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.Visitare questo posto è molto piacevole, si fanno davvero troppi incontri. Anche se non ho ancora capito perchè parlo con la gente. Peccato che qui ci siano così poche ragazze, con cui parlare... si possono fare dei discorsi con le cameriere ma non mi piace disturbare chi lavora, di certo non vorrei poi venisse fatto a me. Ah beh, altro giorno altro tè, oggi al gelsomino. Mai piaciuto, ma forse qui lo fanno bene.
L'atmosfera era di nuovo tranquilla, dopo la prima dozzina di visite aveva iniziato a ricordare gli orari di calma in cui c'erano poche persone e ne aveva approfittato per iniziare a fare un po' di moto visto che per arrivare a quell'orario doveva prendere un autobus che partiva due minuti dopo la fine dell'orario dei suoi corsi di lingue. Certo, dopo deve fare due isolati di corsa per arrivare ai bagni pubblici dove si cambia, si mette del deodorante e si sistema a dovere.. ma ne vale la pena. Dunque, come gli ultimi giorni si è seduto a un tavolo a caso e nel posto di fianco aveva messo il borsone giusto per evitare altri inconvenienti con persone a caso.
Ma questo giorno sarebbero successe cose più spiacevoli, dopo un paio di sorsi aveva dedotto che era il gelsomino in se a disgustarlo e così si alzò con tutta calma per prendere qualcosa di suo gusto per compensare il pessimo sapore di quella schifezza.
E qui iniziarono i problemi.
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La cosa accadde molto velocemente e lui non poté fare nulla. Non che avesse voluto. Beccarsi del caffè addosso non è piacevole. Non avrebbe di certo provato a fare da scudo a quel poveretto. Eh, ma nonostante questo sembrava fosse accaduta ancora una volta una di quelle strane anomalie. Come quando si sbaglia una battuta... Oppure quando se ne crea una in una sceneggiatura che non lo prevede. Un qualcosa che viene frainteso o scambiato. Ma appunto fu questo presentimento a farlo inciampare in una sedia e a fargli rovesciare il tè addosso al malcapitato che ora ha subito un secondo bagno.
Caduto di faccia si rialza intontito e immediatamente si rende conto della cosa. Il poveretto non spiccica parola ed è sorpreso di ritrovarsi nel bel mezzo di una battaglia di bevande.
Per fortuna ho trovato il modo di sbarazzarmi di quell'obbrobrio. Pensò lui trattenendo un sorriso.
Si tira su e subito chiede Ti sei scottato? al giovane che non riesce a elaborare la situazione. Ecco, a quel punto arrivano un paio di cameriere che lo portano in bagno per darsi una sciacquata e per prestargli un qualche abito asciutto. Un risarcimento notevole che però non vale l'esser stato bombardato da un liquido così disgustoso come il tè al gelsomino.
Eh, scusa... riesce appena a balbettare mentre viene portato via.
Ma non importa ormai. Non si piange sul latte versate. E qui mi risparmio pessime battute.
Che sfortuna... dice poi alla ragazza che per prima ha iniziato questo tragico evento. Certe volte non te lo aspetti proprio. Hehe Abbozza un sorrisetto.. -
Âlex ‡ Pitoµ .
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Tutto accadde in un attimo, senza che nessuno dei tre potesse rendersi conto della situazione... Nel momento in cui Galatea rovesciò il caffè addosso ad un povero studente arrivò un terzo ragazzo, che lei non aveva mai visto prima, e purtroppo per il povero malcapitato non era ancora finita.... Nel tentativo di aiutarlo l'ultimo arrivato rovesciò il suo tè bollente addosso alla povera vittima di questa scena alquanto comica...
Sul momento la ragazza non poté trattenere una risata (non è cattiveria, ma dai la scena è comica ammettetelo!) ma subito dopo cercò di aiutare lo studente, ma per fortuna un paio di cameriere arrivarono a soccorrerlo, in modo che i due non potessero "colpirlo" nuovamente con altri liquidi incandescenti...
Dopo di che rispose al "suo complice"
"Si hai ragione, a volte certe cose non ti spieghi come possano accadere!" Ed anche lei abbozzò un sorriso.. "Bé tanto vale presentarsi dopo questo disastro.... Piacere, mi chiamo Galatea!" e tese la mano al ragazzo.. -
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Piacere tutto mio Risponde rapido con tono amichevole e quasi confidenziale Sono Rei.
Porge la mano con disinvoltura e la stringe con gentilezza per poi portare indietro la sedia della ragazza e offrirle di sedersi per parlare più comodamente A meno che non ci convenga uscire, effettivamente. Il problema di questo errore di battute è l'obbligo di improvvisazione completamente spaesante per un attore come Rei che piuttosto li studia fino ai minimi dettagli per imparare a recitarli senza errore alcuno.
Però alla fin fine è pur sempre una situazione divertente e non c'è ragione di abbandonarla solo per pochi errori che sono quasi irrilevanti. Non fraintendete queste parole, si parla solo dello stato emotivo del ragazzo. Una semplice voglia di "continuare la scena".. -
Âlex ‡ Pitoµ .
