Giorni di un passato presente

[Parte seconda]

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    Haiiro Kugatsu

    Risvegliato, Haiiro aprì gli occhi. Erano sul tetto, lui e Satomi insieme alle altre due ragazze. Ma il ragazzo più che a loro era interessato ai loro nemici, solo che, si accorse con stupore dopo diversi secondi, non ce n'erano. Erano stati tutti distrutti. Da loro... e da lui. Il paesaggio portava impresso i segni dell'attacco che avevano compiuto. Un paesaggio desolante, laddove avrebbe dovuto essere trionfante. Ma non importava: in quel momento ad Haiiro non fregava nulla dei danni subiti dagli edifici e trovava bello e sereno quel disastrato paesaggio. I nemici non c'erano più e Haiiro poté lasciarsi cadere a terra. Una volta lì, disteso sopra il tetto, si sorprese di non essere crollato prima, tanto si sentiva debilitato. Erano stati i sogni, ma non solo: era lo scotto per tutte le emozioni provate, dal "tradimento" di Galatea alla rivelazione di Akane. Ora Haiiro non sentiva neanche più un briciolo della baldanza che aveva prima riversato nei suoi sogni e contro i nemici (ma erano davvero state solo le sue emozioni, si chiese). In quel momento era solo stanco, sfinito.

    Chiuse gli occhi e si lasciò cullare dal vento che, lì in alto sopra il tetto, soffiava deciso. Avrebbe voluto rimanere là per tutto il tempo necessario, soddisfatto di aver distrutto l'esercito di demoni e senza null'altro da fare. Purtroppo non sembrava possibile, almeno da quanto dissero le due.
    "Un altro compito da eseguire... una ragazza da trovare... possibile che questa vicenda non abbia mai fine?"
    Avrebbe voluto poter ignorare ogni cosa e tornare a casa... ma cosa ne sarebbe stato allora di Galatea e Tatsuya? Non riusciva ad abbandonarli, per quanto una parte egoistica di lui lo desiderasse. Haiiro non era un eroe, ma, forse perché erano poche, non riusciva ad abbandonare le persone a cui si legava.

    «Tutta questa storia del Demone e della Dea, del gene huntress o quel che è... io non la capisco bene e non sono interessato a capirla. Voglio solo salvare Galatea e riportare qua Tatsuya. Se bisogna trovare questa S., questa... iters o qualsiasi cosa sia, vi darò una mano. Ma prima dovete spiegarmi dove sono andati Tatsuya, Galatea e quell'altra donna. E come faremo noi a raggiungerli senza i poteri di Akane.»
    Diede un'altra occhiata alle due ragazze al fianco di Satomi. Fuoco e Vento, questo se lo ricordava, ma poi...?
    «Inoltre voi due... scusate, credo che l'avete già detto, ma l'ho dimenticato. Qual è il vostro nome?»
     
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  2. ‡ Officer Alex ‡
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    CITAZIONE
    Haiiro appariva, giustamente, confuso. Ciò che in lui era più comprensibile in quel momento era la sua sfiducia nei confronti di Akane, la donna che aveva quasi cercato di uccidere non solo lui, Tatsuya e Galatea, ma anche tutti coloro che popolavano il mondo in cui loro vivevano. Non era facile fidarsi di una persona come lei, nemmeno dopo aver sentito la sua versione dei fatti, ciò che aveva fatto e quello che le era successo. Dopotutto lei stessa aveva ammesso che non era immune alla sete di potere e che in parte le era piaciuto essere così potente come era stata (ed era ancora ora) in passato.
    La prima a parlare fu, a questo punto, Fyuria:

