Ritorno a casa - Pt. #1
Rei era appena tornato dal pronto soccorso e soffriva terribilmente. L'ospedale era lontano e non era collegato con la linea che Rei prendeva di solito. Spaesato e ormai prossimo alla sera, Rei aveva deciso di incamminarsi verso casa a piedi. Appena superati i vari piani che lo separavano dall'ultimo piano dell'ovile, dove si trovava il suo monolocale, sentì i piedi iniziare a gridare lamenti lancinanti. Soffriva terribilmente dopo essersi fatti tutti quegli isolati a piedi nel tardo pomeriggio. Eccolo finalmente davanti a quel piano deserto che corrispondeva all'ultimo gradino di quelle infinite scale. Appena arrivato nel lungo corridoio ebbe alla sua destra la porta del proprio appartamento. Estrasse la chiave dalla tasca dei jeans ed infilandola nella fessura iniziò la pericolosa opera di rimozione delle scarpe. Temeva che ormai fossero tutt'uno con le calze o, peggio ancora, con i piedi. Varcata la soglia sentì ai piedi una meravigliosa sensazione di fresco che pensava di non poter più provare per il resto della propria vita. Si sentiva così sollevato e dunque si tolse subito anche i calzini indossando le ciabatte pelose accanto alla porta. Le teneva accanto a quelle di plastica perchè ogni tanto il clima andava a peggiorare e se un giorno ci potevano essere chissà quanti gradi, il giorno dopo potevano essere chissà quanti gradi sotto lo zero. Si avvicinò all'attaccapanni e vi appese la giacca, ma prima di tutto prese dalla tasca il cellul..
Oh.. Pensò.
Controllò immediatamente le tasche interne della giacca e poi quelle dei pantaloni, trovando solo il portafoglio. La cosa lo mise in paranoia e appena chiusa la porta iniziò a controllare ogni vestito che indossava finendo poi per trovarsi in mutande con sopra il letto il mucchio di abiti...
Non riusciva a capire dove potesse esser finito, eppure prima dell'arrivare al pronto soccorso lo teneva in mano. Ne era pienamente certo. Che lo avesse lasciato li? Da escludere visto che tutto ciò che era contenuto nelle altre tasche era ancora nel medesimo punto. Poi tenendo il cellulare insieme al portafoglio avrebbe dovuto non trovare neanche quello. Era strano che poi in un pronto soccorso ti rubino il cellulare. No, non poteva essere li, doveva averlo perso prima. Ma quanto prima?
Si scervellò fino a quando non sentì freddo ai piedi scalzi. Non riusciva proprio a mettere in ordine gli eventi della giornata e non ricordava neanche cosa avesse mangiato a pranzo.
Visto che non gli andava di rimettere i vestiti di quel giorno prese dall'armadio una maglietta casuale e dei pantaloni da ginnastica per la comodità. Fatto ciò accese il portatile vecchio sotto alcuni fogli scarabocchiati e, dopo aver atteso quei 20 minuti necessari al suo completo funzionamento, si mise a controllare le notifiche online. Vedendo che ben pochi avevano qualcosa da dire passò ad aprire i video caricati quel giorno su youtube così da poterli vedere mentre mangiava.
Eh, sì. Controllando la luce che ormai moriva all'orizzonte si poteva dire che era sera, dunque poteva finalmente mangiare un po' di pizza.
Ripensò un'ultima volta a cosa stava facendo prima di perdere il cellulare ma.. ricordi confusi. Si trovava in un parco ma subito dopo aver finito una partita per lui era il vuoto totale. Magari gli era caduto subito dopo esser svenuto. Ma dunque chi aveva chiamato l'ambulanza? Forse quel qualcuno ne aveva approfittato per prenderlo. Possibile.