[CONCLUSA]La Prova dei Nove Draghi

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    Dal luogo in cui si fondono perfettamente Luce ed Oscurità

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    "Tanti anni fa, in una terra lontana, nacque una bambina. Si narra che in quel giorno ogni elemento presente sulla terra raggiunse, a modo suo, il luogo in cui la giovane ragazza. I venti, provenienti da ogni direzione, iniziarono a soffiare; ma addirittura i più impetuosi rallentarono la loro corsa per accarezzarle dolcemente il viso. Le acque vibrarono e salirono fino in cielo per donare alla piccola la loro benedizione sotto forma di tenui gocce d'acqua, mentre il fuoco scaldò con le sue fiamme e il suo calore la culla nella quale dormiva. Gli alberi, le piante e i fiori crebbero più rigogliosi che mai e la nutrirono con i loro frutti e abbellirono con i loro petali il suo aspetto grazioso. Pefino i fulmini placarono la loro ira, sfiorando la terra in un meraviglioso gioco di lampi per salutare l'arrivo della nuova nata con allegria. Coloro che vivevano in conflitto fin dalla nascita dei tempi, la luce e l'oscurità, misero momentaneamente da parte il loro odio e i loro ripetuti scontri per presentarsi alla bambina in tutta la loro magnificenza e grandezza. Tra tutti gli elementi fu la terra, da cui tutti proveniamo, a farsi avanti per interrompere quelle cerimonie. Tremò con vigore, perché tutti se ne andassero e lasciassero in pace la nuova principessa accerchiata da tutti quei suoi compagni impazienti di vederla, abbracciarla e ammirarne il sorriso. Ultimo fra tutti i suoi ammiratori giunse una creatura dalle fattezze straordinarie, che aveva vissuto in letargo per secoli senza mai mostrasi al mondo. La sua razza apparteneva (e appartiene tutt'ora) ad un'antica stirpe di creature mitiche a guardia del nostro mondo: i draghi. Costui era l'ultimo sopravvissuto e veniva ora a porgere i suoi rimanenti poteri alla nuova nata, insieme con la sua benedizione. Si dice che una volta ogni 5000 anni nasca un essere umano in grado di raccogliere l'eredità dell'ultima di queste fiere e mitiche bestie ancora in vita, diventando così una potente sacerdotessa in grado di canalizzare i poteri che fluiscono e compongono la nostra Madre Terra. L'eredità del drago così raccolta, può essere tramandata nei secoli a venire in modo da preservarla dall'estinzione. Compito della giovane sarà quello di presiedere al controllo degli elementi naturali del mondo conosciuto, per addestrare le giovani leve e donare loro la sua sapienza e far sbocciare i loro poteri, così come porsi da guida e oracolo per tutte le popolazioni del mondo."



