[CONCLUSA] Non Ti Abbandonerò - Parte 1

Antefatto - Parte 3

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    AF's Master of the End
    La Luce

    Group
    Admin
    Posts
    3,788
    Anormalità
    +21
    Location
    Non so nemmeno dove sono ora, figuriamoci se posso ricordare da dove provengo

    Status
    Narrazione privata


    TATSUYA
    La notte passò, riuscirono a dormire un po' ma il sonno non fu certo dei più confortevoli, non perché trovassero scomodo dormire sulla spiaggia quanto più per i pensieri che, in un modo o in un altro, li avevano tormentati. Durante il rientro in treno il loro morale non era dei migliori, tanto che quasi non proferirono parola per tutte le quattro ore del viaggio. Riuscirono a trovare un po' di sollievo solamente quando ebbero oltrepassato la soglia di casa. Non avevano ancora chiuso la porta quando mollarono i propri bagagli e si lasciarono cadere a terra, sedendosi e rilasciando un profondo sospiro, come se si fossero appena liberati di qualcosa.

    Comunque è stato divertente. Dovremo rifarlo qualche altra volta.

    Ovviamente oltre a Tatsuya anche le altre avevano il pensiero rivolto alla breve ma intensa vacanza che si era appena conclusa, solo che non potevano sapere che conseguenze ci sarebbero state per l'incontro dell'ultima notte. Le due ragazze, infatti, non risposero all'osservazione di Tatsuya; quest'ultimo non volle insistere, capì anche senza il suo potere che non ne volevano parlare, al momento dovevano solo cercare di non pensarci.

    Oggi è Lunedì, siamo appena entrati nell'ultima settimana libera prima dell'inizio del nuovo anno scolastico, credo che dovremo cominciare a prepararci per questo, magari andrò ad acquistare un po' di cartoleria...sapete, quaderni, penne, roba varia...

    Non che ne avesse davvero intenzione, cercava solo di dire qualcosa per rompere un silenzio alquanto pesante, solo che Sophie non ci aveva affatto pensato ed aveva risposto con la sua solita sincerità mantenuta anche in un momento di poca tranquillità.

    Ma Tastu-kun, una settimana è comunque tanto tempo, devi davvero pensarci ora?

    Tatsuya stava iniziando a sentirsi affranto, non sapeva cosa dire o cosa fare.

    Hai ragione...c'è ancora un mucchio di tempo...credo che disfarò i bagagli e metterò a posto la roba...mi date una mano?

    Le due ragazze annuirono senza molto entusiasmo. Seguirono dei momenti quasi surreali per loro, tutti e tre impegnati nell'aprire le valige ed a mettere via i vestiti, dividendo la roba da lavare da quella che non avevano usato affatto, senza proferire parole. Era una situazione che si stava facendo fin troppo pesante, tanto che Tatsuya alla fine non ce la fece più. Lasciò di disfare i bagagli ed uscì di casa senza dire nulla. Aveva bisogno di un po' d'aria per riuscire a schiarirsi le idee e scrollarsi di dosso tutta la pressione che sentiva. Senza una meta precisa, iniziò a camminare senza pensare a nulla, ritrovandosi quasi ad essere guidato da una forza invisibile che gli suggeriva dove mettere ogni suo passo. In breve si ritrovò a percorrere la via attraverso il bosco, la stessa strada che quella mattina lo aveva condotto da Yuno e lo aveva messo difronte a quell'incredibile potere. Quando si rese conto dove si stava dirigendo, preso da uno strano presentimento, la sua curiosità iniziò a crescere man mano che si avvicinava e così aumentava il suo passo. Voleva vedere l'area, doveva vederla con i suoi occhi. Ma nulla. Per quanto camminasse non arrivava mai. Prese a correre tra la vegetazione al massimo della sua velocità, doveva vedere quegli alberi divelti, tutta quella distruzione, ma tutto ciò che si ritrovò davanti dopo tanto correre fu un paesaggio bucolico: aveva attraversato tutto il bosco fino alla sua fine, sull'altro versante della collina, raggiungendo i vasti campi che si estendevano da quella parte. Tornò indietro sempre correndo, non sapendo nemmeno lui dove trovasse tutta quella energia, esplorò tutto il bosco ma non c'era nulla. Sempre più confuso, si diresse lì dove la memoria gli confermava che ci fosse stato quel fenomeno ma continuava sempre a trovare tutto in ordine. Tatsuya sentì all'improvviso tutta la fatica di quella gran corsa e si appoggiò ansimante all'albero più vicino. Stava iniziando a credere che tutte quelle cose che erano successe, le saette che abbattevano alberi, le ondate di calore, le esplosioni elettromagnetiche, potessero in realtà essere solo parte di un sogno, magari una grande allucinazione che aveva coinvolto entrambi, dopotutto lui non aveva riportato nulla, nemmeno una ferita. I vestiti erano distrutti, ma se li poteva essere strappati contro dei cespugli o cose simili. Sollevò la testa cercando di vedere il cielo oltre le fronde e fu allora che lo vide, sull'albero direttamente davanti a lui, un piccolo bersaglio di legno, uno di quelli che usava Yuno per allenarsi al lancio dei coltelli. E se quello era lì, allora non potevano esserci più dubbi.