    "Credo che l'unica che per ora possa fornire spiegazioni adeguate su chi sia questa S. e sul piano che abbiamo escogitato (anzi ad essere precisi che Akane in persona ha ideato) sono proprio io dunque. Per ora eviterei di parlare della persona che dobbiamo cercare, preferirei discuterne in seguito. Ciò che è successo poco fa, come abbiamo chiarito prima, è merito dei poteri della donna che tutti noi conosciamo ed in parte odiamo. Il piano prevedeva che nessuno di noi usasse i propri poteri sul Demone, perché nessuna delle nostre abilità sarebbe in grado di scalfirlo o di ucciderlo. Come avete visto infatti è totalmente immune alle anormalità ed ai poteri altrui. Detto ciò il controllo sullo spazio e sul tempo che Akane possiede le permette di agire su ciò che la circonda, evitando di attaccare la creatura direttamente, ma potendo allo stesso tempo intervenire contro di essa. In pratica ha spostato la nostra dimensione ed il mondo in cui ci troviamo, facendo in modo che avvenisse una sorta di scambio fra dimensioni. Noi a questo punto ci siamo ritrovati "al sicuro", lei ha scelto di "spostare" con sé Tatsuya ed il Demone ha subito uno spostamento obbligato. In quanto immune infatti non ha potuto essere spostato come è successo con noi e tutte le altre creature presenti su questo pianeta. Esiste tuttavia una possibile falla all'interno di questo piano. La dimensione in cui Tatsuya, Akane ed il Demone si trovano in questo momento è, per scelta di Akane stessa, un luogo in cui tempo e spazio non esistono più, la fine di tutto, dove nulla si crea e nulla viene distrutto, una sorta di vuoto totale caratterizzato dall'assenza di ogni forma di vita e, appunto, di tempo e di spazio. Il Demone però conosce perfettamente Akane e sa benissimo che quella in cui si trovano è solamente una delle tante dimensioni di cui l'esistenza umana e l'universo sono caratterizzati. Resta da vedere se il Gene Huntress può arrivare a negare anche una dimensione stessa in cui è stato portato tramite un'anormalità. In quel caso l'unica speranza che abbiamo è che lui lo capisca il più tardi possibile. Compito di Akane e Tatsuya sarà trattenerlo e ritardare proprio il momento in cui lui potrebbe capire ciò tenendolo il più impegnato possibile per tutta la durata della nostra ricerca.
    Veniamo alle presentazioni: io sono Fyuria, anche se questo è solamente un soprannome perché il mio vero nome è Ingrid Bernstein, sono cresciuta in Germania e sono stata una compagna di liceo di Galatea e della ragazza che si trova qui a fianco a me, Kagari. A seguito di un certo avvenimento e di un incidente le nostre strade si sono divise, ma a quanto pare il destino ci ha volute di nuovo riunite qui come ai vecchi tempi. Fin qui tutto chiaro spero, ma vorrei chiarire anche il ruolo di "Guardiana" a cui ho accennato prima.
    Vedi nel nostro popolo esiste una leggenda. Ogni 150 anni la dea Yumil ed il suo fratello Demone, incarnazione rispettivamente del Bene e del Male, si reincarnano all'interno di una stessa persona. Quando ciò succede viene designata, tramite un addestramento ben preciso ed una prova finale da superare, una "Guardiana", il cui compito è quello di preservare l'equilibrio fra queste due forze e difendere la vita della persona che porta queste due entità dentro di lui o lei. Ora rispetto al periodo in cui il nostro popolo è esistito (contando i vari salti temporali si parla di secoli fa) la procedura originale è andata perduta e la scelta è stata operata in modo "anomalo!". Coloro che diventeranno "Guardiane" sono destinate ad esserlo dalla nascita, anche se ovviamente sarà una sola a prevalere sulle altre.
    La "Guardiana" eletta in questo periodo sono io, ma la scelta è stata fatta da Galatea in persona. Vedete io e lei siamo diciamo.... Legate... Da un sentimento molto profondo, o almeno lo eravamo in passato. Fu lei a scegliermi come sua "Guardiana", seguendo la scia del sentimento e dell'amore che ci legava a quel tempo e che penso ci leghi tutt'ora, anche se forse ad un livello differente.
    L'unica rivale di cui conosco l'esistenza è, appunto, S. La sua figura è molto misteriosa ma anche potente. Venne creata da Akane assieme alla stirpe degli Eaters anni or sono, ma riuscì rapidamente a distinguersi dalla massa come la più pericolosa, promettente ma anche potente fra tutte le creature da lei generate. Possedeva una mente così forte da poter conservare una propria indipendenza anche contro Akane stessa, oltre ad avere numerosi poteri. Vedete la sua figura si ispira alla famosissima Murasaki Shikibu (da cui il nome S.), scrittrice della famosa opera che narra le avventure di Genji e delle sue donne. Si dice che lei sia una figura estrapolata dal romanzo stesso, una certa dama Rokujo, collegata al potere della possessione spiritica. A prescindere dalla sua figura, si dice che abbia fra i suoi poteri la capacità di usare il romanzo stesso come fonte di energia, da cui può evocare e concretizzare gli spiriti dei personaggi stessi presenti all'interno della storia.
    Lo scopo della sua creazione era fare da "Guardiana" di Galatea. Akane la voleva per controllarla, per addestrarla e far diventare sua figlia parte integrante del suo esercito senza doverla eliminare. La sua personalità forte ed indipendente però si rivelò anche buona. Prese l'incarico con estrema serietà. Dopo che Akane (anzi se vogliamo essere di nuovo precisi, il Demone che era nel suo corpo) venne sconfitta, gli Eaters entrarono in questo mondo. Lei rinunciò ad avere un posto fra loro, diventando una donna solitaria. Tuttavia non aveva mai dimenticato il suo scopo: proteggere Galatea. Riuscì a rintracciarci, ma purtroppo per lei io e Galatea eravamo già legate. A seguito di quell'incontro.... Beh... Perdemmo ogni contatto ma non senza, diciamo... Gravi perdite...



