[Contest] A Christmas Carol... Babbo Lupo

Tempo fa mi hanno parlato un libro. Pare l'abbia scritto un autore inglese, ora non ricordo di quale periodo. Se non sbaglio la storia parla di un vecchio, avido e senza cuore, che non solo tratta male tutti, ma fa qualcosa di così cattivo che tre fantasmi (rispettivamente del Natale passato, presente e futuro) vanno a fargli visita facendolo pentire e ritornare sulla retta via. Cosa mi direbbero i tre fantasmi se mi facessero visita? E soprattutto....... Cosa mi direbbe il fantasma del Natale passato? Forse..... Forse potrebbe davvero aiutarmi a scoprire qualcosa in più sul mio passato che nemmeno io conosco. Però un tentativo devo farlo comunque....
Va bene! E' deciso! Cercherò una copia di questo libro e troverò anche io i miei fantasmi del Natale!

Mancano poche ore a Natale. Ci ho messo un paio di giorni a trovare il libro. Inizialmente i proprietari dell'orfanotrofio non erano d'accordo a farmi uscire in cerca di questo libro. Nevica da qualche giorno e fa molto freddo. Però sono riuscita a convincerli finalmente. Dopo un po'di ricerche ho trovato una vecchia libreria ancora aperta, anche alla viglia di Natale. Sono entrata e ho descritto il libro. Il commesso era molto gentile: mi ha detto subito che si tratta di "A Christmas Carol", scritto da Charles Dickens.
Sono felice come non mai. Di solito ho paura del mio potere, ma questa volta no. Voglio usarlo di mia spontanea volontà. Non mi interessa se l'ultima volta mi ha procurato un.... un'intrusa!
"Ehi mocciosa!!! Chi hai chiamato intrusa? EH?!!!! Vuoi che esca e ti faccia nera?!"
"Nono!! Scusa scusa scusa scusa!"
Non mi sono ancora abituata ad avere qualcun altro nella testa. O dentro di me. O in qualunque posto si trovi quando non prende il mio posto. Ma non importa, nessuno mi negherà quest'opportunità.

E' sera ormai. Fuori continua a nevicare. Nella stanza il camino è accesso. Sento il fuoco crepitare, mentre mi siedo sulla poltroncina con il libro in mano. In questo modo il fuoco mi scalda e posso vedere la neve fuori dalla finestra. Mi fa uno strano effetto questa combinazione: come se fossi riuscita ad unire caldo e freddo. Il gelo del mondo esterno con il calore della mia stanza. Però una stanza vuota, senza ricordi e senza amici non è una stanza calda. Da questo punto di vista la mia stanza è più fredda di ciò che si trova oltre la finestra.
Ma non devo perdermi d'animo pensando a queste cose. Devo tentare. Di solito i miei poteri si attivano automaticamente, non appena inizio a leggere le parole dei libri che ho davanti. Spero proprio che funzioni anche questa volta.
Il lupo è zitto da parecchio tempo. A quanto pare non vuole disturbarmi durante quest'operazione delicata e tanto importante per me. Meglio così.
Ci siamo. Inizio a leggere. Leggo una pagina, due, tre, quattro, venti. Tutte ad alta voce, per far attivare i miei poteri. C'è qualcosa di strano. Non funzionano. Chiudo il libro e mi guardo intorno. E'tutto come prima, non è cambiato assolutamente niente. Perché? Hanno sempre funzionato quando non mi servivano.... Ora che potrebbero permettermi di scoprire chi sono davvero non servono a nulla? Perché? Non è.... giusto! Perché queste doti funzionano al contrario? Perché io non posso sapere la mia storia o avere degli amici?
Qualcosa di caldo mi scorre sulle guance. Lacrime. Piango di nuovo, come sempre. Non so fare altro che piangere, piangere, piangere, piangere. In continuazione. Vorrei anche io essere come il lupo. E non un agnello indifeso, solo e debole come sono ora.
Butto il libro a terra, accanto alla poltrona. Ormai non mi serve più, non ha più nemmeno senso finirlo. Vado a dormire, è meglio. Questa giornata mi ha distrutta. Una volta sotto le coperte mi giro a fissare il fuoco nella mia stanza. Tra poco anche quelle fiamme si saranno spente. E farà freddo anche nella mia stanza.

Don. Don. Don. Don. Una...... Campana? Cosa sono tutti questi rintocchi? Di solito non ci sono orologi che segnano la mezzanotte qui all'orfanotrofio. Eppure a giudicare dal silenzio che permea l'intero edificio nessuno lo ha sentito. Guardo le fiamme. Non sono rimaste che le braci, che poco per volta si stanno spegnendo. La stanza è ancora calda, ma poco per volta sento una leggera brezza. Un soffio di vento, quasi impercettibile. Che poco per volta cresce, fino a raffreddare tutta la stanza. Cosa sta succedendo?
Dal camino saltano fuori alcune braci e un po'di cenere. Mi tiro su di scatto, stringendo le coperte. Ho troppa paura e non riesco a muovere nemmeno un dito. Non riesco a far altro che fissare il fuoco. Un leggero fumo inizia a salire dalla cenere che è caduta sul tappeto. Se va a fuoco la signora mi strapazzerà per bene. Eppure io non riesco a muovermi. Quel fumo non è normale!
Diventa sempre più denso, fino ad accumularsi in una grande sfera, al centro della stanza. Poco per volta quella massa informe inizia a muoversi, a modellarsi. E' come se si stesse trasformando in qualcosa.....Lupo, sei tu? Chiedo. Eppure nella mia mente tutto tace. Nessuna traccia della mia compagna di stanza (beh, non proprio di stanza, ma visto che vive anche lei qua lo è a tutti gli effetti).
Una strana figura prende forma. Un.... Un..... Un fantasma?
Tiro su le coperte ancora di più, fino a lasciare scoperti solo gli occhi.

