[CONCLUSA] QUEST - Il primo giorno non si scorda mai!

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    Il primo giorno non si scorda mai!
    'Come rendere indimenticabile il vostro primo giorno di scuola'



    Partecipanti: Nessuna restrizione, arrivati a 6 si parte.

    Requisiti: Nessuno, libero a tutti.

    Ricompense: A seconda dello svolgersi degli eventi.

    Tempo: Un giorno

    Luogo: In tutto l'istituto.

    Tempo di risposta: Nessun limite

    Ordine di post: In ordine di iscrizione, se ci saranno tanti partecipanti essi verranno divisi in due gruppi

    Inizio: Raggiunti i 6 partecipanti

    Fine: Raggiunto un finale-giornata per tutti.

    Obiettivo: Narrare gli eventi accaduti durante il primo giorno scolastico.

    Possibilità di intreccio narrativo: Possibile, ma ricordatevi che le lezioni ci sono e la gente normalmente non esce di classe così perché gli va di farsi una passeggiata.

    Incipit:
    Il primo giorno di scuola era come la prima sigaretta, iniziare è difficile e sei sempre malaticcio e non ti senti molto bene, ma quando è finito sei sollevato che sia finito..
    Per fortuna degli studenti della Hakoniwa, questo non è così per loro, li il primo giorno di scuola è solo un po noioso, ma in compenso durante il primo intervallo si può godere della compagnia di chi prima non avevi mai incontrato o che non avevi mai visto in giro, tutti seduti tra banchi vuoti in aule appena abbandonate, tra gli alberi per cercare un po di ombra per evitare la calura degli ultimi attacchi del sole estivo, o a giocare assieme a partite improvvisate a sporta appena conosciuti.
    Il pomeriggio poi si attende con ansia l'inizio dei dibattiti per scegliere il presidente del consiglio studentesco dove si pensa quest'anno ci sia una candidata che straccerà i propri avversari...
     
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    CITAZIONE (×Bittu× @ 15/4/2013, 15:17) 
    modifico la scheda come concordato e mi iscrivo
     
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    direi che ci sono
     
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    ovviamente anche io ci sono e parto per primo, visto che il primo a postare sono stato io :anus:
     
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    Non so nemmeno dove sono ora, figuriamoci se posso ricordare da dove provengo

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    Mi iscrivo, devo sistemare un paio di cose, ma prima che tocchi a me passerà del tempo :shiranui:
     
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    Il Primo giorno non si scorda mai!

    Il primo giorno di scuola era come la prima sigaretta, iniziare è difficile e sei sempre malaticcio e non ti senti molto bene, ma quando è finito sei sollevato che sia finito..
    Per fortuna degli studenti della Hakoniwa, questo non è così per loro, li il primo giorno di scuola è solo un po noioso, ma in compenso durante il primo intervallo si può godere della compagnia di chi prima non avevi mai incontrato o che non avevi mai visto in giro, tutti seduti tra banchi vuoti in aule appena abbandonate, tra gli alberi per cercare un po di ombra per evitare la calura degli ultimi attacchi del sole estivo, o a giocare assieme a partite improvvisate a sporta appena conosciuti.
    Il pomeriggio poi si attende con ansia l'inizio dei dibattiti per scegliere il presidente del consiglio studentesco dove si pensa quest'anno ci sia una candidata che straccerà i propri avversari...


    Ero in cammino verso la scuola, faceva caldo e di conseguenza indossavo l'uniforme estiva. Non ero nemmeno ancora arrivato e già si poteva notare l'enorme mole di studenti, tutti con la stessa uniforme, tutti diretti verso la stessa scuola: la Hakoniwa. Io scrutai tra la folla, ovviamente alla ricerca di ragazze carine. Ne vidi un sacco.
    Oh ma che bello! Non vedo l'ora di vedere le mie nuove compagne di classe <3

    Continuai a camminare e arrivai davanti all'ingresso. Era affollatissimo e ci misi un sacco di tempo per entrare e anche per raggiungere il dormitorio. Là mi aspettavano i miei due compagni di stanza: Tatsuya Kamishiro e Nizuki Onisaka, un peggio pervertito e mezzo teppista.

    Salve ragazzi! disse Nizuki
    Oh ciao a tutti e due! Io sono Kuro Kamishini e frequento la classe III della Sezione 11, piacere!
    Io sono Tatsuya Kamishiro, classe II Sezione 11!
    Io sono Nizuki Onisaka, classe III sezione 3
    Bene ragazzi, ora che ci siamo presentati incamminiamoci verso la stanza, giusto per vedere com'è.

    Ci avviammo. La nostra stanza si trovava al secondo piano, la 202. Entrammo prima io e Tatsuya, poi Nizuki si affacciò sulla camera facendo una faccia spettacolare:

    Così io e Tatsuya ci guardammo e gli tirammo i cuscini del letto. Altra faccia epica:

    Abbiamo fatto gli scemi così per una decina di minuti, poi ci siamo ricordati che dovevamo andare in classe: ci siamo salutati.
    Quest'anno ci sarà da divertirsi, nel dormitorio!
    La mia classe era abbastanza lontana; una volta arrivato entrai. Il professore non era ancora arrivato e c'erano ancora 2 posti in ultima fila, così ne approfittai e ne presi uno, quello vicino alla finestra.
    Se sono in ultima fila posso scrutare tutte le mi nuove compagne ehehehe
    Il professore arrivò e tutti gli studenti si sederono al loro posto; iniziò a fare l'appello. È un buon momento per segnarsi nome e cognome delle ragazze, coe avevo sempre fatto.

    Aboi
    Presente

    Akatsuki
    Presente

    Anasaki
    Presente
    Ecco la prima ragazza dell'elenco: capelli lunghi blu, occhi azzurri, fisico slanciato, insomma, tanto di cappello!


    (Da qui in poi salto i maschi, tanto non mi interessano)

    Darika
    Presente
    Era una ragazza "da portarsi a casa" talmente era carina!


    Gumido
    Presente
    Ragazza molto carina, con i capelli verdi e un bellissimo fiocco arancione tra i capelli!


    Kurohime
    Presente
    A quel punto mi bloccai. Non appena la vidi mi bloccai.
    Que-que-que-questa è........ La ragazza più bella che io abbia mai visto <3

    Lunghi capelli neri, occhi marroni, fisico slanciato e da paura e poi, non so come dire, mi attraeva in modo particolare, non so ben dire perché...


    Non riuscii più a distogliere lo sguardo e mi persi anche il resto dell'elenco, ma non mi importava più; il mio obiettivo ora era l'intervallo, dovevo presentarmi.
    Devo trovare una scusa, devo pensare a qualcosa... Uhm... ci sono! È banale ma funzionerà!

