[CONCLUSA] Lotta (a)normale

Narrazione multipla battaglia chiusa (Spugna 93 e CellO_o)

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    Tic-tac, tic-tac. Bip-bip. Bip-bip. Tack.
    Solo le dieci e cinquanta e va tutto bene! Sono le dieci e cinquanta e tre secondi e va tutto bene! Sono le...
    Zitto! Mi deconcentri!
    Bla bla bla, sempre colpa mia secondo te. Non sei per niente gentile!
    Allora prova a non inviarmi nessun pensiero!
    Come sei scontroso...

    Il ragazzo sbuffa mentre è appoggiato ad un muro dentro ad uno spiazzo delineato da delle case. Fortuna che questa area è piuttosto grande, l'ideale per dei combattimenti che non devono attirare l'attenzione, inoltre questa sera non c'è nessuna macchina, quindi ancora più spazio per muoversi.
    Sta aspettando una persona, un certo Goro qualcosa, giusto perché vuole provare a ucciderlo.
    Si, lo so. Molti di voi staranno dicendo: “ Ma no! Zeshin uccide solo chi sa il suo segreto o chi è andato a letto con sua sorella!”. Ebbene, il caro Goro, grazie ad una certa Kuruki, è riuscito a scoprire il suo segreto. Ok, Kuruki l'ha costretto a rivelarlo anche alle altre persone che erano presenti li, solo che l'unico che è sembrato veramente pericoloso del gruppo è stato Goro. Al secondo posto c'è il tipo che ha fatto il piccolo tornado finale, poi c'è la ragazza del toro e per finire il tipo che leggeva la mente.
    Tuttavia Goro e mister secondo posto sono in quelle posizioni grazie anche al fatto che i loro poteri non sono molto chiari. Quindi Zes ha deciso di occuparsi di loro da quello che gli è sembrato più forte subito.
    Per questo ha mandato il seguente messaggio a Goro:

    CITAZIONE
    Io so il tuo segreto, tu potresti sapere il mio. Incontriamoci tra tre giorni fuori dalla scuola, nello spiazzo dietro alla via Fukutugu alle undici in punto. Molto probabilmente ci riconoscerai subito, quindi evito di dirti chi siamo. Al massimo ci presenteremo noi.

    Z&S



    Perché hai deciso di nominarmi nella lettera? E perché fai una cosa del genere? Di solito non colpisci a tradimento?
    Perché cosi lo possiamo confondere, poi, appunto perché è molto più pericoloso delle persone normali è inutile provarlo a battere dentro alla scuola, potremmo allarmare gli altri. Inoltre potrebbe essere una buona occasione per capire quanto siamo forti...
    In che senso?
    Nel senso che molto probabilmente, se vogliamo togliere di mezzo la sezione -13 allora dobbiamo capire se riusciremo mai a battere Kuruki e l'altro tizio che è comparso a fine battaglia.
    Bah, continuo a non capirti.
    Cosa non capisci?
    Il fatto che ti devi mettere cosi tanto in pericolo soltanto perché vuoi combattere!
    Non voglio combattere! È solo che se riusciamo a uccidere lui allora molto probabilmente non riusciremo a fare nulla contro i -13!
    Come no. Tu vuoi solo provare di nuovo i brividi che ti sono venuti durante la battaglia. Ti piace il sangue e ancor di più combattere. Ma tanto non mi ascolti, per cui è inutile parlare.

    Si stringe ancora di più la giacca che portato con se per cercare di scaldarsi. cercando di scaldarsi. Purtroppo ha soltanto addosso dei pantaloncini aderenti (che bella visione...) e una maglietta blu, tutto ignifugo, giusto per essere sicuro di non dover andare in giro nudo dopo la battaglia.
    Il pensiero va a quel losco figuro che è comparso mettendo fine a quella battaglia. Il solo pensiero gli fa venire la pelle d'oca grazie al fatto che è riuscito a percepire qualcosa di veramente malsano dentro di lui.
    Se quello è il capo, molto probabilmente gli altri sono simili a lui, visto Kuruki...
    Ma perché ti preoccupi? Basta bruciare tutto e tutti e siamo a posto. Non capisco questa tua ossessione per la ragazza. Non è che ti piace?

    Nascosto dall'ombra del muro, il volto di Zeshin assume un grado in più di colore.
    Ma che dici! Come può piacermi una psicopatica come lei?!
    Ah, non lo so. Però ti piace.
    Non mi piace e...

    Interrompe il pensiero alla vista della persone attesa, non credeva che si sarebbe presentata veramente. Alza una mano in segno di pace e si avvicina verso l'ospite tendendo la stessa mano.
    Fammi indovinare, non ti ricordi me, vero?
    Esordisce cosi, con un sorriso falsissimo sul volto. É tentato di far comparire subito una fiamma nel posto in cui si trova il ragazzo, ma visto che ignora le sue capacità forse è un po' troppo rischioso farlo subito.
     
