Daydreaming and Day Dreams

[R18] Eva e Jan. Narrazione privata.

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    Narrazione inadatta ai minori. I contenuti potrebbero essere forti o a carattere erotico.
    Se ritenete che possano urtare la vostra sensibilità evitate di leggere quanto segue.
    R18 Alert


    Jan Van Jansen Link Scheda
    Tra gli ampi saloni ed i lunghi corridoi dell'immensa villa c'è un solo uomo che si aggira. Si è alzato di buon ora nella mattina abbandonando nel letto un calore dal quale nessuno vorrebbe mai separarsi, del quale lui non vorrebbe mai privarsi. Non ha programmi di andare lontano, non uscirà dalla villa, ha ben altro di cui occuparsi, qualcosa che per lui è più importante di qualunque attività possa svolgersi all'esterno e lontano dal suo unico pensiero. La villa in cui vive Eva è immensa, è praticamente una magione, troppo grande perché una ragazza ci viva da sola. Pensare che possa essere stata lì da sola riempi di tristezza il cuore di Jan ed anche di rabbia: se solo avesse potuto esserci per lei ben prima di quando si sono incontrati lei avrebbe avuto meno tempo per sentirsi sola.
    In una delle cucine fa gli ultimi preparativi per la colazione, meglio la prepara e più sarà facile che la giornata sia grandiosa. Con una certa soddisfazione guarda il gatto Luxor mangiare, essendo il gatto della sua Signora se ne prende cura con dedizione e spera che anche lei possa gradire la colazione almeno quanto mostra questo amabile felino.
    I biscotti si sono freddati abbastanza, il french toast all'acqua di rose con le fragole è pronto, come anche il tè, non resta che impiattare i pancakes, versare il succo d'arancia e la colazione dolce del giorno è pronta.
    Potrebbe sembrare esagerata la cura che ci mette, ma per lui riuscire a compiacere Eva è uno dei piaceri più grandi.
    Pone tutto su un vassoio e quindi parte, esce dalla cucina, attraversa la sala da pranzo ed il grande salone, sale con passo leggero su per la scalinata in marmo ed entra nella terza porta, la stanza di Eva.
    Senza fare rumore, poggia il vassoio sul comò e va a scostare leggermente le tende, quel tanto che basta per far entrare un raggio di Sole che timidamente va a scaldare sul collo la chiara pelle della ragazza. Jan trascorrerebbe volentieri l'intera mattinata a guardarla dormire, gli piacerebbe poter vegliare su di lei ed il suo sonno. Molto spesso rimpiange di non saper dipingere perché solo un quadro sarebbe degno di immortalare un simile splendore. Una volgare macchina fotografica dovrebbe incepparsi sul momento di scattare, dovrebbe rendersi conto di non essere degna di catturare quell'immagine e troppo presuntuoso da parte sua tentare di riprodurne la perfezione. Il dipinto, invece, è l'espressione di un sentimento ed è quello che dà forma all'immagine sulla tela.

    « Milady, si svegli. La colazione è pronta. »

    Pronuncia Jan cercando di calarsi di nuovo nella sua parte, i pensieri che ha avuto non devono intaccare la sua efficacia nel suo ruolo, ma è molto difficile per lui riuscire a scacciare le sensazioni che quella ragazza gli procura.
    Si avvicina al suo letto e si china su di lei, gli occhi gli cadono su quelle labbra che vorrebbe baciare, ma non vuole essere avventato, non sopporterebbe il suo sguardo di biasimo per aver colto l'occasione nel suo sonno.

    « Eva, mia adorata. Svegliati. »

    Si lascia scappare in un sussurro. Un sorriso si allarga sul volto di Jan, si sente un po' stupido per essere così teso, ma non può farci nulla.


    Scheda role provvisoria, dovevo mettere qualcosa ed ho fatto il codice di fretta. idem il titolo
     
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    Eva Brier

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    La conversazione che aveva fatto con le amiche qualche tempo fa l'aveva scossa profondamente, davvero lei non era al passo con le sue amiche. Non aveva saputo perché o per come mai conversazione era andata a finire proprio sul sesso e lei aveva scoperto di non avere nessun tipo di cultura sull'argomento. Si era sentita un'ignorante patetica, una plebea insomma e non poteva permettere una cosa del genere. Di nascosto dal padre e da Jan (per evitare che pensasse male) si era messa a guardare cose su siti pornografici per vedere come un certo tipo di cose venivano fatte e perché. Inoltre aveva sentito dentro di se una particolare sensazione che, mentre guardava quelle persone fare cose, le faceva venire una voglia sempre più intensa di toccarsi. Quando provò quella sensazione spense immediatamente il computer e tornò a dormire quella sera, era abbastanza sconvolta e una bella dormita le avrebbe giovato.
    Mentre andava a dormire però le balenò in mente una cosa: per quanto le altre fossero acculturare non avevano mai avuto la loro prima volta. Lei doveva essere superiore a loro, doveva farlo, prima delle altre.
    Con chi?
    "Jan" ecco chi poteva essere la persona adatta al ruolo di deflorarla, la cosa più bella era che lui non lo sapeva quindi sarebbe stata una piacevole sorpresa.
    Il mattino dopo ne avremmo viste sicuramente delle belle.

