[CONCLUSA]Il ruolo del Destino: si va in scena

Narrazione privata

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    Lo avevo promesso. Era una mia idea già da tempo, ma era finalmente arrivato il momento di metterla in pratica. Lei non mi aveva consigliato di non andarci, secondo lei non ero ancora pronto per quello che sarebbe successo. E forse aveva ragione. Forse diceva quelle cose perché sapeva molto di più di quello che voleva far vedere. Ma io sono un uomo e un vero uomo non fugge mai davanti alle insidie e soprattutto non si rimangia mai la parola. Dunque mi ero informato, avevo chiesto in giro a qualche mio amico (e amica) di darmi una mano, avevo bisogno di quella informazione. Cercare di ottenerla di persona sarebbe stato troppo rischioso, anche se molto probabilmente se ne sarebbe accorta comunque, non le sfugge mai nulla da quel che ricordo. Molto simili e Goro sotto certi aspetti eppure così diversa. Dopo qualche giorno la ottenni. Sicuramente lei aveva già preparato il terreno ma dovevo andarci. Mi recai al terzo piano dell'ovile, ogni scalino faceva aumentare la tensione e l'attenzione. La stanza si trovava subito a sinistra una volta usciti dalla tromba delle scale, la 1408. Mi trovavo lì davanti, con il silenzio nella mia testa: nessuno dei due osava parlare o pensare. Bussai molto dolcemente contro la porta della camera, quasi come se ne fossi spaventato. Dall'altro lato si sentirono dei passi veloci che si avvicinavano all'uscio e un lieve ma prolungato scricchiolio vibrò nel silenzio del corridoio. E finalmente eccola: occhi rossi, sguardo scrutatore, viso carino, espressione gentile, capelli neri, anche se questa volta erano sciolti e non raccolti nelle solite trecce boccolose. Indossava una canottiera molto leggera e diciamo abbastanza trasparente, segno che, come previsto, aveva capito e si era preparata il terreno di gioco. Aveva anche delle bacchette, come se avesse appena finito di cenare. Brutto inizio, ma non imprevisto, questo no.
    Celestia.
    Ero serio e teso, ma quest'ultima dovevo celarla come solo un grande attore sa fare; da quanto ricordo è sempre stata molto brava ne manipolare le emozioni altrui. Altro punto a mio sfavore: non ricordavo (o non conoscevo direttamente) gran parte del suo potere.
    È arrivato il momento della resa dei conti.
    Esatto. Quella buia e cupa notte rappresentava il momento più denso e pericoloso per molte persone e io ero una di queste.

    Kuro Kamishini
    Find the Story



    Edited by ¬SasoRi - 21/10/2015, 00:56
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    I segni c'erano, il giorno stava per arrivare. Anche le carte mi dicevano che qualcosa sarebbe presto successo, qualcosa di nuovo riguardante il mio passato. E cosa altro poteva essere se non una "visita improvvisa" di Kuro? Sapevo anche che avrebbe fatto di tutto per evitare che io scoprissi questa cosa e mi preparassi in anticipo ma una cosa del genere non capiterà mai, anche se, tecnicamente parlando, stando a quello che Goro mi aveva detto, non era più da solo. Che fastidio, quella ragazza era proprio attaccata a questo mondo, ho cercato in tutti i modi di liberarmi di lei ma li ho falliti, uno dopo l'altro. Decido di usare la soluzione finale e dopo qualche anno vengo a scoprire che nemmeno questa ha funzionato e che lei è ancora in giro, sì insomma per quanto le sia possibile. Un po' mi irritava, dovevo ammetterlo. Ma questo strano fenomeno suscitava in me un interesse smodato. Tutte le implicazioni che una simile faccenda poteva avere, considerato che io so molte cose su Kuro...
    Capii ben presto che quel giorno qualcuno mi stava seguendo nel dormitorio: lo lasciai fare, fingendo di non accorgermi di nulla. Rientrai nella mia stanza, chiudendo la porta dietro di me. Diedi un giro di chiave. Questa è la sera... Meglio preparasi come si deve...
    Di sicuro sarebbe venuto qui dopo l'orario di ispezione, non era certo difficile per un anormale passare inosservato.
    Io lo stavo aspettando con addosso solo una canottiera bianca un po' larga, con i capelli sciolti e con le bacchette in mano, come per indicare che mi stava disturbando e che si sarebbe dovuto far perdonare in qualche modo. Sul tavolo c'era la cena ancora a metà; qualche sedia sparsa per la stanza, la televisione accesa su un canale di musica.
    Qualcuno bussò alla porta. Esattamente dieci minuti dopo l'orario di ispezione. Ti conosco troppo bene, caro Kuro. Che cosa speri di ottenere venendo qui da me così? In realtà quello era un dubbio che mi attanagliava da un po', ma senza indugiare oltre aprii la porta al Destino.
    Kuro? esclamai, quasi stupita. Che ci fai qui? Lo sai che questa è l'ala femminile?
    Stavo giocando con lui e non stavo decisamente utilizzando un tono di voce basso. Ma non avevo ancora finito.
    Sai che potrebbero sospenderti se ti scoprono?
    Risi, divertita. Qualche secondo dopo lo feci accomodare nella stanza. Mi sedetti sul divano, presi il telecomando e gli feci cenno di sedersi a fianco a me. Iniziai a fare un po' di zapping, guardando lo schermo del televisore e mordicchiando le bacchette.
    Allora, cosa sei venuto a fare qui, caro Kuro?
    Fare finta di nulla era la cosa migliore, soprattutto quando si sa che l'altro sa di sapere che l'altro sa, ottima per far salire l'irritazione, esattamente come l''affermazione precedente.

    Celestia Ludenberg
    Queen of Liars



    Edited by ¬SasoRi - 23/4/2014, 23:36
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    La scena sull'uscio era simbolo stesso del fatto che mi stesse aspettando.
    Shhh, abbassa la voce, non vorrai mica farmi scoprire! Sono venuto qui per parlare con te, ma prima fammi entrare, così evitiamo il pericolo.
    Si fece da parte ed entrai nella stanza: era stranamente molto, forse troppo, normale: niente di strano appeso alle pareti, nessun oggetto arcano o mistico sui mobili. Solo un classico tavolo, un divano, qualche sedia, una televisione (accesa, per altro). Nulla di più; l'unica cosa diversa era la spessa tenda nera tirata, che copriva tutta la finestra e che impediva a qualsiasi tipo di luce di entrare. L'unica luce nella stanza era quella prodotta dal televisore.
    Che strano, mi sarei aspettato di vedere ben altro... Anche se questa quasi totale assenza di luce è un po' destabilizzante, specialmente in un ambiente che non conosci... C'era da aspettarselo...
    Celestia si sedette, facendomi un cenno per invitarmi a fare altrettanto. Non avevo molta scelta, così la assecondai e mi sedetti in quello che improvvisamente era diventato uno stretto divano: eravamo molto vicini, troppo.
    Come mai sei così silenziosa, Miuna?
    Beh, forse perché sono contraria a tutto ciò? Non avresti dovuto cadere nella sua trappola e presentarti qui! E lo sai meglio di me quanto sia difficile parlare normalmente con lei. Non avresti dovuto fare una cosa tanto avventata...
    Ma io l'ho fatto per te... Non posso permettere che le cose rimangano così come sono. Devo trovare un modo per farti tornare, a qualsiasi costo... E l'unica in grado di darmi una mano è lei...
    Darti una mano? E perché mai dovrebbe aiutarti? Ti vede soltanto come un mero oggetto di studio, più la tua situazione si fa complicata più lei si diverte! Un essere così perverso non sarà mai tuo alleato...
    Vuole solo studiarmi? E questa dove l'hai sentita?
    Non l'ho sentita da nessuna parte, ho semplicemente ricordato alcune delle cose che ci aveva fatto in passato...
    Hai ricordato qualcosa?!
    Sì, comunque sono ricordi ancora molto confusi, vaghi, frammentati... Non riesco a capirci molto, avverto solo quella sensazione di disgusto per Celestia Ludenberg.
    Capisco... Però forse questo è un buon segno, non credi? Segno che la tua essenza si sta ristabilendo e irrobustendo.
    Chi lo sa... Potrebbe essere così, ma potrebbe anche non esserlo...
    Ah, un piccolo particolare che mi ero scordato di dire poco fa: riuscivo a vedere Miuna. Ovviamente solo io potevo farlo ed era semi trasparente. Ma almeno non era solo più una voce nella mia testa, era un vero interlocutore. E stava proprio davanti a me, in piedi.
    Fu allora che Celestia fece la sua prima mossa, chiedendomi il perché della mia visita.
    Che st****a! Ma come-
    Calma, Miuna. Fa tutto parte del suo piano, non dobbiamo lasciarci comandare e guidare dalle sue parole e dal suo modo di fare.
    Già, anche a me aveva dato fastidio la domanda, ma dovevo mantenere la calma o tutto sarebbe passato in mano sua. E questo non doveva accadere.
    Che cosa sono venuto a fare, dici? Beh di certo non sono venuto a prendere una tazza di thè, anche se non mi dispiacerebbe...
    Il sarcasmo era la miglior risposta, giocare al suo stesso gioco, essere schietto e diretto, quasi brutale.
    Sono venuto qui per chiederti delucidazioni sul mio passato, sembra che tu ne sappia molto più di me anche se la cosa non mi piace affatto... E anche per chiederti aiuto a tal proposito.
    E più espliciti e diretti di così si muore.
    Non credo sia stata una buona idea rivelarle già tutto fin dal principio...
    Non avevo altra scelta... È l'unico modo...
    Stavo anche cercando di mantenere una certa distanza tra me e Celestia, soprattutto perché lei stava indossando solo una canottiera... Non vorrei mai che sfruttasse tutto ciò per comandarmi, anche se probabilmente lo avrebbe fatto, ci avrebbe provato sicuramente, altrimenti come si spiegherebbe il tutto? Ok, può benissimo indossare quelle cose quando è da sola, e lo è sempre visto che ha una camera singola, ma se qualcuno bussa alla porta non ti metteresti qualcosa addosso prima di aprire? E devo anche ammettere che con i capelli sciolti è molto carina... La verità non può essere negata e un vero apprezzatore del gentil sesso quale sono io potrebbe trovarsi in una situazione molto sfavorevole, specialmente si si sta tentando di ottenere qualcosa senza perdere nulla o uscirne cambiato...