    Questa era la sua area di allenamento. Se è davvero successo, allora è stato qui.

    Avendo circoscritto la zona, cominciò a cercare qualche indizio e quasi immediatamente vide, a terra, un profondo solco semicircolare. Sembrava avvolgere un piccolo spiazzo tra gli alberi. Corse dall'altra parte di quello e trovò un altro solco, simile al primo.

    Questi solchi...devono essere stati causati da quell'improvvisa onda di calore. Allora, lei era qui in mezzo.

    Era l'unica conclusione alla quale poteva arrivare, per quanto illogica sembrasse. Dopotutto in quegli ultimi giorni di cose che potevano dirsi logiche ne erano successe ben poche; ed allora perché dubitare che qualcosa di altrettanto illogico potesse essere capitato?
    Tatsuya riprese immediatamente a correre con volto estasiato verso casa, doveva assolutamente dire quel che aveva visto, anzi lo doveva direttamente mostrare. Una volta arrivato entrò con grande foga arrivando a sorprendere la sorelle che erano ancora mogie. Prese Yuno per mano, che esclamò sorpresa.

    Ma cosa...?

    Non c'è tempo, vieni!

    Prima di ricevere lo strattone, Yuno cercò di afferrarsi a Sophie prendendo la mane che lei le tese, così Tatsuya si ritrovò a trascinarsi dietro entrambe obbligandole a correre. In pochi minuti arrivarono nuovamente allo spiazzo e lì si fermarono, tra la sorpresa delle ragazze.

    D-dove siamo? Perché ci hai portate qui?

    Chiese Yuno.

    Questo è il punto dove è successo.

    Rispose Tatsuya.

    Ma di che parlate? Non ditemi che vi siete appartati qui mentre dormivo!

    Protestò Sophie.

    Qui è dove ho visto per la prima volta il potere di Yuno.

    No, non può essere...era tutto distrutto...

    Invece si, questo è esattamente il posto dove ti allenavi. Guarda!

    Indicò un albero.

    Lì c'è ancora uno dei bersagli che utilizzavi nei tuoi esercizi. Su quell'altro, ancora uno. E dietro a quegli alberi, c'è un solco di quando...

    Non serviva che terminasse la frase. Yuno sembrava ancora spaesata.

    Non riconosci il posto dove ti esercitavi?

    Certamente lo riconosco, ma non ha senso....tutti questi alberi...tutto questo posto era stato distrutto, ma ora è come se non fosse accaduto nulla, tutto è tornato a come era prima di quella mattina. È una cosa impossibile.

    Prima di vederlo, avresti creduto le cose che sappiamo fare possibili?

    Disse Sophie intervenendo e toccando il giusto argomento. Yuno scosse la testa.

    Questa volta è lo stesso: non si tratta di fede, ma di constatare i fatti. Un luogo che era stato completamente distrutto è tornato come era prima, e se ci sono riusciti degli alberi, se c'è riuscito un bosco, allora anche per la nostra vita c'è speranza che torni come era prima.

    Lo hai visto anche tu, sono rimasti dei segni, non è potuto tornare come un tempo.

    Tatsuya le si avvicinò speranzoso e le prese la mani.

    Vorrà dire che, alla fine di tutto, avremo dei segni a testimonianza della vita che hanno cercato di portarci via ma che noi abbiamo difeso, per la quale abbiamo combattuto. Avremo su di noi i segni delle esperienze maturate, delle battaglie affrontate, ma guardandoli avremo la conferma che ciò che avremo ottenuto, o che ci saremo ripresi, ci apparterrà e nessuno potrà portarcelo via. Lo sa che hai paura, anche io ho paura, ma se ci faremo sopraffare vivremo di rimpianti. Quindi, combatterai con me in difesa della nostra normalità?

    Yuno annuì

    Mi donerai la tua forza per riuscirci?

    Si.

    Lascerai che ti guidi nel tentativo farti imparare a controllare il tuo potere?

    A questa domanda Yuno non rispose subito, era estremamente titubante sull'argomento. Impiegò qualche decina di secondi per riflettere e poi rispose.

    Va bene, ti seguirò

    Dopo la risposta, Tatsuya la abbracciò improvvisamente.

    Grazie, per aver fiducia in me.

    Lei ricambiò l'abbraccio del fratello.

    Ne avrò sempre.

    Hei! Non vale, non lasciatemi fuori!
    Protestò Sophie, così i due la includerono nell'abbraccio. Dopotutto è così che avrebbero affrontato le sfide che si prospettarono, insieme come erano sempre stati.



    Legenda:

    Narrato
    Parlato Tatsuya
    Pensieri Tatsuya
    Voce interiore
    Parlato Yuno
    Parlato Sophie
    Parlato Altrui

    Yuno Kamishiro
    Yuno Cheria Kamishiro

    Sophie Kamishiro
    Sophie Kamishiro


    Credit by .Micael.