    Arrivò l'intervallo e io mi presentai a tutti i miei compagni ad uno ad uno, fino ad arrivare a Kurohime.

    Ciao! Io sono Kuro Kamishini, piacere di conoscerti!
    Io sono Sacchiyuki Kurohime, il piacere è tutto mio!

    Ci stringemmo la mano ed ebbi come una strana sensazione, però sul momento non ci feci caso.

    Wow anche tu Kuro, eh? Sono sicuro che andremmo d'accordo! Sì, lo so che è una cavolata ma non mi è venuto in mente nient'altro...
    Ahaha, beh speriamo, sembri molto simpatico! Ora vado a comprare qualcosa da mangiare in mensa, ti va di venite con me?
    Non potevo chiedere di meglio <3
    Certament.. Ehm volevo dire, va bene!

    Ma all'improvviso un tizio con i capelli rossi e vestito come un domatore si fece avanti.

    Allontanati da lei

    Io di certo non ero disposto a cedere tanto facilmente di fronte ad un simile bulletto. Ero pronto a fare a botte, ma lei interruppe il tutto:

    Ragazzi, calmatevi, non c'è bisogno di fare subito a botte! Tu, Iguru, scusati subito, mica sono un tuo oggetto. disse, con una faccia corrucciata.
    Ok... Scusami... Sono Iguru, piacere disse lui, senza porgermi la mano chinare il capo, mentre fissava un'altra parte della stanza. Allora vi-
    Ma non fece in tempo a finire il discorso che arrivò una bella ragazza rossa che se lo trascinò via tirandolo per le orecchie e borbottando qualcosa.
    Kurohime mi guardò e probabilmente notò la mia espressione perplessa di fronte a tale scena, perciò mi rassicurò dicendo:

    Non ti preoccupare, è una lunga storia, sono due ragazzi che ho conosciuto questa estate, te li presenterò dopo. Ora andiamo in mensa sennò finisce tutto!
    "Va bene, ai suoi ordini, signora!" dissi, mettendomi in posa e facendo il tipico saluto militare.
    Ahahah, dai non fare lo sciocco, andiamo!

    Disse lei, mentre mi trascinava letteralmente fuori dalla classe.
    ddddd
    Nome: Kuro
    Cognome: Kamishini
    Sesso: Maschio
    Soprannome: //
    Età: 18
    Classe: III Sezione 11
    Club: Club di Kendo
    Segno: Scorpione
    Mentalità: Abnormal
    Interessi: Anime, Manga, Ragazze, Armi Bianche
    Curiosità: //

    Abilità e Capacità:
    Il suo allenamento nel kendo lo rende molto bravo nei giochi di gambe, finte e soprattutto rende potentissimi i suoi colpi grazie alla sua mostruosa forza fisica. Ha i riflessi pronti e anche un'agilità niente male.

    Anormalità:
    Master Sword - The Color Status (Anormalità con Strumenti ed Armi)
    Questa anormalità consente a Kuro di rendere la sua spada robusta come il diamante (o un Nokia ) e di poter creare dei fendenti volanti che gli permettono di attaccare l'avversario a distanza con la stessa forza con cui potrebbe farlo a distanza ravvicinata, in un'area di 20 metri attorno a sé. Utile anche per spezzare oggetti e armi altrui Nessuna aura avvolge la spada.

    SVILUPPO
    Liv 1: Thee Dawn of The AURA (Almeno 1 Quest [oppure 4 Narrazioni] - 75 EXP)
    L'area d'azione è ora di 30 metri e la spada, oltre che a irrobustirsi, si circonda anche di un'aura gialla molto intensa, in grado di essere "impressa" nei colpi e nei fendenti, che potenziano il danno inflitto. La durata dell'aura attorno alla spada è di circa 20 secondi.

    1# Sottolivello 1: Blue Dream (Almeno 1 quest [oppure 2 Narrazioni] - 30 EXP)
    Kuro può intensificare la potenza dell'aura, rendendola di colore Blu oltremare: essa viene "impressa" tutta in un unico attacco molto più potente del normale che ha raggio d'azione di 15 metri.

    2# Sottolivello 1: Metallic Security (Almeno 1 quest [oppure 2 Narrazioni] - 30 EXP)
    Kuro può intensificare la potenza dell'aura, rendendola di colore Grigio metallico: sempre "imprimendo" l'aura in un solo colpo, è possibile compiere una rotazione rapida su sè stessi, tendendo la spada in orizzontale e creando un fendente molto grande e potente che colpisce tutto ciò che si trova in un'area di circa 15 metri attorno a Kuro.



    Liv 2: Green Recharge (Almeno 2 quest [oppure 6 Narrazioni] - 90 EXP)
    Kuro può intensificare la potenza dell'aura, rendendola di colore Verde acceso: l'aura viene utilizzata per curare le ferite superficiali e l'affaticamento; tuttavia questo status può essere usato solo tre volte per duello.

    1# Sottolivello 2: Cyan Vitality (almeno 2 quest [oppure 4 Narrazioni] - 40 EXP)
    Kuro può intensificare la potenza dell'aura, rendendola di colore azzurro brillante: l'aura viene utilizzata per curare le ferite un po' più gravi (non quelle molto profonfe e nemmeno quelle letali, così come mutilazioni eventuali ecc) e l'affaticamento; tuttavia questo status può essere usato solo due volte per duello.

    2# Sottolivello 2: Red Alteration (almeno 2 quest [oppure 4 Narrazioni] - 40 EXP)
    Kuro può intensificare la potenza dell'aura, rendendola di colore rosso intenso: l'aura circonda il corpo di Kuro, permettendogli di duplicare e addirittura di triplicare la propria velocità per 6 secondi nel caso in cui la si duplichi e per 4 secondi nel caso in cui la si triplichi; tuttavia con esso è possibile soltanto accelerare la velocità per un totale di 4 volte a duello.



    Liv 3: Incolor Sensation (Almeno 4 Quest [oppure 8 Narrazioni] - 150 EXP)
    Kuro può intensificare la potenza dell'aura, rendendola di un colore semi trasparente: essa andrà immediatamente a coprire il corpo di Kuro, facendolo scomparire assieme ad esse (in pratica, annulla la propria presenza) per circa 4 secondi; tuttavia può utilizzare questo status solo 1 volta a duello. È ora possibile attivare contemporaneamente due status colore nello stesso turno, ma l'affaticamento fisico aumenta.



