[CONCLUSA] Nel chiarore della Luna

Antefatto - Parte 2

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    TATSUYA
    Quell'anno la temperatura più elevata della media aveva reso possibile aprire in anticipo la stagione balneare; probabilmente non sarebbe durata a lungo quella condizione, ma fin tanto che c'era chi ne aveva la possibilità aveva ben pensato di approfittarne. Essendo bassa stagione i prezzi delle strutture turistiche ed alberghiere erano piuttosto contenuti e ciò permetteva di poter organizzare delle buone vacanze a bassi costi.
    L'insieme di tutti questi fattori aveva reso possibile anche ai Kamishiro di organizzare all'ultimo momento quella loro vacanza. Riuscirono a trovare un albergo a buon prezzo proprio lì dove erano soliti andare in vacanza con i genitori e questo per loro sembrava essere una cosa di buon auspicio. Fin tanto che i loro genitori erano stati presenti ogni anno nel periodo estivo una bella settimana di mare non gliela toglieva nessuno, era diventata una cosa abituale; purtroppo da quando erano dovuti andare via per il lavoro tale consuetudine era andata persa ed erano tre anni che non facevano alcun tipo di vacanza. Tuttavia i ragazzi avevano mantenuto l'abitudine di acquistare un costume nuovo all'inizio di ogni estate perché sarebbe potuto comunque servire, dicevano, in realtà era per darsi l'illusione di riappropriarsi in qualche modo di un po' della normalità precedente.
    Quella volta però l'aver continuato ad acquistare costumi si era rivelato davvero utile visto che tutti e tre si trovavano almeno con un costume nuovo dell'estate precedente che riusciva ancora a calzare a pennello ed uno ancora accettabile.
    Quel giovedì pomeriggio lo trascorsero preparando i bagagli e facendo i vari preparativi, c'era una grande gioia in casa ed anche una certa soddisfazione visto che si preparavano alla loro prima vacanza organizzata da soli.
    Tatsuya e Yuno stavano già chiudendo i loro bagagli quando Sophie li richiamò.

    Problemi!!

    I due accorsero per vedere cosa fosse successo e si ritrovarono davanti Sophie che stava provando il costume intero con la coda da gatto che aveva comprato in prima media. Oramai era così piccolo e stretto che lei ci entrava appena ed era tremendamente compressa.

    Il problema sarebbe che non riesci più ad entrare in questo costume?

    E non è un problema da poco, adoro questo costume,

    Dovresti avercene almeno altri due che ti stanno bene, prendi quelli.

    Si, ma non sono questo.

    Andiamo, non sei più una bambina, sei diventata troppo grande per indossare ancora un costume del genere.

    Sophie ci pensò un attimo su, abbastanza tempo da poter elaborare un pensiero errato.

    Se dici che non sono più una bambina e sono diventata grande vuol dire che mi sto sviluppando, e quando una si sviluppa il corpo cambia. Intendi dire che mi stanno venendo delle belle curve e che per questo non mi entra più? Grazie sorellona, è un discorso davvero incoraggiante, anche se mi ci vorrà ancora molto per raggiungerti.

    Per una Sophie oltremodo sorridente avevamo una Yuno quanto mai sconcertata.

    C-cosa...? Ma come ci siamo arrivati a questo?

    Non chiederlo a me, io ero già fuori dai giochi quando mi ha chiesto della cuffia da neko girl...

    Ma lei non ha una cuffia da....aspetta un momento, tu già lo sapevi? E non hai cercato di dissuaderla? Ed ancora peggio, non mi hai detto nulla?

    Io so tante di quelle cose che spesso mi dimentico di parlarne. Ma ora andiamo avanti, pensiamo al futuro ed alla nostra vacanza. Sophie sbrigati a preparare i tuoi bagagli, io andrò fuori a prendere un po' d'aria.

    Ehi! Dove scappi? Non ho ancora finito!

    Tatsuya mise in scena una delle sue memorabili fughe e così ritrovò fuori, a percorrere la stessa strada del mattino giungendo fino al punto dove si trovava Yuno. Erano passate molte ore ed il ricordo stava già cominciando ad affievolirsi tanto che si stava facendo indistinguibile da una fantasia; però quegli alberi abbattuti, tutte le bruciature sui tronchi ed i solchi lasciati sul terreno erano reali.

    L'evidenza è questa, è successo davvero. Devo capire, ne ho bisogno. Sento che è mio dovere rassicurarla e guidarla, ma non so cosa fare. Almeno tu parlami, dammi ancora qualche consiglio. Fatti sentire, te ne prego.

    Mosse un accorato appello all'entità che lo aveva aiutato la mattina riuscendo ad ottenere una risposta.

    Cosa vorresti da me?

    Non so cosa fare, vorrei essere d'aiuto a Yuno ma non so come...

    Purtroppo in questo non posso aiutarti, dovrai capire da solo.

    E come?

    Stalle vicino e tutto ti sarà chiaro. È una cosa che solo tu puoi fare.

    Intendi quella abilità?

    La TUA abilità. Cerca di capirlo.

    Questa volta sei abbastanza severa. Anche se non vuoi dirmi il tuo nome, fino ad ora i tuoi consigli sono stati preziosi e li seguirò anche questa volta. In questi giorni starò sempre con lei.

    Non ci furono altre risposte.

    Va bene, ho capito. Torno a casa e smetto di infastidirti.

    Prima di andarsene osservò di nuovo la distruzione lasciata sul posto.

    Certo che è stato davvero uno scempio. Non sarebbe dovuto succedere e non voglio che rimanga questa cicatrice ambientale a ricordo. Al ritorno farò qualcosa.

    Tornò velocemente a casa, dove tutto si era sistemato, ed iniziò a mettere in pratica il consiglio.
    Da dove si trovava non poteva assolutamente vedere quel che stava accadendo nel bosco nel punto dell'evento, ma forse è stato meglio così: anche se avrebbe potuto osservare altre cose strane alla fine si sarebbe solo ritrovato con ancora altre domande alle quali non avrebbe saputo dare risposta.


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    Che noia, potevano almeno fare uno sforzo e cercare di tenermi compagnia.

