[CONCLUSA] Love hits hard...

...and unpredictably! [Tatsuya Kamishiro] [Goro Nishimura]

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    "Potrebbe essere un problema, effettivamente, ma prima o poi, sia tu che Yuno dovrete affrontare quel discorso, non oggi, ma non potrà sopportarlo per molto, non affrontarlo le farà solo del male.”

    Era questa l'opinione di Goro.

    Si, hai ragione..

    Concordò Tatsuya

    È solo che...è difficile...

    D'un tratto si fece più cupo; si fermò.

    ...questi poteri, queste anormalità, sono la causa di tutto...più volte abbiamo rischiato di perdere tutto e molto abbiamo già perso...certe volte mi domando: perché? Perché ci è accaduto tutto questo? Avremmo tanto voluto una vita normale, solo noi quattro insieme, ma non ci è stato concesso...capisco che se non fossimo stati anormali non avremmo mai potuto incontrare tutti voi, ma per quanta gente incontriamo e conosciamo non possiamo riempire il vuoto di chi non c'è più...

    Ed allora trova il modo per riempire questo vuoto, usa le anormalità per farlo. Quando ci sarai riuscito ti sarà più facile parlarle.

    Questo improvviso intervento di Sophie, che fino a quel momento si era tenuta estranea alla conversazione, mostrandosi non interessata, fece per un momento trasalire Tatsuya. Era come se lei fosse riuscita in quel momento a leggergli dentro ed a dirgli proprio quello che si voleva sentir dire. Certe volte riusciva a dimostrarsi incredibilmente matura, nonostante tutto.

    Ma ora togli quel brutto broncio, fa un bel sorriso come me, per la sorellona e Misa-nee. Non vorrai che si preoccupino?

    Tatsuya si riprese ed esibì una faccia ben più felice.

    Ci siamo quasi, ma voglio più sorriso!

    Tatsuya si mise a ridere.

    Grazie, Sophie.

    Quindi tornò a rivolgersi a Goro.

    Scusami se ho detto cose strane, immagino che ora dovrei darti un po' di spiegazioni su quelle parole, e ti assicuro che ti dirò tutto. Magari potresti riuscire ad aiutarmi a capire il senso di alcune cose...ma ora beviamoci questi frullati

    Si affrettò per tornare dalle ragazze, mostrando i bicchieri in modo trionfale.



    Legenda:

    Narrato
    Parlato Tatsuya
    Parlato Yuno
    Parlato Sophie
    Parlato Misaka
    Pensieri Tatsuya
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    Goro Nishimura
    Goro, mentre i due si stavano dirigendo verso il tavolo, osservò Tatsuya, attendendo che si esprimesse su ciò che gli aveva appena detto.
    Quella sua opinione, dopo aver sentito come parlava del problema di Yuno, avrebbe di sicuro portato ad una reazione emotiva, poiché stava, comunque, ricordando a Tatsuya che l'attesa avrebbe solo peggiorato la situazione, e ricordare questo genere di cose, non risultava mai in pensieri felici per chi se le faceva ricordare.
    Ad un certo punto, Tatsuya iniziò a parlare e, dopo poche parole, si fermò, incupendosi non poco.
    Non perse nessun dettaglio di ciò che disse, sentì come quelle parole erano colme di brutti ricordi e, molto probabilmente, di avvenimenti alquanto spiacevoli, facilmente deducibile da come Tatsuya parlò di "loro quattro", mentre c'erano solo lui, Sophie e Yuno, cosa che evidenziava la mancanza di questo quarto membro, una mancanza che doveva riguardare l'apparizione dei loro poteri, da come descrisse il tutto.

    "Non penso mai a questa possibilità..."

    Pensò Goro.

    "...non penso mai ai lati negativi della scoperta dei propri poteri."

    Ed effettivamente, era vero, lui considerava tutto come se, praticamente sempre, l'apparizione delle anormalità fosse solo una piacevole novità o un qualcosa di indifferente, non pensava mai alla parte negativa perché, in passato, non vedeva questa negatività.
    Quel discorso venne improvvisamente interrotto da Sophie, con una frase che prese alla sprovvista anche Goro, non avendo nemmeno preso in considerazione la possibilità che ne potesse esprimere di quel tipo, ma non era questo l'importante, l'importante era come tutto ciò riuscì a far riprendere Tatsuya, il quale, dopo averla ringraziata, si riferì a Goro.

    "Scusami se ho detto cose strane, immagino che ora dovrei darti un po' di spiegazioni su quelle parole, e ti assicuro che ti dirò tutto. Magari potresti riuscire ad aiutarmi a capire il senso di alcune cose...ma ora beviamoci questi frullati"

    Beh, una spiegazione era qualcosa che desiderava già dalla parte in cui citò il rischio di morte causato dal potere di Yuno, ma questo ne faceva sorgere due di spiegazioni necessarie, in quanto la parte di "Studioso" di Goro, ormai, stava già cercando in ogni modo di capire che cosa potesse essere accaduto.
    Lo osservò per qualche istante, e rispose.

    "Quando vorrai...e non chiedermi scusa, non ce n'è bisogno."

    Non si stufava mai di ripeterlo, ma ormai aveva capito come le scuse fossero una parte integrale di certi discorsi.
    Quando, con Tatsuya, si ritrovò davanti al tavolo, Goro passò il frullato ad Asako e, con il proprio, prese posto al suo fianco.

    "Grazie."

    Goro la osservò con il solito sorriso invisibile, e, per accontentare Asako, diede un sorso al suo frullato, mentre questa lo osservava attenta, bevendo il proprio.
    Bevuto il primo sorso, Goro rimase confuso, era uno strano miscuglio di zucchero, vaniglia e qualunque altra cosa componesse un frullato, componenti che non conosceva, ma era buono e, in ogni caso, ci avrebbe pensato Evolution ad eliminare i fattori negativi di ciò che stava mangiando.
    Asako capì che gli piaceva dal fatto che continuò a berlo, e questo la rallegrò, era appena riuscita a far prendere a Goro il primo frullato della sua vita, era un grosso traguardo per lei, visto come tutto ciò risultasse strano e nuovo per lui.




     
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    Se dalla parte di Goro sembrava che il frullato fosse stato un grande successo, con Goro che si stava gustando il suo primo frullato alla vaniglia ed Asako era soddisfatta che gli piacesse, dalla parte di Tatsuya i pericoli potevano venire anche da due bicchieri troppo simili. Se Goro dopo essere tornato al tavolo si era avventurato in quel mondo con buoni risultati, a Tatsuya non capitò lo stesso. Lui aveva poggiato sul tavolo il frullato suo e quello di Misaka, Sophie il proprio e quello di Yuno. Alla sorella maggiore, già indispettita che non glielo avesse portato il fratello, non sfuggì il colore dei bicchieri che aveva Tatsuya.

