Posts written by rune_starvel

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    Kazuma Jinnouchi - Aru drago antico
    Età: 17 - Classe: 3° - Club: Calcio - Mantalià: Abnormal
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    Lasciare stare Tatsuya? Uffa e il divertimento? Infondo non gli stava facendo nulla di chissà negativo, ma ci pensarono le sue sorelline irrompere in quel trio e continuarono a far festa al ragazzo in kimono: avevano ben capito che gli strani fuochi artificiali di prima erano stati creati da lui, infondo sarebbero state delle sacerdotesse in futuro e già certe cose le captavano molto bene e pregarono il ragazzo di mostrargli cosa sapesse ancora fare e furono accontentate. Tatsuya prima scomparì e riapparve dopo neanche un secondo e infine mostrando il suo potere anche a Kazuma e Aika: facendo apparire una piccola fenice fuori dal suo kimono. Era davvero un'ottima illusione e lo sciamano lo guardò con fare interessato e anche serio, era la prima volta che vedeva un potere del genere e voleva capirci di più; poco dopo il suo amico diede un colpetto alla fenice fatta d'illusione e diventò vera e rabbiosa per il modo di farla "rinascere".
    Decisamente insolito ma anche straordinario; le sorelline di Kazuma restarono tanto d'occhi e per ringraziare quella sottospecie di mago gli regalarono diverse caramelle e persino una maschera presa ad una delle bancarelle della festa, appena in tempo per essere chiamate dalla madre: le bambine sospirarono in capriccio ma dovettero ubbidire e diedero un bacio, a turno, sulle guance di Tatsuya, salutarono il trio e corsero dalla signora Jinnuochi per poi sparire tra la poca folla oramai rimasta nella zona alta del fiume. A quel punto si poteva discutere di cose serie...
    <<dimmi un pò Tatsuya: tu esattamente cosa sei? Cioè uno sciamano, un trasformista o qualcosa di più? Perché in effetti tali poteri non li avevo mai visti prima>>
    Disse il ragazzo incuriosito e lanciò un'occhiata ad Aika, per vedere se anche lei era della stessa opinione o ne sapeva di più...
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    Kazuma Jinnouchi - Aru drago antico
    Età: 17 - Classe: 3° - Club: Calcio - Mantalià: Abnormal
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    La presa sulla mano divenne più forte e si sentì ricambiato, così anche nel bacio e cercò d'addolcire e prolungare quel contatto fisico e forse ricercato da tanto tempo da entrambe le parti; quando si distaccarono, la prima a prendere la parola fu Aika e naturalmente non poté fare a meno di dargli del tonto, quando mai poteva esimersi da non farli un complimento? Kazuma la guardò di traverso e alla fine le fece una linguaccia, neanche lui riusciva a fare a meno di non restituirle il favore e in pratica era palese che entrambi i giovani non potessero proprio star cinque minuti tranquilli! Lo sciamano si ritrovò abbracciato e dopo qualche attimo di titubanza, strinse a se la ragazza e poggiò la testa sopra la sua e respirò a pieni polmoni il profumo che i suoi capelli lunghi e bianchi come la neve emanava, si sentì avvolgere da esso, si sentiva emozionato e rassicurato allo stesso tempo e il cuore batteva come un cavallo in pieno galoppo sfrenato: era quello l'amore, o almeno l'inizio a cui non aver la possibilità di dar un nome? Nel frattempo le sorelline di Kazuma tirarono forte il lungo e grande costume da dragone e i due ragazzi si ritrovarono senza più un "nascondiglio" ma sotto una gran volta celeste argentea e i fuochi artificiali di Tetsuya seguitavano a continuare ed incantare; a proposito del suo amico...
    <<ehi, non lasciamo solo mister fuochi artificiali extra>>
    Disse con fare divertito lo sciamano e lasciando andare Aika, per poi dirigersi dal ragazzo in yukata e afferrarlo per le spalle e scompigliandogli i capelli...
    <<cosa combini eh? Vuoi forse far colpo su tette le ragazze della festa?>>
    Domandò con fare malandrino e torturandogli ancora la capigliatura: doveva in qualche modo fargliela pagare per quello spettacolo e l'atmosfera che aveva creato in qualche modo, appena sarebbe stato possibile avrebbe tanto voluto sapere come c'era riuscito, ma le sorelline di Kazuma s'avventarono sul ragazzo e presero ad assalirlo in modo giocoso. Finalmente, per una volta, non era lo sciamano ad essere la vittima preferita di quelle due pesti e così prese a ridere allo spettacolo che si stava creando...
