La stanza di Goro Nishimura

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    Goro Nishimura
    Pur ascoltando l'intero discorso, analizzandolo per cercare di ottenere informazioni sottintese riguardanti quell'incontro spiacevole di cui parlava Kuro, Goro non trovò nulla, ma ciò lo mantenne abbastanza interessato a tale fatto.
    Terminato il discorso, Goro, inizialmente, si aspettò una risposta di simile stampo a quel lungo discorso, ma, riflettendoci un po', si ricordò con chi aveva a che fare e l'effetto dell'anormalità di Tatsuya, dunque non si stupì più di tanto nel sentire la loro reazione, per quanto, almeno un po', lo avesse preso impreparato, visto che, comunque, si trattava di un discorso che avrebbe portato molte persone a litigi ben più vivi di questo.
    Mentre i tre Kamishiro ridevano, Goro li osservava con un sopracciglio alzato, cosa che indicava la sua curiosità in quel comportamento così insolito.

    "Volevo solo studiare gli effetti della mancanza della testa sul mio corpo, e ho ottenuto nuovi dati comportamentali da aggiungere...non so come definire questa situazione..."

    Un pensiero interessante, quello di Goro, in quanto non sapeva davvero come nominare una situazione del genere, se fortunata o strana o sfortunata o tutte e tre le cose; da un lato era una fortuna poter aggiungere nuovi dati, dall'altra era una sfortuna non aver avuto tempo per continuare l'esperimento, mentre dall'altra era strana per...beh...tutto ciò che era successo, insomma, sarebbe stato difficile descrivere una cosa del genere nei suoi appunti, ma non per lui e la sua abilità nell'appuntare fatti e persone.
    Ascoltò nuovamente Kuro, il quale sembrava essersi calmato.

    "Davvero, scusatemi. Non so che cosa mi sia preso poco fa...Scusa anche a te! "

    Intendeva scusarsi con tutti, anche la porta, cosa che Goro non riuscì ad identificare come sarcasmo, non ne era in grado, o almeno, non sul momento.

    "Anche alla porta?...Ah, è una di quelle situazioni..."

    Dopo qualche istante, capì che stava cercando di sdrammatizzare, era quasi incredibile la sua incapacità di notare certe cose.
    Non si concentrò troppo su questo, pensò piuttosto ad ascoltare Kuro.

    "Sapete, oggi non sono molto in forma... Ho scoperto alcune cose che mi stanno turbando e non poco... Scusatemi ancora... Anzi, questa non è comunque una spiegazione, ho davvero sorpassato il limite. Qualcuno di voi mi colpisca! Forza! Anche se forse dovrebbe essere la porta a colpirmi, almeno saremmo pari Eheheh"

    Qualcosa lo turbava? Che riguardasse sempre quella ragazza che aveva incontrato quel giorno? Tutte cose che Goro intendeva scoprire, ma sapeva anche che non era il momento adatto per fare certe domande personali, visto il caos che quell'avvenimento a lui sconosciuto, aveva generato in Kuro.
    Pensò a ciò che Kuro aveva detto, e alla situazione che poteva averlo preso quel giorno, cercando di capirlo, ma con i pochi dati che aveva, non poteva fare altro che supposizioni.

    "Per disturbarti tanto, deve essere stato un avvenimento alquanto negativo..."

    Non intendeva fargli iniziare una spiegazione sull'avvenimento, la sua era solo un'affermazione riguardante ciò che sapeva, principalmente per far notare la sua presenza in quella stanza, visto quanto era stato in silenzio, però, sempre con quella frase, voleva capire la gravità di tale avvenimento, sperando in una risposta del tipo "Non immagini quanto" o cose del genere, giusto per quantificare più o meno la negatività dell'apparizione di questa fantomatica ragazza.




     
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    La situazione stava nuovamente prendendo una piega diversa, sarebbe il caso di dire più normale. Dopo la strana reazione dei Kamishiro, Kuro si sedette un attimo per cercare quasi di far ordine nella sua testa.

    ”Davvero, scusatemi. Non so che cosa mi sia preso poco fa... Scusa anche a te!”

    L'ultima parte la disse dopo essersi alzato, mentre chiudeva la porta che poco prima aveva quasi divelto con un calcio. Poi tornò a sedersi.

    ”Sapete, oggi non sono molto in forma... Ho scoperto alcune cose che mi stanno turbando e non poco... Scusatemi ancora... Anzi, questa non è comunque una spiegazione, ho davvero sorpassato il limite. Qualcuno di voi mi colpisca! Forza! Anche se forse dovrebbe essere la porta a colpirmi, almeno saremmo pari Eheheh”

    Era evidentemente nervoso, poco prima doveva essergli successo qualcosa che lo aveva quasi sconvolto ed ora, a causa di quello, si era venuto a trovare in una situazione che rischiava di diventare infelice. Con delle persone normale, per lo meno.

    Tatsuya stava per dire qualcosa, ma dovette fermare Sophie che, non sapendo assolutamente cosa stesse succedendo e di cosa Kuro stesse parlando, stava per accogliere il suo invito.

    Ok, non c'è problema ♥

    Per l'amor del cielo, qui non si colpisce proprio nessuno.

    Nel mentre Goro faceva la sua considerazione.

    "Per disturbarti tanto, deve essere stato un avvenimento alquanto negativo..."

    Il punto era: cosa sarà mai potuto essere?
    Tatsuya d'un tratto prese e si sedette a terra, incrociando le gambe.

    Come diceva Goro, deve essere una cosa davvero grave e disturbante. Forse non potremo fare molto per aiutarti, ma se vuoi parlarne siamo qui per ascoltarti. Sfogati pure, se vuoi, potresti sentirti più leggero dopo.