    Ma...avete preso lo stesso gusto?

    Si, entrambi pompelmo e litche.

    Cosa significa?

    Ehm...come?

    Le parole di Yuno erano strane all'orecchio di Tatsuya.

    Che cosa significa?

    Sorellona,stai iniziando a spaventarmi....ti senti bene?

    Forse vuole sapere perché abbiamo lo stesso frullato...

    Dici? Beh, la risposta è facile, lo volevo assaggiare.

    Lo scambio di battute fu rapido, ma a parlare di più erano i loro comportamenti e le espressioni. Sophie era incerta su quel che stava succedendo, non capiva per cosa fossero le domande della sorella e voleva solo gustarsi il frullato. Yuno era abbastanza alterata, li aveva tenuti d'occhio tutto il pomeriggio e non capiva quando potessero essere diventati così vicini da condividere anche i gusti, ci mancava solo che iniziasse a sospettare che si fossero già visti altre volte di nascosto. Misaka stava esibendo un sorriso beffardo nei confronti di Yuno, sentiva di aver trovato un punto in comune con Tatsuya e ci stava puntando per infastidire l'altra ragazza e legittimare la sua futura posizione. Tatsuya stava percependo tutto con la sua anormalità e stava iniziando a temere che il caos potesse di nuovo scoppiare, sperava che nessuno facesse delle uscite inopportune.

    Comunque, Tatsu, se volevi assaggiarlo avremmo potuto bere insieme il mio.

    L'ha chiamato Tatsu? Ma solo io lo chiamo così...

    Tatsuya si spalmò una mano in faccia dopo aver sentito quelle parole e le sussurrò.

    Proprio ora doveva esserci la Misaka disinibita? Preparati a contrastare i fulmini...

    Tuttavia la rabbia che Yuno stava accumulando di colpo svanì, tornò serena e non perse l'eleganza. Era uno strano sviluppo, e lo fu ancora più strano poco dopo.

    Ma si, lo avreste potuto fare, così se non ti fosse piaciuto non avresti sprecato soldi....

    Davvero ti stava bene?

    Certo, avete la mia benedizione.

    Eh?

    È una cosa normale condividere le cose, tra fidanzatini.

    C-c-c-cosa?

    La strategia di Yuno era cambiata: invece di rischiare di litigare per una cosa alla quale solo loro due davano peso, aveva deciso di puntare al mettere in imbarazzo Misaka e, di riflesso, anche Tatsuya.

    Sapete che anche voi fate una bella coppia? Come la bella e la bestia.

    Capirò mai perché debba essere sempre in qualche modo insultato...

    Tuttavia sapeva qual che stava passando per la testa di Yuno, che comunque rincarava la dose.

    Dai, non serve essere timidi, lo so che oggi vi siete incontrati per decidere come far sapere il fidanzamento a noi sorelle.

    Ma se sapevi quel che dovevano fare, perché li abbiamo pedinati?

    È compito della sorella assicurarsi che il fratello non combini guai.

    Oooohh! Capisco!

    Stava diventando un po' troppo pesante, Misaka era ora costretta in silenzio a bersi il suo frullato da tutto quel che diceva, Yuno stava raggiungendo il suo scopo.

    Quasi quasi sto al gioco....

    Tutto si verificò mentre Goro ed Asako stavano ancora bevendo il loro frullato. Alla fine Yuno si giocò la carta di coinvolgere anche loro.

    Facciamo un bel brindisi a queste due splendide coppie.

    I doveri del fratello maggiore, oltre alla volontà di ripagarla con la stessa moneta, si fecero largo.

    Già, noi stiamo insieme. Scusa per non avertelo detto subito,avevamo paura che non avessi capito.

    Casualmente, il rossore incredibile di Misaka ed il suo silenzio sembrarono involontariamente confermare quella falsa rivelazione di Tatsuya.

    Che?

    Tatsuya avvicinò la sedia a quella di Misaka e le sussurrò

    Scusami.

    Prima di stringerla a sé. Misaka, imbarazzata, chiuse gli occhi.

    Hai capito bene. Le voglio bene ed ho intenzione di sposarla.

    Cadde immediatamente il silenzio su Yuno, ghiacciata da quella notizia, che lei non sapeva essere infondata..

    Yeeee! Diventerò zia. Diventerò una zietta!



    Legenda:

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    Goro Nishimura
    Goro stava ancora bevendo il suo frullato, arrivando a berne poco meno di metà in pochi momenti, un piccolo effetto negativo dovuto ad un'evoluzione di risposta che gli impedì di "Congelarsi il cervello".
    Asako, notando quanto in fretta se lo stesse scolando, lo fermò un momento per dirgli di andarci piano.

    "Se lo bevi così in fretta, non te lo gusterai."

    Il tutto detto con il suo solito tono tranquillo e allegro, il contrario di quello di Goro, insomma.
    Osservò per qualche istante il frullato e iniziò a dare brevi sorsi, buttando l'occhio, ogni tanto, su Asako, come per chiedere conferma del suo agire; in queste situazioni, il serio e scientifico Goro, era come un bambino che stava tentando di imparare l'A-B-C, poiché non aveva mai fatto cose così...normali.

    "Forse, dovrei cercare di farci l'abitudine..."

    Un pensiero che attraversò velocemente la sua mente, lasciando spazio al caos che si stava creando vicino a lui.
    Mentre Asako e Goro erano presi in quella lezione sul come bere un frullato, Misaka e Yuno sembravano essere in un'altra situazione non poco tesa, dando quasi l'impressione che i loro due poteri stessero facendo contrasto, prendendo in mezzo anche il povero Tatsuya, il quale dava l'impressione di volersi solo godere il frullato in pace.
    Il tutto partì con una semplice domanda riguardante il perché della stessa scelta di frullato, domanda poco sensata per Goro, ma che stava già facendo sorgere qualche idea ad Asako che, essendo una ragazza come Yuno e le altre, capiva dove volesse andare a parare.
    La risposta di Misaka, fin troppo normale agli occhi dell'ignorante Goro, il quale si limitò ad osservare la situazione mentre andava a crearsi.
    Asako, nel vedere la confusione di Goro, lo chiamò per farlo avvicinare a lei, così da spiegargli la situazione.

