[CONCLUSA] La bella e la bestia

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    Goro Nishimura
    Entrambi avevano eliminato i propri nemici senza troppe difficoltà, entrambi utilizzando le loro versioni personali di spade nella maniera che ritenevano più opportuna. Una volta sterminato il branco di lupi, le fiamme che rimanevano si riunirono in una sfera più grande, dando vita ad una bestia enorme dalla forma di serpente.

    "Ripensandoci, considerando il fatto che non sta cercando di ucciderci davvero, sembrerebbe più forte lei di Zeshin, ma forse è dovuto al fatto che lei è più sana mentalmente..."

    Mentre lui pensava a questi confronti, la serpe gigante si arrotolò su se stessa, eseguendo una spazzata con la coda che ricoprì tutto il tetto dell'edificio; un attacco del genere, considerando la spropositata mole della bestia, sarebbe stato impossibile da evitare se non saltando.

    "Pararlo mi spedirebbe giù dalla babele fantasma, se non più lontano."

    Goro saltò con tutta la sua forza (1 PA) e quando vide il serpente gigante dirigersi contro di loro a bocca spalancata, decise di fare una cosa: portò indietro le braccia, mettendoci più forza possibile, dopodiché modificò l'evoluzione riguardante le due lame per renderle molto più lunghe, quasi quattro metri di lama (2 PA), così facendo, tentò di colpire la testa della serpe con un fendente dal basso verso l'alto con la prima, finendo il lavoro, se l'avesse evitata, con la seconda (2 PA). Nel caso in cui avesse evitato ogni colpo, Goro si sarebbe limitato a ridurre la grandezza delle lame a quella originale, così da riottenere maggiore mobilità (1 PA).






    Edited by CellO_o - 2/4/2015, 15:07
     
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  2. ‡ Officer Alex ‡
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    Kagari aveva evocato una serpe fiammeggiante enorme, che non aveva perso tempo ed aveva subito iniziato ad attaccare i due. La creatura si arrotolò su se stessa e fece una spazzata che avrebbe colpito l'intera area, Galatea avrebbe dovuto saltare per evitarla o l'avrebbe scagliata ad enorme distanza.
    Saltò sull'ultima radice ancora sana, era disarmata perché aveva scagliato la spada per eliminare i lupi, con la radice si diede un slancio verso l'alto e saltò riuscendo ad evitare la spazzata giusto i tempo (1PA); tuttavia la serpe si era scagliata contro di loro con le fauci aperte. Goro era subito passato al contrattacco e aveva colpito la creatura... Galatea aspettò di atterrare, dopo di che attivò il potere della rosa ed evocò l'arco (1PA) ed evocò anche gli amarillidi (1PA) in questo modo prese la mira mentre Goro colpiva il mostro e scagliò due frecce in rapida successione mirando alla testa della creatura (2PA).

    Mentre le scagliava urlò al compagno "Goro cerca di allontanarti!!", una volta che le due frecce furono andate a segno Galatea attivò il potere degli amarillidi che aveva affiancato alle frecce e generò due esplosioni. (1PA)

    Goro era sufficientemente forte da allontanarsi e i suoi colpi sommati alle sue esplosioni avrebbero dovuto eliminare la creatura. Tutto ciò le aveva dimostrato una cosa, il limite del suo uso della spada, non aveva possibilità contro creature come quella, aveva dovuto ricorrere al suo potere e aspettare di essere a terra e senza Goro una volta in aria sarebbe stata indifesa.
    "Dannazione...." Disse a bassa voce guardando la spada a diversi metri di distanza. Cosa c'era che non andava in lei?
    Intanto dall'altra parte Kagari la osservava silenziosa.
     
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    Goro Nishimura
    Goro colpì la creatura senza troppi problemi, come previsto, intanto anche Galatea stava preparando il suo attacco; utilizzò nuovamente i suoi poteri floreali, creando un arco e degli amarillidi -ovviamente, un esperto di biologia e tutto ciò che è naturale, conosce anche i fiori- con i quali mise in atto la sua mossa.

    "Goro cerca di allontanarti!!"

    Scoccò due frecce seguite dai petali degli amarillidi e, una volta colpita la serpe, esplosero distruggendone il cranio. Goro, in tutta risposta, modificò nuovamente la lunghezza delle sue lame, infilando la destra al suolo per darsi un sostegno, seguita poi dalla sinistra che servì a spostarlo da li, indirizzandolo verso Galatea (4 PA). Una volta arrivato da lei, ripristinò la lunghezza originale delle lame (1 PA), prendendosi finalmente un momento di riposo.

    "Devo controllare meglio la mia spesa di energie..."

    Notò che non stavano arrivando altri nemici e, vedendo Galatea così incupita, forse ne capì il motivo, visto come la stava guardando la sua amica.

