La stanza di Rei Mangekyo

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    È un appartamento abbastanza carino ma non molto spazioso. La cucina e la sala da pranzo sono riunite in una sola stanza, con un tavolo. Una piccola finestra con tende lunghe e rosse si trovava proprio sulla parete di fronte al tavolo. Il bagno, che era abbastanza piccolo, con un gabinetto, una piccola doccia, un lavandino e uno specchio, e la camera da letto, che conteneva 1 letto singolo, un tavolo e un piccolo mobile.
     
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    Ritorno a casa - Pt. #1


    Rei era appena tornato dal pronto soccorso e soffriva terribilmente. L'ospedale era lontano e non era collegato con la linea che Rei prendeva di solito. Spaesato e ormai prossimo alla sera, Rei aveva deciso di incamminarsi verso casa a piedi. Appena superati i vari piani che lo separavano dall'ultimo piano dell'ovile, dove si trovava il suo monolocale, sentì i piedi iniziare a gridare lamenti lancinanti. Soffriva terribilmente dopo essersi fatti tutti quegli isolati a piedi nel tardo pomeriggio. Eccolo finalmente davanti a quel piano deserto che corrispondeva all'ultimo gradino di quelle infinite scale. Appena arrivato nel lungo corridoio ebbe alla sua destra la porta del proprio appartamento. Estrasse la chiave dalla tasca dei jeans ed infilandola nella fessura iniziò la pericolosa opera di rimozione delle scarpe. Temeva che ormai fossero tutt'uno con le calze o, peggio ancora, con i piedi. Varcata la soglia sentì ai piedi una meravigliosa sensazione di fresco che pensava di non poter più provare per il resto della propria vita. Si sentiva così sollevato e dunque si tolse subito anche i calzini indossando le ciabatte pelose accanto alla porta. Le teneva accanto a quelle di plastica perchè ogni tanto il clima andava a peggiorare e se un giorno ci potevano essere chissà quanti gradi, il giorno dopo potevano essere chissà quanti gradi sotto lo zero. Si avvicinò all'attaccapanni e vi appese la giacca, ma prima di tutto prese dalla tasca il cellul.. Oh.. Pensò.

    Controllò immediatamente le tasche interne della giacca e poi quelle dei pantaloni, trovando solo il portafoglio. La cosa lo mise in paranoia e appena chiusa la porta iniziò a controllare ogni vestito che indossava finendo poi per trovarsi in mutande con sopra il letto il mucchio di abiti...
    Non riusciva a capire dove potesse esser finito, eppure prima dell'arrivare al pronto soccorso lo teneva in mano. Ne era pienamente certo. Che lo avesse lasciato li? Da escludere visto che tutto ciò che era contenuto nelle altre tasche era ancora nel medesimo punto. Poi tenendo il cellulare insieme al portafoglio avrebbe dovuto non trovare neanche quello. Era strano che poi in un pronto soccorso ti rubino il cellulare. No, non poteva essere li, doveva averlo perso prima. Ma quanto prima?
    Si scervellò fino a quando non sentì freddo ai piedi scalzi. Non riusciva proprio a mettere in ordine gli eventi della giornata e non ricordava neanche cosa avesse mangiato a pranzo.
    Visto che non gli andava di rimettere i vestiti di quel giorno prese dall'armadio una maglietta casuale e dei pantaloni da ginnastica per la comodità. Fatto ciò accese il portatile vecchio sotto alcuni fogli scarabocchiati e, dopo aver atteso quei 20 minuti necessari al suo completo funzionamento, si mise a controllare le notifiche online. Vedendo che ben pochi avevano qualcosa da dire passò ad aprire i video caricati quel giorno su youtube così da poterli vedere mentre mangiava.
    Eh, sì. Controllando la luce che ormai moriva all'orizzonte si poteva dire che era sera, dunque poteva finalmente mangiare un po' di pizza.

    Ripensò un'ultima volta a cosa stava facendo prima di perdere il cellulare ma.. ricordi confusi. Si trovava in un parco ma subito dopo aver finito una partita per lui era il vuoto totale. Magari gli era caduto subito dopo esser svenuto. Ma dunque chi aveva chiamato l'ambulanza? Forse quel qualcuno ne aveva approfittato per prenderlo. Possibile.


    Edited by Maicol Goldlion - 14/4/2015, 21:43
     
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    Ritorno a casa - Pt. #2


    Mangiando la pizza bollente e guardando l'ultimo video sulla playlist cercava di pensare a cosa fare ora che non trovava il cellulare. C'era sempre quel mucchio di copioni accanto al letto sopra la pila di libri non letti sopra i testi da studiare prima della fine dell'anno.
    Un problema comune senza ombra di dubbio Pensò portando lo sguardo su quell'abominio. Una vera scultura di arte moderna dai toni grigi e bianchi in sommità un corpo snello e multicolore che va ad allargarsi alla base. Una palma di carta e lettere.

    Ormai fattesi le 22:30, ora che Rei temeva moltissimo visto che oltre quel momento non sarebbe stato capace di riposare a sufficienza, non sapeva che fare per la successiva ora e mezza prima di riuscire ad addormentarsi. Leggere qualcosa gli sembrava qualcosa da masochisti; Leggeva ogni giorno al club mediocri sceneggiature sempre uguali, farlo pure la sera gli sarebbe costato la sanità mentale.
    Ma questo non lo sapeva e nonostante l'iniziale ribrezzo accettò di iniziare a leggere quegli scritti. Dopo i primi 7 scartati dopo una decina di paragrafi, i successivi 4 ottennero una più accurata lettura fino alla fine capitolo. Erano per metà tutti uguali e per il resto erano nomi improponibili di personaggi improponibili. Disgustoso fantasy dove la ricerca di oggetti e l'uccisione di assassino erano l'unico modo per far iniziare una fantastica avventura che sfociava in padri e madri leggendarie e leggende legate a colui che avrebbe brandito o indossato "roba". Tutto secondo una contorta storia di coincidenze al limite dell'impossibile e di predisposizione a cose che prima di partire non si sapeva neanche fossero possibili.

    In ogni caso, come sempre, alle 00:00 stava dormendo.
    Anzi; stava sognando, per essere precisi. Sognando tutt'altro che schifezze fantasy chiaramente. Sognando quel grosso ammasso di idee che gli girava in testa da ormai una settimana circa ribollendo come in una pentola chiusa in attesa di poter uscire. In tutta quella faccenda accaduta così rapidamente gli si deve esser rotto qualcosa per permettere a tutto quel vapore di uscire.
    Qualcosa di mistico e spettacolare!

     
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2 replies since 30/3/2015, 15:49   73 views
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