    Yuno seguì Tatsuya, sedendosi anche lei a terra ma dietro Tatsuya per pudore, visto il modo in cui era vestita.

    Proprio così. Dopotutto, è a questo che servono gli amici, no?

    Sophie segui i due, sedendosi di fianco al fratello.

    Non ci ho capito molto, ma se hanno fatto così si vede che è la cosa migliore. Anche se non so perché la sorellona si sia messa così

    Per l'eleganza, ne ha già persa anche troppa.

    Basta, voi due. Lasciate campo a Kuro.



    Legenda:

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    Kuro Kamishini
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    Davvero, voi tre dovreste inscenare certe cose su un palco, altro che cabaret.
    Questa fu la frase che mi passo per la testa ed uscì quasi involontariamente dalla mia bocca. Di certo non voleva essere una offesa, anzi era un complimento, ma speravo che lo avrebbero capito.
    Comunque, tornando alla situazione precedente, non sono sicuro di volerne ancora parlare... Se proprio insistete potrei darvi qualche dettaglio, ma nulla di più, visto che nemmeno io capisco quello che mi sta succedendo.
    Poi mi guardai la mano con un sorriso un po' da pazzo e gli occhi sgranati, giusto per qualche secondo.
    Ma prima, permettetemi di fare una cosa. Ayumu, Saeko, tornate nei vostri dormitori, che è tardi e dovete studiare!
    Loro obbedirono praticamente senza fare storie, molto probabilmente avevano capito che non voleva che ascoltassero quella storia perché era preoccupato per loro. La porta si chiuse dietro a Saeko, che lanciò un'ultima occhiata preoccupata verso il fratello, prima di chiuderla definitivamente dietro di sé.
    Bene, quel che posso dirvi è che ho rincontrato una vecchia compagna delle medie, dalla quale credo di aver ricevuto un trauma che mi ha fatto diventare quello che sono. Ma la cosa sembra essere diversa e ancora più grave di quello che ho creduto fino ad ora. La sua presenza mi fa tornare in mente delle cose che avevo completamente dimenticato, cose tristi che il mio inconscio aveva sigillato ma che ora stanno tornando a galla. Poi c'è quest'altra ragazza che compare nella mia testa, anche lei era una mia compagna delle medie, ma non ricordo praticamente nulla di lei... La mia testa sta scoppiando. Sono scappato via, non riuscivo più a stare con lei, quella Celestia... Credo che abbia messo in moto qualcosa dentro la mia testa, qualcosa che mi farà ricordare tutto quello che successe allora, anche se a piccoli passi...
    Mentre parlavo, osservavo il pavimento e i miei piedi, senza prestare nemmeno molta attenzione all'ordine delle frasi, alla loro correttezza, al loro senso, una sorta di flusso di coscienza. Poi rimase in silenzio, non sapeva nemmeno più cosa dire o pensare in quel momento...
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    Goro Nishimura
    Goro rimase in silenzio ad ascoltare le parole degli altri, come da abitudine.
    Tatsuya, dopo essersi seduto a terra, riprese dalla frase di Goro per cercare di capire qualcosa di ciò che gli fosse successo, chiedendo ciò che lui preferì non domandare, cosa che gli era possibile fare, visto il suo potere e, dunque, la capacità di capire gli altri...in realtà era solo una domanda come un'altra, solo che Goro non era in grado di fare domande del genere senza esporle in modo un po' troppo diretto.

    "Come diceva Goro, deve essere una cosa davvero grave e disturbante. Forse non potremo fare molto per aiutarti, ma se vuoi parlarne siamo qui per ascoltarti. Sfogati pure, se vuoi, potresti sentirti più leggero dopo."

    A seguire Tatsuya e le sue parole, giunse Yuno, la quale prese posto alle sue spalle, come per coprirsi, cosa che lasciò perplesso lui quanto anche Sophie.
    Appena prese posizione, anche lei si riferì a Kuro.

    "Proprio così. Dopotutto, è a questo che servono gli amici, no?"

    Amici, una parola che ancora suonava strana a Goro, ma questo era ciò che erano, e non aveva problemi a pensarla così; sette anormali che si conobbero per caso davanti alla scuola.
    Goro ascoltò poi le parole dei tre Kamishiro, con Tatsuya che spiegò a Sophie il perché della posizione di Yuno, e Yuno che diceva loro di lasciar parlare Kuro...tutto ciò non lo aiutò a capire la situazione dei tre, non riuscì, comunque, a distrarlo da Kuro, il quale era diventato il centro dell'attenzione, poiché iniziò a parlare, spiegando alcuni dettagli di ciò che gli accadde, non sentendosi di dire di più.
    Da quando iniziò a parlare fino al momento in cui pronunciò l'ultima parola, Goro non perse una virgola di quel discorso, cercando di immagazzinare quanto poteva e capire ciò che gli sentiva dire, così da poterlo analizzare per comprendere la situazione in cui si era trovato.
    Ciò che uscì dalle labbra di Kuro, lo interessò molto, da quel che diceva, questa Celestia gli aveva procurato un trauma psicologico abbastanza forte da fargli dimenticare una parte apparentemente significativa del suo passato e una ragazza che poteva farne parte quanto essere solo una personificazione dello shock generato da quel ritorno di memoria, ma era più probabile la prima.
    Era una situazione abbastanza insolita quella che stava descrivendo, quella ragazza di cui parlava, Celestia, doveva avere delle capacità alquanto speciali per avere un effetto del genere su uno che non si spaventò minimamente nel fare conoscenza con un mostro biologico come Goro, e questo non fece altro che aumentare il suo interesse.

