Benvenuti al giorno qualunque!

Narrazione Speciale

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    Hey! Benvenuti al giorno qualunque!


    Ehm, si salve questa narrazione si differisce dalle altre dato che si hanno a disposizione un massimo di 2 post per tutto!
    se volete partecipare fare pure, basta solo che vi iscriviate, fate una intro non più lunga del vostro profilo accanto al post e poi inseriate il continuo con lunghezza a piacere!

    Il tema della narrazione è semplice.. narrate qualcosa che accade in un giorno d'autunno che non avrà ne data ne tempo e ovviamente non influenzerà per niente le altre narrazioni.. il tema comune è che deve essere presente un membro del consiglio studentesco dei primi capitoli del manga..

    I giorni narrati possono essere diversi da persona a persona e al posto della lunghezza si valuta l'originalità e quanto siete stati divertenti!
     
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    Quella mattina mi alzai presto, come tutte le altre mattine, per fare un po' di allenamento; i miei fratelli erano ancora addormentati, quindi decisi di fare piano per non svegliarli e uscii dalla cassetta. Mi addentrai un poco nel bosco e inizia ad allenarmi, il tutto proprio come se fosse un giorno qualunque. Dopo un po' arrivò anche mia sorella Saeko e iniziammo ad allenarci assieme, proprio come tutte le altre mattine, nel frattempo Ayumu si stava allenando da solo per perfezionare e sviluppare il suo stile segreto. Gli allenamenti durarono più del previsto e finimmo che era quasi mezzogiorno; così, tornammo a casa, ci lavammo e pranzammo con i nostri genitori. Era venerdì e proprio come ogni altro venerdì mia madre aveva preparato del pesce. Pranzammo allegramente, guardando la televisione, dopodiché tornammo nella casetta. Io e Ayumu ci siamo messi a leggere dei manga, mentre Saeko si è fatta un bel pisolino pomeridiano. Verso le 4 del pomeriggio si svegliò e voleva riprendere ad allenarsi, quando, come involontariamente, proposi di andare a fare un giro in città, magari passando in fumetteria e al lunapark. Loro accolsero con molta gioia la mia proposta, così tornammo a casa per cambiarci e prepararci. Alle 4 e mezza uscivamo di casa, alla volta della fumetteria, che però trovammo chiusa in quanto il proprietario aveva avuto un contrattempo e non era riuscito ad aprirla. Così, un po' delusi (io e Ayumu, s'intende) ripartimmo, alla volta del lunapark.
     
