[CONCLUSA] La bella, la bestia e la "pazza"

La furia di Kagari cresceva a dismisura. Doveva raggiungerla. A tutti i costi. Voleva vederla bruciare, ridurla in cenere, fino all'ultimo centimetro del suo corpo. Stava bruciando gli alberi uno dopo l'altro, anzi, interi gruppi finivano preda delle sue fiamme incandescenti.
La foresta aveva preso fuoco, scatenando un incendio che ora si allargava sempre di più e coinvolgendo sempre più alberi. Volò verso l'alto facendo cadere una serie di palle di fuoco su un gruppo di alberi che sbarrava il suo cammino (1 PA), bruciandoli interamente. Un istante dopo, però, un enorme e gigantesco fiore era comparso in lontananza risucchiando tutto ciò che si trovava in quella zona. Kagari fu costretta ad atterrare per evitare di essere attirata (1 PA). Un gruppo di alberi, fra quelli rimasti ormai in vita, l'aveva accerchiata.
"Come devo ripetervelo che dovete sparire?!" il terreno fu totalmente distrutto e da esso uscirono una serie di fiamme che ridussero in cenere le rimanenti creature di legno (1 PA).

Goro si era ancorato al terreno, evitando così di essere trascinato via dal quel vento impetuoso. Aveva pienamente ragione, lei poteva arrivare a quel fiore. Iniziò a ruotare con la mano destra il suo giavellotto per poi impugnarlo sopra la sua testa e scagliarlo con tutta la sua forza verso quel fiore gigante (1 PA). La forza del vento aiutò il lancio, dandogli velocità. Il giavellotto si schiantò conto la parte centrale di quella pianta enorme, attivando il suo potere. Una forte esplosione lo distrusse, facendo diffondere le fiamme che in breve tempo invasero l'intero fiore, annullandone l'abilità e distruggendolo (1 PA).

"Questi maledetti alberi non finiscono mai!" Disse rivolta a Goro. Un'altra orda avanzava verso di loro, ma non erano soli purtroppo. Al centro della radura era tornata la loro avversaria.

"Allora non hai perso il tuo vigore! Le tue fiamme sono sempre letali! Quel ragazzo sembra oltremodo resistente! Sarebbe un corpo perfetto da divorare! Mi darebbe moltissime nuove energie! Arrendetevi e lasciatevi divorare da me!!"

La donna mosse di nuovo le mani, evocando dal terreno una grande quantità di radici che diresse sia verso Kagari che verso Goro. Le radici sbucavano dal terreno, spaccandolo mentre avanzavano velocemente verso di loro come fossero una serie di grossi serpenti. Le due file di radici erano piuttosto grandi, anche se la loro velocità consentiva di evitarle. Con uno schiocco delle dita, però, la donna aprì il terreno sotto Goro e sotto Kagari. Con circa tre secondi di ritardo, sarebbe comparsa una grossa pianta carnivora, composta da quattro grossi petali con denti sui bordi, la quale si sarebbe chiusa intorno a loro per divorarli.

Kagari aveva appena ripreso il suo giavellotto e si preparava ad alzarsi in volo per evitare le radici, ed essendo distratta fu colta di sorpresa dalla pianta carnivora che la avvolse interamente. La ragazza decise di avvolgersi nelle sue ali di fuoco, facendo divampare le fiamme all'interno di quella pianta che prese fuoco immediatamente (1 PA). Kagari era libera, ma non avrebbe fatto in tempo a schivare le radici in arrivo.

Kagari fece appena in tempo ad udire l'urlo di Goro e a mettersi a terra. Grazie al suo potere l'aveva protetta dalle radici, mentre ora erano l'uno vicino all'altra, protetti dalle rocce che il ragazzo aveva creato. In quel modo potevano difendersi ed eliminare quelle radici.
La rabbia si stava affievolendo, in favore di una maggiore concentrazione in quella battaglia in cui rischiava la vita. Morire in modo stupido era l'unica cosa che voleva evitare. Quindi era meglio darsi una calmata e decise di ascoltare Goro, che come sempre sembrava tranquillo come uno specchio d'acqua.

