[CONCLUSA] The rage of a monster in love [Parte Prima]

Solitaria

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar




    All Fiction's official memelord

    Group
    Admin
    Posts
    1,497
    Anormalità
    +7
    Location
    Internet

    Status

    Goro Nishimura
    Era una giornata come un'altra, il cielo era azzurro, il sole splendeva, insomma, le solite belle cose da favola, il tutto accompagnato da un vento placido e fresco...a proposito di vento, quel giorno Goro aveva un appuntamento con Asako, dunque doveva prepararsi...il che voleva dire mettersi i soliti vestiti, nulla di diverso dal solito se non quel prototipo di sorriso che portava solo in compagnia di Asako.
    Come sempre aveva passato l'intera nottata ad effettuare vari esperimenti su se stesso, prelevando campioni di tessuti, muscoli e alcuni organi, il tutto per poterli osservare in un ambiente estraneo dopo aver effettuato alcune evoluzioni su di essi.
    Aprì quello che per lui era il contenitore dei campioni di sperimentazione, ovvero il frigorifero, visto che non gli serviva ad altro grazie ad Evolution che gli permetteva di non mangiare praticamente mai, e vi ripose i suoi campioni ancora pulsanti, cosa abbastanza spaventosa, per chi non lo conoscesse, anche se avrebbe urtato la sensibilità di alcuni dei suoi conoscenti.
    Fatto ciò, chiuse tranquillamente il frigorifero ed iniziò a lavare e disinfettare i suoi attrezzi, il tutto con grande accuratezza e precisione, per poi riporli nel loro apposito contenitore, nascosto nel suo comodino in camera da letto.
    Si mise a riordinare i fogli sui quali aveva riportato i dati che aveva ottenuto quella nottata e, finalmente, poté vestirsi ed iniziare a dirigersi verso il parco dove avrebbe incontrato Asako, chiudendo la porta e lasciandosi cullare dal pensiero di potersi vedere con lei, un incontro che avrebbe portato via la noia dalla sua domenica pomeriggio.
    Arrivò al Parco Hijifu verso le due e venti, dieci minuti prima del loro effettivo incontro, passando quel tempo a guardarsi intorno, osservando i passanti e le persone che se ne stavano tranquillamente sedute sulle panchine, ora non si chiedeva più perché sprecassero il proprio tempo in quel modo, ora sapeva che quel che facevano non era sprecare tempo, anche se in modi strani ai suoi occhi.
    Mentre si immergeva nell'osservazione, avvertì una presa al braccio, notando poi che si trattava di Asako che, per farsi notare, lo prese a braccetto come modo di saluto.

    "Ciao, Asako."

    Sempre tranquillo, sempre con quel prototipo di sorriso.
    Asako rispose con un ampio sorriso, dopodiché iniziarono a passeggiare per il parco, godendosi quella bella giornata che sembrava non finire mai, soprattutto ora che erano l'uno in compagnia dell'altra.
    Girarono per il parco e il suo sterrato, girando in mezzo ai giardini e fermandosi poi al chiosco li vicino, ordinando un frappè alla vaniglia, per quanto Goro non lo volesse per nutrirsi o altro, semplicemente per accompagnare Asako.

    "Un tempo non l'avrei mai creduto possibile..."

    Goro la osservò un istante con fare curioso e le porse una domanda.

    "Che cosa?"

    "Beh, ritrovarmi qui con te a prendere un frullato senza essere rossa in viso."

    Questa frase le uscì tranquilla e felice, seguita da un sorriso.
    Continuò ad osservarla, sempre con quella specie di sorriso invisibile, dopodiché le rispose.

    "Ora puoi crederci."

    Entrambi continuarono a sorridere, finendo il proprio frappè, tornando a godersi una passeggiata nel parco.
    Passarono così la maggior parte della giornata, passeggiando insieme, non sembravano desiderare altro; arrivarono davanti al laghetto e presero posto su una panchina, sedendosi vicini e godendosi lo spettacolo che il riflesso del sole al tramonto sull'acqua stava offrendo loro, terminando il tutto con un lungo bacio, seguito poi da un momento in cui entrambi si guardarono negli occhi.
    Tornarono insieme al dormitorio, separandosi solo per dirigersi nelle rispettive camere; quando entrò nella sua stanza, Goro non sembrò notare nulla di particolare, nulla che attirasse la sua attenzione, dunque, senza ulteriore indugio, con le nuove energie ottenute da quella bella giornata, passò la notte ad estrarre e catalogare nuovi campioni, sperimentando nuove cose, così da poterle aggiungere ai suoi campioni la mattina successiva.






    Edited by CellO_o - 16/11/2013, 17:48
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar




    All Fiction's official memelord

    Group
    Admin
    Posts
    1,497
    Anormalità
    +7
    Location
    Internet

    Status

    Goro Nishimura
    La nottata, come previsto da Goro, passò rapidamente mentre lui conduceva le sue ricerche e portava a termine alcuni suoi esperimenti, senza mai toccare il frigorifero, però, cosa che fece solo di mattina, una volta terminati tutti i suoi lavori.
    Quella era una mattina piovosa, da quel che poteva vedere dalla finestra, brutto segno, penserete voi...non vi darò torto.
    Goro aprì con calma il frigorifero e, con suo estremo stupore, non vide nulla al suo interno.

    "Che diavolo...!?"

    Cercò, cercò, ma in tutto il frigo non c'era nemmeno una sola cellula dei suoi campioni genetici.
    Era furioso, estremamente furioso e, poco prima che il suo pugno mutato arrivasse al frigorifero, notò che, in uno dei suoi cassetti, si trovava un foglio, probabilmente un biglietto che non esitò a prendere per leggere.

    "Ciao, Goro! Mi presento, sono Puppet Master, e ho preso tutti i tuoi campioni genetici per farne ciò che voglio.
    Avrai già capito che voglio incontrarti e mostrarti un paio di cosette, giusto per divertirci.
    Ti aspetto al magazzino abbandonato fuori città, quello all'uscita sud, ci si vede!