    Kuro Kamishini
    The Truth of Life

     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    Sembrava proprio che qualcuno si fosse irritato a causa del mio modo di fare, di agire e di parlare. Però non era la persona che volevo si irritasse sul serio. In realtà ero anche io lievemente sorpresa, non mi sarei mai aspettato di rivederla, men che meno così, all'improvviso.
    Miuna cara, non ci vediamo da anni e ora che finalmente ci incontriamo mi insulti? Oh povera me...
    Esibii un gran bel sorrisone soddisfatto, di sicuro la cosa li avrebbe lasciati di stucco. Ebbene sì: riuscivo a vedere Miuna, o meglio quel che ne rimaneva: appariva come una figura semi trasparente ma il suo aspetto fisico non era cambiato, era impossibile non riconoscerla. Inoltre portava ancora l'uniforme della nostra vecchia scuola. Non vi era dubbio alcuno. Se ne stava lì, in piedi davanti a Kuro che intanto si era seduto sul divano e cercava di mantenere le distanze da me.
    Ma, ehi, non rimanere lì in piedi, accomodati pure, anche perché se rimani lì non riesco a vedere la televisione.
    Il tono era freddo, l'antipatia era ben corrisposta. Era ritornata la persona la cui presenza e esistenza stessa mi urtava nel profondo. Saranno stati i suoi modi di fare? Ma la cosa più bella è che riuscivo anche a sentirla. Lei parlava con Kuro come se nessun altro potesse sentirla. Credo in effetti che sia così, visto che nessuno la ricorda e lei non esiste più in questo mondo, almeno dal punto di vista teorico. Dal punto di vista pratico, tuttavia, aveva trovato l'unica persona che la ricordava molto bene e forse proprio per questo riuscivo a vederla e sentirla. Meraviglioso, quante belle scoperte nel giro di pochi istanti. La serata avrebbe portato degli ottimi risultati, ne sono pienamente convinta.
    Sappi anche che tutto quello che hai detto su di me vale anche per te. aggiunsi, infine, con tono di voce scherzoso e giocoso. Mi piace giocare con le mie cavie.
    Kuro infine mi rivelò il motivo della sua visita, anche se già lo sapevo. Quando finì di parlare mi girai verso di lui, lo fissai per qualche secondo e poi mi avvicinai a lui, al suo volto semi nascosto dall'oscurità e dagli strani giochi di luce che regnavano nella stanza.
    Oh oh oh, bene bene. Dunque sei qui per chiedermi un aiuto? E cosa ti fa pensare che io sia disposta a farlo? Cosa ti fa pensare che io non ti chieda qualcosa in cambio?
    Mi avvicinai ancora di più: oramai eravamo spalla a spalla. Cambiai ancora una volta canale: il programma che stavano trasmettendo su di esso aveva una ambientazione molto cupa e buia e questo ridusse quasi a zero la luce nella stanza. A quel punto mi diedi lo slancio per avvicinarmi ancora di più a Kuro, fino ad arrivare a quello che sembrava il suo orecchio per poi sussurrare:
    Qualcosa come... la tua purezza?
    La voce era suadente e seduttiva e prima che me ne accorgessi gli diedi anche un piccolo morso malizioso al lobo.
    Ovviamente era tutta strategia... Non era il mio obiettivo ma il gioco di parole rendeva bene e la situazione lo permetteva, dunque se devo giocare con lui dovevo farlo nel modo più divertente e consono possibile. Quello che intendevo dire con quella frase era ben altro, ma lo scoprirete fra un paio di puntate, forse... Mi lasciai anche sfuggire un risatina con toni assai maliziosi. Ah, era tutto così divertente!

    Celestia Ludenberg
    Despair Syndrome

     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    Qualcosa però non andò secondo i piani, non secondo i miei almeno... Celestia aveva appena parlato con... Miuna!? Ma come era possibile una cosa del genere? Ma soprattutto ne aveva parlato come se avesse sentito le sue parole visto che parlava di insulti. La cosa ci colse alla sprovvista e la sorpresa fu anche molto evidente. Non avevo parole per rispondere e nemmeno le conoscenze e i ricordi giusti per poterlo fare; dopotutto ero andato da lei proprio per questa ragione, ovvero per farmi ricordare quanto accadde allora e anche per farmi dire il perché di tutto.
    C-C-C-elestia?! Ma come... Come è possibile??
    Era così incredula che assecondò anche le volontà dell'altra, andandosi a sedere (per quanto le fosse possibile, data la sua condizione) e togliendosi da davanti alla televisione. Curioso come l'autosuggestione domini tutto, non è così? Io invece non riuscii a spiccicare parola e rimasi a guardare la scena, fino a quando Celestia non mi rivolse nuovamente la parola, sempre guardando il televisore. Ovviamente, mi sarei dovuto aspettare una risposta di questo tipo... Stolto io che ci credo sempre... Mi aspettavo anche il fatto che piano piano, mentre ci cullava con le sue parole melodiose e sinuose, si era notevolmente avvicinata a me e continuava a farlo. Ma ecco il cambio di scena decisivo: scena buia, calo di luce, sussurri ambigui nell'orecchio e morsi maliziosi al lobo. La mia fermezza e risolutezza vacillarono. Non ci riuscivo, era più forte di me. Chi mai ce l'avrebbe fatta in una situazione del genere? Non riuscivo nemmeno ad avvertire la presenza di Miuna che di sicuro mi stava inviando emozioni e parole, ma era come se fosse tutto offuscato. Le afferrai le braccia e la spinsi all'indietro; ora ci trovavamo uno sopra l'altra. Il suo vestito, inoltre, non rendeva di certo le cose più semplici. Mi avvicinai, sempre di più, fino ad arrivare al suo orecchio destro per sussurrarle qualcosa...
    Spiegati meglio...
    In realtà, anche se così facendo volevo far sembrare tutta la scena precedente una finta, ero riuscito a riprendere il controllo appena in tempo. Miuna sembrava alquanto arrabbiata, lo si poteva capire anche dalla sua espressione.
    Finalmente ti seri ripreso! Che rabbia, non mi rispondevi nemmeno più, eri completamente assorbito da lei! È per questo che non volevo che tu venissi qui! Ma tu non ascolti mai...
    Occhio a quello che dici, Miuna, anche Celestia può sentirti...
    Non riuscii a dirle altro, dato che aveva perfettamente ragione... Ero anche sudato, lo sforzo fisico e mentale richiesti dalla situazione erano davvero alti. Per fortuna tornò la luce nella stanza grazie ad una scena all'aperto. A quel punto mi alzai dal divano, mi avvicinai la porta e accesi la luce, cercando l'interruttore a tastoni nel buio.
    Ecco, fine dei giochi. È arrivato il momento della verità. Dimmi chiaramente cosa vuoi in cambio e io deciderò se accettare o meno ma dovrai essere molto chiara e specifica, altrimenti non se ne parla.
    Stavo riacquistando un minimo di dignità dopo gli eventi appena avvenuti. Miuna si era tranquillizzata un po' forse proprio perché finalmente c'era la luce nella stanza; tuttavia aveva uno sguardo attento e rivolto a Celestia. Voleva osservarla, voleva vedere tutte le sue azioni, tutto. In questo modo forse avrebbe potuto aiutarmi a sfuggire da una sua eventuale trappola. Ma quello che più mi preoccupava e che tutto questo era avvenuto senza bisogno che lei ricorresse ai suoi poteri che, se non ricordo male, la aiutavano molto in questo senso. Eravamo davvero messi male, ma il pessimismo non porta da nessuna parte.
    Miuna, evita di rivelare particolari sulla nostra situazione attuale e su qualsiasi altra cosa importante... Lei può sentirti, anche se forse se inviassi direttamente i pensieri al mio cervello anziché parlare proprio credo che non possa farlo... Possiamo fare una prova, insultala usando questo metodo.
    Era una cosa importante da verificare, la comunicazione tra me e Miuna era fondamentale e doveva essere compresa unicamente da noi due, quindi in qualche modo dovevamo escludere l'avversario; un insulto andava più che bene, dopotutto Celestia prima aveva reagito.
    Ok, va bene.. Allora... Celestia, sei una grandissima pu****a!! Come ti permetti di fare questo con il mio Kuro?!
    Wow, vedo che ci hai messo molto phatos.
    Ma il vero problema era la frase che mi sussurrò prima... Che cosa mai potrebbe significare che potrei perdere la mia purezza?

    Kuro Kamishini
    The Truth of Life

     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    Bene, li avevo spiazzati, proprio come previsto. Sembrava anche che fossi quasi riuscito a portare Kuro sulla "via del male" con quella forte provocazione lussuriosa. Eravamo così vicini e lui si stava avvicinando sempre di più. Ci siamo, è fatta! pensai, mentre mi preparavo per quello che stava per accadere; tuttavia Kuro mi sussurrò nell'orecchio una frase alquanto spiacevole, vista l'attuale situazione. Uffa, non ci era cascato, anche se non voleva darlo a vedere, però, ne era rimasto parecchio provato. Come ulteriore prova di ciò si alzò e andò ad accendere la luce, togliendomi ogni divertimento.
    Eh no, però! Così non vale, uffi!
    Stavo facendo l'espressione corrucciata che si vede sempre negli anime, ma sotto sotto ero quasi soddisfatta. A quanto pare non sarebbe stata una cosa semplice come poteva sembrare fin dal principio. Chissà che cosa poteva riservare il Destino per due studenti (e parte di un'altra ragazza) come loro? Non restava che scoprirlo.
    Avevo anche deciso di non utilizzare le carte, anche se erano nel cassetto del mobiletto accanto al divano, quello con sopra una lampada, quindi molto vicine alla mia posizione. Era solo una precauzione, nel caso la situazione degenerasse... La richiesta di Kuro fu molto esplicita: dovevo spiegarmi meglio. Ovviamente il tutto aveva dei pro e dei contro perché io avrei voluto che fosse lui a recuperare poco alla volta i suoi ricordi, anche se bisogna vedere a quali si riferisce di preciso. A quelli del periodo di Miuna o a quello immediatamente successivo? Secondo me non sentiva nemmeno che questi ultimi gli mancassero, ma è proprio qui che si incentrava la mia affermazione precedente, quella sul perdere la purezza.
    Spensi la televisione, posai il telecomando sul divano e mi sedetti sulla sedia vicino a quella di Miuna e al tavolo. Era arrivato dunque il momento...?
    Ok, sarò esplicita, una volta tanto. Mi chiedevo quali ricordi ti interessasse recuperare, di preciso. Nei hai persi o scordati volontariamente parecchi e più volte nel corso della tua vita, quindi prego anche te di essere più specifico, Kuro. Per quanto riguarda la mia frase precedente, beh... Non farci caso, la risposta arriverà in basa alla tua scelta. Ma sappi che ti rivelerò soltanto quelli relativi ad un singolo periodo, quindi scegli bene e soprattutto basati sulle tue attuali priorità.
    Non potevo fare più di quello, scoprire tutte le carte a inizio turno non sarebbe stato divertente, anche se un piccolo aiuto a volte non guasta. Consideriamo questo mio gesto proprio come uno di questi piccoli aiuti che però non si ripeteranno tanto sovente e nemmeno tanto facilmente come ora. La sua scelta lo avrebbe portato a perdere la purezza oppure ad ottenere indietro i sentimenti perduti per la sua ragazza?
    Ma lui, se davvero non sa di aver perso altri ricordi, potrebbe fare una ulteriore domanda per chiedere quali e questo avrebbe provocato soltanto inutili perdite di tempo. Era meglio dunque prevenire che curare.
    Se ti stai chiedendo quali altri ricordi hai perso ti darò un indizio: alcuni risalgono al periodo dell'infanzia, altri al periodo delle medie e altri al periodo immediatamente successivo. I più interessanti sono proprio questi ultimi visto che non credo tu ne percepisca la mancanza... Fa la tua scelta.
    Lo fissavo, ero molto curiosa di vedere la sua reazione, anche se ora sembrava un po' assorto nei suoi pensieri, forse aveva trovato un modo per comunicare con Miuna senza che io riuscissi a sentirla. Questo poteva essere abbastanza problematico; non restava che fingere dunque. Mi girai verso di lei, con una faccia sorpresa e portandomi la mano destra alla bocca.
    Ma che dici, Miuna?
    Ero tornata al mio massimo livello di finzione, ero stata così perfetta che di sicuro non si sarebbero accorti di nulla. Bene, molto bene. Le cose stavano procedendo per il meglio e rientravano tutte nei mie piani. Difficilmente avrei perso il controllo che avevo ora sulla conversazione e sulla situazione.