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    Arrivati là, pagammo l'entrata e ci fiondammo all'interno; era un po' di tempo in effetti che non li portavo al lunapark.... Così ci siamo fatti un bel giretto, abbiamo visitato molti stand, vinto anche molti premi, visto che Saeko voleva vincere qualcosa ed ha utilizzato la sua anormalità nel tiro al bersaglio, siamo anche saliti su un sacco di giostre, tra cui le immancabili montagne russe che noi tutti adoriamo. Era oramai sera e il Lunapark stava per chiudere quando all'improvviso mi bloccai; una bellissima ragazza con i capelli neri e lunghi mi era passata accanto e ne ero rimasto incantato da lei e prima che potessi accorgermene la stavo seguendo. Solo dopo qualche minuto mi accorsi che mi ero separato dai miei fratelli. Nonono, tanto loro sanno dov'è 'uscita! Io li raggiungerò dopo, ora ho da fare gli occhi mi brillavano alla vista di cotanta bellezza. Però, meglio se gli mando un messaggio... Una cosa del tipo: Aspettatemi all'uscita, torno subito, mi sono dimenticato di fare una cosa... Sì, dovrebbe bastare....
    Nel frattempo la ragazza stava attraversando il lunapark, diretta chissà dove, ma tanto era mia intenzione seguirla ovunque... Beh, proprio ovunque magari no... Tipo nel bagno non posso... Non perché non voglia, ma perché non sarebbe una bella cosa..... La ragazza salì sull'ottovolante. Io corsi per fare in modo di sedermi accanto a lei, ma proprio quello in fila prima di me, un tizio alto, biondo, capelli molto lunghi che indossava per giunta pure la divisa della mia scuola mi fregò il posto. Guardai meglio: aveva una fascetta di colore verde con sopra scritto "Segretario". Cavoli! Ma è un membro del consiglio studentesco dell'accademia Hakoniwa!. Con una faccia sconsolata e arrabbiata mi toccò sedermi dietro a quel tipo, vicino ad una ragazza così cessa che definirla tale sarebbe stato un complimento. Mi rifarò sulla prossima giostra, di sicuro! pensai, mentre l'ottovolante si apprestava a partire. Durante la corsa, il tizio davanti a me vomitò e se non avessi avuto dei riflessi più sviluppati del normale me lo sarei beccato in faccia; invece lo evitai e se lo beccò il tipo seduto dietro di me, che borbottò qualcosa di non molto carino e iniziò ad urlare contro a quell'altro, solo che l'alta velocità non fece giungere quelle parole alle mie orecchie, anche se potevo capirle a grandi linee. Fiu... C'è mancato poco..... Una volta finito il giro, il tipo, mezzo ricoperto di vomitò, anche lui un ragazzo alto e biondo, ma con i capelli più corti iniziò a sbraitare. Tra l'altro, anche lui indossava la divisa della mia scuola e anche lui portava la fascetta verde al braccio, con su scritto "Affari Generali". Un altro membro del consiglio studentesco?! Che diamine, saranno venuti tutti a farsi un giro al Lunapark? Ma ora non ho tempo.... Tra quei due ci fu una mezza rissa, fermata da una ragazza con i capelli blu e molto prosperosa, anche lei indossava la divisa, ma non ebbi il tempo di restare a guardare: la ragazza si stava già dirigendo verso un'altra giostra. Questa volta era la Nuvola e riuscii a sedermi accanto a lei. La guardai e le feci un mezzo sorriso, dopodiché la giostra iniziò a girare, a girare, sempre più velocemente, fino al momento del tanto atteso 360°. Proprio in quel momento mi girai verso di lei e vidi che la sicura non era ben chiusa; difatti durante il giro, si aprì, lasciando cadere la ragazza nel vuoto. Io nel frattempo avevo estratto un piccolo wakizashi di legno, attivato la master sword, distrutto la mia sicura e aveva afferrato la ragazza appena in tempo, mentre con l'altra mano mi ero aggrappato alla sicura di un sedile vuoto. Gli altri si accorsero del'accaduto e bloccarono la giostra, permettendoci di scendere. Meno male... Ahiahi, la spalla, che male.... Ma ora devo fare il figo, non posso mostrare le mie debolezze. Dopo aver discusso per qualche minuto con i responsabili della giostra, decidemmo di lasciar perdere, alla fine tutto è bene quel che finisce bene... Mentre ero un po' distratto la ragazza mi si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia. Io mi girai vero di lei, stupito, e la guardai negli occhi.

    Grazie mille per avermi salvato! dopodiché corse via; non ebbi nemmeno il tempo di formulare una frase, ero troppo felice e tornai verso l'uscita est saltellando. Ero quasi arrivato quando mi sentii chiamare:

    Ehiii!!
    Mi girai: era lei, la ragazza di prima! Oh, è quella bellissima ragazza! i miei occhi brillavano. Mi fermai per permetterle di raggiungermi: lei si fermò davanti a me.

    Scusami! Sono proprio una sciocca! Mi hai salvato ma nemmeno ti ho chiesto come ti chiami!
    Era corsa dietro a me per tutto il lunapark solo per chiedermi il nome?! Oh, che gioia!

    Ma no, figurati, non ti devi preoccupare! Comunque... Il mio nome è Kuro Kamishini, lieto di conoscerti!
    Che bel nome! Io invece sono Sacchiyuki Kurohime! Ops... Scusami devo proprio scappare! Ciao e grazie ancora!
    Era andata, non ebbi nemmeno il tempo di chiederle altro, né il numero di telefono, né dove abitasse... Nulla, ma ero comunque felice di aver incontrato quella ragazza.