    Liv 4: Black Powder(Almeno 6 quest [oppure 10 Narrazioni] - 180 EXP)
    Kuro può intensificare la potenza dell'aura, rendendola di un colore Nero come la pece: essa si concentrerà attorno alla spada, modificandone l'aspetto secondo le esigenze dell'utilizatore: la nuova arma creatasi dovrà essere comunque un'arma bianca e la trasformazione dura all'incirca 3 turni, durante i quali anche gli attacchi verrano notevolmente potenziati, dopodiché l'aura nera si spegne e la spada ritorna normale. Lo status nero è difficile da mantenere e può essere utilizzato per un massimo di 3 volte a duello. È ora possibile attivare fino ad tre status di colore contemporaneamente, fatta eccezione nel caso in cui sia già in utilizzo lo status nero, che riduce il numero di status attivabili contemporaneamente a due. Ovviamente l'affaticamento fisico aumenta.







    | Livello: 1 | PE:
    0/75


    Coded by © .Micael. and Maicolgoldlion



    Edited by ¬SasoRi - 19/4/2013, 00:50
     
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    per problemi vari, bittu viene inserito ultimo nell'ordine di post, ora tocca a crow :soso:
     
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    CITAZIONE

    GRAY GURUGASHI



    Ocxno
    Erano le 6 e mezza di mattina, Gray era già sveglio, con gli occhi puntati sul soffitto della sua camera vuota e buia, mentre pensava a ciò che sarebbe potuto accadere in quel primo giorno di scuola...
    Alle 7 e 45 ci sarebbe stato il discorso del preside alle classi prime, dando il benvenuto e il buon inizio dell'anno.
    Alle medie Gray era sempre stato bravissimo in ogni tipo di sport grazie alla sua anormalità, della quale però, per via del suo carattere orgoglioso e indipendente, cercava di farne sempre a meno, e proprio per questo della premiazione che si sarebbe tenuta fra poco più di un ora non gliene importava nulla.
    Dopo circa 10-15 minuti continuati a rimuginare sul letto tutti questi pensieri, Gray si alzò, infilandosi le infradito che si trovavano sotto al letto. La sua casa era completamente vuota, e gli unici rumori che si sentivano erano quelli delle macchine che passavano fuori o delle persone; i suoi genitori erano sempre via per lavoro quindi il 97% dei giorni dell'anno Gray era solo a casa.
    Si diresse verso la cucina ,che era probabilmente la stanza più "piena" della casa. Accese la macchinetta per il caffé , ed allo stesso tempo cominciò a spogliarsi del pigiama e vestirsi con degli abiti per la scuola. I suoi vestiti in genere non rispettano le regole scolastiche, ma dato che era il primo giorno di scuola non voleva avere troppi problemi.
    Il caffé era ormai pronto e così dopo essersi cambiato lo mando giù tutto con un fiato.
    Ahia Ahia, scotta! Tsk, mi sono scottato la lingua...
    Dopo aver buttato nel secchio il bicchiere di plastica che aveva ospitato il caffé, si diresse verso il lavandino mentre teneva con la mano sinistra la lingua che gli bruciava.

    Superato questo piccolo inconveniente, si diede una smossa ai capelli davanti allo specchio ed uscì di casa.
    Era una giornata soleggiante, anche se con qualche nuvola, che però dava al cielo un qualcosa di artistico...
    La scuola non distava molto dalla casa di Gray, quindi impiegò suppergiù 7 minuti ad arrivare.
    La zona scolastica era immensa, e dall'entrata non si riusciva a vedere la fine...
    Gray si diresse verso l'edificio scolastico, più precisamente nella sua aula , classe 1 sezione 11.
    Entro nella classe, c'erano ad occhio e croce 18 persone, e 1 solo banco libero, il suo. Si sedette precisamente alle 7 e 45 e 0 secondi, una precisione assoluta, e pochi secondi dopo cominciò il discorso del preside:
    "Benvenuti. Qui. Oggi.
    Benvenuti qui nell'accademia Hakoniwa.
    Per voi che siete appena arrivati vi attende non poca sorpresa nello scoprire questo posto a dir poco magico, proverete l'ebbrezza di trovarvi in situazioni difficili, di poter confrontarvi con i migliori.
    Per voi che siete qui già da tanto invece avrete la possibilità di confrontarvi con chi è nuovo, e soprattutto avrete la possibilità di confermare la vostra straordinarietà. Sarete ben presto tutti accolti in questo nuovo anno di sfide e competizioni uniche perchè ognuno di voi, come sapete, è unico nel suo genere.
    Questa scuola è la vostra partenza, il vostro trampolino, la vostra base di lancio per diventare i migliori.
    Benvenuti oggi nel primo giorno di questo nuovo anno pieno di sorprese che vi attende.
    "

    Al che scoppiò un applauso da parte di alcuni nella classe.. Gray sarebbe dovuto stare nella sezione 13, ma per varie scelte, o meglio, capricci, decise di stare nella sezione 11, mantenendo la sua anormalità in incognita.
    Spero che in questa classe mi troverò bene.. Meglio cominciare a studiarli un pò..

    Alla mia destra c'era un ragazzo vivacissimo, non stava mai fermo e stava "seduto" sulla sedia in posizioni sempre diverse... In più faceva tutte cose strane con le penne, in poche parole, era strano, e subito la mia mente si riempì di domande, che la mia sfacciataggine non riuscì a contenere..
    Ehi, Se sei qui in questa sezione dovresti avere una borsa di studio esatto? In che cosa? Sinceramente non mi sembri un tipo "sportivo"...
    Ahah, in effetti lo sport non è il mio forte, ma con la palla in mano ho una mira precisissima, infatti praticavo la pallacanestro! *Tira una penna sul soffitto*
    Ah.. ok, capito... Senza alcun dubbio, è strano....
    Mi voltai verso sinistra, e vidi un ragazzo robusto, con un aria decisa e fiera... L'istinto mi diceva che praticava il Judo, quindi non gli feci alcuna domanda..
    La classe era abbastanza ampia per essere solo 20 persone, ma ciò non mi importava granché, le pareti erano bianche e il soffitto era color marroncino chiaro, mentre sulla parte sinistra dell'aula c'erano 4 finestre in serie, dalle quali si poteva scorgere gran parte del perimetro dell'area scolastica.
    Ci fu l'appello non appena, alle 8 e 10, entrò il docente; La classe era formata per lo più da ragazze, e ciò a mio parere era strano, pensavo che in questa sezione ci fossero più ragazzi...