    P.S. Quasi mi dimenticavo...hai proprio una bella ragazza, sai?"


    Goro si era infuriato già per la parte del furto dei suoi campioni genetici, ma nel leggere la parte riguardante Asako, la furia sparì per dare spazio alla preoccupazione.
    Di colpo modificò le sue gambe per diventare velocissimo e, dopo aver spalancato la porta per poi chiuderla con la stessa enfasi, si scagliò in direzione delle stanze femminili dell'Ovile, raggiungendo la stanza dove doveva stare Asako.
    Era mattina presto, verso le cinque del mattino, non c'era nessuno che potesse vederlo, ma sentirlo? Stava correndo così forte che c'erano delle impronte impresse nella pavimentazione, cosa principalmente dovuta alle evoluzioni delle sue gambe che lo avevano reso così veloce da renderlo difficile da vedere, tutto perché aveva paura, paura di aver perso Asako.
    Arrivò davanti alla sua stanza, frenando come un trattore che andava ai cento chilometri orari e sfondò la porta, notando come lei non ci fosse, mentre la sua compagna di stanza si svegliò di colpo nel sentire la porta sfondarsi, non vedendo nulla perché, contando anche il polverone, Goro era già scattato verso l'esterno, allontanandosi dal polo scolastico, finendo un uno spazio abbastanza aperto e lontano dalla scuola, nemmeno lui sapeva dove.
    Era ancora estremamente preoccupato per Asako, ma la furia si fece strada attraverso qualunque altra cosa ed eruttò in un urlo che sembrava più un ruggito animalesco, enfatizzato dal contraccolpo che ricevette dalla disattivazione delle evoluzioni sulle gambe.
    Cadde in ginocchio, ancora ruggendo, e dalle sue mani iniziò ad uscire materia organica che andò ad avvolgere le sue braccia, rendendole cinque volte più grosse di prima, le quali andarono subito a sbattere contro il terreno, creando un largo cratere con lui al suo centro.
    Disattivò anche quelle, rimanendo a terra, ansimante e furioso.

    "Non la passerà liscia...NON LA PASSERA' LISCIA!"

    La rabbia continuava a fare degli sbalzi enormi, aumentando sempre di più, annebbiando anche la ragione, abbastanza da fargli dimenticare che quella era evidentemente una trappola organizzata solo per lui.
    Dopo aver recuperato le energie spese in quello scatto d'ira, restando comunque infuriato, Goro modificò nuovamente le sue gambe per ottenere una grande rapidità e, seguendo una strada esterna alla città, iniziò a correre per raggiungere il magazzino abbandonato di cui parlava Puppet Master nella sua lettera.
    Cosa voleva da lui? Perché aveva preso tutti i suoi campioni genetici? Perché rapire Asako?
    Avrebbe ottenuto una risposta, con le buone o con le cattive, non gli importava di fargli del male o meno, voleva solo riavere Asako e i suoi campioni.
    Non ci mise molto a raggiungere l'uscita sud della città, ciò che gli rubò veramente del tempo fu il trovare quel magazzino abbandonato, rubando non poco al suo obiettivo.
    Finalmente, dopo alcuni minuti, raggiunse il magazzino e, senza nemmeno pensarci, mutò le evoluzioni che aveva usato sulle sue gambe in due di potenziamento fisico della muscolatura, una per aumentare la densità dei suoi muscoli, una per aumentare la resistenza e la densità della sua struttura ossea e una per la rigenerazione, usando poi i due Mass Generators per potenziare gli aspetti di velocità e forza di quelle evoluzioni, dandogli maggiore potere.
    Ora non restava altro che entrare e riprendere Asako, usando o meno i suoi pugni.






    Edited by CellO_o - 18/11/2013, 18:52
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar




    All Fiction's official memelord

    Group
    Admin
    Posts
    1,497
    Anormalità
    +7
    Location
    Internet

    Status

    Goro Nishimura
    Goro era fermo davanti all'entrata di quel tetro edificio, abbandonato da nemmeno lui sapeva quanto, e vecchio come pochi altri.
    Era un posto lontano dalla civiltà, in mezzo a quella che sembrava essere una zona di campagna, libera da ogni cosa che potesse riguardare l'uomo, eccetto che per quel cadente edificio che, a detta di Puppet Master, conteneva Asako e i suoi campioni, due cose che, se danneggiate minimamente, avrebbero causato una tremenda reazione da parte di Goro.
    Forte delle sue evoluzioni e del Mass Generator, sfondò la porta con un calcio, facendo volare all'interno del palazzo le due estremità di quest'ultima, facendo non poco rumore, come per dire "Sono arrivato, preparati".

    "Dove sono!?"

    Urlò Goro, esageratamente preoccupato per Asako, nonostante fosse consapevole delle sue abilità, ma sapeva anche come lei ripudiasse la violenza.
    Non sentendo una risposta, la rabbia prese a salire sempre di più, eruttando in un urlo ancora più forte e bestiale di prima.

    "DOVE SONO!?!"

    Mentre il suo respiro si faceva più affannato a causa della rabbia, Goro notò una freccia su uno degli enormi scaffali, riempiti di cianfrusaglie, come per coprirgli la vista, freccia che decise di seguire con non poca fretta, arrivando nel centro del magazzino, un punto leggermente più scoperto e libero, notando due persone.

    "Heylà! Come va, Goro?"

    Appena sentì le sue parole, Goro si scagliò a tutta velocità contro di lui, prendendolo per il collo e sbattendolo violentemente al muro dietro di lui, prendendolo di sorpresa, non disturbando minimamente quell'altra persona alla quale non aveva neanche donato uno sguardo, consapevole, nemmeno lui sa perché, del fatto che fosse lui Puppet Master.

    "H-Hey!...Cough...Un po' di contegno!"

