A Demon's Fate - Last Shot

In quella calda giornata di piena estate, mi stavo dirigendo verso il centro commerciale per... Già, per quale motivo? E soprattutto, perché con Celestia?
Ah, giusto, era stata lei a chiedermi di accompagnarla al centro la sera prima, per aiutarla a comprare qualche abito visto che voleva cambiare un po' il suo guardaroba. Certo, fin qui nulla di strano, dopotutto non vedo perché uscire con una ragazza che ci sta palesemente provando con te nonostante abbia ucciso, in una vita passata, l'unica donna che ti abbia fatto provare dei sentimenti e che poi, non contenta di ciò, ha cancellato l'esistenza e i ricordi della tua ragazza, che era la stessa persona del mondo precedente, facendotela perdere di nuovo dovrebbe non essere una cosa normale. La vita a vole fa proprio dei brutti scherzi... Nonostante tutto e nonostante l'avessi trafitta con la spada (in senso letterale) quella volta, non riuscivo proprio ad odiarla. Riportava alla mente ricordi d'altri tempi, ricordi spesso spiacevoli, ma che lei riusciva in qualche modo a rendere unici.
Ma la vera sorpresa fu quella di vederla: per la prima volta, dopo anni, la rividi senza la parrucca, le lenti, i vestiti gotici e truccata in maniera normale. Quasi non la riconobbi, tanto che la guardai da lontano mentre si avvicinava a me strofinandomi gli occhi un paio di volte.

Celes..tia? esitai, mentre la ragazza si avvicinava a me.
Che c'è, non mi riconosci? rispose lei, con il suo solito sorriso beffardo.
Adesso che hai iniziato a parlare, sì... le dissi, poco prima di ricevere un colpo di karate tritaossa sulla clavicola.
Non si dicono queste cose ad una ragazza! Sai, io sono una persona molto sensibile...
Già, immagino...
Miuna se ne rimase in silenzio. Non era arrabbiata, ma pare che stesse riflettendo sul Bad Blood e su tutto quello che era successo fin'ora, per cercare di capire qualcosa in più.
***
Trascorremmo diverse ore a girare per i negozi, una tortura e una noia mortali. Celestia si stava divertendo un mondo, soprattutto perché mi stava infastidendo e sembrava che per lei questo fosse il massimo. Inoltre sembravamo quasi una coppia e se ripenso al motivo per cui ha cancellato l'esistenza di Miuna in questo mondo, beh, forse si aggiunge anche qualche altro tassello al puzzle.
Ad ogni modo, stavamo passeggiando lungo una delle parti laterali al primo piano del centro commerciale, quelle un po' meno frequentate, quando improvvisamente Celestia mi fermò, schiacciandomi sulla vetrina di un negozio con il suo corpo, come se volesse nascondersi da qualcuno. Potevo sentire il suo respiro caldo sul mio collo e il suo seno schiacciato sul mio petto. Sentii il sangue ribollire dalla lussuria e stavo per afferrarla quando lei si allontanò di scatto e mi diede un pugno in testa.
MA CHE FAI?! disse, con lo sguardo truce.
Beh ma sei tu quella che mi è saltata addosso all'improvviso e senza motivo!
Ma di certo non volevo quello, stupido maniaco! L'ho fatto perché ho avvertito qualcosa...
Stupido maniaco? Senti un po'... Eh? Hai detto qualcosa?
Non lo so, ho avvertito una presenza minacciosa... Forse anche più di una...
Che intendi con presenza minacciosa?
Non lo so... È solo che avverto questa spiacevole sensazione, come se qualcos-
Ma Celestia non riuscì a finire la frase perché un tizio molto grosso e robusto mi venne a sbattere contro con la spalla.
Ehi, ma guarda un po' dove vai!! urlai, girandomi verso il tizio che mi aveva colpito.
Davanti a me c'erano due tizi con i capelli rossi e sembravano l'uno l'opposto dell'altro: il primo, alto, capelli al vento, occhiali da sole e giacca nera; il secondo, più basso, faccia assonnata e giaccone grigio sgualcito.


Ehi, tu sei quello che stiamo cercando! esclamò il primo, con aria furiosa.
Io veramente stavo cercando un letto... disse invece il secondo, una voce monotona e annoiata.
Sembravano per davvero agli antipodi anche nel comportamento.
No, grazie, non voglio comprare niente, mi dispiace...
MA CHI TI VUOLE VENDERE NIENTE! SIAMO QUI PER TE! urlò il primo, visibilmente irritato per essere stato trattato come un venditore ambulante di biro o di gelati simbolici.
Io veramente.... provò a controbattere l'altro ma prima di poteri finire si prese un pugno in testa da quello arrabbiato.
Basta cazzate, tutti quanti. TU, ESCI FUORI CHE TI DOBBIAMO PESTARE. disse, indicando me.
Io? Ma che cosa ho fatt- dissi, ma poi Celestia mi tirò leggermente la manica e con uno sguardo mi fece capire tutto. Forse la sensazione di Celestia si riferiva proprio a questi due. Beh, in effetti avevano anche tutte le carte in regola per essere dei figli del sangue: occhi e capelli rossi e completamente fuori di testa. Quindi tornai a rivolgermi a loro con aria molto seria.
Ho capito cosa siete venuti a fare... Va bene, andiamo fuori, ma cercheremo un luogo isolato per risolvere la faccenda...