    "Yuno crede che Tatsuya e Misaka stiano insieme e, non so perché, l'idea non sembra piacerle molto."

    Il tono con cui disse tutto ciò, per quanto fosse basso come il respiro di una formica, passò per le orecchie di Goro, il quale migliorò il suo udito, capendo che Asako stava cercando di non farsi sentire, il quale riuscì anche a notare come fosse divertita da tutto ciò, quasi come se fosse così strambo da risultarle piacevole, cosa ancora difficile da capire per Goro.
    La spiegazione di Asako, aiutò Goro a capire meglio la situazione e la successiva frase di Misaka.

    "Comunque, Tatsu, se volevi assaggiarlo avremmo potuto bere insieme il mio."

    Assistendo al modo in cui Tatsuya si "spalmò" la mano in faccia, Goro capì il perché di quella frase, ma solo grazie alle parole di Asako e alla sua nuova comprensione delle persone e situazioni.

    "La sta...provocando?"

    Goro iniziò, per qualche istante, a temere per l'incolumità della ragazza, sapendo come "l'emozione" avesse quasi ammazzato Tatsuya, ma tutto si sviluppò in un modo alquanto diverso dal previsto.
    Yuno, che sembrava alquanto alterata, di colpo, si calmò e diede loro la sua benedizione, cosa che lasciò perplesso Goro per praticamente tutto il resto del discorso, finché Yuno non fece quella battuta sulla Bella e la Bestia, cosa che lo fece riflettere.

    "Sta rispondendo alla provocazione con l'umiliazione...questi discorsi non so se li capirò mai..."

    Goro sembrava ancora confuso, mentre Asako si tratteneva dall'allargare il sorriso.
    Lei aveva capito la situazione e cosa si stessero dicendo, e il modo in cui tutto si svolse la divertì, per quanto fosse dispiaciuta, in modo non serio, per la situazione in cui Tatsuya si era ritrovato.
    Dopo aver richiamato un brindisi alle due coppie, eseguito con tranquillità e serenità da Asako, e da Goro, il quale, guardando Asako, si limitò a copiare il movimento per alzare il frullato, nient'altro.
    Dopo ciò, Tatsuya diede conferma alle parole di Yuno e qui, per poco, Asako non scoppiò a ridere, visto che aveva capito cosa stava accadendo...dico per poco perché fu il frullato a fermarla, tentando di strozzarla.
    Goro si assicurò che non fosse niente, avvicinandosi a lei per controllare.

    "Cough...non è niente...cough"

    La cosa incredibile era il fatto che stesse ancora sorridendo, anche se non così tanto incredibile, dopotutto, la situazione era comica, vista da un esterno o non da Goro, il quale, semplicemente, sembrava cercare di capire cosa stesse accadendo. Le rimase a fianco, giusto per impedirle di strozzarsi di nuovo col frullato e, nel mentre, continuò a riflettere.

    "...Me li sono scelti io..."

    Pensò Goro, non in senso offensivo, ma un po' stranito, in quanto non riusciva bene a capire il perché del discorso; aveva capito di cosa parlavano, ma non perché ne stessero parlando come se fosse negativo.




     
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    Forse non avrei dovuto dirlo...

    Ma oramai era troppo tardi, la situazione rischiava seriamente di degenerare.

    ...però è così...divertente.

    Un pensiero strano per uno come lui, in quel momento sembrava che la sua mente fosse stata in qualche modo distorta, Yuno lo avrebbe capito senz'altro, ma lei non poteva sapere cosa gli passasse per la testa. Tuttavia in quel momento non era una cosa grave.
    Molto più importante era Yuno che, ancora ammutolita, passava velocemente il suo sguardo da Tatsuya a Misaka, il labbro le tremava.

    N-n-non è possibile. Misaka, dimmelo che non è vero.

    Purtroppo per lei, Misaka aveva assunto una espressione un po' più rilassata e felice e si era abbandonata su Tatsuya mentre questo la teneva ancora stretta.

    Hai detto che non ci sono problemi.

    Le provocazioni di Yuno le si stavano ritorcendo contro.

    Sophie, d-dammi una mano. Almeno tu sei dalla mia-

    Come lo chiamerete?

    Sophie era partita per la tangente ed era diventato impossibile per Yuno cercare di parlarle.

    Di che stai parlando?

    L'ingenuità di Tatsuya si era resa manifesta nella confusione che gli avevano causato quelle semplici parole.

    Del mio nipotino.

    Eh?

    Sophie iniziò un po' a spazientirsi.

    Non pensavo fossi così lento, Tatsu-kun. Vostro figlio, il mio nipotino, del quale sarò la madrina perché ho deciso così, come si chiamerà?

    Mio e di Misaka?

    Disse con una certa sorpresa che sembrava fuori contesto.

    No, tuo e mio. Certo che con Misaka

    Aspetta, da quando sei diventata sarcastica?

    Ma è ancora un po' presto per pensarci, e poi...

    Si interruppe a causa dell'istinto omicida che sentiva provenire dalla parte di Yuno.

    Non dirmi che....sei anche incinta. Tatsuya è troppo giovano per avere un figlio.

    La sua voce era inquietante.

    Ma sarei io ad avere un figlio e poi-

    Non è nemmeno figlio di Tatsuya e stai cercando di incastrarlo, vuoi approfittarti della sua gentilezza.

    Ma non c'è nessun figlio! Io non sono il tipo da fare cose così avventate!

    Quindi ci stai attenta e fai certe cose ad una età così giovane. Sei una vacca.

    Yuno si era portata una mano sulla fronte, che aveva iniziato a farle male, ed il braccio le divideva il volto rendendola, insieme allo sguardo stralunato, ancora più inquietante.
    Misaka, invece, non riusciva a credere a quel che stava dicendo.

    Dai, smettila. Non è bello come scherzo.

    Sei solo una lurida vacca, una baldracca, ti approfitti dei ragazzi gentili e non sai stare al tuo posto.

    Sei tu che hai il complesso del fratello!

    Sbottò Misaka d'un tratto toccando un tasto estremamente delicato.
    Tatsuya stava anticipando le azioni future di Yuno, quindi scattò di colpo in piedi.

    No,Yuno, non ribaltare il tavolo. Don't flip the table!

    Perché in inglese?

    Sono troppo agitato per saperlo.

    Yuno aveva effettivamente messo le mani sotto al tavolo per ribaltarlo, ma non lo fece; si alzò anche lei in piedi minacciosa, ma rossissima in viso e con gli occhi carichi di lacrime. I suoi occhi avevano anche il particolare di sembrare più luminosi del solito.