    Il suo tono costantemente ironico sembrava esistere per il solo motivo di farlo infuriare.

    "Dimmi dove sono! ORA!"

    Nel dire ciò, la sua stretta su Puppet Master prese a stringersi, costringendolo a prendere la sua mano nel vano tentativo di liberarsi per prendere un po' d'aria.

    "Cough...Cough!...Hey, bastava chiedere!...Cough! I tuoi campioni...sono dietro di te..."

    E questo lo disse con un sorriso che avrebbe spaventato il Joker.
    Goro, preso alla sprovvista, pensò che lo stesse prendendo in giro, e rischiò di sfracellargli la faccia con il pugno libero, il destro, ma lo sentì come bloccato e, prima che potesse rendersene conto, venne lanciato contro uno di quegli enormi scaffali, distruggendolo e beccandoselo tutto addosso, finendo sotto le macerie di quella trappola metallica.

    "Anf Anf...Te l'avevo detto...no?"

    Stava ancora cercando di riprendere il respiro, cosa non facile vista la presa di Goro, il quale non aspettò oltre per liberarsi di quelle macerie che lo ricoprivano, ancora ricoperto di tagli e lividi, anche se già praticamente guariti, vista la bassa gravità dei danni, ridotti grazie al fisico potenziato.

    "Ti presento...il tuo clone!"

    Il clone era praticamente identico a lui, anch'esso era dotato di una giacchetta con disegnato sopra uno scheletro umano, quasi come se lo volessero prendere in giro, e vista la sua forza, non scherzava sul fatto della clonazione
    Goro, ancora desideroso di fargliela pagare, si lanciò ancora una volta in sua direzione, questa volta senza la delicatezza di prima, deciso a colpirlo con il suo pugno destro, peccato che non avesse messo in conto il suo clone, il quale gli si parò davanti, prendendo il colpo in pieno.
    Quando il clone volò di qualche metro all'indietro, il suo cappuccio scese, mostrando il volto di una ragazza dallo sguardo vuoto, come se fosse una creatura senza mente, ma non fu questo a colpire Goro, a colpirlo fu la sua somiglianza ad Asako, cosa che gli fece saltare un battito e perdere il respiro, per un attimo pensò di aver colpito Asako, anche se dopo riuscì a notare le differenze.

    "Dalla tua faccia vedo che hai notato la somiglianza con la tua ragazza!"

    Goro non lo guardò male, di più.

    "Perché le somiglia!?"

    Lui ridacchiò, come se la risposta fosse troppo ovvia per dovergliela dire.

    "Sai quando ho detto che era il tuo clone? Beh, lo è...al 95%, il restante 5% appartiene ad Asako...hehehe."

    Goro sbiancò, se quel clone era formato al 95% dal suo materiale genetico e per il 5% da quello di Asako, allora voleva dire...

    "...Le hai preso del materiale genetico..."

    Iniziò a diventare rosso per la rabbia, ottenendo un respiro sempre più affannoso, il tutto mentre il suo clone si rialzava, privo di danni.

    "...Le hai fatto del male..."

    A quel punto alzò lo sguardo con degli occhi pieni di rabbia, così tanto da poter dar fuoco a qualunque cosa fissasse.

    "LE HAI FATTO DEL MALE!!"

    Senza neanche pensarci si scagliò contro di lui, totalmente intenzionato a rompergli ogni singolo osso del corpo, ma venne intercettato dalla ragazza clonata, la quale sembrava dotata di una forza pari alla sua.

    "E datti una calmata! Non l'ho mica uccisa! Solo qualche taglietto qua e la..."

    Goro mise più forza nelle braccia, intenzionato a lanciarla via per raggiungere lui, ma lei non sembrava demordere.

    "Il mio potere non è perfetto, vedi, io posso copiare solo una parte del potere originale, dunque lei sa solo potenziare le sue capacità fisiche...ma è abbastanza per poterti contrastare..."

    A quel punto, la ragazza lo sbalzò via, ma lui atterrò in piedi, aspettandosi una cosa del genere.

    "Ah, non farle troppo male, lei sente tutto quello che le sta succedendo, solo che non può farci niente a causa dell'effetto secondario del mio potere, il Puppet Virus, quella piccola pallina che ha sul retro del suo collo."

    E, ad uno sguardo più attento, anche Goro poté vederla.

    "La stai costringendo a combattere?"

    "Ovvio! Quale persona sana di mente vorrebbe combattere contro un mostro! E non tentare di staccargliela, se dovesse perderla, le verrebbe a mancare il recettore che le impedisce di autodistruggersi, dunque vedi di non fare l'eroe."

    Quel suo tono...continuava ad essere ironico e scherzoso, come se nulla di tutto ciò avesse una vera importanza per lui, cosa che continuava a fare infuriare Goro, anche se ora aveva altre gatte da pelare.
    Doveva sconfiggerla per passare e prendere Puppet Master, ma non poteva nemmeno farle troppo male, lei era innocente, come fare?






    Edited by CellO_o - 18/11/2013, 22:01
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar




    All Fiction's official memelord

    Group
    Admin
    Posts
    1,497
    Anormalità
    +7
    Location
    Internet

    Status

    Goro Nishimura
    La situazione era delle peggiori, e lui non poteva farci assolutamente niente.
    La scelta, per quanto difficile, era una, ovvero combattere per vincere, altrimenti non sarebbe mai arrivato ad Asako, e questo lo avrebbe distrutto, cosa che non voleva provare.

    "Ti vedo pensieroso, che c'è? Hai paura di farle male? Lei non ha questo problema, attacca!"

    La ragazza clone si scagliò contro Goro, mantenendo sempre la stessa espressione vuota e senza sentimento, confermando ciò che Puppet Master disse a riguardo del controllo mentale, e cercò di colpirlo al volto con una tallonata, roteando su se stessa per arrivarci.

    "Maledizione, conosce le arti marziali proprio come Asako!"