Detto fatto, dal centro commerciale ci dirigemmo verso un posto isolato; ma quello che non notai e che qualcuno ci stava seguendo, un gruppetto di tre persone tra le quali ce n'era una con i capelli rossi.

Anche Celestia venne con me, anche se la cosa non andò molto a genio a mister Kaito (sì, così si chiama quello sempre incazzato), mentre invece risultava ininfluente per Yuuki (quello invece sempre svogliato). Io le chiesi di non intervenire, non volevo che si ferisse in una battaglia che non la riguardava. Tutto questo stava avvenendo a causa della mia stupidità e avidità passata, perciò era compito mio rimettere le cose a posto.
Ci spostammo in una zona disabitata, sede di un futuro cantiere, nei pressi di una villa abbandonata situata tra la zona commerciale e quella cittadina.
Qui non dovrebbero esserci problemi... Possiamo dare il massimo senza doverci preoccupare degli altri.
BENE! NON VEDEVO L'ORA!
Sono le 12:30 circa.
L'altro non rispose, si limitò a gettare a terra gli occhiali e a distruggerli con un potente pestone. Poi allargò le braccia ed iniziò ad urlare, mentre una strana energia si accumulava attorno a lui e una strana aura rossa lo avvolgeva!
Hai un'aura potentissima! Non avrai mica imparato il Kaio Ken, vero?
Kaio Ken? Ah, questo qui è molto meglio! È la versione potenziata di 10 volte!
Accidenti, quella era la prima volta che qualcuno coglieva una mia citazione per rigirarmela contro. Forse mi trovavo veramente di fronte ad un avversario temibile.
Tu sei pronto, Yuuki? disse poi, girandosi verso l'altro. Ma quello si era sdraiato per terra e stava dormendo, russando sonoramente. A questo punto mi sarei aspettato una reazione parecchio incazzata da parte di Kaito, ma invece lui sorrise soddisfatto e con un balzo fulmineo si avvicinò al dormiente, lo afferrò per la giacca e... Lo tirò verso di me? Ma che cazz-
Ma non era finita qui, perché poi il dormiente, mentre volava, emise un suono potentissimo nella direzione dalla quale era partito, come per darsi ancora maggiore slancio e mi arrivò addosso ai 100 km orari senza nemmeno darmi tempo di muovermi in quanto ero stato colto di sorpresa. Il suo corpo era duro come il marmo e la botta mi fece sputare sangue e volare 5 metri più in là, raschiando sulla terra e sollevando un polverone enorme. Se fossi stato travolto da un camion forse avrei subito meno danni. Il mio corpo era dolorante e a stento mi rialzai, sputando altro sangue.
Kuro!! Va tutto bene?
Mah, quasi quasi vado a farmi una corsetta, mi sento un po' appesantito...
Miuna non mi rispose ma avvertii il suo desiderio di schiaffeggiarmi mentalmente.
Ma mentre noi due eravamo lì a scherzare, una sagoma nera apparve sopra di me in volo attraverso la nebbia. Era sopra di me e stava per atterrare sopra al mio stomaco a gamba tesa, il corpo ancora avvolto da quell'aura rossa.
Kuro!
In quell'istante, Miuna si scambiò con me nella sua forma Caeruleum, bloccando il piede di Kaito con la spada. Quando i due oggetti si scontrarono, si udì un potente suono e un'onda d'urto sbalzò via entrambi dopo alcuni istanti.
Miuna atterrò in piedi, strisciando leggermente all'indietro sul terreno secco, mentre l'altro, con una piroetta in aria atterrò sopra a Yuuki, che stava ancora dormendo. Nell'esatto momento in cui i suoi piedi toccarono il corpo dell'altro, questo emise nuovamente un'onda sonora potentissima, facendo guadagnare allo strambo duo una velocità inaudita e Miuna, presa nuovamente alla sprovvista, venne colpita in pieno da un pugno di Kaito. Un pugno così forte da piantarla letteralmente nel terreno, creando un buco enorme sotto si lei e quasi seppellendola viva.
A quel punto Celestia cercò di fare qualcosa con il suo potere ma non ci riuscì poiché Yuuki si svegliò e tramite una sintonia mentale le trasmise la pigrizia, obbligandola a rimanere da parte e a non intromettersi.
***
Siamo stati informati suoi vostri poteri e sui vostri limiti, quindi non riuscirai a sconfiggerci!
Non era soltanto quello. Il loro modo di combattere così strambo, così improvvisato, era assai difficile da comprendere e quindi elaborare una strategia. Sembrava quasi lo stile dell'ubriaco.
Senza riuscire a reagire in maniera significativa, sia io che Miuna usammo tutto quello che eravamo in grado di usare ma non sembrava esserci un modo per vincere.
Ci pestarono parecchio e alla fine non riuscivamo più ad alzarci. Celestia era stata influenzata mentalmente da quello che dormiva sempre ed era stata resa inoffensiva, quindi nemmeno lei era in grado di aiutarci.
Sembra che tu, anzi, voi non abbiate vie di uscita questa volta. Che delusione, speravo in qualcosa di più dal Portatore.
P-Portatore?
Già, lunga storia, ma è inutile raccontartela, visto che tanto stai per morire... COLPO DI GRAZIA!
Kaitò urlò mentre la sua mano veniva avvolta da una gigantesca e spaventosa aura rossa: la sua pelle si sgretolò, rivelando una solida e robusta corazza di sangue sotto di essa.
Era la fine, avevo fatto troppo lo sgargiullo questa volta... Per colpa mia, tutti soffriranno... Qualcuno mi aiuti... Miuna... Io...

