[CONCLUSA]Doppia la coppia di Odio e Amore.

Narrazione multipla privata (Spugna 93/CellO_o)

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    Quindi? Hai qualche suggerimento?
    Non è Zeshin a pronunciare questa frase. Neanche Sat o Abe. Ebbene si, è Emi quella che dice questa frase. Fa questa domanda ad Asako Aoki, una sua compagna di classe. Non che siano amiche per la pelle, però non sono neanche delle conoscenti che si vedono solo in classe. Comunque, approfittando del fatto che loro due si ritrovano a dover pulire la classe mentre gli altri si occupano del corridoio, lei gli inizia a chiedere dei consigli sul come conquistare un ragazzo. Anche perché è l'unica amica che conosce che ha il ragazzo. Anche se... brrr, questo ragazzo è l'unica persona a cui Emi non prova a leggere la sua mente. Troppo buia e schifosa, con un sacco di pensieri che farebbero impallidire sia i plus che i minus. Infatti se deve... no, volevo dire “vuole”. Allora, se vuole sapere qualcosa sulla loro via privata preferisce guardare nella mente di lei rispetto a quella di lui. O guardare nella mente dei suoi compagni di classe. Si, è molto curiosa la ragazza, non si fa nessun scrupolo, d'altronde è cosi che l'ha educata suo padre. Non è vero, è lei una curiosona insaziabile di suo che vuole sapere sempre tutto.
    Comunque, mentre stanno pulendo la classe, ad un certo punto sbotta con una domanda.
    Maaaa tu... come hai convinto Nishimura a mettersi con te? A raccontarti tutte le cose che gli passano nella testa?
    Smette di spazzare per terra nella sua parte di classe da pulire per potersi girare verso Asako.
    Cioè, siete troppo diversi! Eppure siete continuamente appiccicati come mosche e miele.
    Sospira guardando per terra con un'aria dispiaciuta.
    Io invece non riesco a far aprire nemmeno un po' il ragazzo che mi piace. Continua a voler fare il tenebroso della situazione senza voler nessuno attorno... Gli ho addirittura offerto il suo frappè preferito! Non capisco come il suo coinquilino sia riuscito ad accettarlo...
    Ovviamente omette tutta la storia del ricatto e di quello che ha fatto per vedere se riusciva a convincerlo a frequentarla. Ma hey! Se avete letto cosa so io forse tutto quello che sto scrivendo vi è chiaro! O forse no...
    Quindi? Hai qualche suggerimento?
    Ricomincia a spazzare per terra di nuovo, mentre ascolta i suggerimenti dell'amica per poi esclamare dopo un poco: Si potrebbe andare tutti e quattro al luna park!
    *****************************
    Lontano da quelle classi in cui sta avvenendo il dialogo, il ragazzo nominato indirettamente prima da Emi sta prendendo un tè. Finalmente si sente bene, segno che la dieta che sta eseguendo sta funzionando.
    Decide comunque di esagerare con lo zucchero per questa volta e mentre porta alle labbra la bevanda rossa/arancione sente un piccolo *crick*.
    Osservando la tazza nota che una grossa crepa percorre un lato del contenitore, da cui inizia a uscire il liquido.
    Poggiando subito la tazza sul tovagliolo controlla di non essersi sporcato, cosa che per fortuna non è avvenuta.
    Ma che diavolo è successo?
    Non lo so, ma sa di brutto segno. Bruttissimo segno. Potrei quasi giurare che Pettanko ha appena avuto un'idea dalle potenzialità catastrofiche.
    Esagerato... Molto probabilmente la pressione del liquid-
    Non dire baggianate! Lo sai perfettamente che c'è lo zampino di Emi! Magari ha appena architettato qualcosa come un'uscita a quattro con qualcun altro che odiamo... tipo il tipo scheletroso che ci ha mazzolato un po' di tempo fa e con la sua ragazza!
    Smettila con queste cazzate.
     
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    Goro Nishimura
    Asako / Goro
    Asako era di turno alla pulizia della classe insieme ad alcuni suoi compagni, compresa Emi, una sua amica che sembrava aver qualche problema d'amore. Il ragazzo della quale era innamorata non sembrava concederle le attenzioni che desiderava, di conseguenza decise di farle qualche domanda, visto che era riuscita a fare l'impossibile, ovvero mettersi con il tenebroso Goro. La ragazza sembrava davvero innamorata, stava provando davvero a pensare a diversi modi per poterlo attirare a se, era una scena carina da osservare.

    "Maaaa tu... come hai convinto Nishimura a mettersi con te? A raccontarti tutte le cose che gli passano nella testa?"

    Ecco, quella era una domanda particolare alla quale non sapeva bene come rispondere.

    "Cioè, siete troppo diversi! Eppure siete continuamente appiccicati come mosche e miele."

    Ed era vero, erano molto diversi, ma il detto diceva che gli opposti si attraggono, di conseguenza non era poi così strano, no?

    "Io invece non riesco a far aprire nemmeno un po' il ragazzo che mi piace. Continua a voler fare il tenebroso della situazione senza voler nessuno attorno...Gli ho addirittura offerto il suo frappè preferito! Non capisco come il suo coinquilino sia riuscito ad accettarlo..."

    Beh, il frappè ha funzionato con Goro, ma solo perché sapeva a malapena di cosa si trattasse e perché lei voleva farglielo sentire, dunque non fu molto difficile.

    "Beh, potresti provare ad invitarlo fuori per far qualcosa che gli piace: il cinema, una passeggiata al parco, cose così."

    Inutile dire che per Goro fu una storia ben diversa e più complicata da descrivere, ma era un'altra storia, ora Emi stava rispondendo al suo suggerimento.

    "Si potrebbe andare tutti e quattro al luna park!"

    Un'idea niente male, magari era proprio quello di cui avevano bisogno per legarsi, una sana giornata di divertimento.

    "Hey, non è una brutta idea! Potresti davvero provarci."

    Fermò la scopa sotto il peso del suo braccio e vi si appoggiò, così da mantenere l'equilibrio.

    "Comunque, è difficile essere più tenebrosi di Goro, anche i professori hanno paura di lui!"