    Avevo letto abbastanza, almeno per oggi. È curioso come ogni singolo libro che io abbia consultato nel corso della mia vita raccontasse sempre e comunque la stessa storia. Per tutti quelli che scrivevano nel passato io ero sempre la stessa cosa: una bambina prodigio figlia dei draghi e degli elementi naturali. Certo, sarebbe sicuramente qualcosa di grandioso, ammesso che nel mondo esistano cose così meravigliose come la magia, i draghi. La verità, però, è ben altra. Non che io sappia con certezza se i draghi esistano oppure no. Non so nemmeno se gli elementi naturali possano prendere vita e radunarsi per salutare un nuovo nato o una nuova nata. Sta di fatto che questo destino è toccato a me.
    Possiamo chiamarla una doppia sfortuna. Da un lato vivo in un'epoca ricca di superstizioni e credenze, perché tutto ciò che non ha una spiegazione razionale diventa automaticamente figlio (o figlia) di una qualche divinità, creatura mitologica, mostro sacro e così via. Dall'altra sono nata con un dono tanto bello quanto spaventoso: un occhio in più, proprio sulla mia fronte. Ed è così che sono diventata una sorta di oracolo dai poteri soprannaturali. Quest'occhio è la mia maledizione: posso vedere il futuro. Ebbene sì. So per certo che fra molti anni il mondo cambierà, e non ci saranno più streghe e stregoni, divinità a spiegare tutto quello di meraviglioso e particolare c'è nel mondo. Ci sarà la scienza. Non so cosa sia meglio però, se devo essere del tutto sincera. Nel futuro che verrà le persone come me dovranno nascondersi perché non saranno più speciali e da adorare, ma saranno da temere e, quel che è peggio, saranno casi da studiare.
    Però mi accontento del mio ruolo di Sacerdotessa dei Draghi, presso il mio popolo. Siamo una popolazione composta per la maggioranza da persone "speciali", proprio come me. Ci siamo riuniti qui proprio per evitare di venire condannati come streghe o stregoni, come persone malvage e da eliminare, come una minaccia da debellare o figli e figlie del diavolo, del male, e chi più ne ha più ne metta. Giratela come volete, il diverso ha sempre fatto paura all'essere umano. E più si è diversi, più si fa paura. Spesso tutto quello che rimane da fare è riunirsi con chi è diverso tanto quanto lo siamo noi, se non di più. Non è giusto, essere costretti a stare "con i propri simili" per forza, come fossimo animali, non è mai bello. Consente di condurre un'esistenza felice e quasi del tutto priva di particolari problemi.
    Io sono nata parecchi anni fa, a quanto pare il grande potere che possiedo mi permette di vivere molto più a lungo di qualsiasi altro essere vivente. In proporzione alla mia longevità, però, ho moltissimi compiti da svolgere. Sembra quasi un detto, o una legge della fisica: più vivi e più dovrai fare. Non è poi del tutto sbagliato, anche perché grazie al tempo ho imparato a controllare i miei poteri al meglio. Ho quasi duecento anni, anche se ne dimostro meno di venti e ho il vantaggio di essere una donna, perché nessuno deve mai chiedere a una donna la sua età, non sta bene. Faccio anche un po'paura, perché una donna con la mia forza fa sempre un po'paura. Questo accadrà ancora per molto tempo, anche se ho visto che otterremo qualche miglioramento in futuro. Chissà, forse riuscirò a vedere tutto questo di persona.
    Anche se ho grandissimi poteri non sono il capo della nostra comunità di persone. C'è chi sta più in alto di me, ma nonostante questo ho parecchia voce in capitolo quando si tratta di prendere decisioni importanti. Io sono più uno spirito guida, una sacerdotessa. Quella che è descritta nei mille libri di leggende, miti e storie folkloristiche ammassati nelle biblioteche e letti dai genitori ai loro figli, nella speranza di tramandare questi ricordi di generazione in generazione. In realtà oggi lo sappiamo: sono nata con un potere. Molto grande, visto che posso controllare tutti gli elementi presenti in natura. Per qualche strano motivo si materializzano sotto forma di Draghi, e sono nove in tutto. A quel che so tutta la mia famiglia è sempre stata in grado di farlo. Ma sapete anche voi come vanno queste cose no? Controlli un drago? Allora sei figlia di un drago. Non ricordo che i miei genitori avessero delle squame, o delle ali, ma può essere che ci sia un fondo di verità in tutto questo.
    Sono stata io a creare la foresta che ci protegge, tenendo lontani i male intenzionati che volevano (o che vorrebbero) farci del male, studiarci, o peggio annientarci del tutto. I Draghi della Terra e della Foresta sono sempre piuttosto disponibili e hanno deciso di collaborare con quello dell'Acqua per fortuna. Credo rispecchino i loro elementi, infatti l'ultimo dei tre ha un carattere davvero complicato da gestire: è mutevole come ciò di cui è fatto. È capace di cambiare idea anche una decina di volte in mento di dieci minuti. Sta di fatto che bene o male siamo riusciti a creare una sorta di barriera naturale a nostra difesa. Ho lasciato il più fedele e forte d'animo dei miei Draghi a sua difesa, quello del Fuoco. Chissà perché tra tutti è quello che riesce a trasmettermi più forza. Forse dipende dall'intensità e dal calore che le fiamme sono in grado di trasmettere, che crescono di pari passo con i nostri sentimenti. Sarà. Per ora non mi pongo molte domande, l'era in cui forse i nostri poteri saranno del tutto spiegati è ancora lontanissima. Forse nemmeno io vivrò così a lungo da vederla e so per esperienza che a volte è meglio non conoscere troppo ciò che ci aspetta, aiuta a vivere con più serenità i giorni che trascorriamo in questo mondo.
    Io mi occupo delle nuove leve. Ogni anno si tiene, presso la mia foresta, la Prova dei Nove Draghi (che sarebbero i miei adorati amici, uno per ogni elemento). Le mie creature si dispongono intorno ai nuovi arrivati, i quali mostrano tramite le loro abilità una certa affinità con uno o più di loro. Terminata questa prova segue la proclamazione assieme ai relativi Draghi affini, che si conclude con un mio stupendo discorso: "Benvenuti nel mondo degli adulti, buona vita, crescete forti, siete il nostro futuro" e così via ogni anno, nei secoli dei secoli e per sempre. È così curioso come siamo attaccati ai rituali della nostra vita. La cosa interessante è il loro cambiamento: dai riti di passaggio all'età adulta tramite queste cerimonie collettive, che tra qualche anno saranno definite come tipiche delle popolazioni tribali o addirittura "primitive", a cose più singolari come l'acquisto di un cellulare (questo lo tralascio spesso, non è facile spiegare cos'è un cellulare alla mia gente) per sentirsi parte di qualcosa e condividere la propria vita con esso. Curioso. Ci passo le mie giornate a volte a riflettere su quanto differenti siano le epoche dell'umanità. Ma non di certo oggi, si tratta di una giornata molto importante.
    È nata la figlia di una delle due Gemelle. Raccontare la loro storia è piuttosto complicato, ma hanno poteri davvero mostruosi. Forse è per questo che occupano le posizioni a comando del nostro popolo, nemmeno io potrei sconfiggerle. Tanto meglio, non ho mai voluto grosse responsabilità. E poi io preferisco condurre una vita più solitaria e aiutare le persone direttamente, non da un qualche salone con dei consiglieri. Ognuno, però, vive a modo suo e come più preferisce (curioso, una frase pronunciata spesso e quasi mai rispettata, oggi come in futuro.... Uno dei grandi misteri dell'umanità). I suoi capelli sono molto scuri. Ma ciò che desta il mio interesse è il suo futuro. Appena viene portata da me, per la benedizione della sua nascita, i miei Draghi si sono riuniti tutti assieme. Questa giovane possiede tutti e nove gli elementi, proprio come me. Ha una sorella maggiore, che per quanto talentuosa non ha il controllo di due di essi. Ma lei.... Lei è molto diversa. Non appena l'ho presa fra le braccia mi sono resa conto di quanti travagliati saranno il suo percorso ed il suo futuro. Ma anche del grave pericolo che incombe su tutti noi. All'epoca nessuno si sarebbe aspettato il grande dolore che era in agguato, pronto a colpirci di lì a poco. Beh, tutte le grandi tragedie della storia sono comparse dal nulla, inaspettate. O peggio, sottovalutate. Funziona così: un problema che pare piccolo o inesistente, si trasforma in qualcosa di potenzialmente letale. Questo accade anche per i grandi dittatori, ci avete fatto caso? Apparentemente silenziosi, all'improvviso conquistano il potere e diventano inarrestabili. Forse è un ciclo della vita, che si ripete spesso.... Va aldilà della mia comprensione tutto ciò.
    In ogni caso la madre di questa fanciulla si renderà responsabile della schiavitù e della morte di migliaia di persone del mio popolo. La cosa orribile di poter prevedere il futuro è che sai anche quando tu non potrai fare nulla per fermare queste catastrofi. O almeno, nulla di decisivo nell'immediato.