"Ti ringrazio! Ho provato ad arrivare a lei, ma quegli alberi continuano a sbarrarmi la strada.... Vero, sono molto vulnerabili al mio potere, ma il loro numero è tale da annullare ogni nostro sforzo. Fino ad ora non sono riuscita a pensare a un piano efficace, ma so per certo che teme le mie fiamme. Dopotutto si tratta di una pianta! Il fuoco è una delle sue più grandi debolezze"

A detta di Goro avevano ancora qualche minuto, ma era meglio non contare troppo sul tempo a loro disposizione. La loro avversaria sembrava avere il controllo pieno di quell'intera area e del terreno, ciò voleva dire che ovunque loro si fossero nascosti lei avrebbe potuto raggiungerli in pochissimo tempo.

"Suggerirei di fare più in fretta di "qualche minuto", credo proprio che la sua prossima mossa sarà abbattere queste rocce oppure schiacciarci qui dentro. Posso creare una distrazione per lei e ho un modo per farla fuori in un colpo solo.... Forse" era un piano rischioso, ma poteva sempre essere un tentativo.

"Ascolta, io in questa forma sono molto potente, ma non dura a lungo. Ora come ora sono più o meno oltre la metà del tempo che mi rimane, dopo di che i miei poteri torneranno alla normalità. Ora evocherò una creatura leggendaria, che mi aiuta da tantissimi anni. Dubito che tu sia uno impressionabile, quindi evito di prepararti. Sappi che lei lo conosce bene, è un drago di fuoco. Può agire indipendentemente da me visto che sono in contatto telepatico con lui. Avrò bisogno di un po'di tempo, ma posso convogliare un'enorme quantità di calore in uno stesso punto, nello specifico sotto terra. Il mio drago combatterà al tuo fianco, ma dovrete coprirmi." Mentre parlava la ragazza aveva poggiato le mani a terra, sfiorando il terreno in più parti.

Un istante dopo, riprese a parlare "Sfrutta questi ultimi secondi per attivare i tuoi poteri, da quel che vedo hai una qualche anormalità biologica. Se puoi mantieni qualcosa che ti renda immune alle fiamme del mio drago, dovrai essere pronto a scappare via con lui non appena lancerò il segnale!"

La temperatura stava salendo molto in fretta. Kagari infatti aveva iniziato a radunare tutte le energie che le rimanevano per mantenere l'Overdrive nello scaldare la superficie di quell'immenso terreno. Nel mentre Goro avrebbe iniziato a fare le dovute preparazione. Un paio di istanti dopo, la ragazza lanciò uno sguardo d'intesa verso di lui. Le sue ali di fuoco ruppero i muri di roccia e da esse prese vita un grande drago di fuoco, il cui ruggito riecheggiò per tutta l'area (1 PA).

"Bene, ora io mi sposterò, sarebbe troppo semplice farmi trovare qui, il piano fallirebbe! Mi raccomando, non farti uccidere!"
Detto questo, sfruttando il trambusto appena creato, Kagari si allontanò di molti metri (1 PA).
Per prima cosa evocò le sue piccole fiamme guida, disponendole lungo tutta la foresta (1 PA). Quelle piccole sentinelle l'avrebbero avvertita di eventuali pericoli. Dopo di che, tramite le sue ali, si mise a gambe incrociate sospesa a un paio di metri da terra. Chiuse gli occhi e inizio a raccogliere le energie, tenendo i palmi delle mani aperte come se fosse impegnata in una qualche pratica di meditazione. Sentiva il calore crescere e le fiamme radunarsi. Poco per volta, il terreno si scaldava, fondendo le rocce. Ma avrebbe richiesto tempo (1 PA).

Ciò che la donna vide fu un drago enorme, interamente di fuoco.

"Cos'è? Un altro dei tuoi stupidi poteri? Da angelo di fuoco ti sei trasformata in un drago di fiamme?"

