Sfida: Tetrascontro

AlexMatteh - Cello - Salvare000 - Tabris_17

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  1. Darkdesire.em
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    Why so british?

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    Enma

    Come descrivere l'inferno che seguì l'epico momento della mia trasformazione, quello che stavo aspettando da tempo e che finalmente ero riuscito a creare?
    Abbiamo sbagliato tutti a ignorare la talpa quando era chiaro fin da subito che aveva un piano malefico, ma nessuno avrebbe potuto immaginarne la portata: il campo di battaglia si trasformò in un'immensa pista da pattinaggio quando la temperatura si abbassò enormemente arrivando a congelare interamente ciò che una volta avremmo chiamato arena.
    Chiunque si fosse trovato lì in mezzo sarebbe stato congelato fino all'osso, fortunatamente io invece ero impegnato in una battaglia aerea con Galatea... che però venne interrotta dall'esplosione del terreno che scagliò migliaia di massi e macerie per aria, e poichè secondo la legge dei Pokèmon Volante è debole a Roccia sia io che Galatea saremmo stati travolti e finiti. Lei però, accortasi del pericolo, mentre io non potevo fare assolutamente fare nulla per quei massi (il Dreadful Experience funziona solo con produzioni dirette delle anormalità) radunò intorno a sè delle fiamme, tante fiamme, troppe fiamme, tutte unite in una gigantesca sfera infernale pronta a scagliarsi contro il campo di battaglia. Avrebbe sicuramente sciolto il ghiaccio che ora aveva conquistato l'arena, ma molto probabilmente nel processo saremmo stati incendiati anche me e Haiiro.
    In mezzo a quell'inferno di rocce volanti e sfere infuocate - pareva di trovarsi in un film apocalittico, dove meteore e terremoti sconvolgono il pianeta nello stesso momento, perchè avere una sola minaccia avrebbe reso il film troppo monotono - mi venne l'idea di cancellarne almeno uno: come detto prima, il Dreadful Experience funziona solo con produzioni dirette dei poteri anormali, avevo il potere per farlo. Protesi il braccio destro in avanti puntando verso Galatea, la quale aveva già lanciato la sua sfera, nel tentativo di annullarla per poi scappare sperando di non farmi prendere da quei massi, ma proprio questi segnarono il fallimento del mio piano: le rocce già si stavano dirigendo nella nostra direzione e uno di questi mi colpì proprio il braccio destro, staccandolo immediatamente dal mio corpo all'altezza della spalla.
    Il dolore era lancinante.
    Mi misi a urlare, più forte che potevo, per il dolore di aver perso interamente il braccio, ma anche per lo shock di vederlo partire e atterrare su altri massi che lo schiacciarono ulteriormente facendolo finire in una bolla di sangue. Sangue che intanto sgorgava a fiotti dalla ferita aperta, da cui protrudeva l'osso e qualche fibra di muscolo ancora penzolava.
    Quel finto Sole intanto si faceva sempre più vicino, potevo sentirne il calore intensificarsi sempre di più, l'aria diventava sempre più calda e secca, e la mia pelle ne rifletteva i danni: macchie nere cominciavano a formarsi ovunque, la ferita si stava cauterizzando - e il dolore ancora più acuto mi costrinse a lanciare un altro urlo, col quale terminai ogni residuo di energia che ancora era rimasto in me - e piano piano da quelle macchie la carne si stava stropicciando e bruciando, formando croste che poi si staccavano rivelando ancora fasci di muscoli che pure si incenerivano nuovamente.
    Conscio del fatto che la mia fine era ormai vicina, disattivai ogni mio potere attivo in quel momento per concentrarmi su ciò che doveva venire. Sassi, rocce, ghiaccio e Soli in terra: in mezzo a questo pandemonio non potevo che arrendermi, ma se c'era qualcosa che potevo fare prima di perire definitivamente volevo provarci: con un ultimo immane sforzo avrei cercato di portare con me anche gli altri.
    Così, rilasciai la mia ombra e il potere del Rotten Luck al limite possibile, inglobando in un'enorme sfera di sfortuna e degenerazione continua quanto più possibile sull'arena e oltre. Mentre l'ombra nera volava e si agitava per il campo cercando di attraversare Goro e Galatea - Haiiro era spacciato quanto me, speravo che anche lui avesse avuto un'idea come la mia... in caso contrario non sarei comunque morto da solo - portandogli sfortuna e altro tipo di maledizioni degeneranti, questa stessa proprietà degenerante sarebbe stata amplificata dal Rotten Luck su scala amplificata aumentando il ritmo di degenerazione fisica e mentale che se non altro li avrebbe portati a una tristezza paralizzante.
    Così finisce l'intervento di un ragazzo che ormai non aveva più nulla da perdere, perchè aveva già perso tutto. Così finisce la vita di Enma, e con essa la sua storia.


    ...

    O almeno sarebbe così se questo non fosse un "What if?". Perchè è un "What if?", vero...?


    Legenda:
    Narrato, Parlato, Pensato, Parlato altrui, Parlato Fuuta

    Status Mentale: Eh... i traumi
    Equipaggiamento: //
    Horror companion: ha davvero senso?
    6 :Action Point
    Diciamo che potrebbe stare meglio:Status Fisico
     
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23 replies since 25/4/2017, 00:13   386 views
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