    Così passarono 3 ore di lezione, non erano molto pesanti dato che era il primo giorno di scuola, e come tutti sappiamo ci sono le presentazioni ecc... Durante l'intervallo venni a conoscenza che nel pomeriggio ci sarebbero state le elezioni per il presidente del consiglio studentesco e che ci sarà una candidata che si pensa straccerà in voti tutti gli altri candidati... In parole povere, vincerà sicuramente, e quindi non ci sarà nemmeno bisogno del mio voto, mi asterrò dal votare.
    Durante questo intervallo mi diressi verso il club di Boxe, che praticavo già alle medie, e chiesi di iscrivermi...
    Mi proposero un test per entrare, che consisteva in una serie di colpi verso un sacco da boxe da 50 kg. Un senpai del terzo anno mi fece vedere la sequenza senza darmi il tempo di parlare e di dirgli che potevo imitarlo alla perfezione per via della mia anormalità... Così dopo aver messo i guantoni, rossi con delle strisce arancioni, mi posizionai davanti al sacco, e , anche se controvoglia, imitai la serie del senpai perfettamente.. Senza aggiungere nulla, mi tolsi i guantoni e li riposi dentro la scatola da dove li avevo presi. Mi accettarono nel club , accennando qualcosa fra di loro del tipo "Questo ragazzo ci farà vincere parecchie gare" e cose varie... L'intervallo era quasi finito, così cominciai a dirigermi verso la classe.
     
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    da casa mia?

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    Ore 6.00
    Bip, bip, biribip, bi-clack.
    Una mano con delle chiazze bianche esce dalle coperte e fa tacere la sveglia del suo cellulare. Una volta che ha svolto il suo ruolo si ritira all'interno del letto.

    Ore 6.15
    Bip, bip... BOOOM.
    Il suono di una bomba percuote la stanza, facendo saltare sul letto lo studente.
    Esso spegne subito il cellulare, il cuore che balla una qualsiasi musica tunz-tunz, il respiro è pesante, gli occhi sbarrati dal terrore, il petto, coperto da una maglietta dei Linkin Park, si alza e si abbassa velocemente.
    Rimane per qualche minuto a fissare il vuoto, mentre il cuore e il respiro si stabilizzano.
    Per tutto questo tempo maledice se stesso per aver messo quella suoneria come sveglia.
    Una voce dentro alla sua testa gli dice con fare saccente una delle più famose frasi del mondo: te l'avevo detto.
    Zeshin scaccia velocemente quella voce dalla propria testa, facendo un gesto che ricorda tanto il quando si caccia via un insetto fastidioso.
    Si mette a sedere sul letto, uno sbadiglio grande tanto quanto la casa in cui risiede attualmente gli esce dalla bocca, con allegato il solito verso.
    Una volta che lo sbadiglio si è calmato si alza e si dirige in cucina in punta di piedi, suo zio sta ancora dormendo, ergo è meglio non svegliarlo.
    Una volta in cucina prende il latte, cacao in polvere e una brocca, a quel punto versò il latte dentro alla brocca, posizionandola sul fornellino.
    Piccolo problema: il fuoco non si accende.
    Per fortuna a Zes bastò schioccare le dita, facendo comparire una fiamma color sangue sopra il fornellino e sotto la brocca. La strana fiamma scaldò velocemente il latte e un paio di minuti più tardi il ragazzo è seduto davanti ad una tazza di latte e cioccolato.
    Oggi è l'ultima volta che l'anormale si ciba in questa stanza, un nuovo anno al liceo Hakoniwa è alle porte e lui si trasferirà di nuovo all'ovile.
    Infatti, Zeshin va dallo zio soltanto durante l'estate, quando la scuola è chiusa.
    Finisce velocemente il latte e, ancora assonnato, si dirige verso la propria camera, situata di fianco a quella dello zio, vicino alla porta di ingresso.
    Una volta in camera si veste con tranquillità, tanto sono ancora le 6.30.
    Una volta indossata la divisa ci aggiunge una giacchetta nera con disegnate delle fiamme alla fine e, al posto della cintura normale, ne usa una speciale alla quale può attaccare le sue borracce piene d’acqua, nessuna vera utilità, solo teatralità. Ne ha due, una per lato.
    Una volta vestito va in bagno e fa quello che deve fare, con annesso lavaggio di denti e faccia. Già che c'è da una sistemata ai capelli neri sparpagliati, rendendoli un pochino più ordinati.
    Alla fine esce dal bagno, scrive un biglietto di ringraziamento allo zio che l'ha ospitato, prende la valigia di fianco alla porta ed esce, diretto verso l'accademia.

    Ore 7.04
    Zeshin arriva davanti al cancello principale dell'accademia e con il trolley che lo segue sulle ruote, si avventura all'interno del luogo. Per fortuna non è cambiato niente durante l'estate! O almeno cosi sembra a lui. Alla fine riesce a raggiungere il dormitorio “L’Ovile”. Gli è mancato quel posto...
    Da una tasca tira fuori una lettera, la consulta e si dirige verso l'entrata. Una volta dentro va direttamente verso le scale e le sale fino al secondo piano. A quel punto percorre un paio di corridoi e si infila dentro ad una stanza. La porta di tale stanza è contrassegnata dal numero 37, con sotto scritto 3 nomi. Uno di questi è quello del pirocineta. Una volta entrato da un'occhiata in giro, non è ancora arrivato nessuno della sua stanza, per cui può farlo tranquillamente. La camera è composta da 3 letti, uno a castello e l'altro singolo, 3 piccoli armadi, situati vicino ai letti, una grande scrivania a ridosso di una parete con 3 sedie e una porta che conduce al bagno.
    Per il resto la stanza è spoglia, nessun poster, nessun elemento identificativo. Per fortuna sarebbe stato cosi per poco. Alla fine opta per prendere il letto singolo, buttandovi di fianco la valigia. L'avrebbe disfatta dopo le lezioni.
    La mano destra va a prendere il cellulare da una tasca dei pantaloni per poter vedere l'ora, sono le 7.36, è meglio andare.
    Dal trolley tira fuori i libri ed uno zaino a tracolla, dentro al quale infila i libri, quaderni e astuccio, posiziona la valigia sotto il letto e parte verso la scuola.

    Ore 7.54
    “Secondo me vincerà questa novellina...”
    “Anche secondo me vincerà Kurokami!”
    “Ma dove avete il cervello? Ancora in vacanza? Di sicuro vincerà quel teppista di Moji!”