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    Goro Nishimura
    Come sempre, Goro passò l'intera nottata a sperimentare su se stesso, non notando dunque l'arrivo di quel messaggio sotto la sua porta se non il mattino successivo prima di dirigersi in classe.
    Una volta notato, lo prese in mano, già abbastanza innervosito, visto cosa poteva rappresentare per lui, e nell'aprirlo, di sicuro non si calmò.

    CITAZIONE
    Io so il tuo segreto, tu potresti sapere il mio. Incontriamoci tra tre giorni fuori dalla scuola, nello spiazzo dietro alla via Fukutugu alle undici in punto. Molto probabilmente ci riconoscerai subito, quindi evito di dirti chi siamo. Al massimo ci presenteremo noi.

    Z&S

    Bene, cosa accadde nella testa di Goro?

    "Un altro problema..."

    Sempre con l'attivazione inconsapevole di Evolution, Goro pestò violentemente a terra, facendo tremare la pavimentazione per molti metri, ma poi si calmò, cercando di riottenere la pazienza già persa da tempo.

    "Va bene, tre giorni..."

    I giorni passarono in fretta per lui, anzi, non lo fecero, furono lenti e dolorosi poiché non aveva ancora trovato Asako e già gli si era parato davanti un altro ostacolo, ed era sicuro non si trattasse di uno di loro, lo poteva capire dalla scrittura della lettera.
    Arrivò nel luogo prestabilito verso le undici meno dieci di sera, guardandosi intorno e attivando subito alcune evoluzioni, tenendosi pronto a tutto.
    Attivò la rigenerazione, potenziò la sua muscolatura per due volte e la sua struttura ossea una sola volta, evolvendo nuovamente per concentrare tutta la muscolatura nella sua taglia normale, lasciando in pausa il Mass Generator.

    "Odio combattere, spero non debba risolversi in quel modo..."

    Dopo alcuni istanti vide un ragazzo in maglietta e pantaloni, e in lui riconobbe presto uno dei ragazzi con i quali combatté Kuruki, la ragazza in grado di riavvolgere il proprio tempo, il quale si avvicinò a lui facendo cenno di non volerlo attaccare.
    Cosa voleva? Che fosse davvero preoccupato per il suo potere?

    "Fammi indovinare, non ti ricordi me, vero?"

    "Mi ricordo di tutto ciò che non è normale, e tu non lo sei come non lo sono io."

    Una risposta che avrebbe potuto raggelarlo, per quanto sembrasse già abbastanza infreddolito.

    "Perché mi hai chiamato qui?"

    Non diede importanza alla mano, era preso da altri pensieri e altre preoccupazioni, non aveva tempo per essere amichevole e non aveva tempo per incontri notturni tra anormali, non in quel periodo.






    Edited by CellO_o - 9/1/2014, 06:20
     
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    Simpatico...
    Il ragazzo abbassa la mano, sempre con quel sorriso falsissimo sul volto. Eh si, Goro si ricorda di lui e delle sue fiamme.
    Perché mi hai chiamato qui?
    A quelle parole sbuffa e si gira di 180°, tornando verso il posto in cui si era posizionato prima.
    Subito dritto al punto? Neanche un “ciao, come va e chi cazzo sei?”?
    Altro mezzo giro e si mette guardarlo sempre con quel sorriso, tuttavia accenna ad un inchino.
    Comunque mi chiamo Zeshin Sakamoto, ci siamo anche incontrati quella volta che si è bloccato l'ascensore al centro commerciale.
    Uuuuuh, quello in cui la role è rimasta bloccata per mesi?
    Cert... CHE?!
    Ma si, ci siamo rimasti dei mesi la dentro.
    Di cosa diamine stai parlando?
    Ah, vero. Tu non credi alla mia teoria.
    Quale? Quella del sole?
    No, quella in cui in verità siamo solo i pg di un gioco di ruolo via forum.

    Sssssssè.
    Solo ora si accorge che si è messo a ignorare il suo “ospite”. Con un gesto dimostra che ha un qualcosa attaccato ad un orecchio.
    Scusa, il mio collaboratore ha iniziato a dire delle stupidate e purtroppo l'ho dovuto ascoltare.
    Dovrebbe essere un auricolare mentre invece è soltanto qualcosa di cartone e cotone, giusto per non dover dire al mondo che sente una voce dentro alla sua testa.
    Comunque, voglio discutere del fatto che entrambi sappiamo un segreto scomodo dell'altro, quindi ti voglio proporre un patto.
    Il sorriso si allarga in un modo inquietante, mentre la pupilla degli occhi si dilata e una strana voglia di mordere e sbranare inizia a farsi sentire... Non è la prima volta che la prova, però ultimamente si fa sempre più forte, senza contare che la sconfitta subita contro Kuruki l'ha reso un po' più instabile di quello che è di solito.
    Che ne dici di bruciare?
    Appena pronuncia quelle parole una fiamma rossa spunta dal nulla esattamente dov'è l'altro ragazzo.
     