    Tatsuya è mio!!

    Urlò. D'un tratto all'altezza iniziarono a concentrarsi delle cariche elettriche. Erano poche e nella luce non erano nemmeno visibili ad altri, all'infuori di Tatsuya.

    Non puoi farlo. Ferma!

    Non ti permetterò di portarmelo via.

    La concentrazione di cariche stava aumentando, ma Tatsuya ebbe la prontezza di frapporsi tra Yuno e tutti gli altri con le braccia larghe, per non far vedere cosa stesse accadendo.

    Spostati.

    Non lo farò.

    Non intralciarmi!

    Devi tornare in te!

    Non posso permetterle di portarti via da me.

    Ma io non vado da nessuna parte.

    La promessa...

    Me la ricordo e come vedi sono qui, proprio con te.

    Ma tu...lei...

    Yuno sembrava in un grave stato confusionale, incapace di fare discorsi sensati. Tatsuya cambiò espressione, abbandonando tutta l'agitazione che lo aveva invaso fino a quel momento, e le rivolse uno sguardo carico di dolcezza. Si avvicinò lentamente, lei sembrava un cerbiatto spaventato.

    Qualunque cosa ci possa essere non cancellerà la tua importanza per me, non cancellerà il fatto che sei la mia amata sorellina.

    A quelle parole la raggiunse e la strinse forte a sé. Gli occhi di Yuno tornarono alla normalità e scoppiò a piangere.

    Scusa....scusami, non cosa mi sia preso...non è da me....

    Ci sta succedendo qualcosa, non è colpa tua.

    Io...io non volevo...

    Lo so, lo so.

    Rimasero così, con Yuno che piangeva tra le braccia di Tatsuya.
    Aveva attirato notevolmente l'attenzione della gente, così Sophie si alzò e disse.

    Sono del club di teatro e stanno provando le situazioni di una tragedia, come vedete sono molto bravi. Ci scusiamo per il disturbo.

    Quindi si risedette e si rimise a bere il suo frullato. Misaka era terribilmente confusa.

    Cosa sta succedendo? E come fai ad essere così tranquilla?

    Fanno sempre così...è il loro modo per dirti che ti vogliono bene<

    E non ti preoccupi?

    No, non ce n'è bisogno. Vedrai che tra un po' torneranno come se nulla fosse. Piuttosto, Asako, hai già trovato una madrina per tuo figlio?

    Ma sai come si fa ad avere un bambino?

    No. Tatsu-kun e la sorellona hanno detto che me lo diranno quando sarò più grande...sembra che temano qualcosa...

    Sono preoccupati che tu possa farti del male.

    Veramente hanno detto che temono per l'incolumità degli altri. Certe volte valli a capire...



    Legenda:

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    Ok, la situazione peggiorava e peggiorava, non sembrava assolutamente essere recuperabile, e ciò lo preoccupava, visto come il potere di Yuno dipendesse dal suo stato emotivo.

    "...Ho un brutto presentimento..."

    Sì, ce l'aveva, ed era anche molto brutto.
    Il loro discutere proseguì ancora molto, e sia lui che Asako, man mano che loro continuavano, sembravano seguire con sempre maggiore concentrazione ciò che stava accadendo, senza staccare le labbra dalle rispettive cannucce.
    Goro si chiedeva come facesse Asako a non essere stranita da tutto ciò, mentre lei si chiedeva come mai Goro non le avesse mai presentato i suoi amici...era una ragazza amichevole, anche troppo e, considerando quanto odiasse la violenza, sapeva quando era vera o falsa, e qui di violenza non ce n'era, c'era solo troppo amore.
    La discussione andò avanti per ancora un bel po', finendo all'improvviso con una Yuno in lacrime con Tatsuya che l'abbracciava nel tentativo di calmarla, e una Misaka con sempre più stelle e pianeti che le giravano attorno alla testa, insomma, sempre più confusa.

    "Beh...è finita meglio di quel che mi aspettavo..."

    Goro e Asako si guardarono, lasciando capire l'uno all'altra come nessuno dei due fosse preoccupato o disturbato da tutto ciò...cioè, preoccupato, magari sì, ma non la presero a male, insomma, di che dovevano arrabbiarsi? Del fatto che avevano dei sentimenti? Goro li aveva appena scoperti!
    Dopo che Misaka chiese a Sophie se fosse preoccupata o meno, questa rispose come suo solito.

    "No, non ce n'è bisogno. Vedrai che tra un po' torneranno come se nulla fosse. Piuttosto, Asako, hai già trovato una madrina per tuo figlio?"

    E qui, entrambi gli interessati ebbero diverse reazioni:
    Asako divenne più rossa di una nova rossa, più di quanto non fosse mai stata con Goro prima del fidanzamento, sempre con la cannuccia in bocca, ancora presa alla sprovvista da quella domanda, mentre Goro, con quella che sembrava una calma gelida, ingoiò rapidamente la cannuccia, di riflesso, senza nemmeno soffocare (Grazie Evolution!) o fare facce strane, fermo come prima sulla sedia, mentre, in realtà, era preso alla sprovvista meno di Asako, ma sempre di sorpresa, anche se si aspettava una cosa del genere da Sophie, visto il discorso di prima.
    Rimasero così per alcuni momenti, pensando entrambi a quella domanda.

    Asako: "C-Che domanda improvvisa...s-siamo così giovani...oh cielo che imbarazzo!"

    Goro: "Figli......"

    Tra Asako imbarazzata e Goro che cercava di analizzare quella possibilità, i due formarono uno spettacolo strambo, una statua rossa e una bianca, colori dovuti a quello delle loro facce, anche se quella di Goro era sempre bianca.
    L'unica frase che risuonò dalla loro direzione, uscì da Goro.

    "È presto per pensare a certe cose..."

    Una risposta che andò a genio ad Asako, ancora rossa, che beveva il suo frappè per "raffreddarsi", dopodiché, Goro osservò Tatsuya e Yuno, cercando di capire come stesse proseguendo la situazione.




     
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    Anche se erano tutti quanti lì, nello stesso posto, in quel frangente era come se si fossero creati due gruppi separati visto che Tatsuya e Yuno erano impegnati tra di loro e non riuscivano a seguire il discorso degli altri. Loro due erano ancora avvinghiati, entrambi sembravano non voler assolutamente lasciar andare la presa, erano stranamente inquieti nonostante fino a pochi minuti prima fossero stati completamente tranquilli, forse con qualche eccesso di emozione da una parte ma tutto relativamente nella norma.
    Yuno stava ancora versando lacrime che sembravano di liberazione sulla spalla di Tatsuya, sembrava si stesse togliendo un peso da dentro o per lo meno una parte. Tatsuya aveva avvertito questa situazione e si stava concentrando unicamente su di lei, continuando a carezzarla.