    Il discorso era diventato difficile per Fyuria. I ricordi che stavano affiorando erano molto forti e stavano avendo effetto anche su Satomi, la sua empatia li stava assorbendo e lei stessa iniziò a piangere. Le lacrime scorrevano bagnandole le guance. Il legame fra le due ragazze era stato davvero fortissimo....
    Fu la ragazza di fuoco, Kagari, a prendere la parola.

    "Ci scontrammo. O meglio, Fyuria ed S. si diedero battaglia senza sosta, entrambe per difendere Galatea. Ovviamente anche voi conoscete Galatea, non ne rimase fuori, cercò di fermarle, forse accecata dall'amore che provava per Ingrid, combattendo contro S. Quest'ultima scatenò appieno il suo potere, usando il suo libro e arrivando quasi ad ucciderle entrambe. Dovetti intervenire, ma questa storia non è molto felice. Le conseguenze dello scontro furono devastanti, ed un'intera città venne distrutta e rasa al suolo.
    Ciò che conta però è il suo potere, quello del libro. Akane si ricorda un altro motivo per cui era stata creata: fermare il demone che aveva nel corpo. Se ricordate quello che ci ha detto quando è comparsa sul campo di battaglia poco fa, una parte della sua mente era sigillata grazie ad Asako, nascosta dal demone. Tuttavia in parte era ancora in grado di agire e contribuì a creare una sorta di potere che fosse in grado di fermare il Gene Huntress. Una sorta di ultima risorsa a cui ricorrere in caso di estremo bisogno. Vedete gli spiriti che S. può evocare dal suo libro non sono anormalità, sono esseri spirituali veri e propri, indipendenti, con una loro storia. Il Demone è immune alle anormalità, ma gli spiriti evocati da S. non possono essere fermati dal Gene Huntress in quanto esseri spirituali e non basati su anormalità. Akane crede, e a seguito di lunghe riflessioni e ricerche anche noi due, che il potere di S. possa sconfiggere e sigillare il Demone.
    Per quanto riguarda il come raggiungerli... Beh... Lei ci ha detto che ci avrebbe pensato lei, o in ogni caso S. ha poteri tali che potrebbero permetterle di raggiungere Akane e Tatsuya e portarci la. Per ora le spiegazioni sono queste.... Sappiamo che S. in città, Fyuria l'ha seguita ed è riuscita a trovarla. Tuttavia è scomparsa dopo l'apparizione del Demone. Con tutta probabilità era in cerca non di Galatea, ma di Akane stessa. Lei infatti è in collegamento costante con ogni Eater che ha creato. Entrambe infatti possono percepire la presenza l'una dell'altra. Non potendo più rintracciarla ora, dovremmo trovare un modo per trovarla...."



    Le spiegazioni erano state lunghe e piuttosto intricate, ma fu la Dea Yumil a prendere parola. Il corpo di Satomi si illuminò, una luce potente ma allo stesso tempo calda e rassicurante si diffuse nello spazio circostante. Proprio quando la luce sembrava irradiare tutta la città, una serie di bianche piume candide iniziò a cadere nell'area intorno al gruppo. Dopo di che dalla luce emerse la figura della Dea, avvolta dalle sue ali d'angelo. Le spalancò , generando una folata di vento che fece volar via e sparire le candide piume e la luce. Immediatamente, nella mente di tutti i presenti, la calma ed il calore che la mente di Yumil emanavano si diffusero in loro.

    "Credo che a questo punto sia necessario il mio intervento. Vedete, io sono in totale e costante contatto con la natura circostante, non solo di questo mondo, ma anche di tutti gli altri. Posso percepire il flusso vitale di ogni singolo essere vivente, sentirlo scorrere in me come se fossi io stessa quella persona, sentirne le emozioni, i pensieri, i poteri. In questo modo potrò rintracciare S., ma ci vorrà del tempo temo. Purtroppo non abbiamo altri metodi. Cercherò di aiutarmi col potere dell'empatia di Satomi. Vedete quando siamo arrivate qui, prima che iniziasse lo scontro, Satomi ha percepito una grossa esplosione di rabbia, proveniente da qualcuno presente nei dintorni. Da ciò che dite, molto probabilmente si trattava di S.. Non è molto su cui lavorare, ma credo che mio potere, unito a quello di Satomi, possa aiutarci a trovarla. Intanto voi potrete elaborare un piano d'attacco ed illustrare meglio i poteri di S., in modo da essere preparati ad un eventuale scontro. Non preoccupatevi, io potrò sentirvi comunque"



    Yumil concluse il suo discorso con un ampio sorriso. Dopo di che si sollevò in volo, salendo di tantissimi metri. Il suo corpo venne di nuovo illuminato dalla luce potente di prima e lei si avvolse nelle sue ali. Sembrava una sorta di bozzolo angelico. Da li la sua mente iniziò a sondare il pianeta intero, alla ricerca del loro obiettivo.
    Intanto però nessuno di loro si era accorto che vicino a loro qualcuno li stava spiando. Uno dei conigli bianchi si era salvato dall'attacco di Galatea. Li osservava dall'edificio adiacente al loro, trovandosi alla destra del gruppo. Aveva sentito tutta la discussione e seguito tutto ciò che era successo fino a quel momento. Sapeva benissimo di non poterli affrontare tutti. Decise quindi di scindersi in due. Uno dei due conigli si allontanò dall'edificio furtivamente, mentre l'altro rimase in ascolto sperando di non essere visto da nessuno.
     