    Edited by .Micael. - 24/10/2013, 19:53
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    AF's Master of the End
    La Luce

    Group
    Admin
    Posts
    3,788
    Anormalità
    +21
    Location
    Non so nemmeno dove sono ora, figuriamoci se posso ricordare da dove provengo

    Status
    TATSUYA
    Rientrarono a casa molto più tranquilli di prima, la tensione aveva allentato la presa e riuscivano finalmente ad essere un po' più sorridenti. Affrontarono il resto di quella giornata con grande normalità, rimettendo a posto la loro roba e parlando della vacanza appena finita, evitando di proposito tutti gli argomenti che potevano essere un po' scomodi. Solo la sera, prima di andare tutti a dormire, ritornarono sull'argomento, poiché la giornata successiva sarebbe stata importante.

    Domani mattina dovremo darci da fare.

    Esordì Tatsuya.

    Non sappiamo quando saremo di nuovo in pericolo, o se verremo ancora bersagliati, ma non possiamo sprecare tempo, quando si farà rivedere dovremo essere pronti, dovrai essere in grado di usare il tuo potere, Yuno.

    Lei annuì con non molto entusiasmo, l'idea di dover ricorrere volontariamente ad una abilità instabile non la esaltava affatto, tuttavia non c'erano altre possibilità.

    La mattina seguente sembrava che seguissero un copione più volte provato. Sveglia spontanea per tutti alle 7 e veloce e salutare colazione a base di riso bianco e zuppa di miso. Ripulirono rapidamente la cucina, Yuno odiava lasciare le cose in disordine, e fecero una leggera corsetta verso il bosco, alternando la corsa con fasi di stretching. Facevano tutto come se si stessero per dedicare ad una normalissima sessione di allenamento aerobico, nulla avrebbe fatto presupporre la vera natura di quel che avrebbero fatto da lì a poco.
    Quando furono arrivati allo spiazzo del giorno precedente, quello che Sophie chiamò “Campo d'Addestramento”, si fermarono e si guardarono tutti e tre in faccia. Non avevano idea di cosa avrebbero dovuto fare.

    Allora, Tatsu-kun, cosa facciamo ora?

    Chiese Sophie perplessa.

    Dunque...l'idea sarebbe di tirare fuori qualche scarica. Niente di eccessivo, basterebbe anche solo qualche scintilla...il problema è: come?

    Tatsuya si portò l'indice alla tempia mentre rifletteva sul da farsi. Ad un tratto sentì una voce nella propria testa, la stessa dei giorni precedenti, che gli suggerì una possibilità.

    Allora, dobbiamo in pratica cercare di replicare, su scala di molto inferiore, ciò che è successo qualche giorno fa, quindi potremmo cercare di replicare quelli che erano i tuoi sentimenti in quel momento. Se torni in quello stato d'animo potremmo ottenere qualcosa.

    Ma...se lo faccio...se torno come quella mattina...

    Non devi tornare come in quello stato d'animo, basta che ti ricordi quel che provavi.

    Yuno annuì e sembrò fare un tentativo. Chiuse gli occhi per ripensare a quella mattina, per recuperare quelle emozioni.

    Quando credi di essere pronta, cerca di colpire l'albero direttamente davanti a te.

    Yuno sollevò la mano, la puntò verso il tronco e si sforzò con una smorfia, ma non accadde nulla.

    Non ci riesco...

    Disse Yuno, sembrava essersi arresa già al primo tentativo. Tuttavia Tatsuya aveva notato un particolare: mentre sollevava la mano aveva descritto una piccola scia luminescente. Era quasi invisibile, ma il suo potere gli aveva concesso di avvertire una stranezza e di guardare esattamente in quel punto.

    Cos'era quello? Sembrava quasi...e se fosse...?

    I pensieri gli si accavallavano nella testa, era molto più pratico parlare che pensare.

    Mentre ci provavi, che immagine mentale avevi?

    Yuno non capiva cosa intendesse.

    Ovvero?

    Cosa immaginavi che sarebbe dovuto succedere?

    Ecco...che sarebbe partito un fulmine...

    Quindi immaginavi di emettere elettricità?

    Si, è così.

    Allora questa volta immagina di spostare le cariche, immagina che nell'aria ci siano tante piccole sferette di elettricità e prova a spingerle.

    Lei annuì e richiuse gli occhi per concentrarsi. Alzò di nuovo la mano con il palmo in avanti e, dopo aver cercato di ricordare il suo stato d'animo, dette una piccola spinta in avanti, ma senza ottenere alcun risultato.

    Niente. È tutto inutile.

    Tatsuya scosse la testa difronte alla rassegnazione di Yuno.

    Cosa ti succede? Non è da te arrenderti subito.

    Mi stai chiedendo troppo questa volta, non è una cosa che posso fare. È una cosa che non voglio fare. È troppo difficile e doloroso.