    "Spero solo che ci dirà di più, in futuro..."

    Sì, quello era il suo obiettivo, ottenere informazioni, più precisamente, informazioni su quella Celestia, e visto che si sarebbe trasferita nella classe di Kuro, come disse quest'ultimo in quel precedente scatto d'ira, il che avrebbe portato di sicuro nuove informazioni e avvenimenti.
    A vederlo così, quel pensiero poteva essere interpretato solo come un gelido desiderio di conoscenza, ma la base di quel desiderio era ciò che gli impediva di essere giudicato in quel modo; Goro voleva capire come e cosa fosse successo per prevenirne il ripetersi.
    Mentre pensava, Goro puntò lo sguardo su Kuro per poi porgli una domanda, come se si fosse appena ricordato di farla.

    "Kuro, da come hai descritto tutto ciò, questa Celestia sembrerebbe in possesso di qualche abilità speciale..."

    Doveva chiederlo, sapeva di come la presenza di qualcuno potesse, effettivamente, far riemergere certi ricordi dall'inconscio di qualcuno, ma erano anormali, e come suggerisce il termine, poco di ciò che accadeva intorno a loro era normale, e un trauma del genere nella mente di un anormale, mente che lui ha sempre ritenuto superiore per vari motivi, gli sembrava strano.

    "...ho capito male?"

    La domanda era abbastanza diretta, e detta da uno con un tono freddo e serio come Goro, poteva solo sembrarlo di più, ma doveva capire se questa ragazza era una come loro o se, semplicemente, aveva interpretato male il suo discorso.




     
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    Prima di iniziare a parlare di quel che gli era successo, Kuro si premurò di allontanare i fratelli, forse per non sconvolgerli. Kuro spiegò perché si sentiva strano, raccontò dell'incontro con questa tale Celestia, dell'altra ragazza nella sua testa della quale non ricorda nulla oltre al fatto che fosse una sua compagna di classe, del probabile trauma che gli aveva lasciato Celestia. Tutti i presenti ascoltarono attentamente quel breve sfogo.

    Un ricordo rimosso, magari un barriera psichica. Un sigillo?

    Si domandava Tatsuya prima di spostare l'attenzione verso la ragazza nella sua testa. Fece un sospiro.

    So cosa si prova ad avere un'altra persona nella testa, o nell'animo...

    All'esclamazione le sorelle lo guardarono con aria interrogativa, ma lui andò avanti.

    Certe volte il passato ritorna e con esso porta le vecchie ferite. Ferite che possono essere dimenticate ma che il tempo non rimargina. Potrebbe essere la tua occasione per sbarazzarti dei vecchi dolori, ma prima dovrai ricordare. Sarà doloroso, molto doloroso, ma questo già lo sai. Comunque vedrai, oltre alle ferite dal tuo passato potrebbero riemergere gioie che sono rimaste fino ad ora sopite dentro di te, bloccate da un ricordo rimosso o da una barriera...

    In questo contesto si inserì perfettamente la domanda che pose Goro.

    "Kuro, da come hai descritto tutto ciò, questa Celestia sembrerebbe in possesso di qualche abilità speciale...ho capito male?"

    La risposta sarebbe stata molto interessante, avrebbe aperto la strada verso due possibili e inconciliabili scenari che richiedevano metodi diversi per essere affrontati. Un normale trauma poteva essere affrontato con un metodo psicanalitico oppure con l'aiuto di Tatsuya, ma uno imposto da una anormalità aveva troppo incognite per potersi muovere per vie “convenzionali”.



    Legenda:

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    Una delle prime frasi che disse Tatsuya mi fecero pensare un po', ma non ero molto in vena, magari in un secondo momento gli avrei chiesto meglio il significato di quelle parole. A quanto pare entrambi condividevano l'idea che Celestia possedesse qualche potere speciale, proprio come noi. Tuttavia non avevo ricordi molto chiari e non riuscivo a fare ordine tra i ricordi.
    Sinceramente non mi ricordo... Però, facendo un semplice ragionamento qualche potere deve pur avercelo, per forza di cose... In questo modo innanzitutto si spiegherebbero meglio le cos-
    Stavo parlando, ma all'improvviso sentii una voce femminile che mi sembrava pure familiare.
    Non ti ricordi più di me? Male male...
    La voce proveniva da un angolo remoto della stanza, ove, appoggiata con la schiena appoggiata al muro e le braccia incrociate, c'era una ragazza di un'età che non riuscivo a capire, con dei lunghi capelli marroni e che mi sembrava di conoscere ma che al tempo stesso non avevo mai visto.
    Poi mi guardò e rise sottovoce, una risata dolce e gentile, familiare e nostalgica.
    Stavo scherzando, scemotto!
    Non riuscivo a capire cosa stava succedendo, così mi rivolsi agli altri nella camera.
    Maaaa.... L'avete fatta entrare voi quella? mentre indicavo l'angolo dove si trovava lei. Anche se in cuore mio sapevo già la risposta, volevo una conferma ufficiale.
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    Edited by ¬SasoRi - 20/10/2015, 23:49
     
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    Goro Nishimura
    Anche Tatsuya disse la sua, dopo aver ascoltato le parole di Kuro, parlando di come anche lui sapesse cosa si provava ad avere qualcun'altro nell'animo.

    "Anche lui?"