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    Haiiro Kugatsu

    Come è già stato scritto, le spiegazioni erano state lunghe e piuttosto intricate, e per un Haiiro già stremato dalla fatica e dalle emozioni riuscire a seguirle era stata dura.
    Si concentrava, sentiva le parole, ma poi qualcosa lo distraeva – la sua stanchezza, un rumore forse immaginato forse reale, il brusio dei suoi pensieri – e il fiume di parole si faceva morto e indistinguibile alle sue orecchie. Poi tornava a focalizzarsi e le parole riacquistavano un significato. Almeno per un po', prima della successiva distrazione. Ma del resto non era la prima volta che seguiva lunghi discorsi in uno stato mentale difficile (la scuola, in ciò, era stata una vera e propria palestra) e aveva imparato a cogliere il senso generale dei discorsi, pur perdendosi certi dettagli.
    Così riuscì a capire cosa aveva fatto Akane, spostando lei, Tatsuya e il Demone in un'altra dimensione (o meglio il contrario, ma come detto Haiiro non voleva perdersi in certi dettagli) e poté annuire senza mentire troppo, quando la ragazza del vento chiese se tutto fosse chiaro («Fyura» ripeté sottovoce tra sé sperando di non dimenticarlo – a ricordare il suo nome tedesco aveva già rinunciato senza provarci).

    Di lì, cominciò il discorso sulla guardiana e sul ruolo che essa aveva. Venne fuori un nome che lo stesso Haiiro, nonostante la sua istruzione non proprio brillante, conosceva: quello del Genji e della sua scrittrice. Che doveva essere proprio la S. che cercavano.
    «Impossibile...» mormorò. Ma subito dopo si mosse le labbra: era possibile, come era stato possibile tutto quello che era avvenuto fino a quel momento. Dubitarne ora era inutile. Ma non aveva mai creduto che sarebbe giunto a confrontarsi contro la letteratura classica, in qualcosa di diverso da un compito in classe.

    Ancora preso da questi pensieri, fu stupito dall'interruzione di Fyura. La ragazza aveva lasciato cadere il discorso, incapace di continuare, in preda a forti emozioni.
    «Eh?»
    Confuso,Haiiro si girò verso Satomi, pensando che la ragazza gli potesse dare qualche indicazioni con la sua empatia. Si sbagliava.
    «EEH?!»
    Esclamò fissando i lacrimoni che scorrevano sulle guance di Satomi. Con un istante di ritardo capì che era l'effetto dell'empatia. Girando la testa prima a guardare l'una, poi l'altra, Haiiro cercò una frase da dire in quella situazione, qualcosa di comprensivo per farle sentire meglio. Ma prima che la trovasse Kagari aveva già ripreso il discorso.
    Con un certo senso di colpa per non essere riuscito a dire nulla, si concentrò ad ascoltarlo. Questo rispose in parte ai suoi interrogativi, parlando dello scontro che si era creato e delle ferite che aveva provocato, ferite non solo fisiche a giudicare da come ne parlavano. Ma la cosa più importante in quel momento era che S. poteva fermare il Demone, ricorrendo agli spiriti del suo libro. E che non sapevano dove fosse. Beh, quello era un problema.

    O lo sarebbe stato, senza la dea dentro Satomi ad aiutarli. Haiiro, quando la luce li avvolse, si sentì invadere da un dolce tepore, che calmava la mente e rigenerava il corpo. Le emozioni negative che provava – confusione, avversione, odio e smarrimento – sembravano acquietarsi, almeno in una piccola, ma sufficiente, parte. Sarebbe stata la dea a rintracciare S., loro dovevano preparare un piano.
    «Quindi dobbiamo trovare S. e convincerla ad aiutarci...
    Nonostante quel che può essere accaduto nel vostro ultimo incontro, non dovrebbe essere naturale per lei stare dalla nostra parte? In fondo il nostro obiettivo è lo stesso: sconfiggere il Demone e salvare Galatea, no?»