Doveva essere così, anche perché c'erano solo più quel drago e il ragazzo. La stavano facendo innervosire. Con un gesto delle mani evocò svariate radici dietro di lei, molto grandi. Queste iniziarono a sollevare enormi massi, che scagliarono in direzione di Goro e del Drago.
I massi erano decisamente più grandi di un comune essere umano e piuttosto pesanti.
Un ultimo gruppo di alberi animati si era riunito alla loro destra e ora cercava di caricarli. Fu il drago a voltarsi verso di loro e, con un getto di fiamme gigantesco li ridusse in cenere in pochi istanti (1PA). Dopo di che si voltò verso la pioggia di massi in arrivo e distrusse quelli che trovò sulla sua strada (1 PA), per poi fiondarsi verso la donna. Le enormi radici evocate da lei, però, lo imprigionarono. La creatura era piuttosto resistente e fatta di fiamme dotate di un calore fuori dal comune. Con le sue fiamme diede fuoco alle radici (1 PA) ma prima di liberarsi ci avrebbe messo un po'.

Ovviamente la donna non si era affatto dimenticata del ragazzo, suo avversario. La pioggia di massi sicuramente lo avrebbe distratto per un attimo, ma aveva un altro trucchetto in serbo per lui. Dal terreno intorno a lui iniziarono a crescere una serie di grossi boccioli, grandi più o meno quanto un uomo. Innocui all'apparenza, dopo qualche secondo sbocciarono, rilasciando nell'aria una specie di polline. Per quanto non letale, se inalata la sostanza avrebbe causato un abbassamento della vista e una progressiva incapacità di muovere i muscoli nel modo appropriato. Tuttavia andava prima inspirato in grandi quantità.

Dai gambi di quei boccioli iniziò ad uscire un sottile fumo, così come dall'attaccatura delle radici. Il terreno stava diventando incandescente.

Le fiamme comunicarono a Kagari che non era stata scoperta dalla sua avversaria. Strano, eppure conosceva la sua mossa con il drago, avrebbe dovuto sapere che non si trattava di una sua trasformazione ma di una sua abilità che le permetteva di evocarlo. Che il suo potere di rinascita le causasse un qualche tipo di problema? Molto probabile, dopotutto qualcosa che rende quasi immortali deve avere un prezzo da pagare per quanto alto potrebbe essere. Quella era un'opportunità che non poteva lasciarsi sfuggire, specie perché ora era distratta. "Le energie dell'Overdrive mi stanno abbandonando...... Devo sbrigarmi!"
Ormai il suo piano era quasi del tutto completato, le fiamme che aveva raccolto nel terreno avevano fuso la roccia rendendola lava a causa dell'enorme quantità di calore accumulato.
Dal terreno della foresta aveva iniziato ad uscire una grande quantità di fumo, ormai visibile agli occhi di tutti quanti, compresa la loro avversaria. Quest'ultima si era accorta anche dell'enorme aumento di temperatura, ma momentaneamente era piuttosto arrabbiata dal fallimento della sua tecnica con il polline. Nessun essere umano era riuscito ad evitare quel colpo fino a quel momento, come aveva fatto lui?
Inoltre il drago stava iniziando a bruciare completamente le radici fino alla loro attaccatura al terreno. E quello stramaledetto fumo da dove arrivava? Possibile che quel drago bruciasse in modo tale da rendere incandescente il terreno? Riuscì a malapena a sopportarlo salendo su un gruppo di radici e spostandosi in alto, mentre gli alberi viventi iniziavano a soffrirne gli effetti, dato che le loro radici venivano rapidamente ridotte in cenere.
Il polline..... Fallito. Le sue piante..... Stavano bruciando. Come? Come? COME?! Ormai la rabbia si era pienamente impossessata di lei.

"Basta giocare!!! Mi avete stancato!!!! Questo è il mio vero potere!! Vi spazzerò via entrambi!!!"

