Tra i confini del sogno

Multipla chiusa - Micael & Tabris

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  1. Tabris_17
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    La sorpresa di Tatsuya fu inaspettata, ma Haiiro se la godette con un sogghigno, interrotto solo dallo schiudersi delle labbra per bere un altro sorso di caffè. Quando però il capo-cameriere si fu ripreso, sfoggiava un aperto sorriso.
    «Si, è vero… Si chiama Nora».
    Strano nome.
    «Non l’hai mai vista perché va in un’altra scuola, altrimenti l’avresti notata di sicuro visto che è europea come me… ed è la sorella di Jan»
    Questo spiegava il nome particolare. Ed era la sorella di Jan. Jan… Era sicuro di averlo già sentito. Del resto se Tatsuya lo aveva menzionato, era perché lo conosceva pure lui. Se si concentrava su quel nome, l’immagine che gli veniva in mente era…
    Camerieri indiscutibilmente maschi che si muovevano sinuosi tra i tavoli, il petto nudo coperto solo da un papillon, circondati da uno stuolo di ragazze che li guardavano estasiate, mentre loro non le prestavano alcuna attenzione e invece si ammiccavano a vicenda con fare allusivo.
    La realtà era un poco meno discinta, ma il concetto era quello.
    «Ah, certo. Jan. Uno dei nuovi camerieri yaoisti.» Ricordava la prima volta che li aveva incontrati: il locale era pieno di ragazze che si lasciavano andare ad esclamazioni di estasi ogni volta che due di quei camerieri si avvicinavano l’un l’altro. Haiiro era rimasto spaesato, non tanto dai loro atteggiamenti ma dall’atmosfera surreale del maid. Aveva chiesto a due ragazze al tavolo accanto una spiegazione; la risposta di una delle due era stata: «Voi maschi venite qua per vedere le cameriere, no? E noi ci veniamo per vedere i camerieri.» La cosa non aveva alcun senso, lui al Maid ci andava per bere il caffè, ma aveva dovuto arrendersi all’evidenza.
    «Qualche volta potremmo organizzare una uscita in quattro, magari alle ragazze potrebbe fare piacere avere qualcuno con lui lamentarsi di noi.»
    Quelle uscite di coppia dovevano essere più frequenti di quanto si immaginasse: ne aveva fatta una con Goro e Asako poco tempo fa e ora Tatsuya gliene proponeva un’altra. Perché no? L’ultima volta si era divertito, e anche Kasumi aveva apprezzato la compagnia. Oltre ad aver scoperto una sua peculiarità che non conosceva. Trasporre su disegno parte dell’animo della persona disegnata… chissà cosa sarebbe venuto fuori con Tatsuya. E chissà con Nora. Non la conosceva, ma per fidanzarsi con il demone del Maid, per farlo sorridere a quel modo solo a nominarla doveva essere… come dire? Notevole? Provò a immaginarsela, ma gli venne in mente solo un vago profilo femminile senza volto.
    «Perché no?» Ripeté ad alta voce. Riportò il bicchiere alle labbra, l’amaro nettare del caffè con il suo sapore intenso che fluiva nella sua gola…
    «A proposto, come va con Kasumi? Immagino sempre meglio, con tutto l’allenamento a cui ti sta sottoponendo Nabeshima non mi sorprenderei se inviasse alla senpai un bel regalo di ringraziamento per il fisico che ti sta costruendo.»
    … Per rifluire, travolto da un flusso contrario di saliva, dalla sua bocca alla tazza, in un atto che Haiiro avrebbe ritenuto blasfemo se non fosse stato impegnato a non farsi soffocare dall’amata bevanda.
    «Di…» Provò ad articolare le parole, ma queste si persero in un nervoso tossicchiare. Mandò giù la saliva per due volte, mise giù la tazza di caffè, si pulì la bocca con una salvietta in carte.
    «Dici?» La voce era roca, incerta, ma almeno riusciva di nuovo a parlare senza strozzarsi. «Le farà piacere? Voglio dire, non so se è tipa da far caso a queste cose. Cioè, a dire la verità io non ci avevo manco pensato, che potesse farle piacere…»
    Sul pavimento, l’ombra del ragazzo smise per un istante di seguirne i movimenti per scuotere la testa con disappunto. Haiiro non le badò, intento com’era a lanciare un’occhiata al proprio braccio, per coglierne un eventuale rigonfiamento. Non vide nulla, ma forse era colpa della manica del vestito che lo copriva. Del resto era migliorato come prestazione fisica, quindi per logica doveva aver messo su pure muscoli: minus o anormale che fosse, il suo corpo funzionava come quello di una persona normale. Con un 'più o meno' grande quanto una caffetteria.
    «No, a parte gli scherzi… o non era uno scherzo?» Con un movimento che sperava sembrasse casuale, appoggiò la mano sul braccio opposto. Tastò. Era più sodo, più muscoloso di prima?
    «A parte quel che era, con Kasumi va… bene? Voglio dire, a causa di questa cosa degli allenamenti ci vediamo meno spesso di prima. Però comunque anche lei è occupata con il suo club, e visto che quelli d’arte non hanno orari rigidi – mica si devono trovare tutti insieme per allenarsi come noi – cerca di andarci quando io sono a judo.»
    Gli dispiaceva non potersi trovare con Kasumi come prima. Fosse per lui potevano avere un appuntamento anche alle due di notte, ma lei non era dello stesso avviso. Colpa dei negozi chiusi, probabilmente. O forse delle ore di sonno. Non ricordava mai quante gliene servissero per sentirsi riposata.
    «Certo, quella volta che ho sbaglio giorno, ero convinto che ci fosse allenamento di judo, invece avevo un appuntamento con Kasumi di cui mi ero dimenticato e sono finito a giocare a basket, non ne è stata molto contenta… Cioè, non mi ha rivolto parola per tre giorni. Avrei preferito mi facesse i suoi soliti commenti sarcastici, invece niente. Silenzio. Ho saltato di gioia quando alla fine mi ha mandato un vocale.»
    Salto a causa del quale era finito contro lo stipite della porta. E il vocale diceva solo «Hiroshi ti invita da noi a bere un caffè». Ma una volta lì la ragazza si era pian piano sciolta e alla fine della serata l’aveva riaccompagnato al suo appartamento. Il giorno dopo Haiiro era andato a ringraziare Hiroshi. Lui l’aveva fissato sorpreso, poi si era messo a ridacchiare. «Guarda che io non ti ho invitato.»
    «In certe cose è davvero impacciata. E carina.» Sussultò. L’aveva detto ad alta voce? Spiò l’espressione di Tatsuya. «Non dire che te l’ho detto. Si imbarazza.»
    Prese un altro sorso di caffè. Era già un poco più freddo.
     
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4 replies since 17/9/2019, 22:31   56 views
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