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    Mi sono risvegliata ora, con la testa dolorante. Non capisco quanto tempo è passato, so solo che è tutto buio e non vedo bene. All'improvviso ricordo tutto: la donna che prende il sopravvento su tutto e tutti. Io che sigillo il mio potere all'interno di questa caverna. I... I miei Draghi..... Dove sono finiti?
    Sono tutti intorno a me, solo che non mi possono sentire.... Sono stati sigillati anche loro, all'interno di queste rocce, nelle pareti di questa cavità rocciosa. A fatica mi rimetto in piedi, anche se le gambe mi tremano parecchio. Se sono ancora qui, vuol dire che quel mostro non è riuscito a entrare. E se non l'ha fatto, non ha preso il controllo sui miei poteri. Né tanto meno sulla Terra stessa. Meglio così.
    Quando parlo di vedere, dovete sapere che parlo di due viste: quella dei miei occhi normali e quella relativa al mio terzo occhio. Il futuro mi appare ora come un ammasso indistinto di immagini, confuse. Un vortice di colori che si confondono e che non riesco a vedere chiaramente, come se avessi problemi alla vista e fossi senza occhiali. Da quanto tempo sono qui? Anni? Forse sì....
    La situazione si era messa parecchio male e per fortuna ero preparata. A malincuore ho dovuto abbandonare la mia gente, tranne una di loro. Sapevo che avrebbe sconfitto sua madre e ci avrebbe liberati. Ho imposto su di lei il potere del mio occhio, schermandola in quel modo dalle illusioni e dai poteri di quella donna. Nel farlo mi sono nascosta qui, con i miei Draghi. Ho rinunciato a loro, ai miei poteri, alla mia vista e alla mia vitalità. Sono sprofondata in un sonno profondo e lunghissimo, durato anni. Temo che dovrà passare moltissimo tempo prima che io sia di nuovo in grado di avere i poteri che possedevo prima....
    Sento che il sigillo si sta rompendo, i miei Draghi sono liberi. Come sospettavo anche loro si sono indeboliti parecchio. Entrano dentro di me, sotto forma di spiriti. Non sono più liberi com'erano una volta, senza di me non potrebbero sopravvivere. Imporre questo sigillo ha consumato tutta la loro energia.
    Esco dalla caverna, la luce del sole può finalmente baciare di nuovo il mio viso. Per qualche tempo non riesco a sopportarla e devo tenerli chiusi. Ho passato davvero troppo tempo senza vedere il mondo che mi circonda, chissà com'è cambiato. Conservo vaghi ricordi di come sarebbe stato in quest'epoca. Tutto ciò che mi resta da fare, ora, è esplorarlo. E per prima cosa cercherò la ragazza che mi ha risvegliata....... C'è un solo problema.... Non.... Non ricordo il suo nome! So che inizia per..... Sì, per G, di questo sono certa. Be, ho tutta una vita per cercarla.... Non ho alcuna fretta. Voglio conoscere questo nuovo (vecchio e dimenticato per me) mondo. Chissà, forse l'umanità riuscirà a stupirmi.
     
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    Molto criptica la storia che viene raccontata qui, non si conosce il narratore, non si conoscono bene le vicende e nemmeno la situazione. Incuriosisce molto, anche se si può già intuire che cosa accadrà :asd:

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