    Goro stava ricevendo un'abbondante quantitativo di informazioni quel giorno, abbastanza da fargli credere che l'esperimento della decapitazione non fosse niente di particolare, in confronto.
    Questa quantità di dati lo stava investendo come una marea, non perché fossero particolarmente difficili da assimilare, no, più che altro perché da tutte le loro parole, Goro riceveva solo altre domande: perché? Come? Cosa? Quando? Chi? Tutte domande a cui voleva dare una risposta, ma adesso si doveva occupare di cosa disturbava Kuro, così da capirci di più.
    Mentre lui pensava a tutto ciò, e le sorelle di Tatsuya guardavano questo in modo strano, come se si fossero poste la stessa domanda che si porse Goro, lui continuò a parlare, cercando di spiegargli come tutto ciò fosse un'occasione per riprendersi da ferite passate e recuperare ciò che poteva essere una parte importante del suo passato, un discorso che funzionò perfettamente come introduzione alla domanda che Goro gli pose subito dopo, quella riguardante i possibili poteri di Celestia, quasi come se l'avesse vista arrivare.
    Kuro rispose dopo non molto.

    "Sinceramente non mi ricordo... Però, facendo un semplice ragionamento qualche potere deve pur avercelo, per forza di cose... In questo modo innanzitutto si spiegherebbero meglio le cos-"

    Kuro stava spiegando loro che non sapeva nulla di questo suo possibile potere, ma che, anche lui come loro, credeva in questa possibilità, poi, d'un tratto, si bloccò, come se qualcosa lo avesse interrotto o distratto completamente da ciò che stava dicendo.

    "Che succede?"

    Goro osservò Kuro per alcuni istanti, domandandosi cosa potesse essere successo, cosa potesse averlo interrotto o distratto così tanto da fargli perdere il discorso.
    Passati non molti secondi, Kuro riprese a parlare, tornando a rivolgere la sua attenzione a loro, ma cambiando completamente discorso.

    "Maaaa.... L'avete fatta entrare voi quella?"

    E questa domanda prese Goro completamente alla sprovvista, per non contare la serie di preoccupazioni che gli fece saltare alla mente.

    "Chi è entrato? Come? Dov'è e cosa sta toccando?!"

    Tutte domande che gli passavano per la testa, giustamente, dovute ai materiali che aveva in quella stanza, le informazioni archiviate, i campioni, gli attrezzi e i documenti che aveva scritto, tutte cose che, se perse, avrebbero dato un nuovo significato alla frase "Ricominciare da zero", per non contare la rabbia che avrebbe causato in lui una cosa del genere.
    Dopo aver guardato nella direzione indicata da Kuro con non poca velocità, guardando anche in ogni altra direzione, e comprendendo che non c'era nessuno nella sua stanza, tornò a guardare Kuro, pensando a molte cose.

    "Chi avrà visto? Ma, se ha davvero visto qualcuno, che possa nascondere la sua presenza? I mie dati sono a rischio...aspetta..."

    Il suo pensiero si fermò per qualche istante.

    "...Prima ha parlato di una ragazza nella sua testa...che lo intendesse nel vero senso della parola, ma senza saperlo?"

    Una cosa molto strana, ma assai probabile, visto ciò di cui aveva parlato Kuro fino a quel momento.

    "Li non c'è nessuno..."

    Lo disse in modo assai diretto, voleva essere completamente certo del fatto che non fosse consapevole della presenza di quella ragazza nella sua mente, doveva saperlo, e se fosse stato vero, tutto ciò avrebbe dato un diverso significato alla parola "Interessante", per Goro.
    A quel punto, detto ciò che aveva detto, lasciò che fosse Tatsuya a dire altro, sperando anche nella sua capacità di leggere le sensazioni delle persone, poiché, se si trattava di una presenza o, comunque, di una personalità, avrebbe di sicuro avuto delle sensazioni o emozioni da trasmettere, ma bisognava vedere se ciò rientrava nei poteri di Tatsuya, poiché non aveva mai assistito ad una cosa del genere e non sapeva se lui, invece, avesse sperimentato il suo potere in quel modo.




     
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    Kuro iniziò a rispondere, non ricordava bene, ma per ragionamento poteva supporre che avesse un potere.

    ”Sinceramente non mi ricordo... Però, facendo un semplice ragionamento qualche potere deve pur avercelo, per forza di cose... In questo modo innanzitutto si spiegherebbero meglio le cos-”

    Si interruppe improvvisamente: stava guardando fisso un punto della stanza. Dopo poco ruppe il silenzio con una frase completamente inaspettata.

    ”Maaaa.... L'avete fatta entrare voi quella?”

    Disse, indicando un angolo della stanza.
    Tatsuya reagì immediatamente rimuovendo i limiti che si era imposto, avrebbe attinto a piene mani dall'animo di Kuro. Fu abbastanza veloce da cogliere i pensieri di Goro, che si era immediatamente girato verso il punto indicato. Incredibilmente era agitato, temeva per le sue ricerche e che qualcuno gliele stesse scombinando in qualche modo. Il non vedere nessuno non faceva altro per faceva altro che aumentare la sua ossessione. Alla fine se ne uscì con un

    "Li non c'è nessuno..."

    che era più una sua speranza che una certezza.
    Tatsuya,oltre a sentire quei pensieri, si dedicò ad investigare la mente di Kuro per capire cosa gli fosse appena successo. Ebbene, lui non aveva mentito, aveva effettivamente visto qualcuno. Sulla base della sua esperienza personale, poteva parlare con certezza.

    Goro calmati, qui non c'è nessuno. Almeno, nessuno stia sul nostro stesso piano della realtà. Kuro, tu l'hai appena vista, non è così? La ragazza nella tua testa. Quindi puoi vederla anche da sveglio, si può manifestare nel tuo campo visivo e sicuramente è anche capace di comunicare con te, cosa più facile del comparirti davanti. È un fenomeno davvero molto interessante, differente in questo da quello che ho osservato prima. Non essendo realmente presente non posso percepirla, ma posso sentire che non stai mentendo, per te c'è realmente.