    Pensava Tatsuya mentre dal suo posto guardava fuori dal finestrino il paesaggio che velocemente passava e cambiava; di fianco a lui le sorelle dormivano beatamente facendosi cullare dal treno che li accompagnava alle loro vacanze. Dato che la distanza tra la loro casa ed il luogo di villeggiatura era abbastanza considerevole e che quindi il viaggio sarebbe stato piuttosto lungo, avevano optato per una partenza di buon ora in modo da non compromettere la giornata di venerdì. O per lo meno Yuno e Sophie non se la sarebbero compromessa visto che, appena messo piede sul treno, si erano prontamente addormentate lasciando così Tatsuya a dover vegliare su di loro, quindi impedendogli di fatto di sfruttare il viaggio per concedersi un po' di riposo. Quattro ore di viaggio che Tatsuya dovette trascorrere praticamente in solitudine, accompagnato solo dal respiro lento e regolare delle sorelle che continuava inesorabile a ricordagli che il lusso del sonno in quel momento gli veniva negato.
    Con una sincronia incredibile, le due si svegliarono proprio quando finalmente giunsero a destinazione, ovvero quando Tatsuya stava sopprimendo l'impulso di lasciarle lì.
    Bagagli in spalla, dal piazzale della stazione presero la corriera che li avrebbe portati in beve in quello che sarebbe stato il loro albergo. Quando arrivarono erano quasi stupiti per lo splendore di quell'hotel a quattro stelle che aveva fatto un prezzo talmente vantaggioso da permettere anche a loro di alloggiarci. Ci sarà di certo qualcuno che ribatterà dicendo che non c'è nulla da stupirsi in un albergo a quattro stelle, che esistono hotel di gran lunga migliori e che la sorpresa e lo stupore sarebbero giustificati solo da sei stelle in su, ma la verità è che i Kamishiro erano dei ragazzi molto modesti. Non che non avessero disponibilità economiche o altro, semplicemente non avevano mai sentito il bisogno di puntare al lusso accontentandosi della funzionalità. Per loro già alloggiare per tre giorni in un quattro stelle era un lusso al quale non puntavano e che non si aspettavano.
    Attraversato lo splendido atrio che da una parte ospitava anche un bel salottino per far conversazione con gli altri ospiti della struttura, vennero gentilmente accolti da una ragazza alla reception.

    Buongiorno, abbiamo prenotato una camera tripla a nome Kamishiro.

    Lei controllò sul suo terminale.

    Si, eccola. Una camera tripla con letto matrimoniale e letto singolo. Stanza 35, terzo piano a destra. Se potreste lasciarmi un attimo i documenti così vi inserisco nel database.

    I Kamishiro consegnarono le carte d'identità e presero le chiavi che lei stava porgendo.
    Mentre si stavano dirigendo verso la loro stanza Yuno sembrava avesse una qualche preoccupazione.

    Cosa ti prende?

    Ecco...tu lo sapevi che ci sarà un letto matrimoniale? Voglio dire, lo hai chiesto tu?

    Veramente non ho specificato,ho solo chiesto una camera tripla ma non ho detto come volevo i letti. Probabilmente al telefono hanno pensato che fossimo una coppia di sposi un vacanza con il figlio.

    Una coppia di s-s-sposi?

    Chissà però, potrebbe anche essere confusa la ragazza alla reception ed in realtà ci sono tre singoli

    Con un matrimoniale due di noi dormirebbero insieme, qual è il problema?

    Tatsuya non riusciva a trovare una risposta, mentre Yuno abbassava lo sguardo.
    Entrarono nella camera e videro che c'era effettivamente un letto matrimoniale ed oltre a questo un letto da una piazza e mezza. Sophie si fiondò subito su quest'ultimo.

    Questo lo prendo io, tutto questo spazio per me lo voglio.

    La velocità con la quale se ne era appropriata non aveva dato il tempo a nessuno di far nulla e questo era andato a scombinare i piani.

    Aspetta, non sarebbe meglio se tu dormissi con Yuno ed io prendessi quello singolo?

    Non è singolo, è ad una piazza e mezza. E poi l'ho scelto io per prima, saresti dovuto essere più rapido.

    Ad un tratto le venne uno strano ghigno e mise su la sua faccia furba mentre cercava di prendere un atteggiamento noncurante.

    Se proprio vuoi stare in questo letto puoi sempre dormire con me. Non dovremo nemmeno preoccuparci del caldo visto che c'è il condizionatore, potremo stare appiccicati tutta la notte.

    Mentre parlava continuava a mandare occhiatine in direzione della sorella e fu quasi soddisfatta vedendo che questa non si fece attendere per una risposta.

    N-non sarebbe appropriato. Non potete dormire insieme, soprattutto non in così poco spazio. C-come sorella maggiore non lo posso permettere.

    Questa risposta non fece altro che aumentare l'aria di sfida di Sophie.

    Vorresti dire che se passasse la notte con la sua bella sorellina non riuscirebbe a trattenersi e mi salterebbe addosso?

    Si portò le mani sulle guance assumendo una espressione di finto scandalo e scuotendo la testa.

    Aaww! Saresti così audace Tatsu-kun, ma non si può, siamo fratelli e sarebbe sbagliato! Ma sono sicura che riusciresti a trattenerti, mi fido di te.

    Si, ma sono io che non mi fido di te...

    Neanche il tempo di finire che Yuno lo aveva afferrato per un braccio.

    No, Tatsuya me lo prendo io. Ho deciso.

    Sophie gonfiò le guance in segno di disappunto.

    Uffa, lo volevo io. Sei prepotente.

    Aspettate, ma da quando in qua sono diventato un oggetto da passarsi?

    Da quando non hai espressamente richiesto tre letti singoli. Ed ora andiamo a mangiare qualcosa così poi andremo a prendere il nostro primo Sole.

    E così fecero, seguendo le disposizioni di quella che sembrava essersi autoproclamata leader per la vacanza.


    Legenda:

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    Mangiarono una cosa molto leggera direttamente alla caffetteria dell'hotel per non perdere molto tempo, nonostante il personale si fosse prodigato in consigli su buoni ristoranti dove mangiare bene ad a prezzo ridotto; ma in quel momento a loro non importava tanto di mangiare qualche leccornia quanto più di andare a rilassarsi in spiaggia. In pochi minuti infatti si ritrovarono con le loro borse da mare per la strada che portava alla spiaggia.
    Lungo il tragitto le ragazze parlavano fittamente, ma Tatsuya sembrava non sentire quel che dicevano, stava cercando di portare la sua attenzione alla percezione di qualche informazione proveniente da Yuno, sperava di riuscire ad ottenere di più se la avesse osservata in un momento di distrazione, ma non sembrava che stesse avendo molto successo. Ad un tratto si rese conto che da lui, come anche da Sophie, c'erano alcune informazioni che non riusciva a recepire, dati mancanti in confronto a quelli percepiti da altra gente. Tatsuya finì per stare in silenzio assorto nei suoi pensieri fino all'arrivo in spiaggia. In effetti non passò proprio molto tempo visto che il loro albergo era alquanto vicino al mare.
    Si erano affrettati cosi tanto ad uscire che non avevano nemmeno indossato i loro costumi, quindi dovettero andare a cambiarsi alle cabine. Tatsuya ci mise molto poco per essere pronto, così si ritrovò ad aspettare le sorelle fuori dalle loro cabine.
    La prima ad uscire fu Sophie nel suo costume due pezzi rosa che sembrò riscuote un buon successo anche tra gli altri presenti.

    Che te ne pare?

