[CONCLUSA] [Alisa] La curiosità di Goro

Per Goro, quella giornata doveva rivelarsi l'ennesima fonte di noia, non aveva nulla da fare, di esperimenti ne aveva fatti in abbondanza, come anche di analisi, ma questa opportunità era più unica che rara per lui, avrebbe potuto mettere alla prova le proprie capacità, che teneva costantemente sotto studio, con un macchinario sperimentale, creato appositamente per il combattimento, non era tipo da combattere così alla leggera, ma tra la noia e la possibilità di fare un esperimento che non andava a danneggiare nessuno se non lui stesso, le opzioni diventavano automaticamente poche.
Venne condotto dal vicepresidente nell'area che avrebbero utilizzato come "arena" per il combattimento, per poi presentargli Alisa, un robot fatto tanto bene che, ad una prima analisi, avrebbe fregato pure i suoi occhi, ma non per molto, in ogni caso.

"E io che ho sempre giudicato male la tecnologia..."

Già, questa volta pure Goro si stupì, ma, dopo la presentazione della "ragazza", Goro dovette prepararsi a combattere, poiché questa non lasciò passare molto tempo prima di effettuare l'attacco.
Iniziò a girargli intorno ad alta velocità, sfruttando quelli che sembravano essere dei propulsori, e anche tutti, da quel che sembrava, per poi iniziare a "sparare" ripetutamente il proprio pugno destro contro di lui.
Goro non era li per fare la bella statuina, era li per sperimentarsi, dunque, non appena se ne accorse, potenziò di colpo la sua muscolatura, tanto da farlo diventare quasi il doppio di prima, insieme, ovviamente, ad una delle sue evoluzioni più importanti, la capacità di rigenerare (2 PA), poiché sapeva che, con il tempo a sua disposizione, non sarebbe riuscito ad evitare un minimo di danno. Due pugni lo colpirono prima nello stomaco e poi sulla spalla destra, ma tra la rigenerazione e la muscolatura potenziata, il danno venne abbastanza ridotto, a quel punto, con un movimento rapido, saltò in aria,così da non essere più circondato da lei(1 PA), e, sempre in aria, potenziò di molto il proprio scheletro, così da sopportare meglio quella sua nuova densità muscolare ed eventuali nuovi attacchi, più o meno ortodossi (1 PA). Toccata nuovamente terra, Goro attivò ulteriori evoluzioni, questa volta, riguardanti l'attacco. Adattò il proprio DNA a quello di una tartaruga e, successivamente, ricoprì le proprie braccia (Dalle spalle in giù) con quello che sembrava essere un esoscheletro molto resistente, come il guscio di una tartaruga (2 PA), solo che, sfruttato in questo modo, non avrebbe rallentato i suoi movimenti.

"Dovrei essere pronto, adesso..."

Non disse niente, mantenne semplicemente il proprio sguardo gelido e si preparò a ricevere il suo prossimo attacco con quello che, adesso, era un corpo fatto per difendere e attaccare.

Goro rimase fermo ad osservare la ragazza robot, preparandosi ad un suo eventuale attacco, attacco che non impiegò molto ad arrivare.
Arretrò di qualche metro e sparò nuovamente il pugno in sua direzione, la cosa incuriosì Goro.

"Questo dovrebbe essere uno dei modelli per il combattimento ravvicinato, che stia studiando ciò che posso fare?"