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    Kazuma Jinnouchi - Aru drago antico
    Età: 17 - Classe: 3° - Club: Calcio - Mantalià: Abnormal
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    Continuava a sentirsi strano e i fuochi artificiali ne vide assai pochi, il suo cuore batteva a mille e il nome di Aika continuava a tamburellare nella sua testa senza mai fermarsi; ma il tutto peggiorò quando intravide ella, avvicinatosi non sapeva quando, più vicino a Tatsuya e parlargli e sorridergli con fare più spensierato e dannatamente bello, tanto da donarle ancor più bellezza non solo con addosso il kimono ma tutto il suo essere e una gran gelosia lo pervase ovunque. Perché lei era così naturale con lui? Perché loro due invece litigavano sempre e si prendevano a botta e risposta? Per quale motivo erano così vicini quei due? Perché cavolo si sentiva così messo da parte e dannatamente geloso? Forse Aika trovava più di compagnia Tatsuya? Forse si sentiva più a suo agio il non litigare una volta tanto, forse...forse gli piaceva? D'accordo Aika poteva fare ogni cosa volesse della sua vita, non era stato di certo Kazuma a chiederla in moglie o ritrovarsela attaccata al Tempio a prenderlo a rimproveri e addirittura bastonarlo di santa ragione: quindi qual'era mai il problema, se la ragazza si trovasse un'altro e il problema finiva? Non erano nei tempi ormai andati in cui ci si sposava a forza perché deciso dalle famiglie o per motivazioni di soldi e cose così; se Kazuma non si ritrovava più Aika, sarebbe stato più felice e decisamente libero come voleva davvero...eppure...eppure...Scosse la testa e guardando ancora una volta il suo amico e la fanciulla dai lunghi capelli argentei parlare, s'alzò in piedi e scatto indietro correndo senza una vera ragione: voleva solo allontanarsi da quella zona, dal finale dei fuochi e dai festeggiamenti; arrivò proprio nella zona in cui si trovavano i suoi compagni di spettacolo e il lungo dragone di cerimonia stava poggiato a terra in modo che non si sciupasse: lo guardò a lungo, soprattutto la testa di drago che pareva schernirlo in qualche modo e stava per fare qualcosa, quando sentì il suo cuore e animo essere chiamati da una forza sconosciuta e alzò lo sguardo verso nuovi fuochi pirotecnici, ma stavolta con le quattro creature sacre e che ben conosceva: la fenice, la tartaruga, il drago e la tigre. Erano davvero stupendi e suggestivi, ma la sensazione che non fosse opera dei tecnici lo raggiunse all'istante e un colpo sordo dentro di se lo fece scattare verso il serpentone dragonesco...
    <<lo prendo in prestito un momento!>>
    Esclamò lo sciamano agli altri, lasciandoli di stucco e infine indossando la maschera e tutto il corpo lungo dietro la sua schiena, in pratica lo copriva facendogli da strascico e corse per tutta la strada fatta prima e tornò nel punto di raccolta della gente, era meno ma molto attirati dai nuovi fuochi, aveva un presentimento: non era ancora certo, ma la sensazione che centrasse Tatsuya era fortissima e corse come non mai, giù, giù sino ad arrivare dai due ragazzi e lanciando una fiammata si mise in mezzo...
    <<aika!>>
    Esclamò da sotto la testa e parve una voce forte e profonda, alzò di colpo la testa di drago e la passo sopra la fanciulla e la tirò a sé prendendola per un polso e baciandola. Si la stava baciando eccome!...
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    Kazuma Jinnouchi - Aru drago antico
    Età: 17 - Classe: 3° - Club: Calcio - Mantalià: Abnormal
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    Da quando era divenuta così bella? E da quando stava crescendo così bene da promettere di diventar sicuramente una stupenda donna? Era la prima volta che lo sciamano vedeva la sua promessa sotto a quella luce e stranamente si sentiva tra l'agitato e il felice, l'imbarazzato e l'addolcito e cominciò a sudare dalla fronte e sentirsi un gran caldo in tutto il corpo: cosa gli stava mai capitando?
