[CONCLUSA] Che cosa accadrà dall'unione di tanta... ANORMALITA'?!

Ed ecco che comincia anche la mattinata di Goro...no, aspetta, era cominciata da mezzanotte in punto, ora che ci penso, non dormendo, per lui il giorno iniziava con la mezzanotte, non dormiva mai, se qualcuno l'avesse scoperto chissà che paura gli avrebbe fatto...oppure l'avrebbero paragonato ai vampiri di Twilight....per l'amore dell'evoluzione, no!
Tornando alla narrazione...Goro stava facendo i suoi soliti esperimenti, alambicchi qui e li sparsi per la scrivania, strambe sostanze chimiche che lui stesso aveva prodotto e qualche campioncino di sangue, il suo.
Si era tenuto occupato con questa serie di esperimenti dalle otto della sera precedente, non si era ancora fermato, stava ancora sperimentando nuove cose e sostanze sul suo sangue, sangue che continuava a modificarsi, era davvero interessante studiare e sperimentare se stesso, per quanto strano e al limite della follia. I campioni di sangue dovevano essere estratti freschi dopo ogni esperimento, altrimenti non avrebbe avuto delle reazioni sempre uguali, cosa che non poteva permettersi, dunque una siringa gli serviva per forza. Tentò di prendere tale siringa senza preoccuparsi di togliere lo sguardo dal microscopio, non poteva perdersi eventuali mutazioni, e questo fu la causa di un sonoro "CRASH", la siringa si era spezzata a terra, spargendo vari pezzi di vetro qua e la, avrebbe potuto creare lui stesso delle siringhe attraverso il suo corpo, ma avrebbero mutato il suo sangue, dunque non poteva farlo, e per quanto frustrato, con freddezza espresse il suo pensiero.

"...Ora dovrò per forza andare a quell'inutile centro commerciale, speriamo che vendano materiale farmaceutico, più che altro, spero che non mi facciano troppe domande..."

Era passata l'ora di pranzo ed ecco che Goro si alzò finalmente dalla sua postazione, luogo dal quale non si era mai spostato per l'intera notte, lasciando incompiuti i suoi studi, quanto era infastidito in una scala da 0 a "Vorreiromperelatestadeltipochefasiringhecosìmisere"? Lo lascio decidere a voi. Indossò la sua giacchetta, il suo marchio di fabbrica, mise le scarpe e uscì per raggiungere il centro commerciale, accompagnato dalla sua fedelissima freddezza.

Dopo aver sospirato davanti all'entrata del posto, Goro fece il suo ingresso, venendo investito da ogni genere di odore e rumore, quasi quasi attivava Evolution per mandare al diavolo quei due sensi in particolare, ma gli servivano, dunque piano annullato.
Iniziò a girovagare per il posto, cercando in lungo e in largo una farmacia o cose del genere, un bel niente, che bello!

"Possibile che non abbiano messo la farmacia al piano terra?"

Si chiese per qualche istante, ma poi si stufò e decise di salire al primo piano, prendendo l'ascensore, ma non aveva messo in conto tutte le persone che sarebbero entrate dopo di lui, che bella rottura di scatole, ora sarebbe stato costretto a passare 5 secondi pressato nell'ascensore con altre persone...beh, magari erano interessanti.
Non prestò subito molta attenzione a chi lo stava accompagnando in quella salita, prestò invece attenzione all'ascensore che si bloccava, cosa che, per poco, non fece arrabbiare il ragazzo evolutivo...ma che dico, s'era innervosito eccome!

"L'ho sempre detto che la tecnologia non serve quasi a niente! Dannazione!"

Era bloccato in ascensore con altre persone, pressato, aveva lasciato un esperimento incompleto e ora rischiava di beccarsi una doccia gratuita dall'acqua di uno di loro che l'aveva sputata in sua direzione!
Per sua fortuna, Goro evitò la doccia gratis, almeno una difficoltà se l'era risparmiata, lasciando che passasse oltre, e mentre lo spara-docce automatico si preoccupava, lui si limitò a stare fermo e in silenzio, se il pulsante non funzionava, l'unica scelta logica era restare calmi e fermi in attesa che riprendesse a funzionare, ma gli altri non sembravano di quest'avviso, almeno, non il tipo con la giacca e l'altro ragazzo accompagnato dalla ragazza con i capelli neri.