    Celestia Ludenberg
    Despair Syndrome



    Edited by ¬SasoRi - 28/4/2014, 20:32
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    Quando credi che la vita ti abbia già preso a calci nel sedere fin troppe volte, quando pensi di esserne esente perché ne hai appena ricevuto uno. Proprio in questi momenti arriva la doppietta. Avevo perso altri ricordi? Ma come... a soprattutto, perché non ne sentivo la mancanza? Forse li avevo gettati via di mia spontanea volontà? Però, se ci penso bene ricordo tutto quello che accadde dopo quel giorno, alle medie. Ovviamente solo a grandi linee, chi mai riuscirebbe a ricordarsi di ogni singolo giorno trascorso a scuola? Però non ricordo nessun avvenimento così traumatico da voler essere dimenticato. Potrei essere stato "aiutato" da qualcuno, che ha rimosso ciò che non volevo più e lo ha "sostituito" con dei ricordi fittizi? Non sarebbe stata la prima volta, in effetti. Potrebbe essere stata proprio Celestia a fare questo, ho come la sensazione che lei sia in grado di farlo.
    Le scelte sono sempre difficili e le decisioni che esse comportano possono pesare su di te per il resto della vita, ma pesano anche soltanto nell'immediato futuro. Ora mi si prospettava una domanda a tripla risposta. Elenchiamo bene i pro e i contro di ognuna di esse:

    1) i ricordi legati all'infanzia: questi sono, credo, gli unici ricordi che ho perso per cause naturali (incidente). Il recupero di questi porterebbe alla verifica di quanto ipotizzato qualche settimana fa nella villa di Sachika, ovvero il fatto che io e lei ci fossimo già incontrati in precedenza e che io fossi il suo unico vero amico fin da tempi immemori. Questo potrebbe anche provocare un "aumento di grado nel patto" e farmi arrivare ad una vita di coppia con Sachika. È anche vero, però, che questi sono forse i meno importanti dal punto di vista della comprensione totale di quello che è successo alla mia testa, che sembra un puzzle con molti e vasti buchi. Essendo stati persi per cause naturali, inoltre, sarebbe stato anche possibile riottenerli con il passare del tempo assieme a Sachika stessa;

    2) i ricordi legati al periodo delle medie: questi sono la motivazione della discussione attuale e quelli che più di ogni altra cosa mi premeva riottenere, visto che sono legati a Miuna e al periodo precedente alla sua scomparsa. Essendo stati persi per motivi a me sconosciuti (anche se forse centrava in qualche modo la stessa Celestia) era abbastanza difficile riottenerli senza una giusta assistenza. Dovevo farlo per Miuna, mi aveva sostenuto tantissimo in questi ultimi mesi e anche prima, quando ancora era una persona, le dovevo almeno questo;

    3) i ricordi legati al periodo successivo alla scomparsa di Miuna: erano i più problematici, difficili da percepire, misteriosi e insidiosi. La curiosità attanagliava la mia mente, si insinuava tra i pensieri. Era evidente che avrei voluto scegliere questi, soprattutto se ripensiamo alla frase precedente di Celestia, quella della purezza. Temevo di aver fatto qualcosa di terribile, malvagio e irreparabile. In quel caso avrei dovuto subire le sofferenze e i sensi di colpa che i miei peccati avevano generato. Ma chi mi dice che in realtà questi ricordi non siano una menzogna inventata da Celestia per sviarmi dalla retta via e farmi rimanere nella ignoranza?

    La scelta uno, quella condivisa; la scelta due, quella altruista; la scelta tre, quella egoistica. Che cosa avrei scelto?
    Miuna mi aveva lasciato pensare senza intromettersi, anche perché sembrava che Celestia potesse sentire anche i suoi pensieri, da quanto era successo poco fa. Però lei non riusciva a trattenersi.
    Lo so che potrebbe sentirmi, ma potrebbe anche solo aver mentito spudoratamente, dopotutto è di Celestia Ludenberg che stiamo parlando, non mi stupirei per nulla. Lo so che potrebbe sentirmi, ma devo parlarti, non ce la faccio più a stare zitta. Scegli l'opzione numero 3, è la cosa migliore da fare. Non devi sentirti in colpa per quello che mi è successo e non devi nemmeno sacrificarti per un misero ricordo quale sono diventata... Non fare l'eroe, questa volta non ti si addice questo ruolo. Ora sei soltanto un povero ragazzo che ha perso il suo passato e che è venuto fin qui per recuperarlo... È giusto che sia così... È giusto che le cose vadano così...
    Alcune lacrime le scesero dagli occhi, anch'esse semi trasparenti. La sua tristezza non era dovuta al fatto che non avrei scelto i ricordi su di lei, quanto ad un misto di dispiacere e dolore provocati dal pensiero che lei, in fin dei conti, fosse solo un peso per me, qualcosa che mi impediva di andare avanti con la mia vita, qualcosa che mi impediva di comprendere il mio passato, qualcosa che mi limitava.
    Non dire baggianate, Miuna! Ricordati che avverto le sensazioni che provi e a cosa esse sono legate. Tu non sei assolutamente un peso per me, non lo sei mai stata. Tu sei la luce che i ha portato avanti in passato, come puoi pensare che tu possa ostacolarmi, rallentarmi o addirittura fermarmi? Sei la luce che mi porterà anche avanti da ora in poi, sei tutto quello che ho. Non sto facendo l'eroe, sto solo facendo quello che è giusto, come mi hai detto di fare tu, Miuna.
    Ma...
    NIENTE "MA"! Non permetterti mai più di pensare quelle cose. Non farlo mai più...
    Anche io mi stavo commuovendo e difatti non riuscii a trattenere qualche lacrima. Ma vennero subito spazzate via, rimpiazzate da un sorriso dolce e sinceramente felice.
    Io non ti abbandonerò, Miuna.
    Tornai a guardare Celestia: avevo trovato la mia risposta, la risposta che avrebbe portato gioia, la risposta che avrebbe fatto tornare la consapevolezza, la risposta che avrebbe riportato Miuna da me, la risposta che attendevo da tempo ma che era sempre stata dentro di me, la risposta di chi crede negli altri perché loro credono in lui.
    Celestia! Ho finalmente scelto: voglio conoscere i ricordi perduti riguardanti Miuna, quelli relativi al periodo delle medie.

    Kuro Kamishini
    The Answer

     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    Kuro stava riflettendo attentamente sulla scelta, senza lasciar trapelare nulla. Miuna, d'altro canto, se ne stava in silenzio, seduta a fissare Kuro. Molto probabilmente quei due avevano un forte legame mentale e lei riusciva a sentire suoi pensieri, per quello se ne stava in silenzio, per non deconcentrarlo e lasciarlo ragionare in pace e da solo. Molto probabilmente condividevano anche le emozioni, altrimenti non si spiegherebbe come possa Miuna essere ancora in questo mondo.
    Che scena romantica... Dunque hai scelto Miuna. Bene, sono anche quelli più facili da farti recuperare, anche se non sono i più interessanti... Ma la scelta e tua e la rispetterò di buon grado, come d'accordo. Ma sappi che gli altri non li riotterrai così facilmente...
    Detto questo mi alzai e presi le carte dal cassetto nel quale le avevo riposte: passai in rassegna il mazzo fino a che non trovai la carta Il Mondo.
    Bene, grazie a questa carta posso annullare il blocco ai ricordi che tu stesso mi avevi chiesto di importi, al fine di riuscire a riprendere una vita normale, anche se poi così non è stato... Ma non voglio anticiparti nulla dei ricordi che ancora non puoi recuperare... Quindi ecco... Il Mondo.
    La carta si illuminò, un bagliore così intenso che rese davvero difficile tenere aperti gli occhi e tutti i presenti in quella stanza, me compresa, rivedemmo i ricordi di Kuro come se fosse un film.

