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.Eccoci di nuovo insieme. Ebbene si, sono proprio io, il vostro affezionatissimo Tatsuya. È molto che non do mie notizie e mi dispiace per questo, speravo di tornare a farmi vivo molto prima ma le cose non vanno mai come vorremmo. Dopo questa breve introduzione immagino che sorga spontanea la domanda: quali mirabolanti avventure ci farai vivere quest'oggi ed in quale luogo incredibile? Curiosità legittima, lo riconosco e lo certifico.
Dunque, sono nel mio ufficio del Maid Caffè e sono appena entrato in pausa dopo aver finito di preparare il punch. Il sesto che preparo. Gli altri erano cattivi o sbagliati. Diciamo che la ricetta livornese del ponce non era esattamente la stessa. E che non possiamo servire alcolici, per motivi di ordine pubblico, di buon costume e che se ci scoprono, è stato già deciso che poi la “riabilitazione dall'abuso di alcool” di Medaka me la subisco io soltanto.
In pratica una normalissima, tranquillissima, pacatissima, rilassante, giornata al Maid.
E questo è il modo giusto per alzare quattro flag in una volta sola. L'ultima volta che l'ho fatto è stata una carneficina.
Rumore di vetri rotti.
Urla.
Una ragazza che cade.
Rumore di piatti che si rompono.
Sento la panna spiaccicarsi.
Un tonfo nell'ac-il mio punch! Non ditemi che dovrò farne un settimo!
Vado a vedere e da quello che vedo non mi è difficile risalire a quello che è successo... e non è perché posso recuperare i ricordi direttamente dal locale.
Ricostruzione? Inaho, solare e sorridente come sempre, stava portando su un vassoio due fette di torta panna e fragole. Prima di mettere i piatti sul tavolo dei clienti, ha fatto una piroetta, per la loro gioia, mentre un pallone da calcio sfondava la finestra – c'è un cerchio perfetto, sembra fatto dal Giotto degli sfonda vetro – e sfilava dietro la nuca di Inaho, che quindi non l'ha visto, prendendo in piena faccia Mimi che era appena dietro; il pallone è rimbalzato finendo sotto i piedi di Inaho. Nella caduta l'ha calciato, spedendolo contro il muro, facendolo rimbalzare contro il soffitto, una sedia, deviato da un tavolo, e poi dritto dentro il punch.
Non riesco a credere che Enma non fosse qui.
La porta quasi esplode per la foga con cui si apre.
Emerge la figura di una persona che conosco, anche se non lo vedevo dalla notte in la scuola si è beccata un albero nel muro. Una persona alla quale si può facilmente ricondurre tutta questa distruzione.
Si guarda intorno e poi chiede di poter riavere il pallone.
« Quello che galleggia nel sesto punch? È sospettato di tentato omicidio ed atti vandalici. Ma prima che te lo ridia... possiamo sapere che è successo? È il primo pallone che arriva qui con tutta quella violenza. ». -
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.Quindi, in pratica, ha tirato troppo forte? Ma che razza di forza ha? Dalla sua mente ricevo l'immagine della recinzione che viene divelta. Altro che problemi di anormalità, qui c'è bisogno di rinforzare un po' le protezioni se non voglio rischiare di avere infortuni tra la clientela, o, ancora peggio, tra le ragazze. Oh cielo! Si è fatta male anche Miki! Cavolo, è una delle maid più carine del locale. Quindi le infortunate sono Miki, Inaho e Mimì.
« Problemi di anormalità? Ne so qualcosa, ma di solito le reti mi fermano. »
A meno che non mi ci metta davvero d'impegno e sfrutti un po' di “effetti speciali” per correggere le azioni e farle diventare pesantemente distruttive. Come? Ma che domande, con una illusione! Non me l'ha chiesto nessuno? In effetti mi sto facendo le domande da solo.
C'è però da dire che, con quel che è successo, potrebbe essere opportuna la regola del contrappasso. Dopotutto lui è un esorcista e mi potrebbe capire facilmente. Visto però che non posso andare a vandalizzargli il tempio, azione che è un po' troppo in contrasto con il mio modo di fare, dovrò fargli fare qualcosa. Magari il punch?
Ma mentre penso a tutto questo – quindi circa un secondo visto che penso in parallelo, qualunque cosa significhi, ammesso che voglia dire qualcosa – si avvicina Ayane che, con dolcezza, cerca quasi di giustificare Kazuma, ma non mi sfugge che tra le contuse c'è sua sorella.
