[CONCLUSA] The rage of a monster in love [Parte Seconda]

Solitaria

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    Goro Nishimura
    La giornata era appena giunta al termine, lasciando spazio alla sera e Goro, accompagnato da Kuron, stava viaggiando nella foresta indicata da Puppet Master, un luogo di cui nemmeno lui sapeva l'esistenza.
    Era un luogo grande e fitto di vegetazione, verde anche all'oscurità della sera, "alberi che arrivavano a solleticare le stelle", avrebbe detto un poeta, ma in realtà si trattava solo di alberi molto alti che sembravano non finire mai, un luogo alquanto suggestivo.

    "Ha scelto evidentemente con cura il luogo in cui sfidarti..."

    Commentò Kuron, ben cosciente del fatto che fosse ovvio per lei quanto per Goro.

    "Già, un luogo che garantisce difficoltà di movimento e di vista...intende farmi usare troppe evoluzioni e impedirmi di combatterlo al pieno delle mie forze."

    Mentre i due parlavano, il loro viaggio continuava, senza però sapere in che luogo si sarebbero andati a trovare, sapendo solo che lo avrebbero trovato verso ovest.
    Il loro passo li portava sempre più all'interno della folta vegetazione, sempre più al buio, ma la cosa non li intaccò direttamente, visto che, tra le evoluzioni di Goro e il potenziamento delle caratteristiche fisiche di Kuron, il buio non rientrava nelle loro preoccupazioni, anche se questo andava ad intralciare l'utilizzo delle loro anormalità, visto il numero appena diminuito.

    "Questa volta sembra essersi organizzato davvero..."

    Ad un certo punto, mentre attraversavano uno stretto passaggio tra due alberi, sentirono una voce chiamarli, una voce troppo familiare.

    "Oooooh Gooooroooo...?"

    Quel tono fastidiosamente ironico, l'impostazione fonetica delle parole che uscivano da quella sua fetida fogna dentata...era lui.

    "Non vi vedo particolarmente in forma! Cos'è tutto quel sangue?"

    Si stavano guardando intorno, ignorando bellamente la sua domanda, senza però notare niente.

    "Avete avuto un simpatico incontro con le trappole del magazzino?"

    Solo adesso, Goro decise di accontentare la sua richiesta d'attenzione da parte sua.

    "Sì...ma ciò che mi importa, adesso, non è parlare delle trappole che abbiamo trovato al magazzino, voglio sapere dove si trova Asako, e ti consiglio di parlare alla svelta prima che decida di trovarti e estrarre altro DNA per divertirmi."

    Kuron era al suo fianco, altrettanto seria e innervosita dalla presenza di quel mostro dalla lingua lunga e biforcuta, desiderosa di fargliela pagare tanto quanto lo era Goro.
    Si sentì una risata nel vento.

    "Ancora con questa domanda...ma cambierai mai richiesta? Che ne so, che tempo fa o cose del genere!"

    Sempre con quel tono ironico e tremendamente fastidioso.
    Goro non era affatto in vena di fare quel genere di giochetti con lui e, se non fosse stato per la cintura fatta da Sophie quello stesso giorno, sarebbe già furioso, ma riuscì a controllarsi abbastanza da non urlargli di farsi vedere.

    "Uff, non sei divertente, come l'altra volta, del resto...ma voglio risolvere questo problema..."

    Goro e Kuron sentirono un forte rumore poco distante da loro, alle loro spalle, e videro uno di quegli enormi alberi crollargli addosso senza alcun preavviso o modo di notarlo prima che cadesse.
    Entrambi si scansarono, uno a destra e l'altra a sinistra, venendo poi attirati dalla risata di Puppet Master.

    "Sì, questa volta mi divertirò di più!"

    Detto questo, altri alberi iniziarono a crollare sempre nella loro direzione, costringendoli ad evitarli uno ad uno, dirigendosi nemmeno loro sapevano dove nel tentativo di scampare a quella trappola.
    Man mano che correvano, immaginando che fosse un modo per portarli dove voleva lui, si ritrovarono in una zona leggermente meno fitta del resto della boscaglia, ritrovandosi lui davanti, accompagnato da quello che appariva come un comune lupo dal pelo bianco.

    "Finalmente! Vi volevo presentare il mio ultimo clone, un simpatico lupo bianco dotato di alcuni poteri alquanto straordinari."

    Il tutto mentre lo accarezzava come se fosse effettivamente stato un suo amico, anche se si capiva lontano un miglio il contrario.

    "Te lo chiedo un'altra volta: dov'è Asako? Rispondi."

    Sia lui che Kuron erano alquanto nervosi, mentre lui era il ritratto della calma e della quiete, visto che, come sempre, aveva il coltello dalla parte del manico, cosa che lo esaltava visibilmente.

    "Potrei dirvelo, ma dopo dove starebbe il divertimento di mostrarvi questo?"

    Le sue parole furono seguite da una mutazione, quello che poco prima era un ragazzo con un fisico completamente normale, stava ora diventando qualcos'altro, un mostro.
    Divenne alto due metri e mezzo per una larghezza di spalle di almeno un metro, il volto mutò in un incrocio tra quello di un lupo e quello di un orso, come anche il suo fisico, il quale ottenne fattezze simili ma superiori a quelle di un qualunque orso, mescolandosi anche con l'evidente destrezza di un lupo. Il fisico divenne possente e peloso, anche se l'aggettivo "possente" non esprimeva appieno la nuova muscolatura da lui ottenuta, sorretta da due gambe che presero la forma di zampe lupine ma con una muscolatura evidentemente orsina. I denti divennero zanne acuminate, mentre le unghie divennero duri artigli, il tutto illuminato dai suoi occhi che erano appena divenuti dorati e senza pupille. (Link)

    "Che ne dici? Ho unito il DNA di vari orsi e lupi per creare questa forma, per non parlare di quello di alcuni gorilla...credo che sia più che adatto per uno come te, no?"

    Quella mutazione aveva preso entrambi di sorpresa, lasciandoli momentaneamente senza parole, ma Goro non impiegò più di alcuni secondi per riprendere il controllo di se stesso, avviando il progresso di evoluzione.

    "Oh, non preoccuparti, ti lascerò tutto il tempo di evolvere, ma lasciamo le parole per dopo, ora lasciamo che il tuo clone si diverta con il mio cucciolo."

    Il tempo di dire quelle parole e il lupo bianco prese anch'esso a mutare in una maniera indescrivibile, mutando in un mostro alto almeno un metro e settanta al garrese, un mostro dalla bocca abnorme e dentata come poche belve. (Link)

    "Non credere di-"

    In quel momento, Kuron lo interruppe.

    "Goro! Non preoccuparti per me e pensa a quel cane, io terrò a bada il lupo."