    Perché siamo arrivati a questo?

    Si interrogava. La situazione all'inizio era piuttosto normale, poi lui la aveva un po' stuzzicata e lei aveva fatto una scenata di gelosia, solo che sembrava un sentimento troppo forte anche per lei. Doveva assolutamente controllare.
    Continuando a coccolarla nel tentativo di farla calmare ne approfittò per dare un'occhiata nel suo animo.

    Perdonami.

    Pensò mentre avviava la sua lettura. Il processo di acquisizione delle informazioni fu, al solito, rapidissimo ma avvenne con modalità leggermente differenti: invece di ricevere e decodificare i dati si sentì come assorbire dal suo animo; per un attimo vide quello che sembrava il suo mondo interiore solo che era un mondo gravemente confuso, in balia del caos e della distruzione. L'ambiente prevalente era quello di un quartiere periferico in rovina, tra gli edifici scorse quella che sembrava la loro casa, così mal ridotta da stare su a stento. Non c'era ordine nella distribuzione degli edifici e sembravano di varia provenienza e stile; l'unica strada visibile inglobava tutto nel suo asfalto e tutto, dalla segnaletica ai rottami di auto fino a quelli che erano piccoli animali domestici, vi era sprofondato. Ma la cosa che più di tutte lo colpì fu un'altra: in lontananza, tra la distruzione ed il disordine, aveva visto un piccolo giardino in fiore, nel mezzo un ciliegio costellato di boccioli che stavano sfiorendo; sotto di esso c'era Yuno, aveva l'aspetto di quando aveva undici anni ed era in lacrime.
    La visione durò un istante ma lo scosse. Tatsuya sapeva cosa significava quello scenario e ciò lo riempì di sconforto.

    Mi dispiace di non esserti stato abbastanza vicino.

    Le sussurrò piano.
    Si staccò leggermente da lei quel tanto che bastava per poter poi poggiare propria fronte contro la sua.

    Devo tornare lì.

    Con uno sforzo immenso riuscì a tornare in quel mondo che aveva intravisto dentro di lei per restarci per più tempo, cercando di portarla con sé. Riapparve di nuovo lì ma questa volta nel giardino, dietro l'albero. Davanti c'era sempre Yuno che piangeva. Tatsuya aggirò l'albero e si sedette sull'erba di fianco a lei. Yuno smise di singhiozzare e lo guardò sorpresa. Tatsuya buttò la testa indietro fissando il cielo.

    Sono proprio belle, vero?

    Cosa?

    Le nuvole. Così alte nel cielo, volano libere e spensierate facendosi beffa di noi che ci affanniamo qui sulla terra.

    Yuno sollevò la testa per guardare in alto ma Tatsuya la colse di sorpresa tirandola giù affinché si sdraiasse a terra. Non ebbe alcuna reazione degna di nota, continuò a guardare il cielo.

    Non sanno, le nuvole, che anche la loro libertà finirà quando ricadranno sulla terra. Diventeranno le nostre utili schiave e le sfrutteremo come acqua. Allora sogneranno la libertà perduta mentre guarderanno con nostalgia le loro vecchie compagne ancora alte nel cielo.

    È così triste...

    Ma loro non lo sono perché, in cuor loro, sanno che un giorno diventeranno di nuovo nuvole e torneranno a volteggiare alte nell'immenso blu. Loro sono un continuo, dal cielo passano alla terra e dalla terra tornano al cielo.

    Non sono come noi, nati sulla terra e condannati a restarci. Le invidio.

    Magari anche loro sono nate sulla terra.

    Cosa intendi?

    Che forse non sono sempre stati lì, che magari sono nate qui sulla terra, proprio come noi, e poi sono riuscite ad arrivare lì su. Poi forse, quando sentono che gli manca il loro vecchio mondo, tornano a terra in visita.

    Si fermò, assorto nei pensieri.

    Se loro ci sono riuscite, posso riuscirci anche io. Un giorno volerò anche io tra di loro ed allora non potranno più prenderci in giro. E tu verrai con me.

    Io? Ma io non posso, devo...

    So che ci sono molte cose che ti tratterrebbero dallo spiccare il volo, troppe responsibilità; però se fossimo in due potremmo sbrigarcela meglio e riuscire a salire in cielo, anche solo per qualche minuto. Non farti carico di tutto da sola, passa a me le tue preoccupazioni ed i tuoi problemi, io sarò sempre accanto a te, non c'è modo che ti possa abbandonare.

    Cercò la sua mano e gliela strinse intrecciando le dita.

    Un giorno saremo lì su. Io diverrò il vento che trascina le nubi e le disperde, tu il tuono che le sferza e spaventa. Saremo i padroni del cielo e le nuvole danzeranno per compiacerci. Cosa ne dici?

    Si girò verso di lei e vide che aveva assunto il suo vero aspetto da quindicenne. Guardava il cielo con occhi lucidi.

    Sono davvero belle.

    Quel sogno ad occhi aperti si interruppe e tornarono alla realtà. Erano passati solo pochi attimi ed erano ancora fronte contro fronte.

    Anche se sono con un'altra ragazza le cose non possono cambiare. Resterò al tuo fianco. Per sempre.

    Grazie, sarei persa senza di te.

    Ed io senza di te. Se ti senti meglio possiamo tornare a sederci.

    Yuno annuì ma iniziò ad avvicinarsi con il viso facendosi pericolosamente vicina. Tatsuya la richiamò a non fare cose strane, soprattutto in pubblico e davanti ai loro amici, visto che lei era sempre la sua sorellina ed avevano già attirato abbastanza l'attenzione, così aggiustò la mira e gli dette un semplice bacio sulla guancia.

    Andiamo.

    Non che ci fosse da fare tanta strada dato che in pratica erano ancora ai tavoli e gli altri non avevano sentito la loro conversazione solo perché avevano parlato troppo piano.

    Scusate l'assenza. Sophie potresti farmi il favore di sederti di fianco a Misaka?

    Perché? Sto tanto bene qui.

    Credo che sarebbe la cosa più saggia.