    "Uhm...A livello di combattimento, potrebbe essersi incupita dopo aver visto il lasso di tempo che le è servito per contrattaccare; se fosse stata solo lei, sarebbe morta...forse è questo il problema, visto il suo animo combattivo."

    Un'analisi completa, probabilmente, ma non delicata; si avvicinò a Kagari per farle delle domande.

    "Era questo che volevi vedere?"

    All'inizio dello scontro aveva detto di voler vedere fino a che punto si sarebbe potuta spingere Galatea, dunque, se avesse avuto un occhio attento, se ne sarebbe già dovuta accorgere, proprio come lui.




     
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  4. ‡ Officer Alex ‡
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    Era meglio sospendere l'allenamento per quella giornata, avevano fatto fin troppo, oltretutto alla luce dell'ultimo scontro pareva che Galatea fosse alquanto turbata ed arrabbiata. Kagari la conosceva bene, sapeva che quell'espressione poteva voler dire solamente guai. Goro le si era avvicinato e aveva posto una domanda che lei stessa si era posta per parecchi giorni, anche se ora che il problema le si era posto di fronte non sapeva come risolverlo.

    "Si era proprio questo quello che volevo vedere... Sta cercando di forzarsi a cambiare, non le va a genio quella che è... In questo momento in lei sta avvenendo un cambiamento, una sorta di metamorfosi. Non ci sarebbe nulla di male, chi di noi non ha subito dei cambiamenti più o meno radicali nel corso della vita, è perfettamente normale. Tuttavia lei se lo sta imponendo"
    Qui Kagari fece una pausa, fino ad allora aveva guardato la sua amica dalla distanza, ora si voltò verso Goro, con uno sguardo pungente, come per sondare le sue reali intenzioni.
    "Vedi quella che hai di fronte è molto diversa rispetto alla ragazza che conoscevo io tempo fa.... E non solo fisicamente, parlo in termini di personalità, poteri.... Lei era qualcosa di completamente differente, credimi. Non aveva queste insicurezze... Solo che ad un certo punto qualcosa l'ha fatta cambiare. Ultimamente non mi sembra nemmeno di avere a che fare con la stessa persona. Esita, hai visto anche tu, in tutto quello che fa. Poco fa ha rischiato di morire, ha preso una spada ed ha iniziato ad allenarsi senza nemmeno sapere quello che stava facendo. So che vi siete conosciuti in un modo piuttosto particolare, ora dimmi... Cosa succederebbe se ricapitasse quella situazione? Si farebbe ammazzare. "

    Fece un lungo respiro e tornò a guardarla "Non ho idea di come fare per farla ritornare in sé, ne tanto meno come farle a farle accettare se stessa... Sospetto che qualcosa le abbia causato una sorta di amnesia, creandole un enorme vuoto di memoria e tanta confusione.. Pensi sia possibile?"
     
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    Goro Nishimura
    Prima che le ponesse quella domanda, Kagari dava l'evidente impressione di essere turbata, ma riuscì comunque a rispondergli in modo esaustivo, forse anche troppo, in realtà.

    "Si era proprio questo quello che volevo vedere... Sta cercando di forzarsi a cambiare, non le va a genio quella che è... In questo momento in lei sta avvenendo un cambiamento, una sorta di metamorfosi. Non ci sarebbe nulla di male, chi di noi non ha subito dei cambiamenti più o meno radicali nel corso della vita, è perfettamente normale. Tuttavia lei se lo sta imponendo."

    Anche Galatea, come Goro, stava affrontando dei cambiamenti, ma l'unica differenza tra i due era che lei li voleva, mentre lui avrebbe addirittura preferito regredire, piuttosto che sottoporsi a tali modifiche.

    "Se lo sta imponendo...cosa può averla davvero costretta a fare ciò? Non può semplicemente essere insoddisfazione personale."

    Goro voleva sapere cosa potesse averle fatto venire il desiderio di cambiare in questo modo, sembrava voler diventare più adatta al combattimento fisico, piuttosto che limitarsi solamente ai suoi fiori.

    "Vedi quella che hai di fronte è molto diversa rispetto alla ragazza che conoscevo io tempo fa.... E non solo fisicamente, parlo in termini di personalità, poteri.... Lei era qualcosa di completamente differente, credimi. Non aveva queste insicurezze... Solo che ad un certo punto qualcosa l'ha fatta cambiare. Ultimamente non mi sembra nemmeno di avere a che fare con la stessa persona. Esita, hai visto anche tu, in tutto quello che fa. Poco fa ha rischiato di morire, ha preso una spada ed ha iniziato ad allenarsi senza nemmeno sapere quello che stava facendo. So che vi siete conosciuti in un modo piuttosto particolare, ora dimmi... Cosa succederebbe se ricapitasse quella situazione? Si farebbe ammazzare."