    Sophie piroettò graziosamente per permettere al fratello di poterla vedere meglio.

    Davvero molto carina, ti sta benissimo.

    Lei sorrise compiaciuta.

    Teheh! Anche a te stanno bene quei mutandoni blu.

    Woah?!

    Si guardò come sorpreso di tale giudizio.

    Ecco...sarebbero dei boxer...ma grazie...comunque, che fine ha fatto Yuno?

    Dovrebbe uscire a momenti. Infatti, eccola!

    Proprio in quel momento la porta della cabina di Yuno si era aperta e Tatsuya quando la vide rimase senza fiato. La pelle così morbida e liscia, l'armonia di quel corpo avvolto dal bikini rosso e bianco, il leggero rossore delle gote causato dal caldo e dal leggero imbarazzo. Erano tre anni che non la vedeva in costume da bagno ed ora si notava chiaramente tutto il tempo che era passato.
    Lei incrociò le braccia e poi con una mano cominciò a toccarsi dietro al collo guardando in basso con una certa insicurezza.

    C-come sto?

    Tatsuya si costrinse a riprendersi per poter articolare una risposta che avesse un senso.

    Sei meravigliosa.

    Il rossore sulle sue guance si fece più vivo.
    Fu a quel punto che Tatsuya si reso conto che le due, soprattutto Yuno, avevano attirato su di loro gli sguardi di tutti i ragazzi presenti in quel momento: sia che fossero da soli o in compagnia delle loro ragazze, tutti le stavano guardando.
    Quasi trascinando per mano Sophie, raggiunse Yuno e le abbracciò avvolgendo le spalle di entrambe.

    Siete entrambe fantastiche e siete MIE!

    Un po' confuse per quel comportamento e quelle parole, si lasciavano condurre via da Tatsuya mentre lui si guardava alla spalle con un ghigno sinistro ed uno sguardo che era una minaccia vivente, quasi a mettere bene in chiaro che tutti quegli altri non dovevano nemmeno pensarci.
    Non erano riusciti a contattare un lido per prendere un ombrellone, così per evitare di improvvisare all'ultimo istante e per risparmiare qualcosa avevano optato per una spiaggia libera, quindi continuarono a vagare per la spiaggia fino a quando non trovarono un posto che a loro non dispiacesse, uno abbastanza vicino alla riva nel quale non c'era rischio che qualcuno vi passasse in mezzo. I due maggiori iniziarono a sistemare la roba ed i teli per stendersi al Sole, ma Sophie non voleva aspettare, era troppo ansiosa di entrare in acqua.

    Dai,andiamo a fare il bagno!

    Vai pure avanti, ti raggiungiamo subito.

    Sophie si diresse velocemente verso la riva e cominciò a giocare sul bagnasciuga. Non si può certo dire che passasse inosservata. Quasi subito le si avvicinarono due ragazzi sui 16-17 anni, molto probabilmente in spiaggia per sfoggiare i risultati ottenuti in palestra, che iniziarono la loro manovra d'abbordaggio. Quando quelli iniziarono a farsi più diretti e quasi insistenti verso una ragazzina ancora così esile e sembravano sul punto di instaurare un forzato contatto fisico, Tatsuya era sul punto di scattare verso quei molestatori, ma venne trattenuta da Yuno che, sorridendo, gli fece.

    Aspetta, non serve il tuo intervento.

    Il tempo di voltarsi di nuovo verso Sophie e vide quei tizi sulle ginocchia che chiedevano perdono.Tatsuya sembrava confuso.

    Hei, ma cosa è successo?

    Come vedi sa cavarsela anche da sola.

    Tatsuya sorrise soddisfatto e si fece ricadere sulla sabbia a braccia larghe.

    Hai ragione....ma anche se negli ultimi giorni ne ho avuto prova, devo ancora abituarmi alla sua straordinarietà...

    Girò la testa per guardare Yuno: lei era seduta e sembrava avere uno sguardo leggermente assente, come se fosse ancora concentrata su qualche altra cosa.

    A proposito, tu come...?

    Sto bene...da ieri mattina non si è ripresentato più in nessuna forma...

    Non hai provato a...?

    No...non ne ho avuto il coraggio...non voglio che...

    Se dovessi di nuovo farti sopraffare da una emozione negativa, cosa farai?

    Lei abbassò lo sguardo, sembrava profondamente triste.

    Tatsuya....io...ho paura...non so cosa mi stia succedendo...non è normale quella cosa...

    Sembrava che fosse sul punto di piangere. Tatsuya si mise anche lui seduto, tirò a sé la sorella e la strinse forte tra le braccia.

    Non preoccuparti, andrà tutto bene. Qualunque cosa sia è una parte di te e non devi temerla, sono sicuro che imparerai a controllarla. Non ti lascerò da sola in questo, insieme riusciremo a capire, E poi, non sei l'unica alla quale stanno accadendo cose strane.

    Cosa significa?

    Ne parleremo meglio questa sera, ora credo sia meglio raggiungere Sophie prima che traumatizzi qualche altro ragazzo.



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    Trascorsero un pomeriggio molto piacevole nel quale si divertirono davvero molto, ma si sa che quando ci si diverte il tempo sembra passare ancor più velocemente così fu sera prima che se ne potessero rendere conto. Si cambiarono di nuovo e fecero il tragitto inverso per tornare all'albergo. Una volta in camera si fecero a turno un bel bagno, o una doccia se uno preferiva, per poi andare insieme in un ristorante consigliato dal personale alberghiero per la cena. Quando arrivarono nel locale erano tutti e tre davvero tranquilli, ma più passava il tempo e più l'atmosfera diventava tesa e questa volta non perché in molti fraintendevano, viste le confidenze, il legame che univa i tre, tanto che alcuni sembravano complimentarsi con chiari gesti per l'abilità di Tatsuya di essersi portato in vacanza le sue due ragazze. Questa volta era l'idea del discorso che avrebbero fatto più tardi a portare una pressione maggiore man mano che il tempo passava e che quindi si avvicinava. Tutta la pressione e la tensione si concentrava tra Yuno e Tatsuya, ma era colta anche da Sophie che per tutto il tempo era stata molto più tranquilla del solito. Quando arrivò il momento di andarsene non sembrava affatto che fossero alla fine dalla prima giornata del loro week-end.
    Appena fuori dal locale decisero di passeggiare un po' come a ritardare un momento irrazionalmente temuto. Passeggiavano per i viali alberati sotto un cielo illuminato da una luna crescente quasi alla fine del suo ciclo. Più di qualche persona era presente e tutte sembravano godersi la bella serata.
    Camminando in silenzio passarono di fianco ad un parco scarsamente illuminato e senza bisogno di parlare si addentrarono nella sua penombra.
    Qualcuno che si divertiva li vide e li incitò scherzosamente urlando un “Vai così, fratello!” che i due maggiori sentirono appena.
    In breve Tatsuya e Yuno si trovarono seduti sull'altalena dondolandosi leggermente, mentre Sophie davanti a loro tentava di fare la verticale. Solitamente la avrebbero fermata perché così facendo si sarebbe sporcata e lei aveva da poco fatto il bagno, ma quella sera erano concentrati su altro, su un argomento che non sapevano bene come affrontare. In quel momento anche la strana abilità di Tatsuya sembrava che fosse disattivata, come se dovesse cavarsela con in propri mezzi, come avrebbe fatto fino a qualche giorno prima.
    Dopo qualche minuto passato a fissarsi le scarpe, i due esordirono insieme.