    La osservò indeciso, finché non parlò Puppet Master.

    "Forza, non l'hai sentita? Seguimi e preparati, perché non andrai oltre a me...Werewolf."

    Goro lo seguì, lasciando Kuron con quel lupo mostruoso, dando il via alle evoluzioni.
    Il nemico era potente, dunque decise di non lasciare nulla al caso, partendo subito con otto evoluzioni: quattro evoluzioni della muscolatura, compresse successivamente da un'altra evoluzione, seguite da un potenziamento della struttura ossea per supportare le mutazioni precedenti; passò poi alla creazione di un esoscheletro che lo ricoprì da capo a piedi, uno spettacolo incredibile quanto spaventoso, seguito dalla rigenerazione. Tutto ciò, aggiunto al potenziamento dei sensi, lo mandò subito a nove evoluzioni, una quantità a dir poco pericolosa per Goro, il quale attivò anche il Mass Generator, andando a potenziare gli attributi di forza e velocità delle evoluzioni che aveva attivato, rendendoli più forti del 50% in ogni evoluzione.

    "Non ti farò vincere..."

    Si mise in posizione da battaglia, preparando la guardia e non perdendolo d'occhio, mentre lui si posizionò a quattro zampe, come se dovesse scattare da un momento all'altro.

    "Non ce ne sarà bisogno, io non vincerò, ti surclasserò!"

    Mentre, tra Kuron e il lupo, la situazione era un po' diversa, con lei che lo osservava in posizione di difesa, dopo aver attivato tutti i suoi potenziamenti, e lui che le ringhiava contro con quella sfilza impossibile di denti.






    Edited by CellO_o - 22/7/2016, 00:42
     
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    Kuron osservò per alcuni istanti quel lupo, dopodiché iniziarono a girare intorno, senza mai distogliere lo sguardo l'uno dall'altra, uno ringhiando e l'altra analizzando la situazione.

    "Quel lupo ha di sicuro dei sensi più sviluppati dei miei, per non parlare di un'agilità che di base era già maggiore alla mia...non posso togliere, inoltre, la possibile presenza del DNA di Goro al suo interno, visto tutto il sangue che perse quella volta..."

    Non avevano tenuto in considerazione quel particolare, il DNA di Goro che potevano aver "riciclato" dal sangue sparso per tutto il magazzino, una mossa che potevano aver tranquillamente compiuto mentre lui, tornato alla sua stanza, terminava la sua guarigione.
    Kuron non perse mai di vista il bestione, ma poco le servì, vista la velocità con cui sparì sotto al suo naso.

    "Dov-"

    Non fece in tempo a chiederselo che quella bestia l'aveva già azzannata ad una gamba, lanciandola successivamente contro un albero con un rapido movimento del collo, albero che non faticò a spezzarsi per lasciarla passare oltre.
    Non si aspettava quella forza, se ne aspettava molta, ma non così tanta; la sua gamba era ridotta all'osso nella zona del polpaccio, cosa che non la lasciò indifferente.

    "Dannazione! Nrrgh..."

    Sentiva il dolore mentre la sua rigenerazione iniziava a guarire quella mancanza, ma il lupo non intendeva aspettare oltre e la caricò a testa bassa, cosa che le permise di prepararsi, visto che sapeva la direzione dell'attacco.
    Si spinse rapidamente in aria con l'unica gamba buona rimasta, osservando il pelo del mostro mentre passava, per poi afferrargli una zampa e, con una rotazione in aria, sbatterlo al suolo con tutta la forza che aveva in corpo.
    Lei atterrò sulla gamba buona, reggendosi solo su quella, mentre la creatura, ripresa la posizione a quattro zampe, non sembrava essere troppo scossa da quell'attacco.

    "Sarà più difficile del previsto..."

    Mentre questo accadeva, Goro e Werewolf, così si voleva far chiamare adesso, stavano ancora per cominciare.

    "Credo che comincerò io!"

    Sparì dalla vista, stessa mossa che fece il lupo contro Kuron, e quando riapparve alle sue spalle, tentò di colpirlo con un poderoso calcio, ma anche Goro si era potenziato, dunque non ebbe problemi nel voltarsi per prendergli la gamba e sbatterlo al suolo.

    "Non giocare, so di cosa sei capace, si è visto dal movimento dei tuoi muscoli."

    Sì, la sua analisi l'aveva notato, nei suoi movimenti aveva trattenuto più della metà delle sue capacità, e questo fece sorridere il mutante.

    "Ohoh! Allora il tuo occhio è veramente di qualità!"

    Si rialzò come se non avesse nemmeno sentito il colpo, spolverandosi le spalle con estrema calma.

    "Vedi, ho dimenticato un particolare di questa form-"

    Goro lo interruppe di colpo.

    "Contiene una parte del mio DNA, è ovvio, non può non averne con tutto il sangue che ho perso quel giorno."

    Smise di sorridere, gli aveva levato tutto il gusto della rivelazione.

    "Certo che tu sei proprio un guastafeste."

    Riprese l'attacco ma, questa volta, non andò "lentamente" come prima.
    Goro non si aspettò tanta velocità, quindi non poté parare il pugno diretto al suo fianco, la parte più scoperta dall'esoscheletro.
    Volò attraverso diversi alberi, sfondandoli tutti e fermandosi solo quando andò a sbattere contro una specie di collinetta; il suo esoscheletro era rotto in molti punti, mancando del tutto nel punto colpito da Werewolf.

    "...È....forte..."

    Sputò del sangue e, impiegando lo stesso tempo che usò la sua rigenerazione per riparare l'esoscheletro, si rialzò, vedendo, ad una distanza di pochi centimetri da lui, il suo nemico che, prontamente, lo prese con una sola mano, abbastanza per coprire l'intero suo corpo, e lo lanciò in aria, seguendolo poi con un salto.
    Goro ne approfittò, sapeva che in aria poteva essere più lento a causa della sua massa superiore, dunque sfruttò la sua agilità per evitarlo e, dopo averlo preso per il busto, lasciandosi cadere a testa in giù, una mossa che faceva invidia a qualunque ninja, anche se lui non lo sapeva.
    Arrivarono al suolo con un fragoroso botto, e Goro ne riemerse senza danni, mentre Werewolf era infilato nel terreno fino ai gomiti, cosa che avrebbe ammazzato chiunque, ma non lui.
    Si rialzò con estrema facilità, rompendo il suolo attorno a lui e pulendosi il volto dal suo sangue.

    "Bella mossa, complimenti."

    I due ripresero le posizioni da battaglia, osservandosi con la stessa intensità di prima, con l'unica differenza che il mutante sorrideva, mentre Goro non sembrava dello stesso avviso.






