, soprattutto per questa tua ultima frase riguardo al "mondo spirituale", Miuna."
Goro rimase in attesa, voleva sapere, era nella sua natura.. -
.Condivido tutte le curiosità, anche io voglio sapere altro sulla storia di Miuna e Kuro, anche se ci stiamo impiegando un po' di tempo per riuscire a comprendere, devo essere ancora un po' frastornato per gli eventi degli ultimi anni ed anche Bianca non scherza per quanto è rintronata, ma credo che entrambi siamo abbastanza giustificati. Ci estraniamo un attimo, ci fissiamo corrucciati mentre ragioniamo su quelle affermazioni, come fa a sapere della camera di Lili?
Ad un tratto l'illuminazione.
« Ma lei è...! »
Esclamiamo insieme puntando l'indice l'uno contro l'altra. Ci giriamo in sincrono verso Miuna.
« Tu sei...lei! »
Le parole che continuiamo a dire insieme non sembrano avere senso, ma abbiamo davvero capito chi sia lei. Quindi alla fine Kuro ci è riuscito, in qualche maniera. Situazione spiritica? Aveva detto così,vero? Chissà cosa significa, chissà quale compromesso ha dovuto raggiungere per poterla di nuovo avere con sé. Tanto si sa che non accade mai niente per nulla, spero solo che non sia stato un prezzo molto elevato, anche se ciò che aveva già dovuto pagare con la perdita era tutt'altro che indifferente.
« Ancora non ci credo... »
Rimugina Bianca sedendosi al letto e questo mi fa sorridere, possibile che non si renda conto di essere anche lei un miracolo?
Ma con tutto ciò che sta succedendo, credo sia opportuno cercare di riprendere il controllo e cominciare da una parte, altrimenti le domande non faranno altro che aumentare e per le risposte ci vorrà molto più tempo.
« Dunque... forse è meglio iniziare con le spiegazioni... ho molto interesse a conoscere tutta la storia dietro al Kuro x Miuna, ma sembra che anche il sapere che Bianca sia mia gemella abbia generato altre domande, anche per quello che qualcuno sembra aver intravisto poco fa. Credo di avervi parlato della mia vecchia scuola e che nella sua distruzione ho perso una persona molto importante per me. Ecco, è lei.»
Indico Bianca ma la vedo scuotere la testa sconfortata.
« Ti sembra questo il modo di spiegare le cose? Dovremmo cercare di sbrigarci per conoscere la storia di Miuna, non dire cose che fanno solo aumentare le domande e costringono l'ascoltatore ad incalzarti. »
« Ah si? Allora cosa dovrei dire? »
Bianca si alza, prendendo il cuscino, e si avvicina ancora più sconfortata. Cerca di colpirmi con il cuscino ma la schivo, la mia inclinazione naturale.
« Magari che ero solo una tua creazione mentale. Break e gli altri volevano solo studiarmi ma hanno fatto confusione ed hanno reso instabile la mia esistenza, costringendomi a rintanarmi nella tua anima. »
« Ah, magari posso anche dire che stavi progettando di sostituirti a me, prendere possesso del mio corpo e della mia Origine sigillandomi nella tua di anima. Che hai intercettato l'intenzione di Mary trascinandomi nel tuo mondo e che mi hai realmente ucciso. »
« Certo, dovrei averti procurato un arresto cardiaco per lo shock. Un colpo netto e pulito, dopo averti fatto masticare dai draghi. »
Con il cuscino mima un fendente all'altezza dal mia vita. Mi lascio colpire ma le afferro la mano e lei mi asseconda con un piroetta che la porta tra le mie braccia.
« Ti sei divertita? »
« È stata la parte migliore. »
Bianca si avvolge sempre più stretta nel mio abbraccio mentre continuo con la spiegazione.
« Per farla breve, sono tornato dalla morte recuperando il mio potere, l'Origine. Per dare un'idea di che razza di potere sia, la One Heart me l'ha donata Bianca creandola con l'Origine. Ma quel potere non è durato molto, l'ho sacrificato per realizzare l'unico desiderio di Bianca. Ho sacrificato l'Origine per rendere stabile la modifica che ho fatto alla realtà: ho riscritto il momento della mia nascita rendendolo il momento della nostra nascita, l'ho resa la mia gemella per concederle di esistere. È l'unico modo che sono riuscito a trovare in un secolo di ricerche. Se ci comportiamo in un modo... strano, è perché siamo fratelli da quattro ore scarse, dobbiamo ancora farci l'abitudine. »
Le ultime parole le pronuncio appoggiandomi alla parete con Bianca che non accenna ad allontanarsi da me ma che continua a cercare di stringersi ancora più stretta con le mie braccia.
Guardandola attentamente, credo che non sia un atteggiamento sensato con la parentela che abbiamo.
« Questa è, più o meno, tutta la storia.».
La stanza di Kuro Kamishini e Tatsuya Kamishiro+ png condiviso Nizuki Onisaka |
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