    FINE



    Edited by ¬SasoRi - 2/5/2013, 23:44
     
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    Per come era iniziata, quella mattinata era destinata a non essere quella di un normale giovedì come tanti. Erano due settimane che ogni giorno lo iniziava con del sano allenamento mattutino in compagnia della sorellina, Sophie, solo che quella mattina Tatsuya, quando suonò, prese la sveglia e la fracassò a terra con un gesto involontario; era troppo stanco per l'aver studiato quasi tutta la notte. Purtroppo non considerò chi lo stava aspettando.
    Ad un tratto la porta della stanza si spalancò violentemente con un tonfo tremendo contro la parete; i due compagni di stanza erano usciti presto, chi per allenarsi chi per...meglio non saperlo...quindi chiunque fosse era lì per lui. Sperava solo che non fosse....
    Tatsu-kun!
    È lei...e sembra anche irritata...
    Cercò di tirarsi su, ma nel tentativo incontrò un ostacolo con la fronte. Aprì gli occhi e vide che Sophie gli stava praticamente addosso. Simulò un sorriso innocente ignorando i frammenti della sveglia ancora a terra e la porta che era uscita dai cardini e si stava schiantando.
    È proprio bello essere svegliati la mattina dalla killer delle porte...
    Ti stavo aspettando, perché non ti sei fatto vivo questa mattina?
    Sai...ero un po' stanco...eheheh...
    Sophie fece un ghigno sinistro.
    Stanco, eh? Non preoccuparti, riuscirò a farti ritrovare le forze.
    Quindi uscì dalla stanza, evitando di calpestare la porta e passando tra la gente che si era precipitata, allarmata dal rumore.
    Un brivido risalì lungo la schiena di Tatsuya.
     
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    ¬SasoRi: 5 Pe
    Scritto bene e attinente al contesto di questa narrazione special, niente da ridire, beccati 'sti PE e smamma! XD
     