Un lampo di luce accecante avvolse il mio corpo, sbalzando via Kaito e impedendo a chiunque di vedere, abbagliandoli.
Quando la luce svanì, tutti mi osservarono, increduli.
Ma tu sei...

A riemergere dall'improvviso lampo di luce fu una figura esile ed aggraziata. Una ragazza vestita in maniera molto casual, con pantaloncini corti, scarpe da ginnastica, una giacca di colore azzurro e una sciarpa arancione intorno al collo. Stava facendo una bolla con il chewing-gum e pochi istanti dopo la fece scoppiare.
Quella figura ero io. Miuna, quella del vecchio mondo.
Osservai lo sguardo incredulo di Kaito e Yuuki e sorrisi in maniera sprezzante, continuando a masticare la gomma.
Ehi, che succede, amico? dissi, mentre i miei grandi occhi azzurri osservavano il campo di battaglia.
Sembra quasi che tu abbia visto un fantasma!
Di nuovo un sorriso irrisorio sul volto, mentre allargavo le braccia in gesto di sfida.
Spero che tutte le belle parole che hai pronunciato poco fa non fossero soltanto un bluff, mio caro, altrimenti riceverai una bella sculacciata!
In un lampo di luce, mi spostai così velocemente dietro a Kaito che sembrò quasi un teletrasporto e lo colpii nella schiena con la spada di Kuro, potenziata dalla sua aura nera. Lui cadde a terra, con il sangue alla bocca ma poco prima che toccasse il suolo lo colpii nuovamente, questa volta facendo spuntare un enorme cristallo da sotto di lui, spedendolo in aria. Infine, mentre stava ricadendo al suolo, gli scagliai addosso una raffica di sfere nere intinse del potere dell'ossidiana.
Passai ad occuparmi dell'altro, ma fu più pronto e reattivo del previsto e riuscii a scagliarmi via con una potente onda sonora.
Kaito, che nel frattempo si era rialzato e sembrava anche aver subito meno danni del previsto, rivolse lo sguardo verso di me.
E tu chi diavolo saresti, scusa?
Io? Non preoccuparti, sono soltanto di passaggio. Mi preoccuperei più della tua salute!
Mi lanciai verso di lui, sfruttando la luce per movimenti rapidi e precisi, ma questa volta riuscì ad anticipare la mia mossa e mi colpì con un pugno potenziato dalla sua aura e corazza di sangue.
Non sono un idiota, sai?
Poi, scattò verso Yuuki, nel tentativo di ricominciare a combattere con quello stile così imprevedibile da risultare quasi imbattibile. Ma, se c'era una cosa che avevo capito dopo tutte le botte che gli altri due avevano preso, era che il loro punto di forza rivelava anche il loro lato debole. Creai un enorme muro di cristallo davanti a Kaito, sbarrandogli la via.
Levati di mezzo! urlò lui, provando a distruggere il muro con un pugno, ma ci riuscì soltanto in parte.
Da separati non siete poi così forti.
Utilizzando il potere della Caeruleum lo investii con un potentissimo getto d'acqua che lo fece sbattere con violenza contro il muro da me creato in precedenza.
Ehi, Yuuki! Rialzati e vieni a darmi una mano, sfaticato del cazzo!
Ma dall'amico non arrivò risposta. Osservando bene, vicino all'altro ragazzo c'era una gemma di Azzurrite che lo stava manipolando attraverso le illusioni. Sicuramente stava combattendo contro di me, ma non nella maniera corretta.
Decisi di farla finita e, con uno scatto fulmineo, colpii il povero Kaito, oramai privato delle forze e della sua aura di sangue, con la spada rafforzata di Kuro, facendogli perdere i sensi.

Fu allora che accadde. Venni investita da un'ondata di emozioni non mie, cupe, violente, letali. Quello era il fardello che avevano sopportato? Stanca, caddi a terra e scomparii, lasciando di nuovo il corpo al suo possessore.

Ma che cosa era successo?