[CONCLUSO][Lavoro] Pagine di un mondo virtuale: "Install" di Wataya Risa

(sostituzione articolo su Frankenstein)

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  1. ‡ Officer Alex ‡
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    Era la prima volta che Galatea leggeva un libro simile. Da qualche tempo stava sperimentando nuove cose e si era cimentata nello scrivere articoli su opere letterarie che la interessavano particolarmente. Aveva appena finito di leggere un libro che le era risultato, nonostante fosse molto breve, parecchio interessante. Si trattava di Install, di Wataya Risa, una scrittrice che si era affacciata da poco sul panorama letterario giapponese riscuotendo un immediato successo.
    Capitava a proposito la richiesta da parte del club di giornalismo di scrivere un articolo a piacere su un argomento scelto dai partecipanti. Questa poteva essere l'occasione per mettere alla prova le sua abilità! Decise quindi di cimentarsi e scrivere l'articolo. Dopo un po'di tempo si recò al club di giornalismo e consegnò il suo articolo. Oltre all'analisi vera e propria del romanzo decise di inserire anche un piccolo riassunto della trama, senza inserire spoiler. Avrebbe potuto essere utile per chi non aveva ancora letto il libro e voleva avvicinarsi ad esso e conoscerlo un po'prima di leggere l'analisi.

    CITAZIONE
    Trama: Asako, che sta attraversando un periodo di crisi adolescenziale che si trasmette anche al rapporto con la madre fatto di silenzi e di assenze, incontra il giovane Kazuyoshi, un ragazzino di 12 anni esperto di computer. Sarà proprio uno di questi dispositivi elettronici, vecchio e malandato, a fare in modo che fra i due si instauri un legame molto particolare, fatto di complicità, segreti e chat online che cambierà l'esistenza di entrambi.

    Analisi: Il romanzo, molto breve, ruota attorno alle vicende di pochi personaggi fra cui spiccano i giovanissimi Asako e Kazuyoshi. La prima è una ragazzina che decide di allontanarsi dalla scuola, di rinunciare a quel mondo per chiudersi nel suo, rivoluzionando completamente la sua stanza e gettando via l'intero arredamento. Da questo momento inizia a vivere di nascosto, senza dir nulla alla madre. Il secondo invece è un ragazzino di soli 12 anni molto esperto di computer che riesce a reinstallare il vecchio computer di Asako e a farlo funzionare di nuovo. Un terzo personaggio, di nome Koichi, compare qua e là all'interno dell'opera. Coetaneo di Asako, si mostra spesso adulto ed ha addirittura una relazione con un'insegnante che spesso pare quasi succube del giovane ragazzo. I genitori fanno da sfondo, compaiono ma quasi in lontananza: la madre di Asako è come se fosse assente, lei e la figlia non comunicano mentre non si hanno notizie del padre. Nonostante la famiglia di Kazuyoshi sembri essere meno distaccata fa la sua comparsa raramente nel romanzo. I genitori avranno poi un ruolo decisivo verso il finale dell'opera quando scopriranno il "lavoro" dei due adolescenti.
    Dopo questa prima analisi si può notare come questo romanzo sia tutto incentrato sull'adolescenza e sull'infanzia. I giovani protagonisti di questa storia scoprono il mondo con i loro occhi, lo osservano, mediati da un dispositivo informatico ma privi di alcun filtro da parte dei loro genitori. Non vi è alcuna contaminazione da parte del mondo adulto, completamente assente e distante. Si tratta dunque di una sorta di romanzo di formazione i cui protagonisti (nonostante la brevità dell'opera) crescono interiormente e sviluppano una conoscenza del mondo non solo circostante ma anche (e soprattutto) di quello virtuale tramite un'esperienza diretta, che permette loro di maturare e conoscere.
    Il mondo adulto (rigido, dove i genitori vengono descritti come masochisti e conformisti) si contrappone al mondo dell'adolescenza, fatto di diversità, di scelte ma anche di indecisione e difficoltà nel trovare una propria identità ed una propria strada. Molto spesso gli adolescenti trovano rifugio nel cosiddetto mondo virtuale, il mondo di Internet e delle chat, iniziando a vivere una sorta di vita "alternativa" e chiudendosi interamente al mondo esterno. Questo fenomeno (noto in Giappone con il nome di Hikikomori) affiora con delicatezza fin dalle prime pagine di questo romanzo. Non solo Asako rifiuta di comunicare con la madre e si allontana dalla scuola, ma inizierà a vivere nella stanza di Kazuyoshi, nascosta nel suo armadio, dove si trova il computer da lui riparato.
    Il romanzo porta a domandarsi il motivo di una tale scelta di vita. Nonostante sia difficile dare una risposta chiara, questo fenomeno spesso è collegato ad una difficoltà nel trovare un proprio percorso di vita ben definito ed una propria identità. Il mondo virtuale che esplorano i due giovani ragazzi protagonisti della vicenda è un luogo in cui si trovano altre persone, in cui si possono fare esperienze (ma senza esporsi) e grazie al quale Asako può affrontare la sua paura del silenzio, visto come una vera e propria fobia. Silenzio e solitudine, specialmente in periodo adolescenziale, possono spingere a rifutare il mondo esterno ed a rifugiarsi in un mondo in cui non esiste il silenzio ed in cui non esiste isolamento, in questo caso il mondo virtuale delle chat.