    CITAZIONE
    Era più o meno la metà del secondo semestre nella scuola media Mitokiwara. Le giornate trascorrevano tranquille, tra giornate trascorse con gli amici e lo studio. La vita trascorreva tranquilla anche per Kuro Kamishini, un ragazzino abbastanza tranquillo e socievole, che frequentava la III classe della sezione 16; i suoi voti erano buoni e si impegnava molto nello sport. Nella sua classe c'era anche una ragazza, una certa Miuna, che aveva incontrato a inizio anno e della quale si era innamorato. Ah, le prime cotte, quanta nostalgia. Dopo un po' era riuscito a combinare qualcosa e ora stavano insieme da circa 7 mesi. Era una cosa davvero fantastica, Kuro aveva occhi solo per lei. Ma a quanto pare non a tutti andava a genio la cosa. In particolar modo ad una ragazza bionda, con degli occhi rossi che divoravano, che ti assorbivano, che frequentava la stessa classe. Il suo nome era Celestia e possiamo definirla come una ragazza che ha avuto già molti traumi e che questi la hanno cambiata, rendendola mooolto diversa da come dovrebbe essere una ragazzina di quell'età, mentalmente parlando. Era molto curiosa e si era particolarmente interessata a quel Kuro, che però non aveva occhi che per Miuna. Non voleva parlargli di persona, ma dopo così tanto tempo fu costretta a prendere l'iniziativa. Così, dopo lunghe fatiche, trascinò da parte Kuro.
    Senti, hai intenzione di considerarmi, qualche volta, o no?
    Kuro era spiazzato; non aveva mai parlato molto con quella ragazza e ora si beccava la ramanzina da lei.
    Ma veramente non ci siamo mai parlati molto...
    Mpf, a quanto pare non mi hai mai considerata. Ma sappi che io sono molto interessata a te.
    Kuro la scambiò inavvertitamente per una sua spasimante.
    Mi spiace, ma se è questo che vuoi da me non sperarci molto. Io ho già tutto quello che potevo chiedere. disse, guardando dentro la classe nella direzione di Miuna.
    Sei proprio ben preso, eh? Ma facciamo un gioco: cos'è che di solito brilla nel cielo di notte, oltre alle stelle? disse lei, iniziando a mettere una mano nella tasca.
    Kuro era sempre un po' spiazzato, non riusciva a capire che cosa volesse fare quella ragazza, ne tanto mento che cosa significava quella strana domanda che gli aveva appena fatto.
    No, scusa tanto questo cosa c'entra... Comunque, credo sia la Luna...
    EEEESATTO!
    La ragazza tirò poi fuori dalla tasca una carta, anche se non sembrava una normale carta da gioco. Era una carta con sopra raffigurata una Luna. Sì illuminò e Kuro fu come assorbito da questo bagliore. Quando finalmente riuscì a distogliere lo sguardo, i suoi occhi si posarono su quella Celestia e come per magia ne rimase ammaliato, come un marinaio dal canto delle sirene.
    Wow, ma sei bellissima.
    Poi la prese a braccetto. Lei lo trascinò in classe, ridendo sotto i baffi, passando volontariamente davanti a Miuna, la quale, un po' stranita, rivolse la parola a Kuro.
    Ma... Cosa succede, Kuro?
    Udendo quelle parole e quella voce, Kuro si girò di scatto e i suoi occhi si posarono sulla bella Miuna, con i suoi lunghi capelli marroni e fluenti, i suoi occhi violetti, il suo bellissimo viso [IMMAGINE]. La guardò intensamente e rimase così per qualche secondo, dopo i quali scosse più volte la testa.
    Ma cosa... Poi si accorse di essere a braccetto con quella Celestia. Staccò il suo braccio e corse incontro alla ragazza.
    Miuna, perdonami. Non so davvero come sia potuto accadere...
    Celestia, d'altro canto, osservava attenta la scena. Era molto sorpresa dal fatto che Kuro si era liberato dal suo potere, evidentemente i sentimenti per quella ragazza erano davvero molto forti... Però c'era ancora la possibilità della litigata generata dalla gelosia di Miuna. Beh, alla fine dovette ricredersi.
    Ma... Ma... iniziò, come se volesse far partire una scenata; poi si voltò di lato e sorrise, tornando a guardare Kuro negli occhi.
    Ok, ti credo. Cerca di non farlo più, però. Intesi? Poi si avvicinò a Kuro e si aggrappò al suo braccio destro. Kuro era molto sollevato, anche lei teneva davvero molto a lui, così tanto da credere ad una scusa così vuota e insensata. Ma a qualcuno non era piaciuto tutto questo. Non era propriamente arrabbiata, era solo stufa. E proprio questo sentimento fu la causa di tutto. Il giorno seguente, dopo la fine delle lezioni, invitò i due piccioncini nel cortile dietro la scuola, per risolvere una volta per tutte la questione. Miuna non capì molto bene di cosa stesse parlando e a dirla tutta nemmeno Kuro, ma voleva evitare che quella ragazza intralciasse ancora il suo rapporto con Miuna, così si recarono sul posto.
    Celestia si era già recata lì da un pezzo e aveva in mano un'altra carta, con sopra raffigurato un mago; anche questa volta la carta brillava. La aveva utilizzata per analizzare la situazione senza farsi trascinare dalla noia e dalla fretta e per trovare la soluzione definitiva il più presto possibile. Riporto qui l'analisi mentale che ha effettuato:

    Allora, le soluzioni possibili sono tante, come cercare di far cogliere Kuro con le mani nel sacco mentre fa cose poco raccomandabili, fare lo stesso con Miuna, ma la cosa mi risulta più scomoda in quanto anche lei è una ragazza... Un'altra soluzione sarebbe ucciderla, ma è troppo problematica. Nemmeno le altre volte che ho provato ad utilizzare i poteri degli altri Tarocchi sono riuscita a combinare qualcosa di buono. L'unica carta che mi rimane da giocare è...