    Hai ragione, è difficile. Ma tu non ti sei mai arresa davanti alle difficoltà, non hai mai mollato. Per quanto una cosa fosse complicata, tu non ti sei mai persa d'animo e sei riuscita a farla. Quella è la Yuno che conosco, non questa che si arrende. Quella è la sorellina che mi piace tanto.

    Yuno abbassò lo sguardo, imbarazzata. Provava vergogna per quanto lei si stesse lamentando, pronta ad arrendersi subito nonostante il fratello contasse così tanto su di lei. Rialzò lo sguardo su Tatsuya, questa volta con maggior risolutezza, non voleva deluderlo e non voleva sentirsi inferiore a Sophie che trattava del suo potere con tanta leggerezza.

    Cosa posso provare ora?

    Dato che il solo tentare di ricordare i tuo sentimenti di quella mattina sembra non funzionare, possiamo solo tentare di farti tornare in quello stato d'animo.

    A quelle parole Yuno sentì vacillare la sua convinzione, quindi Tatsuya si affrettò ad aggiungere.

    Non preoccuparti, non dovrai farlo da sola.

    Si mise al suo fianco e le prese la mano.

    Io resterò con te, lo faremo insieme. Dimmi quando sei pronta.

    Lei si prese qualche minuto, durante i quali respirò a fondo per cercare di rilassarsi e di controllare l'agitazione che le stavano mettendo quella parole ed il sentire che le teneva saldamente stretta la mano deciso a non smuoversi di un millimetro da dove era, prima di dare l'ok a Tatsuya e chiudere gli occhi. Tatsuya sentì rimuoversi i limiti del suo potere verso Yuno, ricevendo tutte le sue emozioni. Nella mente gli affluirono anche altri dati, quelli sullo stato d'animo di Yuno di quella mattina, di quando era emerso quel potere. Non sapeva come ci fossero finiti, ma era una manna dal cielo: non doveva far altro che far sincronizzare lo stato d'animo attuale di Yuno con quello di quel giorno.

    Allora iniziamo. Quando ti darò il segnale dovrai cercare di colpire l'aria davanti a te con il palmo della mano. Ma ora dimmi: cosa provavi quel giorno?

    Non lo so di preciso, era una cosa confusa....

    Eri felice?

    No, affatto.

    Eri arrabbiata?

    Non lo so. Più che arrabbiata, ero frustrata.

    Lo eri a causa mia?

    No, tu non c'entri.

    Tatsuya percepì che non era sincera.

    La colpa era mia?

    N-no...erano diverse cose...

    La causa delle tua frustrazione, ero io?

    Incalzò ancora, finché lei cedette.

    Si, eri tu la causa!

    Perché eri frustrata?

    Perché....perché in quei giorni mi avevi ignorata. Hai passato tutto il tempo solo con Sophie, io era come se non esistessi. Ti ricordavi di me solo quando dovevi mangiare, sembrava che ti servissi solo come cuoca. Mi sono sentita ignorata, messa da parte, esclusa. Tutto il giorno stavi con lei e la sera parlavi di lei, di come fosse stata brava, di quanto tu ne fossi orgoglioso. Gelosa. Io ero gelosa. Io ero gelosa di Sophie. Ero gelosa di una ragazza così brava e tranquilla che cercava anche aiutarmi. Ero gelosa di lei perché passava tutto il tempo con te. Ero gelosa, volevo che non ci fosse così che sarei potuta essere io nelle tue grazie. Volevo provare a superarla, volevo fare anche io qualcosa di unico così da poter risplendere più di lei, ma nulla di quello che facevo era abbastanza luminoso. Stavo indirizzando il mio odio verso di lei e me ne vergognavo. Quella mattina, ho desiderato che sparisse...

    Fu in quel momento che entrò nello stesso stato d'animo di quel giorno. Tatsuya le dette immediatamente il segnale.

    Ora!

    Lei aprì gli occhi ed istantaneamente colpì con il palmo l'aria davanti a sé: da dove aveva colpito partì un violento lampo che si abbatté su tutto ciò che le era davanti per una ventina di metri. Otto alberi erano stati completamente spazzati via, cinque erano stati trapassati e sul tronco di uno c'era una vistosa bruciatura. Tutta quella distruzione era avvenuta in un battito di ciglia. Lei si sentì mancare e prima che si accasciasse Tatsuya la prese.

    ...poi tu sei venuto da me e mi hai salvata. Hai brillato più di chiunque altro.

    Finita questa frase, perse i sensi, stremata.



    Legenda:

    Narrato
    Parlato Tatsuya
    Pensieri Tatsuya
    Voce interiore
    Parlato Yuno
    Parlato Sophie
    Parlato Altrui

    Yuno Kamishiro
    Yuno Cheria Kamishiro

    Sophie Kamishiro
    Sophie Kamishiro


    Credit by .Micael.