    Senti... Ecco...

    Si zittirono nuovamente entrambi, ma poi Yuno, sapendo che il fratello non la avrebbe interrotta, continuò.

    Riguardo a...quello che mi hai accennato oggi in spiaggia...hai detto che ne avremmo riparlato in serata...

    Si, è così. Però prima dimmi: perché sei così nervosa?

    T-ti sembro nervosa?

    Lei continuava a giochicchiare con i propri capelli fissando ancora il suolo, evitando qualsiasi contatto visivo.

    Non riesco...a non esserlo. Continuo ad avere negli occhi l'esperienza di ieri, ciò che ti ho fatto in quello stato...a proposito...

    Improvvisamente il suo sguardo si era acceso, come se avesse per la prima volta messo a fuoco qualcosa di importante che aveva colpevolmente ignorato in precedenza.

    ...cosa ti è successo di preciso? Eri davvero mal ridotto e poi ad un tratto non avevi più nulla. Non so perché non lo avevo ancora notato, ma è...

    ...strano, vero? L'ho detto che non sei l'unica alla quale accadono cose non proprio normali. Ma andiamo con ordine. Voglio iniziare da Sophie.

    Anche lei?

    Negli scorsi giorni ho detto più volte che è incredibile, cosa credi che me lo facesse dire?
    Ecco...il suo apprendimento accelerato?

    Si, quella è la caratteristica principale per la quale anche io la trovavo straordinaria. Più che un apprendimento è l'abilità di riuscire a replicare qualunque movimento abbia visto almeno una volta. Ma c'è dell'altro. Sophie, vieni un attimo qui.

    La ragazzi si avvicinò, fino ad allora aveva continuato a stare in verticale sulle mani.

    Fino ad ora sei stata impegnata in una attività piuttosto faticosa, vista anche la tua costituzione. Ti senti stanca?

    No, affatto Tatsu-kun. Perché ti preoccupi per me proprio in questo momento?

    Puoi controllare i fiori e l'erba lì dove ti sei esercitata?

    Lei prontamente eseguì.

    Hei! Ma qui i fili d'erba sembrano appassiti! Tutt'attorno sono in salute, ma proprio dove sono stata io no.

    Proprio così. Questa è la tua capacità speciale: ricaricarsi con l'energia altrui.

    D-dici sul serio?

    Yuno era incredula, non riusciva a credere che anche la sorellina potesse avere una situazione paragonabile alla sua.

    Si. E questa è una capacità che può essere spaventosa soprattutto se non si è consci di averla.

    Ma io già lo sapevo...

    Poche parole, quelle di Sophie, ma che erano sembrate una cannonata.

    Eh? Che?

    Sono alcuni mesi che mi sono accorta di questa cosa, ma per imparare a controllarla mi ci è voluto davvero molto tempo. Anche ora non sono molto abile, tanto che se perdo la calma non riesco ad usarla, ma oltre ed assorbire posso anche infondere energia.

    Hai già sperimentato per conto tuo? Non avevi paura?

    Perché mai? Ho sempre sognato diventare una maghetta e quando ho scoperto di avere comunque un potere sono stata al settimo cielo per la gioia.

    Un potere magico...

    Ok, devo aggiornare la mia idea della tua straordinarietà...

    Gli ho anche dato un nome, anche se mi mancava la frase descrittiva.

    Un nome al potere? E come lo hai chiamato?

    Disporre dell'energia altrui, è il Protos Heis!

    Disse con una espressione trionfante.

    E che cosa significa?

    Non lo so, è solo che mi piace come suona. Protos Heis!...Protos...Heis!!...

    Continuava a ripeterlo con vari toni ed ogni volta provando una posa diversa.
    Tatsuya, alquanto allibito per quel che stava vedendo, si rivolse a bassa voce a Yuno.

    Forse è a causa di questo che è così...

    Io davo la colpa agli zuccheri tanto che sono arrivata ad eliminare da casa i dolci e le bibite gassate.

    In realtà avevamo una scorta segreta di questi...

    Voi cosa?!

    Non potevamo rinunciare anche ai biscotti al cioccolato. Quei fiocchi d'avena integrali non hanno certo lo stesso sapore nel latte e non potevamo certo mangiarci le gallette di riso per merenda.

    Ma....ma...non posso crederci! È inconcepibile! Qualche volta potevi anche condividere...

    E come potevo? Era diventata il nemico del saccarosio.

    Forse hai anche ragione...

    Tatsuya la guardò attentamente per poi scoppiare a ridere.

    P-perché ridi?

    Perché finalmente mi sembri più tranquilla. È cosi che ti voglio vedere. Perché quando sei così...

    Prima di poter finire la frase venne interrotto da Sophie, tornata finalmente normale.

    Come mai sai di quella cosa? E poi perché ne stiamo parlando tutti insieme, i supereroi non svelano mai in pubblico i loro poteri...

    Si, ma tra supereroi i poteri si conoscono.

    A-a-anche voi? Anche voi? ANCHE VOI?!?!?

    Si, ma non urlare.

    Non ci credo! Siamo una famiglia di supereroi!!

    Oramai stava per partire, la sua mente aveva iniziato a viaggiare in modo incontrollabile.

    Ma come è venuta fuori questa storia dei supereroi?

    Non chiedermelo, ne so quanto te....

    Ma voi cosa sapete fare?

    Era rinsavita incredibilmente velocemente.
    Yuno non sapeva come rispondere alla domanda visto che lei stessa non sapeva molto bene cosa fosse in grado di fare, così ci pensò Tatsuya a venire in suo aiuto.

    Yuno è in grado di controllare e manipolare le cariche elettriche, quindi teoricamente anche i campi elettro-magnetici. È meravigliosa

    Wow! Ma è un potere come quelli che si vedono nei manga! Fantastico!

    Ma Yuno era stupita per come quella stranezza era stata velocemente classificata.

    Scusa Tatsuya, ma tu come fai a dirlo così con certezza? Io stessa non ho alcuna idea di quale sia il funzionamento e tu descrivi anche un effetto potenziale?

    Perché, cara sorellina, riuscire a spiegare i vostri fa parte del mio potere: l'acquisizione delle informazioni da una persona.

    Alla fine quella del suo potere era stata la spiegazione più confusa e meno comprensibile.