    Una singola occhiata ed i due si capirono, così Sophie andò a sedersi di fianco a Misaka e Tatsuya si sedette vicino a Yuno. Il ragazzo rivolse uno sguardo alla brunetta, che lo guardava interrogativa dall'altra parte del tavolo, ma dagli occhi si poteva comprendere che lui si stava scusando per come erano andate le cose e quello era il modo migliore per tenere la situazione sotto controllo.

    Dove eravamo rimasti?

    Asako e Goro dicono di essere troppo giovani per avere un figlio....

    Ed hanno ragione, avere un figlio richiede un impegno ed un sacrificio non indifferente, non è una cosa facile e loro non sarebbero pronti ad accogliere un neonato.

    Per noi sono alcuni anni che abbiamo una figlia.

    Yuno era tornata serena e ciò non poteva che rendere felice Tatsuya.

    Hai ragione ed in più la nostra è una vera rompiscatole.

    Però ci da anche tante soddisfazioni....

    Hei! Di chi parlate?

    ...anche se a volte è un po' tonta.

    L'atmosfera si era distesa ma quelle parole riuscirono comunque a far riflettere Tatsuya. Lui non aveva mai valutato con troppa attenzione la loro situazione e non aveva mai pensato che per Sophie loro due potessero rappresentare la figura dei genitori più che dei fratelli. La loro era una situazione che poteva farsi delicata se avessero continuato ad andare avanti in quel modo ed in un momento di debolezza sarebbe potuta arrivare ad esplodere nell'irreparabile.

    Se accadesse finiremmo per essere evitati dagli altri, potremmo perdere il nostro posto nella società e venire esclusi da essa. Però...non mi importa. Io non la lascio. Piuttosto espanderò la nostra famiglia per includere tutti e non lasciare nessuno. Si, una unica grande famiglia. Ma ora è meglio lasciar perdere, ci penserò un'altra volta.

    Infatti quello non era il momento giusto per pensarci, dovevano essere felici per ciò che avevano appreso poco prima e godersi quella giornata tutti insieme.
    Tatsuya recuperò il proprio frullato di pompelmo e lichte e prese un bel sorso.

    Però! È proprio buono. Non lo avevo mai provato ma credo che lo prenderò spesso.

    Davvero? Fammi assaggiare. Prendi pure un sorso del mio.

    Tatsuya e Yuno si scambiarono i bicchieri e, senza pensarci, presero un sorso l'uno con la cannuccia dell'altro. Era un'azione così normale per loro che si stupirono nel vedere la reazione di Misaka che, rossa in viso, si era portata le mani a copertura della bocca per non mostrare la sua espressione esterrefatta.

    Cosa ti prende?

    Un b-b-bacio indiretto!

    Tatsuya e Yuno si scambiarono un sguardo perplesso, poi abbassarono lo sguardo sui bicchieri e si resero conto di essersi scambiati le cannucce. Tornarono a guardarsi con la stessa espressione stupita, quindi posarono gli occhi su Misaka, muovendosi quasi in sincrono, lei sembrava averla presa piuttosto seriamente quella storia.

    N-non abbiamo fatto niente, è solo una cannuccia...

    Loro due davvero non davano alcun peso ad una cosa simile, era tutta la vita che stavano insieme e non badavano a roba come il famigerato “bacio indiretto”. Però, a quanto pare, c'era della gente che ci teneva particolarmente. Il problema vero era la reazione di Sophie dopo aver intuito il funzionamento di quella cosa. Si buttò in avanti, passando sopra i tavoli, per raggiungere il fratello con il bicchiere.

    Lo voglio anche io!

    Per la forza con la quale si era lanciata sembrava quasi volesse aggredirlo. Fortuna che Tatsuya riuscì ad anticiparla ed a bloccarla puntandole le mani sulle spalle, riuscendo ad evitare che gli cacciasse la cannuccia in gola e tenendola lontana non senza difficoltà.

    Stai...buona...poi la cannuccia dovrebbe essere la mia.

    Indagando con rapide occhiate la scena per trovare un modo per distrarla dal suo intento, Tatsuya notò che dal bicchiere di Goro mancava qualcosa.

    Hei...Goro...che fine ha fatto..la tua cannuccia?




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    Quella domanda teneva ancora in scacco i due, anche se, ormai, Goro l'aveva "disinnescata" con successo.
    Asako, dopo essersi quasi letteralmente congelata con il frullato, tirò un sospiro di sollievo e si avvicinò a Goro, sfruttando la scusa del freddo generato dal frullato bevuto troppo in fretta.
    I due si sorrisero, tornando poi ad osservare Tatsuya e Yuno, i quali stavano or'ora facendo ritorno dal loro "Nonsisabenecosa", causa di sollievo generale.
    Tatsuya fece sedere Sophie di fianco a Misaka, e prese il suo posto con Yuno di fianco, il tutto per poi porre una domanda.

    "Dove eravamo rimasti?"

    A quella domanda, Sophie esordì subito spiegandogli la situazione e rimandando un leggero rossore sulle guance di Asako.
    Tatsuya e Yuno risposero seguendo il buonsenso e fecero una battuta sul come entrambi fossero costretti a crescerne una da diversi anni, il tutto senza che Sophie afferrasse il soggetto di quella frase.
    La situazione si era calmata, finché Misaka non fece notare loro come si fossero scambiati un "bacio indiretto" bevendo l'uno dalla cannuccia dell'altra, il tutto con un po' di imbarazzo da parte di entrambi e una Sophie volante non identificata, fermata in tempo dal fratello.

    "Stai...buona...poi la cannuccia dovrebbe essere la mia."

    La "lotta" fra i due fu uno spettacolino simpatico per gli occhi di Asako, mentre per Goro si trattava di normale routine, vista la solita iperattività di Sophie.

    "La tua cannuccia sembra essere un bene prezioso, Tatsuya."

    Frase sarcastica seguita da una pacata risatina che andò ad indicare la simpatia che provava per quella situazione.
    Dopodiché, arrivò una domanda per Goro, domanda non proprio inattesa.

    "Hei...Goro...che fine ha fatto..la tua cannuccia?"

    Lui, con una calma incredibile, rispose a Tatsuya.

    "L'ho ingoiata...Sophie mi ha preso alla sprovvista con la sua domanda."

    Sempre serio e un po' meno freddo, questa fu la risposta che uscì dalla sua bocca, con conseguente risolino di Asako che sembrava divertita da quella cosa.




     
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    "L'ho ingoiata...Sophie mi ha preso alla sprovvista con la sua domanda."

