[CONCLUSA]Reclutamento

Ho sempre odiato la pioggerellina leggera. Ti bagna poco e di solito torni a casa che puzzi di cane bagnato. Con questa pioggia non sai mai se aprire o tenere chiuso l'ombrello, oppure se portarti dietro l'ombrello.
Immaginate poi uno che ha un gesso che gli parte da metà braccio e che gli termina vicino sul palmo della mano, in modo da lasciare fuori le dita. A quel poveretto gli tocca camminare curvo, cercando di non far bagnare il gesso. Immagino che qualcuno di voi ci sia già arrivato, ma in questo momento ho un gesso che occupa la parte sopra citata e varia fasciature intorno alla gabbia toracica e alla testa, coprendomi l'occhio sinistro.
Non è per niente piacevole essere pestati a sangue da una tipa molto veloce e che possiede una coda e da un tipo con delle mani di pietra. Soprattutto da quello con le mani di pietra. Credo sia stato lui a rompermi il braccio, incrinarmi un paio di costole e farmi quasi diventare cieco dell'occhio sinistro. Non che l'altra sia meno pericolosa, visto che ho rischiato di morire soffocato più volte grazie a lei.
Faccio pena.
Faccio veramente pena. Cerco di sostituire Sat con questi monologhi interiori per provare a spiegare ad un pubblico invisibile come mai sono in questo stato. Come se qualcuno voglia sapere come mai sono ridotto peggio di una bistecca di manzo battuta. Come se qualcuno voglia sapere che ho perso sia Sat che i miei poteri. Persi perché quei bastardi mi hanno iniettato qualcosa dentro il mio corpo.
Nonostante siano passate quasi due settimane dal pestaggio, sono ancora qua, da solo. No Sat, no poteri, emozioni, soprattutto la rabbia, offuscate. E pensare che devo chiedere tante cose a Sat. Tipo: perché sei scomparso insieme ai miei poteri? Perché Shizuka (che è scomparsa anche lei) ha provato a fermarmi mentre stavo per abbracciare quello “Spirito di fuoco”? Eri tu?
Mi viene da sospirare mentre penso alle mille domande che mi volteggiano in testa. È bastato uno scontro per mettere sottosopra quelle poche cose certe del mio mondo. Uno scontro in cui gli assalitori mi davano continuamente del “Corrotto”. Ovviamente non hanno provato nemmeno a spiegarmi in che senso osavano affibbiarmi un tale titolo. Non ho ricevuto nessuna paga per fare qualcosa di vietato in modo da giovare a qualcuno. Non ho pagato nessuno per fare qualcosa per me a discapito di altri. Eppure però per loro lo ero e mi hanno quasi ucciso.
Mi ingobbio ancora di più, cercando di usare la giacca che ho sulle spalle (solo il braccio sinistro, quello sano, è infilato dentro l'apposita manica) per coprire di più il gesso. Questo gesto mi fa sfuggire una smorfia di dolore. Sono sicuro che è una mia impressione ma ho sentito le costole scricchiolare.
Continuo a camminare, diretto verso il Maid. È veramente il luogo perfetto in questo caso. Lontano dalle occhiate che mi lancia Abe (si, si preoccupa per me, però chiedere ogni 5 minuti se ho bisogno di qualcosa è veramente troppo) e dalle preoccupazioni di Emi ( che non è presente al lavoro perché è il suo giorno libero). In poche parole, è il posto perfetto per poter stare da soli per un quarto d'ora senza aver nessuno intorno o che si preoccupi per te.
Pum.
Ovviamente, immerso come sono nei miei pensieri, complice anche l'occhio bendato, non vedo qualcuno contro cui vado a sbattere con la spalla sinistra (orca boia, il dolore al torace).
Dopo aver fatto un paio di respiri, cercando di quietare quel dolore, mi giro verso quello contro cui mi sono scontrato.
Scusa, non volevo colpirti.
Detto questo, riprendo a camminare verso il maid.

Non poteva essere quell'imbecille di Goro? No? Chiedo troppo per caso? Ok, va bene, ma almeno la prossima volta non fatemi scontrare contro quella pazza di Kuruki! Preferisco essere richiamato un'altra volta dal Re nero!
Invece no, mi sono dovuto scontrare con una tizia sadica che non fa altro che imbestialirmi. Amo la mia fortuna.
Però stranamente non sono... arrabbiato. Sono scocciato. Scocciato dalla sua presenza, però non mi viene tutta quella rabbia che mi è venuta quando l'ho vista mentre consegnavo gli inviti. Resta comunque anche il fatto che lei è una ragazza insopportabile, che mi ha rotto un piede durante uno scontro architettato da lei giusto per divertimento. Però riesco a sopportare di più la sua presenza. Dannate “emozioni offuscate”.
Con la mano buona apro leggermente la giacca, mostrando che la tasca interna dell'indumento ospita un ombrello nero piccolo, quelli che hanno l'asta che si accorcia.
No grazie, sono a posto così.
Il mio tono mostra quello che sto provando, ovvero che sono scocciato. Pure il mio volto tumefatto lo mostra.
Ora, se non ti dispiace, ho intenzione di andare al Maid a prendere qualcosa di caldo.
Cerco di andare via, facendo qualche passo verso la mia destinazione, ma mi blocco quasi subito.
Non ci avevo pensato subito ma forse quella stronzetta è li apposta. Dall'ultima volta che l'ho vista è passato un bel po' di tempo. Inoltre tutte e tre le altre volte che ci siamo incontrati (anche la prima volta) era perché lei lo voleva.
Mi giro sul posto, guardandola dritta nell'occhio scoperto con il mio occhio sano.
Fammi indovinare. Volevi incontrarmi. Volevi incontrarmi per spiegarmi finalmente tutta la storia dei -13. Giusto? Il suo real sederino a ha deciso che forse il tempo per sedersi davanti ad una tazza di tea del Maid è giunto? Forse, se sei di buon umore, riuscirai anche a dirmi chi diavolo era il tizio che ha interrotto lo scontro? Mmmh.
Però stiamo pur sempre parlando di Kuruki.
No. Sono completamente fuori strada. Volevi solo farmi ricordare che dobbiamo ancora parlare di queste cose, ma adesso scomparirai e mi farai di nuovo pensare a tutte queste domande senza risposta.
Grazie mille del tentativo, ma ho già altri problemi in testa che reputo più importanti. Non è stato per niente un piacere incontrarti di nuovo. Arrivederci.
Detto questo giro i tacci e torno a dirigermi verso il Maid, che dista un centinaio di metri.
O almeno, ci provo.