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    Goro Nishimura
    Le parole di Goro sembrarono sortire un qualche effetto su Zeshin, il quale ritirò la mano e fece un giro su se stesso, tornando da dove era arrivato, un punto non troppo distante da li.

    "Subito dritto al punto? Neanche un “ciao, come va e chi cazzo sei?”?"

    Anche lui sembrava abbastanza diretto nel parlare, ma sembrava più un fatto di terminologia che altro, non poteva essere così tranquillo e "simpatico" dopo avergli mandato un messaggio del genere, sempre che non fosse dotato di una personalità bizzarra, cosa non rara negli incontri di Goro.

    "Non sono mai stato bravo a divagare..."

    Risposta, come sempre, fredda e seria.

    "Comunque mi chiamo Zeshin Sakamoto, ci siamo anche incontrati quella volta che si è bloccato l'ascensore al centro commerciale."

    Quell'evento l'aveva tranquillamente rimosso, non gli sembrava abbastanza importante da essere ricordato, ma ora che ne parlava, tornò rapidamente alla luce, facendogli ricordare l'evento.

    "Sì, me lo ricordo."

    Detto questo, per alcuni momenti sembrò perdersi, come se si fosse estraniato da qualche altra parte, per poi esordire indicando qualcosa nel suo orecchio, difficile da vedere a quell'ora, spiegando che il suo collaboratore si era messo a dire stupidaggini, cosa difficile da credere visto il momento, ma non era impossibile.

    "Comunque, voglio discutere del fatto che entrambi sappiamo un segreto scomodo dell'altro, quindi ti voglio proporre un patto."

    Finalmente iniziò ad interessare Goro, era questo che voleva sapere, cosa volesse da lui.
    Quando il ragazzo, proposta la sua "idea", fece spuntare le fiamme dove si trovava lui, Goro mise in "standby" i suoi recettori del dolore, ottenendo un paio di secondi d'azione senza il rischio di subire il dolore provocato dalle fiamme (1 PA), mossa atta principalmente a far credere a Zeshin che non gli stava facendo niente.

    "Immaginavo..."

    Senza pensarci troppo, Goro si slanciò in avanti, caricando Zeshin apparentemente a testa bassa, cambiando di colpo direzione nel momento in cui si fosse avvicinato abbastanza a lui o in caso decidesse di attaccare, evitando il colpo (2 PA).
    Fatta quella mossa, avrebbe frenato di colpo per poter sferrare un calcio al fianco del mangia fuoco, tentando subito di allontanarsi da lui con un successivo sbalzo che lo lanciò all'indietro di qualche metro (2 PA), roteando a mezz'aria per spegnere eventuali fiamme che gli rimasero addosso (1 PA).

    "Detesto combattere, specialmente se non posso farlo a modo mio..."

    L'aver messo in standby i suoi recettori del dolore gli permise di andare avanti anche con quelle ustioni terribili, ma era più pericoloso mantenerla attiva che disattivarla, visto che non gli avrebbe permesso di avvertire i danni subiti, avrebbe dunque dovuto disattivarla successivamente...per fortuna che la rigenerazione stava già agendo sui danni, riducendoli di non poco.

    "Crea e controlla fiamme, devo stare attento ad ogni sua azione."

    E rimase fermo li, in attesa di un suo ulteriore attacco.