     
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  4. ‡ Officer Alex ‡
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    CITAZIONE
    La dea Yumil si era levata in volo, cercando di scandagliare la Terra per in modo da cercare S. Nel frattempo gli altri avevano continuato la loro discussione a proposito di ciò che era successo in precedenza. Il suggerimento di Haiiro era giusto. Stavano tutti quanti dalla stessa parte. Nonostante i disguidi e lo scontro che c'era stato in passato fra S e Fyuria, il loro obiettivo comune era salvare il mondo dalla distruzione. Era forse giunto il momento di mettere da parte le controversie e unirsi insieme sullo stesso fronte per porre definitivamente fine a quella storia. Il problema principale era il tempo. Per quanto potenti potessero essere Akane e Tatsuya (se Lady Akane aveva scelto lui per combattere quel mostro evidentemente doveva averlo reputato parecchio potente) stavano affrontando qualcosa che poteva disporre di poteri praticamente divini. Di conseguenza sarebbe stato meglio affrettarsi.
    Per qualche strano motivo i poteri della dea Yumil erano privi di efficacia. Non riusciva a trovare il suo obiettivo. Mentre comunicava ciò al gruppo tramite i suoi poteri mentali, accadde un fatto molto curioso.

    Mentre Haiiro, Fyuria, Kagari e gli altri cercavano una soluzione e stavano tentando di capire come mai i poteri della dea non fossero sufficienti, sul tetto dell'edificio dove si erano riuniti si sollevò un vento leggero ma deciso. Insieme ad esso iniziarono a volare una serie di pezzettini di colore bianco. Inizialmente fu difficile distinguere di cosa si trattasse, ad un primo sguardo sembrava fosse neve. Kagari scambiò quel vento per la manifestazione dei poteri di Yumil, sapendo che erano basati sulla natura che lei stessa poteva controllare a suo piacimento. Viceversa Yumil indirizzò uno sguardo perplesso nei dintorni, mostrandosi alquanto confusa circa la provenienza di quel vento e dei quei...... Foglietti di carta?
    L'unica a reagire fu Fyuria. Conosceva molto bene quel potere, si voltò di scatto verso Yumil - che attualmente era ancora sospesa in volo sopra di loro - ma non fu abbastanza veloce. Conosceva benissimo quel vento e quei foglietti di carta. Aveva raggirato tutti quanti loro.
    Intorno alla Dea Yumil si concentrarono rapidamente un gran numero di fogli di carta che presto divennero neri, creando una sorta di sfera oscura. La donna angelo venne imprigionata al suo interno, scomparendo assieme alla sua luce.
    Fyuria rimase sospesa a mezz'aria e subì la stessa identica sorte.
    In mezzo al tetto dove si era riunito il gruppo, altri foglietti di carta si raggrupparono, questa volta però iniziarono a ricostruire una figura umana. Dopo un istante, comparve di fronte ad Haiiro e Kagari una ragazza dai lunghi capelli neri, con un fiore fra questi. Indossava un elegante Kimono bianco e rosso (come quello indossato da alcune sacerdotesse tradizionali giapponesi). Ai piedi dei sandali geta.
    Prima che i due potessero reagire, dai lati dell'edificio spuntarono una serie di conigli. Gli stessi con cui Haiiro, Galatea e Tatsuya si erano confrontati prima che la situazione degenerasse. Non era difficile immaginare che quelle creature fossero sotto il controllo della ragazza di fronte a loro.
    Kagari non si muoveva. Era immobile. Fissava solamente la nuova arrivata senza minimamente preoccuparsi di Yumil o di Fyuria

    "Quanto tempo, Hime-sama"
    "....."
    "Mi deludi, ero davvero convinta che almeno tu, la più saggia fra tutti e quella verso cui provo la massima stima, non mi avresti sottovalutata.... Invece hai commesso lo stesso errore"
    "Non ti nascondo che non è un piacere rivederti, S"
    "Mph! Mi ferisci dicendo così"
    "Come se tu potessi provare dei sentimenti"
    "Sai benissimo che li provo eccome, pur di difendere ciò che provavo ho sfidato te e la tua compagna anni fa, ho combattuto addirittura contro colei che dovrei proteggere per il resto della mia vita pur di difenderli.... Non osare ripetere una frase del genere"
    "Ci hai risparmiato la fatica di venirti a cercare dunque.... Hai visto tutto quanto? Dove ti eri nascosta eh?"
    "Ero nei paraggi, pensavo di aver catturato Akane, invece i miei tesori si sono sbagliati e hanno puntato Galatea....."
    "E non hai mosso un solo dito"
    "Non essere così stupida per favore! Cosa avrei dovuto fare? Sfidare il Demone apertamente senza un piano d'azione? Morire? Sai meglio di me che avete bisogno di me!"
    "La tua schiettezza riesce sempre a sorprendermi! Che hai fatto a loro due?"
    "Avevo bisogno di parlare con calma e con qualcuno in grado di usare il cervello..."
    "Passi per Fyuria, ma Yumil....."
    "Non avrebbe mai collaborato e avrebbe chiesto troppe spiegazioni! Inoltre sta usando un corpo umano per manifestare i suoi poteri e penso ne sia ben consapevole. Il potere di Yumil e del Demone, se non uniti, sono devastanti per una creatura vivente. Se rilasciano interamente i loro poteri quel corpo va incontro alla distruzione. E'ciò che sta succedendo a quella ragazza."
    "..... Lo so... Ma credo che lei ne fosse consapevole, Yumil non entrerebbe mai in un corpo a forza e per sfruttarlo."
    "Il problema maggiore è che se quel corpo muore prima della fine del tempo i poteri di Yumil andranno perduti e abbiamo bisogno di lei! Di conseguenza l'ho rinchiusa in una sorta di buco nero nel quale i suoi poteri vengono messi a "riposo". Inoltre all'interno di quella sfera oscura la mia carta sta rigenerando il corpo della ragazza ospite. Dovrebbe aiutarla a durare più a lungo...."
    "Vedo che hai pensato a tutto"
    "Be voi avete fatto il resto... Anzi, Akane-sama ci ha pensato."
    "Ci aiuterai dunque?"
    "Per il bene di Galatea si, non per altri motivi. Oltretutto non voglio che questo mondo vada distrutto..... Sono stata testimone degli abomini commessi dal Demone e da Akane-sama.... Io stessa sono nata da uno di quegli abomini.... Farò in modo che ciò non possa più ripetersi."
    "Molto bene allora... E Fyuria?"
    "Lei dovrà rimanere li ancora per un po'" Disse sorridendo S