    Il suo sguardo era quello di qualcuno che voleva sapere ciò che gli stava passando per la testa, era evidente ai suoi occhi, dunque fu proprio questo che le disse.

    "Posso relazionarmi perfettamente con quello che mi stai dicendo su Galatea."

    Solo lui sapeva quanto ciò fosse vero, ma presto l'avrebbe saputo anche lei.

    "Ho avuto grossi problemi con degli altri anormali che hanno voluto giocare con quel poco che ho di caro, così, per colpa dello stress, della rabbia e del dolore che ho provato, è nato un altro aspetto di me che si rivela solo quando sono arrabbiato."

    Prese un breve respiro.

    "È per questo che non volevo allenarmi contro di lei o chiunque altro, avevo paura che il Berserker si potesse liberare."

    Distolse lo sguardo da Kagari, posandolo su Galatea.

    "Comunque, per quanto riguarda l'amnesia, ho visto persone trasformarsi in creature mostruose, io stesso sono in grado di farlo, un mio amico ha scoperto di avere una persona nella propria mente e ho assistito a persone in grado di giocare con il tempo, dunque credo che tutto sia possibile."

    Ne aveva passate abbastanza da credere all'esistenza di Babbo Natale.

    "Sinceramente, però, non so cosa potrebbe avergliela causata...hai una vaga idea?"

    Detto questo, Goro si limitò ad aspettare una sua risposta, sperando che Galatea, nel mentre, si desse una calmata.




     
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  6. ‡ Officer Alex ‡
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    Goro sembrava capire perfettamente le preoccupazioni di Kagari, relative a Galatea. Da quello che le stava dicendo sembrava che lui fosse parecchio abituato a cose del genere. Per fortuna qualcuno che poteva capirla a tal proposito.

    "Vedi il suo passato è parecchio oscuro, nemmeno io lo conosco a fondo e credo, purtroppo, nemmeno lei." Fece una pausa e poi riprese "Anni fa accadde un avvenimento importante, che coinvolse anche me. La portò a perdere una persona veramente importante, da allora si è indebolita, ha perso la sua forza di volontà e se stessa."

    Galatea intanto se n'era andata.... Senza dire niente a nessuno si era allontanata dalla Babele Fantasma. Forse era meglio così.

    "Ho una teoria, Goro. Penso di essere entrata in confidenza ormai, quindi ti chiamerò per nome d'ora in avanti, spero non sia un problema per te. Credo che qualcuno la stia manipolando, qualcuno che arriva direttamente dal suo passato e che io non conosco. Ma so chi potrebbe farlo." Ora si era voltata verso Goro, guardandolo con aria seria.

    Riprese a parlare "C'è una persona che più di tutti è riuscita ad avvicinarsi a Galatea e a "scalfire" la sua corazza, se così si può dire. L?unico problema è che attualmente risulta... Ecco... Dispersa... Ma so che potrebbe essere di grande aiuto"

    Fece un altro profondo respiro "Sorge un secondo problema a questo punto. La suddetta persona odia sia me che Galatea. Non ho sue notizie da anni, ma ho effettuato delle ricerche e ho scoperto una serie di reati perfettamente riconducibili a lei.
    Se io ti proponessi di imbarcarti in una ricerca assieme a me, per trovare una criminale/terrorista avvezza ad omicidi e crimini di ogni tipo, potenzialmente pericolosissima, pazza e con un odio sterminato verso di me e per l'umanità in genere.... Cosa mi risponderesti?"


    Forse era stata troppo diretta, ma la richiesta le era uscita così, tutta in un colpo... Rapido e indolore.
     
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    Goro Nishimura
    Dopo aver sentito la sua ultima domanda, Kagari sembrò leggermente più pensierosa.

    "Vedi il suo passato è parecchio oscuro, nemmeno io lo conosco a fondo e credo, purtroppo, nemmeno lei. Anni fa accadde un avvenimento importante, che coinvolse anche me. La portò a perdere una persona veramente importante, da allora si è indebolita, ha perso la sua forza di volontà e se stessa."

    Una cosa del genere, detta ad uno studioso come Goro, non poteva che suscitare delle domande.

    "Di che avvenimento stai parlando?"

    Mentre loro due parlavano, Galatea si allontanò dalla Babele fantasma senza dire nulla ai due...doveva davvero essersi innervosita.

    "Quando ci siamo ritrovati contro mostri di ogni genere, sembrava più tranquilla...qualcosa di recente deve averla sbloccata."

    Mentre Kagari parlava, Goro si mise a camminare a breve distanza da lei, guardandosi intorno, come se si stesse immergendo nei propri pensieri. Lentamente, disattivò le proprie evoluzioni, riassorbendo l'esoscheletro e la muscolatura extra che aveva prodotto, sia per la forza che per le altre caratteristiche, passando poi ai potenziamenti ossei e alla rigenerazione, tornando ad essere il "normale" Goro.