    Ok ho capito, serve un'applicazione pratica. Sophie dovrai ancora farmi un favore....

    Dette le spalle a Sophie e chiuse gli occhi, facendoli ben vedere da Yuno.

    Ora fa qualche movimento, uno qualsiasi.

    Lei iniziò a rieseguire una strana danza che aveva visto da sola in un documentario e Tatsuya prese ad eseguire i sui esatti movimenti senza avere la possibilità di vederli. Anzi, sembrava che addirittura fosse leggermente in anticipo su Sophie. Quando finì riaprì gli occhi fiducioso che Yuno avesse finalmente capito, ma purtroppo la ritrovò ancora piuttosto dubbiosa.

    In pratica...cosa fai? Sai fare qualsiasi ballo?

    Ehm...no...è leggermente diverso...eheheh....

    Pensava che quello fosse uno scherzo, ma con una certa delusione vide che faceva sul serio.

    Come posso metterlo....in pratica è come se acquisissi qualunque tipo di informazione sugli altri proprio come se fossi in loro. Posso leggere le loro emozioni, ottenere dati sul loro corpo, percepire i desideri e le intenzioni. Il tutto solo stando in loro presenza.

    Q-quindi l-leggi le persone?

    Chiese Yuno con un certo spavento.

    Si, in un certo senso.

    Q-quindi hai letto anche me? Sai quello che penso e che provo? C-come hai potuto farlo?

    Sembrava sconvolta dall'idea che il fratello avesse potuto scavare nel profondo della sua anima per apprendere cose che non avrebbe mai dovuto sapere, ma la realtà era ben diversa.

    Non l'ho mai fatto. Non ti ho mai letto dentro.

    Come posso crederti? Non avrei modo di sapere se quel che dici è vero.

    Se ti stessi leggendo dentro non credi che avrei evitato di dirti una cosa che sapevo ti avrebbe fatto preoccupare?

    S-si....allora davvero non lo hai mai fatto?

    Anche volendo non potrei. Sembra che ci sia qualcosa che mi impedisce di accedere a te ed a Sophie, come uno schermatura che mi esclude. Il massimo è leggere i movimenti. Non ho idea del perché.

    Ma se il tuo potere è davvero questo, come hai fatto quella volta a....salvarti?

    Tatsuya non sapeva come rispondere, quello era per lui un mistero nel mistero. Si fece serio ed abbassò lo sguardo.

    Non lo so. Credo quella volta di essere stato salvato...

    Da chi? Non c'era nessuno oltre a noi.

    Stava per rispondere, ma da dentro di sé sentì una voce.

    u>Non puoi dirlo, non ora.

    Non lo dirò.

    Qualcosa c'era, ma non lo so spiegare.

    In fin dei conti quella ammissione altri non era che la verità. Non sapeva davvero cosa fosse successo, chi lo avesse aiutato e come ci sia riuscito. Dai suoi occhi si vedeva che era ancora molto affranto per questo.

    Qualcosa che continua ad aiutarmi e che mi rende in grado di fare ciò di cui io non sono capace...

    Parole che gli causavano una grande sofferenza. Si sentì ad un tratto posare da Yuno una mano sul capo, chino per nascondere la sua espressione triste, ed iniziò ad accarezzarlo dolcemente.

    Sembri davvero confuso, probabilmente la tua situazione è ancora più assurda della mia. Ma non abbatterti, qualunque cosa accada avrai me al tuo fianco.

    Ed anche me, anche me!

    Sentire quelle parole colpì molto Tatsuya che alla fine non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire qualche lacrima che si asciugò subito con la mano.

    <b>È buffo, credevo che sarei stato io a darvi forza ed invece...come al solito non sono in grado di fare nulla da solo...


    Vedrai che insieme riusciremo a fare tutto, anche a venire a capo di questi nostri...poteri...

    Tra i due stava iniziando ad instaurarsi una strana atmosfera, per un momento entrambi si persero nei loro occhi, come se non si fossero mai visti e si stessero incontrando per la prima volta in quell'istante. Ci pensò Sophie, alquanto infastidita dalla cosa, a spezzare il sentimento di quel momento.

    Allora, ora che sappiamo tutto questo cosa facciamo?

    Tatsuya e Yuno trasalirono entrambi contemporaneamente.

    Ehm...ecco....a si, giusto...dovremo riuscire a capire meglio gli effetti di queste abilità esercitandoci...soprattutto Yuno dovrà riuscire a controllare la sua. Sempre che lo voglia ancora fare.

    Si, lo vogl...ehm...certamente. Però quando torneremo a casa, non roviniamoci questa vacanza.

    Hai ragione, faremo come dici tu.

    Perché ora vi comportate così? Certo che siete proprio strani...

    E dopo essere stati incredibilmente ripresi da Sophie, tutti e tre decisero di tornare in albergo. Lì ci fu una strana tensione quando dovettero andare a letto, con Tatsuya e Yuno che non si decidevano ad entrare e continuavano a guardarsi imbarazzati, finendo poi per dormire tutti e tre nello stesso letto con Sophie nel mezzo. Dal successivo si sarebbero goduti semplicemente due giorni di vacanza quanto più possibile normali.



    Legenda:

    Narrato
    Parlato Tatsuya
    Pensieri Tatsuya
    Voce interiore
    Parlato Yuno
    Parlato Sophie
    Parlato Altrui

    Yuno Kamishiro
    Yuno Cheria Kamishiro

    Sophie Kamishiro
    Sophie Kamishiro


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    I due giorni passarono velocemente, le loro normali vacanze stavano per volgere al termine. Il sabato era stato un giorno molto intenso, nel quale avevano trascorso davvero molto tempo in spiaggia come se avessero avuto la certezza che molto probabilmente non ci sarebbero potuti tornare per molto tempo; non toccarono più il discorso di quei loro poteri, avevano deciso di rimandare il tutto a quando sarebbero tornati a casa. Anche lo strano imbarazzo che si era venuto a creare tra Yuno e Tatsuya il primo giorno e poco a poco era stato superato per tornare a quelli che erano gli equilibri di sempre. La domenica era un giorno alquanto doloroso, visto che la camera era prenotata solo per le due notti precedenti, quindi sarebbero dovuti partire il pomeriggio stesso. Tuttavia, quando stavano per lasciare l'albergo, vedendo gli sguardi un po' malinconici delle sorelle, Tatsuya avanzò la proposta.

    Sentite, che ne dite se restiamo qui un altro po'?

    Lo sai bene che il nostro treno parte solo due volte al giorno da qui, se ci tratteniamo ancora finiremo per perderlo e dovremmo aspettare il successivo in stazione fino a domani mattina.

    Ma oramai siamo qui, lasciamo i nostri bagagli in un deposito e godiamoci la giornata qui.

    E per dormire?