    Dopo aver concluso questa prima parte del discorso iniziò ad avanzare verso Kagari ed Haiiro. In mano teneva un romanzo enorme. I suoi occhi erano scuri ma emanavano forti bagliori rossi. Nonostante questo dettaglio sembrava estremamente calma e rilassata.

    "Dunque ho avuto modo di studiarti parecchio durante questa prima battaglia, Haiiro. Si i miei conigli hanno sentito e visto tutto, compreso il tuo nome. Ed hanno visto il tuo potere. Credo proprio che tu sarai la chiave per poter vincere questo scontro e mettere sotto scacco il Demone..... Ti starai chiedendo come... Lascia che ti spieghi rapidamente, al massimo i dettagli te li darò dopo: come ben sai io sono stata creata a partire da questo libro! Questo qui è il mio mondo, sono le mie origini. Io possiedo un collegamento speciale con l'universo di questo libro, con il quale posso comunicare. La mia connessione con questo romanzo si applica solo a livello mentale. Io posso parlare con gli spiriti dei personaggi... Anzi... Con gli spiriti delle persone che vivono al suo interno. Posso rivedere il mio mondo ogni volta che voglio... Come se fosse un sogno. Capisci dove voglio arrivare?"



    S fece un attimo di pausa. Kagari sembrava aver capito, dopotutto quello faceva parte del piano di Akane. Aggirare il gene Huntress presente nel Demone tramite qualcosa che non era un'anormalità.
    Mentre aspettava la reazione di Haiiro, S riprese a parlare, questa volta in modo leggermente più veloce

    "Tu hai il potere di concretizzare i tuo sogni giusto? Questo è il mio sogno. E' per questo che ho bisogno che Yumil resista fino a fine scontro.... I suoi poteri mentali saranno fondamentali. Voglio che tu concretizzi il mio sogno. Voglio che i miei compagni combattano con noi! Loro non saranno esseri anormali, saranno gli spiriti dei miei compagni e del mio mondo..... Non ci saranno di mezzo poteri! Yumil contribuirà a renderli concreti aiutando il tuo potere e collegandoti con la mia mente ed il libro stesso. Entrerai nel mio, anzi - continuo a sbagliare - nel nostro universo e porterai fuori tutti gli altri! Io contribuirò a creare una serie di Shikigami di carta per aumentare l'esercito a nostra disposizione. I miei Shikigami non potranno ferirlo, ma faranno in modo che lui non possa individuare gli elementi veramente pericolosi per lui. Essendo loro spiriti non potranno essere colpiti dai suoi attacchi fisici. Una volta immobilizzato lo ricoprirò con la mia carta nera e faremo uscire Galatea!"



    Dopo aver finito il suo discorso S fece uscire Fyuria dalla sua attuale trappola. Aveva fatto in modo che potesse sentire tutto. Sapeva fin dal principio che non l'avrebbe ascoltata ed S aveva poco tempo per parlare, non poteva sprecare minuti preziosi.
    Fu Kagari a proseguire il discorso "Il tuo piano sembra buono ma dimentichi una cosa... La tua carta nera è un'anormalità, non puoi imprigionarlo li dentro, ne è immune... Inoltre... Come speri di tenerlo bloccato mentre Galatea uscirà da li?"
    S si limitò a sorridere e volse lo sguardo verso Fyuria. Fu proprio quest'ultima a riprendere il discorso e ad andare avanti "Sarò io a bloccarlo.... Io mi baso sulla velocità e sugli attacchi a sorpresa... I miei tonfa non sono semplici armi, il mio obiettivo è far rispettare l'equilibrio, proprio come S, e le mie armi servono a questo. Una volta trafitto da uno di questi verrà immobilizzato per qualche secondo in modo che i suoi poteri vengano riportati all'equilibrio.... In questo lasso di tempo faremo uscire Galatea.".
    Dopo quest'ulteriore spiegazione fu nuovamente Kagari ad intervenire: "Sarà mio compito proteggere Haiiro e recuperare Galatea dunque.... Penso sia necessario far entrare Yumil nel suo corpo in modo che possa recuperare anche il Demone e sigillarlo dentro di lei... Una volta estratta Galatea perderà il gene Huntress e diventerà vulnerabile. Non appena saremo sul campo di battaglia invierò le mie fiamme per informare Akane e Tatsuya di quanto deciso, mentre voi attaccherete."

