Tra i confini del sogno

Multipla chiusa - Micael & Tabris

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  1. .Micael.
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    Nella gestione di un locale, come per ogni altra attività commerciale, la pubblicità ha una grande importanza: possiamo dire che serve a farsi conoscere, promuovere le proprie caratteristiche peculiari che ti differenziano dalla concorrenza ed attirare nuovi clienti, per limitarci agli aspetti più semplici. Oltre a questo, è fondamentale ricordarsi della propria attuale clientela attuando un’opera di fidelizzazione che deve spingere il cliente a tornare più e più volte, rendendolo un abitué. Nei limiti dei mezzi a disposizione, un cliente deve essere coccolato, vezzeggiato, fatto sentire importante. Era in tal senso che andava una iniziativa improvvisata all’ultimo momento nel Maid Caffè: vista l’importanza che aveva il cliente/padrone a quanto tenessero a lui, era naturale che le cameriere conoscessero tutti i loro gusti. Il capo cameriere avrebbe indovinato l’ordine dei clienti più affezionati senza che loro aprissero bocca: se avesse indovinato sarebbe stata la dimostrazione dell’amore per loro delle Maid, in caso contrario per farsi perdonare avrebbero acconsentito ad una richiesta, ma niente cose strane.
    Una iniziativa piuttosto contorta e che si basava fin troppo sull’onestà dell’avventore, una roba che prendeva un trucco di magia e lo calava in uno scenario di fiducia in un’umanità che si sarebbe dovuta lasciare scappare una occasione piuttosto “interessante”. In questa assurdità entrava in gioco la figura del capo cameriere.
    Quando un cliente era pronto per ordinare, lui si avvicinava al tavolo accompagnato da una cameriera, gli rivolgeva uno sguardo rasserenante, quindi enunciava con fiducia l’ordinazione che avrebbe voluto fare. In tutta la mattinata non ne aveva sbagliata una.
    Oltre all’infallibilità di quel trucco di magia, quel che lasciava di stucco erano i dettagli che ci metteva: se il “padrone” aveva pensato qualcosa di particolare in merito al prodotto, un dubbio, una domanda che non aveva avuto modo di fare, lui, il “maggiordomo perfetto”, rispondeva alle domande, riportava le parole pensate, scioglieva i dubbi; ad uno aveva commentato il ricordo d’infanzia che era emerso leggendo il menù. Con le espressioni di puro stupore che si lasciavano scappare, era impossibile barare fingendo che avesse sbagliato per approfittare della disponibilità del personale. Una dimostrazione di abilità apprezzabile, in certi casi anche impressionante, per non voler dire spaventosa, assolutamente di grande impatto, in quelle circostanze la presenza di una troupe televisiva inglese non sarebbe sembrata molto fuori luogo.
    Forse non era il modo più etico per usare le proprie abilità, ma anche a Tatsuya di tanto in tanto piaceva divertirsi usando il potere della One Heart.
    Poi d’improvviso un brivido innaturale. Per un attimo ebbe una sensazione strana, che non era riuscito bene ad identificare. Agli occhi del cliente che stava servendo parve avere un’esitazione, poteva sembrare in difficoltà nell'ordinazione. Tatsuya portò a termine con successo il suo “trucco di magia” e quindi, per il disappunto della sala, si prese una pausa.
    Forse aver indagato la mente di tutte quelle persone lo aveva stancato, quel brivido poteva essere semplicemente il suo potere che gli chiedeva un po’ di riposo, nulla di preoccupante quindi, pochi minuti e tutto sarebbe tornato a posto. Invece il fenomeno si ripresentò e con una intensità di gran lunga maggiore, lo colse un disagio anomalo, i suoi sensi dettero l’allarme e questo risuonò nelle sue anormalità. Se si volesse cercare di rendere con un esempio visivo quello che percepì, bisognerebbe pensare all'immagine di una tela ben tesa in una cornice che viene lacerata da una lama e quindi attraversata da qualcosa che era dall’altra parte.
    « Non è possibile » Farfugliò con un inudibile filo di voce. La trama delle catene dell’Origine era stata alterata, nel “tessuto” che formavano c’era stato un innesto estraneo che si era ripercosso sulla realtà. Non poteva essere accaduto davvero, non così all’improvviso. Tatsuya aveva percepito il momento in cui qualcuno cercava di sovrascrivere il mondo, non aveva mai incontrato altri capaci di fare qualcosa di simile all’infuori del gruppo di Jan e Break, e dei possessori. Spinse oltre la One Heart, doveva scoprire chi era stato a farlo, da chi proveniva quell’aggiunta che aveva alterato il presente senza causare un decadimento della coerenza.
    Con la mente attraversò le strada seguendo quella scia residua che come un filo si ricollegava all'origine del fenomeno. Emerse l’immagine di Haiiro Kugatsu.
    « Questo non me l’aspettavo. »
    Tatsuya dovette sedersi, era stato colto completamente di sorpresa, non credeva che Haiiro potesse tirar fuori qualcosa di tanto unico, un’abilità tanto grande da essere scambiata per qualcos’altro, in grado di metterlo in allarme ed essere percepita anche a distanza come un grave pericolo.
    Era uno sviluppo molto rassicurante, non rappresentava l’inizio di una nuova saga contro un nemico superiore, ed anche estremamente interessante, Haiiro aveva manifestato un potere che gli consentiva di “cambiare di piano”.
    « Sakura, sii gentile e preparami due belle tazze di caffè bollente senza latte e senza zucchero. »
    Tatsuya prese poso al bancone fronteggiando l’ingresso e Sakura gli portò le due tazze di caffè proprio quando la porta si spalancò sulla figura di Haiiro Kugatsu.
    « Buongiorno. Caffè forte senza latte e senza zucchero, mi sono permesso di ordinartelo per fartelo trovare già pronto. Dai, beviamo assieme. »
     
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4 replies since 17/9/2019, 22:31   56 views
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