    Non vi capisco, cosa sta succedendo qui?

    Poi ti spiegherò, sappi che non c'è modo che lei possa farvi del male. Almeno, non direttamente. Per il momento statemi entrambi vicine. Kuro, ti sembra minacciosa?

    Non sapeva cosa sarebbe potuto succedere successivamente, non c'erano certezze e non poteva leggere i piani di quella, poteva solo concentrarsi il più possibile a cogliere la più piccola variazione nelle intenzioni di Kuro, per quanto ne sapevano quella ragazza avrebbe anche potuto imporsi nella sua mente e spingerlo a fare cose che non voleva.



    Legenda:

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    Certo, mi sarebbe piaciuto ascoltare le risposte degli altri presenti nella stanza, ma la misteriosa interlocutrice continuò a parlare e quelle sue parole risuonavano nelle mie orecchie e nella mia testa, forti, forse anche troppo. Ciò mi impedì di sentire che cosa dissero. In compenso, la conversazione, reale o fittizia, con lei proseguì.
    Dentro di te già conosci la risposta... Perché chiedere e sembrare un pazzo?
    Hai ragione... Ma di certo non mi prenderanno per pazzo, dopotutto lo siamo già tutti...
    Oh, bella risposta. Da quando ti sei dato alla filosofia?
    In verità mai... Comunque, chi sei? Che cosa ci fai dentro a mia testa?
    Beh, io sono *****
    Il nome non riuscivo a sentirlo, ma non perché lei non lo pronunciasse, ma proprio perché quando lo pronunciava la mia testa staccava la spina.
    Oh, quindi non riesci ancora a sentirlo? Beh, non c'è fretta, fai pure con calma, io ti aspetterò. Anche perché non ho altra scelta, sono un tuo ricordo...
    Un mio ricordo?
    Ebbene sì, caro. Sono proprio un tuo ricordo, anche perché io in realtà non esisto più ed è per questo che ti sei "dimenticato di me"... Ma ora non badare troppo a me, rispondi ai tuoi amici.


    Quell'ultima frase mi fece tornare alla realtà, giusto in tempo per udire l'ultima domanda di Tatsuya.
    Ahm... Guarda, non so che intenzioni abbia, comunque mi sembra una ragazza carina e non intenzionata a fare del male a nessuno... Ha detto che lei è un mio ricordo, anche se io non ne ho memoria... Mi grattai la testa con forza, prima di gettarmi sul divano a faccia in giù.
    AAAAAAAAAAAAAAAAHHHH, non ci capisco più nulla... La mia voce suonava strana e attutita proprio perché avevo affondato la testa nel cuscino.
    Di sicuro è come dice lei, anche perché non avrebbe alcun motivo per mentirmi. E poi quella sensazione di familiarità che ho provato non appena l'ho vista non la posso di certo trascurare.
    Rimasi lì così com'ero, in attesa di risposte o di reazioni da parte degli altri.
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    Edited by ¬SasoRi - 20/10/2015, 23:51
     
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    Goro Nishimura
    Goro, per quanto serio e concentrato su Kuro, ancora sentiva come una leggera preoccupazione.
    Stavano palando di una anormale con poteri riguardanti la mente e di una ragazza nella testa di Kuro, il quale ha anche detto di aver visto qualcuno in camera sua, causa massima della sua preoccupazione, per quanto fosse convinto che si trattasse della fantomatica ragazza che albergava nella mente di Kuro.
    Attese qualche momento, sperando nel funzionamento, almeno parziale, dell'anormalità di Tatsuya, cosa che avrebbe liberato la sua mente da ogni dubbio, sia nel caso in cui qualcuno fosse effettivamente entrato in camera sua, sia nel caso in cui si trattasse di una visione dello smemorato compagno.
    La notizia che Goro stava attendendo, non impiegò molto ad arrivare e, appunto, Tatsuya parlò, tentando, inizialmente, di rassicurarlo.

    "Sono finito nella sua percezione, come immaginavo..."

    Ma questo non era un pensiero importante, non quanto ciò che stava accadendo in quel momento nella sua stanza.
    Lui ascoltò le parole di Tatsuya, parole precise che confermarono l'ipotesi formulata da Goro, cosa che lo calmò, facendogli dimenticare l'immagine di qualcuno che si divertiva a sperperare le sue ricerche o, peggio, a distruggerle.
    Ascoltò le sue parole fino all'ultima, non perdendo una virgola, in quanto, come studioso delle anormalità, questa situazione lo vide particolarmente interessato, e nulla lo avrebbe distratto.
    Mentre Tatsuya parlava, Kuro sembrava distratto, come preso da qualcos'altro.

    "Che stia comunicando con la ragazza nella sua mente?"

    Cosa che venne presto confermata dalle sue parole, una risposta alla domanda di Tatsuya.

    "Ahm... Guarda, non so che intenzioni abbia, comunque mi sembra una ragazza carina e non intenzionata a fare del male a nessuno... Ha detto che lei è un mio ricordo, anche se io non ne ho memoria..."

    La parte finale della sua frase era abbastanza contorta.

    "Un suo ricordo...ma lui non ne ha memoria?"

    Tutto ciò frenò gli ingranaggi del suo cervello sull'opzione primaria.

    "È definitivo, questa Celestia ha un'anormalità, e le opzioni puntano tutto su qualcosa di mirato alla mente...anche se..."