    Edited by CellO_o - 14/1/2014, 00:29
     
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    Quindi brucia...
    Questo era l'unica vera preoccupazione del ragazzo riguardante Goro, visto che durante la battaglia l'ha visto tirare fuori delle ossa e ingrossare i muscoli. Vedere che sulla sua pelle si creano delle ustioni e sentire l'odore di carne bruciata lo fece rilassare, rendendosi conto che forse non è cosi potente come credeva. Vero, Goro non urla dal dolore ma pazienza, l'importante è che bruci come una qualunque altra persona.
    Per questo, quando il suo nemico inizia a caricarlo, si mette a gambe e braccia aperte come un portiere, mentre una nuova fiamma nasce dove si trova lui, abbracciandolo e ricoprendolo completamente(1 Pa). Tutto questo venne fatto dopo aver gettato la giacca lontana da lui, non vuole morire di freddo mentre torna a casa.
    Forza, vieni da papino!
    Ovviamente pronuncia quella frase con un sorriso folle sul volto. È un cattivo, lo deve avere.
    Rimane stupito quando Goro si ferma e gli sferra un calcio al fianco. Un calcio che gli toglie il respiro per qualche secondo.
    Concentrati Cassiopea!
    Tempo di recuperare il fiato e il suo nemico ha già fatto qualche piroetta per aria, spegnendo quelle poche fiammelle che erano riuscite ad attecchire sul suo vestito, inoltre le ustioni incominciavano già a guarire ad una velocità molto... anormale (che battutona...).
    Uuuuuuuuuuuuuh. Quindi guarisci molto velocemente? Che Fortuna! Però, se ti brucio finché non ci sono solo le tue ceneri, che succede?
    E senza aspettare nessuna risposta inizia a correre verso il nemico, portando la fiamma con se e lasciando una scia scura al suo passaggio (1 Pa). Tuttavia questo è solo un diversivo, visto che il suo vero obbiettivo è quello di colpirlo con due palle di fuoco che stanno dietro “scheletrino” e che si stanno dirigendo verso il nemico, cercando di colpirlo alla schiena, il punto non è importante (4 Pa).
    Per la cronaca, le ha create mentre stava parlando, giusto per cercare di attirare l'attenzione su di lui. Inoltre spera che faccia a sentire il calore visto le parti bruciate. Tuttavia, se in un qualche modo le sfere infuocate vanno a finire contro il mangia-fuoco, non dovrebbe succedergli nulla, tanto sono fatte con il suo fuoco rosso.
     
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    Goro Nishimura
    Anche dopo averlo visto rivestirsi di fiamme, nulla poteva cambiare il corso delle sue azioni, non ne aveva intenzione, dunque mandò a segno il calcio e, una volta riprese le distanze, lo osservò rimettersi in piedi dopo aver perso il fiato per alcuni momenti.

    "Maledizione...ha un fisico umano, non potrò colpirlo con il massimo della mia forza..."

    I potenziamenti che aveva attivato in precedenza bastavano per spezzarlo letteralmente in due, non dividendolo, ovviamente, ma di sicuro l'avrebbe "rotto" e non voleva assolutamente farlo, non lo accettava.

    "Uuuuuuuuuuuuuh. Quindi guarisci molto velocemente? Che Fortuna! Però, se ti brucio finché non ci sono solo le tue ceneri, che succede?"

    Il ragazzo aveva una qualche fissazione con le fiamme e di sicuro non era normale, non con un comportamento tanto strano e scavezzacollo.
    Vedendolo caricare, lasciando dietro di se una scia nera, Goro pensò bene di ricambiare l'idea, soprattutto quando notò le sfere di fuoco alle sue spalle, non grazie al calore da loro esercitato, ma dalla luce che, in contrasto con l'ombra della notte, le rese alquanto visibili anche da dietro di lui.
    Iniziò a caricare, consapevole che si era andato a ficcare in una trappola, ma quando una trappola viene scoperta, non si tratta più di un pericolo (1 PA). Approfittando del momento, Goro attivò il Mass Generator per potenziare la velocità e la sua resistenza fisica, non necessitando, in questa situazione, di ulteriore prestanza muscolare, diventando così più veloce e resistente (2 PA). Fece subito uso di questa nuova velocità iniziando a zigzagare a destra e a sinistra, mantenendo l'avanzata, tentando di confondere il mangia fuoco, scattando improvvisamente verso destra, evitando le palle di fuoco e lanciandosi ad una degna distanza, dando poi un poderoso calcio ad un lampione, lanciandolo in direzione di Zeshin e preparandosi per la sua successiva mossa (3 PA).

    "Non credo avrà molto effetto, ma è meglio osservare il suo potere prima di essere avventati."