    Il vedere dormire Eva per alcuni può essere una cosa normale oppure qualcosa di magnifico. Per il maggiordomo della ragazza era lo spettacolo più bello del mondo, la sua splendida signora che dorme... Sembra quasi di vedere la Bella Addormentata. La camicia da notte non è volgare, ha delle tinte rosate e delicate, la forma è piuttosto ottocentesca. Eva aveva messo sotto le coperte l'altra camicia da notte che avrebbe indossato per sedurre Jan. Tanto che aveva da perdere?
    Nulla di certo.
    Si svegliò non appena il maggiordomo la chiamò "Mia Adorata", fece un grosso sforzo per non sembrare arrossata per via di ciò che aveva detto il ragazzo.
    «Ti ringrazio per la colazione Jan! Per il momento puoi andare! Torna tra 15 minuti...» Ecco quello sarebbe stato il tempo ideale per lei per finire la colazione e prepararsi per sedurre Jan.
    Ci mise poco per finire le Pancake un po' di più per il French Toast. Eva di solito mangiava molto velocemente e non sente la sazietà. Una volta finito il succo la ragazza si cambiò velocemente: mise la nuova camicia da notte rosa con sotto dell'intimo in pizzo.
    Doveva sedurre Jan, far in modo che gli venisse voglia di prenderla e sbatterla sul letto violentemente.
    Per quanto volgare potesse suonare questo era ciò che Eva voleva, essere buttata sul letto e poi... Si, si capisce no?
    La ragazza sapeva che Jan era un ragazzo puntuale e una volta scaduti i quindici minuti il ragazzo avrebbe trovato la porta aperta, le pancake finte così come il French toast. Il succo di frutta invece non era finito del tutto.
    Avrebbe aspettato ne entrasse e avrebbe chiuso a chiave la porta. L'avrebbe poi vista, in quella mise camminare elegantemente verso di lui per poggiargli una mano sul petto e l'altra sulla cintura dei pantaloni.
    «Jan...» lo chiama lei con fare assolutamente sexy e sensuale «Hai capito cosa voglio fare con te adesso?» continua maliziosa.
    Eva sa perfettamente che cosa comporterebbe fare tutto questo però avrebbe ricordato una cosa al giovane Jan al quale lui non si sarebbe potuto appellare.
    «Non puoi tirarti indietro adesso... Mi vuoi forse disubbidire
    Lo avrebbe baciato e mamma mia che bacio sensuale sarebbe stato, le sue labbra su quelle del suo maggior sono mentre grafica a con la mano la cintura dei pantaloni per togliergli.
    Inutile dire che Eva desiderava il suo maggiordomo in quel senso e... Non poteva di certo dire di no giusto?

    I am the queen of this world you got that pleb?
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    Don't Copy @Code by Kaname111#Richiedilo qua
     
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    Jan fa come gli chiede Eva, esce ed aspetta fuori esattamente i quindici minuti che gli erano stati indicati. Che sofferenza che era stata dover uscire dalla stanza, aver avuto così poco tempo per guardarla e bearsi della sua immagine. Quindici minuti diventano quasi eterni, lui ha bisogno di posare lo sguardo su di lei, è una necessità quasi fisica. Nella mente gli passa il pensiero che in quei momenti stava terminando la colazione e si sarebbe vestita, vedeva le immagini di lei che si toglieva la mise notturna per mettersi gli abiti della mattina. Pensa che in realtà lui dovrebbe essere lì dentro, vestirla dovrebbe rientrare tra i suoi doveri e lo farebbe con gioia, probabilmente sarebbe il compito più felice tra tutti. Sospira, deve togliersi quei pensieri dalla testa, quindi entra allo scoccare del quindicesimo minuto. É sorpreso dal non trovarla vicino al letto e lo è ancora di più vedendola chiudere la porta a chiave. Almeno è quello che gli suggeriscono i suoni che sente, perché gli occhi non potrebbero mai staccarsi da lei, da quella camicia da notte che ha indossato, così diversa dalla sua abituale, da quel suo passo così sensuale. È in difficoltà, Jan sente i suoi istinti farsi più forti, anche lui è un uomo mosso da passioni e diventa difficile controllarsi quando la ragazza che ti piace, anzi che adoro più di ogni cosa e per la quale sei stato pronto a lasciarti tutto alle spalle solo per non dover più allontanarti da lei, ti parla dicendoti tali parole, poggiandoti una mano sul petto ed una maliziosa sulla cintura.
    Se aveva capito cosa voleva da lui? Era ovvio, era ciò che anche lui ha desiderato fin dal primo giorno in cui l'ha vista, aveva solo un po' di timore di deluderla, non aveva avuto modo di fare esperienze e per lui tutto sarebbe stato una scoperta. Tuttavia sarebbe impossibile per lui tirarsi indietro, ora che ha anche potuto assaggiare le sue labbra, lasciando che quel bacio lo rapisse, senza fare alcune resistenza e senza rovinare, prendendo iniziative, quelle che erano le sue intenzioni.
    Ascolta le sue parole e solo dopo queste è lui a prendere l'iniziativa per baciarla ancora, aspettando che socchiuda la bocca per esplorarla con la lingua.

    « Temo solo di non potermi fermare. »

    Le dice mentre le mani gli scivolano sotto la camicia da notte di Eva, salendo lungo la schiena alla ricerca del suo reggiseno per poterglielo togliere. Con il proprio corpo la spinge verso il letto fino a che non sente che lo ha raggiunto; a quel punto attende che sia lei a piegare le gambe ed a trascinarlo sul letto, nel caso non avesse finito per tirarsi lei indietro.
     
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    Narrazione sospesa per inattività prolungata.
    Tutti i giocatori coinvolti ricevono EXP: 5 di risarcimento.
    In caso dovesse riprendere, verranno scalati.
    Grazie per l'attenzione.
     
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3 replies since 12/2/2016, 03:10   70 views
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