    "Detesto il silenzio, lo trovo snervante, insopportabile. È a causa di questa fobia che cerco di evitare di pranzare o cenare con mia madre."



    Asako e Kazuyoshi vengono catapultati nel mondo elettronico quando lui riesce a reinstallare il vecchio computer di Asako regalatole dal nonno. Immediatamente si nota come il giovane (nonostante abbia solo 12 anni) riesca a destreggiarsi abilmente nell'usco di questo dispositivo che per la giovane Asako risulta essere una novità. Ed ecco che i due iniziano a conoscere il mondo tramite le chat, trasformandolo anche in una fonte di guadagno. Il ritratto che la scrittrice, Wataya Risa, ci da di questo mondo virtuale è fatto di chat, di false identità, di chat-lady (associate alle telephon-lady), in cui i due adolescenti prendono il posto di una casalinga che nel tempo libero e per guadagnare di più intrattiene, nel tempo libero, gli uomin in una chat erotica. Quello che si può evincere da una lettura di questo romanzo è una descrizione di vere e proprie regole e termini tecnici. Kazuyoshi viene definito come nekama, ovvero una persona che cambia sesso (lui si presenta sempre come donna, in quanto sostituisce la casalinga che non può proseguire con questo lavoro) online. Il romanzo viene strutturato in diversi punti come fosse una vera e propira chat e vengono stilate anche le regole del linguaggio online, fatto di battute corte, semplici e veloci con termini particolari (ad un certo punto viene spiegato che la parola "cado" viene usata dagli utenti per dire che stanno lasciando la chat, descritto come un cadere di nuovo nel mondo reale). Asako e Kazuyoshi instaurano relazioni (che di fatto sembrano più essere non-relazioni) in cui la fisicità scompare del tutto; nel mondo virtuale ci si può non solo costruire una seconda vita (come quella della casalinga) ma anche conoscere una quantità pressoché infinita di persone. La fisicità rimane però un'idea lontana, distante ed evanescente, di cui i due ragazzi non fanno una reale esperienza. È come se i due vivessero in una sorta di tempo alternativo, tanto che spesso Asako ha la necesità di allontanarsi dal computer e vive una sorta di scompenso: ciò che fa sembra reale ma al tempo stesso pare essere totale finzione. Ecco che nel tentativo di costruire una propria identità si ha come una sfaccettatura ancora maggiore della propria (se pur non ben definita) coscienza di sè. È quasi come se si attuasse una sorta di sdoppiamento, con il rischio, però, che una delle due parti (quella seconda vita virtuale, alternativa) prenda il sopravvento e arrivi ad annullare quella nel mondo reale.

    "Non è che sia stufo, però a chattare ogni giorno con tutte queste persone una dopo l'altra,
    a poco a poco si diventa insensibili, ma quando tutt'a un tratto incontro qualcuno che interrompe la processione, come lui, mi rendo conto che è con degli esseri umani che ho a che fare.
    Allora non so più come comportarmi. Chissà, forse il mio spirito è malato"



    La delicatezza che traspare da questo romanzo (e che risulta essere presente soprattutto nella prima metà dell'opera) lascia intendere una descrizione dell'infanzia e dell'adolescenza come un periodo di innocenza, di inesperienza, di un momento in cui i giovani guardano al mondo con i propri occhi per la prima volta. L'aspetto interessante riguarda il mancato condizionamento da parte dei genitori e del mondo adulto e la diretta esperienza (mediata però dal computer) da parte di questi adolescenti. Poco alla volta quest'innocenza viene persa, Asako conosce il sesso per la prima volta (ma le sue sono relazioni sessuali prive di contatto fisico, si può dire che scopre e fa esperienza di un'idea del sesso e di come esso viene concepito dalle altre persone). Questo viene presentato come enorme, vasto, gigantesco ma con un lato oscuro e pericoloso, che va conosciuto e controllato. Ma è proprio in questo mondo virtuale, fatto di assenza di contatto fisico, che questo alto oscuro viene presentato e colto dai due giovani.

    "Sulle prime quell'atmosfera opprimente da romanzo un po'osceno aveva su di me l'effetto paradossale di farmi irrigidire nei confronti del sesso, così per la tensione mandavo risposte che rovinavano il piacere ai clienti e li intimorivano. Questo però si è verificato soltanto all'inizio, già dopo le prime due ore la mia ingenuità era scomparsa."



    Per concludere, Install, il cui enorme successo ha generato immenso scalpore e la conseguente vincita del premio Akutagawa, può non risultare un'opera di elevato spessore letterario, difficile da collocare in quella che viene definita letteratura alta. Il merito di questo romanzo però non è da ricercare nella scrittura, quanto piuttosto nel contenuto. Il romanzo si fa portavoce di uno spaccato dell'adolescenza di oggi, che cresce spesso isolata e confusa rispetto al mondo in cui vive, che tende a chiudersi rifiutando i legami, attratta da quello che risulta essere un mondo in continua espansione e diffusione come quello virtuale, alla ricerca di sè e al lavoro nella creazione di un sè alternativo e diverso, nuovo, virtuale e molto spesso ideale, tramite gli occhi innocenti di questi stessi adolescenti gettando i lettori in un mondo di cui spesso viene ignorata l'esistenza.
     
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    Articolo molto interessante che stacca un po' dai soliti argomenti, molto bravo :ohsi: Consiglio a tutti di leggerlo

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1 replies since 5/8/2016, 08:13   45 views
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