    Edited by CellO_o - 16/2/2014, 22:59
     
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    Goro Nishimura
    Kuron era nei guai, quel lupo mutante era più rapido e agile di lei, e aggiungendo anche la sua forza all'equazione, non si poteva certo dire che sarebbe stato uno scontro facile per lei.
    La sua gamba si stava ancora rigenerando, la mancanza dell'intero polpaccio non era una un vuoto semplice da riempire e lo sapeva, sapeva anche che avrebbe dovuto tenere uno stile di combattimento molto difensivo contro quel lupo bianco.

    "Mi ha preso di sorpresa, non avrei dovuto perderlo di vista..."

    Il lupo, ancora sporco di sangue nella zona della mandibola, sembrava essersi gustato quel grosso pezzo di carne che aveva rubato con una violenza pazzesca dalla sua gamba, una cosa ben visibile dal suo avido modo di leccarsi le zanne dopo quel pasto.

    "Ottimo, gli piaccio...piacere ad un mutante famelico non mi aiuterà di sicuro..."

    Il lupo non aspettò molto prima di attaccarla nuovamente, solo che lo fece in modo effettivamente strategico, balzando in ogni direzione, sfruttando anche gli alberi come appoggio, in modo da poter viaggiare anche sopra la sua testa.
    Kuron cercò in ogni modo di non perderlo di vista, ma poco passò prima che quest'ultima precauzione perdesse efficacia; non sapeva dove guardare, lo vedeva saltare ovunque, ma non era abbastanza veloce per poterlo seguire con attenzione, dunque cercò di prevenire ciò che stava per accaderle.
    Afferrò con tutta la sua forza un albero alle sue spalle e lo sradicò, iniziando a roteare su se stessa, sperando di colpirlo, cosa che accadde dopo non poco, effettivamente, e lo si notò prima dalla sensazione di aver colpito qualcosa, poi dalla visione di un qualcosa di peloso e bianco che volava attraverso la foresta, distruggendo a sua volta alcuni alberi.
    Kuron lo seguì rapidamente, usando anche gli alberi come appoggi per saltare, ma prima che potesse arrivare dove credeva fosse atterrato, venne letteralmente placcata dallo stesso mutante che aveva spedito attraverso la foresta, venendo scagliata a sua volta attraverso la boscaglia, finendo contro quella che doveva essere una pietra, vista la solidità.

    "Ghak!"

    Tossì del sangue, varie ossa si stavano riparando, e mentre lo facevano, poté osservare il suo nemico in piedi a qualche metro da lei, con diverse ferite che stavano guarendo rapidamente.

    "Lo sapevo...ha il suo DNA."

    Passando poi a Goro, il quale non era messo poi tanto meglio del suo clone, era ancora fermo ad osservare il suo nemico in quella che sembrava una sfida all'ultimo sguardo.

    "È più veloce di me, sembra anche essere più forte...se non gioco le mie carte con cura, non vincerò mai."

    Mentre pensava a tutto ciò, Werewolf sorrise nuovamente.

    "Lo sai, tu pensi molto ma agisci poco, dovresti imparare a seguire di più il tuo istinto, sai?"

    Goro lo guardò, ora che la sua voce era anche un miscuglio tra il grave e il bestiale, era più difficile dargli ascolto, visto quanto gli desse fastidio.

    "Non posso farlo, ma non deve interessarti..."

    Goro, nel dire questo, si guadagnò uno sguardo interessato da parte del suo nemico mutante.

    "Ah, davvero? Beh, allora sarà meglio costringerti a farlo!"

    Senza pensarci troppo, Werewolf caricò Goro, il quale si preparò al suo attacco, anche se questo non arrivò mai; a pochi centimetri da lui, il mutante decise di scattare di lato, frenando di colpo infilando le mani nel terreno per fermare quella spinta, dopodiché diede un doppio calcio al fianco di Goro, rilasciando nell'aria un forte "CRACK" e lanciandolo ancora una volta attraverso diversi alberi che andarono ad ornare il terreno sotto di loro.
    Atterrò con violenza al suolo, frenandosi piano piano a causa dell'attrito con il terreno e lasciando nuovamente spazio alla rigenerazione, restando steso a faccia in giù.

    "Di questo passo...vincerà..."

    Decise di tirarsi su, ormai quasi del tutto rigenerato, visto che stava parando la maggior parte dei danni con l'esoscheletro, anche se non serviva contro Werewolf, ma venne preso proprio da lui e bloccato in una stretta, quasi come se volesse spezzarlo in due soltanto con quell'"abbraccio".

    "Sai, credo che tutto quel DNA animale mi abbia reso più violento! Forza! Usa quel maledetto istinto che sembri temere tanto!"

    Goro sentiva le ossa mentre sembravano farsi spremere fuori dal corpo, una sensazione che non si augurerebbe a nessuno; chiuse gli occhi dal dolore...ma a riaprirli non fu lui, bensì un mostro dalle iridi rosso sangue.

    "Grrrr! GRAH!"

    Con un ruggito afferrò il muso di Werewolf e, senza nemmeno pensarci, mosse rapidamente le braccia per romperlo e, se prima era dritto, ora era piegato di novanta gradi a destra.
    Dal dolore lo lasciò cadere al suolo, cosa che sfruttò subito per balzargli contro e, dopo aver unito i due pugni, colpirlo a martello nello stomaco, lasciando che questa volta fosse lui a volare attraverso gli alberi della foresta.

    "Grrr...n-no...torna in te, dannazione!"

    Si diede un colpo alla testa, ormai si era già rigenerato, ma non sembrava essersi del tutto ripreso da quello scatto.
    Werewolf tornò ad avvicinarsi a lui dopo una lenta camminata attraverso la foresta, raddrizzandosi con un sonoro "CRACK" il muso e mostrando un'enorme escoriazione nell'area colpita da Goro.

    "Allora c'è davvero un mostro li dentro! Tzé, fa più male di te!"

    Lui se la rideva, ma sapeva quanto male gli fece quel colpo, e anche Goro, per quanto stesse facendo di tutto per reprimere tutto ciò.

    "La cintura avrebbe dovuto bloccare quello scatto, cos'è successo?"

    Guardò la cintura e notò degli strappi su di essa, cosa che non si aspettava, cosa che non avrebbe voluto vedere.

    "Maledizione, non reggerà per molto..."

    I due si ritrovarono nuovamente in una situazione di stallo, osservandosi con eccitazione da una parte e nervosismo dall'altra....come sarebbe andata a finire, nemmeno Goro lo sapeva.