    Goro fece un rapido movimento di schiena e gambe per piegarsi all'indietro e evitare il colpo, alzando di colpo le gambe per colpirla con un doppio calcio che, apparentemente, sembrò destinato a colpirla, ma lei, con un agile movimento del fianco e l'utilizzo delle sue gambe come appoggio, schiacciò Goro a terra con un pestone, creando una serie di crepe sulla pavimentazione sotto di lui, per poi allontanarsi di qualche passo.
    Rialzandosi, si potevano sentire alcune ossa danneggiate che riprendevano la posizione originale, riparandosi e sistemandosi come dovevano, mentre Goro aveva il sangue alla bocca, dovuto al danneggiamento della trachea a causa dello shock del colpo.

    "Ha solo la capacità di potenziare le sue qualità fisiche, ma la sa usare bene quanto me...ed è più agile di me, come Asako."

    Sapeva perfettamente di poter usare altre evoluzioni che avrebbero ottenuto un potenziamento dal Mass Generator, ma non poteva esagerare, non voleva fare del male ad una persona innocente, clone o no.

    "Sei patetico, lo sai? Fino a 2 minuti fa eri più che disposto ad eliminarmi dalla faccia del pianeta, e ora guardati! Hai paura di ferire un misero clone!....Credo che Asako dovrà aspettarti per un po'..."

    A quel punto, Goro, infuriato con quel maledetto pagliaccio, unì i pugni a martello e li usò sulla pavimentazione del magazzino, sfondandola interamente, facendo cadere Puppet Master a terra e impedendo i movimenti al clone.
    La situazione era favorevole, dunque decise di provare a caricare quel pagliaccio rapitore, ma da un lato gli arrivò un grosso macigno, preso sicuramente dalla pavimentazione da lui frantumata, che lo colpì in pieno, scagliandolo a qualche metro di distanza, schiantandosi al suolo.

    "Nnnngh!"

    Faceva male, ma la rigenerazione se ne stava già occupando, come per lei del resto.
    Aveva ancora qualche costola rotta quando, a tutta velocità, arrivò lei a dargli un potentissimo calcio di tallone in bocca, scagliandolo contro alcuni di quegli enormi scaffali, sfondandone due di fila e finendo, per sua fortuna, sopra le macerie.
    Questa volta, Puppet Master non disse nulla e, ridacchiando, si diresse sul retro del magazzino abbandonato, lasciando Goro con la ragazza clone che, a causa dei suoi principi morali, lo stava battendo.
    Il colpo che lo aveva fatto volare contro quegli scaffali, lo danneggiò non poco, cosa che lo costrinse a restare giù per evitare di venire ferito oltre, cercando di guarire in fretta il danno che quel calcio aveva creato, tra mascella fratturata, denti rotti, vertebre del collo con varie crepe, muscoli lacerati e ferite qua e la dovute al volo, sì, insomma, Goro non se la stava vedendo troppo bene.

    "Non posso continuare così...non riuscirò a salvare Asako se continuo così..."

    Lentamente, dopo che la rigenerazione, finalmente, portò a termine il processo di guarigione, Goro si alzò dalle macerie, intenzionato ad usare la sua più grande abilità dopo Evolution, l'analisi.

    "Il Puppet Virus non può essere estratto, altrimenti causa la morte del clone portatore; possibile soluzione: rimozione della cisti sul resto del collo tramite l'inserimento di nuove terminazioni nervose a sostituire quelle che andrebbero perse...possibilità fallimentare."

    Questo fu ciò che riuscì a pensare prima che il clone si scagliasse contro di lui, cercando di colpirlo con vari pugni e calci, con Goro che cercava in ogni modo di schivare e parare per prendere tempo.

    "Ulteriore possibilità: inserimento del mio sangue nel suo corpo, causando l'attivazione dei geni di Evolution che andrebbero a "curare" il Puppet Virus; vantaggio: non può causare la morte, in quanto modificherebbe il suo organismo così da salvarla; svantaggio: difficile da applicare, vorrebbe dire uno scambio reciproco di colpi al massimo potenziale per un certo periodo di tempo a causa della lentezza della soluzione...unico rischio accettabile."

    Di colpo, mentre la ragazza stava cercando di colpirlo con calci e pugni, causando varie abrasioni e tagli sul suo corpo, Goro usò un'altra evoluzione per potenziare la muscolatura, fermando di colpo i suoi pugni e lanciandola contro uno degli scaffali metallici, sfondandolo come tutti gli altri.
    Mentre lei si rialzava da quelle macerie, e le sue ferite guarivano, Goro sembrò diminuire in grandezza grazie all'adattamento dell'evoluzione che doveva compattare la sua muscolatura, mentre il suo sguardo non si spostava mai da quello del clone, mostrando la sua intenzione di finire quell'inutile scontro.




     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar




    All Fiction's official memelord

    Group
    Admin
    Posts
    1,497
    Anormalità
    +7
    Location
    Internet

    Status

    Goro Nishimura
    Il suo piano era pericoloso e dannoso per entrambi, avrebbe preferito iniettarglielo, ma cercare di fare un'iniezione precisa senza che lei tentasse di liberarsi, voleva dire fallire, e poi, una volta capito che le stava immettendo delle strane sostanze nel corpo, si sarebbe ferita per far uscire il sangue modificato.
    Continuò ad osservarla per alcuni momenti, mantenendo uno sguardo serio e concentrato, non voleva farle più male del previsto...e il previsto era già troppo.
    Sospirò e, sperando che potesse sentirlo anche se controllata, parlò.

    "Sto per farti del male...perdonami..."

