Together right? ~

Era sempre molto contenta quando doveva fare uno dei suoi concerti. Le davano la possibilità di vedere tutte quelle persone che la sostenevano e al quale lei portava il suo sorriso, essere Idol per Yuuna significava anche questo, regalare istanti di felicità a chi non ne ha, soprattutto con le parole delle sue canzoni.
Tutto questo però non sarebbe stato possibile se non ci fosse stato qualcuno a realizzarlo. Hideki Miyazaki l'uomo che realizzò il grande sogno di Yuuna Mishima, una piccola ereditiera con un sogno piuttosto fanciullesco ma grande come il mondo: essere una Idol. Lui l'ha fatta arrivare dove era, su quel palcoscenico luminoso dove tutti la guardavano ballare e la sentivano cantare.
Anche quel giorno Yuuna Mishima, o meglio Mizuki la Idol dei sogni aveva cantato per le persone che tanto amava, sfoggiando dei meravigliosi abiti dalle tinte rosa luccicanti adatti decisamente alla canzone finale che aveva cantato oggi. Era sempre e comunque soddisfacente riceve così tanti applausi e così tanti complimenti, lo stadio inoltre pullulava di fan che impazzivano per lei mentre dietro le quinte c'era Hideki ovviamente.
«Grazie, grazie mille a tutti voi per essere venuti! Ricordate di sorridere sempre!» detto questo andò dietro le quinte a cambiarsi. Ovviamente prima salutò il caro Hide-chan, mai dimenticarsi di lui. Yuuna lo considerava un po' come il suo migliore amico, gli doveva tutto praticamente: ma era davvero così?
L'aveva costretta, se voleva ottenere certi lavori, a fare cose con lui. Certo inizialmente non voleva ma poteva dire di no a colui che l'aveva portata fin là? Ovviamente no, meno male che Hideki è un bel ragazzo ed è diventato Yuunasessuale, se non altro con lei si comporta più o meno bene, sopratutto quando le porta via i suoi dolcetti, lei ne mangia troppi e si comporta da bambina.
«Hide-chan, stasera avresti voglia di andare a mangiare fuori? Sono troppo stanca per cucinare e trovo squallido dover ordinare qualcosa dal take-away…» dice lei facendo gli occhi dolciosi. Nonostante Hideki fosse piuttosto difficile da convincere ogni tanto la ragazza dai capelli verdi riusciva a fargli fare quello che voleva lei, infondo avrebbe mai detto di no ad una ragazza così carina come lei?
Hideki era decisamente fortunato, molti ragazzi al suo posto avrebbero venduto
L E T T E R A L M E N T E l'anima al diavolo per vedere Yuuna senza nulla addosso per soli 5 secondi. Il manager della nostra Idol verde invece la vedeva in ogni occasione e dormiva pure con lei!
Più fortuna di così non poteva di certo averne.
«Mi piacerebbe mangiare…» dice lei «In un bel ristorante elegante, ti va?»