     
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    Goro Nishimura
    Kuron era ancora seduta al suolo con quella roccia come appoggio per la schiena, mentre il lupo la stava osservando con lo sguardo di chi stava giocando con il proprio cibo, poiché questo era Kuron ai suoi selvaggi occhi.
    Il polpaccio si era ormai ricreato del tutto, lasciando ancora qualche segno dovuto alla velocità che fu costretta a mettere alla sua anormalità.

    "Non so se riuscirò a vincere contro questo bestione..."

    Si rialzò, conficcando letteralmente il suo pugno destro nella grossa pietra contro la quale era andata a sbattere e, considerando la grandezza ben superiore a quella di un'automobile, decise che, anzi che l'intero monolito, avrebbe fatto meglio ad estrarne un pezzo.
    Con la mano libera diede un pugno alla roccia, rompendola intorno all'altra mano per un diametro di mezzo metro, permettendole ora di sollevare la pietra.

    "Questo dovrà colpirlo, altrimenti non so quanto potrò resistere."

    Il lupo, percependo il pericolo proveniente dalla ragazza, iniziò a camminarle lentamente intorno, osservandola in quella che sembrava un'eterna lotta mentale tra i due, finché, dopo alcuni momenti, non le balzò addosso da dietro di lei, sfruttando la sua velocità.
    Kuron, immaginando una cosa del genere, si voltò altrettanto velocemente, ma non abbastanza da evitare il colpo; il lupo le balzò addosso, portandola a terra con se, penetrando la sua carne con gli artigli delle zampe.

    "Nrrgh"

    Sentì il dolore delle ferite, ma con l'imminente minaccia delle sue zanne attorno alla sua gola, sopportò quel male per farne di più al nemico, sfondandogli in testa quel grosso pezzo di roccia, catapultando il lupo contro la pietra dalla quale l'aveva estratta.

    "Questo deve averlo sentito."

    Ed era vero, il lupo si prese il suo tempo nel polverone, incuriosendo la ragazza, anche se non si avvicinò minimamente al luogo dell'impatto.
    Sentì un ululato e, in men che non si dica, il mostro le fu nuovamente davanti, afferrandole il fianco con le zanne e masticandolo come una gomma da masticare.
    Kuron urlò, non poteva fare altro se non quello, quel mostro, per quanto fosse ferito, non demordeva e continuava a tornare sul campo di battaglia, cosa Werewolf avesse fatto a quella bestia, non lo sapeva.

    "Anf...Anf...Argh! MOLLAMI!"

    In preda alla rabbia e al dolore, Kuron infilò le dita nelle cavità oculari della bestia, accecandola senza pietà; il mostro liberò un guaito e la ragazza liberò un potente calcio sul suo muso, spedendolo attraverso due alberi e contro un terzo.

    "Cough...COUGH!"

    Tossì molto sangue, quel morso le aveva letteralmente maciullato un rene, per non parlare del 90% della carne attorno ad esso.

    "Se continua...così...non-non riuscirò nemmeno...a sopravvivere...nrrgh"

    La ragazza stava soffrendo come non mai, e Goro, quando sentì il suo urlo, tentò di dirigersi verso di lei, anche se Werewolf non era dello stesso avviso, e lo bloccò parandocisi davanti con tutta la sua stazza.

    "Eh no! Proprio ora che il mio lupacchiotto si sta godendo un buon pasto, non ti permetterò di interromperlo!"

    Sentirlo parlare con quel tono ironico e strafottente di fronte al dolore che Kuron stava provando, mandò in ebollizione il suo sangue.

    "LEVATI DI MEZZO!"

    La voce non era la sua, era un qualcosa di indescrivibile e mostruoso, tanto quanto la violenza che esercitò nel pugno che diede al suo nemico, troppo velocemente perché si difendesse, scagliandolo contro svariati alberi, tutti rasi al suolo dal suo corpo che vi passava attraverso.
    Ancora una volta, altri strappi si formarono sulla cintura e Goro riuscì, questa volta a malapena, a tornare in se.

    "C-Cosa sta...succeden-"

    Fu interrotto da un conato di vomito che non riuscì a trattenere; qualcosa stava accadendo nel suo corpo e, per quanto fosse a conoscenza di ciò che Evolution stava facendo, non sapeva cosa avrebbe voluto mostrare al mondo questa volta.
    Goro rimase a terra, stanco e confuso, gli girava la testa, era come se, per la prima volta nella sua vita, si fosse ammalato, anche se di questo non si trattava.

    "Sai, dovresti vedere uno specialista..."

    Era tornato, si trovava a pochi metri da lui e sembrava non aver sentito nulla, nemmeno il colpo precedente a questo.

    "...quegli scatti d'ira possono far male, fidati di chi li ha appena subiti."

    Ancora con la sua ironia, non lo sopportava.

    "Va...al diavolo..."

    Era indebolito, non sapeva nemmeno da cosa, eppure lo era.

    "Sembri stanco, lascia che ti metta a dormire...per sempre!"

    Senza che potesse fare nulla, Werewolf gli saltò addosso, lanciandolo nuovamente contro la collinetta con un possente calcio al volto, mossa che gli ruppe qualche ossa, oltre all'esoscheletro.
    Successivamente, senza nemmeno dargli tempo di pensare, lo raggiunse e iniziò a percuoterlo con una raffica di pugni che avrebbe spaccato tranquillamente la roccia contro la quale Kuron andò a sbattere, cosa che accadde anche all'esoscheletro di Goro se non nella zona degli avambracci e degli stinchi, unici punti in tutto il suo corpo che ancora mantenevano la loro protezione.
    Goro era ormai rintanato nella collinetta a causa dell'ultima raffica, ma non bastò questo a saziare l'ego di Werewolf, dunque lo afferrò e, con tutta la sua forza, lo lanciò nello stesso buco che aveva creato con il suo corpo, conficcandolo all'interno della piccola formazione rocciosa.

    "Allora!? È davvero tutto qui?! Sei patetico!"

    Goro era all'interno della collinetta, ricoperto da non si sa quanto del suo sangue, e non sembrava dare segni di vita.
    Ossa rotte e corpo distrutto, non poteva più combattere...o forse sì?

    "Sai, la prima volta scherzavo sul divertirmi con la tua ragazza, ma questa volta credo proprio che me ne sbarazzerò, poi la clonerò e avrò una bella ragazza tutta per me! Non credo le dispiacerà, dopotutto, il suo ragazzo sta per essere ridotto in poltiglia!"

    La cintura si ruppe del tutto, disperdendosi sotto forma di energia e tornando alla natura dalla quale era stata presa, dopodiché, qualcosa aprì gli occhi, dico "qualcosa" perché non si trattava più di Goro ma, come temeva, di Evolution.