La cosa lo interessava, se quel modello, che non era nemmeno il massimo, lo incuriosiva a tal punto, chissà il modello finale!
Comunque, smise di farsi delle domande e agì in risposta al suo attacco.
Se prima bastarono la muscolatura e la rigenerazione a limitare i danni, con l'esoscheletro e le ossa potenziate sarebbe stato molto più facile, dunque, usando entrambe le braccia, vista la crescita del pugno, lo fermò (1 PA), strisciando un po' sul terreno, spinto dalla forza del pugno.
Dopo averlo fermato, Goro lo lanciò al mittente (1 PA), consapevole del fatto che l'avrebbe evitato senza problemi, e ne approfittò per effettuare un'ulteriore evoluzione, evoluzione che avrebbe addensato la sua muscolatura, facendolo tornare quasi alla stessa taglia di prima, ma mantenendo la stessa forza, se non di più, della sua muscolatura aumentata (1 PA). A quel punto, il suo corpo sarebbe risultato anche più rapido grazie al minore ingombro e alla maggiore forza concentrata nel suo corpo, era dunque ora di approfittarne. Non appena Alisa avesse evitato o parato o, insomma, fatto qualcosa per non ricevere il suo stesso pugno in faccia, Goro sarebbe scattato a massima velocità verso di lei, infilando il pugno destro per terra, alzando un polverone, così da darsi una leggera copertura, e aggiungendo alla forza del futuro colpo un bel po' di attrito (2 PA). Appena raggiunta, o quanto meno avvicinata, Goro avrebbe alzato velocemente il suo pugno verso il suo diaframma, o almeno, nella posizione in cui avrebbe dovuto trovarsi, sfruttando anche tutto l'attrito generato dal terreno per poter usare una maggiore velocità nel colpo (1 PA). A quel punto, colpita o meno, avrebbe continuato ad osservarla, preparandosi dunque a ricevere un contrattacco.

Goro osservò il suo scatto fulmineo in sua direzione, ottima idea per impedirgli di proseguire con il suo attacco.
Non pensò niente, non ne aveva il tempo, poiché la velocità del suo avversario era incredibile, e il tempo a sua disposizione doveva essere sfruttato solo per difendere e contrattaccare.
La vide impattare, con la testa, contro al suo petto, senza generare dolore, o almeno, non abbastanza da preoccuparlo, come se la testata non fosse il suo piano originale, cosa che ottenne velocemente conferma.

"Questo colpo non è per ferirmi, sembra...volermi usare!"

Questo giunse al suo cervello nel momento in cui riuscì ad osservare meglio i suoi movimenti.
Non appena la vide roteare alle sue spalle, preparando quello che sarebbe stato un devastante colpo di ginocchio al suo collo, Goro, sfruttando la sua densa muscolatura e la velocità da essa ottenuta, si abbassò abbastanza in fretta da schivare il colpo (1 PA) e, dopo aver carpito il suo intento di indietreggiare, Goro si sarebbe spinto in sua direzione, sfruttando la potenza accumulata da quel suo veloce abbassamento (1 PA).
Fatta questa rapida mossa, Goro, appena giunto abbastanza vicino, avrebbe messo le due mani per terra, creando un perno, e, sfruttandolo, avrebbe diretto un doppio calcio verso il punto in cui, nell'anatomia umana, avrebbe dovuto trovarsi il diaframma (2 PA). Nell'avanzare del doppio calcio, Goro decise di evolvere anche le gambe in modo che venissero ricoperte da quel resistente esoscheletro che ricopriva le sue braccia e le sue mani, rendendo così un colpo già potente, ancora più potente e duro da sopportare (1 PA), non c'era tempo per annullare l'esoscheletro precedentemente creato per ricrearlo sia su braccia che su gambe, dunque si vide costretto ad usare un'altra evoluzione.
Fatto questo, che fosse andato a segno o meno, avrebbe sfruttato la spinta ottenuta per scansarsi dalla portata della ragazza robot, così da poter osservare meglio il successivo attacco a lui rivolto (1 PA).