    E qui, con la stessa rapidità con cui si fermarono, tali ingranaggi ripresero la corsa.

    "...se si dovesse trattare di una vera ragazza? Se questa Celestia l'avesse bloccata nella mente di Kuro?...Troppe possibilità...se mai dovessi incontrarla, sarà necessaria non poca cautela..."

    Sì, perché Goro stava anche prendendo in considerazione la remota possibilità di incontrare Celestia, non per chissà quale sua scelta personale, non per ora, ma per caso, visto come questo fosse sempre causa di non poche stupidaggini che caratterizzarono il suo passato.
    Guardò Kuro mentre si gettava sul divano, sfinito da quel nodo di pensieri e ricordi dimenticati, come biasimarlo?
    Lo ascoltò, e con attenzione.
    Dopo averlo ascoltato, decise di porgergli una domanda assai strana, sempre che non avessero ascoltato il suo pensiero, in tal caso avrebbe avuto molto senso.

    "Ho una domanda per lei..."

    Sempre con il suo tono serio e glaciale.

    "...è davvero un ricordo? Nient'altro?"

    Probabilmente, per quanto ne sapeva, solo Tatsuya e la ragazza in questione avrebbero afferrato il senso della domanda, visto lo stato mentale in cui Kuro si trovava, ma ciò non lo toglieva dall'equazione.




     
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    Tatsuya parlava ma Kuro era assente, molto probabilmente stava conversando con la proiezione nella sua testa. Sembrò sentire solo l'ultima parte del discorso dato che rispose alla domanda.

    ”Ahm... Guarda, non so che intenzioni abbia, comunque mi sembra una ragazza carina e non intenzionata a fare del male a nessuno... Ha detto che lei è un mio ricordo, anche se io non ne ho memoria..AAAAAAAAAAAAAAAAHHHH, non ci capisco più nulla...Di sicuro è come dice lei, anche perché non avrebbe alcun motivo per mentirmi. E poi quella sensazione di familiarità che ho provato non appena l'ho vista non la posso di certo trascurare.”

    Mentre rispondeva si lanciò pancia sotto sul divano ed affondò la testa in un cuscino, rimanendo poi in tale posizione in attesa di domande dai suoi colloquianti.
    Certo, era strano sentire un simile discorso, tuttavia non era più strano di ciò che era riunito in quella stanza in tale momento, tanto che tutti, inclusa la piccola Sophie che in realtà sembrava preferire restare fuori da tale vicenda, forse per mancanza di interesse o perché non riusciva a capirci granché tanto da desistere anche solo dal provarci, mantennero lucidità.
    Goro si esprimette, come al solito senza trasparire alcuna emozione.

    "Ho una domanda per lei: è davvero un ricordo? Nient'altro?”

    Anche se il destinatario della domanda era stato ben specificato, Tatsuya nono poté trattenersi dal rispondere esponendo le considerazioni che stava facendo sul momento, aiutato anche dalla sua esperienza e da quel che sentiva.

    Un ricordo deve essere impresso nella propria memoria, cosciente od inconscia, per essere considerato tale. Anche un ricordo rimosso torna cosciente dopo che ti è stato posto davanti con tutto il suo carico di dolore. Già questo ci impedirebbe di classificarlo come ricordo. Poi c'è il fattore interazione. Un ricordo non può interagire, al limite può farlo una allucinazione, ma credo di poter escludere una tale possibilità visto che se fosse stata una allucinazione sarebbe stato un fenomeno interno alla sua mente e molto probabilmente lo avrei percepito in quanto prodotto correlato alla sua frequenza cerebrale che, ora come ora, dovrei essere capace di riconoscere. E poi ora ho iniziato a rimettere in ordine dei dati un po'....diversi da quelli che avverto solitamente...non mi è chiaro, ma credo che questi gli stiano sollecitando la mente e le facoltà cognitive. In sintesi sento qualcosa, che non riesco ancora a mettere bene a fuoco, proveniente da lui ma diversa di Kuro. Un fenomeno interessante, non c'è che dire. Sono curioso ora, la domanda dovrà essere veicolata da Kuro o tale figura riuscirà a sentire direttamente ed affidargli solo la risposta?

    Un interesse scientifico alquanto malsano il suo, ma era sempre per la scienza e per il bene di testare meglio i suoi orizzonti percettivi che sembravano sul punto di ampliarsi.



    Legenda:

    Narrato
    Parlato Tatsuya
    Parlato Yuno
    Parlato Sophie
    Pensieri Tatsuya
    Parlato Altrui


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    Yuno Cheria Kamishiro

    Sophie Kamishiro
    Sophie Kamishiro


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    Diciamo che ero così confuso che non riuscii ad afferrare molto bene il senso del discorso di Tatsuya, ma invece quella ragazza afferrò la domanda di Goro.
    È ovvio che io non sia soltanto un ricordo, o almeno una volta non lo ero. Ho detto così per semplificare la cosa, dopotutto qui dentro c'è un gran casino, da come puoi vedere anche tu, Tatsuya. Non volevo complicare le cose, non vorrei che si sforzasse troppo e gli si fondessero anche i pochi neuroni ancora vivi qui dentro!
    Ovviamente stava scherzando, ma la cosa strana è che fui io a pronunciare quelle parole, cioè uscirono dalla mia bocca ma la voce era quella di qualcun altro ed era una voce femminile.
    E questo anche in risposta alla tua domanda, Tatsuya. Ho potuto fare ciò soltanto perché lui me lo ha inconsapevolmente lasciato fare, non è che abbia il controllo su questo corpo... E ora, vorrei che Kuro andasse a riposarsi...
    L'ultima era più rivolta a me che agli altri.
    Ok, va bene... Credo che andrò in camera mia allora...
    Questa volta la voce era nuovamente la mia, ma prima di andarmene volevo aspettare e vedere che cosa avrebbero detto gli altri nella stanza.
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    Edited by ¬SasoRi - 21/10/2015, 00:30
     
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    Goro rimase in attesa di una risposta da parte di Kuro, una risposta in grado o meno di acquietare i suoi dubbi, ma ci pensò Tatsuya a rispondergli, sfruttando principalmente il proprio potere.
    Si dilungò in una lunga spiegazione di ciò che poté capire dalla situazione e da ciò che disse Kuro, dando sempre più forza alla possibilità che non si trattasse di un ricordo o chissà che altro, ma una ragazza imprigionata nella mente di Kuro.