Beh come era ovvio intuire le richieste di Yuuna mai venivano soddisfatte, nonostante questo la ragazza sussultò leggermente quando Hideki si avvicinò a lei massaggiandole le spalle e facendole i complimenti.
«Grazie Hide-chan…» dice lei un po' rossa in viso, questo genere dicesse le facevano piacere, specialmente se era Hideki a dirgliele.
«Lo sai che io ti porterei volentieri, ma una idol come te darebbe molto nell'occhio»
Appunto, era sempre così: lei era una Idol, era popolare, tutti le avrebbero chiesto l'autografo e nessuno l'avrebbe fatta respirare neppure cinque minuti. Per non parlare poi delle attenzioni dei ragazzi su di lei, Hideki sarebbe diventato matto nel tentativo di limitare il livello di spazio personale che i fan della ragazza potevano oltrepassare.
Stava per ribattere quando Hideki sembrò aver cambiato idea: chissà che cosa stava architettando, probabilmente gli era dispiaciuto non accontentarla, infondo per Yuuna il suo manager era un ragazzo così gentile. Forse aveva dei modi di fare rudi e discutibili ma per la ragazza era pur sempre un ragazzo dal cuore d'oro, anche perché lei non riusciva proprio a vedere del male nelle persone. E' sempre stata convinta che la gente avesse sempre un lato buono, probabilmente era perché vedeva il lato positivo delle cose.
Comunque la ragazza, mentre Hideki era andato a fare le sue telefonate, era andata a cambiarsi ed ora indossava un vestito piuttosto semplice, scuro ma che metteva in risalto le sue prosperose forme.
«Bene, è tutto a posto, stasera usciamo a cena»
«Davvero?»
«Ho scelto il locale, non preoccuparti di questo, è elegante come volevi tu. Ho preso il posto per le 8 e 30, abbiamo ancora un po' di tempo, possiamo passare da casa per cambiarci.»
«Grazie Hide-chan! Sei fantastico come al solito! Io sono già pronta!»
Non ebbe tempo di riprendersi che già Hideki l'aveva afferrata e messa al muro. Il suo viso, vicinissimo al suo, i suoi occhi color ametista che la guardavano con malizia, il cuore che le batteva fortissimo.
«Hide-chan…»
"Cosa vuoi fare adesso?"
Fu questo il suo unico pensiero mentre i suoi dolci occhi chiari spauriti erano fissi su di lui.

Un bacio.
Cos'altro poteva aspettarsi da Hideki?
Un bacio irruento e passionale, di quelli che piacevano a lei.
La lasciò con il viso completamente rosso mentre lo sguardo seguiva il ragazzo mentre andava a cambiarsi. Yuuna stava per ribattere a quello che il ragazzo le disse, non trovava la necessità da parte del suo manager di doversi cambiare, insomma stava bene così com'era e non aveva neppure sudato visto che quella che cantava e ballava sul palco era lei.
«È un po' presto, ma non credo che sia un problema.»
«Va tutto bene!» dice lei con un sorriso gentile sul volto. Nell'aria poi si diffuse un profumo molto buono, come quello di un profumo di una colonia maschile. Sembrava proprio che Hideki, oltre ad essersi cambiato, si era messo del profumo. La ragazza dai capelli verdi cercava di capire il motivo di quella scelta, oltre a cambiarsi pure il profumo.
Hideki ci teneva proprio ad apparire in ordine.
Era sempre stato un po' così, ogni cosa al suo posto, anche nel vestire.
Da questo punto di vista lo si poteva definire piuttosto vanitoso ed egocentrico, ma non lo biasimava essendo lui il suo manager probabilmente ci teneva essere presentabile e dispetto gradevole per non sfigurare con lei.
Da parte sua Yuuna lo trovava molto gentile.
«Ah, non prederemo macchine di lusso questa sera. E non avremo nemmeno un autista. Guiderò io fino a là, così eviteremo di dare nell'occhio; useremo la mia auto. Sì, lo so, è sportiva, è bella e quant'altro ma risalta meno di una limousine...»
«L'importante è raggiungere il locale. Comunque dove mi vuoi portare?»
Yuuna voleva assolutamente sapere dove Hideki la stesse portando. Nel frattempo, assieme a lui si sarebbe diretta verso la sua automobile sportiva e si sarebbe seduta al posto del passeggero aspettando di partire, curiosa di sapere dove sarebbero andati.

Era super super emozionata.
Se era una sorpresa da parte del suo manager doveva essere qualcosa di meraviglioso ed emozionante. Hideki non la deludeva mai e non avrebbe deluso le sue aspettative neppure quella sera.
O almeno così pensava.
Per stasera è tutto nostro, nessun altro potrà entrare a romperti le scatole... Un piccolo regalo per la tua ottima esibizione.
«Ohw…» dice lei un po' delusa, insomma si aspettava di qualcosa di romantico o di spettacolare, un locale solo per lei la rendeva triste, ecco era diventata improvvisamente triste «Ma un locale senza gente è triste…» continua mentre osserva quello che era un lussuoso locale dall'aria ricercata. Hideki deve essersi impegnato molto per trovare quel locale e Yuuna apprezzò appieno gli sforzi, si sentiva sempre bene quando il suo manager le faceva qualcosa solo per lei, la faceva sentire speciale.
«Comunque sei stato carino Hideki, grazie del pensiero!»
Gli avrebbe sorriso, con un sorriso dolce ed armonioso.
Ora bisognava solo scendere dalla macchina, era comunque curiosa di vedere il locale ed entrare al suo interno per vederlo. Doveva essere un luogo lussuoso dove si mangiavano cibi ricercati, Yuuna in quel momento stava pensando se l'abito scelto fosse adatto alla situazione e al ristorante: insomma era un abito piuttosto semplice e magari poteva non essere adatto alla situazione richiesta.
«Allora, entriamo?» chiede lei impaziente di scoprire il locale scelto dal suo caro manager.