    Non avete mai desiderato trascorrere la notte in spiaggia sotto la luce della luna, ascoltando il rumore del mare?

    Le due sorelle si guardarono alquanto tentate da quella prospettiva, poi presero una decisione di comune accordo scambiandosi un singolo sorriso.

    Si, ci piacerebbe.

    Con la ritrovata felicità riuscirono a passare uno splendido fine giornata attraverso la città, cercando di non farsi scappare nessuna delle possibilità che offriva. Quando alla fine fu tarda sera seguirono i piani e si diressero sulla spiaggia. Di notte era tutto davvero diverso, l'atmosfera era completamente mutata, l'energia e la confusione della versione diurna avevano lasciato posto alla grande tranquillità e pace di una spiaggia quasi deserta, occupata solo da poche persone anch'esse attirate dal nuovo ambiente. Dal cielo una luna piena guidava i loro passi mentre cercavano una zona completamente vuota dove fermarsi.
    Sophie camminava allegra precedendo gli altri due che si attardavano leggermente in una lenta e silenziosa passeggiata per assaporare il più possibile quell'atmosfera. Ad un tratto Yuno ruppe il silenzio.

    Sai, oggi mi sono davvero divertita. Da essere il più triste è diventato il giorno più bello. Sono davvero felice che siamo rimasti.

    Ne sono contento. Lo sai che la mia felicità dipende direttamente dalla tua.

    Quando la guardò si dovette fermare per lo stupore.
    La luce lunare illuminava il suo volto felice che sembrava quasi trasfigurato, i suoi occhi avevano preso dei riflessi nuovi ed insoliti. Sembrava una creatura meravigliosa proveniente da un altro mondo, in quel chiarore la sua bellezza era quasi divina.

    Cosa mi sta succedendo? Anche se la guardo sempre, è come se questa fosse la prima volta che la vedo veramente. Lei non è semplicemente Yuno, è la mia Yuno.

    Senza che se ne accorgesse lo sguardo di Tatsuya si era spostato sulle sue labbra,stava parlando ma non la sentiva, osservava solamente il loro movimento ed i fremiti che sporadicamente le coglievano; improvvisamente gli erano tornate le sensazioni che aveva avuto il venerdì.

    C-che hai?

    Dall'improvviso rossore ed imbarazzo che la aveva colta si capiva che lei stava pensando lo stesso.
    La mente di Tatsuya stava iniziando a perdere parte della lucidità, si stava colmando unicamente dell'immagine di lei, non aveva altri pensieri. Stava cominciando ad essere colto dall'impulso di avvicinarsi ancora, ed ancora, ma cercava di resistere il più possibile, sentiva che avrebbe rovinato tutto. Eppure Yuno stava socchiudendo gli occhi, si stava preparando. Tatsuya fece lo stesso. Era tutto così improvviso, così inaspettato, era così irreale. Erano vicinissimi, riuscivano a sentire il respiro dell'altro, si stavano quasi sfiorando ma titubavano, non trovavano la decisione per congiungere finalmente le labbra.

    Che dite, qui va bene?

    A strapparli a quel momento ci pensò la voce di Sophie. I due aprirono gli occhi e si resero conto di quanto vicini si trovassero e di quel che stavano per fare. All'instante, imbarazzatissimi, allontanarono le teste volgendo lo sguardo in direzioni opposte.

    Ehm...ecco...

    S-si, direi che qui va bene....

    Il tipo di risposta non sembrava aver soddisfatto appieno Sophie.

    Certo che siete strani questa sera, cosa vi prende?

    I due, credendo che prima fossero stati visti, erano nel panico più completo.

    Strani? No, non mi sembra...sono sempre la solita, è tutto normale....

    Infatti. Anche a me non sembra di essere diverso. Non so proprio a cosa tu ti riferisca...e prima stavano solo...

    Non abbiamo fatto niente, stavamo solo camminando....

    Sophie ancora non sembrava soddisfatta, c'era qualcosa che continuava ad incuriosirla.

    Va bene, però....è tutta la sera che vi tenete per mano...

    Subito guardarono e videro che avevano le mani intrecciate. All'istante si lasciarono spaventati.

    Ecco, così va meglio. Allora sediamoci qui!>

    Un po' tranquillizzato perché lei aveva smesso di indagarli, Tatsuya si rivolse a Yuno con un sussurro appena udibile.

    Ma cosa ci sta succedendo?

    Zitto! Non parliamone nemmeno. Sediamoci con Sophie e dimentichiamo tutto.

    E così fecero: la raggiunsero, si sedettero mettendo lei in mezzo per evitare il rischio di essere di nuovo catturati dall'atmosfera di quella serata, poi si distesero.
    Ora tutti e tre giacevano sulla sabbia, gli occhi chiusi per concentrarsi unicamente sulla voce del mare, da lontano si sentiva il chiacchiericcio delle persone di ritorno dalle loro serate. Tatsuya si era completamente rilassato ed era quasi sul punto di addormentasi sulla sabbia quando cominciò ad avere una sensazione. Poi lo avvertì con più chiarezza: si diede un improvviso e forte slancio all'indietro, poggiando le mani poco sopra le spalle, rimettendosi in piedi con una capriola nello stesso istante che un forte pestone colpiva esattamente il punto dove era sdraiato prima. Le due ragazze si alzarono subito e videro che avevano compagnia: davanti a loro si paravano dieci persone dall'aria ostile che sembravano appena uscite da un raduno di body builder. Tra di loro c'erano anche i due che un paio di giorni prima avevano avvicinato Sophie, la superiorità numerica gli aveva dato coraggio.
    Tatsuya si rimise compostamente in piedi e si sistemò i vestiti ostentando quanta più freddezza e sicurezza possibile.

    Chi siete?
    Quello che aveva tentato il precedente colpo prese la parola.

    Non ha importanza.

    Che cosa volete da noi?

    Da voi non vogliamo nulla, ci sono già stati donati un bel po' di motivi per darvi una bella lezione.

    Si levò un'altra voce dal gruppo.

    Però sarebbe un peccato non provare almeno una volta queste bellezze prima del trattamento.

    Questo, un armadio dai capelli rossi che con quella frase aveva ottenuto i consensi dei suoi compagni, cominciò ad avvicinarsi, gonfiando i muscoli palestrati per rendersi ancor più imponente di quello che già era e darsi un'aria ancor più minacciosa. Le ragazze si nascosero spaventate dietro Tatsuya, abbracciate l'un l'altra e tremanti. Tatsuya era impassibile, quasi glaciale.

    Ti sconsiglio vivamente anche solo di provare a sfiorarle.

    Il rosso, ormai a ridosso dei tre, si mise a ridere a gran voce.

    Ma sentitelo! Ma chi si crede di essere? Forza, massacriamo quest'idiota e poi spassiamocela con le bimbe, vedrete che non se ne lamenteranno. Io mi prendo questa rossa.