Il terreno di tutta quell'area iniziò a tremare e all'improvviso, tutt'intorno, comparve un mare.... Anzi, un oceano di radici, ciascuna di dimensioni spropositate. Nello sbucare spazzarono via alberi, terreno e iniziando a sollevarsi lentamente dal terreno per salire verso l'alto.
Una quantità del genere avrebbe potuto radere al suolo una città in meno di qualche minuto.
Anche Kagari vide il terreno prendere letteralmente vita, ma ormai era troppo tardi per quelle piante. Le forze la stavano abbandonando,
riuscì a mandare lo stesso l'avvertimento al drago e, di conseguenza, a Goro. "Andatevene da lì, drago!"

La creatura di fiamme si liberò delle ultime radici, ormai troppo deboli, per poi volare verso l'alto cercando di superare in velocità quell'oceano brulicante di radici serpeggianti che puntavano a loro. Poco più in là anche Kagari, sfruttando le sue ali, si muoveva a gran velocità consumando tutte le forze che le rimanevano nel tentativo di raggiungerli in tempo. Una volta congiunta con il drago, quest'ultimo scagliò una serie di palle di fuoco verso quel terreno. Incredibile, un'intera area di centinaia di ettari era stata sostituita da quel mare immenso di rampicanti evocati da quella donna. Tuttavia il terreno era stato smosso e la grande quantità di lava accumulatasi era uscita allo scoperto, generando un enorme lago di materia incandescente. Le fiamme del drago ne fece esplodere una parte, contribuendo a dare fuoco a tutte le radici che iniziarono a contorcersi, ormai incapaci di raggiungerli a causa dei gravissimi danni subiti. Cadevano una sopra l'altra, affondando nella lava. Il calore era insopportabile e lo spettacolo sublime, tanto da far paura e scatenare profonda ammirazione allo stesso tempo.

La donna sollevò un gruppo di radici, riunendole tutte assieme per renderle più potenti e resistenti, nel tentativo di fuggire a quella trappola mortale. Si sollevò per svariati metri prima che anche quelle ultimi radici prendessero fuoco. Ormai le sue piante non avrebbero più potuto nascere in quel lago di magma.

Kagari era sul drago, le sue ali di fuoco erano ormai spente e i suoi abiti stavano tornando normali. In poco tempo la creatura portò lei e Goro ai bordi di quell'inferno, mettendoli al sicuro. La ragazza, ormai senza forze, ritornò al suo aspetto normale, cadendo a terra. Si reggeva a malapena su con entrambe le braccia e ansimava profondamente. Del drago non c'era più alcuna traccia.

"Accidenti........ Credo di aver.... Calcato un po'..... Un po'troppo la mano...... Avrò bisogno di molto.... Molto...... Riposo......." La sua vista si stava annebbiando, ma riusciva ancora a parlare. Ora che non era più costretta a mantenere attivi i suoi poteri, poteva riposarsi e tentare di recuperare le sue energie. Mentre si spostavano verso un punto sicuro avevano sentito le urla disperate della donna, che aveva scagliato loro svariate maledizioni e insulti, come testamento finale prima della sua morte. Nemmeno lei poteva sopravvivere a un tuffo nella lava per fortuna.
"Ti ringrazio, devo dire che è stata.... Una battaglia piuttosto interessante.... Credo di sapere, finalmente, cos'è accaduto a Galatea in questo periodo.... La colpa non era sua, ma di quella.... Cosa" finalmente aveva capito e a mente lucida poteva collegare tutti i punti di quel complicato disegno "Non sapevo che fossero così strettamente legate, ma credo che lei fosse una versione malvagia di Galatea.... Stessi poteri, o comunque molto simili, decisamente cattiva.... Man mano che cresceva nutrendosi di esseri umani e della loro energia indeboliva la sua parte "buona" che perdeva il controllo di se stessa....Credo che il suo potere di rinascita avesse un punto debole però... Infatti non ha riconosciuto il mio drago, sebbene non fosse la prima volta in cui lo vedeva! Probabilmente ad ogni utilizzo di quel potere perdeva la maggior parte dei ricordi, conservando quelli fondamentali a mantenere la sua identità.... Terribile, ma utile a mantenersi in forze per un numero indeterminato di anni...."

