Lavaggio senz'acqua, meglio non tuffarsi

Multipla chiusa | VII: Crazy Chariot - Tabris_17 - .Micael.

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    La Luce

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    Non so nemmeno dove sono ora, figuriamoci se posso ricordare da dove provengo

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    So già cosa vi state chiedendo: “cosa ci fa Tatsuya lì in piedi, di fianco ad un secchio e con uno spazzolone in mano?”, mentire non serve ve l’ho letto nella mente. È una storia lunga ma non troppo, se volete ve la racconto. È la vicenda di un tradimento che si è consumato questa mattina, quando ero ancora in classe, e come in ogni tradimento abbiamo il potere, la voglia di mettersi in mostra, un’amicizia messa a rischio da una ragazza.
    Come sapete, prendersi cura degli ambienti scolastici è compito di noi studenti, è un qualcosa che ha a che fare con una responsabilizzazione verso gli ambienti comuni, o qualcosa del genere. Secondo me si tratta di risparmiare qualche ora di straordinario. Oltre agli ambienti ci sono le strutture, tra queste quella che è forse la più temuta… è la piscina. Vi piace nuotare? E allora dovrebbe anche piacervi pulire la piscina. Non è così, vero?
    Non so cosa porta gli altri a trovarsi in questa situazione, forse un gioco della sorte, casualità incontrollabili, inspiegabile senso del dovere o scelte fatte in un momento di poca lucidità. Io sono stato condotto qui dalla promessa di ragazze in costume.
    Una ragazza del primo anno si è rivolta al mio compagno di classe, Akune, segretario del consiglio studentesco, perché riuscisse a trovare qualcuno che occupasse il turno di pulizia periodica della piscina. È una di quelle richieste da mettere nel Medaka box, perché presentarsi di persona? Fatto sta che Akune, finito di parlare con la ragazza, mi ha rivolto la parola, ha spiegato il problema come se fosse un semplice argomento di conversazione, gli ho confidato di non aver mai avuto il turno di pulizia in questa scuola. “Cosa ti sei perso! Ragazze in costume che lavano, si bagnano, si schizzano e giocano con l’acqua, trasformando un duro lavoro in un divertimento”. Non proprio con queste parole, ma il senso si è capito.
    Mi sono offerto volontario.
    Arrivato il momento ho preso la via della piscina, Cheria mi ha domandato dove andassi, l’ho detto, “non ci sono ragazze in costume” mi ha risposto.
    Ed eccomi qua, sotto il sole battente, in piedi di fianco ad un secchio, con uno spazzolone in mano, davanti alla piscina olimpionica vuota del club di nuoto. Non uno straccio di costume.
    Sotto il peso della fatica mentale, mi accascio con la faccia verso la terra, se solo gli avessi letto la mente ora non sarei qui. Vi chiederei di annegarmi, se solo ci fosse acqua.
     
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    Ovviamente, la piscina era olimpionica. Era il liceo Hakoniwa dopotutto: se aveva qualcosa, doveva essere esagerato. Il complesso? Tanto vasto da perderci. Le aule scolastiche? Altro che tredici classi, ne avrebbero potuto ospitare il doppio. I club scolastici? Dotati di attrezzatura da far invidia a una squadra professionista. Per non scomodare altre strutture come il centro concerti. C’era da credere che se qualcuno fosse stato tanto malaccorto da esprimere il desiderio di provare un’arrampicata, avrebbe trovato il giorno dopo una delle montagne dell’Himalaya di fronte al liceo, con la presidentessa del Consiglio che scalpitava per cominciare la scalata.
    Quasi quasi le veniva voglia di mandare una lettera alla Medaka Box solo per vedere cosa sarebbe saltato fuori.
    Quello che non aveva voglia di fare, era mettersi a pulire una piscina lunga 50 metri e larga chissà quanto. D’estate poi. Sotto il sole. Moriva solo a respirare, figuriamoci a spazzolare. Che senso aveva costruire una piscina enorme se non c’era adeguato personale per pulirla? Ma da quell’orecchio il Consiglio studentesco non ci sentiva, o meglio avrebbe replicato con manfrine sui doveri degli studenti e altre menate varie. E Kasumi aveva pescato la pagliuzza corta. Letteralmente.
    Il ragazzo addetto alla pulizia si era slogato un braccio, così nella sua classe avevano sorteggiato chi lo dovesse sostituire. Lei quel giorno doveva andare al club d’arte, aiutare suo fratello al locale e per ultimo andare a un appuntamento. Ma quegli impegni non avevano potuto nulla contro la cieca sorte.
    E adesso era giunta di fronte alla vuota e desolata piscina scolastica, spazzolone in una mano, secchio mezzo pieno d’acqua nell’altro. Davanti a lei, attrezzato alla medesima maniera, un altro ragazzo. Solo che era disteso per terra, inerte. O era svenuto per il caldo, o era ancora più depresso di lei e cercava di annegare sulla terra.
    Gli versò addosso l’acqua del secchio. Era una misura utile in entrambe le circostanze.
    «Forza, c’è del lavoro da fare.» E lei aveva un appuntamento quella sera. Fece per camminare oltre, ma la sensazione di aver tralasciato qualcosa, come un tarlo che raschiava in un angolo della sua mente, la fermò. Lanciò una seconda occhiata al suo compagno di sventura. Ragazzo, bell’aspetto, occhi insoliti. Un buon soggetto per un dipinto. Un soggetto che conosceva già, pur non avendolo mai ritratto.
    «Aspetta, tu sei… Tatsuya? L’amico di Haiiro?» Sorrise. Le era capitato uno singolare. Forse non sarebbe stato così male. «Pare che io e te ci incontriamo solo per questi lavori scolastici. Mi preparerai anche stavolta una kitsune soba?»
     