    In quel momento arrivarono Miuna e Kuro: quest'ultimo si fece subito avanti.
    Allora, che cosa vuoi da noi? la sua espressione faceva trasparire molta rabbia.
    Bene, c'è un tipo arrabbiato qui. iniziò Celestia, riponendo la carta nella tasca.
    Ecco, vedi! Con quelle strane carte luminose mi ha convinto a fare quelle cose! disse lui, rivolgendosi a Miuna.
    Mi chiedo come sia possibile... la sua espressione era molto perplessa.
    Non fatevi certe domande. Ci sono cose nella vita che è meglio non sapere... Comunque, ho provato in tutti i modi a separarvi. Non chiedetemi il perché, è solo che sono annoiata e basta. Ma tutti i metodi "soft" non hanno funzionato, mi costringete ad utilizzare le maniere forti, anche se volevo risparmiarmelo per alte persone...
    Ma che stai dic-
    Celestia tirò fuori tutto il mazzo, che iniziò a fluttuare dietro di lei, formando un cerchio.
    È arrivato il giorno del Giudizio.
    Celestia passò il dito sulle sue carte, che iniziarono a ruotare vorticosamente. Quella rotazione che lasciò Miuna e Kuro a bocca aperta, non capivano come ci riusciva. Allo stesso tempo, l'aria si era fatta pesante: qualcosa di molto grave stava per accadere. Poi, la rotazione delle carte iniziò a rallentare, a rallentare sempre di più. I due osservavano con maggiore ansia le carte, presto sarebbe successo, molto preso. Rallenta, rallenta e... STOP. Le carte si fermarono. E poi una si illuminò. Quella più in alto nel cerchio. Non si distingueva molto bene la figura, era molto in alto. Però si intravedeva il nome della carta.
    Il Giu...
    ...dizio.
    I due si guardarono negli occhi, per quella che, forse, sarebbe stata l'ultima volta.
    Il bagliore della carta si fece più intenso, sempre più intenso e diventò quasi accecante. Poi, quasi in lontananza, si sentì la voce di Celestia:
    Il... Giudizio.
    E poi, il nulla. Poi, Kuro aprì gli occhi. Ah già, si trovava nel cortile dietro alla scuola. Ma... Per quale motivo, esattamente? Si guardò attorno, confuso. Non c'era nessuno, solo quella ragazza, Celestia. La osservò per un po', ancora mezzo rintronato.
    Ma dove...
    Oh, non preoccuparti, eri solo svenuto, probabilmente un calo di zuccheri. gli rispose lei, con un tono molto serio. Poi gli si avvicinò e lo aiutò a rialzarsi, tendendogli la mano.
    E... Cosa stavo facendo qua?
    Oh, non dirmi che hai battuto la testa più forte del previsto! disse, dimostrandosi seriamente preoccupata. Mi ero appena dichiarata... aggiunse, mostrando finto imbarazzo, abbassando la testa e arrossendo leggermente, unendo le mani dietro la schiena.
    Ah sì? disse lui, scuotendo la testa. Oddio, scusa per non essermi ricordato una cosa simile! Comunque, mi concedi un giorno per pensarci?. Ovviamente, non se lo aspettava, quindi non sapeva proprio cosa dire. E poi, aveva come l'impressione di essersi dimenticato di qualcosa, qualcosa di molto, molto importante.
    V-Va bene... Allora io torno a casa, ok? Ci vediamo domani qui alla stessa ora! disse lei, sfrecciando via con un sorrisone sul volto.
    Ok! A domani!
    Poi, iniziò a camminare verso casa, ma quella sensazione continuava ad accompagnarlo, quella di aver scordato qualcosa di molto importante.
    Arrivò a casa, sempre quella orribile sensazione addosso. Cavoli, gli impediva di riflettere sulla proposta di Celestia! Meglio dormirci su, si sa, la notte porta consiglio, oppure peggio. Difatti quella notte fece una fatica tremenda per addormentarsi. Ma quando ci riuscì, ciò che sognò gli provocò uno shock terribile.
    Era mano nella mano con un'altra ragazza, con i capelli blu-neri, gli occhi blu e un neo sotto l'occhio sinistro. Si ricordò dei molti e bellissimi giorni trascorsi con lei, nei bar, giocando al pc, facendo delle passeggiate al tramonto, lungo il fiume, sedersi su una panchina e osservare il tramonto, con la teste di lei appoggiata sulla spalla dell'altro, il primo bacio. Poi, lei si trovava lì, davanti a lui, e si stavano tenendo per mano. Quando, ad un certo punto, lei si stacca e inizia a correre via, verso l'orizzonte. Kuro le urla di fermarsi, prova anche ad inseguirla, ma per quanto veloce corra non riesce mai ad accorciare le distanze che, al contrario, aumentano sempre di più, fino a quando lei sparisce all'orizzonte. A quel punto Kuro urla in un ultimo e disperato tentativo di riportarla a sé, ma il grido finisce solo per farlo sprofondare in uno spazio buio e vuoto.
    Si svegliò di soprassalto. Tutto ciò che aveva sognato era ancora ben impresso nella sua memoria, come se fosse stato marchiato con il fuoco. Delle lacrime iniziarono a rigare il suo volto.
    Miuna... iniziò a bisbigliare, facendosi poi trascinare completamente nelle lacrime, abbracciando la foto dove un tempo c'erano Kuro e Miuna, ma ora solamente più Kuro. Le lacrime continuavano a scendere copiosamente dai suoi occhi e non aveva la minima intenzione di cercare di fermarle. Andò avanti così per tutta la notte. Al mattino si diede per malato e saltò la scuola. Si chiuse nella camera, continuando a piangere, senza mangiare nulla, senza bere nulla. Non andò nemmeno in bagno. Poi si ricordò che aveva appuntamento con Celestia.
    È tutta colpa sua... disse, con ancora le lacrime agli occhi. Ora si stava riempiendo di rabbia, di odio e di desiderio di vendetta. Senza pensarci due volte, si alzò dal letto, si vestì, prese la sua spada e uscì di casa, senza dire nulla a nessuno. Si recò a scuola, andò nel cortile sul retro e lì trovò Celestia che lo aspettava, seduta su una panchina.
    Ah, sei venuto comunque! Non pensavo, visto che oggi a scuola eri ass- poi si accorse che aveva la spada, che aveva uno sguardo colmo di rabbia e ancora le lacrime agli occhi.
    Oh, avevo previsto questo sviluppo, ma non credevo che ti ricordassi di Miuna così in fretta... aggiunse, con un sorriso malevolo.
    Come osi pronunciare il suo nome!? MALEDETTA!
    E così, Kuro partì alla carica, con la spada sguainata.
    Ma Celestia sorrise, mentre estraeva una carta dalla tasca: era la carta che raffigurava La Temperanza. Sì illuminò e subito Kuro rallentò la sua corsa, fino a fermarsi.
    Beeeene, ora che ti sei calmato, possiamo parlare tranquillamente... Allora... Come ti sei ricordato di lei?
    Kuro ora era più moderato e prudente, la sua rabbia non era per nulla svanita, ma diciamo che sembrava che si fosse temporaneamente assopita.
    In sogno... Ho sognato tutti i più bei momenti che ho trascorso con lei... Anche se si era calmato, le lacrime continuavano a scendere copiose, gli occhi gonfi dal troppo piangere.
    In sogno? Ma come... In teoria qualche vago ricordo, appena accennato, dovrebbe riaffiorare nella mente delle persone a cui stava più cara, ma solo con il tempo. Com'è possibile che tu in sogno abbia rivisto tutti i momenti trascorsi con lei, nei minimi dettagli? Era davvero perplessa, non riusciva a capacitarsene. Come era possibile? Il suo potere aveva fallito? Oppure qualcos'altro aveva interferito con il processo? Mentre era assorta in questi pensieri, Kuro iniziò nuovamente a parlare.
    Che cosa le hai fatto? Dimmelo, devo sapere che cosa le è successo... La sua voce era singhiozzante, ma ora stava cercando di trattenersi, per fare una conversazione più scorrevole e per ottenere delle risposte dalla controparte.
    Celestia lo guardò intensamente, con quegli occhi rossi che Kuro non avrebbe mai, o quasi, dimenticato. Poi li chiuse e sospirò.
    Vaaa bene. Dunque, ho usato questa. disse, tirando fuori la carta de Il Giudizio dalla tasca. Kuro sobbalzò alla vista di quella cosa, ma lei cercò subito di tranquillizzarlo.
    Va tutto bene, non ti preoccupare. Oramai non posso più utilizzare il suo potere... E comunque... Sto già utilizzando questa. Stava indicando l'altra carta, quella che brillava, quella che teneva tra il medio e l'indice della mano destra.
    Come stavo dicendo, ho usato questa. Il suo potere mi permetteva di cancellare l'esistenza di una persona e tutti i ricordi legati ad essa da tutte le persone che la hanno conosciuta, indipendentemente dalla forza dei sentimenti che le legavano. Poi, come ho già detto prima, in qualcuno qualcosa riaffiorerà... Forse non si rendeva conto della gravità di quelle parole, visto il tono di voce con cui le aveva pronunciate. Forse per lei non erano nulla, ma in Kuro quelle parole risuonarono come un tamburo.
    Quindi, mi stai dicendo che... È sparita... Per sempre?
    Sì. Non c'era esitazione nei suoi occhi, non stava sicuramente mentendo. Anche perché che senso avrebbe avuto mentire?
    Kuro distolse lo sguardo, iniziando a fissare il terreno, con un volto assai cupo.
    E... Perché lo avresti fatto?
    Già, perché lo aveva fatto? Che cosa la aveva spinta a tanto? O meglio, per quale motivo? Forse nemmeno lei ne è pienamente consapevole.
    Celestia, che cos'è che cerchi?
    Una residua sensazione di dolore.
    Celestia, dove la cerchi?
    Nelle altre persone.
    Celestia, cosa stai cercando di raggiungere?
    Questo è ovvio. La fine della spirale di paradosso di questo mondo.
    Il silenzio avvolse poi quel luogo, nemmeno le cicale, gli uccelli o i fastidiosi cani abbaianti osavano interrompere quel momento, così breve eppure così lungo, che non cambiò le loro vite ma allo stesso tempo le cambiò profondamente.
    Solo uno dei due avrebbe potuto rompere il silenzio. Solo uno dei due avrebbe capito che ciò che cercava era una valvola di sfogo per tutto ciò che aveva subito. Solo uno dei due avrebbe capito, con quel breve e semplice ma allo stesso tempo eterno e profondo discorso. Solo uno avrebbe potuto provare a riparare parzialmente al proprio errore.
    Ora metto via questa, ma promettimi che non mi attaccherai di nuovo... Non posso usarne due contemporaneamente e volevo utilizzarne un'altra, per provare a sopperire a questo tuo dolore... disse, scuotendo la carta che ancora aveva in mano.
    Ci proverò...
    La carta smise di brillare e lei la ripose nella tasca, tirando fuori al suo posto una carta, quella che raffigurava Il Mondo.
    Kuro non reagì, riuscì a mantenere il controllo.
    Ora ti spiego come funziona. In pratica questa carta mi permette di "sigillare" una parte della tua memoria. Questo ovviamente non in modo definitivo, certo. E nemmeno infallibile, direi. Diciamo che posso sostituirli con altri ricordi, per farti soffrire sì, ma in modo molto relativo. Ad esempio, posso sostituire tutto questo con il fatto che tu ti sia dichiarato a me ma che io ti abbia "crossato" ad una mia amica perché non ero molto interessata a te... disse lei, fissandolo attentamente, per osservare le sue reazioni alla cosa.
    Non so... Mi sentirei quasi in colpa se mi dimenticassi di lei... Soprattutto dopo tutto quello che abbiamo fatto assieme... Kuro oramai sembrava aver perso la voglia di fare qualsiasi cosa. Non si muoveva quasi, a malapena respirava.
    Anche questo è vero, ma non puoi vivere con il rimorso per sempre, non sei forte abbastanza. Non tutti possono farlo... Questo è tutto ciò che posso fare io per aiutarti. Per poterlo attivare, però, mi serve il tuo consenso. disse lei, cercando di farlo desistere. Non sappiamo se le sue intenzioni abbiano un secondo fine, però. Magari un giorno potrebbe venire a recriminare questo "favore", oppure lo sta facendo per divertirsi o per studiarlo, ma comunque aveva ragione e Kuro lo sapeva, lo sapeva fin troppo bene. Non ce la avrebbe fatta a vivere così, neanche per sogno. Alla fine, la decisione era semplice, ma dolorosa. L'indecisione era tanta, ma alla fine riuscì a convincersi.
    Hai ragione... Accetto... Va bene tutto cosa hai detto tu...
    Allora iniziamo! La carta iniziò a brillare, un bagliore sempre più accecante, simile a quello del giorno prima. Kuro non riusciva a tenere gli occhi aperti. E poi, il nulla. Quando riprese conoscenza era seduto da solo sulla panchina dietro alla scuola. Poi ricordò: era appena stato "crossato" da quella ragazza, Celestia.

    Il resto, beh... Lo sapete. Quello che non sapete è che Celestia cambiò scuola il giorno dopo, consapevole del fatto che quel muro nella sua testa non sarebbe durato molto se lei fosse rimasta nei paraggi.

    Beh, in realtà non c'era molto da dire, le immagini avevano già mostrato tutto quello che c'era da sapere. In teoria, visto che con quel potere avevo rimosso il muro che bloccava tutto ciò che riguardava Miuna ora dovrebbe essere in grado di ricordare anche quello. Un bel fardello da portare sulle spalle se si è consci che la persona che ti è più cara non potrà più vivere una vita normale. Ma soprattutto non sappiamo nemmeno se la situazione attuale di Miuna sia stabile, potrebbe benissimo scomparire all'improvviso, senza possibilità di ritorno. Potrebbe anche continuare a rafforzarsi e, magari, riuscire a manifestarsi nuovamente nel mondo. Ci sono comunque troppi se e troppi ma, la vita è imprevedibile e scoprire cose nuove è sempre un piacere, soprattutto per quelli come me. Che cosa affascinante, un potere che ti permette di fare cose che gli altri non possono fare. Ma saranno davvero dei poteri divini? Forse sono semplicemente delle maledizioni, maledizioni che colpiscono in maniera diversa coloro che hanno subito dei traumi, coloro che hanno avuto la sfortuna di nascere sotto il segno di un potere potenzialmente distruttivo e pericoloso.
    Questo è tutto quello che posso fare per te. Di certo all'inizio non sarà facile sopportare questo peso, ma non è più come in quel periodo. Ora hai comunque lo spirito di Miuna che veglia su di te, che ti parla, che condivide le gioie e i dolori con te, proprio come un tempo. Forse non è nemmeno una cosa così negativa, dopotutto...
    Stavo diventando sentimentale, è vero. Ma in quel momento avvertivo che quei due possedevano una cosa che io non avevo, che non provavo più da tempo e che nemmeno tutte le mie conoscenze e ricerche avrebbero potuto darmi: l'amore per un'altra persona. Provai un forte senso di colpa per il mio peccato passato, anche se quello che avevo fatto ora li avrebbe certamente aiutati a ritrovare la loro strada non potevo di certo considerare il tutto un pagamento equo per ciò che avevo loro tolto.
    Mi... Mi dispiace per quello che vi ho fatto... Sono stata così avventata... Ero solo gelosa di voi, del vostro rapporto così profondo, di quello che voi avevate e che a me era stato strappato via con la forza. Non sarà di certo questo che eliminerà la mia colpa ma... Sono davvero dispiaciuta.
    Il tono molto serio, un atteggiamento normale e che per la prima volta dopo tanto tempo aveva riacquistato una fluidità e una parvenza di veridicità, lo sguardo molto vago, come se fossi sull'orlo di un pianto erano la prova che quanto dicevo era vero.