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Nonostante le numerosissime incomprensioni che si erano verificate nel poco tempo in cui si erano conosciuti, quel ragazzo sembrava abbastanza simpatico... Non era il caso di essere scortese e di allontanarsi per un po'di té rovesciato, dopo tutto a chi non era successo di rovesciare qualcosa addosso a qualcun altro? Anche se pensandoci bene forse.... Come non detto
"Bé effettivamente forse è meglio uscire, devo dire che per oggi abbiamo causato già fin troppi guai qua dentro!"
E così dicendo decise di avviarsi col suo compagno di incomprensioni verso l'esterno.. -
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Con un gesto rapido e fluido estrasse i soldi necessari a pagare le pietanze ordinate con aggiunta di una mancia del cinquanta percento. Dopo essersi diretto alla cassa, cercò rapidamente con lo sguardo la ragazza che nel frattempo era andata all'uscita. Appena la cassiera ebbe preso i contanti si precipitò a raggiungerla.
Fuori una pioggerella tiepida che bagnava poco e infastidiva molto. Da poco tempo si faceva sentire un freddo autunnale che quella stessa mattina aveva convinto Rei a indossare il suo lungo impermeabile marrone dalle stupende tasche dall'interno in lana. Lo aveva afferrato proprio prima di uscire dal locale, assieme all'ombrello rosso "per ogni evenienza".
Sul volto un sorriso di felicità mista a imbarazzo che poco diceva ma che gli veniva naturale fare quando incontrava nuova gente.
Il parco sarebbe di certo diventato fangoso e le scarpe che indossavano avevano appena un mese. Propose dunque con tono perplesso: Che ne pensa di andare a ripararci al centro commerciale, forse tra un po' inizia a piovere più forte
Aprì l'ombrello per ogni evenienza.
Pensandoci poteva ammettere di aver detto qualcosa di sensato, è un po' distante ma di lì davanti passa l'autobus che prende, così come la maggior parte delle linee verso gli alloggi o i quartieri residenziali. Era forse possibile che comunque lei per tornare a casa usasse andare da quella parte.
Non fraintendere, sono fidanzato... vado da quella parte che ho un ombrello Ah, nervosismo porta menzogna. Solita rogna dell'improvvisazione in situazione dalle troppe scelte. Certo meglio evitare ogni complicazione ma inventare direttamente una ragazza sembra proprio esagerato.
Mise allora l'ombrello in modo da coprire entrambi.
Era grande, rosso e dal manico di legno dipinto di nero. Il fatto di ripetere rosso non è un caso. Un rosso stupendamente rosso, tra il color cremisi e il rosso vino. Rosso, rosso, rosso... rosso.
Spero che non sia un'altra cui piace la pioggia... Pensò dopo aver percepito brutti ricordi tamburellare la sua coscienza.
Edited by Maicol Goldlion - 4/5/2015, 22:59. -
Âlex ‡ Pitoµ .
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CITAZIONEGalatea si era avviata all'uscita, ma dopo qualche istante il ragazzo che aveva appena conosciuto la raggiunse, proponendole di ripararsi al centro commerciale. Sembrava molto impacciato a prima vista, ma forse era solamente timidezza. In ogni caso a lei piacevano le persone discrete ma di compagnia.
Effettivamente il freddo iniziava un po'a farsi sentire, lei aveva indossato il suo cappotto bianco ed un cappello, che copriva parzialmente i lunghissimi capelli biondi. Indossava inoltre un paio di stivali piuttosto alti, aveva previsto che si sarebbe messo a piovere.
Mentre le parlava le aveva detto di non fraintendere, che era fidanzato.... E che aveva un ombrello...
"Nessun fraintendimento, tranquillo" Disse sorridendo "Si da il caso che io non ami particolarmente la pioggia, quindi perché no, vada per il centro commerciale, non ho particolari impegni oggi"
Poco prima di avviarsi però guardò il suo interlocutore dritto negli occhi "Avrei un favore da chiederti però... Ho dimenticato il mio ombrello a casa oggi, potrei chiederti di farmi posto sotto al tuo?"
Sperava vivamente che la sua richiesta non venisse fraintesa, ma non aggiunse altro se non uno sguardo speranzoso ed un sorriso.. -
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Certo. Fatto posto sotto l'ombrello sapeva già che si sarebbe bagnato un po'. La pioggia era qualcosa di orridamente superfluo in una città, fosse stato per lui non sarebbe mai piovuto quel giorno.
Iniziò ad incamminarsi in silenzio, evitando di muoversi troppo. Ogni tanto sentiva il cellulare vibrare, messaggi superflui.
La pioggia intanto si intensificava pur continuando a cadere verticale con la più totale assenza di vento. Raggiunto il parco si rese conto immediatamente che da li a poco il fango sarebbe stato un problema, e dire che le previsioni per il giorno dopo davano Sole tutta la giornata. Nonostante tutto sembrava andare bene fino a quel punto.
Dunque anche tu di qui? chiese casualmente mentre superavano un paio di panchine.. -
.CITAZIONEScusate l'interruzione... Volete proseguire o sospendere?.
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Âlex ‡ Pitoµ .
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Sospendere, a quanto pare non si va avanti . -
.CITAZIONENarrazione sospesa per inattività prolungata. I giocatori ottengono 5 EXP..
[SOSPESA]Immense incomprensioniMultipla |
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