    "Questa Celestia ha un grande potere..."

    Goro era sempre più interessato da questa ragazza, soprattutto al suo potere, vista la sua estensione.
    Voleva capirci di più e, soprattutto, voleva maggiori informazioni, le quali arrivarono con una parte del discorso di Tatsuya.

    "E poi ora ho iniziato a rimettere in ordine dei dati un po'....diversi da quelli che avverto solitamente...non mi è chiaro, ma credo che questi gli stiano sollecitando la mente e le facoltà cognitive. In sintesi sento qualcosa, che non riesco ancora a mettere bene a fuoco, proveniente da lui ma diversa di Kuro. "

    Questo andò praticamente a confermare la sua intuizione, dunque si doveva davvero trattare di un'altra personalità, un'altra mente all'interno di Kuro. Tutto ciò prese non poco il suo interesse, una persona intrappolata nella mente di un'altra a causa di un potere anormale, come poteva non essere interessato?
    Successivamente arrivarono le parole di Kuro o, per essere più precisi, DA Kuro, poiché a parlare non fu lui, ma la ragazza dentro alla sua mente.

    "È ovvio che io non sia soltanto un ricordo, o almeno una volta non lo ero. Ho detto così per semplificare la cosa, dopotutto qui dentro c'è un gran casino, da come puoi vedere anche tu, Tatsuya-san. Non volevo complicare le cose, non vorrei che si sforzasse troppo e gli si fondessero anche i pochi neuroni ancora vivi qui dentro!"

    Fu questa la parte ad interessare principalmente Goro, poiché confermava definitivamente la sua ipotesi.

    "Chissà come avrà fatto..."

    Sapeva che tutto ciò era possibile solo con l'utilizzo di un'anormalità, ma lui era curioso riguardo al metodo, desiderava sapere come funzionava quel potere.
    La successive parole di Kuro furono comprensibili, era evidentemente abbastanza stranito da tutta quella situazione.

    "Bene, non sarò io a trattenerti..."

    Nel mentre guardò Tatsuya, giusto per essere sicuro che non volesse chiedergli altro, rivolgendogli poi qualche parola.

    "La prossima volta, cercate di sorprendermi fuori da camera mia..."

    Una frase ovviamente riferita alla sua mancanza di una testa sulle spalle nel momento in cui entrarono in camera sua, anche se la colpa era un po' sua, visto che non aveva chiuso a chiave la porta.

    "...e io cercherò di chiudere la porta..."

    Questo discorso poteva suonare divertente, ma era detto con la sua solita freddezza e serietà, dunque era ben lontano dall'esserlo, anche se, ovviamente, non intendeva essere un rimprovero, visto che gli avevano portato solo informazioni interessanti, più che altro un avvertimento per non far "ammirare" altre cose del genere alla sorella che sembrò non poco turbata dall'evento.




     
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    La risposta ovviamente arrivò, ma erano le modalità ad essere sorprendenti: Kuro parlò, o meglio la sua bocca parlò, con una voce femminile. Già questo rendeva tutto chiaro, ma le frasi pronunciate andavo a dissipare qualsiasi dubbio possibile.

    ”È ovvio che io non sia soltanto un ricordo, o almeno una volta non lo ero. Ho detto così per semplificare la cosa, dopotutto qui dentro c'è un gran casino, da come puoi vedere anche tu, Tatsuya-san. Non volevo complicare le cose, non vorrei che si sforzasse troppo e gli si fondessero anche i pochi neuroni ancora vivi qui dentro! E questo anche in risposta alla tua domanda, Tatsuya-san. Ho potuto fare ciò soltanto perché lui me lo ha inconsapevolmente lasciato fare, non è che abbia il controllo su questo corpo... E ora, vorrei che Kuro andasse a riposarsi...”

    Quindi lì la voce di Kuro cambiò di nuovo, tornando ad essere la sua solita, simbolo che avevano di nuovo a che fare con lui.

    ”Ok, va bene... Credo che andrò in camera mia allora... “

    Quindi riesce per ottenere il controllo ha bisogno di una autorizzazione per lo meno inconscia, però sembrerebbe riuscire a suggerirgli delle azioni opportune da effettuare. Un tipo di interazione che mi è nuova. Mi piacerebbe poterle fare qualche domanda, per lo meno sapere il suo nome, ma ho la sensazione che questo...scambio di personalità in qualche modo abbia un impatto rilevante su Kuro, tanto da dover andare a riposarsi. Potrebbero essere effetti dettati dal suo fisico non abituato a questo tipo di sollecitazioni. Situazione da tenere sotto controllo ma non a rischio, secondo me. I veri pericoli potrebbero venire da tale Celestia. Chissà che tipo è?