    Celestia Ludenberg
    Queen of Liars

     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    Celestia mi avvertì: gli altri ricordi non sarebbero stati così facili da recuperare e forse avrei fatto meglio a non cercarli. Detto questo, con l'utilizzo di una carta, che sembrava essere un tarocco per la precisione, mi fece rivivere in terza persona i ricordi passati eppure così vicini in questo momento. Mentre acquisivo coscienza di quanto avvenuto riuscii a comprendere molte cose, ricordare emozioni, sensazioni, gioie, dolori, rabbia, disperazione. Riuscii a riottenere tutti i ricordi su Miuna, su tutto quello che avevamo fatto assieme, ogni cosa, anche se non era stata mostrata direttamente, la riottenni grazie alla consapevolezza di lei, grazie alla sua voglia di continuare a rimanere al mio fianco, di sostenermi, di aiutarmi e anche di amarmi con tutto il cuore. La quantità di cose che affollava la mia mente in quel momento era così elevata che la sentivo pulsare, come se volesse esplodere. Appoggiai entrambi i palmi delle mai sulla fronte e mi accasciai a terra, trattenendo versi di dolore, comunque chiaramente visibile dalla mia espressione sofferente, gli occhi serrati e la bocca aperta in un ghigno che di divertimento aveva ben poco. Miuna saltò dalla sedia per corrermi incontro e abbracciarmi ma mi passò attraverso, rimanendo a terra a fianco a me. Non poteva fare nulla ora, non poteva... Questa sensazione di impotenza si aggiunse a tutte quelle che stavo già provando io andando a fortificare il tutto. Quella frazione di secondo sembrò durare anni, tutti gli anni che trascorrevano in realtà nei ricordi: la sensazione orribile di sentirsi intrappolati in un tempo che non è quello giusto, la sensazione di non poter più scappare. Il tutto gravava sulla mia testa, una gigantesca spada di Damocle che si abbassava ogni secondo sempre di più. Mi assalì anche la consapevolezza che quello che stavo rivivendo non avrei potuto più riviverlo nel presente perché Miuna non esisteva più in maniera reale. Mi assalì la consapevolezza che la sua attuale condizione non era stabile, poteva scomparire da un giorno all'altro senza lasciar nulla di sé se non tristi e amare sofferenze. Non potevo permetterlo, dovevo trovare un modo per farla tornare da me, per poterla riabbracciare, per poterla stringere fra le braccia e riprovare quella sensazione che nulla al modo poteva sostituire. In quel momento arrivarono al mio orecchio le parole di Celestia, che ora stavo osservando con la vista un po' annebbiata e sdraiato per terra: bastò questo però per capire che qualcosa era cambiato in lei, qualcosa nel profondo l'aveva scossa. I suoi movimenti, il suo comportamento, le sue parole. Sembrava tutto, come dire, vero.
    Kuro, stai bene..?
    Miuna era al mio fianco. Stava piangendo. Allungai la mano verso di lei, tentando di appoggiargliela sulla testa per consolarla, anche se sapevo che sarebbe stato tutto inutile. Ma con nostra grande sorpresa per qualche secondo riuscii veramente ad entrare in contatto con lei e la sensazione che percepii fu immensa, così immensa che non riuscirei a descriverla.
    Miuna... Ha funzionato... Vedi? Ho consolidato la tua presenza...
    Sì, ma guarda come ti sei ridotto!
    Questa è solo una condizione temporanea, darei di tutto pur di poter rivivere con te tutto quello che ho ricordato.
    Cercai di abbracciarla, sperando di riuscirci ma invece non fu così. Avevo preteso troppo, era ancora presto per certe cose...
    Rimasi ancora qualche manciata di secondi a terra poi, piano piano, appoggiandomi prima al pavimento e poi alla sedia vicina mi rialzai in piedi. Raggiunsi il divano e mi ci accasciai sopra, privo di forze ma cosciente e semi lucido.
    Celestia... Capisco quello che hai detto e soprattutto quello che hai provato... Non posso biasimarti per questo, non conosco a pieno il tuo passato quindi non posso commentare ma... Ti perdono. E lo faccio senza remora alcuna. Mi piacerebbe anche sapere qualcosa in più su di te, diventare amici.
    Alzai il braccio destro e tesi la mano nella sua direzione.
    Ho un altro favore da chiederti... Devi rivelarmi anche il resto, se ti è possibile. Lo so che è rischioso, ma devo sapere, qui e ora.
    No, Kuro! È troppo pericoloso! Guarda come sei ridotto!
    Irruppe Miuna, saltando in giro per la stanza come una matta per poi rivolgersi direttamente a Celestia, guardandola dritta negli occhi.
    Ti prego, non dargli ascolto, non sa quello che dice! Non devi rivelargli altro, dobbiamo lasciar trascorrere del tempo o altrimenti potrebbe correre dei seri guai e perdere addirittura se stesso nei suoi ricordi!
    Un disperato appello verso la propria nemica, che però stava man mano cambiando e anche la parola stessa stava cambiando: forse non erano ancora "amiche" ma per lo meno la rivalità stava sparendo.

    Kuro Kamishini
    Reminiscence

     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    No, non potevo farlo. Le sue condizioni erano già evidentemente pietose, non si reggeva in piedi. Ma non era solo lo sfinimento fisico, anzi: era tutto dovuto allo sfinimento mentale. Per quanto il ricordare tutto gli abbia portato momenti sia tristi che felici il suo cervello stava sopportando una quantità enorme di diverse sensazione e di input, non avrebbe retto di certo se lo avessi sovraccaricato con tutto quello che dovevo ancora dirgli, visto anche cosa aveva fatto in quel periodo. Anche Miuna aveva capito che non ce l'avrebbe fatta, che avrebbe perso se stesso... Proprio come quella volta... A causa mia, lui... Ma non è questo il giorno per piangere sul latte versato. Fissai Miuna e per la prima volta da quando l'avevo incontrata 5 anni fa le mostrai un mio sorriso vero.
    Non preoccuparti, Miuna. Non lo farò. Comprendo bene il suo stato mentale anche se di certo non ai tuoi livelli, visto che probabilmente siete connessi a livello celebrale. Come hai giustamente detto potrebbe perdere se stesso se esagera e questo non lo vogliamo.
    Mi alzai dalla sedia e mi sedetti a fianco a lui sul divano, appoggiando una mano sulla sua fronte per sentirne la temperatura. Non sembrava caldo, aveva retto in maniera abbastanza efficacie allo shock.
    Non deve essere facile... Ma c'è anche un'altra motivazione per la quale non posso ridarti i ricordi... Primo, non li ho io, non abbiamo usato una carta per sigillarli ma qualcosa di molto più potente che ora si trova ben protetto e al sicuro da mani indiscrete e andare a recuperarlo potrebbe essere rischioso. Ma il vero motivo è che quei ricordi ti provocheranno solo dolori e metteranno in reale pericolo tutte le persone a te care... E tu questo non lo vuoi, vero?
    Era una ovvia domanda retorica, sapevo benissimo che era così.
    Comunque ti ringrazio... Nonostante tutto quello che ho fatto mi hai perdonata senza pensarci troppo su...
    Mi avvicinai a lui.
    Grazie... gli sussurrai, prima di avvicinare le mie labbra alle sue e dargli un bacio. Non so per quale motivo ma mi sembrava la cosa giusta da fare in quel momento, anche se ciò avrebbe probabilmente provocato l'arrabbiatura di Miuna e lo stupore di Kuro, ma anche io ero stupita delle mie stesse azioni e dei miei stessi pensieri. Era come se qualcosa fosse cambiato in me e non era la prima volta che accadeva. E sempre grazie a Kuro... Però, come successe la prima volta, questo è solo un cambiamento temporaneo, purtroppo. La mia vera indole, la mia indole da Minus non avrebbe tardato a farsi risentire, più forte che mai, trascinandomi nuovamente nella malvagità e nel vortice di provocatrice di dolore e sofferenze altrui per puro piacere personale. È proprio come mi ha detto quella ragazza l'altro giorno: non si può sfuggire al proprio destino, al destino di un Minus. Quando le nostre labbra si separarono sembrava che Kuro volesse dirmi qualcosa ma un suono fin troppo familiare interruppe il momento. Qualcuno aveva bussato alla porta. Una visita inaspettata? Non avevo previsto nulla di simile... Potrebbe anche essere la responsabile del dormitorio.
    Presto, Kuro, nasconditi dietro al divano! Potrebbe essere la responsabile. Non voglio che la nostra conversazione venga interrotta proprio adesso che sono cambiata così anche perché non so quanto possa durare...
    Lui obbedì e si nascose in maniera abbastanza efficace: Miuna invece non si mosse, dopotutto era invisibile agli altri, quindi non sarebbe stato un problema. Per coprire i rumori degli improvvisi spostamenti gridai alla persona dietro la porta.
    Apro subito! Un secondo che mi metto qualcosa addosso, non sono presentabile in questo momento!
    E così corsi in camera, aprii l'armadio e indossai in fretta e furia il mio solito completo nero; mi diedi una rapidissima aggiustata ai capelli facendomi le trecce boccolose alla velocità della luce, tanto oramai ci ero abituata. Impiegai circa 2 minuti per il tutto, poi corsi verso la porta.
    Arrivo! Scusa il ritardo!
    Mi avvicinai e aprii leggermente la porta: la luce della stanza invase il buio del corridoio, irradiandone una piccola porzione. Essa illuminò anche la figura che si trovava davanti alla porta e che aveva atteso fino a quel momento senza obiettare. Strano, perché mai si trovava lì proprio ora? Che cosa mi stava sfuggendo?
    Ma tu sei... Che ci fai qui a quest'ora?