    Allungò la mano per cercare di afferrare Yuno. Tatsuya con un movimento fluido gli fermò la mano bloccandogli le dita, poi gliele piegò all'indietro molto forte ed in modo innaturale; se sentì un forte crack ed il rosso ritrasse la mano urlando dal dolore.

    Io ti avevo avvisato

    Sei un bastardo!!

    Trattenendo le lacrime, cercò di colpirlo con un pugno; Tatsuya lo intercettò con il proprio. Si udì un rumore tremendo, come di ossa che si frantumano. Tatsuya rimase a guardare il rosso che si contorceva a terra dal dolore, poi disse con una nota di disappunto:

    Dilettanti...

    I due che avevano avuto a che fare con Sophie scapparono via urlando.

    Dunque, ne restano sette...

    Tatsuya si guardò intorno, poi sospirò.

    Che seccatura...

    Si voltò verso le sorelle; loro ricambiarono lo sguardo e, vedendo il volto sicuro di Tatsuya, la paura nei loro occhi sembrò diminuire.

    Non ci vorrà molto.

    Iniziò a camminare verso il gruppo di aggressori, ma dopo il primo passo si sentì tirare la manica.

    A-aspetta...!

    Yuno lo stava trattenendo e sembrava che stesse cercando il coraggio dentro di sé per parlare.

    V-voglio aiutarti a-anche io!

    Tatsuya continuò a guardarla in silenzio; lei abbassò lo sguardo, un po' imbarazzata.

    I-io...non voglio essere protetta per sempre...n-non voglio aver paura..

    E non dovrai mai averne. E poi, con delle emozioni negative rischieresti di friggerci tutti.

    Riuscì a strapparle un sorriso.

    Hai con te il tuo equipaggiamento?

    Certo...

    Estrasse dalla borsa il suo astuccio di cuoio con i coltelli da lancio e se la posizionò sul fianco sinistro.

    Forse sarò un irresponsabile, ma sento che per te questa cosa è importante e non ho il diritto di costringerti a restarne fuori. Cerca solo di mirare punti non vitali per rallentarli, come le spalle, non preoccuparti d'altro.

    Sophie, che fino a quel momento era stata in silenzio, prese la parola.

    Anche io voglio combattere, Tatsu-kun! Voglio darti una mano contro questi prepotenti.

    La freddezza glaciale di Tatsuya si sciolse di colpo.

    Non avevo dubbi. Bene, questa sarà la prima volta che i Kamishiro scenderanno in campo. Sbarazziamoci di questi balordi!

    Si sentì un battere di mani. Quello che sembrava essere il leader, il tizio che aveva parlato per primo, un uomo biondo di media statura e dall'aspetto più normale del gruppo, stava applaudendo con scherno.

    Ammirevole, appassionato, questo quadretto familiare mi ha fatto quasi commuovere. Tuttavia siamo qui per eliminarvi e cerchiamo di fare alla svelta che non ho molto tempo.

    Si rivolse ai suoi.

    Forza, prendiamoli!

    Cominciarono ad avanzare tutti insieme, già pregustando la loro ricompensa, fino ad accerchiare i ragazzi. Era una situazione terribile. Ma nel cuore di Tatsuya non poteva esserci spazio per la paura, era la sua sicurezza a dare coraggio alle sorelle, una esitazione e sarebbe stata la fine.

    Mantenete la calma. Yuno, quanti ne hai?

    Sono cinque

    Perfetto, stai pronta a lanciare. Sophie, mettiti in guardia. Cercate di non farvi colpire, vi farebbero molto male.

    Ma è una cosa ovvia, Tatsu-kun....

    Hai ragione, Sophie, ma preferisco comunque dirvela.

    Chiuse gli occhi per distendersi il più possibile e permettere alle informazioni di affluire in lui. Era la prima volta che in un combattimento cercava di ricorrere a quella abilità volontariamente e la sensazione era piuttosto strana: sentiva il respiro di tutti, il loro battito cardiaco, ogni movimento che stavano compiendo ed anche quelli che erano sul punto di fare. Tatsuya non poté fare a meno di sorridere.

    Interessante!

    Poi, prima che alcuno si muovesse, il segnale.

    Ora!

    Yuno lanciò tre pugnali colpendo altrettanti assalitori all'altezza della clavicola. Sophie ingaggiò un uno contro uno mentre Tatsuya si destreggiava tra i colpi di due. Quest'ultimo era stato messo in mezzo dagli avversari per limitarne i movimenti e le possibilità di difesa; eppure lui non veniva minimamente sfiorato, schivava tutti i colpi con movimenti semplici e fluidi, anche quelli portati alle spalle e che non poteva vedere. I suoi due avversari si fermarono un attimo quando si accorsero che gli ultimi colpi li aveva schivati con gli occhi chiusi.

    Cosa pensi di fare!

    Sbraitò uno di loro.

    Semplice riscaldamento. Ed ora credo di essere pronto.

    Sentì che Sophie si era sbarazzata del suo avversario in pochi colpi.

    Presto, vai a coprire Yuno! Quei tre si sono ripresi e non può e non deve affrontarli da sola.

    Subito!

    Il biondo si era defilato e si stava limitando a guardare.
    Tatsuya si rivolse ai due che lo aveva preso in mezzo e che stava affrontando.

    Scusate, ma vado di fretta.

    Tu, brutto...

    Uno tentò un colpo diretto. Tatsuya si spinse indietro con il busto per schivare ed afferrò con la mano sinistra il braccio di quello al polso mentre con la stessa gamba lo colpiva di suola sul ginocchio tenendo lì il piede; riuscendo così a mantenere l'equilibrio, si piegò sulla gamba destra fino a portare nel proprio raggio quello che aveva alle spalle. Questo non ebbe il tempo di fare nulla che Tatsuya cominciò a risalire andandolo a colpire con un tremendo montante alla mascella che lo mise al tappeto, dolorante.
    Sentì che l'altro stava semplicemente aspettando che tornasse in piedi per colpirlo, quindi Tatsuya lasciò andare il polso, si buttò nuovamente all'indietro andando a poggiare le mani a terra ed usandole come perno ruotò all'indietro andandolo a colpire al mento con un tremendo calcio, poi tornò con i piedi saldamente per terra. Nemmeno due secondi per stenderli entrambi. Immediatamente raggiunse le sorelle.
    Lì i tre teppisti stavano perdendosi in inutili intimidazioni verso le ragazze.

    ”Brutta bastarda, come ti sei permessa! Mi rimarrà il segno!”

    ”Guardatela, la bambina cerca di difenderla.”

    ”Però il nostro amico aveva ragione, non sono malaccio.”

    ”Probabilmente non sono mai state con un uomo”

    ”Potrebbero ripagarci così per ciò che ci hanno fatto.”

    Io non ne sarei convinto.