    La frase era intesa in modo scherzoso, sottolineato dal risolino che la seguì poco dopo.
    Riprese a spazzare per terra, pensierosa ma sempre col sorriso sulle labbra.

    "Chissà, magari potrei anche riuscire ad invitarlo al luna park, anche se mi sembra dura...non va matto per quel genere di posti."

    Eh già, era difficile farsi un giro con Goro, non gli piacevano i luoghi troppo affollati, erano tutto ciò che non gli andava a genio, ma ora era meglio aspettare i commenti di Emi, voleva capire se la sua esperienza con Goro l'avrebbe potuta aiutare.






    Edited by CellO_o - 29/7/2014, 21:28
     
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    Parlato Zeshin Pensato "pensato" Sat Parlato Emi

    Emi la osserva sempre con le in mano la scopa. Sta evidentemente pensando a qualcosa, però non le sfugge il pensiero dell'amica. A questo punto si poteva organizzare un'uscita a quattro senza far sapere ai ragazzi che erano in quattro. Però... Nishimura non si sarebbe fatto portare la molto facilmente.
    “Convincere un osservatore a venire in... osservatore. Diosanto sto iniziando a chiamarlo come quegli esseri. Però è molto meglio Uatu. Peccato che stia perennemente sulla luna a osservare e basta. Può osservare le reazioni delle persone?”
    Ricomincia a spazzare distrattamente mentre continua a pensare.
    Veramente, come diavolo fa Asako a stare con uno che è così complicato?
    Continua a muovere la scopa distrattamente. Qualche volta la sua anormalità le comunica un pensiero ma lei li ignora. Non è il momento dei pettegolezzi altri questo.
    Alla fine si gira verso la sua amica e con un sorrisetto malizioso la guarda.
    Potresti fare gli occhi dolci o... * muove un poco il suo petto, purtroppo piatto* potresti usare qualche arma femminile.
    Fa una piccola risata maliziosa per poi ricominciare a pulire. Seriamente stavolta.
    Comunque tu lo conosci meglio di me. Magari riesci a trovare qualcosa tipo... boh, osservare come si comporta una coppia normale e prendendo per esempio me e Sakamoto.
    (No. No. Questo è troppo. Sono rimasto zitto ma ora non ne posso più. Lei non sta con noi! Noi non siamo ne una coppia, ne amici. È solo una che non fa altro che crearci grane! E tu, master bastardo, se osi far innamorare Zes di lei, giuro che esco sia dal che pc che dalla mente con tutti i Sat che hai creato e ti faremo il cul-) Ops, c'è un'interferenza. Scusa Sat, sarà per un'altra volta. E poi qua stiamo parlando di Emi. Tu non dovresti neanche esserci!
    Comunque, torniamo a noi. La ragazza ha fatto la sua proposta, facendo sembrare una cosa buttata li il osservare la gente, quando invece forse ha trovato un buon terreno...
    Facciamo una cosa. Tu convinci Nishimura a venire al luna park, io porto quello che mi piace.
    Poggia la scopa dentro allo sgabuzzino visto che finalmente hanno finito di pulire, inoltre lei deve andare al maid. Chissà se anche oggi ci sarebbe stato quello strano ragazzo che viene dall'Honnouji e che crede che il mondo è in realtà il prodotto di qualcuno.
    Più tardi molto probabilmente sarebbe passato da Zes a convincerlo per il luna park.
    Prova a convincerlo oggi stesso, cosi domani mi dici!
    Saluta l'amica con la mano e se ne va, verso il suo lavoro.

    ************

    *toc toc*
    Il ragazzo si alza dalla sedia per poter andare ad aprire la porta. Non sa perché ma è sicuro che a quell'ora (sono le 9 di sera per la cronaca) è di sicuro Emi.
    Apre la porta e... sorpresa! Ecco Emi con un sorrisone sul viso e un contenitore di carta in mano dentro cui si vede un liquido marroncino. L'odore non lascia dubbi, è un frappè allo yogurt e nutella, il preferito del ragazzo.
    È proprio questo dettaglio a renderlo sospetto mentre la fa entrare dentro all'appartamento.
    Abe non c'è, è fuori per chissà quale motivo. O forse sapeva di questa visita della ragazza e ha preferito stare lontano.
    Emi poggia il frappè sul tavolo per poi sedersi li sopra una sedia.
    Allora? Come stai oggi?
    Il ragazzo si siede dall'altra parte del tavolo guardandola ancora con gli occhi semi socchiusi.
    Bene... come mai questa visita?
    La ragazza continua a sorridere mentre gli avvicina il frappè.
    Niente, volevo semplicemente sapere se stavi bene.
    Poi mette su il broncio come se fosse una bambina piccola, guardando storto Zeshin.
    Uffà, non ti fidi ancora di me?
    Non dopo il casino del “rapimento”.
    Bravo ragazzo! Tieni testa a questa pettanko!
    Improvvisamente gli occhi della ragazza si infiammano, mentre il broncio finto diventa un'espressione di rabbia pura. Sembra quasi che la sua faccia sia diventata grande tanto quanto la stanza.
    Ok, volevo chiedertelo con le buone ma evidentemente non mi lasci scelta.
    Il ragazzo la osserva impaurito quasi rannicchiato sulla sua sedia. Perché questo cambiamento?
    La ragazza si alza e a grandi passi gira intorno al tavolo, andando dal piromane e lo afferra per il bavero della maglietta.
    Allora, io e te, insieme a due miei amici, questo sabato andiamo al luna park. Non sono accetti negazioni di alcun genere, ne verbali, ne con il pensiero.
    Zeshin fa un cenno con la testa impaurito. Non l'ha mai vista in questo modo, è la prima volta che la vede veramente arrabbiata e direi che non è molto piacevole.
    Ancora incazzata si dirige verso la porta, borbottando qualcosa come “ci vediamo domani” e se ne va, sbattendo la porta.
    Il ragazzo rimane mezzo rannicchiato sulla sedia per un po', ancora terrorizzato.