    Era la prima volta che Goro chiedeva il perdono di qualcuno, bisogna dire però, che quella è la prima volta in cui si è ritrovato a fare qualcosa che andasse così contro i suoi principi, cosa che lo faceva arrabbiare moltissimo, per quanto la situazione richiedesse calma e concentrazione.
    Il tempo dei convenevoli era passato e Goro voleva levarsi da quella situazione il prima possibile, dunque, come fece lei nello stesso momento, scattò in sua direzione con l'intenzione di dare inizio a quello che sarebbe stato un terribile combattimento.
    La ragazza clone, appena arrivata alla distanza che aveva scelto, si fermò e scattò di lato, evitando un pugno da parte di Goro, e si diede una spinta con le mani per piantargli un doppio calcio nelle costole.
    Il colpo andò a segno e alcune costole si spezzarono, peccato che non si potesse distrarre, dunque, di colpo, Goro si voltò su se stesso e le ruppe il ginocchio con un brusco movimento del braccio, allontanandosi da lei per pochi istanti, con le costole che si stavano ancora riparando.
    Per quanto le costole in riparazione non fossero una cosa piacevole, Goro si fece forza e le diede un potente pugno sui denti, ferendo lei e la sua mano, così da avere del sangue da fornire.
    La ragazza clone volò per alcuni metri, atterrando rovinosamente sulla pavimentazione precedentemente frantumata, rimettendosi in piedi mentre si guariva, anch'essa ricoperta del suo sangue.
    Goro sapeva che sarebbe stato uno scontro difficile anche per uno come lui che poteva evolversi, e questo pensiero continuò a trovare conferma nelle azioni della ragazza, la quale si scagliò praticamente subito contro di lui, ancora con la bocca in via di guarigione, costringendo Goro alla difensiva, poiché era consapevole della sua agilità, dunque attaccarla in quel momento sarebbe stato rischioso.
    Gli arrivò addosso con quello che doveva essere un pugno nello stomaco, ma cambiò subito tattica, sfruttando le braccia di Goro, messe a difesa del torace, come appoggio per slanciarsi in aria e atterrargli in faccia con una potente ginocchiata, seguita da un calcio in gola, mossa che lo fece volare di qualche metro all'indietro.

    "Anf-COUGH!...Dannazione, mi ha distrutto la trachea..."

    Da quel colpo di tosse uscì una grande quantità di sangue e, per quanto fosse occupato a guarire quel danno, trovò uno spazio nella sua mente per mettere la mano davanti alla bocca, dando al clone l'impressione che si stesse fermando la cascata di sangue, mentre invece si stava ricoprendo la mano con esso.

    "Devo finirla in fretta, sto subendo troppi danni."

    Stremato anche più del suo clone, a causa dei colpi che aveva preso in precedenza senza reagire, Goro si tirò su, aspettando una mossa della ragazza, mossa che non attese ad arrivare.
    Il clone iniziò a caricare in sua direzione ad una velocità elevata, dandogli poco tempo per reagire; arrivata da lui, scagliò un pugno diretto al suo volto che sembrò anche prenderlo ma, in realtà, si mosse all'ultimo per riceverlo solo di striscio, dirigendo al ventre del clone il pugno destro che aveva precedentemente ricoperto di sangue, usando tutta la forza che aveva in corpo per riuscire a oltrepassare la sua carne, tranciando pezzi di intestino, rene e fegato, creando delle grosse ferite, così da poter mescolare il sangue sulla sua mano con quello che ne fuoriusciva.
    Dopo aver estratto la mano dal ventre della ragazza, per quanto il suo senso del dolore fosse inibito, questa ritrovò a terra in men che non si dica, occupata a premere su quella tremenda ferita in attesa che si chiudesse e sputando sangue, permettendo a Goro di approfittare di quel momento per terminare la guarigione di ossa, muscoli e organi, soprattutto la trachea alla quale, ormai, mancava proprio un pezzo, così da rimettersi in sesto, anche se la fatica era veramente troppa a quel punto.

    "Ora devo sperare che la sua rigenerazione e il suo sistema immunitario non riconoscano il mio sangue come un intruso, dopotutto il nostro sangue è lo stesso al 95%, ma se ha una rigenerazione almeno simile alla mia, allora sono sicuro che cercherà di resistere..."

    Stava aspettando un segno, qualcosa che gli facesse capire che stava funzionando o no, e finalmente, qualcosa arrivò.
    Ad un certo punto, la ragazza clone iniziò ad avere delle convulsioni molto accentuate, quasi come se il suo corpo stesse reagendo male a qualche tipo di veleno o malattia...oppure a qualcosa che ne stava modificando l'organismo.
    Continuò così per alcuni momenti, emettendo gemiti di dolore, segno che qualcosa stava annullando l'inibizione del dolore, dunque anche il controllo mentale, finché non perse i sensi, fermandosi di colpo.
    Goro si avvicinò rapidamente per verificare le sue condizioni, e notò con piacere che la cisti, causa del Puppet Virus, era sparita senza lasciare traccia.
    Dopo aver verificato che fosse ancora viva, Goro, stremato, si lasciò cadere a terra, seduto contro una parete del magazzino, tentando di recuperare un po' di forze, restando in quella posizione per alcune decine di secondi.

    "Non posso aspettare, devo andarla a salvare!"

    Si fece forza e si rimise in piedi, ancora stanco e, per quanto il suo corpo fosse completamente guarito da ogni ferita precedentemente ricevuta, dolorante.
    Prese la ragazza e la appoggiò al muro, lasciando che finisse di guarirsi, dopodiché, iniziò il suo cammino verso Puppet Master per liberare Asako.




     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar




    All Fiction's official memelord

    Group
    Admin
    Posts
    1,497
    Anormalità
    +7
    Location
    Internet

    Status

    Goro Nishimura
    Lentamente arrivò nella stanza sul retro del magazzino dove, da quel che aveva visto, si era diretto Puppet Master, il nemico che doveva assolutamente sconfiggere.
    Avanzando fino al centro della stanza, notò quel pagliaccio davanti ad un tavolo ricoperto di sangue, una cosa che, prima che iniziasse a parlare Pupper Master, aumentò la preoccupazione di Goro.