    Neanche il tempo di girarsi che l'ultimo ad aver parlato assaporò tutta la potenza del gancio destro di Tatsuya. Lui con una rotazione sul piede mandò a vuoto un colpo di un altro, sfilandogli di fianco, quindi tese la mano a Sophie: lei la prese e la usò per bilanciarsi mentre di slancio, portata in altezza dal fratello, colpiva con un doppio calcio al volto l'uno, mentre l'altro urlava dal dolore, colpito da un altro pugnale di Yuno. Un colpo doppio di Tatsuya e Sophie lo mandò definitivamente al tappeto.
    Avendone avvertito l'intenzione, Tatsuya scattò verso il biondo che si era appena dato alla fuga. Era rimasto un ultimo pugnale.

    Yuno!

    S-si

    Lanciò il pugnale mentre il fratello aveva praticamente raggiunto il biondo. Tatsuya lo prese obbligandolo a girarsi, fece passare il pugnale tra le dita prima di bloccarlo a pochi centimetri dalla gola del biondo, completamente sbiancato. La sincronia era perfetta.

    Chi ti ha mandato?

    Urlò Tatsuya, sul punto di perdere il controllo ora che lo scontro era terminato. Aveva una espressione spaventosa che aveva intimidito perfino il biondo, che guardava Tatsuya ed il pugnale terrorizzato.

    N-non conosco il suo nome, era la prima volta che lo vedevo.

    Descrivilo!

    Non ricordo che aspetto avesse...

    Tatsuya strinse con maggiore forza il pugnale.

    A-a-aveva i capelli neri e corti. Circa 18 anni, poco più alto di me e portava gli occhiali, probabilmente le lenti erano finte.

    Oramai era in lacrime.

    Molto bene, vedo che ti è tornata la memoria. Perché vi ha mandato?

    N-non lo so. Veramente, erano un sacco di soldi e non ho fatto domande...ha solo farfugliato qualcosa di incomprensibile su una ragazza dai capelli bianchi. È tutto quello che so, lo giuro...

    Tatsuya allentò la presa ed allontanò il pugnale. Le sue ultime parole lo avevano profondamente colpito.

    Che si riferisse a....se ben ricordo c'era uno con gli occhiali e che corrisponde alla descrizione, ma non può essere...

    Vattene, non farti più rivedere

    Gli intimò con decisione e quello scappò a tutta velocità.

    Voialtri, lasciate a terra i pugnali, ripuliteli e sgomberate la spiaggia!

    Tatsuya rimase lì a guardare come quelli man mano si rialzavano ed andavano via doloranti, alcuni sorreggendosi l'un l'altro. Quando tutti si furono allontanati, sentì tutta la fatica del suo potere: cadde sulle ginocchia e si ritrovò ad appoggiarsi sulle mani a terra mentre cercava di riprendersi. Si sentì poggiare una mano sulla spalla; si voltò e vide il volto rassicurante e tranquillo di Sophie che gli sorrideva con dolcezza.

    Lascia che provi a darti un po' di energia.

    Tatsuya chiuse gli occhi.

    Grazie.

    Perché?

    Dalla voce Yuno sembrava agitata.

    Perché sei ricorso a quel potere? Il Tatsuya che conosco li avrebbe battuti facilmente anche senza, perché ti sei spinto tanto?

    L'ho fatto...perché non potevo permettermi di fallire, dovevo batterli ad ogni costo e quello era il minimo. E poi ho bisogno di esercitarmi e fare test. Se funziona come credo potrei essere in grado di aiutarti ad usare il tuo potere.

    Yuno stava per rispondere, ma la sua attenzione fu catturata da qualcosa che aveva visto in lontananza.

    Tatsuya...

    Si, ci ha osservati da lì per tutto il tempo. Sono sicuro che si sia assicurato una via di fuga, quindi non servirebbe a niente inseguirlo. È lui il nostro vero nemico.

    Rimasero in silenzio per un po', era come se avessero bisogno di un po' di tempo per realizzare il significato di quella parola. Nemico. Fino a pochi giorni prima erano dei normali adolescenti ed ora si ritrovavano anche con un nemico, qualcuno a loro ostile disposto anche a pagare per farli assalire. Oramai la loro vecchia quotidianità era messa a rischio, l'aver realizzato cosa comportava avere un nemico fece capire loro che non avrebbero più potuto fare le cose come un tempo, sarebbero dovuti sempre essere in guardia perché non sapevano quando sarebbe potuto avvenire un nuovo attacco. Però l'abilità di Tatsuya poteva tornare comoda proprio per una situazione simile.

    Per questa sera è finita, dubito fortemente che si farà vedere qualcun altro.

    La preoccupazione era alta, non avevano mai subito un attacco prima.

    Ed ora cosa faremo?

    Per adesso riposiamoci, ci penserò io a sorvegliare la zona. Ma da quando torneremo a casa avremo una unica priorità: farti imparare a controllare il tuo potere, sento che sarà di importanza fondamentale per la nostra sopravvivenza.

    Sopravvivenza, scontri...non ci voglio credere. Fino alla scorsa settimana non ci avrei mai nemmeno pensato, come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto?

    Non lo so, ho intenzione di scoprirlo. Posso solo assicurarvi che non permetterò a nessuno di farvi del male. Ora scusami, ma ho bisogno di distendermi.

    Così ricadde con la schiena sulla sabbia tra la preoccupazione delle sorelle.

    Tranquille, sto bene. Credo che il mio fisico sia stato stressato da qualcosa di diverso da quella abilità. In effetti non credevo di avere tutta quella forza...

    Mentre parlava la sua attenzione venne catturata da altro: numerose luci arancioni si erano accese sopra e dentro l'acqua muovendosi con grande frenesia. Uno spettacolo che non capitava di vedere tutti i giorni.

    Ehi, guardate!

    Le due guardarono nella direzione indicata e rimasero affascinate dalla bellezza di quei fuochi.

    Cosa sono?

    Sembrerebbero gli shiranui dei quali avevo letto, ma dovrebbero trovarsi in tutt'altra parte ed è sbagliato il tempo, si verificano il 31 luglio...

    Magari è un presagio di buona sorte. Se anche il soprannaturale è dalla nostra parte, non abbiamo nulla di cui preoccuparci. Dormiamo un po' altrimenti ci toccherà sprecare la giornata di domani.

    Tranquillizzati da quella vista incredibile riuscirono tutti a riposarsi un po', anche se Tatsuya tardò ad addormentarsi.

    Shiranui...dovrò ricordarmi di questo nome.



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    Yuno Cheria Kamishiro

    Sophie Kamishiro
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    Ordunque, qui abbiamo una bella narrazione da correggere, al lavoro!

    Vedo bella grammatica, vedo una bella narrazione, vedo suspance e vedo qualcosina che non nominerò XD, ma vedo anche il bel punteggio che ti lascio per questo bello scritto.

    Beccati 'sti 15 PE, e fila via!
     
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