    Tutti annuirono. S si rivolse verso Haiiro e iniziò a parlare nuovamente "Sei dei nostri vero Haiiro? Ricorda, il tuo ruolo sarà fondamentale, senza di te il nostro piano fallirà miseramente.... Credo che Akane ti abbia lasciato qui apposta per questo, conoscendo il tuo potere aveva un ruolo molto importante per te in questo piano.... Dovrai essere tu a decidere di essere dei nostri però! Te la senti di accettare questo enorme peso? "

    In quel momento Fyuria, S e Kagari si voltarono verso di lui, fissandolo. Loro erano pronte, rimaneva la decisione di Haiiro. In ogni caso, mentre il ragazzo stava per dare la sua risposta S sciolse il potere con cui tratteneva Yumil, che era ritornata al corpo di Satomi. Un gruppo di foglietti la accolse e la fece atterrare delicatamente sul tetto dell'edificio. Era molto debole e non riusciva a reggersi in piedi.... Il tempo stringeva.
    Un gruppo di foglietti neri si riunì dietro ad S ed aprì un buco nero circolare.

    "Bene! Questo ci porterà da Akane e Tatsuya! Ma prima dovremmo attivare il nostro piano in modo da arrivare da loro preparati! Prendete ora la vostra decisione! O siete dentro oppure siete fuori! Ma vostra sarà la responsabilità qualunque sarà la vostra scelta!"



    Fyuria e Kagari annuirono.... E Haiiro?
     
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    Haiiro Kugatsu

    La dea Yumil si mise alla ricerca di S. ma questa non diede frutti. Con il senno di poi si sarebbe potuto dire che stava cercando lontano, lungo l'intero mondo, ciò che si trovava vicino. Molto vicino. S. era lì da loro: i suoi foglietti circondarono Yumil e Fyuria, imprigionandole. Poco dopo lei apparve, composta da fogli e circondati dai conigli mannari che Haiiro già aveva conosciuto. Né lui, né Kagari riuscirono a reagire.

    «Immagino sia questa la famosa S.… Paper woman...»
    Mormorò a bassa voce, più rivolto a sé che a Kagari, prima che questi si mettesse a parlare con S. Lo scambio di parole tra le due fu tutt'altro che amichevole, ma la diffidenza che Kagari sembrava provare verso la donna non impedirono che si giungesse a un certo accordo. La cosa che lasciò più sbalordito Haiiro fu però un'altra: la scoperta che Satomi correva il pericolo di venire uccisa a causa del troppo potere di Yumil. Dovevano fare in fretta, dunque.
    Anche S., pur se per motivi diversi, doveva saperlo e perciò si rivolse a Haiiro, cominciando a spiegare quale sarebbe dovuto essere il ruolo del ragazzo.

    «S. Io non ho avuto modo di spiarti come tu hai fatto, ma ho sentito parlare di te e di quello che sei capace di fare... Ho un'idea di dove vuoi arrivare, ma devi dirmi di più.»
    Accogliendo la sua richiesta, S. spiegò cosa doveva fare in pratica: concretizzare il suo sogno, evocando gli spiriti che avrebbero potuto fermare il Demone. Le altre compagne in quell'avventura specificarono ognuna i loro compiti: sembrava che ogni aspetto fosse stato considerato per poter fronteggiare il Demone. Sulla carta il piano era inappuntabile, ma bisognava vedere se nel concreto tutto sarebbe andato come immaginato. Forse proprio per questo S. sottolineò che doveva prendere la sua decisione.
    Sorrise con aria canzonatoria, Haiiro, e di contro al suo proposito di sbrigarsi per non far perdere le forze a Satomi, si prese il suo tempo prima di rispondere, stiracchiando le braccia verso l'alto in modo ostentato. Non gli capitava così spesso di essere al centro della scena (per di più circondato da tante belle ragazze!) e voleva godersela, almeno per il breve tempo che aveva mentre S. liberava Yumil e apriva il passaggio per l'altra dimensione.

    «Scelta dici? Un mio amico rischia di venire annientato e una mia amica di essere consumata e posseduta da un essere malvagio. E il mio intervento è necessario per salvarli. Questo per me equivale a non avere altra scelta, se non quella di aiutarli.»
    Stava esagerando per farsi bello in quella situazione? Forse sì, forse no. In ogni caso, lui avrebbe agito.