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    da casa mia?

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    Due giorni.
    Sono due giorni che sono qui e ho capito una cosa: questa è una scuola strana.
    Gli studenti sono strani.
    I presidenti del club sono strani.
    I membri del consiglio studentesco sono strani; tranne quello degli affari generali… però indossa una felpa sotto la giacca della divisa… non so, non me la racconta giusta.
    Comunque la stranezza che non ha lui è andata a finire tutta dentro la presidentessa, che è esagerata.
    Dove si può trovare una che si mette a bastonare cento persone continuamente per mezz’ora per educarle?
    O che corra ad una velocità folle (ma veramente folle) per tutta la scuola a risolvere i favori che le chiedono?
    Oppure il suo seno. Quello è veramente esagerato. Porca vacca se è esagerato. È veramente esagerato.
    Comunque, vorrei soffermarmi sul senpai Akune, quello che ha un fisico assurdo… o almeno, è quello che dicono.
    Lo so che questo può essere un focus strano, ma vorrei iniziare a raccontare da qui, dagli addominali promessi di Akune.
    Sì, lo so che sapete che io di ragazzi in questo periodo non ne voglio sapere mezza, neanche toccarli. Però... mi sono stati descritti così tanto perfetti che un minimo di curiosità si è accesa in me!
    Quindi, quando una mia compagna di classe è venuta da me con gli occhioni da cerbiatto a chiedermi se potevo sostituirla nella pulizia della piscina perché aveva un impegno urgentissimo (certo, come no), ma che ci sarebbe stato il senpai dal fisico mozzafiato ad aiutarmi, di sicuro a petto nudo... non potevo dire di no.
    Ed è con questo baldanzoso spirito di curiosità che mi sono avviata verso la piscina che… che… che… che… quanto diamine è grossa? Ma è olimpionica.
    Questa ha di sicuro 50 metri di lunghezza e i 25 metri di larghezza! È stupenda, è enorme, è… è… è immensa da lavare per solo due persone!
    Ci metteremo minimo tutto il pomeriggio.
    Ora capisco perché aveva così tanta voglia di saltare il lavoro!
    Giuro che domani gliela faccio pagare alla maledetta.
    Armata di secchio e spazzolone mi avvio verso una figura in piedi che sembra… femminile? Eh sì, è proprio una ragazza che guarda male un ragazzo sdraiato per terra, visibilmente distrutto dalla vita.
    Un momento, quello a terra dovrebbe essere Akune-senpai? Perché io qua non vedo l’ombra di alcun addominale meraviglioso.
    Quanto mi hanno fregata da uno a T.O. Fregato? Perchè o hanno esagerato con le descrizioni, o hanno mentito sulla sua presenza o i vestiti gli fanno l’effetto “giardiniere Willie”.
    Tenendo conto che è già bagnato fradicio, direi che le più papabili sono le prime due opzioni.
    Ok, ok.Sorridi, maschera la delusione e porgi la mano per presentarti alla ragazza, ignora il ragazzo.
    Piacere di conoscervi, mi chiamo Amelia! Spero di lavorare bene con voi!
     
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2 replies since 5/12/2020, 01:14   45 views
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