Geni Associati

Per Isako sembrava una giornata come tante altre, esattamente un altro giorno di quella monotona routine alla quale era costretta a sottostare fin dall'inizio dell'anno.
Nulla o quasi accadeva per Isako, anche se volendo ogni giorno sarebbe stato diverso nel complesso, c'erano moltissime cose divertenti da fare, comprese le attività dei club, ai quali Isako non si era ancora iscritta. L'unica cosa che la aiutava a non impazzire erano le informazioni di qualsiasi genere che riusciva a ricavare dalle persone. Farlo la faceva sentire molto realizzata, e le faceva tornare il buon umore, come ad un bambino a cui si regalano delle caramelle gommose. Le piaceva talmente tanto scoprire cose sulla vita altrui che c'erano periodi in cui non sapeva, non riusciva, a pensare ad altro; aveva persino fatto esercizio per cogliere aspetti privati dalle frasi degli altri senza che chi le dicesse se ne accorgesse, nè tantomeno si accorgesse di averle rivelate.
Ma purtroppo il suo tran-tran, ormai, le aveva preso il controllo anche di quell'aspetto: frequentando sempre gli stessi posti e senza mai fare nuove esperienze, Ie verità delle altre persone da sapere diminuivano, e sempre più di rado Isako riusciva a conoscerne qualcuna.
"... è colpa mia se non trovo più niente da sapere, questa routine mi sta uccidendo. Mi basterebbe una piccola fuga dalla monotonia per riprendermi e tornare in forma. "
pensava. ... ironico. proprio in quei giorni sarebbe successa una cosa del tutto inaspettata.
Quel giorno aveva appena finito di studiare, cioè, di "memorizzare i testi" nella sua testa come di solito faceva grazie alla sua incredibile ed organizzatissima memoria, e, come di consueto uscì per le strade del complesso. Stavolta però decise di non prendere le vie meno frequentate... decise di passare per il quartiere commerciale. Cominciava la svolta nella routine.
"Si! ci sono tanti ragazzi qui, come al solito, sento che fra poco accadrà qualc..."
D'accordo, ora, più che ironico era abbastanza inquietante.
Prima che Isako potesse finire di elaborare le sue sensazioni, successe qualcosa di insolito.
Tutti i telefonini del quartiere, compreso quello di Isako, si erano messi a squillare.
"uh.. una email..."
Anche tutti gli altri ragazzi del viale sembravano avere avuto la stessa reazione... quel messaggio era arrivato a tutti gli studenti della Hakoniwa.
Isako si stupì molto leggendolo.
-/Caro studente dell'accademia, spero che tu abbia fegato e ...uno spiccato intelletto. Ti sfido a risolvere il mio enigma. una sfida a due squadre, questo sarà. Ogni squadra dovrà porre un indovinello all'altra, e sarò io stessa a giudicare perdente la squadra che non saprà rispondere.
Se pensi (erroneamente) di esserne alla altezza vieni oggi alle ore 5:00 di pomeriggio. Ah per quanto riguarda il luogo... ora ti dico ... aspetta un attimo.

La Regina degli Indovinelli /-

Tutti gli sltri ragazzi si misero a borbottare. Dopo qualche secondo qualcuno chiese se tutti avessero ricevuto lo stesso messaggio. La risposta era ovvia: si.
Qualcuno poi disse:"Dobbiamo aspettare che questa..."Regina" ci mandi una seconda email. Lei stessa ha detto di attendere un attimo"
E come delle pecore tutti gli altri furono convinti sulla verità delle parole di quel tizio, e iniziarono ad assecondarlo. "Si, deve essere così, per forza" si sentiva... ma Idako rimase turbata.
Erano le 15 circa, due ore prima che iniziasse la sfida. Tornò in dormitorio e sdraiata sul letto si mise a leggere accuratamente e a riflettere sulle parole scelte dalla Regina.
"«Risolvi il mio enigma» ... che senso ha annunciare un suo enigma se subito dopo spiega che saranno le stesse squadre a porsi le domande? ... L'ENIGMA è NEL TESTO! non è una semplice spiegazione. Non specifica il dove... che lo debba cercare io?"
Isako l'aveva già presa come se fosse stata lei l'unica a cui fosse arrivato il messaggio, oppure come l'unica in grado di decifrare il codice.
"... ora ti dico... aspetta un attimo... aspetta aspetta... Ora ti dico, ora ti dico... ora... ti ... dico... MA CERTO! ahahahahaha! ho capito!