    Questi sono i discorsi che si possono captare giro per la scuola. Sembra che il discorso delle elezioni sia sulla bocca di tutti. Anche perché questa novellina, oltre ad essere piena di sé, ha anche una bella forza e una mente assai brillante.
    Ma lasciamo stare questa parte e torniamo a seguire quella strana persona con le mani corrose che è Zeshin.
    Dopo averla raggiunta, si è seduto ad un banco nell'aula riservata alla decima sezione, anno secondo.
    Per la precisione il suo banco è quello situato in seconda fila, attaccato alla parete.
    È riuscito ad arrivare con qualche minuto di anticipo e attualmente sta aspettando l'inizio delle lezioni con la PSP alla mano, regalo della sua sorellastra. Una sorellastra che non c'è più...
    La campanella suona, sono le 8.00. Il suono penetrante della campana riscuote Zes dai suoi pensieri. Mette la PSP in stand-by e la infila all'interno dello zaino.
    Le lezioni seguono il loro corso, con qualche prof che ritira i compiti per le vacanze, mentre altri prof lasciano libera la classe.
    Alla fine la campanella sancisce la fine della terza ora, e con essa, l'inizio dell'intervallo.
    Zeshin prende la PSP e scappa fuori, ha fame di aria fresca. Per la precisione scende in cortile alla ricerca di un albero isolato per poter giocare in santa pace. Alla fine lo trovò e si sedette alla sua ombra, appoggiato con la schiena al tronco. Un leggero venticello si alza, rinfrescando tutte le persone che sono all'aperto, compreso il giovane che non perde tempo e continua la partita da dove l'ha interrotta prima, isolandosi completamente dal mondo esterno.
     
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    Goro Nishimura

    Goro era rimasto sveglio tutta la notte, non gli andava di dormire, dunque passò la notte a girare per tutto il quartiere e a preparare il suo diario personale, non poteva arrivare a scuola con il diario ancora in disordine.
    Le due del mattino arrivarono in fretta, dunque Goro, dopo aver preparato tutto l'occorrente, si spogliò e andò a fare la doccia, una doccia svelta, considerando il tempo che ci impiegava normalmente.
    Uscito dalla doccia si asciugò velocemente e indossò la divisa della scuola, seguita poi dalla sua particolare giacchetta, cosa che non dimenticava mai, e prese tutto ciò che doveva portarsi addietro, dunque partì.
    I suoi genitori sapevano di questa sua abitudine, dunque non si sarebbero preoccupati della sua mancanza quella mattina, Goro non amava i mezzi di trasporto, ma soprattutto non gli piaceva che fossero i suoi genitori a portarlo in giro, dunque si limitava a prepararsi particolarmente presto per arrivare in tempo nel luogo da lui prestabilito, senza farsi troppi problemi.

    Il cammino si mostrava lungo ma tranquillo, visto l'orario, per quanto si sentissero ancora dei rumori provenire da alcune case li intorno.
    "La solita gentaglia che preferisce festeggiare anzi che dormire..."
    Erano ovviamente degli studenti che si preoccupavano ben poco del primo giorno di scuola, come Goro del resto, anche se lui ha preferito passare quella notte in modi più fruttuosi di una festa.
    Le strade erano vuote, poche macchine passavano per quelle vie, dunque Goro riuscì a godersi quel buio scuro e fresco e quel silenzio quasi perfetto, per quanto stesse pensando a ben altro.
    "Chissà se ci saranno degli individui interessanti da studiare.....me lo auguro, altrimenti sarà un anno noioso"
    Goro non era preoccupato per la scuola, sapeva che non ne aveva motivo, era più preoccupato della possibilità di non incontrare nuovi soggetti interessanti, il che lo avrebbe costretto ad annoiarsi per tutto l'anno.

    Era quasi felice di tornare a scuola, Goro non amava le vacanze, aveva troppo tempo libero in cui non sapeva che fare, almeno la scuola gli poteva fornire un qualche tipo di interesse, per quanto questo derivasse principalmente dagli studenti al suo interno, ma era pur sempre una fonte di interesse, e questo gli bastava per convincerlo ad andarci.
    Dopo un'ora di camminata, raggiunse finalmente la strada che doveva seguire per giungere al complesso della Hakoniwa Academy, e, per quanto incredibile, c'erano già dei treni che passavano per le linee ferroviarie li accanto.
    "Sembra che qualcuno voglia arrivare presto..."
    Pensò Goro, chiedendosi chi poteva svegliarsi a quell'ora per prendere un treno, per quanto avesse fatto lo stesso lui solo per evitarlo.
    La strada si prolungò per ancora tre ore e, finalmente, giunse al complesso, dunque si recò subito nel suo dormitorio, "L'ovile", come lo chiamavano tutti gli altri studenti.
    Entrò tranquillamente nell'edificio e si diresse subito alla sua stanza, sperando di trovarla vuota e singola come aveva chiesto lui, per quanto non avesse chiesto a nessuno se lo sarebbe stata o meno.
    Aprì la porta, buttò la sua borsa sul letto e, senza nemmeno guardare all'interno della sua stanza per capire se fosse singola o meno, se ne tornò fuori dall'edificio, e rimase fermo davanti all'entrata, aspettando che la giornata iniziasse per lui e i suoi soggetti di studio.

    Goro era ancora davanti all'entrata, quando sentì dei ragazzi mormorare qualcosa riguardo alle lezioni che stavano cominciando, dunque li seguì e andò alla segreteria a chiedere la classe in cui doveva andare, era evidente che non lo aveva chiesto nei giorni precedenti.
    "Classe seconda della seconda sezione? Cerco subito..."
    Disse la signora a Goro mentre questo rimase li in attesa per qualche istante, guardandosi attorno.
    "Ecco qua, e cerca di arrivare in orario."
    Detto questo, gli passò un foglietto con sopra scritta la classe in cui doveva recarsi, e subito si diresse li.
    La sua classe era praticamente piena, non mancava nessuno, c'era addirittura quel ragazzo che aveva incontrato quel giorno pieno di stranezze, il che non lo sorprese, visto che gli aveva detto che sarebbe stato in classe con lui.
    Prese un posto a sedere, quello nell'angolo alto delle ultime file, ovviamente, da solo, non era sua intenzione stare vicino a qualche studentello da quattro soldi, soprattutto, voleva evitare quei due, Benkei e Daisetsu, gentaglia qualunque.
    Il professore di Biologia stava per effettuare l'appello, ma venne bruscamente interrotto dall'annuncio del preside, un augurio per un anno stimolante e rigoroso.
    "Ma che razza di discorsetto smielato! Chi può essere tanto scemo da credere a certi discorsi da quattro soldi?"
    Mentre pensava questo, praticamente tutta la classe si mise ad applaudire, una scena disgustosamente penosa, a quanto sembra ci cascarono in molti.
    Il discorso terminò in fretta, visto quanto poco lo ascoltò, a quel punto il professore riprese l'appello, non era ancora ordinato in modo alfabetico, dunque i nomi erano messi a casaccio.