    Non era un malore fisico, ne tanto meno la stanchezza della serata e in qualche modo lo capiva assai bene, era altro, era tutto diverso;
    voleva parlare con Aika ma quest'ultima fu portata via dalle sorelline verso i fuochi e anch'essa invitò i due ragazzi a raggiungerla, ma al momento Kazuma era come bloccato. Si diede come una svegliata al primo fuoco artificiale che prima si vide in cielo con il suo grande fiore acceso e poi con il botto e lo sciamano si volse verso Tatsuya e gli fece cenno di seguirlo. Andò ad un paio di metri di distanza dal punto in cui s'era soffermata Aika con le bambine e la guardò per diversi minuti, mentre i fuochi continuavano la loro danza colorata nel cielo, allietando i vari spettatori che s'erano messi vicino al lago o sulle sue sponde o piccoli ponticelli: era uno spettacolo davvero fantastico e con diverse forme brillanti e significative, ma Kazuma ne osservò soltanto qualcuna di sfuggita e infine si sedette di colpo accanto al suo amico e si portò le mani sopra la testa, il viso imbarazzato e rosso più di prima, gli occhi lucidi e pieni di domande silenziose...
    <<aaarrrggghhh!!! Mi sento stranooo!!!>>
    Esclamò quasi con rabbia cercando di darsi una calmata che pareva impossibile arrivare...
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    Kazuma Jinnouchi - Aru drago antico
    Età: 17 - Classe: 3° - Club: Calcio - Mantalià: Abnormal
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    Non riusciva proprio a farle un complimento con naturalezza, gli usciva più facile prenderla in scherzo o fare botta e risposta come solito, ma capì abbastanza subito d'aver detto una gran cavolata stavolta ma non poté rimediare che dovette fare un balzo indietro e mettersi in posa di difesa perché stava arrivando uno dei micidiali colpi della ragazza e conosceva sia la potenza che la reazione che avrebbe avuto su di lui: un k.o. coi fiocchi, ma non avvenne. Lo spirito della tartaruga aveva evitato l'ennesima prova d'amore tra i due e lo sciamano tirò un sospiro di sollievo e sorrise sghembo sul ringraziare chi di dovere; le batoste di Aika erano davvero terribili e di sicuro negli anni era migliorata tantissimo oltre ad esser diventata forse un poco più forte di lui, quindi era meglio non sempre prenderle,
    la guardò andar via e sospirò amaramente portandosi una mano dietro la nuca con espressione colpevole e subito le sue sorelline riuscirono a saltargli addosso facendolo cadere faccia a terra e rimproverarlo e riempirlo di colpi grazie a due grossi pupazzi a forma d'orsetto e coniglietto dall'espressione imbronciata: chi stava assistendo alla scena si mise a ridere di cuore, ma dovette intervenire la madre a salvare il figlio: era molto bella e affascinante nel suo lungo e floreale kimono da cerimonia, tanto da sembrar una divinità,
    ma con occhi esasperati e una forza da far invidia ad Ercole, infatti era arrivata di corsa ma con un semplice gesto tirò in piedi il primogenito agguantandolo per la camicia senza maniche, dietro la schiena, e con voce da far raggelare il sangue e l'animo lo indirizzò categoricamente a chiedere scusa ad Aika, minacciandolo di metterlo a spazzar i pavimenti di tutto il Tempio con le vecchie spazzole di casa: a quell'invitante invito Kazuma se la diede decisamente a gambe e cercò di ritrovare colei che un giorno sarebbe divenuta sua moglie; nel tragitto veloce andò quasi a scontrarsi con un ragazzo, ma riuscì a piantar una tale frenata da far voltar tutti: era Tatsuya...
    <<se per spiriti ribelli intendi Aika, allora si!>>
    Disse Kazuma imbarazzato al suo amico. Aika era proprio a pochi passi da loro e finalmente lo sciamano la riguardò e il suo cuore ebbe un tonfo sordo e fece una capriola all'indietro e riprese a battere velocissimo: ma quanto era bella? Divenne rosso come un pomodoro e guardò Tatsuya per vedere se anche lui la trovasse bellissima...