     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    AF's Master of the End
    La Luce

    Group
    Admin
    Posts
    3,788
    Anormalità
    +21
    Location
    Non so nemmeno dove sono ora, figuriamoci se posso ricordare da dove provengo

    Status
    TATSUYA
    Passò del tempo prima che Yuno riaprisse gli occhi; quando si svegliò era piuttosto confusa, si guardava attorno quasi che non sapesse dove si trovasse. Sentì di essere appoggiata su un letto, si accorse di essere nella sua stanza. Si guardò meglio attorno e vedi Tatsuya seduto ai piedi del letto, la guardava con orgoglio e soddisfazione.

    Co...cosa è successo? Perché siamo qui?

    Eri svenuta, così ti ho portato in spalla qui per farti riposare. Deve essere stata dura...

    Yuno stentava a ricordare.

    Ricordo che eravamo nel bosco, tu mi tenevi la mano e poi...poi...

    D'un tratto le tornò tutto in mente; si tirò immediatamente su a sedere e stava per alzarsi, ma Tatsuya la bloccò.

    Va tutto bene. Avevi solo usato troppa energia...

    Dov'è Sophie? Ho detto un sacco di cose orribili su di lei e...

    Non ti preoccupare, non è arrabbiata. Ha capito quella che era la situazione e non ha dato peso a quelle parole, era sicura che quelle cose non le pensassi davvero. Dovevi vedere come era agitata quando hai perso i sensi, faceva avanti ed indietro girandoci attorno blaterando cose senza senso. Ha ripristinato tutte le tue energie, ci sa fare con il suo potere.

    Yuno si piegò in avanti fino a poggiare la fronte sulla spalla del fratello.

    Grazie al cielo.

    Poi, rassicurata, si lasciò ricadere sul letto.

    Il suo potere....sembra davvero a suo agio con quello, io invece...mi spaventa....non potrò mai...

    Tatsuya le si avvicinò di più, chinandosi leggermente, e le dette con le dita un piccolo colpo sulla fronte.

    Ahi! E questo per cos'era?

    Disse Yuno toccandosi la parte colpita.

    Devi avere più fiducia in te. Prima di svenire hai scagliato una saetta terrificante, un qualcosa di incredibile, mancava poco che distruggessi tutta la foresta. Sei stata fantastica. Se lo vuoi, anche tu puoi brillare.

    D-davvero?

    Certamente. Dopo che avrai ottenuto il controllo sarai accecante.

    Questa volta cosa ho sbagliato? Non vorrei certo finire così ogni volta...

    Innanzitutto, ho capito la vera natura del tuo potere: non produci elettricità, come avevo ipotizzato, ma fai una cosa di gran lunga più incredibile, riesci a muovere le cariche elettriche presenti nella materia. Le applicazioni di una simile abilità possono essere spettacolari, tuttavia per muovere, più o meno violentemente, le cariche, consumi energia. Prima hai mosso all'improvviso una grande quantità di cariche sparse in una grande area e con grande potenza, questo ha fatto si che svenissi per la fatica. Dovrai riuscire a controllare meglio questi movimenti, magari raccogliendo le cariche prima di “sparare” per applicare la spinta su un'area più piccola.

    Ho capito, torniamo ad allenarci.

    Fece per alzarsi, ma Tatsuya la bloccò di nuovo.

    Non avere troppa fretta, non devi strafare e devi dare tempo al tempo.

    Ma io...

    Torneremo ad allenarci nel pomeriggio, per il momento riposati. Dormi, piccina.

    Tatsuya le dette un bacio sulla fronte e si alzò, uscendo dalla stanza. Yuno sul momento rimase in silenzio, un po' sorpresa. Ma non ci volle molto perché si riprendesse.

    Guarda che non sono più una bambina!

    Tatsuya si allontanò divertito e sollevato, era sempre la stessa.



    Legenda:

    Narrato
    Parlato Tatsuya
    Pensieri Tatsuya
    Voce interiore
    Parlato Yuno
    Parlato Sophie
    Parlato Altrui

    Yuno Kamishiro
    Yuno Cheria Kamishiro

    Sophie Kamishiro
    Sophie Kamishiro


    Credit by .Micael.

     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    AF's Master of the End
    La Luce

    Group
    Admin
    Posts
    3,788
    Anormalità
    +21
    Location
    Non so nemmeno dove sono ora, figuriamoci se posso ricordare da dove provengo

    Status
    TATSUYA
    Nel pomeriggio tornarono di buon ora al Campo d'Addestramento con rinnovato entusiasmo. L'esercizio della mattina era stato un successo che andava oltre ogni previsione. Tuttavia c'era ancora molto su cui lavorare.

    Siamo riusciti a tirare fuori quel potere, avendo la conferma che sei effettivamente in grado di utilizzarlo. Ora ci sono altre problematiche da affrontare. Anzitutto il riuscire ad attivarlo, non possiamo ogni volta fare tutta quella scena ed impiegare tutto quel tempo, dovrai riuscire ad usarlo a prescindere dal tuo stato d'animo. Purtroppo io non posso insegnarti come farlo, è una cosa che dipende da te; tuttavia, ora che sei riuscita a lanciare una scarica senza perdere il controllo, dovresti avere abbastanza dati per riuscire a farcela. Ora passiamo alla seconda problematica, l'ottimizzazione dell'energia. Devi trovare un modo per riuscire ad abbassare il dispendio energetico, una possibilità potrebbe essere quella di radunare le cariche da lanciare per diminuire la dimensione della sezione su cui applicare la spinta. Terza problematica....