    Celestia Ludenberg
    Queen of Liars

     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    Cosa ci facevo davanti alla porta della camera 308 a quell'ora della notte? Beh, in tanti se lo staranno chiedendo e in fondo in fondo nemmeno io ne sono sicura. Quando bussai alla porta dall'interno della stanza una voce mi disse di aspettare qualche minuto perché doveva vestirsi. La voce mi sembrava stranamente familiare anche se non riuscivo a ricordarmi di chi era né dove l'avevo già sentita. Decisi dunque di pazientare in silenzio anche perché non si poteva andare in giro per i corridoi di notte. Ad un certo punto avvertii come una strana presenza, opprimente, malvagia, inquietante. Una strana sensazione mi assalii e mi guardai in torno per vedere se per caso ci fosse qualcuno o qualcosa nel corridoio anche se la poca luce non facilitava di certo la cosa. Ma nella penombra riuscii ad intravedere una figura, vicino all'angolo tra questo corridoio e il prossimo: sembrava che stesse guardando in questa direzione... Rimasi immobile e feci finta di nulla, non volevo allarmarla e soprattutto perché ero anche un po' spaventata. Che cosa potevo fare? E se stesse guardando proprio me? Mentre nella mia mente stavo cercando un modo per uscire indenne da quella situazione, la voce dall'altra parte della porta mi avvisò che stava per aprire la porta e la cosa mi rincuorò non poco. Buttai ancora l'occhio nella direzione nella quale si trovava quella figura ma era sparita, volatilizzata. Che fosse stata solo una mia impressione? Dopotutto fino a poco fa stavo dormendo e il buio mi gioca sempre brutti scherzi fin da quando ero piccola... Chissà.
    Finalmente la porta si aprii e dall'altro lato apparve, oltre ad una fonte di luce che mi fece socchiudere per un attimo gli occhi che si erano abituati all'oscurità, una ragazza con i capelli neri raccolti in due trecce boccolose molto lunghe, gli occhi rossi molto profondi e un completo da Gothic Lolita nero, con tanto di fronzoli e quant'altro. Allora ebbi un flash e mi ricordai il nome e la situazione nella quale l'avevo incontrata: era la ragazza che aveva parlato con Kuro quella volta in mensa, qualche settimana fa. Mi sembrava che si chiamasse... Celestia? Sì, credo proprio che sia così. Manifestò un certo stupore nel vedermi lì e come darle torto?
    Ehm, ciao, Celestia, se non sbaglio... Mi dispiace disturbarti a quest'ora ma è successa una cosa strana... Però prima di parlartene potresti farmi entrare? Potei sembrare invadente ma è che vorrei evitare di essere scoperta...
    In effetti stavo sussurrando... Comunque mi fece accomodare e mi sedetti sul divano.
    Grazie mille e scusa ancora per il disturbo... In realtà noi due ci siamo viste soltanto una volta e non ci siamo nemmeno parlate, perciò ti starai chiedendo come mai io mi trovi qui... Ecco, fino a poco fa stavo tranquillamente dormendo nella mia stanza quando all'improvviso mi è squillato il cellulare. Mi era arrivato un messaggio da un numero sconosciuto che mi diceva di recarmi di corsa nella stanza 308 dell'ovile, ala femminile, poiché Kuro Kamishini si trovava in grave pericolo e aveva urgente bisogno del mio aiuto. Però credo che fosse uno scherzo, alla fine Kuro non è nemmeno qui...
    Ero seriamente preoccupata per lui difatti non ci avevo pensato due volte ad accorrere in suo aiuto: mi ero anche scordata di vestirmi per la fretta ed ero ancora in pigiama e con i capelli raccolti a coda di cavallo. Tuttavia lui non era qui. O almeno così credevo. Dopo qualche secondo lo vidi spuntare da dietro il divano, con una espressione abbastanza stupefatta sul volto.
    Oh Kuro, alla fine sei qui! Meno male, sei sano e salvo!
    Lo abbracciai, lasciandomi trascinare dal senso di ansia e preoccupazione che fino a poco fa mi assalivano, ora trasformatisi in gioia e felicità nel vedere che stava bene. Poi mi ricordai che non eravamo soli e mi staccai per l'imbarazzo, tornando a sedermi dove ero prima, un po' rossa in viso.
    Meno male... Alla fine si trattava comunque di uno scherzo, chissà chi può aver fatto una cosa del genere... Però, ora che ci penso... Che cosa ci fai da solo nella stanza di una ragazza a quest'ora? Non avrò mica... Interrotto qualcosa, vero?
    Ed ecco che la gelosia si faceva sentire, anche se non avevo reale motivo per provarla dato che non era il mio ragazzo, non ancora per lo meno... Ma che cosa vado pensando?
    In tal caso... Io... Io... Vi chiedo scusa, non... non volevo... Tolgo subito il disturbo...
    Mi alzai di scatto e mi avvicinai molto velocemente alla porta, con una espressione molto cupa. Eppure credevo che lui fosse... Eppure...

    Sachika Kurohime
    The Heart of Everything

     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    Celestia si ea rifiutata di rivelarmi ciò che le avevo chiesto e aveva anche avanzato degli interessanti motivi, oltre alla mia pessima condizione mentale ovviamente: i miei ricordi erano stati sigillati con qualcosa di molto più potente della carta di Celestia e si trovavano in un luogo ben nascosto e protetto; erano ricordi molto dolorosi; erano ricordi che avrebbero messo i pericolo le persone a me care. Oddio, allora quello che avevo pensato prima poteva essere giusto: chissà quante brutte cose ho fatto in quel periodo... Ma proprio per quello dovevo sapere cosa, dovevo sapere se c'era un modo per rimediare... Ma non sapevo se insistere o meno, dopotutto aveva anche detto che tutto ciò avrebbe messo in grave pericolo le persone a me care e questo, come sottolineato anche dalla stessa Celestia, io non lo volevo e non lo avrei mai permesso. Dunque stavo per controbattere per chiedere comunque un qualche indizio in più quando Celestia mi si avvicinò e mi ringraziò per averla perdonata nonostante tutto senza troppe difficoltà, anche se in realtà ne avevo avute parecchie... Ma dopo continuò ad avvicinarsi, ancora, sempre di più, fino a che non ci trovammo faccia a faccia, gli sguardi incrociati. Notai in lei delle sensazioni che non avevo mai notato prima, uno sguardo sincero. Mi sussurrò ancora un "grazie" con un tono di voce così delicato che mai mi sarei aspettato di sentire da lei... E alla fine accadde l'inevitabile: mi diede un bacio. Che stranezza, non avrei mai pensato che potesse succedere eppure in questa serata ero stato contraddetto più e più volte dai fatti. Quel breve istante sembrò durare delle ore. Quando le nostre labbra si separarono sentivo quasi il bisogno di dirle che in realtà non era una persona cattiva, che poteva cambiare... Tuttavia fui interrotto da un suono: qualcuno aveva bussato alla porta. Ma non era tutto: c'era anche Miuna che stava saltellando per la stanza cercando di prendere degli oggetti per tirarmeli e io d'istinto mi raggomitolai per attutire gli urti ma ci ricordammo entrambi solo in seguito che non poteva ancora tirarmi nulla.
    Siamo due stupidi...
    Tu di più! Come hai potuto farlo?
    È stata una cosa improvvisa, non ci ho potuto fare nulla...
    E allora come mai mi sembri felice?
    Beh... Comunque, dobbiamo rimandare il discorso, ora devo nascondermi, non voglio essere sospeso...
    Si, si, bravo! Inventati delle scuse! Sappi che questa volta non la passi liscia!
    E con il litigio in corso dentro la mia testa mi nascosi dietro il divano, come mi aveva suggerito Celestia, che corse poi a cambiarsi e tornò ad indossare i suoi soliti vestiti anche se la cosa un po' mi dispiaceva...
    Non hai proprio il senso dell'onore, vero?
    Accidenti, stavo facendo veramente infuriare la belva, era meglio finirla di pensare a certe cose, almeno per il momento...
    Quando la porta si aprii notai il tono di voce sorpreso di Celestia, cosa assai strana (ma quante volte ho detto la parola "strano" solo di stasera?). Dall'altra parte qualcuno stava bisbigliando e quindi non riuscivo a capire a chi appartenesse la voce. Ed ecco che la mia curiosità venne svelata: Celestia fece entrare l'ospite misterioso ed era niente popò di meno che...
    Sachika? Che ci fai qui?
    Sì, per lo stupore rivelai il mio nascondiglio, ma non correvo più nessun pericolo, o almeno così credevo. Certo, quella era anche la prima volta che vedevo Sachika in pigiama, era molto sobrio e coprente ma al tempo stesso molto affascinante, così come quella coda di cavallo che le raccoglieva i capelli... Ma forse è meglio non indugiare oltre, sento una presenza molto arrabbiata con me...
    Ad ogni modo lei era accorsa in mio aiuto dopo aver ricevuto uno strano messaggio che le diceva che io ero in pericolo. Ma la realtà dei fatti era ben diversa e subito pensammo ad un brutto scherzo, solo che non avevo in mente nessun possibile candidato per il ruolo di tiratore di scherzi di quel genere, men che meno a Sachika. Ma chi altri conosceva il rapporto che si era creato tra noi due? Bella domanda e qualcosa mi dice che avrei presto trovato la risposta.
    Ma l'avermi trovato da solo, di notte, nella stanza di una ragazza l'aveva in qualche modo disorientata e destabilizzata e ciò l'aveva spinta a farsi delle idee sbagliate. Stava già per scappare via con una espressione molto triste in volto quando le afferrai la mano con uno scatto felino e la bloccai.
    Non è come pensi! Io in realtà ero qui per un altro motivo... Motivo che riguardava anche te.
    Feci una pausa, durante la quale le lasciai la mano nella speranza che non scappasse e le appoggiai le mani sulle spalle per poi guardarla dritta negli occhi.
    Ero venuto qui per riottenere i miei ricordi perduti. Ne ho persi molto nel corso degli anni e questi comprendono anche il periodo prima dell'incidente, quello riguardante il periodo dell'asilo. Non volevo farti aspettare oltre né illuderti nel caso mi fossi sbagliato... Capiscimi...
    Con quella frase sperai di averla convinta a restare e di aver frainteso il tutto. Ora non restava che vedere la sua reazione alle mie parole.

    Kuro Kamishini
    The Truth of Life

     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    Stavo scappando via quando Kuro mi afferrò per la mano, impedendomi di fuggire.
    No, davvero, lasciami andare...
    Avevo le mie buone ragioni per volerlo fare ma lui non mi lasciò andare e mi spiegò che era venuto qui perché Celestia sapeva molte cose di lui, più di quante ne sapesse lui stesso ed era venuto qui anche per cercare di riottenere le memorie perdute dopo l'incidente che aveva avuto da bambino, i ricordi della nostra promessa, non voleva più farmi aspettare, voleva sapere subito se lui era il bambino che tanto stavo cercando, non voleva deludermi. Lui stava facendo tutto quello che aveva fatto anche per me e io come una stupida sono subito saltata alla conclusione sbagliata... Come una stupida... Mi stava guardando dritto negli occhi, con le sue mani appoggiate sulle mie spalle. Al ché, alla fine, per una serie di vari e contrastanti sentimenti mi ritrovai ad abbracciarlo mentre piangevo per la mia stupidità e per la felicità.
    Kuro, io non... Volevo accusarti di nulla... Tu... Mi dispiace...
    Rimanemmo abbracciati così per qualche minuto, non riuscivo a lasciarlo andare. Sentivo che piano piano stava diventando la persona più importante per me. Al diavolo il passato, anche se Kuro non fosse stato quel bambino, cosa di cui però non ho quasi più alcun dubbio, sarebbe comunque rimasto lui per me e io volevo che continuasse ad esserci, al mio fianco, per sostenere quella fragile pianticella che sono io. Lo lasciai andare, asciugandomi le lacrime.
    Kuro... Volevo dirti una cosa. Ecco, io ti-
    Ma la frase non trovò mai completamento. Difatti all'improvviso la luce si spense e la porta alle mie spalle si spalancò di colpo. Venni trascinata via da qualcosa ancora prima di capire quello che stava succedendo e di riuscire a reagire in maniera adeguata. Sentivo freddo, una sensazione che attanagliò il mio cervello, fino a farmi perdere i sensi e a farmi sprofondare nell'incoscienza assoluta.