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    Kazuma Jinnouchi - Aru drago antico
    Età: 17 - Classe: 3° - Club: Calcio - Mantalià: Abnormal
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    Vi fu un lungo fischio e Kazuma tornò sotto la testa del dragone e una musica fatta di tamburi d'ogni grandezza, campanellini e una lontano gong fece ripartire la danza; i ragazzi sotto al corpo dell'animale si muovevano in contemporanea e anche in ottima sincronia e formavano movenze sinuose e veloci, il lungo dragone correva e saltava e ogni tot dalla bocca del mascherone uscivano delle medie fiammate facendole andare verso l'alto e così non mettere in pericolo nessuno: con un vecchio megafono lo sciamano imitava il ruggito di Aru e questo risuonava all'interno e si provocava un'eco poderoso. Il pubblico era in piena festa e diverse danzatrici si muovevano verso il dragone e ballavano antichi riti e cantavano con voce armoniosa; vi fu qualche sparo di fuochi artificiali e risate, urla e incitamenti felici la facevano da padrone, il tutto durò una buona decina di minuti e quando vi fu l'ultima fiammata tutto ebbe fine e il dragone uscì di scena portato verso alcuni camioncini in un parcheggio vicino e tutti furono liberi sino al prossimo spettacolo; l'ultimo fu Kazuma che si tolse la testa di dosso e si scrollò tutto per togliersi il sudore sia dalla faccia che dalle braccia e respirare finalmente l'aria fresca e frizzante della sera a pieni polmoni. Gli fu data una bottiglia d'acqua e bevve lunghi sorsi sin quasi svuotarla del tutto e prese a tornare al punto focale della festa e immettersi nella lunga strada di bancarelle e piccoli spettacoli, d'un tratto fu raggiunto dalle sue sorelline e mezzo strattonato sino ad una figura dal kimono bianco e lunghi capelli argentei: si trattava di Aika, ferma un momento...era davvero lei? Restò fermo sul posto e la guardò a lungo con il cuore in forte palpitazione e le due gemelle che cercavano di risvegliarlo da quella visione impensabile a suon di richiami e strattoni...
    <<a...Aika? Sei davvero...ehi per una volta sembri davvero una sacerdotessa e non una yenkee>>
    Disse alla fine come al suo solito lo sciamano...
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    Kazuma Jinnouchi - Aru drago antico
    Età: 17 - Classe: 3° - Club: Calcio - Mantalià: Abnormal
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    Ogni anno alla sera della vigilia di Ferragosto, nella cittadina si teneva il tradizionale Festival delle Stelle, una grande festa dedicata proprio alle stelle che si potevano notare ancor più brillanti nel periodo estivo e dopo la famosa pioggia di stelle occidentale; loro non potevano essere da meno e così quella manifestazione la si portava avanti da generazioni con tutti gli onori: v'erano bancarelle d'ogni tipo, dal cibo di strada, ai dolci, agli svaghi come la cattura dei pesciolini rossi o il tira a segno, alla vendita d'ogni tipo, in più c'erano spettacoli di teatro Kabuchi o musicali oltre alla presenza e all'aiuto del Tempio Jinnouchi, esso era aperto a tutti per tutta la notte. Il culmine del festival era nella parata a più orari nella strada adiacente al parco Hijifu, dove si potevano ammirare donne d'ogni età e in tipico kimono danzare antichi balli locali, altarini di statue rappresentative d'animali o spiriti cui si pregava, piccole rappresentazioni di vita contadina e molto altro, ma soprattutto il giro del vecchio serpentone drago del rione, quello attirava molto pubblico e ai bambini piaceva quando la lunga creatura mandava temibili ruggiti e faceva dei sobbalzi qua e là: colui che portava la testa del bestione finto era il giovane Jinnouchi, che ogni tanto faceva capolino per respirare aria un poco più fresca dato che stando gran parte nascosto soffriva gran caldo e pesantezza, ma il suo entusiasmo era davvero incredibile e riusciva a dar la carica a tutti gli altri addetti ai movimenti: ragazze e ragazzi vestiti nello stesso modo che creavano incurvature, inchini e le mosse più svariate allo stesso tempo e urlavano quando il serpentone ruggiva. C'era anche da dire che Kazuma stava facendo tutto ciò per poter sfuggire, una volta tanto, dalle grinfie di Aika che avrebbe voluto tanto piazzarlo a vender cartoncini e tavolette votive al Tempio; ma la madre era venuta in suo soccorso e lo aveva lasciato andare alla festa e ad aiutare con l'attrazione più importante, ovviamente sotto la supervisione della futura sposa. Intanto il festival andava avanti, la gente girava chi in borghese che invece indossante il kimono o lo yukata e quindi una gran tavolozza di colore e disegni dava un che di tradizionale al tutto...