    "Ho una teoria, Goro. Penso di essere entrata in confidenza ormai, quindi ti chiamerò per nome d'ora in avanti, spero non sia un problema per te. Credo che qualcuno la stia manipolando, qualcuno che arriva direttamente dal suo passato e che io non conosco. Ma so chi potrebbe farlo."

    Era l'ultimo ad avere quel genere di problemi, non capiva il senso di quei -san, -chan o chissà che altro, il nome non bastava? Un giapponese come lui non era facile trovarlo.

    "Non mi da problemi...piuttosto, continua pure."

    E così fece dopo essersi voltata verso di lui.

    "C'è una persona che più di tutti è riuscita ad avvicinarsi a Galatea e a "scalfire" la sua corazza, se così si può dire. L'unico problema è che attualmente risulta... Ecco... Dispersa... Ma so che potrebbe essere di grande aiuto"

    Le cose si stavano facendo sempre più interessanti, erano mesi che Goro non utilizzava a pieno le sue capacità analitiche e di ricerca, forse si trattava della sua buona occasione!

    "Sorge un secondo problema a questo punto. La suddetta persona odia sia me che Galatea. Non ho sue notizie da anni, ma ho effettuato delle ricerche e ho scoperto una serie di reati perfettamente riconducibili a lei. Se io ti proponessi di imbarcarti in una ricerca assieme a me, per trovare una criminale/terrorista avvezza ad omicidi e crimini di ogni tipo, potenzialmente pericolosissima, pazza e con un odio sterminato verso di me e per l'umanità in genere.... Cosa mi risponderesti?"

    Goro rimase in silenzio per qualche momento, dando quasi l'impressione di aver cambiato idea, mentre in realtà era solo stupito per la strana "semplicità", se così si poteva dire, della missione.

    "Se devo essere sincero, mi aspettavo qualcosa di peggio."

    Sembrava quasi una frase ironica, ma il suo tipico tono freddo e sempre serio, smentiva qualunque possibilità. Non si presentava come una missione facile, ma era, come dire, un obiettivo semplice, ecco! Aveva affrontato già prove peggiori di quella, dunque era preparato, ma sapeva anche che non avrebbe mai dovuto abbassare la guardia.

    "Prima, però, devi assicurarmi che la persona di cui parli non sia dotata di un'anormalità di tipo psicologico in grado di risvegliare sentimenti in particolare...tipo la rabbia."

    Doveva esserne sicuro, perché se avesse avuto una capacità del genere, non avrebbe assolutamente potuto aiutarla, altrimenti avrebbe finito con l'attaccare anche lei.

    "Come ti ho detto prima, pur essendo molto calmo di natura, se qualcuno riuscisse a farmi arrabbiare, si sveglierebbe il Berserker, e nessuno vuole che si svegli."

    Era serio, nessuno lo avrebbe voluto, nemmeno i suoi alleati.






    Edited by CellO_o - 14/5/2015, 18:50
     
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  8. ‡ Officer Alex ‡
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    Goro aveva accettato nonostante la strana richiesta... Ci aveva visto giusto, sapeva di poter contare su di lui. Oltretutto pareva piuttosto interessato alla situazione, la sua curiosità avrebbe reso tutto più semplice e meno complicato da spiegare.

    "Ti spiegherò per bene i dettagli in seguito, ma ti basti sapere che fu un evento disastroso, in cui perirono molte persone e la cui responsabile fu proprio Galatea... I crimini e le stragi della persona che stiamo cercando sono dovute proprio a tutto ciò... Non mi stupisce che la odi e che odi chi le sta intorno, odierà anche te credimi..."
    E dopo aver risposto alla prima domanda proseguì
    "Capisco... No, non è dotata di alcun tipo di anormalità psicologica ne tanto meno ha la possibilità di colpire, analizzare o usare i pensieri altrui.... Da quel punto di vista non corriamo alcun pericolo e puoi stare tranquillo. Il problema maggiore sarà trovarla. Dubito seriamente che sospetti delle mie ricerche, ma ho fatto alcune scoperte su di lei recentemente."

    Kagari per prima cosa disattivò i suoi poteri ritornando ai suoi abiti normali, ovvero l'uniforme scolastica. Dopo di che riprese a parlare, con calma ma invitando Goro ad avviarsi verso le scale per scendere dalla Babele Fantasma.

    "Inizierò mostrandoti il suo volto, dovrai pur sapere con chi abbiamo a che fare e chi dobbiamo cercare" Così dicendo tornarono nella stanza di allenamento di Galatea, e Kagari andò a prendere la foto che si trovava nella stanza. All'interno di essa vi erano Galatea, Kagari ed una terza persona, che stava più indietro ed abbracciava entrambe mostrando un enorme sorriso. Kagari indicò proprio questa ragazza.