     
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    Gli occhi si erano aperti, ma non erano quelli di Goro, erano rossi, completamente rossi dalla pupilla alla sclera, intrappolando tutto nel rosso abbraccio della rabbia che lo aveva pervaso.
    Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima, ma cosa succede quando questo specchio si incrina?
    Il suo corpo iniziò a modificarsi in un modo tanto disgustoso quanto cruento: si sciolse.
    La carne sul suo corpo si sciolse, lasciando libero il suo scheletro e ciò che rimaneva del suo esoscheletro sugli avambracci e gli stinchi, dopodiché si accumulò rapidamente sul suo corpo, ricreandolo sotto la forma che più rappresentava il vero volto di Evolution, quella di un mostro.
    Il corpo iniziò a crescere fino a raggiungere i tre metri di altezza e i due di larghezza sulle spalle, era sproporzionato ed enorme, i pezzi di esoscheletro si fusero con gli arti e divennero più grandi sostituendo alle dita degli affilatissimi artigli che sembravano essere nati solo per strappare la pelle da chi graffiavano.
    Le gambe presero una forma animale simile a quella di un rettile preistorico, pur mantenendo un qualcosa di umano, solo che al posto delle scaglie c'era un esoscheletro assai più resistente che formava uno spuntone sulle ginocchia come anche sui gomiti.
    La pelle divenne grigia come la cenere e le guance si aprirono e le labbra sparirono lasciando spazio a delle zanne affilatissime e mostruose che sembravano desiderare solo la carne di qualcosa o qualcuno.
    La trasformazione aveva cancellato ciò che di umano c'era in Goro e, con la sua umanità, anche le ferite che lo ricoprivano.
    Dal punto di vista di Werewolf, l'unica cosa che cambiò, fu la presenza della parte superiore della collinetta che, se prima vi faceva, appunto, da punta, ora faceva parte del terreno, ridotta in poco più che macerie e creando un enorme polverone.

    "Ma cosa...?"

    Dal polverone che ricopriva la parte rimanente della formazione rocciosa, emerse qualcosa che saltò in cielo, ancora ricoperto dal fumo, per poi atterrare davanti a lui, senza più niente a coprire quella figura orribile e mostruosa che, un tempo, era Goro, ricoperto solo da alcuni rimasugli dei suoi vestiti...Evolution aveva sostituito le sue evoluzioni per creare questo...qualunque cosa fosse.
    I due si guardarono per poco più di qualche istante, anche se sembrarono secoli agli occhi di Werewolf, finché Goro non liberò un mostruoso ruggito, misto tra una voce che non era la sua, primordiale e cruenta, e un ruggito che sembrava essere uscito dal più nero degli incubi, qualcosa che poteva solo fare paura.
    Inizialmente lo spaventò, ma poi la paura divenne maggiore, nemmeno lui sapeva il perché di quel cambiamento, ma sarò io a spiegarlo:
    nella memoria del nostro DNA risiede il processo evolutivo che ci ha portato fino a questo punto, e con esso i segnali che rimasero nella nostra mente per salvarci da eventuali pericoli...bene, di questo si trattava.
    La frequenza del ruggito di Goro interagiva proprio con questa "memoria", causando paura, anche se non molta, nel soggetto e facendogli capire che doveva stare attento a lui, quasi come una specie di allarme per chi avesse affrontato Goro in quello stato.
    Werewolf balzò via terrorizzato e Goro continuò imperterrito nel suo ruggito, terrorizzando qualunque creatura animale fosse rimasta nella foresta e, per terminare il tutto, fracassando il terreno con i suoi pugni, causandone un abbassamento di vari centimetri per una vasta area nella quale ogni albero cadde inesorabilmente.
    Kuron, che dava le spalle alla direzione dove Goro stava combattendo, nel sentire quel ruggito inumano, sentì come se alle sue spalle vi fosse un'enorme mascella pronta a maciullarla, cosa che la fece voltare di scatto, non trovando nulla.

    "Quello non poteva essere Werewolf...o mio Dio...Goro!"

    In quel momento venne interrotta da dei mugolii di terrore provenienti dalle sue spalle, nel voltarsi notò che il suo nemico era indietreggiato di svariati passi con la coda fra le gambe e il muso basso, terrorizzato...no, traumatizzato da quel mostruoso ruggito, poiché sulla mente animale aveva un effetto assai maggiore.

    "Se non ne approfitto adesso che è cieco e terrorizzato, potrei non avere altre possibilità!"

    Anche se debole a causa del fianco maciullato, Kuron si fece forza e, con l'energia che le rimaneva in corpo, si scagliò contro il suo nemico, donandogli un signor calcio sul muso e, mentre questo volava a causa della violenza del colpo, fracassandolo al suolo con una violenza che nemmeno lei pensava di poter esercitare.
    Ormai senza forze, Kuron osservò il suo nemico a terra, svenuto...finalmente ce l'aveva fatta, ora, però, le sue preoccupazioni tornarono a Goro, verso il quale provò a dirigersi, ritrovandosi però a terra nei successivi due secondi, poiché non aveva energie.

    "Male...dizione...non posso...non posso raggiungerli..."

    Kuron cercò di velocizzare la sua rigenerazione, così da ottenere almeno quelle poche energie che le servivano per raggiungere il luogo dove Goro stava combattendo, ma non sarebbe bastato a farla guarire istantaneamente.




     
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    Goro Nishimura
    Goro, dopo aver fracassato il suolo, ruggì nuovamente, scatenando un suono tanto orribile quanto spaventoso nell'area circostante, il tutto mentre Werewolf si trovava appollaiato su uno degli alberi caduti.

    "...Non è possibile..."

    Stava cercando di convincersi, quasi come se avesse creduto impossibile una mutazione del genere.

    "...Questa volta ero più potente! Migliore sotto ogni aspetto! Come puoi esserti trasformato fino a questo punto!?"

    Non ci credeva, non era previsto che una cosa del genere si avverasse, anzi, non era proprio contemplato.
    Goro terminò di ruggire e Werewolf fece appena in tempo a vederlo sparire, prima di sentirsi spinto via da una forza mostruosa che premeva sul suo stomaco.
    Volò via, colpito in pieno ventre dal pugno di quel mostro che era Goro, sentendo un dolore inimmaginabile e attraversando, ancora una volta, diversi alberi.
    Una volta atterrato, si mise in posizione difensiva, pronto ad accogliere la venuta del mostro e, quando questo arrivò, scagliandosi contro di lui, Werewolf afferrò il suo pugno e, sfruttando la forza che aveva impiegato nel colpo, lo capovolse e lo sbatté al suolo, distruggendolo per diversi metri.

    "Sei solo mostruoso, non è cambiato null-"

    La sua frase venne di colpo interrotta dall'artiglio di Goro che, con rapidità estrema, lo prese per il volto e iniziò a sbatterlo contro il suolo, prima a destra e poi a sinistra, sempre con una violenza disumana, finché non riuscì a liberarsi, andando a finire contro un albero.