     
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    Nel lasso di tempo che va dal punto in cui si lancia alla carica contro Goro fino al lampione che gli viene addosso, Zeshin ebbe molti pensieri. I meno rilevanti riguardavano la bellezze delle sue fiamme rosse e che sarebbe capace di stare dentro una di esse tutto il giorno, cosa che fa quando è particolarmente depresso. Qualche altro pensiero riguarda il fatto che il suo nemico è uno stupido, visto che, citò le sue testuali parole, “Soltanto uno più idiota di Wheatley sarebbe capace di andare contro una torcia umana”. Gli altri pensieri furono qualcosa del tipo “cazzo, ecc...” grazie al palo della luce che gli veniva incontro. Fortuna che il suo istinto di sopravivenza ebbe il sopravvento e mandò le due palle di fuoco che aveva mandato contro il suo nemico e che ora si trovano dietro di lui, contro il palo, causando un'esplosione che fermò l'avanzata del pezzo di ferro (2 Pa).
    Da sempre dentro la sua fiamma, che tiene viva (1 Pa), inizia ad applaudire in un modo lento ma ritmato.
    Bel colpo quello del lampione. Se non fosse per le sfere a quest'ora sarei steso per terra con quello addosso.
    Poi china la testa di lato un pochino, facendo finta di mettere su il broncio.
    Comunque sei proprio scorbutico. Non dici niente, neanche una presa in giro. Cos'è, ti ho bruciato la lingua?
    Dopo questa frase la tira fuori, prendendosela tra due dita.
    Vhedi qesta? Dovesti usalla di fiù. (traduzione: Vedi questa? Dovresti usarla di più.)
    Dopo la rimette in bocca e ricomincia a sorridere con il sorriso falso di prima.
    Non hai mai visto un film o un cartone d'azione? In cui casualmente c'è sempre una scambio di battute durante lo scontro? Sia per sapere quale è il piano del cattivo di turno, sia perché i produttori devono riempire lo spazio in cui i due si guardano dritti negli occhi.
    Perché non lo attacchi?
    Perché è più bello se parliamo.
    Perché sei così imbecille?
    Sapete già tutti come va a finire. Zeshin che inizia a guardare il vuoto e niente lo può distrarre. Neanche un cannone. Neanche Iron man. Neanche il procione parlante dei Guardiani della galassia. Neanche Shell che passa ballando il can can e facendo portali ovunque. Niente, è completamente assorbito dalla conversazione che avviene dentro alla sua testa. Anzi, forse una grossa botta lo può risvegliare.

    Edited by Spugna 93 - 14/1/2014, 21:05
     
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    Il palo venne prontamente distrutto dalle fiamme del ragazzo, come previsto da Goro, il quale era ormai libero dai suoi rossi inseguitori.

    "Non sembra molto attento ai suoi dintorni..."

    Effettivamente, questa era un'affermazione facile da fare per Goro, dopotutto, tra lui e il suo avversario c'era una certa somiglianza dovuta alla loro differenza: come lui analizzava la situazione per tirarne fuori tutto il possibile, l'altro sembrava avventato e senza freni.
    Dopo alcuni istanti, riprese spavaldamente a parlare dopo essersi complimentato per il colpo del palo.

    "Comunque sei proprio scorbutico. Non dici niente, neanche una presa in giro. Cos'è, ti ho bruciato la lingua?"

    Frase seguita dalla pratica dimostrazione del funzionamento della lingua...si stava scontrando contro un pagliaccio o contro un pazzo?...o entrambe le cose?

    "Non hai mai visto un film o un cartone d'azione? In cui casualmente c'è sempre una scambio di battute durante lo scontro? Sia per sapere quale è il piano del cattivo di turno, sia perché i produttori devono riempire lo spazio in cui i due si guardano dritti negli occhi."

    Continuò a dire stupidaggini, paragonando, sotto certi aspetti, quello scontro ad una cosa osservabile in un cartone animato, peccato che la differenza era nel corpo delle due cose.
    Dopo quel monologo, Zeshin si perse nel nulla, rimanendo ad osservare un punto vuoto per molto tempo, dando a Goro tutte le possibilità di colpirlo.

    "Prima la finiamo, meglio è..."

    Approfittando della sua trance, Goro diede al suo braccio la possibilità di allungarsi, permettendo alla sua mano di raggiungere il volto di Zeshin per afferrarlo (2 PA). Nel caso vi fosse riuscito, con un rapido movimento del braccio ed il successivo ritorno alla normale forma, portò con se Zeshin per atterrarlo con violenza davanti ai suoi piedi, sperando di fargli perdere i sensi (2 PA).
    Una volta atterrato, modificò i suoi succhi gastrici per aumentarne la percentuale di acido cloridrico, rendendoli letali, e creò una bolla nella sua gola, molto grande e adatta a contenere tali acidi, modificando nella mutazione anche lo stomaco (2 PA).

    "Se non sei disposto a perdere letteralmente la tua faccia, ti consiglio di non usare il tuo fuoco..."

    Il suo tono di voce era leggermente più grave, vista la pressione esercitata nella sua gola.

    "...ora fermo e ascoltami: nessun anormale di mia conoscenza sarebbe disposto a "presentarsi" al mondo, il pericolo è troppo grosso, dunque non crederti più speciale di altri, nessuno rivelerà il tuo segreto in particolare..."

    Iniziò Goro.

    "...Nessuno dei presenti quel giorno lo farebbe, alcuni perché non danno importanza alla loro situazione e altri perché lo sanno già, dunque puoi anche smetterla di dar fuoco a qualunque cosa."

    Il solito tono freddo e serio era reso più, come dire, convincente dalla presenza di tutto quell'acido nella sua gola e dalla tonalità più bassa e roca della sua voce, anche se ciò non bastava a fargli capire cosa avrebbe detto il mangia fuoco, visto che non era impossibile levarsi da quella situazione.