    ********

    Il mattino dopo Emi sarebbe andata subito da Asako per dirgli che Zeshin aveva accettato, ovviamente senza dire niente della scena avvenuta ieri sera.

    Edited by Spugna 93 - 28/7/2014, 22:15
     
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    Goro Nishimura
    Asako / Goro

    Emi sembrava essersi presa il suo tempo per pensare a qualcosa, forse le era venuta in mente una pazza idea per convincere il suo amato ad uscire con lei, peccato che stava, in realtà, pensando a come poterle fare invitare Goro al luna park.

    "Potresti fare gli occhi dolci o potresti usare qualche arma femminile."

    Gli occhi dolci quasi la fregarono, quando tirò fuori l'idea delle "armi femminili", invece, non fece altro che far arrossire leggermente Asako, non poteva ancora immaginare certe cose.

    "B-Beh, credo ci siano modi migliori per convincerlo, non credo sia tipo da cadere in certi trucchi....anzi, a dire il vero non so neanche se saprebbe come comportarsi..."

    L'ultima parte la borbottò tra se e se, così da non farsi sentire, era un commento un po' strano da capire, senza conoscere Goro e le sue particolarità, effettivamente.

    "Comunque tu lo conosci meglio di me. Magari riesci a trovare qualcosa tipo... boh, osservare come si comporta una coppia normale e prendendo per esempio me e Sakamoto."

    Ecco, quella sarebbe già stata un'idea migliore, peccato che non era interessato a studiare le persone comuni, come le definiva lui, voleva capire le anormalità, dunque ci sarebbe stato poco e niente per lui da osservare, ma poteva comunque tenersela a mente.

    "Facciamo una cosa. Tu convinci Nishimura a venire al luna park, io porto quello che mi piace. Prova a convincerlo oggi stesso, cosi domani mi dici!"

    Tra una frase e l'altra, visto che avevano ormai finito, mise via la scopa, carica come una molla all'idea di mettere in pratica quel piano appena elaborato. Una volta uscita dalla scuola, si diresse subito da Goro nel dormitorio, incontrando anche Kuron, porgendole un cordiale saluto. Goro era nella sua stanza, probabilmente preso da un suo studio, dunque bussò alla porta.
    Lui aprì la porta, non aspettandosi Asako li davanti, ma non fu per niente deluso della visione.

    "Ciao, già finito con le pulizie?"

    "Già, piuttosto, volevo chiederti una cosa, puoi uscire un momento?"

    Goro, un po' confuso, fece cenno a Kuron di continuare lo studio, così da poterlo informare di eventuali sviluppi, dopodiché usci con Asako per parlare di ciò che voleva.
    Una volta fuori, la ragazza gli fece quella proposta.

    "Volevo chiederti se ti andava di andare al luna park, questo sabato."

    "Asako-"

    Ma lei lo interruppe prima che potesse continuare la frase.

    "Lo so che non è il genere di cosa che ti piace fare, ma è anche per aiutare una mia amica a far colpo sul ragazzo che le piace...ti preeeeeego."

    E fu proprio in quel momento che Asako prese il suggerimento di Emi e fece gli occhi dolci a Goro, il quale, beh, non poté rifiutare la sua proposta, visto che ancora non sapeva come reagire a quelle cose.

    "...Va bene..."

    Sbuffò, ma Asako cercò di ricambiare quel favore abbracciandolo e dandogli un bacio sulla guancia, dicendogli grazie con un bel sorriso felice.

    "Beh, ormai mi ha convinto...certo che solo lei riesce in queste imprese."

    Ormai era fatta, tornò in camera e, alle domande di Kuron, si limitò a dire che Asako l'aveva convinto ad uscire con altri suoi due amici, una cosa tanto particolare quanto strana.
    Il giorno dopo, Asako incontrò Emi e subito le diede le ultime notizie.

    "Sono riuscita a convincerlo, e tu? Ci sei riuscita?"

    Sentendo poi la sua risposta affermativa, ora non restava altro che aspettare sabato pomeriggio.






    Edited by CellO_o - 29/7/2014, 21:29
     
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    Parlato Zeshin Pensato "pensato" Sat Parlato Emi
    Finalmente il sabato pomeriggio arriva, con un'Emi molto eccitata e uno Zeshin molto, molto, molto, molto, ma molto preoccupato. Continua ad avere un brutto presentimento per quel pomeriggio. Mentre era ancora dentro alla sua stanza decise per il suo abbigliamento standard. Pantaloni lunghi scuri, cintura con due blocchi per le borracce, maglietta nera e giacchetta/felpa nera con le fiamme rosse disegnate sopra. Ovviamente si porta dietro due borracce, di cui una è costretto a riempirla di un beverone schifoso a base di grassi. Fortuna che non sta male come all'inizio.
    Alle 2 e mezza, ovvero quando manca circa mezz'ora all'ora X, qualcuno bussa alla porta, con Abe che apre. Sull'uscio adesso è presente Emi, che ha optato per una maglietta bianca con sopra una giacca in jeans. Per concludere il tutto una gonna che gli arriva a metà coscia scozzese e dei leggins neri. Ovviamente talmente carica come una molla che prende immediatamente per un braccio Zeshin e lo inizia a tirare verso l'uscita della loro abitazione. Ovviamente Abe aiuta Emi a buttarlo fuori dall'appartamento.
    Per tutta la durata del tragitto Emi non fa altro che parlare del più e del meno, parlando di come sta andando la scuola, il lavoro al maid, di uno strano pervertito che non si fa più vedere e dicendo anche qualche pettegolezzo sulle strane voci che girano per la scuola, tipo che è stata da poco infestata da uno spettro che ha evocato dei mostri all'interno di essa.
    Alla fine con quest'ultimo argomento Zeshin dice qualcosa, ma sono più che altro delle cose del tipo: “ Non può essere vero”; “Se fosse vero la scuola non esisterebbe più” e cose del genere.
    Non vuole ricordare gli avvenimenti di quella volta, soprattutto per via di testa di piramide e di tutti quegli inconvenienti che sono successi.
    Finalmente le porte del parco di divertimenti della scuola si presenta davanti a loro e con un quarto d'ora di anticipo.
    Già da lontano si vede la ruota panoramica, ma una volta davanti si riescono a notare tante altre giostre, tipo quella delle tazze che girano o il (che sia maledetto per sempre) labirinto degli specchi.
    I due si appostano vicino all'ingresso, mentre un po' di persone fanno la fila per entrare.
    Dopo qualche minuto finalmente il ragazzo osa fare un domanda.
    Ma... chi sono i tuoi due amici?
    La ragazza, che stava camminando vicino a lui si ferma con la mani intrecciate dietro alla schiena e sorride.
    Sono due miei compagni di classe che stanno insieme. Non credo che tu li conosca.
    Ora tocca a Zes fare qualche passo verso la ragazza.
    Va beh dai, prova a dirmi i nomi almeno.
    Emi da un'occhiata intorno mentre fa qualche altro passo in avanti distrattamente.
    Va beh, la mia amica si chiama Asako Aoki mentre il suo ragazzo... Hey! Asako!
    Emi inizia a sbracciarsi verso due persone che stanno arrivando verso di loro. Sono un ragazzo e una ragazza. La ragazza deve essere Aoki, anche perché ora Emi sta correndo verso di lei, mentre invece l'altro sta indossando una strana giacchetta che fa salire l'istinto omicida a Zeshin...
     