    "No...non puoi...come puoi essere così forte!?"

    Era intimorito e senza energie, non sapeva come reagire alla presenza di un mostro come quello...fu proprio questo a scatenarlo.

    "MUORI, MALEDIZIONE!"

    Si lanciò di colpo verso Goro, il quale dava ancora le spalle, e con un possente pugno andò a penetrare la sua schiena, poco più in basso della cassa toracica, arrivando ad uscire dall'altra parte con un voluminoso schizzo di sangue.
    Goro ruggì in preda al dolore e alla rabbia, più l'ultima che la prima, dunque lo afferrò con la mano destra, tirandolo davanti a se, estraendo dunque il suo braccio dalla ferita che, stranamente non sembrava perdere altro sangue, come se si fosse stabilizzata da sola, pur rimanendo aperta...che avesse smesso di rigenerarsi?
    Dopo esserselo portato davanti al volto, Werewolf poté osservarlo da vicino e ciò che vide non fu altro se non un mostro che sembrava essere uscito dal peggiore degli incubi.

    "T-Tu...Tu non sei umano!"

    Goro ruggì con tutta la sua forza, ruggì con una tale potenza da sembrare in grado di arrivare ovunque per farsi sentire, e tutto ciò era davanti al volto di Werewolf, il quale, in realtà, non era altro che la forma più infima di codardo; era il tipico esempio di codardo: forte e baldanzoso finché nessuno lo contrastava, ma poi, arrivato qualcuno in grado di farlo, diventava inutile e debole.
    Quel ruggito mostruoso riportò in se Kuron che, anche se non del tutto rigenerata, si fece forza e cercò di rialzarsi per raggiungere Goro.

    "Maledizione...questa...situazione va...va sempre peggiorando..."

    Non aveva ancora una grande quantità di energia in corpo, ferita com'era, e il tentativo di dirigersi verso il luogo dello scontro, sarebbe stato uno sforzo enorme che, però, andava fatto...e lei lo sapeva bene, quasi come un sesto senso.
    Facendosi forza ad ogni passo, finalmente, giunse nei pressi del luogo, ma fu proprio li che arrivò troppo vicina al perdere i sensi a causa di tutto il lavoro di cui si stava facendo carico.

    "Non posso mollare, non adesso."

    Stava cercando in tutti i modi di farsi forza, ma pian piano non ne ebbe nemmeno la quantità giusta per muovere le braccia, visto quanta di questa sua forza si stesse disperdendo tra i suoi sforzi per raggiungere Goro e la sua rigenerazione, e cadde nuovamente al suolo, indebolita e ancora sotto l'effetto della rigenerazione, schizzando ancora del sangue dalla ferita lasciata dal lupo.

    "Sono troppo....debole..."

    Era troppo debole, ma si trattava di una debolezza data dalle ferite, non da altro.






    Edited by CellO_o - 21/2/2014, 22:57
     
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    Goro Nishimura
    Goro stava ancora ruggendo in faccia a Werewolf, il quale non poteva fare altro se non sperare che non decidesse di diventare un cannibale, speranza di cui non era nemmeno sicuro, dopodiché, terminato quel tremendo suono, il mutante poté udire i suoi pensieri.

    "È...È spaventoso...non sopravviverò!"

    Mentre lui pensava a queste cose, Goro alzò l'altra mano e sembrò intenzionato ad usarla per spappolarlo, cosa che non andava propriamente a genio con i piani di Werewolf, il quale, sfruttando molta della sua forza, ruppe in vari punti il pollice di Goro, liberandosi dalla sua presa e balzando all'indietro di diversi metri.
    Rimase fermo a guardare la sua mano e notò che non si stava mettendo in sesto e, ora che ci faceva caso, nemmeno la ferita di prima si era richiusa! Sorrise apertamente,

    "Allora un punto debole ce l'hai...hehehe."

    Sembrava aver recuperato il coraggio, quasi come se fosse certo che ferendolo ripetutamente sarebbe riuscito ad atterrarlo...era ancora presto perché si rendesse conto del suo errore di calcolo.
    Goro, vedendo come il suo dito fosse diventato inutile, non sprecò un solo istante e, tra lo stupore del suo nemico e il momentaneo schizzo di sangue, se lo morse via, sputandolo poi per terra come se nulla fosse.

    "...Beh, questo non cambia le cose, non gli ricrescerà."

    Werewolf, sfruttando il momento di estraniamento del mostro, iniziò a zigzagare in svariate direzioni, intenzionato a confonderlo, cosa che funzionò, anche se momentaneamente. Fatto ciò, si scagliò ad alta velocità contro di lui partendo dalla sua sinistra, la parte dove l'aveva ferito nei suoi due attacchi, e conficcò il suo artiglio nella cassa toracica, sfondando alcune costole.
    Goro ruggì di dolore e rabbia e, quando tentò di afferrare Werewolf, questo, prevista tale risposta, fece forza da dentro il suo corpo e lo lanciò contro ciò che rimaneva della collinetta.

    "Non capisco cosa mi sia preso! Sei solo uno stupido mostro, non è cambiato nulla!"

    Era convinto che la ruota della fortuna fosse nuovamente girata verso di lui, ma non aveva ancora capito nulla.
    Goro si rialzò come se nulla fosse accaduto e, con una tranquillità quasi macabra, si levò dalla cassa toracica le costole rotte, senza nemmeno fare una smorfia o un suono...non era quasi macabro, mi correggo, lo era e basta.
    Werewolf lo guardò terrorizzato, sembrava impossibile, anzi, lo era, eppure gli stava accadendo davanti agli occhi.

    "V-Vedremo come farai senza braccia!"

    Ripeté la stessa mossa di prima, questa volta andando a mirare alla spalla destra, ma Goro alzò di colpo il braccio e, con una forza sovrumana lo colpì in pieno volto, spedendolo in aria e, con l'aiuto di un balzo poderoso, seguendolo con eguale rapidità.
    Mentre si trovavano in aria, Goro tentò di afferrarlo con entrambe le mani, ma lui, sfruttando la sua maggiore agilità in volo, gli andò alle spalle e, con estrema violenza, lo trafisse nella schiena con il braccio destro, andando a ferirgli un polmone.
    Goro, ruggendo, causò la fuoriuscita di molto sangue dalla sua bocca ma, come per le altre volte, non ne uscì più, dunque, approfittando della posizione del nemico, si slogò le spalle e, pur fallendo con la mano sinistra a causa della mancanza del pollice, con la destra lo afferrò e se lo portò davanti, iniziando a precipitare con lui sotto di se.
    Una volta atterrati, Goro lo bloccò al suolo e, con uno sguardo che sembrava l'incarnazione della rabbia, iniziò a ruggire con una forza che avrebbe fatto intimidire i suoi precedenti ruggiti, andando a colpire Werewolf nella psiche.