Cosa si aspettava dall'uomo che pochi minuti fa l'aveva baciata con vigore infischiandosene di essere il suo manager?
La ragazza avrebbe dovuto aspettarsi uno scherzo simile da Hideki ma era troppo sprovveduta per poter prevedere. Non sospettò minimamente del fatto che l'uomo si stava guardando intorno per evitare gente curiosa, non sospettava minimamente che ad Hideki era venuta voglia di farlo li e non aveva neppure notato quello che stava nel pacco.
«Hide-chan va tutto bene?» chiede lei notando il comportamento strano del suo manager.
Sentii la sicura chiudersi e si spaventò, neppure li la ragazza comprese quello che sarebbe successo di li a poco e probabilmente la gente che legge si potrebbe stupire dell'ingenuità di questa ragazza dato che non era la prima volta che una cosa simile succedeva.
«Beh, come ti ho detto è presto, staranno ancora disdicendo le altre prenotazioni e forzando gli altri ad andare via.. Quindi che ne dici di trovare un modo per ingannare l'attesa?»
«Eh?»
Non riuscì a rispondere, Yuuna già osservava il ragazzo con occhi spauriti mentre questo si avvicinava alle sue labbra per baciarle e, via via, baciarle sempre con più irruenza e passione. Intanto la mano di Hideki aveva fatto scendere giù la zip del l'abito della ragazza e le scoprii i prosperosi seni ancora adornati da un grazioso reggiseno nero dai disegni rosa.
«H-Hide-chan...» era l'unica cosa che riusciva a dire mentre lui accarezzava la morbida pelle di lei.
Yuuna ricordava bene la prima volta che lo fecero: non era stato traumatico ma lui era stai irruenti e rude, stringendola a se e possedendo la con furore.
Sapeva quello che sarebbe successo da li a poco e non poteva dire di no, non voleva perché equivaleva ad abbandonare il suo sogno.
E poi a dirla tutta non le spiegare a per niente.
«Se proprio dobbiamo farlo... Andiamo sui sedili dietro...» dice e con lui sarebbe scivolata nei sedili dietro rimanendo sotto il ragazzo che avrebbe potuto fare quello che voleva sostanzialmente.

In quelle situazioni si sentiva così a disagio, si vergognava tantissimo e credeva di non essere abbastanza bella.
Yuuna si faceva spesso un sacco di complessi, se aveva qualcosa di speciale, se era carina e si chiedeva come poteva Hideki fare certe cose con lei.
Torniamo però al presente, a come Il manager della giovane ragazza si stava praticamente divertendo col corpo della sua Idol.
Le aveva tolto l'abito mettendolo sul suo sedile e ora la stava baciando, intensamente.
Le braccia della ragazza abbracciavano Hideki mentre il suo bel nasino captava la buonissima fragranza profumata che l'uomo si era messo prima di partire.
Yuuna sapeva che tutto questo era sbagliato, quello che stavano facendo era sbagliato. Poteva arrivare qualcuno e paparazarli mentre facevano cose e far finire la carrira di Yuuna per sempre, il nonno non sarebbe stato per nulla contato nel sapere che sua nipote faceva l'amore con il suo manager, l'impressione che avrebbe dato al pubblico sarebbe stata pessima.
Eppure non riusciva a dire di no ad Hideki per queste cose, lui sapeva premere i tasti giusti con lei e farla stare bene, la eccitava la cosa e si sarebbe potuto notare dalle sue mutandine leggerissimamente bagnate.
Hideki comunque aveva deciso di concentrarsi sui prosperosi seni della ragazza, baciandoli, leccandoli e palpandoli al meglio.
A Yuuna non piaceva molto che Hideki si concentrasse così tanto su i suoi seni che reputava sproporzionati. Tuttavia mentre Hideki compiva le sue operazione lei gli accarezzava la testa e teneva gli occhi chiusi.
«Ho sempre voluto farlo in auto» il sussurro all'orecchio accompagnato dal sorriso malizioso fecero girare Yuuna dalla parte opposta ad Hideki che si stava lentamente spogliando.
Lei non disse nulla, preferiva lasciarlo fare visto che non era capace a fare queste cose, solo si chiedeva se fosse veramente necessario farle anche se teneva il suo letto schiacciato contro quello del ragazzo e le braccia intorno al collo di lui mentre i suoi occhi non volevano incontrarlo.