    Sachika Kurohime
    Nameless Feelings



    Sachika scomparve e quando la luce si riaccese al centro della stanza c'ero io, Kagetane Hiruko, pronto a salutare i miei vecchi amici.
    Oh, finalmente eccovi qua! E finalmente sono tornato al ruolo di antagonista che mi spetta. Vi trovo bene, Kuro, Celestia.
    Feci un inchino togliendomi il cappello in segno di saluto.
    Forse fin troppo bene, miei cari, e la cosa non va affatto bene. Che fine avete fatto? Vi abbiamo cercato a lungo, sapete? E quando vi abbiamo trovato abbiamo scoperto che vi siete tirati fuori, che avete tentato di fuggire. Che cosa deplorevole, cari compagni. Ma la vostra fuga è finita, così come le tue vane illusioni, Kuro Kamishini. Se volete riavere la ragazza viva dovrete recarvi nel nostro vecchio. Oh, cosa c'è? Forse non ti ricordi dove si trova? Dovresti saperlo bene, sai? In tal caso ti consiglio di fare in fretta: la ragazza morirà tra due giorni se non verrai a salvarla e ti porterò come regalo la sua bellissima testa. Sarebbe davvero un peccato, un così bel fiore... Uhuhuhuhuh
    La risata riecheggiò come un vento freddo nell'aria, mentre avrei sicuramente dovuto affrontare la solita l'ira impulsiva di Kuro, ma non sarebbe stato un problema, avrei potuto parare ogni suo colpo senza alcuna fatica.
    Oh Oh, che accoglienza calorosa... Mi siete mancati! MOLTO BENE! Diamo inizio alle danze! Lo strano caso del dottor Kuro e di Lady Miuna, prologo. Attori partecipanti: Kuro Kamishini nel ruolo del protagonista Kuro; Miuna Hakami nel ruolo della coprotagonista Miuna; Celestia Ludenberg nel ruolo di Celestia, l'amica bugiarda. Con la partecipazione speciale di Sachika Kurohime nel ruolo della donzella in pericolo, di Hiruko Kagetane e Nora Kiryumi come antagonisti principali. Ma ci saranno anche tante altre comparse, sia tra i protagonisti che tra gli antagonisti!! Insomma, una commedia da non perdere! Si va in scena.
    Dopodiché schioccai le dita e la stanza tornò al buio. Nel approfittai per andarmene a passo lento dalla stanza, voltando loro le spalle ma con la convinzione che domani o forse addirittura tra poche ore li avrei rivisti. E allora avremmo fatto una bella rimpatriata tutti assieme, con tanto di torta alle fragole. Io adoro la torta alle fragole, quel colore rosso così intenso... Sembrano quasi frutti fatti con il sangue dei colpevoli.

    Kagetane Hiruko
    The presence of the Evil One



    Edited by ¬SasoRi - 4/5/2014, 12:25
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    Sachika aveva compreso le mie parole e le aveva accettate. Mi abbracciò e mi strinse forte, così forte che rischiavo quasi di soffocare, ma non le dissi nulla né allentai l'abbraccio. Come sempre Sachika era molto timida e il fatto che si stesse esponendo così tanto in presenza di altre due-
    Ti ringrazio per la considerazione ma tecnicamente nella stanza oltre a voi c'è solo Celestia...
    Hai ragione, ma per me conti comunque, lasciami questa piccola soddisfazione, su.
    Dicevo, di fronte ad altre due persone è una cosa alquanto rara e non sarebbe stato di certo un misero rischio di orte per soffocamento (?) a fermare quella manifestazione delle sue emozioni. Quando mi lasciò andare mi guardò dritto negli occhi e accennò qualcosa ma che non riuscì a finire. In quell'istante la porta della camera si spalancò di colpo e le luci nella stanza si spensero. Si sentì solo un lieve rumore di trascinamento ma nulla di più. Non ebbi nemmeno il tempo di reagire, accadde tutto così in fretta che ancora adesso lo credo impossibile. Fatto sta che in pochi secondi tutto tornò alla normalità: luci accese, porta chiusa, nulla in disordine, tre (in teoria quattro...) persone nella stanza. E fin qui tutto a posto, se non fosse solo per il fatto che la terza persona non era Sachika ma un uomo che di primo acchito sembrava sulla quarantina, con un elegante completo rosso vermiglio, una tuba dello stesso colore, guanti bianchi e una inquietantissima maschera che gli copriva il volto, un volto con un sorriso così ampio da assumere fattezze quasi malvagie. Attraverso di essa non era nemmeno possibile vedere i suoi occhi, non sempre per lo meno. Sembrava conoscerci ma io non lo avevo mai visto prima in tutta la mia vita. Ma dove era finita Sachika? L'aveva portata via lui? A quanto pare sì, citando le sue testuali parole. Parlava come se io e Celestia facessimo parte di qualcosa un tempo, della quale anche lui era membro e a quanto sembra eravamo anche in ottimi rapporti. Ma noi avevamo tentato la fuga e questo ci aveva fatto additare come dei vigliacchi traditori e loro non avevano mai smesso di inseguirci. Sembra però che volessero darci la possibilità di tornare nelle loro cerchie. Io però non ricordavo assolutamente nulla di tutto questo ed ero ancora sconvolto per il rapimento di Sachika. Lo guardavo con una espressione vacua, fino a che non parlò della sua morte nel caso non fossimo riusciti a raggiungerla "io-so-dove-ma-non-ricordo" in due giorni, con tanto di reward: la sua testa. A quel punto scattai come un felino addosso a Kagetane, tentando di colpirlo in faccia con dei pugni, che però parò senza alcun problema e mi sbalzò via come se fossi soltanto un insignificante insetto incapace di ferirlo.

    Iniziò poi a vaneggiare, parlando di tutto quello che stava accadendo e che stava per accadere come se fosse soltanto una commedia, un intrattenimento, uno spettacolo. Ma come poteva farlo? Come... Ma soprattutto aveva anche parlato di Miuna. Come faceva a conoscerla? Come faceva a sapere che era ancora in questo mondo? Come era possibile tutto ciò? Stavo forse sognando? Non credo, purtroppo, anche se avrei veramente voluto svegliarmi di colpo e scoprire di essere ancora nel mio bel letto. Stavo per ribattere, per fargli delle domande, per dirgli che non ricordavo assolutamente nulla di tutto quello che aveva appena detto ma l'uomo schioccò le dita e le luci si spensero nuovamente per qualche secondo; quando si riaccesero lui non c'era già più, sparito, volatilizzato.
    Caddi a terra, in preda alla disperazione. Sachika era stata presa per colpa mia, della mia stupidità, della mia inutilità, dell'incapacità di proteggerla. Avevo da poco convinto suo padre a farla rimanere nel dormitorio della scuola per permetterle di ampliare la sua cerchia di amici e amiche, per poter passare più tempo con lei. Gli avevo giurato che l'avrei protetta io, a qualunque costo, offrendo anche la mia vita se fosse stato necessario. Ed ora, dopo tutte quelle belle parole l'avevano rapita proprio davanti a me e non ero riuscito a fermarli. Inoltre rischiava di morire se non li avessi raggiunti in massimo due giorni. Ma non mi hanno detto il luogo, non ricordo nulla di quel luogo, non so come arrivarci, niente. Iniziai anche a piangere e a sbattere violentemente i pugni sul pavimento della stanza, incapace di reagire e di parlare. Non riuscivo a sentire Miuna, se mai avesse cercato di parlarmi, non riuscivo a capire nemmeno quello. Così come non provai nemmeno a chiedere a Celestia se lei per caso sapesse qualcosa di quello che ci aveva raccontato Kagetane, la mia mente era troppo occupata ad autoaccusarsi e maledirsi e non riusciva a ragionare in maniera lucida, ma se di certo lei avesse saputo qualcosa me lo avrebbe detto, si era comportata diversamente dal solito quella sera.

    Kuro Kamishini
    Nameless Feelings



    Edited by ¬SasoRi - 5/5/2014, 01:18
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    Assistetti alla scena tra Sachika e Kuro ma senza darle troppo peso. Non era per cattiveria ma ero sinceramente più preoccupata per il messaggio che l'aveva andata qua. Non poteva essere di certo uno scherzo e il fatto che la avessero mandata proprio nella mia stanza mentre c'era anche Kuro non può essere di certo una mera coincidenza. Per quanto io fatichi e non voglia crederci tutti i puntini si collegano e portavano tutti alle stesse persone. Possibile che ci avessero già trovato? Eppure pensavo di aver cancellato bene le tracce di Kuro e le mie... E soprattutto pensavo di essere riuscita a sfuggire da loro, ma è proprio questo che mi preoccupa. Potrebbero averlo fatto apposta, farmi credere di essere riuscita a fuggire, farmi credere di avercela fatta e poi, dal nulla, ricomparire e incasinare nuovamente tutto. Questa era molto più che una semplice possibilità, era quasi una realtà concreta. Ma di lì a poco si tramutò in realtà ineffabile. Le luci nella stanza si spensero, la porta si spalancò. Un rumore precedette il ritorno della luce e in quel momento le mie paure si concretizzarono: nella stanza, al posto di Sachika c'era lui, il tizio mascherato, noto anche come Kagetane Hiruko. Oh quanto la sapevo lunga su di lui e su tutte le sue malefatte e anche Kuro lo sapeva, anche se non al momento. Ma non starò qui a dilungarmi in digressioni sul passato di Kagetane, anche perché dalle sue parole lo avremmo rincontrato molto presto, dopotutto ne andava della vita della povera Sachika. Kuro provò ad attaccarlo ma era tutto inutile allo stato attuale... L'unica cosa che ci rimaneva da fare era tornare ad immergerci in quel passato dimenticato, tornare in quel luogo. Kuro non ne aveva memoria ma era stato la nostra casa per molto tempo, nostra così come di molti altri che un tempo chiamavamo "amici". Ed è proprio da loro che dovevamo recarci, per avere un supporto e per conoscere l'esatta ubicazione di quel luogo, solo Kofuko lo sapeva con esattezza, gli altri ne avevano solo un vago e distorto ricordo, me compresa. Anche loro come noi erano fuggiti e anche se avevamo intrapreso due strade differenti io sono sempre rimasta in contatto con loro dopo tutto questo tempo. Sapevo anche dove si trovavano adesso e non erano molto lontani dal liceo, visto che si trovavano in un luogo particolare ben nascosto in questa città. Kuro si stava disperando e piangeva, picchiando il pavimento, molto probabilmente si malediceva per aver coinvolto Sachika e per non essere stato in grado di proteggerla. Anche Miuna stava cercando di consolarlo ma era come se lui non sentisse le sue parole. Quando cadeva in quello stato c'era una sola cosa da fare...
    Io so dove la tengono rinchiusa, io so dove si trovano. Anzi, non proprio io in maniera diretta ma conosco un paio di vecchi amici che si trovano qui in città e che sanno queste cose. Anche tu dovresti conoscerli, erano anche tuoi amici, ma ora non puoi a causa del sigillo.
    L'unico modo era dirgli quello che aveva bisogno di sentirsi dire e guardarlo negli occhi senza alcuna esitazione. Di sicuro avrebbe funzionato anche questa volta, ne ero certa. Anzi, soprattutto questa volta.

    Celestia Ludenberg
    Queen of Liars

     
    Top
    .
16 replies since 22/4/2014, 01:28   262 views
  Share  
.
Top