    ...riuscire a controllare meglio l'intensità dell'energia.

    Esatto. Se non controlli l'energia che ci metti può essere molto pericoloso, poi finire come prima o peggio.

    In pratica c'è da fare tutto...

    Sbuffò Yuno.

    Ed allora, iniziamo. Vediamo di fare qualche scintilla.

    Yuno stava per cominciare, ma si bloccò per una domanda.

    Dov'è finita Sophie?

    Ha detto che voleva allenarsi anche lei. La percepisco appena, ma è comunque nelle vicinanze.

    Non temi che possano....

    Tranquilla, ho sotto controllo la zona, se si avvicina qualcuno lo avverto all'istante.

    Tranquillizzata da questa notizia, Yuno si rimise all'opera per cercare di attivare il suo potere. Solo qualche scintilla, non di certo la distruzione che aveva ancora davanti agli occhi. Tuttavia c'era qualcosa che non andava, non riusciva a trovare la giusta concentrazione e nulla di quel che tentava sembrava avere affetto.

    Tatsuya, dammi una mano.

    Come posso aiutarti?

    No, prendimi la mano, come questa mattina.

    Guarda che se si rifà come prima non si va da nessuna parte, devi riuscire a farcela anche senza...

    No, no, voglio solo che mi prenda la mano, se mi stacco poco a poco forse è meglio, voglio solo sentire la tua presenza per potermi concentrare meglio.

    Ok, facciamo come vuoi tu...

    Di nuovo Tatsuya le strinse la mano limitandosi solo a questo. Se poteva servire a mettere Yuno a proprio agio e farle passare il timore ed il rifiuto che sembrava avere verso le sue abilità, allora valeva la pena provarci. Ed infatti ebbe ragione: riuscì subito a creare qualche scintilla dalle dita, questa volta senza colpire o altro, semplicemente spingendo le cariche con la propria volontà. Ripeté la stessa cosa per molte volte, fino a quando non si sentì sicura di aver capito il funzionamento. Per quanto era concentrata non si rese nemmeno conto che Tatsuya le aveva lasciato andare la mano e che quindi stava riuscendo a creare quelle scintille in totale indipendenza. Quando se ne rese conto, lei fu davvero incredula.

    Significa che....ce l'ho fatta da sola?

    Tatsuya annuì compiaciuto, la felicità di Yuno era ben visibile dalla sua espressione entusiasta.
    Il Sole stava calando, presto sarebbe stato buio.

    È quasi sera. Per oggi basta così, riprenderemo domani.

    Aspetta! Voglio provare a fare una cosa.

    Yuno si posizionò ad un paio di metri da un albero ed alzò la mano, aperta con il palmo rivolto verso l'alto. Bloccò il medio sotto il pollice ed iniziò a spingere. Mentre con un occhio chiuso prendeva la mira, l'unghia del medio aveva iniziato ad illuminarsi leggermente per la carica che si stava raccogliendo su di essa. Quando fu pronta fece schioccare le dita: partì una piccola mezzaluna luminosa che andò a colpire l'albero, lasciando sul tronco un piccolo foro profondo un paio di centimetri, contornato da bruciature.
    Tatsuya fu molto impressionato da quello. Yuno cominciò ad esultare.

    SI! Ci son riuscita!! Ce l'ho fatta!! Ce...l'ho...FATTA!!

    Saltò al collo del fratello, abbracciandolo. Tatsuya fu sorpreso dall'abbraccio, ma lo ricambiò subito. Era da tanto che Yuno non era così gioiosa.

    Sei riuscita a controllare la forza, la direzione e come se non bastasse gli hai anche dato una forma, e tutto questo il primo giorno. Sei fantastica.

    Yuno gli rispose con un enorme sorriso di felicità e poi gli appoggiò la testa sulla spalla. Rimasero a lungo in quella posizione, incapaci di staccarsi, bloccati in quell'abbraccio. Solo quando sentirono i passi e la voce di Sophie che li chiamava riuscirono a separarsi con qualche imbarazzo, non avevano fatto caso a quel che stavano facendo. Quando Sophie arrivò trovò Yuno che si stava sistemando il vestito spiegazzato.

    Finalmente vi ho trovati. Ma...non avrò interrotto qualcosa?

    Cosa dovevi interrompere? Per oggi avevamo già finito?

    Ma io non mi riferivo a quello...

    Ok, fingerò di non averti sentita.

    Dai ragazze, non litigate, torniamo a casa.

    Mentre erano sulla via di casa, Tatsuya chiese a Sophie.

    Allora, cosa hai fatto oggi?

    Lei glissò.

    Niente....delle cose...

    Non vuoi proprio dirmelo?

    No, deve essere una sorpresa.

    Quando arrivarono a destinazione, entrarono in casa e si chiusero la porta alle spalle. Un'altra giornata era finita senza problemi, chissà fino a quando sarebbe durata quella tranquillità.