    "Daisetsu Hibiki
    Presente!

    Benkei Nobura
    Presente!

    Hanzo Kaminari
    Presente!

    Asako Aoki
    Presente!

    Rin Aruka
    Presente!...."


    L'appello andò avanti per qualche minuto, erano in molti in quella classe, anche troppi per i suoi gusti, c'erano tutti, dunque passarono vari minuti prima del suo nome.
    "Goro Nishimura....Goro Nishimura?"
    Non lo aveva sentito all'inizio, non ci stava facendo più caso ormai.
    "Presente..."
    Disse infine, restando perfettamente al suo posto, senza muovere muscoli che non fossero quelli della sua bocca.
    L'elenco finì in fretta, fortuna delle fortune, era finito in fondo per quella volta, questo spiegava la lunga attesa.
    "Bene ragazzi, sappiate che non mi piace sprecare tempo con le presentazioni, e oggi non accadrà nulla di diverso, tirate fuori il materiale, si comincia subito!"
    Dopo molti versi di disapprovazione da parte di tutta la classe, eccetto che da parte di Goro, la lezione cominciò in quinta, nessuno sembrava fare in tempo a prendere gli appunti, ovviamente, questo nessuno stava per tutti eccetto Goro, il quale era anche più avanti del professor Omura, il quale stava spiegando l'esatto funzionamento degli organi respiratori e dell'organo cardiaco, comunemente detti polmoni e cuore.
    Goro si stava annoiando, questa roba la sapeva a memoria dalla scuola materna ormai, era tutta roba che non gli serviva, ma prendere appunti lo distraeva dall'apparente nullafacenza che si presentava ai suoi occhi.
    Le ore passarono, lasciando spazio all'intervallo, che venne sfruttato da Goro per dare una vera occhiata alla sua stanza.
    Era una grande stanza singola con un letto, un armadio a due ante, una scrivania ed un baule ai piedi del letto, proprio come la voleva Goro.
    "Almeno questa è andata come speravo, essere in stanza con qualcuno sarebbe stato solo un fastidio..."
    Disse tra se e se mentre se ne tornava fuori, nel giardino, con quel panino in mano, non che gli servisse mangiarlo, ma almeno gli dava qualcosa da fare mentre cercava cose interessanti da osservare.






    Edited by CellO_o - 24/6/2013, 19:28
     
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    Dark Exorcist

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    The Demon King Raise and Strike Again
    I × The First Day of School

    Il primo giorno era di certo la peggiore sigaretta che un ragazzo come Xanxus potesse fumare: doveva presentarsi a tutti gli plebei e imporsi subito, altrimenti non sarebbe stato lui; peccato che ciò era estremamente noioso e fastidioso, almeno per uno come lui.
    Quella mattina si svegliò relativamente presto, nonostate non potesse fottergli di meno di arrivare in tempo per assistere alla cerimonia d'apertura scolastica.Era già al terzo anno e perciò quella sarebbe stata la sua unica occasione: il prossimo anno, alla meno buona, sarebbe andato all'università, sperando magari in qualche affiliata della Hakoniwa così da non doversi spostare troppo.
    Per vari motivi era finito nella sezione 11, la classe per le borse di studio ottenute tramite abilità a livello fisico: tanto per intenderci dovevi essere un talento negli sport, nelle arti marziali o qualunque attività del genere.
    Xanxus... beh, lui era specializzato in tutto, quindi in un modo o nell'altro era lì.Non conosceva nessuno ed ovviamente come al solito all'inizio dell'anno i compagni di classe cambiavano.
    Sperò solo che anche Akane fosse lì, in modo da evitare fastidi nel doverla cercare.
    Non stava al dormitorio dato che aveva un abitazione vicino; avevo scelto così nonostante costasse di più perché gli dava fastidio condividere la stanza con qualcuno e non poter fare ciò che gli piacesse senza essere disturbato.
    Arrivò a scuola a piedi in preda alla noia, con addosso vestiti decisamente poco convenzionali seppur eleganti e particolari.Evitò subito la cerimonia, preferendo girare velocemente il campus, per poi trovare il club di mitologia e compilare il modulo d'iscrizione: c'erano varie domande anche a livello storico, dato che il club si estendeva anche a quegli argomenti, ma fu una bazzecola per il moro rispondere a delle domande del genere, nonostante dovesse ammettere che per una persona nella media certe di esse erano veramente impossibili.
    In seguito arrivò in classe, posizionandosi sulla sua sedia con le gambe sopra il banco: se non lo avesse fatto sarebbe stato scomodo sedersi; non gli importava certo apparire come un deliquente o scemenze del genere.
    Era seduto in ultima fila, così da poter scrutare i suoi compagni e vedere se c'era qualcuno interessante per i suoi gusti: accanto a lui c'era un tizio strano di cui non conosceva il nome, ma per adesso non gli importava; sembrava essere interessato alle ragazze della classe, dato che l'appello, successivo all'arrivo in classe del professore, si era messo a segnarsi i nomi delle ragazze subito dopo la loro presentazione.
    A Xanxus non importava molto: fu solo alla presenza della donna che cercava che si era interessato, anche se aveva oramai compreso quanto la gente lì dentro fosse strana, dato che nessuno pareva minimamente sorpreso o interessato al fatto che lui si stesse comportando in modo tipicamente da deliquente, almeno per movenze.
    Comunque, la ragazza dal lungo crine scarlatto rispose all'appello con un sorriso in faccia: il suo nome era Akane Uzumaki, ma lui lo sapeva già dato che in Giappone l'estate scorsa ci aveva fatto a botte; che tizia assurda... però gli piaceva.