Infatti, senza attendere e senza vacillare, prende il pallone e lo pugnala brutalmente, lo sbudella, lo sventra, lo apre come una cozza...ommioddio! Ha brutalizzato un pallone! Non mi trattengo! Ricorrendo furtivamente alle illusioni invio alle loro menti un suono, o meglio una voce, un “Fatality” direttamente da Mortal Kombat. Sognavo di farlo.
« Almeno non ha sofferto... »
Povero piccolo pallone, insegnerai agli angeli a giocare a Dodgeball.
Quello di Ayane è un metodo un po' drastico, ma immagino che sia esattamente ciò che ci si aspetterebbe che accada se un pallone finisce in un edificio dove si maneggiano coltelli. Per cucinare, certo, ma hanno comunque la lama e la punta.
E la propostasbarraimposizione successiva mi sembra perfetta!
« Giusto! Aiutare a sistemare mi sembra corretto. E poi potrai dare una mano nel meraviglioso Maid Caffè, a contatto con delle ragazze splendide. In effetti sembra più un premio, non sai come ti invidieranno i tuoi compagni. »
Gli strizzo l'occhio mentre gli viene messa in mano una scopa, immagino che ai suoi occhi apparirò odioso oltre ogni misura. Non ci so proprio fare con i ragazzi, dopotutto non è il mio campo.
Aspetto un attimo di vedere come si sviluppa la situazione, nel mentre mando un piccolo messaggio telepatico a Miki.
“Ora vengo ad assisterti, il tempo di superare la crisi del pallonicidio. Ti fa molto male?”
Ehi! Non pensate male! È normale che mi preoccupi per le mie ragazze. Per favore non fraintendete, mi sono spiegato male.
Ma a pensarci bene, devo anche assicurarmi che a Kazuma non capiti nulla... di irreversibile. E detto da me..... -
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Edited by Yuna ~ - 24/1/2017, 12:29. -
.Immaginavo che la situazione, già abbastanza strana, sarebbe evoluta in modo ancora più anomalo ed è per questo che ho comunicato a Miki che l'avrei fatta attendere un attimo, però qui le cose si fanno via via più pericolose. Kazuma mi avverte che Aru si è presentato ed è fuori dalla finestra, infatti lo posso vedere ed in segno di rispetto e saluto non posso che fare un inchino verso di lui. Sembra che Kazu – non mi ricordo se gli ho chiesto se posso chiamarlo così – abbia reagito istintivamente all'ostilità che ha percepito.
« Non preoccuparti, sei tra amici. »
Cerco di essere rassicurante, ma temo di aver fatto un piccolo errore mentre parlavo telepaticamente con Miki. Come posso dirlo? Dalle successive parole di minaccia non molto velata di Ayane.
« Forse... potrei aver per sbaglio trasmesso l'immagine di Aru... »
Non ne sono certo, di solito non sbaglio con queste cose, ma non mi sento abbastanza certo da poter escludere completamente la possibilità.
Il problema, in tutto questo, è che, in caso di lite, verrebbe esposto al pericolo tutto il Maid Caffè, comprese le ragazze che non c'entrano nulla con la faccenda. Io sono responsabile per loro e di loro, vuol dire che dovrei mettermi in mezzo e potrebbe non essere proprio la cosa migliore che faccio quest'oggi. Speriamo che vada tutto bene.
Ayane dà una scopa a Kazu insieme a delle istruzioni su come iniziare ad aiutare. Mentre lei va a parlare con la sorella, a lui mando un messaggio telepatico.
« Poi passerò dal club di calcio per sistemare le cose. Alla recinzione ci penso io, ho le abilità adatte a ripristinarla e rafforzarla abbastanza da permetterle di resistere a qualche altro tiro anormale. »
Anche se non so come si trova, magari se al suo club capiscono che siamo amici si evita che in futuro possano fare qualcosa per farlo arrabbiare o farlo sentire minacciato, con conseguente masticamento draconico e preoccupazione della mia bella compagna di classe addetta all'infermeria.
« Ricorda che per qualunque cosa sono qui. »
Il susseguente occhiolino, questa volta, non dovrebbe più correre il rischio di essere interpretato in malo modo.
Non mi resta, ora, che andare da Miki. Ayane mi rassicura sulla mia possibilità di comunicare con lei tramite poteri mentali.
« Va bene. Sai? Non ho mai avuto molte occasioni di parlare. Comunque a te affido Kazuma, mostragli quanto sono speciali le ragazze del Maid Caffè e che sono sempre pronte ad accogliere chiunque, anche quando un certo qualcuno si presenta all'improvviso. »
Le rivolgo un sorriso rassicurante e di fiducia nei suoi confronti per accompagnare delle parole che sono oscure perfino a me. Temo che ogni tanto alcune delle cose che dico siano decise autonomamente della mai One Heart.