Un ascensore, che bel posto per rimanere bloccati in sette!
Sei soggetti più lui, roba che in futuro potrebbe anche farlo sogghignare, ma non ora, attualmente era innervosito a causa dell'esperimento lasciato in sospeso e del tempo che ci stavano impiegando a far ripartire quell'aggeggio.

"Odio le macchine..."

E questo valeva per tutte le macchine tranne quelle adibite allo studio perché, secondo lui, l'uomo aveva smesso di evolversi proprio a causa delle macchine da lui inventate per evitare le fatiche della vita, mentre lui le considerava solo esperienza per raggiungere un livello evolutivo superiore.
Comunque, passando da questi discorsi a quelli che stavano attualmente svolgendosi nell'ascensore, uno dei presenti si era appena presentato per fare due chiacchiere, giusto per passare il tempo, così facendo mandò all'aria il piano di Goro di rimanere in silenzio in un angolino, seguito a ruota dalla sua accompagnatrice.

Kuro: "Beh, visto che siamo tutti qui e ci rimarremo per un po', che ne dite di fare quattro chiacchiere? Almeno il tempo passerà più in fretta... Inizio col presentarmi, io sono Kuro Kamishini, 19 anni e frequento l'Hakoniwa Academy, piacere di conoscervi!"

Sacchiyuki: "Io invece sono Sacchiyuki Kurohime, anche io ho 19 anni e anche io frequento l'Accademia Hakoniwa e sono una compagna di classe si Kuro. Mi sono iscritta da poco, quindi non conosco molta gente... E non sono nemmeno molto brava nel relazionarmi con gli altri..."

Che coppietta deliziosa, un estroverso e una timida, un abbinamento curioso.
Goro li ascoltò, poco interessato al presentarsi, anzi, poco interessato alla situazione in generale, finché non sentì la presentazione di Zeshin.

Zeshin: "Il mio nome è Zeshin Sakamoto, ho 16 anni e frequento il secondo anno al liceo. Durante il tempo libero mi diverto a fare il mangia fuoco al quartiere commerciale o al parco Hijifu. Purtroppo ho finito il kerosene per gli spettacoli ed in questo centro commerciale c'è un negozio che ne vende."

Un mangia fuoco? Che ci faceva un mangia fuoco in una scuola come quella anzi che in un circo? Goro non lo sapeva e non voleva saperlo, anzi, veramente voleva, ma ci sarebbe stato un momento migliore.
Passati alcuni istanti, anche lui decise di presentarsi.

"...Goro Nishimura, 17 anni, frequento la 2° classe, 2° sezione.."

Freddo e sintetico, anche Goro fece la sua entrata in scena, un'entrata tanto incredibile che avrebbe congelato un ghiacciolo.
Non gli andava di essere euforico, aspetta, non lo era mai, dunque perché iniziare ora?
Finita la sua frase, rimase fermo e in silenzio, aspettando che fosse qualcun'altro a prendere la parola.

Goro non parlava, era zitto e composto, per quanto irritato dalla situazione.
Non aveva motivo alcuno per cui parlare, dunque se ne rimase in silenzio, ascoltando le parole degli altri presenti, parole, a suo avviso, spese inutilmente, nessuno di loro aveva un vero motivo per cui parlare, perché non potevano fare come lui e restarsene fermi ad ascoltare i propri pensieri? Semplice, non erano come lui.
Ascoltò ancora ciò che dicevano, subendo anche l'ultima delle presentazioni, anche l'ultima ragazza si era presentata, Isako Kangae, classe 2° dell'undicesima sezione.

"Le persone sono solite parlare in questi momenti, per passare il tempo o, semplicemente, per distrarsi dalla situazione corrente, a mio avviso è solo uno spreco di fiato..."

Mentre tutti parlavano, questi erano i pensieri di Goro, ovviamente, finché non venne interpellato da Kuro con quella strana domanda.

"...Beh che altro... Ah sì. Tu, con la felpa scheletrosa, hai detto... Goro, giusto? Mi sembri un tipo di poche parole maaaa... Forse non ti trovi bene con le altre persone?..."

Davvero, quella felpa sembrava essere l'unica cosa che lo rendeva diverso da un comune passante, cos'aveva di tanto strano? Vero, aveva uno scheletro umano disegnato sopra, ma cosa c'era di così strano in questo?
Mah, comunque, la domanda era un po' strana a prima pelle, per lui la risposta era troppo ovvia per chiedere.