    Su Xanxus si stampò un sorriso divertito, mentre attese il momento in cui l'avrebbero chiamato: era l'ultimo, e quando arrivò il suo turno rispose, per poi alzarsi in piedi in piedi e parlare con viso serio ad alta voce.
    "Il mio nome è Xanxus Kyron Nishima, e ve lo dico chiaramente: mi ritengo superiore a voi e non ci potete fare molto, se volete dimostrare il contrario affrontatemi! Chi è forte si faccia avanti! Non avrete problemi con me finché non mi romperete le scatole."
    Forse aveva attirato l'attenzione, ma poco importava.
    Si sedette, per poi aspettare l'intervallo in modo da potersi avvicinare ad Akane: non aveva voglia di scassarsi le palle con i professori sin dal primo giorno, e perciò decise di rispettare un minimo le regole.
    Nel mentre alla sua presentazione Akane sorrise divertita, cosa che Xanxus noto con la coda dell'occhio mentre parlava...
    [...]
    Durante l'intervallo la gente iniziava a socializzare e a liberarsi dal peso del primo giorno: Xanxus non era da meno, ma si limitò ad avvicinarsi ad Akane con un sorriso maestoso in faccia; un sorriso molto superbo, si poteva dire.
    "Allora eri veramente qua, Akane."
    La ragazza noto la presenza di Xanxus, per poi sorridergli con aria divertita.
    "Sei incredibile... alla fine sei venuto per davvero."
    Xanxus senza perdere la propria postura rispose.
    "Che ti aspettavi? Te lo avevo detto che dopo quello scontro non potevo fare altro che volerti risfidare.E poi te l'ho detto, tu se mia."
    La rossa si imbarazzò un po': non che fosse un patita dei tipo come Xanxus, ma sapeva che sotto quella scorza di superbia era un bravo ragazzo, e in fondo lui aveva già conquistato il suo cuore... ma voleva stuzzicarlo e metterlo un po' alla prova.
    "Beh, vedremo, signorino! Intanto che ne dici di mangiare qualcosa in mensa? Non ho fatto colazione stamattina."
    Disse sorridendo.
    Xanxus la fissò un attimo in tutta la sua bellezza, per poi accennare un sorriso più gentile e dolce, cosa rara per un tizio come lui.
    "Muoviamoci, donna."
    I due infine si mossero fuori dalla classe: durante il tragitto la gente avrebbe potuto constatare come i due sembrassero una coppia di modelli, o qualcosa del genere...


    Xanxus Kyron Nishima - Phoenix Reborn
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    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Mentale: Come al solito, ovvero fottutamente superbo.
    Sesso: Tant-... Maschio
    Classe: III Sezione 11
    Club: Club di Mitologia
    Mentalità: Abnormal
    Riassunto: //

     
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    La Luce

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    L'auto percorreva veloce la strada. Il Sole, ormai alto nel cielo, era coperto dalle nubi e di tanto in tanto faceva brevemente capolino inondando l'ambiente di maggior luce.
    Un fascio luminoso di maggiore durata colpì lateralmente l'auto, disturbando il sonno dei tre ragazzi, addormentati sui sedili posteriori.
    Tatsuya aprì gli occhi e li socchiuse immediatamente, portando una mano davanti al volto per pararsi dalla luce.
    Cercò di guardare la strada per rendersi conto della sua posizione; purtroppo la zona non gli era molto familiare.
    Chissà quanto manca...
    L'orologio segnava le 7:12. Erano in viaggio già da più di due ore, ma non gli erano pesate visto che si era addormentato poco dopo essere salito in auto.
    Un po' si vergognava, Tatsuya, di non aver resistito al sonno: dopotutto era colpa sua se non si sono potuti spostare prima alla loro nuova scuola, il Liceo Hakoniwa, e si erano ridotti a dover partire la mattina stessa dell'inizio del nuovo anno scolastico. Era stata una fortuna che alla fine il liceo avesse mandato qualcuno a prenderli, probabilmente essere tre borsisti aveva i propri vantaggi.
    Mmmh
    Sentì un breve mugugno dalla sua destra; solo allora Tatsuya si accorse che sua sorella Yuno dormiva beata con la testa appoggiata alla sua spalla. Con i capelli un po' arruffati era ancor più carina.
    Con un lieve sorriso guardò un po' più in là verso Sophie: la vide completamente sveglia ed attiva guardare attentamente fuori dal finestrino.
    Buongiorno, Sophie
    Lei si girò di scatto, come sorpresa di aver improvvisamente sentito una voce.
    Buongiorno Tatsu-kun, sei abbastanza riposato?
    Credo di....yaawn...si...
    Risposa Tatsuya sbadigliando e stropicciandosi gli occhi.
    ...anche tu sembri ben riposata...
    A dire il vero non mi sono addormentata nemmeno un momento....ho tenuto costantemente d'occhio la strada...
    Tatsuya si sentì un po' ridicolo, era stato battuto in resistenza da una ragazzina di due anni più giovane, lui che aveva passato gli ultimi quattro giorni costretto a letto.
    Perché hai tenuto d'occhio la strada?
    Per memorizzare la strada che ci riporterà a casa.
    La sua risposta lo colpì molto.
    Non mi importa dove sarò se voi due sarete con me...
    Pensò tra sé e sé. Infatti l'essere stati ammessi tutti e tre alla stessa scuola lo rallegrava molto: era felice di non averle lasciate indietro, era entusiasta di non essersi separato da loro.
    Mentre pensava questo, cominciò a sentire del movimento da parte di Yuno, che si stava svegliando.
    Buongiorno, Yuno.
    Non potreste parlare più piano...?...Buongiorno...
    Si, hai ragione...scusa...
    Yuno aveva iniziato a rassettarsi i vestiti ed a mettersi in ordine i capelli quando l'autista ruppe il suo silenzio autoimposto all'inizio del viaggio per annunciare di essere quasi arrivati a destinazione.