Le forze non accennavano a tornare, ma la ragazza aveva ancora qualcosa da dire "Ora mi spiego perché anni fa si era presentata come "sorella" di Galatea..... Me l'ha fatta sotto al naso per tutto questo tempo..... Vediamo se riderà ancora ora, bella carbonizzata com'è ridotta ora" Kagari riuscì a fare un sorriso vittorioso, in segno di trionfo.

"Mi spiace solo averti coinvolto in tutto questo, non pensavo che sarebbe finita così.... Ammetto di essere stata piuttosto ingenua, ma capita anche ai migliori, non credi?" sorrise rivolta verso il suo alleato. Un altro pensiero, però, le si affacciò nella mente: Fyuria.

"Beh, la pazza non è stata l'unica perdita in questa giornata...... Dovrò dirlo in qualche modo a...."

"A me? Non credo sia necessario" Una voce familiare pronunciò questa frase alle loro spalle. Galatea era arrivata in quel luogo e pareva aver recuperato le forze perdute. Kagari era stupita e non sapeva cosa dire. "Non pensavi che io fossi all'oscuro di questa storia, vero? In parte l'avevo capito..... Negli anni il mio fisico cresceva sempre più debole, eppure non avevo alcun tipo di malattia. Il legame con quella donna, anzi, quella parte mostruosa di me dotata di vita propria è sempre stato piuttosto strano... Quando mi sono resa conto dei tuoi piani ho fatto in modo di raggiungerti il prima possibile. In qualche modo conservavo una specie di contatto con lei, qualcosa di appena percettibile che mi diceva che era ancora in vita. Seguendolo lo sentivo crescere man mano che mi avvicinavo e poi ho visto.... Questo!" Disse indicando l'enorme lago di lava di fronte a loro. "Nel momento in cui quel contatto si è spezzato ho realizzato la vostra vittoria..... Speravo che nessuno dei due fosse rimasto ucciso, anche se vedo che a malapena ti reggi in piedi. Sapevo che Fyuria non era più in vita da tempo.... Qualche mese fa un qualcosa in me si è spezzato, per sempre. Credo di non aver mai del tutto superato quello che provavo per lei, ma da quel giorno sapevo che non avrei più potuto rimediare e ho dovuto farmene una ragione. Quindi no, non c'è alcun bisogno che tu mi dica della sua morte..... Mi dispiace solo che la mia oscurità abbia ancora una volta fatto del male a qualcun altro. Per qualche strano motivo, dentro di me il male riesce a prendere una propria forma, come ha fatto con lei...... Ma credo che dopo la sua morte, vivrò in pace con me stessa..... Era l'ultima parte di me da eliminare per sempre e vi ringrazio. Al Demone che ancora stava dentro al mio corpo e alla mia mente ci ho pensato qualche tempo fa, come ben ricordi Kagari. Forse potrò finalmente vivere in equilibrio con la parte buona e la parte malvagia di me"

In un modo o nell'altro, erano riusciti a sconfiggere un nemico letale. Dopo aver ascoltato il discorso dell'amica, Kagari svenne, del tutto priva di forze.
"Beh, è stata una dura prova credo.... E tu Goro? Come stai? Vedo che sei sempre un osso duro! Senza di te dubito sarebbe ancora viva, e di questo posso solo ringraziarti!" Disse facendo qualche passo avanti e sollevando con dolcezza Kagari da terra per prenderla in braccio. "Non so ancora chi si occuperà di questo disastro.... Ma di sicuro non saremo noi! Ne ho abbastanza di piante e fuoco, non ne voglio sentir parlare per un bel po'! Dimmi piuttosto..... Hai fame? Credo che ci meritiamo tutti un'ottima cena, voi due soprattutto!"E così dicendo si avviò sulla strada del ritorno, chiedendo a Goro di raccontarle i dettagli di quello strano viaggio e di quella giornata. La sua oscurità se n'era andata, una volta per tutte..... Forse era davvero arrivato il giorno in cui poteva smettere di ferire gli altri e iniziare ad aiutarli.