    La sua espressione seria mentre parlava cozzava non poco con quel che stava dicendo, non c'è da meravigliarsi se tutti, a partire da Asako fino ad arrivare a Misaka ma con l'eccezione di Sophie, risero a quelle parole.

    Già...riesce sempre in qualche modo a sorprenderti. Ci riesce anche con un utilizzatore di One Heart come me,il ché è tutto dire...

    Si rese conto di avere inavvertitamente toccato il tasto della sua anormalità, una leggerezza non da poco se contiamo che per Yuno quell'argomento fosse quasi un taboo e che con Misaka non ne aveva ancora parlato. Fortunatamente la cosa sembrò passare inosservata con le due. Non si preoccupò per Asako visto che, dato che sta con Goro, molto probabilmente era abituata a cose alquanto “particolari” ed era forte il sospetto che anche lei fosse un anormale. Proprio mentre valutava queste cose si rese conto di quanto Asako si fosse fatta vicina a Goro con la scusa e ciò lo portò a valutare la posizione sua e delle “sue ragazze” in quella situazione.

    Il loro doveva essere un appuntamento probabilmente romantico e noi stiamo rovinando tutto con lo scompiglio che abbiamo portato. Teoricamente anche io e Misaka eravamo in una specie di appuntamento ma solo perché è il nostro è stato “alterato” non significa che dobbiamo distruggere anche il loro.

    Si guardò intorno per fare il punto della situazione dei loro frullati: Misaka quasi finito, Sophie appena terminato, lui e Yuno ancora a più della metà. Da sotto al tavolo, in modo che nessuno vedesse, toccò il fianco della sorella per attirare la sua attenzione, operazione riuscita con successo visto che Yuno si girò immediatamente verso di lui. Non servirono parole, bastò uno sguardo ed un lieve cenno del capo all'indirizzo di Goro ed Asako perché i due si capissero. Un sorriso d'assenso certificò la ricezione del messaggio. Insieme si sbrigarono a scolarsi i propri frullati, così Tatsuya potè esordire.

    Bene...direi che per noi sia ora di andare.

    Mi spiace ma temo che dovremo lasciare Goro ed Asako da soli.

    Messaggio recapitato a Misaka con successo.

    Vero, anche io dovrei andare che sono indietro su alcune cose e devo anche andare a dare una mano al caffè

    Il modo in cui riusciva a capire la situazione e gli intenti era ammirevole. Discorso diverso, come era prevedibile, per Sophie.

    Ma se ce ne andiamo di già lasciando solo loro due qui poi si sentiranno soli...

    Qualcosa mi dice che non sarà così.

    Una delle regole fondamentali per l'eleganza è riuscire a capire quando arriva il momento di salutare.

    Se non hai voglia di tornare a casa puoi venire ad aiutarmi al caffè.

    L'unità di intenti, unita ad una alternativa, riuscì a convincerla.
    I quattro salutarono molto affettuosamente Asako e Goro e si allontanarono percorrendo il viale che costeggiava il laghetto.




    Legenda:

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    A quanto sembrava, la sua risposta causò una generale risata che, inizialmente, lo confuse, ma poi capì il motivo...era ancora un po' lento in quel campo.

    "Mi è ancora difficile capire queste cose..."

    Pensò tra se e se, mentre Tatsuya, dopo la risata, diede ragione a Goro sulla capacità di Sophie di sorprendere le persone, citando anche la sua anormalità, la One Heart, probabilmente una dimenticanza dovuta alla situazione particolarmente "tranquilla".

    "Già...riesce sempre in qualche modo a sorprenderti. Ci riesce anche con un utilizzatore di One Heart come me, il ché è tutto dire..."

    Per un momento, dopo quella frase, riuscì a percepire dal suo sguardo l'attimo in cui si accorse di aver toccato quell'argomento così delicato, ma per sua fortuna, nessuna delle due si rese conto delle sue parole, mentre Asako, al contrario, le colse in pieno, e qui venne in mente a Goro una cosa.

    "Non le ho ancora detto che sono anormali, come ha fatto a sfuggirmi?"

    Mentre lo pensava, Asako lo guardò e, a bassa voce, gli parlò.

    "È così che chiama la sua anormalità?"

    Tono completamente innocente, doveva già aver afferrato che non erano normali, e questa fu un'altra cosa che prese Goro alla sprovvista, cioè, sapeva che non era una sprovveduta, ma non si aspettava che lo sapesse già.
    Asako continuò a guardarlo e, capendo ciò a cui stava pensando, lo tranquillizzò con lo sguardo e rispose alla sua mente, sempre a tono basso.

    "Beh, tre giorni fa mi hai detto che non eravamo gli unici e loro sono quasi tutti i tuoi amici, dunque ho pensato che potessero avere qualcosa in comune con te."

    Un ragionamento che non faceva una piega.
    Goro la guardò con quel suo abbozzo di sorriso, muovendo leggermente la testa, passando poi alla risposta da darle, anche lui a voce bassa.

    "Sì, lo è."

    Mentre loro si concentravano su questo, Tatsuya iniziò a parlare, dicendo alle altre che dovevano andare, venendo poi appoggiato anche da Yuno e Misaka, usando studi ed eleganza, rassicurando poi Sophie del fatto che non si sarebbero sentiti soli.
    In tutto questo discorso, Asako sorrise ai quattro amici di Goro, vedendo come volessero lasciarlo solo con lei, un pensiero nobile il loro, non c'è che dire.
    Anche loro due terminarono il loro frullato, posando lo sguardo sui quattro amici e dicendo del loro.

    "Grazie della compagnia."

    Come sempre, Asako manteneva la sua instancabile gentilezza, un'arma potente quanto pacifica.
    Goro, mentre gli altri si alzavano, lasciando che Asako facesse gli ultimi saluti alle ragazze, lui pensò a Tatsuya.

    "È stata una giornata...interessante, devo dire..."

    Ed effettivamente, lo fu, tra i dati e le cose che poté osservare.

    "La prossima volta, mi parlerai di "quella volta", va bene?"

    Non era un ordine e non era caratterizzato da una voce di comando, era semplicemente la sua voce che, ormai, era già meno fredda del solito, si trattava di un consiglio, parlarne avrebbe aiutato lui come anche i suoi dati...e poi, era davvero curioso di sapere cosa accadde tra lui e Yuno che potesse costargli la vita, voleva capirlo

    "Ci vedremo un'altra volta."

    Il suo modo per salutare, sempre abbastanza freddo ma, comunque, anche da amico.
    Quando Tatsuya e le altre presero la loro strada, i due andarono a pagare per i propri frullati, dunque passarono il resto della loro giornata insieme, come la coppia che erano.