    Dopo neanche quindici minuti si ritrovarono difronte ai cancelli dell'immensa area del Liceo Hakoniwa. Erano le 7:33, mancava poco più di mezz'ora all'inizio delle lezioni ed in quel poco tempo dovevano riuscire a raggiungere i loro dormitori per lasciare la loro roba, indossare la nuova uniforme, ritrovarsi per mangiare velocemente qualcosa in una delle caffetterie dell'area, quindi finalmente dirigersi nelle loro classi.
    Da lontano lessero su una insegna “Maid Cafè”, così decisero di ritrovarsi lì entro quindici minuti, poi si divisero per recarsi ai rispettivi dormitori.
    Tatsuya riuscì in breve a raggiungere l'alloggio che gli era stata assegnato; fuori da questo fece conoscenza con i suoi due compagni di stanza: il senpai Kuro Kamishini della III classe sezione 11 ed il senpai Nizuki Onisaka della III classe sezione 3. Dopo le presentazioni entrarono nella loro stanza, la 202. Entrarono prima Kuro e Tatsuya, seguiti da Nizuki che sfoggiava una espressione assurda. Come colti da una intesa istantanea, Tatsuya e Kuro raccolsero i cuscini e li lanciarono contro il buon Nizuki, che il sembrava dotato di un talento naturale nel fare espressioni allucinanti.
    Trascorsero una decina di minuti a familiarizzare prima di ricordarsi di doversi recare in classe, e Tatsuya ricordò anche dell'appuntamento che si era dato con le sorelle.
    Prese a correre come se non ci fosse un domani per non aggravare ancora di più il ritardo che aveva accumulato. A tempo di record, lasciandosi guidare dall'istinto nella ricerca del percorso più breve, raggiunse il Maid Cafè, davanti al quale lo stavano aspettando Sophie ed una spazientita Yuno.
    Proprio quest'ultima parlò non appena lo vide giungere.
    Ma insomma! Ti pare il caso di fare così tardi?!
    Scusa, mi spiace. È che ho incontrato i miei nuovi compagni di stanza...
    Non finì di parlare: Yuno gli si avvicinò improvvisamente, lo prese per un braccio e cominciò a trascinarlo verso il locale.
    Non addurre scuse, ti abbiamo aspettato per cinque, dico cinque minuti e mi si sono avvicinati a decine per chiedermi se ero una nuova cameriera o se desideravo compagnia. Fa vedere che sei con noi e sbrighiamoci ad entrare, non voglio tardare già il primo giorno.
    Senza potersi opporre, Tatsuya e Sophie seguirono la sorella all'interno del locale.
    Purtroppo la fretta che avevano non permise loro di soffermarsi molto sull'interno del Maid Cafè, fecero una veloce colazione e si diressero subito verso le proprie classi.
    Per fortuna dei ragazzi l'edificio scolastico era molto vicino al cafè, richiedeva pochi minuti per essere raggiunto. Purtroppo nell'edificio riuscirono a perdersi mentre cercavano la sala insegnanti. Quando la riuscirono a raggiungere all'interno vi trovarono i coordinatori delle classi di Yuno e di Sophie, la avevano aspettate per accompagnarle alle loro classi e presentarle agli altri studenti. Purtroppo del coordinatore di Tatsuya nemmeno l'ombra. Sentendosi quasi sconfitto e deriso dalle sorelle, intraprese la ricerca della sezione 11. Giunse davanti la porta già chiusa della sua classe con 15 minuti di ritardo. Bussò un po' incerto.
    È permesso?
    Chi altro c'è ancora?
    Fu la svogliata risposta che ebbe dall'interno.
    Tatsuya aprì la porta e si trovò difronte un giovane insegnante dai capelli arancioni, con gli occhi blu e gli occhiali, indosso un camice da laboratorio. Era seduto alla cattedra, completamente riverso su di essa, la testa alzata quel tanto che bastava a vederlo.
    Scusi il ritardo...
    Tu devi essere il nuovo studente...me ne avevano parlato questa mattina... è per entrambi il primo giorno...vediamo, cosa dovrei fare in certi casi...ah si, presentarti...fà da solo...
    Fece ricadere la testa sulla cattedra, appiattendosi su di essa.
    Piuttosto sorpreso, Tatsuya cercò di mettere insieme una presentazione.
    Ecco...mi chiamo Kamishiro Tatsuya, sedici anni celibe, mi sono trasferito qui grazie ad una borsa di studio dopo che la mia vecchia scuola è stata completamente rasa a suolo. Prendetevi cura di me.
    Concluse con un inchino di circostanza. Poi, incerto sul da farsi, si rivolse di nuovo al professore.
    Ehm...sensei...?
    Kagami. Sensei Kagami. Vai pure a sederti, hai il posto del protagonista, ultima fila alla finestra. Sembra che il tuo banco sia stato preso nei giorni prima dell'inizio del semestre dal club di manga, te ne è stato dato uno sostitutivo.
    Senza proferire parola, Tatsuya prese a muoversi verso il posto indicatogli; quando giunse trovò un banco dall'aspetto logoro, sembrava molto vecchio. Sulla sua superficie c'era scritto qualcosa, lo lesse: “Chi è il morto?”.
    Si sedette, coprì con una mano la scritta e prese a guardare fuori dalla finestra. Era appena arrivato e già aveva la sensazione di essere uno studente in più. Non si era ancora nemmeno guardato intorno. Per cercare di mettersi a proprio agio cominciò a prendere la roba dalla cartella, per dare al banco un aspetto più rassicurante. Senza badarci, tirò fuori qualcosa.
    Una...action figure?
    Era l'action figure del personaggio di un majokko che aveva guardato con Sophie, non aveva idea di come fosse finita nella propria cartella. Con nonchalance la posizionò sul banco e si tuffò nella cartella alla ricerca di altre stramberie.
    Waaaaahh!!
    Alzò lo sguardo e la sorpresa di trovarsi davanti Kagami-sensei con gli occhi che gli brillavano mentre guardava l'action figure lo fece quasi cadere da fermo dalla sedia.
    Ma questa...è Sergeant Senders di Bura-Kura!!
    S-si...è lei..
    Rispose incerto.
    Anche tu lo guardi? È il mio anime preferito. Magari non mi annoierò in classe. Dopo la lezione vieni a cercarmi così parliamo un po' di Bura-Kura
    Kagami-sensei si allontanò, ancora entusiasta della scoperta.
    Un insegnante alquanto interessante...
    Pensò Tatsuya mentre osservava il sensei tornare alla cattedra con un sorriso un po' tonto.
    Hey Kamishiro
    Si girò per la prima volta verso il suo vicino di banco, che ora gli si stava rivolgendo. Era un ragazzo con gli occhi di un giallo più chiaro del suo ed i capelli biondi lunghi fino alle spalle.
    Sembra che tu abbia fatto colpo sul sensei
    Dici? Non so se esserne contento o meno. Comunque chiamami pure Tatsuya.
    Io sono Kouki Akune, membro del club di judo. Avresti dovuto vedere il sensei quando è entrato: stava borbottando qualcosa contro la sorella che lo aveva costretto sotto minaccia a venire a lavoro.
    So bene cosa si prova a dover sottostare ai ricatti delle sorelle.
    Si, ma a lui l'aveva minacciato di bruciargli la collezione di manga.
    Entrambi risero di gusto, risuonando nell'irreale silenzio della classe, ma senza avere alcuna reazione dal sensei, di nuovo spalmato sulla cattedra.
    Continuò per tutto il tempo a parlare con Akune, il quale gli parlò della scuola, delle sue strutture e dei suoi club; lo informò dell'elezione del presidente del consiglio studentesco che si sarebbe tenuta nel pomeriggio e gli parlò della sua cara amica che concorreva per tale carica, una certa Medaka Kurokami del primo anno. Per finire gli indicò alcune personalità interessanti dalla classe, come Aoki Aka, presidente del comitato per la salute, Tsue Kamimutsuru, presidente del club di karate, e Sotsu Tanegashima, asso del famigerato club di nuoto.
    Alla fine arrivò l'intervallo. Akune si recò al club di judo per un impegno con il proprio presidente, così Tatsuya decise di uscire dall'aula per gironzolare un po' per l'edificio e per il giardino esterno, magari gli sarebbe capitato di incontrare qualche persona interessante.
     
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