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    Goro Nishimura
    Asako / Goro

    Ed ecco il sabato che Asako stava aspettando, lei si era già preparata e indossava un paio di jeans blu, una maglietta nera con una felpa bianca legata in vita, insomma, era pronta per uscire, dunque andò a chiamare Goro.
    Lui era ancora nella sua stanza, pronto da praticamente due ore, visto che non ha molto con cui sporcarsi...cioè, non ora che fa esperimenti solo sul suo sangue, almeno.

    "Dunque, uscirete con una sua amica e il ragazzo che le piace?"

    Kuron, come Goro, era incuriosita dalla situazione e, sempre come lui, non capiva come Asako fosse riuscita a convincerlo.

    "Così mi ha detto...non ho mai fatto una cosa del genere, non so come comportarmi."

    Come sempre, era freddo e serio, aveva ancora problemi con quel genere di cose, ma sapeva che Asako avrebbe cercato di non metterlo in situazioni strane, dunque aveva almeno una o due certezze.

    "Beh, vedila come una possibilità per abituarti a questo genere di cose."

    Kuron stava cercando l'aspetto positivo della situazione, ma Goro era famoso per non vederlo praticamente mai.

    "Ho qualche dubbio in proposito...ma speriamo."

    Beh, almeno ottenne qualche risultato prima di sentir bussare alla porta.
    Goro andò ad aprire e si ritrovò davanti Asako pronta come non mai, mentre il suo "pronto" non era nulla di diverso dalla solita giacchetta e i jeans color terra secca.

    "Beh, vedo che sei pronto, andiamo?"

    Kuron salutò Asako e tornò in camera per finire dei controlli sull'ultimo esperimento di Goro, mentre questo uscì dalla porta per poi chiuderla a chiave, non poi così pronto a quell'incontro.

    "Possiamo andare."

    Presto arrivarono nei pressi del luna park, un paio di minuti prima delle tre, così Asako riuscì a prendersi qualche momento per aiutare Goro ad ambientarsi.

    "Tu non sei mai stato al luna park, vero?"

    "I miei genitori hanno capito molto presto che non è il luogo adatto a me."

    Asako sospirò, se l'immaginava.

    "Sai, più o meno, cosa si fa ad un luna park?"

    A questo, Goro non rispose subito.

    "Non mi sono mai posto la domanda, a dire il vero..."

    Sospirò di nuovo, immaginava anche questo.

    "Sei una persona difficile da da portare fuori, sai?"

    "Se non ricordo male, è questo che ti piace di me."

    Asako rimase momentaneamente in silenzio, leggermente stupita.

    "Ma...hai fatto una battuta!"

    Goro sorrise a modo suo, mentre Asako rimase stupita dell'accaduto, certo, con lei era davvero molto più sciolto come personalità, ma questa non se l'aspettava davvero. Mentre camminavano per arrivare all'entrata, sentirono la voce di Emi, ma non fu solo quella a farla notare, visto che stava sbracciando in loro direzione e presto corse verso Asako.
    Goro, però, venne preso particolarmente da un'altra persona, un ragazzo con la giacchetta nera e le fiamme disegnate sopra di essa che gli portò alla mente i ricordi di una notte di qualche tempo fa.

    "Ci mancava solo questa..."

    Beh, quella non era di certo una bella notizia per Goro, ma non era il caso di dirlo ad Asako, non dopo quello che ha passato.
    Mentre lui pensava a questo, Asako salutava la sua amica.

    "Ciao, Emi! Allora è lui il ragazzo di cui mi parli sempre?"

    L'ultima parte la pronunciò a basso volume, non voleva certo che Zeshin sentisse quello di cui stavano confabulando.






    Edited by CellO_o - 29/7/2014, 21:26
     
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    Parlato Zeshin Pensato "pensato" Sat Parlato Emi Parlato Shizuka