     
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    Cosa potrei dire... Zeshin non ha per niente chiaro cosa è successo. Prima stava facendo il simili-monologo del malvagio di turno, provando ad interagire con il suo avversario, poi si ritrova steso per terra con sopra Goro e senza fiamma. Ah già, con anche un bel dolore alla schiena tra parentesi.
    Inoltre, prima che potesse riprendersi, Goro inizia (finalmente) a parlare.
    "Se non sei disposto a perdere letteralmente la tua faccia, ti consiglio di non usare il tuo fuoco...”
    E, miracolosamente, continua a parlare!
    “...ora fermo e ascoltami: nessun anormale di mia conoscenza sarebbe disposto a "presentarsi" al mondo, il pericolo è troppo grosso, dunque non crederti più speciale di altri, nessuno rivelerà il tuo segreto in particolare... ."
    E decide di concludere il discorso cercando di rassicurare il mangia-fuoco.
    "...Nessuno dei presenti quel giorno lo farebbe, alcuni perché non danno importanza alla loro situazione e altri perché lo sanno già, dunque puoi anche smetterla di dar fuoco a qualunque cosa."
    Tutto questo sarebbe estremamente toccante se non fosse per quello strano odore che esce dalla sua bocca quando parla. Un odore strano, che però fa pizzicare le bruciature che Zeshin ha sulle mani. Molto probabilmente è il collegamento che c'è tra la prima prima frase e quell'odore a far capire che da qualche parte c'è dell'acido pronto a riversarsi su di lui. Non riesce a capire dove perché Scheletrino la la mano sulla faccia del mangia-fuoco, impedendogli di vedere.
    Alzi la mano chi si ricorda cosa è successo quella notte in cui Zeshin si è procurato quelle bruciature! Infatti è per questo motivo che il nostro protagonista inizia inspiegabilmente a ridere, mentre Goro finisce il suo discorso.
    É cosi che mi vuoi uccidere? Usando dell'acido? Uhuhuhuhuhu.
    Le mani, ancora libere, si dirigono verso la mano che lo tiene inchiodato a terra, mentre lui continua a ridere.
    Vuoi farmi ingoiare dell'acido? Non sei per niente originale, c'è già morta mia sorella in questo modo.
    Le mani stringono forte il braccio, mentre sulla sua bocca spunta di nuovo un sorriso “leggermente” pazzo, tuttavia negli occhi non c'è più nessuna traccia di sanità mentale.
    Hai capito Sat? Abbiamo un copione. Uhuhuhu.
    Poi c'è un piccolo momento di calma, in cui Zeshin inizia a sussurrare qualcosa. Un qualcosa che assomiglia alla parola “fiamme” ripetuta continuamente.
    Le mani continuano a stringere il braccio di lui, mentre il mangia-fuoco continua con la sua litania, che interrompe all'improvviso per esordire con un:
    Copione del cazzo.
    Dalle mani esplodono due fiamme rosse piuttosto violente, che mirano a bruciare qualunque cosa tocchi Zeshin. Sfortunatamente sta toccando la mano di Goro in un modo piuttosto aggressivo.(2 Pa) Ora il pizzicore alle mani si è trasformato in un bruciore immaginario, che gli da molto fastidio. Molto probabilmente è per questo motivo che ricomincia a ridere come un pazzo qualunque.
     
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    Goro Nishimura
    Goro sperava di fargli capire meglio la situazione spiegandogli come le cose sarebbero andate, ma non servì, anzi, Zeshin sembrò cambiare nuovamente atteggiamento con uno apparentemente più malsano.

    "É cosi che mi vuoi uccidere? Usando dell'acido? Uhuhuhuhuhu."

    Uccidere? Davvero pensava che Goro mirasse ad ucciderlo? Anche dopo essersi visto volare addosso un palo lanciato da quest'ultimo? Per come la stava prendendo, l'acido sembrava causargli strane reazioni.

    "Vuoi farmi ingoiare dell'acido? Non sei per niente originale, c'è già morta mia sorella in questo modo."

    Ecco svelato l'arcano! Goro, per sua sfortuna, sembrava aver toccato un punto debole della sua psiche, cosa che non giocò assolutamente a suo favore, soprattutto dal punto di vista strategico, visto che non intendeva nemmeno usarlo quell'acido.
    Nel sentirsi stringere il braccio, Goro ebbe giustamente svariati brutti presentimenti, dopotutto aveva a che fare con un piromante, dunque ci mise poco a decidere di mutare le due evoluzioni riguardanti l'acido in una membrana ossea sottocutanea assai resistente, per non contare il bonus già dato dal Mass Generator (2 PA).
    Quando si riferì ad un certo "Sat", capì che doveva trattarsi del suo complice con il quale si teneva in contatto tramite l'auricolare, passando poi all'ultima sua affermazione prima delle fiamme.