     
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    Percorrevano il viale a passo molto lento. In realtà loro non avevano null'altro da fare per quel pomeriggio, si erano allontanati unicamente per riconsegnare ai loro amici una situazione un po' più intima, tanto valeva evitare di affrettarsi. Il sole era prossimo a tramontare ed iniziava lentamente a colorare con sfumature d'arancio la volta del cielo ed i profili delle nuvole che vi si stagliavano.
    Tatsuya si fermò a rimirare lo spettacolo che a poco a poco si mostrava ai suoi occhi. Vedendolo attardarsi anche le ragazze si fermarono.

    Che fai?

    Niente, sto solo salutando il Sole e raccogliendo la sua promessa di rivederci domani mattina. È da troppo tempo che non alzo lo sguardo al cielo. Quelle sfumature sono proprio belle.

    Il soprannome che ti dettero tempo fa ti si addice proprio. Sono sicura che per davvero un giorno le nuvole ti invidieranno.

    Ma loro mi invidiano già ora perché sono qui a guardarle con le persone che più mi sono care ed amo.

    Dal silenzio successivo si rese conto di aver detto qualcosa di piuttosto imbarazzante, quindi fece un sospiro scrollando le spalle come a volersi togliere di dosso quelle sensazioni.

    Lasciate stare quel che ho appena detto, certe volte mi lascio trasportare...

    N-non scusarti. È bello essere romantici qualche volta ed è bello conoscere questo tuo lato. Mi rendo conto che ci sono ancora così tante cose che non so di te...

    Misaka, io...

    Sapete ragazze, io vi invidio. Siete insieme da sempre ed avete condiviso tutto, sia il bene che il male, conoscete ogni singolo aspetto l'uno dell'altro e siete capaci di capirvi anche solo con uno sguardo. Vorrei poter essere come voi...

    La conversazione stava raggiungendo dei toni sempre più tristi, Misaka sempre più malinconica.

    È vero, Misaka, ci sono tante cose che non puoi conoscere di noi e ricordi che non puoi avere ma questo vuol solo dire che abbiamo tante cose da raccontarti. Se guardiamo al futuro ci sono ancora un sacco di cose che possiamo fare, ci attendono molte esperienze ed avremo tutto il tempo per costruirci dei ricordi insieme.

    Misaka sembrò sentirsi quasi più sollevata e distesa.

    Allora un giorno dovrai raccontarmi di voi.

    Ci puoi contare.

    Già, quella era la seconda volta in quel pomeriggio che prometteva di raccontare tutto a qualcuno. Già prima con Goro, alla sua richiesta che gli raccontasse di cosa era successo con Yuno, aveva già dato tutta la sua disponibilità a farlo. Solo che raccontare cose simili poteva non essere proprio facile, era un avvenimento quello, anzi quelli, che erano difficili anche solo da distinguere tra la loro realtà e le immagini irreali che potevano essersi andate a sovrapporsi ad essa.

    Ci penserò quando sarà il momento.

    Concluse molto prevedibilmente. Nel frattempo stava sentendo ciò che stava dicendo Yuno a Misaka.

    Sai, anche io un po' ti invidio.

    E...perché?

    Perché poi diventare per Tatsuya ciò che io non potrò mai essere.

    Loro tre capirono ciò a cui faceva riferimento Yuno e questo fece scattare l'allarme in Tatsuya, sapeva che potevano arrivare guai anche da una frase pacifica e forse un po' di circostanza, detta per far piacere ad una amica. Infatti il discorso arrivò ad una domanda congiunta della due ragazze.

    Se in realtà non fossimo fratelli....

    ...tra noi chi sceglieresti?

    Tatsuya sentiva che doveva sviare.

    Ma....ehm...perché siamo arrivati a parlare di questo?

    Siamo stati tutto il pomeriggio con una bella coppietta e ci sembra divertente sapere queste cose. Non avrai vergogna di esprimerti?

    No, è che non ne capisco il senso...

    Andiamo rispondi, non è difficile. Deve solo fare un nome, va anche bene se ci indichi.

    Allora....scelgo....l'harem!

    L'harem? Ma che risposta è?

    Harem È la risposta. Sempre.

    Posso fare anche io parte dell'harem?

    Certo, è scontato che tu ci sia.

    Yuhuu!! Cos'è un harem?

    Te lo spiegherò per strada insieme a quelli che sono i tuoi doveri ed i miei diritti in quanto signore dell'harem.

    Andiamo Tatsuya, non metterle in testa strane idee!

    Ripresero a camminare attraverso il viale in modo più disteso. Ad un tratto Tatsuya disse a Misaka.

    Prima Yuno ha parlato del mio soprannome ma tu non sai qual è. Devi sapere che un po' di tempo fa mi hanno affibbiato il soprannome Sora ma anche io non so bene perché....

    Almeno il tuo è bello, al contrario del mio.

    Anche tu hai un soprannome?

    Si, ma preferisco non parlarne. Piuttosto....Sora...forse questo nome ti è stato dato perché, come il cielo, riesci a raccogliere in te contemporaneamente le nubi della tempesta, il calore del sole e la rinfrescante pace della brezza.

    Può anche essere ma...cosa ti porta a dire una cosa simile?

    Non so. Diciamo...stimoli elettrici.

    Una parola detta con il sorriso ma comunque pregna di significato agli occhi del ragazzo. È tutta questione di elettricità, proprio ciò che ha creato i maggiori strappi nel loro periodo da anormali e che ora sembrava star ripresentandosi in forma doppia. Un giorno avrebbe dovuto affrontare l'argomento, come aveva detto Goro, ma lo avrebbe fatto con entrambe. Se insieme o separatamente doveva ancora deciderlo.
    Ancora rimuginando sulla spiegazione data da Misaka al soprannome Sora, arrivarono all'ingresso del parco. Tatsuya si voltò indietro rimirando il modo in cui la luce del sole calante aveva trasfigurato il paesaggio, quindi gettò un ultima occhiata in cielo, verso il Sole ora nascosto dalle nubi rossastre, quindi sussurrò

    A domani, fratello.

    Cos'hai detto?

    Niente. Andiamo, prima che si faccia tardi.

    Si mossero ancora tutti insieme. Il trio era di nuovo un quartetto.




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    Dopo le varie valutazioni e un tempo esageratamente lungo nel completamento di questa narrazione, i due master terminano la valutazione con due rispettivi 13 PE da non usare mentre si corre nei corridoi, ci si può far male.
     
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