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    Nonostante l'incontro ravvicinato della mattina, la giornata sembrava svolgersi senza problemi. Era andato in classe ed aveva seguito la lezione senza alcun tipo di contrattempo. Alla fine della quarta ora non era successo ancora nulla di strano, come al solito aveva trascorso più tempo a parlare con i vicini di banco ed a guardare fuori dalla finestra che a seguire il docente, quindi oramai Tatsuya si era tranquillizzato, sembrava che le minacce di Sophie non avrebbero avuto conseguenze. L'idea che mancasse solamente un'ora alla pausa pranzo lo aveva confortato e portato ad abbassare la guardia.
    Tutto procedeva nel migliore dei modi.
    Ad un tratto si sentì spalancare la porta. Tatsuya, troppo preso a guardare dalla finestra la classe di ginnastica di una non meglio precisata prima, non si girò nemmeno. Seppe chi fosse solo dalle parole del suo vicino di banco, Koki Akune.
    M-Medaka?!
    Disse alzandosi di scatto, oramai la lezione era stata interrotta.
    Forse vorrà discutere di qualcosa con Akune, dopotutto è appena diventato il segretario del consiglio studentesco...
    Pensò Tatsuya con indifferenza. Ascoltò comunque il discorso tra Akune e Medaka.
    Medaka, cosa ci fai qui?
    C'era una richiesta nella Scatola delle Consultazioni.
    Ho capito, sei qui perché vuoi che me ne occupi io...
    Affatto, segretario Akune. È solo un caso che io sia nella tua stessa classe. E poi è una cosa che voglio fare io stessa.
    Poi tirò fuori un foglietto.
    Forse potresti darmi una mano indicandomi lo studente. Ti leggo la richiesta. "Ciao signorina, mi hanno detto di questa scatola ed ho pensato di usarla. Allora ascolta bene: il mio fratellone ultimamente si è dato all'ozio, è diventato talmente pigro da ignorare la sua bella sorellina. Potresti fare qualcosa? Lui è Kamishiro Tatsuya, classe 11 sezione III. Baci." Sai dirmi chi è dei tuoi compagni?
    Tatsuya era completamente sbiancato mentre Akune lo indicava.
    Dannata...
    Medaka oramai era partita. Accompagnando le sue parole con strani movimenti e pose, che sembravano essere presi da un personaggio degli anime, disse.
    Molto bene. Quindi sei tu il pigro da recuperare. Scommetto che anche tu un tempo eri un ragazzo pieno di vita ed energia, deve essere successo qualcosa che ti ha sviato dalla giusta strada, magari la mancanza di giusti stimoli o di affetto...
    Veramente è successo solo una volta perché ho studiato fino a tardi...non mi manca l'affetto...
    Non importa! Ci penserò io a stimolarti e coccolarti per bene.
    Aggiunse con un ghigno spaventoso.
    Mentre alcuni dei ragazzi sogghignavano di nascosto, quasi avessero colto un qualche doppio senso, Tatsuya rimase lì fermo, impietrito, a fissare Medaka.
    Poi ad un tratto lo scatto: in preda all'istinto di sopravvivenza saltò dalla finestra, nonostante fosse al secondo piano, atterrando su un gruppetto di ragazzi impegnati con ginnastica.
    Tatsuya cominciò a correre come se non ci fosse un domani.
    Aspetta! Dove credi di scappare?!
    Giunse terribile la voce di Medaka, che lo aveva seguito giù dalla finestra ed ora lo stava inseguendo.
    Lasciami in pace!!
    In quei momenti nella mente di Tatsuya scorrevano le immagini dei trattamenti riservati già ad altri studenti da Medaka. Non che li avesse visti lui stesso, ma si era fatto una sua immagine basandosi sulle dicerie.
    Certo che ne hai d'energia!
    Sophieeee!!!
    Urlò Tatsuya.
    Che c'è?
    Sentì come risposta. Guardò nella direzione della voce e la vide: Sophie era lì, impegnata con la classe di ginnastica, che si godeva la scena bevendosi un succo di frutta.
    Tu...
    Iniziò Tatsuya, ma non continuò la frase: guardando verso di lei non si era accorto di dove stesse andando, quindi finì addosso a degli ignari studenti, andando a terra insieme a loro.
    Non ebbe tempo per sentire il dolore: Medaka si stava per avventare su di lui come un predatore.
    Rialzatosi di scatto, gettò nelle sue grinfie uno studente di prima e riprese a scappare.
    Il trambusto insolito per uno studente che non voleva assolutamente arrendersi alla terribile presidente Kurokami richiamò molta gente alle finestre. Si affacciò anche la sorella di Tatsuya, Yuno, che non poté trattenere la meraviglia e, in un modo che non era da lei, gli urlò.
    Tatsuya, cosa hai combinato questa volta?
    Eh?...
    Tatsuya si distrasse nuovamente e perse il controllo della propria corsa. Si rese conto che in quei momenti si era diretto verso il muro di un edificio, ancora braccato da Kurokami.
    È l'ora di finirla.
    Medaka fece un tremendo balzo in avanti per prenderlo. Tatsuya avvertì l'intenzione del tremendo placcaggio che stava per subire e riuscì a schivare l'assalto, cominciando a correre parallelo al muro. Medaka riuscì a coordinarsi immediatamente e, con una veloce capriola, atterrò sul muro e cominciò a correrci sopra.
    Sento che sta avvenendo qualcosa di assurdo, ma io non mi giro!
    Vedo che sei un tipo davvero energico. Sai, mi piacciono le persone così. Continua sempre ad essere così altrimenti...
    Tatsuya si girò finalmente verso di lei proprio mentre spiccava l'ultimo balzo verso di lui. Ma al posto della Medaka terribile di prima, ne vide la versione moe e carina, cosa che lo sorprese e gli impedì di reagire.
    ...io ne sarò triste.
    Lo prese e, prima di stenderlo, gli schioccò un bacio sulle labbra che quasi sconvolse tutti gli spettatori.
    Tatsuya era a terra tutto rosso in faccia, sia per la fatica che per l'imbarazzo.
    Sembra che la lezione che volevo darti non serva più.
    Tatsuya, ancora steso a terra, si mise a sedere e cercò di riprendersi dall'accaduto.
    Sai...è stato divertente. Dovremmo rifarlo qualche volta.
    Si. Quando vuoi.
    Nel frattempo era sopraggiunta Sophie, visibilmente sconvolta.
    Non posso crederci! Tatsu-kun e la signorina! È peggiorato tutto! Volevo che passassi più tempo con me, invece ora ne avrai anche di meno da dedicarmi!
    Tatsuya non poté far altro che mettersi a ridere.
    Si sentì una voce in lontananza.
    Tatsuyaaaaa!!!
    Era Yuno che si stava avvicinando a gran velocità con una espressione infuriata ed emettendo scintille.
    Io me la svigno.
    Tatsuya riprese a correre ancor più di prima, questa volta inseguito dalla sorella.
    Fermati!!
    Neanche per sogno!
    Medaka osservando la scena estrasse il suo ventaglio.
    Certo che ne ha di energia.
    Disse tra le risate generali.


    FINE
     
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    .Micael. : PE---> 6

    Scritto bene e divertente, nonché azzeccato, quindi prendi 'sti PE e smamma xD [cit.]
     
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6 replies since 28/4/2013, 11:32   173 views
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