Che bello. Proprio una pacca improvvisa sul fondo schiena doveva darmi. Di sicuro non mi viene da fare un passo veloce con in allegato un raddrizzamento di schiena mai visto... porco giuda il dolore alle costole che mi ha provocato questo gesto... fortuna che riesco a stringere i denti e non far uscire un lamento per il dolore, anche se... porco giuda ballerino se fa male.
Il "real sederino" ha deciso che sei pronto, ma se la cosa non ti interessa posso anche andarmene...
Scusa, ma inizierò a crederti solo quando inizierò a sentire delle spiegazioni. Quindi, o ti sbrighi a darmele o potrei iniziare a pensare a darti fuoco seriamente.
Appena mi torneranno i poteri ovviamente, anche se lei non dovrebbe sapere questa parte.
Però è anche vero che lei non avrebbe dovuto sapere del mio “secondo lavoro”, eppure lo sapeva. Questo significa che potrei avere qualcuno dei suoi alle costole per spiarmi o lei direttamente, anche se è più probabilmente la prima ipotesi.
Dannazione, pure il mal di testa ora. L'unica cosa che devo fare purtroppo è calmarmi e rilassarmi.
Ok, siamo partiti con il piede sbagliato. Io adesso sto andando al maid a prendere una tazza di qualcosa. Vuoi venire anche tu? Così potremmo forse discutere tranquillamente di cose importanti con davanti una bevanda calda e al riparo da questa pioggia schifosa?
L'unica cosa che mi tocca fare è aspettare una risposta dalla ragazza, anche se ho poche speranze di sentire delle conferme.

Che onore. La ragazza ha accettato la mia proposta. Sta vedere che magari mi dice tutto quelle cose che mi doveva dire un po' di tempo fa. Come no.
Soprattutto, speriamo che comunque al maid non ci sia una qualche spia di Emi. Cioè, di sicuro c'è, ma speriamo che non l'avverta subito. Aspetto pazientemente che la tipa finisca di fare quel giochino scemo (ma non si preoccupa a rivelare in questo modo i suoi poteri?) e mi avvio anch'io verso il locale.
Cerco di sbrigarmi, in modo tale da fargli fare pochissimi scherzi. Non so se riuscirei a sopportarli.
Una volta dentro vado alla cassa, pago subito la cioccolata calda e la fetta di cheesecake che prendo e mi do un'occhiata in giro, cercando un tavolo abbastanza isolato dagli altri. Fortunatamente lo trovo, situato in un angolo vicino ai bagni. Per di più da anche su una finestra che mostra la strada da cui siamo arrivati.
Ottimo per vedere se arriva qualcuno che conosco...
Mi siedo lentamente, aiutandomi con la mano buona. Una volta seduto, l'occhio sinistro, quello sano, inquadra la mia accompagnatrice, che aspetto che si sieda pure lei.
Una volta che si è seduta, inizia a parlare.
Bene. Siamo seduti, abbastanza lontani da orecchie indiscrete. Secondo te abbiamo abbastanza privacy?
Poggio la mancina sul tavolo, in modo da essere più comodo.

Quindi, questa maledetta mi lascia condurre tutta la discussione? Non se se essere felice o preoccupato.
Mi prendo qualche secondo per poter pensare ad un paio di domande con cui posso iniziare “l'interrogatorio”.
Le prime domande che mi vengono in mente sono alcune che riguardano i “-13”. Soprattutto il chi sono e cosa fanno. Un'altra domanda che mi viene in mente riguarda quella figura misteriosa che ha messo fine alla battaglia contro questa baldracca. Da quel che ho capito è il suo capo, quindi di conseguenza il capo dei -13, però vorrei sapere cose un pochino più specifiche su di lui. Un'altra domanda riguarda il perché mi vogliono con loro. Cosa ho fatto da poter far interessare loro?
No, ok. Forse stanno venendo fuori troppe domande. Meglio partire con le prime domande che mi sono venute in mente.
Allora, da quel che so, tu fai parte di una... organizzazione, ecco, che si chiama “-13”. Cosa fa questa organizzazione? Qual'è il vostro scopo? Come scegliete le persone da reclutare? Inoltre, il tipo che ha interrotto lo scontro era il capo. Giusto? Come si chiama? Ha creato lui il gruppo? Se è un sì, perché?
Mentre pongo le domande arriva la mia ordinazione al tavolo, ovvero la mia cioccolata calda con panna montata.
Mentre attendo e ascolto le risposte della mia interlocutrice, con il cucchiaino che è insieme alla tazza, inizio a girare la bevanda, in modo tale che la panna si sciolga all'interno del liquido scuro, conferendogli ancora più sapore.