    La giacchetta. È di sicuro quella di quel Nishimura. L'istinto lo avvisa, gli dice che è lui, gli dice di finirlo sul momento. Finirlo per poi curarsi dopo di Emi e di quella Aoki.
    La ragazza che sta correndo si gira, con un'espressione allarmata sul volto. Però qualcosa la blocca dall'avvisare tutti di scappare. Quel qualcosa è l'improvvisa scomparsa di quei pensieri per lasciare posto soltanto alla paura.
    Da cosa deriva la paura? Dal fatto che davanti a lui è comparsa dal nulla una ragazza con i capelli viola e gli occhi rossi. L'abito ottocentesco gli avvolge il corpo, regalandole una regalità piuttosto ricercata.
    Sta osservando i nuovi arrivati con la bocca aperta, per poi urlare.
    Oddio! È tornato Goro! Devo assolutamente farmi bella!
    Si liscia i capelli con le mani e sempre con suddette liscia delle immaginabili pieghe sul vestito. Solo ora si volta verso Zeshin.
    Come sto? Secondo te riuscirò a fare colpo su di lui? Mi vorrà sposare e fare tanti figli?
    Un'immagine di Shizuka con in mano tanti piccoli Nishimura gli passa per la mente e gli fa venire un attimo di nausea. Dev'essere un incubo.
    Però la presenza della ragazza fantasma riesce a “calmare” Zes, dandogli la lucidità di iniziare ad avanzare verso il gruppo con un piccolo sorrisetto, però prima mormora qualcosa alla “lord”.
    Mi dispiace, sembra che abbia già una ragazza.
    Intanto Emi ha raggiunto Asako e cacciando delle occhiate nervose al ragazzo decide di rispondere alla sua amica.
    Si, è lui. Ma è strano oggi. Sembra che si sia arrabbiato improvvisamente. Non è che i due si sono già conosciuti?
    Dice questo a bassa voce, cercando di non farsi sentire da scheletrino, anche se è difficile vista la distanza.
    Intanto il ragazzo continua a camminare verso i nuovi arrivati. Sente la mano destra stranamente calda, molto probabilmente se non ci fosse stata miss Shizuka Asami Takahashi si sarebbe gettato addosso all'altro ragazzo con la fiamma idrorepellente attiva.
    Finalmente arriva, lasciando il tempo alla ragazza di un'ultima riposta sicura di non essere sentita.
    Una volta raggiunto il gruppo porge la mano destra verso Asako.
    Salve, mi chiama Zeshin Sakamoto e frequento il secondo anno alla decima sezione. Lei deve essere Aoki. Piacere di conoscerla.
    Una volta stretta la mano si gira verso l'accompagnatore di lei con un sorrisino palesemente falso.
    Te invece sei Goro Nishimura, giusto? Non è la prima volta che ci incontriamo.
    Intanto Shizuka, che non è andata via, si mette a testa in giù (tanto i vestiti e i suoi capelli non subiscono la forza di gravità) a mezz'aria in modo da avere il volto alla stessa altezza di quello di Asako.
    Ha un po' il volto sottosopra!
    … Dove ho messo ho il siero annienta-png?
     
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    Goro Nishimura
    Asako / Goro

    Ora Goro poteva osservare la famosa Emi, l'amica di Asako, leggermente più bassa di lei e dal fisico sottile, eppure piena di energie.
    Asako, incuriosita, le chiese conferma riguardo al ragazzo la dietro, e presto la ottenne.

    "Si, è lui. Ma è strano oggi. Sembra che si sia arrabbiato improvvisamente. Non è che i due si sono già conosciuti?"

    Anche se tentò di non farsi sentire, per lui non fu difficile sentirla, non a quella distanza, almeno.

    "Se solo sapesse..."

    Zeshin, nel mentre, iniziò ad avvicinarsi al gruppo, ci mise un po' a farlo, quasi come se fosse occupato a parlare o a pensare a cose strane, cosa che Goro già sapeva di lui dal loro scontro, nel mentre Asako rispose ad Emi.

    "Non che io sappia, però Goro non è il tipo di persona che cerca di irritare gli altri."

    E questo era vero, anche se normalmente bastava la sua indifferenza a farlo, soprattutto con Benkei e Daisetsu, anche se hanno iniziato ad infastidirlo meno dopo quella batosta, ma era comunque difficile che fosse lui la causa di un improvviso attacco di rabbia.
    Comunque, ormai Zeshin era li, e si presentò con grande educazione, incredibilmente.

    "Salve, mi chiamo Zeshin Sakamoto e frequento il secondo anno alla decima sezione. Lei deve essere Aoki. Piacere di conoscerla."

    Anche Asako non si aspettava tutta quella galanteria in una presentazione tra studenti, anche se di certo non era brutto sentire cose del genere.

    "Piacere mio, sì, sono Asako Aoki, stessa classe di Emi e Goro, ma diamoci del tu."

    Come sempre, sul suo volto era dipinto un amichevole sorriso, mentre su quello di Goro c'era il nulla, come sempre.

    "Te invece sei Goro Nishimura, giusto? Non è la prima volta che ci incontriamo."

    Ed eccolo passare a lui, stranamente con molta calma, cosa che non gli fu facile mostrare quando gli lanciò quel pezzo di cemento nello stomaco...beh, non che sia una cosa da tutti mantenere la calma dopo una cosa del genere, ma si parlava di anormali che creano fuoco e evolvono...comunque, meglio tornare al discorso principale.

    "Già, ci siamo incontrati in altre occasioni, mai una come questa, però."

    Effettivamente, ogni volta che i due si incontravano, qualcosa di pericoloso o di mortale stava accadendo intorno a loro o a loro direttamente, era la prima volta che i due si incontravano in circostanze "pacifiche", per così dire.
    Probabilmente stava cercando di mantenere una maschera per non allarmare le ragazze e tutti quelli che presto si sarebbero trovati intorno a loro, ma Goro sapeva bene con chi aveva a che fare e la sua mente stava già elencando diverse evoluzioni per mantenere al sicuro lui e tutti gli altri, non restava altro che aspettare e vedere cos'avrebbe fatto.




     
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    Ok, fatemi un attimo capire la situazione. Allora, per prima cosa abbiamo un piromane pirocineta pirodiota e piroecc... che sta cercando di trattenersi nel buttarsi addosso a Goro per evitare un altro scontro, soprattutto anche perché c'è colei che si è autonominata “frenatrice” personale del ragazzo: Shizuka. Che però in questo momento sta facendo la stupida a testa in giù. Per finire abbiamo Emi che tiene sotto controllo i pensieri del ragazzo senza che lui lo sappia e che finalmente si rilassa un pochino.
    Hey, anche tu hai gli occhi e bocca rovesciati!
    Questa è Shizuka che si volta verso Zeshin.
    Di sicuro non ci siamo mai incontrati con calma, visto la prima volta eravamo chiusi dentro un'ascensore mentre la seconda volta abbiamo dovuto sedare la rissa che aveva scatenato Kuruki.
    Uh, vero. Che fine ha fatto quella bastardella?
    Che ne so.