"Dire che non mi trovo bene con le altre persone è, probabilmente, un eufemismo..."

Una risposta semplice quanto vera, Goro non si trovava bene con la maggior parte delle persone, tutte troppo diverse da lui per "piacergli", soprattutto se comuni umani, mentre lui non lo era. Lasciò uscire questa risposta con la solita freddezza di sempre, non c'era molto da aggiungere, dunque continuò a seguire i loro discorsi, finché Zeshin non gli mise il braccio attorno al collo...diciamo solo che si poteva avvertire nell'aria un forte istinto omicida.
Non gli piaceva essere toccato, non gli piacevano queste effusioni non necessarie, non gli piaceva nulla di quello che aveva appena fatto, no. Dunque, mentre il puzzo di omicidio si dileguava nell'aria, Goro scivolò via da quella "morsa", per poi rimettersi nell'angolo dell'ascensore, appoggiandosi alla parete con le mani in tasca.

"In fin dei conti, nessuno è normale..."

Questa fu la sua fredda risposta, dopodiché si lasciò cullare dal silenzio, momentaneo certo, ma era meglio goderselo finché durava.

Goro era ancora fermo nel suo piccolo angolo di ascensore, perché grande non era di certo, a cercare di godersi il momentaneo silenzio, perché momentaneo? Beh, semplice, gli altri non sembravano amarlo come lo amava lui, anzi, tutto il contrario.
Dopo le sue risposte a quei due, Isako, che stava precedentemente parlando con Sacchiyuki, sbottò di colpo con un discorso basato praticamente su ciò che Kuro e Zeshin gli avevano detto prima e sulle sue risposte nei loro confronti, come se avesse percepito le loro domande come una specie di offesa rivolta a Goro.

"...Che strana reazione...sembra quasi falsata, come se l'avesse esagerata apposta...mah."

E qui non era Goro a dirlo, ma il suo senso da osservatore che gli pizzicava...ok, niente più citazioni, comunque, erano le sue capacità d'analisi a dargli queste impressioni, perché solo di questo si trattava, impressioni.
Finito quel discorso, Goro sperava che fosse anche terminato il chiacchiericcio inutile, ma il suo cervello gli diceva "Non ci sperare", e quando mai sbagliava? Dopo pochi istanti, Kuro le rispose come un dizionario risponde alle ricerche di uno studente, spiegando questo e quello...gli sembrava di rivedere una versione di lui mentre spiegava biologia ad Asako...una versione di lui MOLTO diversa, ovviamente.
Una volta terminato anche quel discorso, Goro sospirò nel suo angolino.

"Anche quando non c'è nulla per cui discutere, sembra che tutti siano in cerca di dibattiti..."

E Goro non era di certo il tipo da unirsi a loro in tutto ciò, anzi, era piuttosto il tipo da lasciarli fare, finché non lo avessero tirato in mezzo, ma per ora non sembrava essere accaduto, per fortuna.
Ascoltò successivamente i discorsi del mangia-fuoco, discorsi sensati, anche Goro stava iniziando a chiederselo, effettivamente.

"Qualcuno ha premuto il pulsante d'allarme?"

Domanda lecita, domanda a cui sapeva già dare risposta, e questa risposta era "No", nessuno aveva ancora premuto il pulsante d'allarme...e lui stava sprecando tempo perché nessuno aveva premuto un pulsante!? Bello!
Non aveva intenzione di aspettare molto prima di ricevere una risposta che già sapeva, dunque, dopo aver sbuffato ulteriormente, per quanto piano, si affrettò a premere il pulsante che avrebbe dovuto dare il segnale d'emergenza, a dire il vero non sapeva nemmeno come funzionasse, sapeva solo che c'era un pulsante da premere in quei casi, allora non sprecò ulteriormente tempo, e lo schiacciò.
"Perdono tempo a discutere di stupidaggini anzi che pensare alle ovvietà...che frustrazione", questo dicevano i suoi occhi, lo dicevano solo quelli, a dire il vero, visto che la faccia, come sempre, rimase completamente immutata.
A quel punto non restava che attendere...attesa che sarebbe anche durata meno, se qualcuno se ne fosse accorto prima.