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    Io m'iscrivo con Jane compratrice ^^
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    Kazuma Jinnouchi - Aru drago antico
    Età: 17 - Classe: 3° - Club: Calcio - Mantalià: Abnormal
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    Proprio non vedeva l'ora d'andarsene dal Maid, il suo umore nero cominciava a farlo sentire non del tutto bene, non fisicamente più che altro d'animo e la cosa di certo non era positiva; infatti lo sciamano era per la maggior parte accomodante e rassicurante, sempre sorridente e in vena di far amicizia e stare al gioco, se positivo, ma in quel momento era come tutt'altro giovane, un Kazuma sconosciuto: ma visto prima d'ora, o almeno per quanto riguardava il mondo umano e chi ne faceva parte, per coloro che erano spiriti o quant'altro era un secondo paio di maniche e si ragionava diversamente. Ancora una volta fu avvicinato da quella sottospecie d'arpia in uniforme da cameriera e gli fu detto che fare e Jinnouchi eseguì con freddezza, rapidità e ordine così da non andar ancora ad incappare in antipatia o situazioni più sgradevoli di quella che stava passando nel presente; il suo sguardo non era più accondiscendente, era freddo, misterioso e serio...no decisamente non era il solito Kazuma e sicuramente Tatsuya lo aveva ben capito, tanto da chiamarlo a sé e coinvolgerlo in un discorso prettamente sul maid e sul fatto che v'erano turni maschili: per caso lo stava invitando a lavorarci? Lo sciamano lo guardò torvo...
    <<ah si? E quindi?>>
    Domandò con molta semplicità e tono asciutto. Il giovane Jinnouchi continuò a pulire laddove era possibile, cercando di non lasciar troppa traccia del danno arrecato a quel posto e di poter quindi mollare tutto e tutti il più presto possibile: non si sentiva per nulla sicuro, come se fosse entrato in una zona in cui doveva stare alla larga in tutti i sensi. Pian piano sul volto dello sciamano andarono a crearsi come delle cupe occhiaie nere sotto gli occhi e non prometteva nulla di buono, la sua aura s'era come rabbuiata e la sua testa sgombra si stava riempiendo di nuvoloni neri di tempesta; il suo animo era alterato e molto, bisognava correre ai ripari il più presto possibile, quindi il moro cercò di mantenere la calma, anche se sembrava più una specie di demone che comune ragazzo d'un liceo. Aru tornò nella zona fuori dall'aula e teneva d'occhio tutti, in special modo il suo amico, anche l'animale leggendario pareva piuttosto in ansia e non mollava neanche per un secondo il suo seguire con lo sguardo lo sciamano e lo fece notare anche al giovane Tatsuya; avrebbe capito che si stava correndo un rischio? Avrebbe agito in modo positivo? Oppure lasciato correre e sperare che la presenza dei due estranei al Maid finesse presto? Nel mentre, il grosso rosario dello sciamano, che penzolava fuori dai pantaloncini da calcio, prese come ad illuminarsi di rosso ad intermittenza...