    «Bene, allora diamo inizio al piano. Yumil, non so se hai sentito, ma devi collegare la mia mente a quella di S. e sostenermi nell'uso del mio potere. Spero che non richieda troppe delle tue energie.» Aggiunse vedendo la condizione della dea.

    «S., io sono pronto.»
    Disse chiudendo gli occhi ed entrando nel dormiveglia. Immagini e percezioni si formarono subito di fronte ai suoi occhi chiusi, ma non era quello che serviva. Attese di vedere il sogno di S. per poterne traslare gli spiriti in quella realtà.
     
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    CITAZIONE
    Anche Haiiro si era deciso: avrebbe partecipato allo scontro finale contro il Demone per salvare non solo Galatea, ma l'universo intero. Dopotutto la sua non era proprio una scelta spontanea e volontaria, date le circostanze la sua scelta era praticamente obbligata. Ma l'importante era che tutti si fossero decisi a partecipare.
    Satomi, che era a terra in ginocchio a causa dell'eccessivo sforzo che il suo corpo stava sopportando. Riuscì ad alzarsi in piedi, sul suo corpo erano ancora presenti numerosi foglietti di carta di S. Grazie ad essi il corpo della giovane poteva essere rigenerato costantemente e mantenuto in forze. Con uno sforzo enorme riuscì ad alzarsi e a raggiungere i suoi compagni di squadra. Quando iniziò a parlare la sua voce risultava profondamente segnata dalla fatica: "Sento che il mio corpo non potrà reggere a lungo.... Però... Io e Yumil abbiamo sentito tutto il tuo discorso S... E siamo pronte a combattere al vostro fianco.... Penso che i miei poteri psichici, per quanto inferiori a quelli di Tatsuya o di Akane-sama, possano comunque supportare quelli di Yumil in questo compito. Inoltre la mia empatia mi metterà maggiormente in contatto non solo con Haiiro ma anche con le persone che materializzeremo dal tuo mondo S..... Però vi prego di sbrigarvi, non so quanto ancora resisteremo...." disse Satomi concludendo con un sorriso. La fatica non aveva abbattuto il suo carattere solare, riusciva ancora a sorridere e trasmettere felicità.
    Tutto era dunque deciso, erano pronti. S attivò il suo potere, evocando un libro di dimensioni superiori a quella di qualunque libro esistente. La sua forma era quella con cui era stato scritto secoli prima, su grandi fogli e con un'enorme rilegatura aggiunta successivamente. Il manoscritto si aprì a mezz'aria, di fronte al gruppo. Haiiro era caduto nel suo stato di sonno per attivare il suo potere. Kagari si mise di fianco a lui e lo accolse sulla sua scopa volante, sostenendolo, in modo da poterlo proteggere nell'imminente battaglia. Nel fare questo cambiò i suoi vestiti attivando la sua anormalità.
    Fyuria invece impugnò i suoi tonfa dotati di lame ed attivò intorno a lei un'aura di vento. Questo potere le consentiva di massimizzare la sua velocità, in modo da poter colpire di sorpresa il Demone nel momento in cui avrebbero attraversato il passaggio creato da S. In aggiunta alla velocità chiese aiuto a Satomi che attivò il suo potere rendendola invisibile. L'effetto sorpresa sarebbe in questo modo aumentato ancora di più.
    La dea Yumil e Satomi entrarono dunque nella mente di Haiiro, facendo da ponte fra il mondo di S ed il suo inconscio, permettendogli così di sognare ciò che era presente in quell'universo così lontano e di materializzarlo. Yumil fornì l'energia e la potenza psichica necessaria e mantenere stabile la connessione fra i due mondi, mentre Haiiro iniziò a materializzarli. Grazie a Satomi gli spiriti furono materializzati con le loro emozioni.
    S intanto iniziò ad evocare una grande quantità di carta, generando una serie di guerrieri samurai che assunsero sembianze umane e che avrebbero fornito copertura a quello che sarebbe stato il vero esercito per combattere il Demone. Intanto, i suoi vecchi compagni iniziarono a prendere forma ed a materializzarsi.
    Avevano pochi secondi, ma fra tutti S riconobbe lui. Il principe Genji si materializzò in tutta la sua eccezionale bellezza. Chiunque sarebbe rimasto abbagliato dal suo portamento, dai suoi abiti e dall'eleganza con cui si muoveva. In un attimo le tornò subito in mente perché lo aveva amato così tanto nel periodo in cui furono insieme nel loro universo. Una lacrima scese sulla sua guancia, poco prima che Genji le prendesse il volto fra le mani, facendo un cenno di assenso con la testa. Era pronto anche lui.

    S asciugò le lacrime, si voltò e disse:"L'esercito è pronto!! Andiamo!!". E così dicendo prese per mano Genji ed attraversò il portale. Dietro di lei l'intero esercito, assieme a Kagari, Haiiro, Fyuria e Satomi. Avevano varcato il portale, inconsapevoli di ciò che li attendeva dall'altra parte.
     
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