Ormai non aveva se non la sua espressione spaurita e terrorizzata sul volto. Era proprio necessaria una cosa del genere?
Comunque la ragazza dai capelli verdi ricambiava i baci e le carezze del suo manager anche se con timidezza. Cercava di non incontrare quegli occhi ametista, li temeva in u certo senso, temeva di spaventare a guardare quello sguardo così di ghiaccio, quasi insensibile.
Poi arrivarono quelle parole e furono come un macigno sul cuore di Yuuna.
«Non trovi anche tu che farlo qui sia più eccitante? Il pericolo di essere scoperti rende tutto così intenso...»
Lei non era d'accordo, per niente.
Come poteva Hideki essere così insensibile?
Voleva veramente rischiare di distruggere il suo sogno soltanto per appagare i suoi sfoghi sessuali? Yuuna non poteva credere che il manager che se abituata a vedere in veste gentile ma comunque rude potesse fare una cosa del genere.
Le spezzava il cuore.
È non le importava del fatto che lui ormai era dentro di lei con lui membro ormai turgido per l'eccitazione.
Non la smosse neppure il nuovo bacio che Hideki le diede, così come le parole dette da lui per sdrammatizzare un po' la situazione.
Infatti il ragazzo ricevette un sonoro schiaffo sulla faccia.
«Come puoi essere così?» dice lei con gli occhi lucidi di lacrime «Come puoi essere così insensibile!? Perché vuoi rischiare di distruggere il mio sogno? Davvero non ci tieni a me?! Sono davvero un giocattolo?!»
Piangeva, piangeva a dirotto.
Forse stava un po' esagerando ma si sentiva profondamente ferita e le sue lacrime stavano bagnando il sedile.
Non avrebbe mai pensato che Hideki fosse così insensibile.

Forse da una parte Hideki aveva ragione, infondo se non gliene frega a niente poteva buttato a via, ma tutto si esprimeva per come si trattava l'altro e lei si era sentita... Usata insomma.
Non si era mai sentita così prima, ma Hideki aveva menzionato il fatto di poter essere scoperti e lei si era sentita tradita, dall'uomo che le aveva permesso di realizzare il suo grande sogno.
«Tu dici di fare tutto per me ma... Perché lo fai? Cosa spero di ottenere?» dice lei mentre cerca di rivestirsi «Le azioni certe volte non bastano, certe cose vanno dette chiaramente! Perciò Hide-Chan cosa sono io per te?» a quelle parole Hideki avrebbe potuto sentire lo sguardo di Yuuna fisso su di lui, serio e desideroso di risposte.
E ne voleva di risposte, la ragazza doveva sapere la verità altrimenti non avrebbe avuto senso continuare ad avere Hideki come manager. Sarebbe finita solo nei guai con lui se avesse continuato a fare il furbo e la cosa la spaventava perché non solo la sua reputazione era in gioco ma pure quella di Hideki.
«Io vado al ristorante, non mi va di sembrare spocchiosa ed arrogante. Infondo hanno fatto uscire i clienti solo per me...» dice lei e sarebbe uscita dalla macchina pronta ad incamminarsi verso il ristorante tutto per lei.
Chissà se Hideki l'avrebbe seguita.