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    Ci sono ^^
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    Ehilà a tutti, a chi va una role con la mia Jane? Per favore, fatemi sapere. Grazie ^^
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    Kazuma Jinnouchi - Aru drago antico
    Età: 17 - Classe: 3° - Club: Calcio - Mantalià: Abnormal
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    Kazuma lanciò un'occhiata eloquente ad Aru che stava tranquillamente galleggiando al di fuori della finestra del Maid, l'essere leggendario fece una specie di cenno d'assenso con la testa e scomparve, ma era soltanto andato sul tetto della scuola per restare nelle vicinanze se mai vi fosse stato bisogno. Lo sciamano continuò il suo lavoro di pulizia dei vetri caduti a terra per via della frantumazione della finestra e dei vari cocci di tazze e altri oggetti d'uso del club in cui si trovava e aveva provocato danno; udì ciò che disse la fanciulla dai lunghi capelli neri, ma non gli diede alcun peso e tenne uno sguardo piuttosto scontroso, cosa rara nel giovane Jinnouchi: lui ch'era un tipo alla mano, sempre sorridente e gentile, in quel momento era tutt'altro che nella sua routine. Tatsuya aveva inavvertitamente fatto vedere Aru a quella tizia? La cosa non gli importava più di tanto, non rispose in alcun modo ne alle parale rassicuranti, ne a quelle che ricevette telepaticamente: silenzio totale e sguardo altrove; cosa mai stava capitando a Kazuma? Una sola cosa: voleva andarsene il prima possibile da quel Maid, l'aria che tirava non gli piaceva affatto e nemmeno la presenza di quella "cameriera" che lo aveva messo come in riga, quindi meglio non usare frasi o parole a vuoto, tanto sarebbe passato solo dalla parte del torto, cosa che comprendeva e non aveva ribattuto sino a quel momento. Tutto ciò che raccolse, cocci e vetri, li buttò dentro ad una pattumiera li vicino; il pavimento era stato fatto abbastanza velocemente e non v'era più traccia di cose rotte che potessero procurare guai o ferite d'alcun genere, ora toccava al bancone che ancora gocciolava in ogni dove, vide di sfuggita uno straccio e prese a pulire il legno e strizzare in un lavandino i rimasugli di the o altre bevande rovesciate di colpo; lo sciamano era come se fosse lontano anni luce dai presenti, dal club e da chi gli rivolgeva la parola, naturalmente la sua mente era sgombra, ma il suo cuore e amor proprio erano pieni di rabbia, frustrazione e freddezza. Forse ciò che provava lo stava trasmettendo senza farlo apposta a colui che stava tenendo una conversazione telepatica e non gli importava a chi altro sarebbe andato. D'un tratto si scontrò, senza farlo apposto, con un'altra addetta al club e le lanciò un'occhiataccia inquietante e quest'ultima s'allontanò difendendosi con vassoio tondo colorato, come fosse uno scudo; Kazuma a quel fare fece semplicemente spallucce e continuò a pulire. Di sicuro i suoi compagni di squadra a quell'ora avrebbero capito che non sarebbe tornato al campo a giocare e continuarono gli allenamenti e nessuno venne a cercarlo, vi avrebbe pensato lo sciamano stesso alle spiegazioni e quanto altro, al momento aveva altre cose cui pensare e ragionarci sopra...

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    Votato ^^
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    Kazuma Jinnouchi - Aru drago antico
    Età: 17 - Classe: 3° - Club: Calcio - Mantalià: Abnormal
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    Kazuma fu colto da un bruttissimo presentimento e gli parve anche che l'aria e il luogo in cui si trovava gli erano assai ostili: come se tutto si fosse rovesciato di colpo, e fece fatica a non far apparire il suo bastone da sciamano e difendersi, o almeno capire cosa stava mai accadendo, fortunatamente la sua pazienza fece resistenza. Ma la soluzione alle sue sensazioni arrivò difronte a lui, con sembianze femminili e uno sguardo più duro del ghiaccio artico e tagliente quanto la lama d'una katana appena costruita; il giovane Jinnouchi capì immediatamente che quella ragazza portava soltanto guai e in quel momento, lui era esattamente il suo punto di focalizzazione nemica, quindi restò in silenzio ma non si fece tanto mettere i piedi in testa in quanto a sguardo; infatti lo sciamano assunse un aria abbastanza oscura e gli occhi presero una sfumatura profonda e seria: osservò ogni movenza della sconosciuta, udì ogni sua parola, e non reagì quando il pallone che era finito in quel locale a combinare un gran caos e mettere k.o. ben tre cameriere e finire nel punch sul bancone principale, per poi essere squarciato con gran maestria e sottile cattiveria d'animo da un coltello ben affilato uscito da chissà dove. Riprese ciò che ne rimase e lo poggiò sul primo tavolo che gli capitò a tiro: nella sua mente la voce di Tatsuya fu chiara e concisa, ma non era affatto il momento il momento di lasciarsi andare all'ammirazione per quell'effetto sonoro di sottofondo, infatti Kazuma stava per estrarre da una tasca dei pantaloncini da calcio, il suo fidato e antico rosario sciamanico, ma anche in quel momento dovette fare un grande sforzo per mantener la calma e non provocare altro danno; vi erano degli estranei: le cameriere impaurite e "ferite" e qualche cliente curioso. Sospirò, ma passando accanto a colui che credeva suo amico, da quella famosa notte, gli fece notare il gesto del rosario...