    Legenda:

    Narrato
    Parlato Tatsuya
    Pensieri Tatsuya
    Voce interiore
    Parlato Yuno
    Parlato Sophie
    Parlato Altrui

    Yuno Kamishiro
    Yuno Cheria Kamishiro

    Sophie Kamishiro
    Sophie Kamishiro


    Credit by .Micael.

     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    AF's Master of the End
    La Luce

    Group
    Admin
    Posts
    3,788
    Anormalità
    +21
    Location
    Non so nemmeno dove sono ora, figuriamoci se posso ricordare da dove provengo

    Status
    TATSUYA
    Il nuovo giorno iniziò esattamente come il precedente. Sveglia tacitamente concordata per le sette, rapida e salutare colazione e poi leggera corsetta fino al Campo d'Addestramento. Per la seconda volta, quando arrivarono non trovarono traccia dei danni del giorno precedente, ma avevano deciso di non farsi domande ed accettare la realtà dei fatti. Una volta sul posto Sophie si allontanò per continuare i suo allenamenti segreti, lasciando di nuovo Yuno e Tatsuya soli. Yuno provò di nuovo a fare le cose che aveva imparato il giorno precedente, questa volta riuscendoci con grande naturalezza. Aveva raggiunto già un ottimo livello, solo che

    Dovremo lavorare sulla velocità.

    Che? Dici che sono lenta?

    Beh...si...

    Yuno si sentì offesa.

    Ooohh! Beh, tu sei un piccolo depravato!

    Perché ora sarei un depravato?

    Lo sei e basta.

    Sul momento Tatsuya rimase perplesso.

    Lasciamo stare. Intendevo dire che se per fare un attacco senza prosciugarti devi raccogliere le cariche come hai fatto ieri sera per l'Elettroplettro...

    Il...che?

    La tua tecnica di ieri sera, gli ho dato questo nome. Dicevo, con questo attuale sistema ci vuole troppo tempo, serve un metodo di raccolta delle cariche più efficace.

    Ok, credo di aver capito. In pratica sono lenta a caricare gli attacchi.

    Esatto.

    Potevi dirlo subito...

    Ma è esattamente quel che ti ho detto all'inizio!

    Non è vero, altrimenti ti avrei capito.

    Ma io....Aaaaahahahah! Ho capito! Vuoi usare la tua psicologia femminile per rigirare tutto per coprire il fatto che non avevi capito ed ottenere ragione. Ma io non ci casco.

    Yuno, scherzosamente, si avvicinò gli puntò l'indice contro il petto.

    Anche se lo sai, io ho comunque ragione, sempre.

    Era in questi momenti che Tatsuya ricordava perché la adorasse così tanto e perché le avesse giurato, quando erano ancora bambini, che non l'avrebbe mai abbandonata e la avrebbe protetta per sempre.

    Chissà se si ricorda ancora di quella promessa? Ma ormai non ha importanza, eravamo bambini all'epoca, credevamo che un giorno ci saremmo...ma non è possibile, erano solo dei sogni d'infanzia. Chi potrebbe mai pensare di affidarsi per sempre alle parole dette da un bambino? Anche io non dovrei pensare a questo, ci sono cose più...importanti...

    Doveva tornare con la testa al presente. Vide che Yuno, con la testa leggermente inclinata di lato, gli occhi verso l'alto, il solo indice completamente disteso sulla guancia ed il medio poggiato piegato al mento, stava riflettendo su cosa fare. Era da tanto che non si impegnava così tanto su qualcosa. Da quei primi giorni che erano tornati a vivere a casa propria, dopo essere stati lasciati da soli. Quello fu un periodo difficile per loro. In realtà non erano stati lasciati veramente da soli, erano stati affidati alla nonna ed erano andati a stare da lei; solo che era una situazione davvero strana, lasciare tutte le loro cose e le loro stanze per andare a vivere in un altra casa era duro per dei ragazzi della loro età. Non perché non volessero bene alla loro nonna, anzi, ma doversi improvvisamente staccare dai genitori e cambiare tutto non era una passeggiata. In quei giorni Sophie piangeva ogni notte. Era un vero strazio per Tatsuya e Yuno vedere la nonna che cercava di calmarla e lei che voleva la sua mamma. Fu per non vederla più piangere che decisero di tornare a casa loro ed organizzarsi per vivere per conto loro. Anche se lo avevano fatto per Sophie, loro due erano forse ancora più felici di ritornare tra le mura di quella che era sempre stata la loro dimora. Stare lì faceva sentire di meno la lontananza dei genitori perché lì ogni cosa li ricordava, era come se non se ne fossero mai andati. Prendere in mano la casa volle dire rinunciare ad una parte della loro infanzia, abbandonare la spensieratezza per farsi carico di nuove responsabilità. Cercarono di sbrigare tutto loro due per far avere a Sophie una infanzia quanto più normale e felice possibile. Ora, però, non saprebbero vivere in altro modo.
    Mi sono appena ricordato che quando ritornammo fu lei a chiedermelo, di non lasciarla mai, ed io glielo promisi una seconda volta. Ma perché proprio ora mi vengono in mente queste cose? È forse il senso di colpa per non esserle stato davvero sempre vicino negli ultimi giorni? Magari non è questo...