    "Lei sarà il nostro obiettivo"
     
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    Goro Nishimura
    Kagari sembrava soddisfatta delle risposte di Goro, dopotutto, aveva appena accettato di partecipare ad una ricerca che sembrava tutto meno che sicura.

    "Ti spiegherò per bene i dettagli in seguito, ma ti basti sapere che fu un evento disastroso, in cui perirono molte persone e la cui responsabile fu proprio Galatea... I crimini e le stragi della persona che stiamo cercando sono dovute proprio a tutto ciò... Non mi stupisce che la odi e che odi chi le sta intorno, odierà anche te credimi..."

    La risposta alla sua prima domanda fu tutto meno che priva di informazioni.

    "A causa di Galatea? Non sembra il tipo...è possibile che non fosse in se."

    Poco dopo aver detto questo, Goro rispose a quella prospettiva di odio.

    "Se ho contato bene, ci sono già sei persone che sicuramente mi odiano, aggiungerne un'altra non mi cambierà la vita."

    Dopodiché, Kagari rispose alla sua altra domanda, una di cui desiderava ardentemente la risposta.

    "Capisco... No, non è dotata di alcun tipo di anormalità psicologica ne tanto meno ha la possibilità di colpire, analizzare o usare i pensieri altrui.... Da quel punto di vista non corriamo alcun pericolo e puoi stare tranquillo. Il problema maggiore sarà trovarla. Dubito seriamente che sospetti delle mie ricerche, ma ho fatto alcune scoperte su di lei recentemente."

    Quella risposta lo fece sentire molto più leggero, come se avesse perso un peso dallo stomaco, ma non era il momento di pensare ad altro; i due dovevano trovare una ragazza praticamente dispersa, e non sarebbe stato facile.

    "Inizierò mostrandoti il suo volto, dovrai pur sapere con chi abbiamo a che fare e chi dobbiamo cercare"

    Si diressero nella stanza dove Galatea si allenava e Kagari prese la foto che lui stesso vide la prima volta che incontrò Galatea in quella stanza.

    "Lei sarà il nostro obiettivo"

    Goro la osservò bene per memorizzarla, una cosa assai facile per uno dotato del suo potere.

    "Capisco, comunque, ho un'idea per facilitare la ricerca, ma dipenderà tutto da te e Galatea."

    Goro mise le mani nelle tasche dei pantaloni e la guardò.

    "Se ancora avete qualcosa di suo, potrei essere in grado di rilevare una traccia olfattiva da seguire, sempre se, oltre a possedere l'oggetto in questione, tu mi riesca a dare una zona generica dove poterla trovare."

    Il suo potere era fin troppo utile, in certe situazioni, ma se non ci fosse stato l'oggetto richiesto, avrebbero incontrato qualche problema.






    Edited by CellO_o - 14/5/2015, 19:57
     
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  10. ‡ Officer Alex ‡
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    Sembrava il compagno perfetto per quella ricerca... Immune all'odio, per lui non era pericoloso.... Molto molto bene, Kagari era entusiasta e questo sicuramente traspariva dalla sua voce.

    "Non pensare che lei non sia capace di fare del male, ma fu una circostanza molto particolare su questo hai ragione, ma ne parleremo in seguito, abbiamo tempo... La nostra ricerca durerà abbastanza direi" Dopo di che prese una borsa dall'angolo della stanza e tirò fuori il suo computer.

    "Non fare affidamento su Galatea in questo periodo, penso che sarà ben poco utile alla nostra ricerca, se non dannosa. Se mai scoprisse quello che stiamo facendo ci metterebbe i bastoni fra le ruote in tutti i modi possibili, preferirei evitare di dovermi scontrare con lei." Rispose alla sua domanda con tono piuttosto deciso e poi continuò "Per quanto riguarda me non ho alcun oggetto di sua proprietà, quando è sparita ha provveduto a cancellare ogni sua traccia... Ma c'è un però"
    Aprì un file sul suo computer che conteneva immagini piuttosto scioccanti, probabilmente relativi ad omicidi.... Quasi tutte erano causate da esplosivi.

    "Dubito che ti impressionerai per queste, ma devo ammettere che a me la prima volta hanno suscitato un po'di disgusto misto a rabbia... Pare non abbia alcuna pietà per nessuno. Ora tu dirai, come hai fatto a capire che era lei? Non sono una maga dei computer, di conseguenza ho dovuto rivolgermi ad amici competenti. Hanno fatto numerosi controlli e non esistevano sue tracce da nessuna parte. Il caso vuole che in un quartiere di Tokyo recentemente sia avvenuto un attentato, quello mostrato nelle foto. Dopo alcuni controlli si è scoperto un collegamento con una serie di altri attentati/reati (chiamali come vuoi) che si sono susseguiti negli anni.... Punto in comune: uso di esplosivi." Fece una pausa prima di proseguire "Ora sembrerebbe solamente il lavoro di una psicopatica/o qualunque.... Ma c'è qualcosa che mi sospettare un possibile coinvolgimento della ragazza che stiamo cercando.... Un'esplosione è ciò che scatenò la strage in cui fummo coinvolte io lei e Galatea.... Coincidenze? Forse.... Tu che dici? Abbiamo una pista da seguire?"
     