    "Tranquillo, questo sangue proviene dal tuo materiale genetico..."

    Da quelle parole, Goro ottenne un leggero sollievo, pur rimanendo furioso nei suoi confronti.

    "Ho salvato il clone, ora non ti resta che dirmi dov'è Asako..."

    Disse tutto ciò con relativa calma, non voleva che scappasse o tirasse fuori qualche asso nella manica.
    Puppet Master sembrò reagire con momentaneo stupore ma, come appena detto, gli passò in fretta, sostituito da un sorriso beffardo.

    "È proprio vero, sei davvero un mostro!"

    Scoppiò a ridere, facendo arrabbiare Goro sempre di più finché, ad un certo punto, non decise di scagliarsi contro di lui, prendendolo nuovamente alla gola e attaccandolo al muro.

    "Ne ho abbastanza dei tuoi giochetti! Dimmi dov'è! ORA!"

    Iniziò a stringere la presa sulla sua gola ma, questa volta, anzi che soffocare come prima, sorrise come se quella presa non fosse niente, dopodiché gli afferrò il braccio con la mano destra e, piano piano, lo allontanò dalla sua gola.

    "Che diavolo..?!"

    Guardò Goro divertito e iniziò a parlare.

    "Il mio potere, Clone Factory, funziona anche su me stesso!"

    Detto questo gli tirò un montante nello stomaco, un colpo potentissimo, inaspettato e violento, abbastanza forte da spedirlo in aria e attraverso il soffitto, spedendolo sul tetto a sputare sangue.

    "Nnnngh...Cough! Non me l'aspettavo, maledizione! Sono troppo ferito per affrontarlo...ma devo comunque provare..."

    Il dolore del colpo stava, piano piano, svanendo insieme alle lacerazioni dei muscoli che aveva causato, portando via altre preziose energie a Goro, il quale non poteva durare ancora molto, e Puppet Master lo sapeva! Aveva guadagnato tempo lasciandolo a combattere contro il clone, tutto per utilizzare il suo potere su se stesso, mettendo Goro in un grosso svantaggio.
    Dopo poco, anche lui arrivò sul tetto ma, nel suo caso, tramite un balzo, prendendo poi a camminargli intorno.

    "Vedi, Goro, se utilizzo il mio potere su me stesso, ottengo dei vantaggi, quali una maggiore percentuale del potere di chi clono e nessuna diminuzione del mio potere originale."

    Mentre parlava, di colpo si scagliò contro Goro, prendendolo per la gola, approfittando del fatto che si trovava ancora nel bel mezzo della guarigione.

    "Questo vuol dire che sono più potente del clone che ti ha ridotto così male!"

    Accompagnò quella frase sfracellandolo al suolo, sfondando il tetto e facendo cadere Goro da un'altezza di almeno sedici metri e, anche se riuscì ad atterrare piegato sui quattro arti, diminuendo l'urto, la caduta non fu delle più belle, soprattutto visto che Puppet Master non sembrava aver finito con lui.
    Era rapidissimo e potente, più del suo clone, cosa che indicava la presenza di almeno il livello base del suo Mass Generator, e questo era pericoloso per lui.

    "Ho bisogno di altre evoluzioni per batterlo, devo evolvere!"

    Provò ad evolvere, ma il suo corpo non sembrò rispondere come voleva.

    "No...sono al limite, posso solo mantenere quelle che ho attivato in precedenza, ma non posso attivarne altre...dannazione!"

    Nel mentre, Puppet Master, iniziò ad avvicinarsi lentamente a quello che era un Goro stremato.

    "Ma guardati! E tutto questo perché non hai voluto uccidere quello stupido clone! Sei patetico!"

    Quelle parole uscirono come le precedenti, ironiche, ma questa volta, anche con molto più disprezzo.

    "Sarò patetico...ma almeno non dipendo dai poteri degli altri per ottenerne di miei...."

    Era affaticato, si sentiva anche dalla sua frase, ma riuscì a raggiungere le orecchie di quel pagliaccio che sembrò non gradire la verità, scagliandosi subito verso lui con l'intenzione di eliminarlo.
    Goro aspettò fino all'ultimo momento, finché non riuscì a vedere le sue nocche a pochi centimetri dal suo naso, dopodiché, si abbassò rapidamente per poi alzarsi con altrettanta velocità, portando un portentoso montante allo stomaco di Puppet Master, facendogli sputare sangue e spedendolo contro il soffitto, senza sfondarlo, però.
    Rimase fermo ad aspettare che venisse giù, ma invano, poiché si era aggrappato al soffitto, rimanendo immobile, per poi darsi una forte spinta, sfondando la parte alla quale si era attaccato e arrivando da Goro con un pugno pronto ad essere consegnato o, almeno, quella era l'impressione.
    Goro alzò la difesa, tentando di difendersi da quel pugno, ma lui fece una mossa fin troppo simile a quella del suo clone, e afferrò il suo braccio destro con la mano sinistra, dirigendosi non all'insù, ma all'ingiù, portando una doppia ginocchiata al diaframma del ragazzo evolutivo, costringendolo a sputare ancora più sangue di prima, togliendogli il respiro e scagliandolo all'indietro di qualche metro.

    "Anf! Anf! Argh! Non...respiro!"

    Rimase a terra, cercando inutilmente di respirare, il suo diaframma era distrutto, doveva resistere fino alla completa guarigione, altrimenti non avrebbe potuto fare niente.

    "Se penso che questo non è nemmeno il pieno potere che possiedi! Perché ti trattieni sempre? Perché non ti lasci andare e non combatti come dovresti?"

    Quelle domande andarono a vuoto, Goro non lo stava ascoltando, non voleva ascoltarlo, ma poi fece qualcosa che non avrebbe dovuto fare...

    "Sai, dopo la tua dipartita, nulla mi impedirà di usare il materiale genetico di Asako...hahaha!"