    Mentre aveva questo monologo interiore, Kuro era lì che quasi sembrava volere una opinione dai presenti sull'azione che improvvisamente stava per fare. In quel momento Sophie si svegliò da quel suo vigile torpore per dire velocemente.

    Ok, allora dormi e riposati bene. E non fare sforzi per la strada!

    Quelli precedenti erano tutti discorsi che non aveva ben afferrato, probabilmente credeva di aver assistito ad una qualche recitazione quando Kuro aveva cambiato voce, quindi non dava molto peso alla cosa classificandola come “normale”, tuttavia non aveva detto nulla di spiacevole in quella occasione.

    Dopotutto cos'altro si può dire dopo ciò a cui abbiamo assistito. Se deve andarsi a riposare per rimettere ordine in quel gran casino nella sua testa, non possiamo certo fermarlo.

    Pensiero che era condiviso anche da Goro che usò quasi le stesse parole.

    ”Bene, non sarò io a trattenerti...”

    Proprio così. Non pensare a noi, fa ciò che devi.

    Poco dopo Goro si rivolse direttamente aTatsuya.

    ”La prossima volta, cercate di sorprendermi fuori da camera mia...e io cercherò di chiudere la porta..."

    Fu il piccolo avvertimento che fece, evidentemente per lui esperimenti strani erano ancor più all'ordine del giorno di quanto loro si aspettassero. Yuno si scusò a nome di tutti.

    Ti chiediamo scusa, Goro. Anche se avevi lasciato la porta aperta noi non ci saremmo dovuti comunque permettere di aprirla ed entrare di nostra iniziativa.

    È comunque vero che ci è stato offerto uno spettacolo piuttosto...stravagante.

    Effettivamente non capita tutti di vedere qualcuno con la testa staccata.

    L'orrore che aveva provato quando aveva vista quella scena sembrava averlo superato e si era lasciata andare in quella constatazione anche alquanto corretta. Purtroppo era stata una cosa piuttosto avventata da parte sua visto che c'era anche chi non era riuscito a vedere la scena per inferenze esterne.

    La testa staccata?GORO SENZA TESTA!!!Non è possibile, lo voglio vedere anche io! Fatemelo vedere, Goro staccati di nuovo la testa, non è giusto che solo io non l'abbia visto!

    Dovevano riuscire ad intervenire subito per bloccarla altrimenti sarebbe potuta diventare fin troppo insistente. Fortunatamente Tatsuya e Yuno ben sapevano quello che doveva essere il modus operandi in certe situazioni: trovare una scusa astrusa e poi distogliere la sua attenzione spingendola verso altro.

    No Sophie, non essere ridicola, sai bene che una persona non può vivere senza la testa, figuriamoci poi staccarsela da soli...

    Ma la sorellona ha detto...

    Intendeva dire che sembrava che la testa fosse staccata. Devi sapere che prima siamo stati testimoni di un evento davvero raro e particolare: in pratica quando hai aperto la porta con quella foga hai esercitato tanta pressione nell'ambiente interno saturo che la materi più instabile si è compattata tanto da creare una piccola distorsione spaziale che impediva alla luce di passare. Quella distorsione era venuta a generarsi proprio all'altezza del suo collo e, dato che la luce non poteva passare, non potevamo vederlo, avendo l'illusione che la testa fosse staccata dal corpo. Ti ho coperto gli occhi perché temevo che potessi fraintendere e credere che si fosse staccato la testa per poi iniziare ad insistere perché lo rifacesse costringendo infine Goro a decapitarsi pur di non sentirti più.

    Più grande era l'idiozia, maggiore era la possibilità che attecchisse.

    Oooooooooh! Ora è tutto chiaro.

    Comunque che ne dici di accompagnarmi a fare la spesa? Avevo intenzione di prepararti le omelette di granchio...

    Le omelette, siiiii!!

    Puntando sui suoi gusti era piuttosto facile riusce a distrarla, una volta fornita una spiegazione difficile da capire, ovviamente.
    Quindi le cose erano ormai decise.

    Allora Goro, andiamo anche noi. Ci vediamo per la scuola e mi raccomando, non perdere la testa.

    I tre ragazzi uscirono dalla stanza richiudendosi diligentemente la porta alle loro spalle. Mentre si allontanavano il loro vociare si faceva sempre più indistinto e basso, finché non li si poté più sentire. I due fratelli maggiori molto probabilmente sarebbero tornati sugli avvenimenti di quel giorno anche solo per poter avere la reciproca rassicurazione che non si sia trattato tutto di un sogno od una allucinazione. Tatsuya avrebbe anche dovuto spiegare cosa era successo con Kuro e sicuramente c'erano anche altri argomenti da toccare ma che sul momento a loro sfuggivano. La certezza che avevano per il presente era che sarebbero andati ai loro dormitori a togliersi di dosso quelle giacche con lo scheletro stampato sopra. Le avrebbero dovute restituire prime che a Sophie saltasse in mente di decapitarle per vedere almeno quelle senza la testa.



    Legenda:

    Narrato
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    A quanto pare nessuno aveva null'altro da chiedermi, forse anche per non disturbarmi. Passai davanti alla superficie riflettente di un mobile e vidi che effettivamente non aveva una bella cera. Avevo bisogno di sonno e soprattutto di stare da solo. L'ultima parte era in particolar modo riferita a quella persona.
    Va bene, me ne starò zitta per un po'...
    Salutai gli altri distrattamente e mi allontanai dalla stanza di Goro per fare ritorno nella mia, pensando distrattamente ad una marea di cose, ma al contempo al nulla. Entrai in camera, mi buttai sul letto e mi addormentai di botto.
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    END



    Edited by ¬SasoRi - 21/10/2015, 00:31
     
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