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    Goro Nishimura
    Da come parlava, Kagari sembrava essere entusiasta dell'aiuto che avrebbe ricevuto da Goro, doveva tenere molto al bene della sua amica Galatea. Dopo avergli fatto capire che, pur essendo Galatea in grado di far del male, la situazione che la costrinse a far ciò fu alquanto particolare, Kagari prese il proprio computer portatile da una borsa nell'angolo della stanza, evidentemente c'era qualcosa che voleva fargli vedere.

    "Non fare affidamento su Galatea in questo periodo, penso che sarà ben poco utile alla nostra ricerca, se non dannosa. Se mai scoprisse quello che stiamo facendo ci metterebbe i bastoni fra le ruote in tutti i modi possibili, preferirei evitare di dovermi scontrare con lei."

    Era comprensibile, probabilmente avrebbe voluto risolvere ogni cosa da sola, proprio come finì per fare Goro con i rapitori, ma lui venne aiutato da Kuron e, alla fine, anche dalla stessa Asako...gli sembrava quasi di rivedere se stesso in quella situazione.

    "È un ragionamento logico, fai bene a pensarla così."

    Detto questo, Kagari non impiegò molto a riprendere il proprio discorso.

    "Per quanto riguarda me non ho alcun oggetto di sua proprietà, quando è sparita ha provveduto a cancellare ogni sua traccia... Ma c'è un però"

    Lui stesso non credeva nell'efficacia del suo piano, ma era una piccola possibilità che doveva verificare, ma Kagari aveva qualcosa di utile, da quel che stava dicendo. Iniziò ad aprire dei file con il portatile, tutte immagini di omicidi evidentemente portati a termine, nella maggior parte dei casi, con esplosivi di qualche genere.

    "Dubito che ti impressionerai per queste, ma devo ammettere che a me la prima volta hanno suscitato un po'di disgusto misto a rabbia... Pare non abbia alcuna pietà per nessuno. Ora tu dirai, come hai fatto a capire che era lei? Non sono una maga dei computer, di conseguenza ho dovuto rivolgermi ad amici competenti. Hanno fatto numerosi controlli e non esistevano sue tracce da nessuna parte. Il caso vuole che in un quartiere di Tokyo recentemente sia avvenuto un attentato, quello mostrato nelle foto. Dopo alcuni controlli si è scoperto un collegamento con una serie di altri attentati/reati (chiamali come vuoi) che si sono susseguiti negli anni.... Punto in comune: uso di esplosivi. Ora sembrerebbe solamente il lavoro di una psicopatica/o qualunque.... Ma c'è qualcosa che mi sospettare un possibile coinvolgimento della ragazza che stiamo cercando.... Un'esplosione è ciò che scatenò la strage in cui fummo coinvolte io lei e Galatea.... Coincidenze? Forse.... Tu che dici? Abbiamo una pista da seguire?"

    Goro osservò con attenzione le immagini e ascoltò con altrettanta cura le parole di Kagari.

    "Vediamo: gli omicidi e gli attentati hanno in comune il modus operandi, di conseguenza è possibile che si tratti della stessa persona in tutti i casi, tenendo fuori dall'equazione possibili imitatori; lei ha fatto fare dei controlli per essere sicura che queste somiglianze non fossero coincidenze, dunque diminuisce il range delle possibili ipotesi...poi c'è il fatto che un'esplosione è stata la causa della strage che coinvolse tutte e tre."

    Goro tendeva a chiudersi nella sua mente quando pensava a cose importanti o analizzava qualcosa, qualunque cosa fosse, e questa non fu una situazione differente.

    "I dati che mi hai appena mostrato puntano tutti verso una possibile traccia, ma senza altre informazioni non posso fornirti un'analisi sicura."

    Alzò lo sguardo dallo schermo e portò lo sguardo su Kagari.

    "Per ora abbiamo solo questa possibilità, dunque dobbiamo puntare su questa."

    Sempre serio, mentre parlava, aveva preso abbastanza seriamente quella situazione.




     
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    Goro concordava con lei, la loro unica possibilità era quella e dovevano sfruttarla il più possibile, anche se alla fine li avesse condotti a non risolvere assolutamente nulla... Ma dovevano pur sempre partire da qualcosa.