    Ora si volta verso l'accompagnatrice di scheletrino sempre con quel sorrisetto, stavolta già un po' più sincero rispetto a quello che rivolge a Nishimura.
    Come vuoi Aoki. Non ho nessun problema a darti del tu per fortuna.
    Io si invece! Non è giusto che Goro abbia come ragazza una che ha gli occhi e la bocca invertiti! Cosa fa? Gli da un bacio sugli occhi? E perché la gente rimane indifferente? Nessuno si accorge che....
    Allora? Ci avviamo verso l'entrata o dobbiamo aspettare qualcun altro?
    Ovviamente Shizuka viene ignorata mentre continua con il suo monologo senza senso.
    No, ci siamo tutti.
    Stavolta è Emi a rispondere mentre lo scruta bene negli occhi... e nei pensieri. Peccato che non abbia il tempo di mettersi a cercare nelle sue memorie cosa è successo veramente tra loro due.
    Perfetto!
    Appena detta questa parola il ragazzo si gira e si dirige verso l'entrata. Emi lo segue subito dopo, però facendo segno all'amica di aspettare qualche secondo prima di raggiungerli.
    Facendo qualche passo veloce la ragazza riesce a raggiungere il ragazzo, che adesso al posto del sorriso ha un'espressione seria. La ragazza sbuffa prima di fare una domanda.
    Allora? Che è successo tra voi due? Prima sembrava quasi che tu stessi per saltargli addosso.
    Sai cosa potresti fare la prossima volta? Avvisarmi che hai invitato un essere cosi odioso a uscire con noi.
    La ragazza alza un sopracciglio davanti al tono serio con delle evidenti venature di rabbia nella voce.
    Maddai? Ti fa arrabbiare con la sua sola presenza? Ok che è un po' strano, ma è un tipo a posto.
    Se, un tipo a posto come lo sono io...
    Che hai detto scusa?
    Il ragazzo sussulta, rendendosi conto di aver detto a bassa voce quella frase li al posto di pensarlo.
    No, niente. Che ne dici di entrare?
    Prima che lei potesse dire qualcosa, il ragazzo si avvicina alle casse e paga l'entrata per due persone.
    Ovviamente la ragazza è rimasta un attimo a bocca aperta. Fino ad ora non gli aveva mai pagato niente, solo mantenuto delle distanze immaginarie.
    In verità è stata Shizuka con il suo proverbiale carisma a convincerlo a pagare anche per lei, con un carismatico:
    Se non paghi anche per Emi ti ghiaccio fino a stasera <3 (il cuore lo fa con le mani...)
     
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    Goro stava aspettando una risposta da parte di Zeshin, ma non fu troppo felice di sentirla.

    "Di sicuro non ci siamo mai incontrati con calma, visto la prima volta eravamo chiusi dentro un'ascensore mentre la seconda volta abbiamo dovuto sedare la rissa che aveva scatenato Kuruki."

    Per l'ascensore non importava a nessuno, era l'altra parte che Goro, in tutta sincerità, preferiva lasciare in disparte...non amava raccontare ad Asako dei suoi scontri, non le aveva ancora descritto quelli che fu costretto a sostenere prima del loro ritorno a casa, figuriamoci quello.

    "Maledizione, proprio di quello doveva parlare?"

    Nel mentre, Zeshin torna a rivolgersi ad Asako.

    "Come vuoi Aoki. Non ho nessun problema a darti del tu per fortuna. Allora? Ci avviamo verso l'entrata o dobbiamo aspettare qualcun altro?"

    Si stava comportando in modo molto diverso da quando lo incontrò l'ultima volta, forse quella "restrizione" di cui gli parlò non era così falsa. Dopo aver chiesto ad Emi se avesse invitato altre persone, questo si diresse subito verso l'entrata, seguito dall'amica di Asako che fece loro segno di non seguirli subito, che cosa strana, ma lei non fece storie, anzi, ne approfittò per chiedere spiegazioni a Goro.

    "Rissa?"

    Una semplice parola che lasciava perfettamente intendere le domande che Asako aveva per la testa.

    "Sono successe delle cose...anche lui è un anormale e ha dato una mano a sedare il caos creato da un'altra anormale."

    Asako rimase momentaneamente perplessa, ma presto Goro tornò a parlare.

    "Posso confermarti, però, che non siamo i migliori degli amici, anzi."

    "Quindi? Sareste nemici?"

    "Io non la vedo così, ma abbiamo avuto i nostri "battibecchi", se così si può dire."

    Goro la osservò, sembrava preoccupata.

    "Ma non preoccuparti, se piace alla tua amica, allora non può essere una persona pericolosa, no?"

    Lo disse sempre col suo tono, ma cercando di renderlo più "confortevole", riuscendo a tranquillizzare Asako.

    "Hai ragione...beh, abbiamo aspettato abbastanza, ti pare? Raggiungiamoli."

    Goro acconsentì con un movimento del capo e la seguì, ricordandosi di non credere troppo alle parole che disse ad Asako, visto che le aveva pronunciate solo per non rovinarle la giornata. Poco prima di raggiungerli, Goro si ricordò di fare una domanda alla sua amata.

    "Se non ricordo male, questi posti vogliono un certo quantitativo di soldi per l'entrata...quanto?"

    Goro, non usando quasi mai i soldi che i suoi genitori gli lasciavano, aveva abbastanza soldi per comprarselo il luna park...ovviamente, questo è sarcasmo, ma aveva comunque un gran gruzzoletto, solo che non sapeva di quanto aveva bisogno.

    "A dire il vero non so quanto chiedano qua, non c'ero mai stata, ma è scritto sul cartello li vicino."

    Goro osservò il cartello in questione e tirò fuori il quantitativo necessario per pagare per entrambi, prima che Asako potesse dirgli niente, visto che sapeva che avrebbe protestato, lui riprese a parlare.

    "Tu mi hai pagato il frappè, ricordi?"

    Goro non dimenticava mai nulla grazie alla sua anormalità, ma anche Asako aveva una buona memoria e non ci mise molto a ricordarsi che, effettivamente, lei aveva pagato il suo primo frappè.