    "N-No...no no no! No..."

    Sembrava sull'orlo del pianto, il terrore si era fatto strada nel suo cuore e, a peggiorare la situazione, arrivò un'altro accenno di mutazione; gli occhi di Goro, precedentemente rossi in ogni più piccola parte, erano diventati completamente neri e l'unica cosa rossa e luminosa erano le pupille che avevano assunto una forma ferale, ovvero verticale e stretta, e sembravano tremare come farebbero nel caso di una persona in uno stato di shock o in uno stato mentale instabile, una cosa terrificante.
    Stava ancora mutando, questo pensiero non ci mise molto a traumatizzare ulteriormente il povero codardo, il quale, ormai logorato dalla paura, svenne di colpo, mentre Goro continuava a ruggire.
    Kuron, ancora stesa al suolo a causa delle sue ferite, stava cercando di raggiungerlo, ma con scarsi successi.

    "Devo impedirgli...di superare la linea del non ritorno..."

    Era quello il suo obiettivo, per quanto quel ruggito, non essendo immune ai suoi effetti, la stesse intimorendo; di colpo sentì un ululato alle sue spalle, il lupo si era ripreso e lei non aveva nemmeno un pizzico di energie per poterlo affrontare.

    "Non posso farcela...è finita..."

    Mentre lei pensava questo, sentì un ruggito che si stava avvicinando e, di colpo, un enorme mostro di tre metri d'altezza e due di larghezza le atterrò davanti, sfondando il terreno e spaventando il lupo.

    "G-Goro...?"

    Nemmeno lei ne era sicura, ma vedere Werewolf nella sua mano destra bastò come risposta.
    Il lupo sembrò momentaneamente intimorito dalla sua presenza, ma iniziò a ringhiare contro di lui, sperando di spaventarlo, mentre, in risposta, Goro ruggì contro la bestia, spaventandola come non mai, per poi darle un calcio e spedirla contro una serie di alberi, mettendolo definitivamente al tappeto.
    Kuron, come anche i loro avversari, era intimorita dalla trasformazione di Goro, ma sapeva chi c'era li dentro, sapeva che poteva tornare.

    "Goro! Ti prego, torna in te!"

    Si voltò verso di lei con uno sguardo completamente vuoto e iniziò ad avvicinarsi.

    "Ti prego! Avevi detto di volerla salvare come Goro, non come un mostro!"

    Queste parole sembrarono colpirlo, ma la sua avanzata non si arrestò; Kuron, ormai arresa all'inevitabile, abbassò la testa in attesa della fine, ma a raggiungerla fu Goro, senza mutazioni o altro, solo lui e le ferite che aveva ricevuto in quella forma.

    "Hai...ragione..."

    Dopodiché, subì tutti gli effetti delle sue evoluzioni mutanti, ovvero danni a livello fisico di grave entità: ematomi su tutto il corpo, escoriazioni dove prima c'era l'esoscheletro, sangue che fuoriuscì da occhi, orecchie, naso e bocca, uno spettacolo orribile, seguito dalla perdita dei suoi sensi, cadendo a rovinosamente a terra.
    Ora, ad essere a terra erano Werewolf, il lupo e Goro, mentre Kuron, per quanto indebolita, si alzò e portò Goro in un luogo più sicuro, verso la collinetta distrutta, dove entrambi rimasero per riposare, lui svenuto e martoriato e lei completamente senza forze, ancora cosciente solo per la sua forza di volontà.




     
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    Goro Nishimura
    "Eravamo pronti..."

    Kuron stava riflettendo su quello scontro, su come andò male per i due e sugli effetti che ebbe su Goro.

    "...non sapevamo cosa ci aspettava, ma eravamo pronti...come può essere finita in questo modo?"

    Fermò momentaneamente le sue riflessioni e si mise ad osservare Goro, ferito e privo di sensi; notò che la cintura che Sophie gli aveva fatto era sparita, il "limitatore" era sparito, che se la fosse tolta? No, non l'avrebbe mai fatto, le uniche opzioni plausibili erano che l'avesse persa in combattimento o che la sua rabbia avesse superato il limite di restrizione.

    "Dubito l'abbia persa in combattimento...maledizione, deve essere orribile non poter resistere alla propria rabbia...chissà come sta..."

    Sapeva perfettamente che a livello fisico stava malissimo, era lo stato mentale, piuttosto, che la preoccupava.
    Goro stava respirando molto lentamente e le sue ferite guarivano con altrettanta rapidità, permettendo a Kuron di osservarle: un buco lo attraversava da parte a parte appena sotto la cassa toracica, mentre sulla sinistra c'era un'altra ferita da penetrazione che sembrava aver portato via diverse costole a Goro, il pollice sinistro mancava, strappato da qualcuno o qualcosa, mentre sulla schiena vi erano vari tagli e pezzi mancanti di carne che vennero strappati dallo scontro contro qualcosa di molto duro, e le tracce di sangue sulle macerie della collinetta non lasciavano molto spazio alla fantasia.

    "Tutto questo perché un branco di bastardi ha rapito Asako!"

    Il solo pensare a queste cose la rendeva furiosa, ma un'improvvisa fitta al fianco ancora ferito la fece piegare in due dal dolore.

    "Tutto...per colpa loro...ma non la passeranno...liscia."

    Era ancora in preda alle fitte causate dalle sue ferite che, a causa della spossatezza non potevano ancora guarire del tutto, per quanto fossero stabili, un po' come i danni sul corpo di Goro.
    Mentre pensava a queste cose, Kuron sentì qualcuno avvicinarsi, dunque, per quanto fosse debole, si alzò e si preparò al combattimento, reggendosi alla collinetta per darsi supporto.
    Vide Werewolf che si avvicinava a loro sotto forma umana, ancora ferito e stanco, ma in forma umana e con una faccia che sembrava chiedersi "È davvero svenuto?".

    "Hai visto di cos'è capace?! Togliti di mezzo e lascia che lo uccida!"

    A quelle parole, Kuron non ci vide più dalla rabbia.

    "SE NON TI ALLONTANI, SARO' IO AD UCCIDERE TE!"

    Quelle urla sorpresero Werewolf, non perché non se le aspettasse, ma perché dopo i ruggiti di Goro, era ancora spaventato dai rumori forti. Kuron stava respirando affannosamente, quell'urlo l'aveva fatta surriscaldare.