    "Lo so sono solamente supposizioni che potrebbero risultare infondate e completamente inutili, ma per ora è tutto quello che abbiamo e dobbiamo farcelo bastare. Oltretutto ho notato che il primo attacco è avvenuto un paio di anni fa, da quello al secondo è passato un anno intero. Il successivo era di proporzioni maggiori e con più vittime. Il terzo è avvenuto ad una distanza di tempo inferiore e di proporzioni simili." Fece una pausa, chiuse il computer e si alzò in piedi.

    "Avrei dovuto eliminarla quando ne ho avuto l'opportunità tempo fa..... La mia debolezza sta costando la vita a molte persone, ma forse è un bene.... Se lo avessi fatto non avrei un modo per recuperare Galatea.... Sai mi sento appesa ad un filo, voglio salvare entrambe ma so che per quanto io mi sforzi probabilmente non potrò fare nulla per nessuna delle due... Oltretutto quando ci scontrammo io ero nettamente in grado di sconfiggerla, con il passare degli anni ho perso questa certezza, sembra che stia diventando sempre più pericolosa mentre io non prendo parte ad una "lotta" da tempo... I miei poteri sono fortemente legati alle mie emozioni, se dovessi perdere il controllo potrei fare un gesto avventato... Ma sono tutte ipotesi anche queste, dopotutto..."

    Il suo sguardo era fermo, deciso come al solito ma forse ciò non sarebbe bastato a nascondere il bagliore di rabbia che vi era comparso per un attimo.
     
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    Goro Nishimura
    Goro non sapeva bene cosa pensare, certo, per ora non sembrava essere qualcosa complicato quanto il rapimento, ma era comunque la prima volta che aveva a che fare con una pazza omicida, non tenendo conto di Zeshin, visto che sta cercando di redimersi, da quel che ha potuto notare. Kagari stava ancora pensando a tutta la faccenda, nel mentre.

    "Lo so sono solamente supposizioni che potrebbero risultare infondate e completamente inutili, ma per ora è tutto quello che abbiamo e dobbiamo farcelo bastare. Oltretutto ho notato che il primo attacco è avvenuto un paio di anni fa, da quello al secondo è passato un anno intero. Il successivo era di proporzioni maggiori e con più vittime. Il terzo è avvenuto ad una distanza di tempo inferiore e di proporzioni simili."

    Mentre lei chiudeva il portatile, Goro iniziò a riflettere sul loro obiettivo.

    "Una anormale in grado di commettere omicidi di quella portata in grado di non farsi mai beccare...ho come l'impressione che sarà un osso duro."

    Kagari si fece più seria, mentre poneva termine alla sua pausa riflessiva.

    "Avrei dovuto eliminarla quando ne ho avuto l'opportunità tempo fa..... La mia debolezza sta costando la vita a molte persone, ma forse è un bene.... Se lo avessi fatto non avrei un modo per recuperare Galatea.... Sai mi sento appesa ad un filo, voglio salvare entrambe ma so che per quanto io mi sforzi probabilmente non potrò fare nulla per nessuna delle due... Oltretutto quando ci scontrammo io ero nettamente in grado di sconfiggerla, con il passare degli anni ho perso questa certezza, sembra che stia diventando sempre più pericolosa mentre io non prendo parte ad una "lotta" da tempo... I miei poteri sono fortemente legati alle mie emozioni, se dovessi perdere il controllo potrei fare un gesto avventato... Ma sono tutte ipotesi anche queste, dopotutto..."

    Il suo sguardo fermo e deciso sembrava dover coprire qualcosa, ma ad un occhio analitico come quello di Goro, nulla può sfuggire.

    "È arrabbiata, si vede anche troppo."

    Goro rimase in silenzio per qualche momento.

    "Tu ti sei ritrovata in una situazione molto simile alla mia di qualche tempo fa. Vedi, fui costretto a combattere per salvare la vita ad una persona a me cara, la mia fidanzata, e nel farlo ho scoperto quanta rabbia io potessi provare."

    Era sempre freddo nel tono di voce, ma questa volta sembrava più umano, per così dire.

    "La rabbia mi stava danneggiando, e lo fece a tal punto da essere riconosciuta come pericolo da Evolution, così, tentando di separarsi dalla rabbia, questa ha finito per creare il Berserker, una forma evoluta della mia rabbia, per così dire. "

    Sembrava un discorso senza senso, ma stava arrivando al punto.

    "Il punto è che io mi sono lasciato andare alla rabbia, mi sono sentito un mostro e ho anche rischiato di fallire nella mia missione, era come se la mia anormalità avesse preso il controllo, come se non potessi più controllarla, ma poi ho capito che, se non fosse stato per quel mostro, non sarei mai riuscito a salvarla."

    Finalmente, Goro era arrivato al punto.

    "Rivangare i fallimenti passati e preoccuparsi del futuro sono tutte cose inutili, se prima non riesci a superare il presente."