    ...minacciò la vita di Asako.
    Di colpo, Goro si alzò, anche se il suo diaframma era ancora mezzo spappolato, e si costrinse a parlare, per quanto la sua voce non fosse altro che un debole suono.

    "Tu...non la toccherai..."

    Piano piano costrinse il suo corpo ad evolvere, facendosi più male che bene.

    "Tu...non le farai...DEL MALE!"

    A quel punto, sfruttando tutte le energie che gli erano rimaste in corpo, attivò le ultime evoluzioni per potenziare ancora la sua muscolatura, lasciando che l'evoluzione per la densità della massa si adattasse, dopodiché, senza pensarci due volte, caricò a massima velocità in direzione di Puppet Master, il quale non poté far niente ora che le sue evoluzioni erano state attivate al massimo potenziale.
    Goro gli diede un poderoso pugno destro in volto, spedendolo attraverso la parete e riportandolo nell'ala principale del magazzino, dopodiché si scagliò contro di lui che ancora volava e lo sfracellò al suolo, distruggendo ancora di più la già danneggiata pavimentazione.
    Puppet Master era a terra, ferito e distrutto, ma Goro non aveva finito, no, ne aveva ancora per molto, dunque cominciò a riempirlo di pugni, senza lasciargli tregua, creando un sempre più grande cratere nel magazzino, facendo tremare la terra e le sue stesse ossa, finché non fu soddisfatto del risultato, un pagliaccio completamente K.O., sì, per quanto furioso, gli risparmiò la vita.

    "Anf...Anf...Cough...COUGH!"

    Mentre disattivò le evoluzioni, anche se una alla volta, il contraccolpo fu troppo forte per il suo corpo già malridotto, dunque cadde a terra, in uno stato incerto tra la perdita dei sensi e il rimanere cosciente, ricoperto da un'enorme quantità di sangue, più suo che dei suoi avversari.

    "Ho...esagerato...ho rischiato...troppo..."

    Stava cercando a tutti i costi di rimanere sveglio, doveva farcela e, appunto per questa sua grande forza di volontà, riuscì a vedere Puppet Master rialzarsi, malconcio più che mai.

    "Sei....davv-COUGH!...davvero un m-mostro...lo sai?"

    Non sapeva come facesse ad essere ancora in piedi, ma sapeva che, se avesse avuto abbastanza forza per un ultimo attacco, sarebbe stata la fine per lui.

    "Sei troppo...pericoloso...credo che ti...ti ucciderò!"

    Iniziò lentamente ad avvicinarsi a Goro, il quale non aveva più nemmeno la forza per muoversi.

    "Non ce l'ho fatta...sono stato troppo debole..."

    Stava cercando ogni possibilità di sopravvivenza, ma non ne riuscì a trovare nessuna, e questo voleva dire solo una cosa, ovvero che la sua ora era giunta...o forse no?

    "Prendi questo!"

    Una voce femminile, leggermente somigliante a quella di Asako, arrivò potente dalle spalle di Puppet Master, il quale non fece in tempo a voltarsi e ricevette un potente colpo alla testa che lo mise al tappeto.
    Prima che Goro perdesse finalmente i sensi, riuscì a vedere la faccia di chi lo aveva salvato, ma aveva la vista offuscata e riuscì a vedere solo la somiglianza con il volto di Asako, dopodiché, senza poterci far nulla, perse i sensi per la prima volta in vita sua.




     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar




    All Fiction's official memelord

    Group
    Admin
    Posts
    1,497
    Anormalità
    +7
    Location
    Internet

    Status

    Goro Nishimura
    Passarono diversi minuti dopo che Goro perse i sensi, una cosa nuova per lui, qualcosa che non si sarebbe mai aspettato di provare, qualcosa che avrebbe preferito non provare mai, ma non poteva prevedere una serie di eventi come questa.
    Dopo quel lasso di tempo, Evolution tornò a funzionare a pieno regime, e la rigenerazione lo rimise in piedi...in senso figurato...insomma, lo fece rinvenire con abbastanza forza da mettersi, piano piano, seduto, notando la presenza del suo clone e di Puppet Master, anche se questo era ancora a terra nel bel mezzo della rigenerazione.

    "Ti sei svegliato...come stai?"

    La voce era amichevole come quella di Asako ma, allo stesso tempo, fredda quanto quella di Goro, era strana da sentire.

    "...Sono vivo...e lo devo a te."

    Anche lui era freddo nel tono, si era finalmente calmato, più o meno.
    La ragazza sorrise e gli rispose, sempre con un tono misto tra il suo e quello di Asako.

    "Tu hai salvato me, io ho salvato te...è normale..."

    Goro sorrise, quel modo di pensare gli ricordava la sua amata, era probabilmente la stessa cosa che avrebbe detto lei.

    "Come ti chiami? Piuttosto...come ti senti?"

    La ragazza clone passò alcuni momenti a pensare, indecisa sul cosa dire.
    La prima domanda era complicata, essendo un clone lei non aveva un nome, non aveva senso darglielo, dunque guardò Goro e glielo disse.

    "Essendo un clone non mi è stato dato un nome...comunque, sto bene, le ferite si sono rigenerate completamente, ma la perdita del Puppet Virus ha indebolito i miei poteri...i TUOI poteri."

    Non c'aveva pensato, eppure era così ovvio, come poteva aspettarsi che uno come quel pagliaccio desse un nome ad un clone che lui giudicava "stupido e inutile"?
    Goro la osservò e cercò di alzarsi, tornando atterra non appena si distanziò due centimetri da essa.

    "Non muoverti! Sei ancora troppo ferito..."

    Non voleva ammetterlo, ma aveva ragione.

    "Non mi sono mai ridotto così male...è la prima volta che subisco tutti questi danni...Comunque, ora sei libera, puoi darti tu stessa un nome..."

    Per quanto fosse confuso da tutto il danno che Evolution stava guarendo, riuscì comunque a pensare anche a lei, donandole quella che per lei poteva essere una notizia grandiosa e unica.
    Lei, pensierosa, si concentrò su un possibile nome, e ne trovò uno.

