[CONCLUSA] La bella e la bestia

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  1. ‡ Officer Alex ‡
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    Anche Goro era deciso a partire, ma doveva lasciare un messaggio a quella che apparentemente doveva essere la sua ragazza. Giustamente.

    Kagari non doveva salutare nessuno ne lasciare alcun messaggio, di conseguenza lasciò la Babele Fantasma dopo aver salutato Goro. I termini del loro prossimo incontro e della partenza erano stati fissati per il giorno dopo, giusto il tempo di radunare alcune cose e di partire alla volta della magnifica e caotica città di Tokyo.

    Quel pomeriggio Kagari andò in aeroporto e prese i due biglietti del volo che li avrebbe condotti sulla scena del delitto, dopo di che decise di tornare a casa per compiere gli ultimi preparativi necessari. Fu una serata tranquilla, ma nonostante ciò Kagari non riusciva a dormire. Continuava a ricontrollare sul computer tutti gli indizi che aveva raccolto. Solamente ora si rendeva conto che quella era una vera e propria ossessione per lei, per anni non aveva fatto altro che svolgere ricerche in incognito, passava serate intere a mettere insieme i pezzi come se fosse un puzzle. Un puzzle quasi irrisolvibile. Ora però era quasi giunta ad una soluzione.

    Aveva il forte desiderio di chiamare Galatea, di dirle quello che stava per fare ma si rese conto che era meglio non farlo, non sarebbe stato giusto. E sicuramente avrebbe provato a fermarla. In cuor suo Kagari sapeva che probabilmente l'amica non l'avrebbe mai perdonata per quello che stava per fare, era conscia del fatto che colei che stava cercando per Galatea significava molto, anzi, moltissimo.

    "Probabilmente perfino la nostra amicizia non vale nulla in confronto a quello che provi per lei" Disse con una nota di profonda tristezza fissando la foto sul tavolo in cui lei e Galatea sorridevano felici.
    Decise di chiudere il computer e andare alla finestra. Fissava l'orizzonte, pensando al viaggio che avrebbe intrapreso il giorno successivo. Chissà se l'avrebbero trovata, ma soprattutto chissà se avrebbe avuto la forza di fare quello che si era imposta di fare. Al momento le sembrava un obiettivo irraggiungibile e un grande sconforto la colpì.

    Decise di andare a letto finalmente, ma quando sentì la sveglia suonare si accorse di aver dormito giusto un paio d'ore scarse. Era tempo di alzarsi e di partire. Prese la borsa ed uscì di casa, anche se la sua determinazione sembrava vacillare decise comunque di andare all'aeroporto. Probabilmente Goro la stava già aspettando.
     
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    Goro Nishimura
    Goro e Kagari presero strade diverse una volta usciti dalla Babele, e lui andò subito nella sua stanza al dormitorio, trovando Kuron ad attenderlo.

    "Sei stato via per molto tempo, è successo qualcosa?"

    Si sedette alla sua scrivania, prendendo gli appunti sui suoi precedenti studi per revisionarli, nel mentre rispose a Kuron.

    "Stai tranquilla, non è successo niente, ci siamo fermati a parlare dell'allenamento, erano incuriosite dalla mia anormalità."

    Era una risposta molto credibile, soprattutto se si tiene conto del fatto che è praticamente impossibile distinguere una bugia dalla verità se è Goro a dirla.

    "In tal caso continuiamo l'esperimento?"

    "Certamente, dobbiamo capire che effetti può avere...ah, domani dovrei partire per una ricerca, non so quanto potrei mancare, dunque ho bisogno che tu rimanga qui a tenere d'occhio i campioni prelevati e Asako."

    Kuron lo guardò un po' stranita, ma se doveva andare da solo, voleva dire che si trattava di uno studio importante.

    "Va bene, ci penserò io a dirglielo domani."

    Le fece un cenno di assenso con il capo e entrambi ripresero a revisionare l'esperimento fino a tarda notte, finché lei non fu abbastanza stanca da doversi riposare. Goro rimase da solo, come ogni notte del resto, dunque decise di terminare la revisione e dirigersi subito all'aeroporto per sprecare il minor tempo possibile.

    "Spero che non succeda niente di irreparabile..."

    Quando finalmente arrivò, rimase fuori ad aspettare che Kagari, finché, una volta sorto il sole, non la vide arrivare.

    "Pronta?"

    Non aveva molto altro da dire, se non una nota riguardo al suo aspetto poco riposato, ma forse non era il caso di farglielo notare.




     
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  3. ‡ Officer Alex ‡
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    Il viaggio verso l'aeroporto era stato un viaggio silenzioso, era presto quindi per strada non aveva trovato praticamente nessuno... Molto meglio, non aveva voglia di vedere persone in quel momento. Il viaggio stava per iniziare e lei voleva ancora qualche attimo di tempo per riflettere. Era davvero la cosa giusta?

    Mentre camminava immersa nei suoi pensieri si accorse di essere ormai arrivata. Goro la stava già aspettando, sperava non si fosse arrabbiato nel doverla aspettare.

    "Buongiorno... Scusa il ritardo, ci ho messo più del previsto ma avevo un po'di pensieri per la testa e.... Ecco... Dovevo riflettere bene su alcune cose, spero non ti abbia causato problemi" Dopo di che porse uno dei due biglietti a Goro "Ecco, ora siamo ufficialmente pronti per partire"

    Entrarono nell'aeroporto. Quella scelta ormai era definitiva, sarebbero partiti alla volta di Tokyo.

    La ricerca aveva ufficialmente inizio.
     
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    La Luce

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    Non so nemmeno dove sono ora, figuriamoci se posso ricordare da dove provengo

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    Bene, siamo alla fine di questa introduzione, possiamo definirla così. Sono ansioso di leggere le avventure del duo a Tokyo, ma per il momento si assegnano i punti per questa narrazione. Ok, non mi dilungo e passo a ciò che ognuno guarda davvero, ovvero il numerino che mette in ombra e pone non in secondo ma in quindi piano tutto il resto che uno può scrivere. In effetti ora qui potrei trascrivere un passo in latino del De Rerum Natura di Lucrezio e nessuno se ne accorgerebbe. Un giorno potrei anche farlo, ma non oggi, non ho voglia di cercarmi il libro.

    EXP: 17
     
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33 replies since 26/12/2014, 11:55   336 views
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