"Ohohohoho! Perché ti nascondi bambina?"
Può parlare? Ora assomiglia ad un vecchio, con la barba, i capelli bianchi e degli strani vestiti, molto vecchi. "Chi sei?"
"Io? Sono il fantasma di tutti i tuoi Natali passati, ovviamente!"
Co... Cosa? Ma allora..... I miei poteri hanno funzionato!!!! Che stupida! Non era ancora la notte di Natale! Per questo non si sono attivati subito!!
Salto fuori dal letto e mi avvicino allo spirito. "Buonasera mio caro spirito. Ti ho aspettato per molto tempo! Sei qui per mostrarmi i miei natali passati?"
"Ovviamente, mia cara! Vieni, prendi la mia mano"
Prendo la mano dello spirito. Strano, è solida anche se lui è fatto interamente di fumo. Meglio non fare domande, voglio solo scoprire com'è stata la mia infanzia!
Tutta la stanza si riempie di fumo e sparisce.
Siamo in un altro luogo. Una piazza.... No, non una piazza. C'è una bufera di neve. Ma delle cose sbucano dal terreno.... Un.... Un cimitero??Ho trascorso i miei natali in un cimitero?
"Spirito cosa vuol dire??? Perché questo posto???" Le lacrime iniziano già a rigare le mie guance
"Mia cara, io non ho controllo sul tuo passato. Siamo qui perché questo è il luogo che contraddistingue i tuoi natali passati. Guarda, quelle due tombe. Credo che ti saranno famigliari"
Due? Famigliari? Oh no.... I miei...... Non può essere..... Questo vuol dire che io non ho più..... Ne ho mai.....
La vista mi si annebbia. Le lacrime ora scorrono copiose sul mio volto, scorrono sulle guance fino al mento e cadono a terra in piccole gocce. Goccia per goccia potrei formare un oceano, ma non sarebbe comunque abbastanza a descrivere la vastità del vuoto e del dolore che provo in questo momento. Lo spirito tace.

Inizio a camminare verso le due tombe, lo spirito rimane fermo al suo posto. Non vedo bene, le lacrime mi impediscono di leggere i nomi.... Ad un certo punto sento un gran trambusto. Mi spavento e mi asciugo gli occhi rapidamente. Si sente una voce.

"Ohi! Ohi! Ohi! Come osi far piangere una ragazzina, vecchio impostore?!"
"Ma ma ma ma, io non sono un... Impostore!"
"Ah no?! Sei un ciarlatano! Come osi portare questa ragazza in un cimitero il giorno di Natale? Vuoi forse farmi perdere la pazienza??? Ti meriti un pugno sul naso, vecchiaccio!"
La bufera di neve si placa e dall'ombra emerge..... Il lupo!!! Vestita con il suo solito abito nero e molto corto (ma non avrà freddo?!).
Lo spirito, allibito, risponde "Non ti permetto di trattarmi in questo modo!!! Senza di me non potete tornare indietro!! Devo far vedere a questa ragazza il suo passato!"
Mentre parla il lupo, su tutte le furie, cammina con passo deciso verso di me, mi afferra la mano e mi trascina verso lo spirito. A-Aspetta! Che stai facendo?!
Allora hai finito di chiacchierare? Riportarci indietro!
"Assolutamente no! Sono qui per fare il mio lavoro!"
"Ho detto riportarci indietro ora, vecchio rimbambito!"
"Lupo ma che stai facendo?!"
"Non ti permetto di.....!!!!!"
Il lupo ha tirato un potente pugno sul naso del povero spirito, interrompendo la sua frase. Il fantasma fatto di fumo inizia a gemere dolorante, tenendosi il volto fra le mani. Il cimitero sparisce, io mi aggrappo al lupo perché si alza un forte vento.

Siamo di nuovo nella mia stanza. Il lupo grida al vecchio spirito di sparire, lui protesta e per tutta risposta lei lo caccia nel camino a suon di calci.
"Ma..... LUPO! Il mio passato! Io volevo... io DEVO conoscerlo! Non puoi...!!"
Ma mentre parlo interrompe la frase mettendomi qualcosa fra le mani. Lo guardo sbalordita. Un regalo? Con tanto di pacchetto e fiocchetto! Ma cosa....

"Si be.... Ecco..... Non ti montare la testa eh!!! E' Natale!!! E tutti devono festeggiarlo!! Anche tu! Quindi..... Quindi sorridi! E sii felice, non è il giorno per piangere questo!!"
Corro ad abbracciare il lupo. Lei strepita e mi dice di lasciarla andare. Che gli abbracci non sono cose che fanno per lei.
Ha ragione. Il Natale è un giorno felice. Con gli amici, con i fidanzati o le fidanzate o con la propria famiglia. Non importa con chi. Ciò che importa è passarlo con qualcuno che può renderci felici e farci sorridere.

Si mio caro lupo, hai ragione. Oggi non è il giorno giusto per scoprire il mio passato. Oggi è il giorno per essere felici e scartare i regali, il magnifico braccialetto con il ciondolo a forma di agnello che mi hai regalato. Ma inconsapevolmente mi hai fatto un secondo regalo, ben più importante. Mi hai donato il primo Natale con un sorriso.

Grazie!