    "Puoi chiamarmi...Kuron."

    Quel nome non era strano per veri motivi, solo uno, il fatto che significasse ciò che era, ovvero un clone, ma era una sua scelta, dunque non la contestò.

    "Piacere...Kuron."

    Mentre quei due facevano conoscenza, Puppet Master iniziò a riprendersi, cosa che diede subito a Goro la forza di alzarsi per andare da lui, con Kuron che non sembrava sicura di quell'improvvisa "forza."
    Una volta giunto da lui, Goro cadde in ginocchio, evidentemente ancora stremato, ma prese quel pagliaccio per il colletto senza esitazione e iniziò l'interrogatorio.

    "Dimmi dov'è!"

    Non aspettò nemmeno un istante, riprese subito la rabbia che aveva precedentemente scartato e lo afferrò per il colletto, anche se preso dalle fitte di dolore.
    Puppet Master, anche se la situazione era tutt'altro che a suo favore, ridacchio debolmente.

    "Davvero credi che te lo dirò?"

    Goro ringhiò tra i denti, trattenendosi dal dargli il bis di ciò che ricevette prima.

    "Non capisci? Non puoi vincere! DIMMI DOV'È!!"

    A quel punto rise ancor di più, ignorando completamente la richiesta di Goro, il quale decise di fare una cosa alquanto dolorosa per lui.

    "Allora comincerò con il riprendermi il mio materiale genetico da dentro di te!"

    Puppet Master sbiancò, sapeva che Goro era abbastanza senza scrupoli da farlo e questo lo spaventava.

    "Non puoi farlo! Mi ucciderai!"

    "No, non lo farò...ma farà male..."

    Dunque, senza ascoltarlo ulteriormente, infilo la sua mano destra nel suo petto e iniziò a "purificare" il suo DNA dalla presenza del suo materiale genetico, costringendo Puppet Master a provare un dolore inimmaginabile.
    Kuron non ebbe reazione, rimase li a guardare, dopotutto, anche lei aveva dei conti in sospeso con quel folle.
    Il processo durò alcuni minuti, non poteva rischiare di ucciderlo, e doveva anche guarirlo, altrimenti sarebbe morto per le ferite, cosa che, comunque, creò un grande dolore al poveraccio, il quale cominciò anche a piangere dal dolore.
    Lo straziante processo, finalmente, terminò, e Goro si sentì rinvigorito dopo aver recuperato quel materiale genetico, mentre Puppet Master, beh, non era messo tanto bene, anche se completamente guarito.

    "Adesso mi dirai dov'è, niente più storie..."

    Piangendo, iniziò a parlare.

    "È nascosta, non ti dirò dove o perché, saranno gli altri a farlo quando lo riterranno opportuno..."

    Riprese il respiro e diede un colpo di pianto per liberarsi un istante.

    "...non saprai mai dov'è, ed è questo quello che un mostro come te merita!"

    Dopodiché, sia per il dolore provato che per la generale fatica, perse nuovamente i sensi, lasciando Goro in preda ad una furia cieca.

    "RAAAAAAAGH!"

    Di colpo si potenziò le gambe e saltò fuori dall'edificio, sfondando il soffitto con le braccia, anch'esse potenziate, dopodiché, all'atterraggio, sbatté i suoi pugni a terra, creando un cratere come fece prima nel magazzino.

    "TUTTO QUESTO PER NIENTE!!"

    Continuò a battere i pugni per terra, sempre con più violenza, finché Kuron non lo fermò, cercando di calmarlo.

    "Non è così che la troverai!"

    Nel mentre gli bloccò le braccia, fermando i suoi pugni.

    "E come allora? Dovrei aspettare che dei rapitori anormali e pericolosi mi chiamino per dire che l'hanno uccisa? Eh?!"

    "Andrà tutto bene! Non la uccideranno, altrimenti non avranno niente con cui attirarti!"

    Non poteva non darle ragione, ma anche questo lo faceva infuriare.
    Kuron lasciò le sue braccia e Goro le appoggiò a terra senza più nessun desiderio di distruzione, stanco per le evoluzioni che si stavano disattivando, stanco di quella storia, stanco di tutto!

    "La salveremo, stanne certo..."

    Goro non disse niente, rimase solo li, a guardare il terreno per alcuni secondi, dopodiché si rialzò, portando Kuron con se al dormitorio dove l'avrebbe nascosta e dove avrebbe cercato di riposare...quella giornata era stata troppo per lui.


    FINE PRIMA PARTE






    I fatti della narrazione si ripercuoteranno nelle seguenti multiple.



    Edited by CellO_o - 27/11/2013, 18:07
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    AF's Master of the End
    La Luce

    Group
    Admin
    Posts
    3,788
    Anormalità
    +21
    Location
    Non so nemmeno dove sono ora, figuriamoci se posso ricordare da dove provengo

    Status
    Fine
    Ordunque passiamo alla valutazione. Questa è la tua prima solitaria nella quale affronti una battaglia e possiamo dire che sei partito con il botto. Una narrazione ben scritta, bella ed anche avvincente. Quindi si, mi è piaciuta. I personaggi sono sempre coerenti con se stessi, molto interessante l'introduzione del clone di Goro che è anche un po' sua figlia (geneticamente simile a lui ed alla sua Asako) e la trama promette di svilupparsi in modo interessante. Uhm...credo che non aggiungerò altro per non dilungarmi sempre troppo, già i post sono chilometrici, se rendo tali anche le valutazioni poi è sicuro che nessuno più le legge per passare direttamente al numero, come in troppi fanno nelle recensioni di qualunque media. Quindi, visto che lo si attende tanto, passo ad assegnare il freddo numero.

    EXP: 14
     
    Top
    .
7 replies since 31/10/2013, 18:59   123 views
  Share  
.
Top