    "Copione del cazzo."

    Le fiamme bruciarono quasi all'istante la sua pelle e danneggiarono rapidamente la parte di membrana ossea che ricopriva l'avambraccio, dunque fu costretto ad agire in fretta, optando per una "diplomazia" più fisica.
    Sfruttando la presa che aveva sul suo braccio e rendendola più salda afferrandolo per il collo, Goro iniziò a sbattere ripetutamente al suolo Zeshin, una volta a sinistra e l'altra a destra, lanciandolo poi contro un palo della luce, senza badare più di tanto al dosaggio della forza, aveva bisogno di una lezione a quel punto (3 PA).
    Vista la forza delle fiamme e la loro concentrazione, Goro non rimase stupito nel vedere che del suo braccio rimaneva l'osso.

    "Maledizione, questo non potrò usarlo per un po'..."

    Non aveva nemmeno il problema del dolore tra nervi e carne completamente bruciati e un braccio ossuto tenuto insieme solo da alcuni pezzi ti tendine e membrana ossea.
    Visto il problema generato dalla mancanza del braccio, decise di utilizzare un'altra evoluzione per dare un boost alla rigenerazione, così da diminuire il tempo di ricrescita di tutto ciò che ricopriva le ossa dell'avambraccio (1 PA).




     
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    Zeshin non reagisce, si lascia pestare e sbattere di qua e di là come se fosse un sacco di patate. Tuttavia è costretto a mollare la presa quando Scheletrino lo butta contro un palo della luce. Sente tutto il corpo come se fosse un livido unico mentre vari tagli si sono aperti sulla schiena in seguito all'ultimo colpo. Come se non bastasse adesso fa fatica a respirare, visto che l'ultimo colpo gli ha fatto svuotare i polmoni dall'aria e il dolore che prova non aiuta per niente. Tuttavia l'odore dolciastro della carne bruciata gli da soddisfazione mentre si sente scivolare via, però riesce a rimanere sveglio. Non sa nemmeno lui come ci è riuscito, ma decide di stringere i denti e andare avanti, nonostante il dolore unico che prova.
    Hey, sai come mi sono fatto queste cicatrici?
    Il sorrisetto è ancora li nonostante qualche colpo di tosse prova a mandarlo via.
    Il piromante alza il volto e lo fissa dritto negli occhi, mentre le mani scivolano giù e le fiamme scompaiono. Però dice un'altra frase, indipendentemente da quello che dice Goro.
    Oppure stavolta vuoi passare a sciogliermi i palmi delle mani al posto dei dorsi?
    Continua a sorridere ma dagli occhi si capisce che il momento di follia sta passando e che gli basta un altro colpo per andare K.O. visto che si sta tenendo sveglio a fatica. Non riesce neanche a usare le mani da quanto è “senza forze”. Neanche nella battaglia con Kuruki ha preso cosi tante botte.

    Edited by Spugna 93 - 22/2/2014, 18:07
     
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    Goro Nishimura
    Neanche dopo quel pestaggio riuscì a mandare al tappeto quel ragazzo, sembrava reggersi in piedi solo con la forza di volontà, roba da non credere.

    "Odio combattere...odio arrivare a queste situazioni..."

    Il suo odio per questo genere di cose, non era un odio dovuto alle noie che ciò causava, bensì all'odio che provava per se stesso quando usava il suo potere per far del male a qualcuno, fosse lui in vantaggio o in svantaggio, non importava.
    Nel vederlo farfugliare quelle parole, Goro decise, per quanto poco desideroso di farlo, di metterlo al tappeto; vista la distanza i due e l'imprevedibilità di Zeshin, decise di optare per una mossa penosa, ovvero un calcio al suolo per lanciargli contro un pezzo di cemento mirato allo stomaco, non abbastanza grosso da rompergli chissà cosa, ma abbastanza da mettere a dormire quel che restava della sua coscienza (1 PA).
    Che lo prendesse o meno, la sua successiva azione non sarebbe cambiata più di tanto; se fosse andato K.O., si sarebbe avvicinato a lui per curarlo, preparando le sue siringhe e il suo sangue da mescolare a quello del mangia fuoco, in caso, invece, non fosse andato al tappeto, semplicemente avrebbe smesso di attaccarlo e gli avrebbe detto che, appunto, non intendeva più farlo, era andato ben oltre il suo limite di sopportazione, non poteva più fargli del male, non voleva.
    Si mise poi fermo in piedi a qualche metro da lui, mettendo le mani in tasca mentre aspettava che la carne ricrescesse sul braccio ossuto, il quale era ormai ricoperto in buona parte di tendini e pezzi di muscolatura.