Goro poté ammirare il proprio colpo andare a segno, generando, in parte, l'effetto desiderato. Era un robot, non necessitava d'aria, piccolo errore di calcolo che lo portò a vedere la sua gamba trasformarsi nel metallo tra l'incudine e il martello. Non gli fece troppo male, tra l'esoscheletro, i muscoli e le ossa potenziate e la rigenerazione, si poteva quasi dire che il danno non ci fosse stato, ma si parlava di una macchina, di forza ne aveva.
Goro riprese la posizione eretta sui propri piedi e, vedendo l'ennesimo pugno diretto verso di lui, con un ampio movimento di braccio, lo scansò via, lasciando che andasse a sfracellarsi da qualche parte (1 PA).
Stava sprecando tempo, la stava studiando troppo, doveva decidersi a finirla, dunque attivò un'altra evoluzione, evoluzione che si sarebbe basata sulla velocità, in quanto trasformò le sue gambe in modo da farle diventare come le zampe posteriori di un Ghepardo (1 PA), le uniche differenze erano la massiccia forza condensata in quelle gambe, l'esoscheletro che gli permetteva, in caso non vi fosse, di trovare un terreno adatto al suo piede, semplicemente rompendolo fino a renderlo tale e una massa corporea più densa e pesante, cosa che non gli avrebbe fatto raggiungere le stesse velocità dell'animale, certo, ma di sicuro sarebbe andato molto più veloce di prima. A quel punto, Goro era come un rinoceronte corazzato ad alta velocità, era ora di sfruttarlo.
Prese posizione e scattò verso Alisa, prendendo varie direzioni, sfruttando un eccellente gioco di finte e agilità, così da potersi avvicinare a lei ad alta velocità e diminuendo il rischio di farsi colpire o di essere schivato (2 PA).
Appena si ritrovò ad una distanza ottimale, Goro, unendo i due pugni a martello e sfruttando la potenza delle gambe come una specie di molla, avrebbe tentato di colpire Alisa con un potentissimo montante a martello, diretto non alla faccia, bensì alla cassa toracica (2 PA), un colpo mirato a danneggiare più che poteva le parti meccaniche del robot, poiché, basandosi sulle scarse conoscenze tecnologiche di Goro e sul suo intuito, in quell'area avrebbe potuto colpire delle parti importanti, o così sperava.
Non gli restava che sperare di andare a segno e finire quel lungo, ma interessante, scontro.

Goro, appena capì di non averla colpita, alzò lo sguardo per osservarla dirigersi in aria, non troppo in alto, a dire il vero.

"Che vorrà fare, adesso?"

Domanda lecita che ottenne presto risposta.
Alisa si staccò letteralmente la testa, senza rumori o segni di rottura, doveva essere una cosa programmata, ma sembrava comunque strano, perché staccarsi la testa? Cosa poteva fare? Beh, per evitare imprevisti, Goro preparò tutti i muscoli del suo corpo per partire, scansare o, comunque, difendersi (1 PA), e si rivelò una mossa saggia.
Nell'istante in cui la sua testa toccò terra, questa generò una grande esplosione che nemmeno pronto com'era sarebbe riuscito ad evitare, dunque, il massimo che poté fare fu sbalzarsi all'indietro, così da diminuire l'effetto dell'onda d'urto, e rannicchiarsi, mettendo braccia e gambe in posizione difensiva, così da coprire il corpo con quel resistente esoscheletro (2 PA).
La forza del botto e la spinta che si era dato, lo scaraventarono lontano, ai limiti del campo, ma con il minimo danno, il vero danno venne causato dalle fiamme dell'esplosione che distrussero l'esoscheletro e bruciarono gli arti di Goro, fino a togliere completamente la pelle e danneggiare i muscoli, distruggendo le maniche e, fino a metà della coscia, i pantaloni.
A quel punto, constatati i danni ricevuti, Goro si alzò in piedi, non mostrando dolore, ma traballando a causa delle ferite alle gambe, come faceva a non sentire il dolore? Beh, oltre ai nervi bruciati, con Evolution, immise nel suo corpo una grossa quantità di antidolorifici, così da annebbiare, per quanto presente, la sensazione di dolore (1 PA).
Vista la situazione, e che anche Alisa sembrò uscirne danneggiata, Goro, dopo aver iniziato a rigenerarsi, trasformò l'evoluzione che gli permetteva di muoversi velocemente, in proteine per aiutare la rigenerazione, usando poi la sua ultima evoluzione disponibile per aumentare la forza di rigenerazione (2 PA).
Mentre si guariva, Goro, che ormai non sentiva più dolore, osservò Alisa e il vice-presidente, soprattutto quest'ultimo, poiché, prima del botto, sembrò avere una reazione a dir poco preoccupata.