    "Non ti scordi proprio di nulla, vero?"

    Domandò con un sorriso divertito a Goro, il quale rispose.

    "Mi conosci."

    Dopo il rapimento, i due erano davvero più vicini, era una cosa incredibile da vedere per chiunque conoscesse Goro, anche se il suo tono di voce era sempre quello...forse non era una sua scelta, allora, quella di parlare così.




     
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    I due aspettano pazientemente che gli altri comprano il biglietto in silenzio, mentre Shizuka è già dentro a curiosare. La si riesce a sentire da fuori da quanto urla.
    Appena Aoki e Nishimura prendono i biglietti si dirigono verso l'entrata, facendo timbrare il tagliando dal controllore posto all'ingresso, che augura a loro di divertirsi.
    Una volta dentro vengono investiti dal frastuono e dall'odore tipico di ogni luna park.
    Non che da appena fuori non si sentiva niente, però una volta dentro l'odore dello zucchero filato, delle ciambelle, le crepes, pop corn e il rumore dovuto agli schiamazzi degli studenti sopra le giostre e dei vari rumori che fanno le giostre diventano all'improvviso più forti e... presenti. Fortuna che non ci sono pagliacci strani.
    Il ragazzo osserva a bocca aperta il luogo. Non è mai stato dentro ad un luna park. Non è abituato a tutta quella confusione e prova l'impulso di provare tutte le giostre. Due volte. Magari tre volte le più belle. Continua a guardare tutto meravigliato mentre Emi, con un sorrisetto sul volto, si volta verso la sua amica.
    Cosa volete fare voi? Direi che posso parlare per entrambi quando dico che va bene tutto.
    Indica con il pollice il ragazzo dalla giacca di fiamme ridacchiando. Sente i suoi pensieri. Sa che gli sembra di essere tornato bambino. Per fortuna che questi pensieri l'hanno distratto dalla presenza di Goro.
    Mentre aspetta una risposta dai due ad Emi viene in mente un'idea. Per questo motivo si sporge in avanti, in modo da riuscire a sussurrare qualcosa vicino all'orecchio dell'amica.
    Però la ruota panoramica la teniamo per ultima.
    Le fa un occhiolino mentre il sorriso sul suo volto diventa un pochino malizioso. Detto questo si avvicina al suo accompagnatore sculettando un po' troppo forse. Ovviamente il suo accompagnatore sta ancora fissando il luogo e si desta soltanto quando Emi si aggrappa al suo braccio destra, in modo da tirarlo verso l'altra coppia e in modo da sentire entrambi cosa hanno scelto.
     
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    Asako / Goro

    Presto, lui e Asako entrarono nel luna park, seguendo Emi e Zeshin, e presto vennero investiti dalla miriade di odori e rumori che caratterizzavano il luogo, una cosa quasi normale per Asako, visto che aveva già visitato dei luna park in passato, ma per Goro fu un calcio nello stomaco.

    "Che...caos."

    Goro cercava sempre la calma, non amava i rumori forti, l'euforia, insomma, non era in grado di divertirsi come una persona normale, anzi, forse non ne era proprio in grado, ma questo è un discorso a parte, qui si parla del caos che va a disturbare i suoi sensi in tutti i modi possibili.

    "Parco dei divertimenti, giusto?"

    Era scettico, lui non lo trovava divertente, anzi, solo fastidioso, e questa era la maggiore preoccupazione di Asako.

    "Vedrai, non è poi così caotico, basta abituarcisi."

    Lei manteneva sempre uno stato d'animo positivo, soprattutto perché il suo ragazzo non ne era proprio in grado, dunque doveva farlo anche per lui.

    "Le mie orecchie e il mio naso sperano sia così."

    Nel dire ciò, si grattò la nuca, ancora confuso sul perché quel luogo fosse così "divertente" per gli altri, mentre Zeshin, invece, era rimasto a bocca aperta come un bambino che aspetta "il trenino" o "l'aeroplanino", insomma, quel genere di cose.

    "Cosa volete fare voi? Direi che posso parlare per entrambi quando dico che va bene tutto."

    Asako si mise a pensare ad un eventuale giostra con cui cominciare, ma Emi sembrò brillare di luce propria dopo aver pensato a qualcosa che presto andò a dirle.

    "Però la ruota panoramica la teniamo per ultima."

    Asako capì perfettamente ciò che Emi intendeva, anzi, ebbe anche lei qualcosa da aggiungere all'idea.

    "E "casualmente" finiremo in due cabine diverse, che ne dici?"

    Dopo aver ascoltato la sua risposta, Asako propose la sua idea.

    "Che ne dite delle montagne russe?"

    Goro si stava già chiedendo cosa centrassero i Russi con quel parco giochi, ma Asako, vedendolo perplesso, non ci mise molto a spiegarli di cosa parlava.

    "Le montagne russe sono quelle, vedi?"

    Guardò nella direzione che Asako indicò con l'indice e capì presto il senso della prima parte del nome, ma non capiva ancora la seconda.

    "Se va bene a te."

    "Perfetto, allora possiamo andare."

    E così, Asako, tirandosi Goro addietro, iniziò a dirigersi verso le montagne russe, aspettando che anche Emi e Zeshin li seguissero.