     
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    Un pezzo di cemento. Un pezzo di cemento volante riesce a colpire allo stomaco Zeshin, mandandolo al tappeto senza rompergli fortunatamente nulla. Che sia chiaro, questo pezzo è stato mandato da Goro tramite un calcio. Una volta che è al tappeto prova a rialzarsi, ma sente gli occhi che si chiudono mentre sopra di lui una ragazza dai capelli viola ride.
    Essa ride di gusto, mentre si avvicina camminando perpendicolarmente al terreno. Si avvicina piano piano, mentre un piccolo sorriso folle si dipinge sul volto.
    Allora, cosa abbiamo qua? Un piccolo ragazzo che ha infranto qualche regola... ma che bella cosa!
    E senza dire altro tira un pugno sul petto di Zeshin. Peccato che codesta mano non colpisca il petto ma entrò dentro, mentre il mangia-fuoco inizia a sentire una sensazione di gelo intenso dal cuore.
    A quella sensazione il ragazzo inizia a urlare con le poche forze rimaste. Dalle urla sembra che dica:
    Falla smettere! Falla smettere!
    Shizuka ride, mentre avvicina la propria bocca al suo orecchio.
    Ti ricordo che solo tu puoi vedermi e sentirmi...
    Non si è accorto del nemico che si è avvicinato e iniettato una strana sostanza dentro al suo braccio.
    Sa soltanto che stavolta la sensazione di gelo è peggiorata, facendogli sembrare di essere dentro un cubo di ghiaccio e contemporaneamente di essere di un calore infernale, mentre le sue ferite fanno ancora più male di prima.
    Non riesce neanche a rialzarsi visto il masso che lo blocca per terra. Può soltanto urlare e sperare che prima o poi smetta.
     
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    Goro Nishimura
    Urlava come un pazzo, gli chiese di farla smettere, ma di chi parlava? Di qualcosa che solo la sua mente contorta vedeva o cos'altro? Non lo sapeva e non voleva saperlo.
    Attese pazientemente che le sue ferite si rimarginassero del tutto e, di conseguenza, che la smettesse di urlare, dopodiché andò lui stesso a levare quel pezzo di cemento da sopra di lui, lasciandolo libero come prima.

    "Adesso, dopo quella terribile sensazione, sei tornato in te?."

    Manteneva il solito tono di voce, sempre serio e freddo, il tutto mentre il suo braccio recuperava la sua costituzione, tornando quello di un tempo.

    "Non mi importa cosa volevi fare o cosa vorrai fare, non intendo continuare questo inutile scontro...per quel che conta, puoi anche considerarti vincitore, basta che la smettiamo con questa stupidaggine."

    Detto questo, rimase in attesa di una sua risposta, qualunque essa fosse.




     
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    Quando il tutto finisce ha mal di gola. Shizuka si è decisa a lasciare il suo corpo e il bruciore è scomparso, cosi come le sue ferite. L'unica cosa che è rimasta è la sensazione di gelo in tutto il suo corpo. Quando il suo avversario gli toglie il blocco di cemento che lo tiene inchiodato a terra la prima cosa che fa è mettersi in posizione fetale sul fianco sinistro e crea una fiamma che lo ingloba completamente. Sta respirando lentamente e affanosamente, mentre piano piano la sensazione di gelo lo abbandona. Shizuka lo sta fissando con un sorriso divertito sul volto mentre è distesa per aria. Ovviamente la gravità non viene esercitata nel suo caso.
    Cosa ti avevo promesso? Che i bambini cattivi li punisco sempre?
    Adesso ride, con una leggero tono sadico.
    Visto che mantengo sempre le promesse?
    Il respiro si stabilizza mentre la fiamma continua ad ardere intorno a lui. Non osa più muoversi grazie ai muscoli doloranti.
    "Non mi importa cosa volevi fare o cosa vorrai fare, non intendo continuare questo inutile scontro...per quel che conta, puoi anche considerarti vincitore, basta che la smettiamo con questa stupidaggine."
    Prova ad alzare una mano ma il dolore muscolare lo fa desistere.
    Due cose: primo, io sono sempre stato in me stesso. Secondo; una vittoria in questo caso si può avere soltanto con la morte di uno dei due. E io non ho intenzione di morire.
    Detto questo si rannicchia ancora di più, aspettando che quel dolore passi ancora un po', mentre si ciogiola dentro alla fiamma. “L'auricolare” è completamente bruciato e c'è ancora qualche resto di carta bruciata intorno all'orecchio destro del ragazzo. Intanto la ragazza decide che il posto è carino e inizia a camminare dove capita, finendo anche per metà corpo sotto terra.
     
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