Raggiungo Miki ed analizzo i suoi dati per capire cosa ha provocato la pallonata. Anche se forse non è esattamente gentile mettersi a curiosare tra i dati biologici di una ragazza.
« Dove ti ha presa? Ti fa molto male? »
Glielo dico sia a voce che tramite messaggio telepatico, spero che questo riesca a rassicurarla un po' sulle mie intenzioni.
« Ha colpito anche me, eh! »
Chi avrebbe mai potuto parlare se non Mimì?
« Ma se mi dai un bacino passa tutto ♥ »
Ecco che rincara la dose.
« Mimì, te hai la testa dura. Altro che pallonate. »
Forse sono stato un po' brusco? Ed invece no! Ho analizzato anche i suoi dati e non ha niente! Non sente nemmeno dolore! Non so come caspita faccia, ma sembra inaffondabile. La ragazza che ho davanti è un fiore molto più delicato.
Indelicato sono io che tengo attiva la One Heart per controllare tutto e tenere il mondo sotto controllo...oh giusto!
« Kazu, se Aru vuole assaggiare qualcosa posso fare in modo che la riceva. Se vuole compagnia posso anche chiamare la musa. »
Era da un sacco di tempo che non parlavo così tanto direttamente alla mente, molto meglio di un telefono.
Ma sono comunque concentrato su Miki, spero solo che possa sentirsi abbastanza bene da sorridermi, alla fine di tutto.
« Una volta mi sono beccato anche io una pallonata » - le faccio sempre con un sorriso quanto più rassicurante possibile - « Sono davvero fastidiose. »
Le mando alla mente le immagini di quando presi una pallonata dritta sul naso.. -
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.Forse essere impegnato su così tanti fronti non è per me esattamente la cosa migliore, nonostante sia sempre andato fiero delle mie incommensurabili capacità di multi tasking – leggendaria la volta in cui, nel mio ufficio, ho portato avanti contemporaneamente due conversazioni differenti facendo si che un gruppo non percepisse l'altro, per poi riunirle facendo in modo che non si capisse nulla di quello che avevo appena fatto.
Ma torniamo al presente perché non credo che a qualcuno possano interessare le mie improvvise digressioni tutt'altro che correlate.
Miki sembra esserci ripresa, mi rassicura sulle sue condizioni e mi ringrazia, nel mentre non posso fare a meno di pensare a quanto sia carina, da portarsela a casa. Per coccolarla e proteggerla, non lasciate che le vostre menti mi dipingano come un bruto.
Aya-chan recupera il suo stoicismo da professionista del Maid e si mette all'opera per coordinare le operazioni di recupero e pulizia del locale.
Kazuma finisce per monopolizzare la mia attenzione: l'ho comunque seguito, come avevo detto, per assicurarmi che stesse bene e... non sta bene. No, non mi riferisco alle occhiate di fuoco che ha lanciato ad Ayane, e nemmeno a come ha accidentalmente terrorizzata una delle mie ragazze. È la frustrazione che sente, la rabbia per come è stato trattato. Probabilmente c'entro anche io, perché non ho dimostrato che può contare su di me.
Lo sostengo da un po': nonostante riesca ad accedere all'animo altrui, a comprendere ogni sfaccettatura di un carattere o una personalità, l'animo è qualcosa che sento di non riuscire ancora a capire.
Dissimulando la mia preoccupazione, mi avvicino prima a Mimì, le tocco la fronte facendo finta di controllare come sta, quindi le rifilo una schicchera, sia perché sta bene e le sue lamentele erano tutta scena, sia per riaffermare che il nostro è un amore violento.
Con Aya-chan che va ad aiutare le ragazze, io mi avvicino a Kazuma e Miki per dare una mano e per... beh, provare a cambiare un po' l'umore, anche se non so quanto potrebbe effettivamente fargli piacere...
« Kazuma... » - inizio, passandomi una mano tra i capelli perché... me li sentivo troppo in ordine - « Hai mai sentito parlare del Butler Time? I turni durante i quali noi ragazzi prendiamo possesso del locale? »
Già, è una novità che parli così tranquillamente di ciò che ha scatenato le fantasie di tutte le yaoiste della scuola, ma credo che questo sia, realisticamente, il primo vero caso in cui ho modo di parlarne abbastanza seriamente, e non, appunto, per lamentarmi dei doujinshi che mi vedono impegnato con Jan... nonostante io stia con sua sorella...
Mi sa che inizia a farmi male la testa.. -
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.SPOILER (clicca per visualizzare)grazie guys✨
Io esco dalla Role 💕
Bless you uwu.