    Questa era forse la frase più filosofica mai detta da Goro...probabilmente era anche l'unica, a dire il vero!




     
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  14. ‡ Officer Alex ‡
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    CITAZIONE
    A quanto pareva anche Goro aveva avuto problemi a gestire la rabbia....

    "Be è anche vero che spesso la rabbia può dare una grande forza" Disse con tono serio "Ma ti avverto, non avrò la ben che minima pietà nei suoi confronti... E'vero, mi serve per salvare una delle persone per me più importanti, ma devo fermare la sua strage, anche se so che forse la sua follia può essere giustificata... Forse questo farà di me una brutta persona, ma sono contenta che si sia presentata questa occasione."

    Si era voltata verso la foto che prima aveva in mano e che ora era a terra dove l'aveva appoggiata... "Se Galatea non avesse avuto questo problema non avrei forse avuto il coraggio di intraprendere questa ricerca.... Non lo faccio per chiudere col passato, per rimediare ai miei errori.... La mia è pura vendetta" Mentre pronunciò l'ultima frase i suoi occhi si incendiarono e la temperatura della stanza si alzò di parecchi per un istante.

    "Non biasimarmi per questo... Spesso si dice che la vendetta sia sbagliata, che sia pericolosa e che sia un sentimento a cui non bisogna cedere, ma io non ho bisogno di moralismo in questo momento... E'la vendetta a darmi la forza di fare un tentativo di sbloccare questa situazione... Anni fa esitai e non riuscii a salvare nessuna delle due, questa volta non avrò alcun dubbio su chi delle due dovrò salvare e quale sacrificare, se facessi appello ai miei sentimenti normali non riuscirei a risolvere nulla"

    Quel discorso era durato anche troppo e loro stavano perdendo tempo... Di già che entrambi erano convinti dovevano muoversi.

    "Abbiamo parlato fin troppo... Direi che forse è il caso di partire e raggiungere Tokyo ed il quartiere del disastro, come preferisci viaggiare?" Dopo aver detto ciò attese la risposta di Goro.
     
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    Goro Nishimura
    Kagari si fece molto più seria tutto d'un tratto, sembrava aver trovato nuova risolutezza, anche se si trattava di quella che aveva già da prima.

    "Ma ti avverto, non avrò la ben che minima pietà nei suoi confronti...È vero, mi serve per salvare una delle persone per me più importanti, ma devo fermare la sua strage, anche se so che forse la sua follia può essere giustificata... Forse questo farà di me una brutta persona, ma sono contenta che si sia presentata questa occasione."

    Le cose stavano peggiorando rapidamente, Kagari non voleva solo aiutare Galatea, ma anche portare a termine una vendetta per dare giustizia a tutte le morti causate dalla terza ragazza. La temperatura si alzò di colpo nella stanza, ma ciò che evidenziò perfettamente la causa di quella temperatura, furono gli occhi fiammeggianti di Kagari.

    "È veramente decisa."

    Passato quel momento, riprese un tono sempre serio, ma evidentemente più calmo.

    "Non biasimarmi per questo... Spesso si dice che la vendetta sia sbagliata, che sia pericolosa e che sia un sentimento a cui non bisogna cedere, ma io non ho bisogno di moralismo in questo momento...È la vendetta a darmi la forza di fare un tentativo di sbloccare questa situazione... Anni fa esitai e non riuscii a salvare nessuna delle due, questa volta non avrò alcun dubbio su chi delle due dovrò salvare e quale sacrificare, se facessi appello ai miei sentimenti normali non riuscirei a risolvere nulla"

    Goro si specchiava sempre più in Kagari, o meglio, non era lui che si rivedeva in lei, ma il Berserker.

    "È pronta a passare il punto di non ritorno...confido nel fatto che qualcosa cambierà, ma fino ad allora, dovrò tenermi pronto."

    Aveva già per la testa qualcosa che girava, ma nulla di concreto, per ora.

    "Non sono qui per essere la voce della ragione, io stesso ho fatto cose di cui mi pento, dunque non ho il diritto di parlare."

    Sbuffò.

    "Però, devo chiederti se sei davvero sicura del tuo piano."

    Detto questo, Goro si concentrò sulla sua ultima domanda.

    "Abbiamo parlato fin troppo... Direi che forse è il caso di partire e raggiungere Tokyo ed il quartiere del disastro, come preferisci viaggiare?"

    "Non ho preferenze, ma devo lasciare un messaggio nella mia stanza, di questo sono sicuro."

    Iniziò ad uscire, visto che, tanto, il viaggio stava per cominciare.

    "Credimi, se tu non vuoi che Galatea si intrometta e crei il caos, io non voglio che Asako mi cerchi e si metta in pericolo per me."

    Non aveva mai detto il nome della sua ragazza, ma ormai era sottinteso, visto il discorso di prima.




     
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