     
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    Parlato Zeshin Pensato "pensato" Sat Parlato Emi
    L'accompagnatrice del pirocineta sorride alla risposta della sua amica. È lieta del fatto che Asako abbia capito il suo piano.
    "Che ne dite delle montagne russe?"
    Emi fa il segno dell'ok con la mano destra per poi girarsi verso il suo accompagnatore, dirigendosi verso di lui. Dopo pochi passi si ritrova al suo fianco, che non si accorge della sua presenza visto che è ancora a bocca aperta a guardare il loco.
    Hoy, torna sulla terra!
    Nel dirlo gli da un piccolo schiaffo sulla nuca, destandolo dai suoi pensieri.
    Il ragazzo ora si gira, bocca chiusa ma con gli occhi che brillano.
    Hey, qui si parla di fare le montagne russe. Ti unisci a noi o vuoi rimanere qua con la bocca aperta per tutto il tempo?
    Avevo la bocca chiusa!
    Pffft, come no. Allora? Vieni si o no?
    Dando un'occhiata agli altri due ragazzi fa un cenno affermativo con la testa.
    Per tutta risposta Emi si aggrappa al suo braccio destro e lo trascina verso gli altri.
    Ha detto di si pure lui!
    Detto questo, continua a trascinarlo verso l'entrata dell'attrazione.
    Tutti voi sapete cosa sono le montagne russe, giusto? Sapete, quelle montagne con sopra un vagone con dentro le persone... ok, sapete cosa sono.
    Alla fine arrivano dall'attrazione e si fanno tranquillamente la fila, con il piromane per primo, le due ragazze che chiacchierano fitte fitte tra di loro in mezzo e subito dopo Goro.
    Dopo un po' arriva il loro turno e possono andare a posizionarsi sui vagoni, con un' Emi che non si vuole staccare dal braccio di Zes.

     
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    Asako / Goro

    La fila sembrava abbastanza lunga per fare almeno un paio di domande ad Asako su ciò che stavano per fare, visto che lui non aveva ancora ben capito in cosa consistessero...cioè, aveva capito la parte di "Ci sediamo e si va veloci", era abbastanza evidente come cosa, ma non ne capiva il senso o altre possibili sorprese.

    "Dunque...in cosa consistono?"

    Asako si distolse da Emi per illuminarlo con la sua conoscenza sul parco, dandole così l'opportunità di occuparsi di Zeshin.

    "Beh, ci si siede nel vagone e, tra giravolte, avvitamenti e cose del genere, ci si gode la velocità."

    Per lei sembrava un discorso così semplice, mentre per lui non aveva alcun senso.

    "Uhm...non c'è un vero modo per spiegartelo, dovrai provarle per capire di che parlo."

    Un sorriso, come sempre, occupava il suo volto, era divertita da quel Goro che non capiva e sapeva cosa aspettarsi da quel posto, e lui lo capiva bene, dunque sorrise di rimando. Una volta arrivati ai vagoni, Emi e Zeshin presero posto, mentre lui e Asako si sedettero alle loro spalle.

    "Chissà..."

    Una volta scese le protezioni e iniziata la salita, Asako prese la mano di Goro.

    "Mi sono scordata di dirti una cosa...sono terrorizzata dalle montagne russe."

    "Terrorizzata? E perché le hai proposte?"

    "Mi sembrava una buona idea per farmi passare la paura!"

    Goro rimase silenzioso per qualche momento.

    "Beh, a questo punto non resta altro da fare se non dare inizio al test, no?"

    "Non lasciarmi la mano."

    "Con la tua attuale stretta, per farlo dovrei evolvere."

    Quest'ultima la pronunciò a tono più basso, così da farla sentire solo a lei, che per quanto fosse nervosa, la trovò abbastanza divertente da poterci ridere sopra. Arrivarono presto in cima e, con grande velocità, ebbero inizio le "giravolte, avvitamenti e cose del genere" di cui parlava Asako, le cui urla si erano già mescolate con quelle degli altri passeggeri, urla composte da paura ma da un inspiegabile divertimento...eppure Goro era li, in silenzio che osservava davanti a se e, ogni tanto, in direzione della sua ragazza per vedere come si sentiva.

    "Sono abituato a questo genere di velocità...mhh."

    Per lui non fu questo gran divertimento, ma il vero spettacolo furono i capelli di Asako dopo essere scesi.

    "Sono messi così male?"

    Si teneva appoggiata a lui, non si sentiva abbastanza sicura di se per tentare di tenersi in equilibrio da sola, e i suoi capelli erano assai spettinati.

    "Nulla di irreparabile."

    Era vero, comunque, che non si trattava di questa gran spettinata, soprattutto visto che le bastò lisciarseli con le mani per rimetterli a posto.

    "Bene, ora sta a voi scegliere la prossima giostra."

    Passò dunque il testimone ad Emi e Zeshin.




     
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    Parlato Zeshin Pensato "pensato" Sat Parlato Emi
    Le persone prendono posto.
    Tutti e quattro prendono posto sui vagoni della giostra e iniziano ad allacciarsi l'imbragatura.
    Il sostegno di emergenza si sposta, bloccando in questo modo le gambe dei viaggiatori.
    Zes e Emi si stringono forte alle loro rispettive cinghie, pronti alla partenza.
    Una voce tuona un conto alla rovescia.
    Tre, due, uno...
    La macchina parte. Prima piano piano, intraprendendo subito una lunga salita. Quando essa arriva in cima i due ragazzi sentono entrambi una sensazione di vuoto nello stomaco, ma non è amore.
    Ecco che la giostra inizia a scendere ad una velocità folle. Le urla escono da tutta la comitiva (tranne uno), unendosi in un unico coro di terrore, raccapriccio e divertimento.
    Un momento di pausa, in cui la macchina fa un'altra piccola salita, e poi subito giù di nuovo, aggiungendo anche degli avvitamenti e dei giri della morte.
    A fine corsa i due ragazzi si guardano rispettivamente in faccia, iniziando a ridere per le acconciature strane che sono venute a creare. Leccata di mucca per lui, capelli scompigliati senza senso per lei. Non che Asako non sia messa meglio di loro, visto anche che Emi, appena scegli, inizia a ridere della sua capigliatura, dandole una mano per metterli a posto.
    Una volta usciti dall'attrazione, miss Aoki chiede a loro se vogliono fare qualcosa in particolare.
    Prima che Emi possa dire qualcosa, Zeshin salta su, con gli occhi che stanno stranamente brillando. Forse le giostre andrenaliniche gli fanno male...
    Possiamo andare al labirinto degli specchi? È da quando avevo cinque che desidero andarci!
    Emi lo osserva un attimo sbalordita, visto che è la prima volta che mostra intraprendenza in sua presenza. Quindi alza la mano sorridendo, leggermente contenta del fatto che finalmente si sta sciogliendo un po'.
    Per me va bene.
    Ora bisogna solo aspettare la risposta dell'altra coppia.

     
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