    "Chi ha rapito la persona a cui tiene di più? Chi lo ha clonato dal frutto di svariati suoi studi e usando il DNA rubato dalle ferite di Asako? Chi lo ha minacciato di "occuparsi" di lei una volta sparito lui?!"

    Era a dir poco furiosa con lui e il suo gruppo, era stufa di vedere Goro in quello stato, era stufa di assistere a dei combattimenti che lo portavano sempre a quel punto.
    Lui sorrise, sapeva che aveva ragione, ma era troppo spaventato per pensare a cose del genere.

    "Credi davvero che ce ne importi? Il nostro obiettivo è eliminare quelli potenti come lui! Lui è solo un passo avanti nella nostra causa! E ora che so della sua pericolosità, non sarà certo del materiale scartato come te a fermarmi!"

    Iniziò ad avanzare lentamente verso i due, mutando solo le braccia, debole com'era.
    Kuron, per quanto fosse debole, stava mantenendo i suoi potenziamenti, anche se non sapeva se sarebbe stata in grado di usarli e, quando arrivò davanti a lei, non si sa come, ma riuscì a parare il suo pugno, dandogliene uno indietro, lanciandolo a diversi metri di distanza.

    "Anf...anf..."

    Cadde in ginocchio con la vista traballante e sfocata, non aveva molto tempo da passare ancora cosciente.

    "Non ce la farò per molto..."

    Lui si rialzò lentamente da terra, anche lui era molto debole.

    "Non capisci? Finirà con l'uccidere anche te!"

    "Non dire...stupidaggini...!"

    Era troppo debole anche solo per parlare e Werewolf lo sapeva, dunque riprese a dirigersi verso di lei.
    Pensava che fosse la fine, ma vide arrivare qualcuno, un ragazzo che sembrava avere la loro stessa età, caratterizzato da un volto misterioso e serio.

    "Artist...che ci fai qui?"

    Werewolf sembrava conoscerlo, e il fatto che avesse un soprannome come lui, conduceva tranquillamente a pensarlo dello stesso gruppo.

    "Puppet Master...Werewolf, Ogre vuole che ritorni alla base."

    Ogre doveva essere il nome del capo, da come ne parlava, un nome del genere faceva pensare ad un potere brutale come quello di Werewolf.

    "Cosa?! Se lo lasciamo vivo ci ucciderà! Hai visto di cos'è capace?!"

    "Non importa, Ogre ha deciso così...vuoi farlo arrabbiare?"

    Rimase in silenzio per alcuni istanti, pensando alla rabbia di Ogre, probabilmente.

    "Va bene...ma non intendo avere ancora a che fare con lui...ho...ho paura..."

    Nel dirlo distolse lo sguardo, come se si stesse vergognando di ciò che stava dicendo, ma Artist non sembrò stupirsene.

    "Non c'è problema, capisco cosa intendi e pertanto non sarai costretto a combatterlo di nuovo."

    A quelle parole, con una certa nota di sollievo nel volto, Werewolf iniziò ad allontanarsi, mentre Artist rimase li ad osservare i due.

    "Tre giorni."

    "Che vuoi dire?"

    "Tra tre giorni dovrà incontrarci nella vecchia zona industriale, come ieri, sempre se vorrà ancora salvare Asako."

    Detto questo, non attese nemmeno la risposta di Kuron e se ne andò con il suo alleato.

    "Un altro scontro..."

    Kuron si sedette contro la collinetta e, senza nemmeno avere il tempo di resistere, perse i sensi a causa della sua enorme fatica.
    Dopo quelle che dovevano essere ore, Kuron si svegliò e ad accoglierla ci fu un sole luminoso nel cielo che sembrava poter spaccare le pietre.

    "È giorno...Goro!"

    Si voltò di colpo per vedere come stava, ma non trovò nessuno, preoccupata iniziò a guardarsi intorno e lo vide a pochi metri verso sinistra, ancora ricoperto da svariate ferite, anche se sembravano più lievi dalla sera prima.

    "Goro...come ti senti?"

    Lentamente si voltò e la raggiunse, ancora silenzioso, quando iniziò a parlare, però, si poté sentire una forte nota di tristezza.

    "Sto bene...tu, piuttosto, come stai? Come vanno le ferite?"

    Si controllò nei luoghi precedentemente feriti dal lupo e, notando la mancanza di segni o fitte, rispose positivamente.

    "Tutto a posto...Goro, quello che è successo ieri..."

    "Ti prego...non parlarne."

    Dalla sua risposta, sembrava proprio quello a causare la tristezza nel suo tono.

    "Ricordo ogni cosa...ero cosciente, ma non ero io ad agire...sapevo perfettamente cosa stavo facendo eppure non riuscivo a fermarmi...ho addirittura sentito il desiderio di attaccarti..."

    Goro guardava il terreno mentre parlava, dispiaciuto per ciò che stava per farle e nervoso per come andò a finire lo scontro del giorno prima, ma Kuron cercò di aiutarlo.

    "Ma non l'hai fatto, ricordi? Ti sei fermato, sei tornato te stesso, questo vuol dire che puoi ancora tornare te stesso...che Evolution non ti controlla."

    Goro la guardò con il suo tipico sguardo, ma presto mutò il suo broncio in un sorriso sincero.

    "Sai...credo tu abbia ragione...ma se dovesse succedere di nuovo e non dovessi riuscire a tornare in me, dovrai trovare il modo di fermarmi...ad ogni costo."

    Kuron, a quelle parole, scosse forte la testa.

    "Non lo farò perché non succederà."

    I due, ancora stanchi, ma non più feriti, avevano superato anche questa prova, e dopo che Kuron informò Goro "sull'appuntamento" dato da Artist, si diressero nuovamente a casa, preparandosi ad una nuova prova da superare.


    FINE SECONDA PARTE








    Edited by CellO_o - 22/2/2014, 06:48
     
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    Non so nemmeno dove sono ora, figuriamoci se posso ricordare da dove provengo

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    Ottima narrazione, scritta molto bene e molto scorrevole. Molto buone le descrizioni, e qui c'era davvero molto da descrivere, ed anche la capacità di convogliare le emozioni desiderate nel lettore. Narrazione ineccepibile, originale ed ispirata. Ora non vedo l'ora di leggere il proseguo della storia.
    Forse risento dell'orario, forse sono diventato particolarmente buono, forse faccio troppe ipotesi per giustificare il mio operato, forse è folle dover cercare di formulare delle ipotesi per giustificare a se stessi il proprio operato e le proprie opinioni, comunque con il potere a me conferitomi dalla potente Ragyo, che Madoka mi tenga lontano dai suoi vestiti, dichiaro ottenuta EXP 15

    Ti direi di baciare la sposa, ma Asako è stata rapita vai in pace.
     
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