    <<mi spiace per il danno. Ma tieni a bada la tua amica. Aru è fuori dalla finestra...>>
    Disse sottovoce e con un tono da far rabbrividire. Il drago era davvero fuori dalla scuola e galleggiava all'altezza della finestra rotta con uno sguardo scontroso e pronto ad ogni evenienza; l'essere chiamato non era stato fatto apposta, vi era una spiegazione più che logica: Kazuma, essendo l'unico maschio di casa, aveva avuto a che fare negli anni prima con sua madre e il suo carattere battagliero, infine con le gemelle e il loro fare molto vivace e da piccole e perfette zitelle sempre all'attacco del fratello, non solo a parole, ma anche fisicamente, oltre al fatto degli svariati spiriti e demoni con cui il ragazzo aveva avuto a che vedere; lo avevano portato come prima cosa a difendersi quando si sentiva minacciato o prossimo ad un attacco. La maggior parte delle volte se la cavava egregiamente da solo, ma in situazioni instabili come quella appena avvenuta, il suo istinto di protezione lo portava a chiamare Aru senza accorgersene e così le conseguenze. Non aggiunse niente altro e agguantò la scopa allungatogli senza tante remore, dalla sconosciuta e iniziò a pulire in modo eccellente e piuttosto veloce: cosa che faceva d'abitudine al Tempio, quindi gli usciva naturale. Il drago all'esterno poteva vederlo solo Tetsuya, perché agli altri non si mostrava, Jinnouchi aveva capito solo una cosa, prima avrebbe sistemato quel danno e prima se ne sarebbe andato...


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    Kazuma Jinnouchi - Aru drago antico
    Età: 17 - Classe: 3° - Club: Calcio - Mantalià: Abnormal
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    Un casino? Molto d più! Accidenti se aveva combinato un disastro! Mai vista una devastazione del genere, e il tutto con solo un colpo di pallone dalla traiettoria sbagliata: altro che troppa forza uscita per sbaglio dalla sua abnormalità, sicuramente doveva esserci stato un caso di deconcentrazione d'un attimo su di essa e quindi ecco il risultato...o forse era capitata una serie di casualità di presenza di clienti e camerieri al Maid? Il suo istinto, stava portando Kazuma a considerare di molto la seconda ipotesi e si grattò dietro la nuca completamente imbarazzato e sorpreso: il pallone aveva centrato la vetrata della finestra, ma ad occhio e croce avrebbe dovuto cadere a terra; effetto rimbalzo di comitiva? Comunque stavano le cose, porca la miseria: se quella stanza non era un macello vero e proprio e il più colpevole ero lo sciamano! E ora che si poteva fare? Non solo stoviglie rotte e punch corredato di pallone da calcio sporco di terra ed erba, galleggiante, ma anche una cameriera a terra e un'altra con il viso segnato da una sfera rossa; come uscirne indenne? Già si vedeva essere rincorso da una mandria inferocita munita di scope, secchi, sedie e tavoli; ma ecco che tutto d'un tratto una voce famigliare lo fece quasi saltare sul primo lampadario a vista. Il giovane Jinnouchi si volse e se lo vide di fronte e ad un metro di distanza: Tatsuya! Che sorpresa! Non lo vedeva da quando quella specie di clown malefico aveva ficcato un'albero della scuola dentro il liceo...
    <<ehm...colpa mia! Ecco ho...ho tirato con troppa forza...>>
    Caduta a gambe all'aria della maggior parte dei presenti al club. Com'era mai possibile? Il campo e il maid erano ad una distanza discutibile! Il primo in basso con tanto di "tribuna" erbosa, rete di sicurezza, il secondo dentro ad un edificio al piano superiore e ben lontano dai punti dei club sportivi: altro che troppa forza, era stata una cannonata bella e buona! Kazuma recuperò il pallone dalla ciotola di liquido arancio e lo pulì con un tovagliolo del club. S'avvicinò a Tatsuya...
    <<ho avuto un problema di abnormalità...>>
    Gli disse sottovoce. Lui poteva saperlo tranquillamente, dato che aveva già visto in azione lo sciamano quella notte...

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