    Nel frattempo Yuno sembrava aver pensato a qualcosa.

    Forse ci sono: se provassi a raccogliere con le mani le cariche?

    In effetti ricordo che ieri, solo alzandole, si era formato un piccolo alone luminoso, potrebbe essere la giusta strada.

    Yuno fece un tentativo senza provare cose strane, semplicemente cercò di afferrare l'aria davanti a sé chiudendo stringendo la mano in un pugno. Si vedeva una certa luminescenza provenire dall'interno; quando aprì la mano vide che aveva fatto una piccola sfera luminosa della grandezza di una biglia. La lanciò in aria e la sfera si dissolse con un piccolo bagliore. Era incredibile la naturalezza con la quale lo fece.

    La sta accettando come parte di sé e si vede.

    Tuttavia Yuno era delusa per la pochezza del risultato.

    Guarda che va bene, ti serve solo più esercizio.

    Cercò di rincuorarla Tatsuya.

    No, non è questo. Devo pensare più in grande.

    Rispose Yuno. Questa volta provò allargando le braccia portando le mani all'altezza delle spalle, quindi con forza avvicinò le mani in modo che formassero una sfera. Nel movimento le mani crearono dapprima delle scie luminose, poi la scia divenne di pura elettricità che si andò a radunare all'interno della sfera formata dalla mani, prendendo la forma di un globulo luminoso. Un risultato inaspettato per entrambi. Quando tolse le mani, le sfera continuò e fluttuare davanti al petto di Yuno. Incuriosita, cercò di toccarla ma come avvicinava la mano così la sfera si allontanava e quando la ritraeva si riavvicinava. Provò a spostare la mano in altre direzioni ed ogni volta la sfera seguiva il movimento. Ad un tratto dette una improvvisa e violenta spinta in avanti e la sfera scattò in avanti a gran velocità verso un albero esplodendo al contatto con il tronco. Nel legno rimase un foro di una dimensione doppia rispetto a quella della sfera.

    Un altro utilizzo. Più o meno è così che devo fare.

    Constatò Yuno soddisfatta.

    A questo punto non credo di servirti più.

    Disse Tatsuya, anche lui estremamente soddisfatto per i risultati ottenuti in solo due giorni.

    Ma io...

    Fidati, ti eserciteresti meglio senza avere me tra i piedi e poi anche io credo di dover lavorare un po'. Resterò qui vicino, quindi se hai bisogno chiama.

    O-ok, facciamo così

    Tatsuya si allontanò lasciandosi dietro la sorella che continuava a provare altri modi per raccogliere le cariche e sperimentando altre tecniche realizzabili con il suo potere.

    Sta migliorando molto velocemente, però ci vorrà ancora del tempo prima che possa realmente usare in battaglia quel potere. Se devo basarmi sul mio intuito: altri due giorni per un utilizzo buono in uno scontro, una settimana per un uso avanzato e due mesi per diventare quasi invincibile. Forse l'ultima è una previsione fin troppo azzardata, ma sento che potrebbe davvero farcela. In quanto a me...

    Si fermò dopo aver percorso qualche decina di metri in un'area dove la vegetazione era molto fitta.

    ...ci sono alcune cose che non mi tornano.

    Con la mente era riandato all'episodio dell'aggressione sulla spiaggia. Quella sera si ritrovò ad avere delle caratteristiche che non si aspettava, non per il fatto di essere riuscito ad affrontare otto energumeni insieme a due ragazze, ma perché gli avversari andavano giù con un singolo colpo, era come se fossero colpiti da un mattone. Addirittura ad uno aveva rotto la mano solo intercettandone il pugno.

    E se avessi anche qualche altro potere?

    Si mise difronte ad un albero deciso a scoprirlo. Respirò a fondo cercando di concentrarsi e visualizzando nella mente l'idea che il suo pugno si stesse irrobustendo, si mise in posizione e provò lentamente l'esecuzione per un paio di volte, poi colpì il tronco con tutta la sua forza. Un istante dopo si ritrovò a terra a contorcersi per la mano dolorante.

    AAAAARGH! Che male! Temo di aver fallito l'esperimento.

    Certamente non era un bello spettacolo, ma almeno aveva visto che non aveva alcun tipo di super forza. Si sedette a terra riflettendo su quanto fosse stato stolto a crederlo. Mentre era in quello stato emerse nuovamente quella voce che aveva imparato a conoscere, ma che non si faceva sentire da alcuni giorni.

    Cosa stai cercando di fare?

    Oh, sei di nuovo tu. Volevo vedere se avevo qualche tipo di superforza prendendo a pugni un albero.

    Ma sei scemo?

    Eccone un'altra...ho solo fatto un tentativo...

    Perché? Cosa ti ha fatto pensare di avere quel tipo di abilità?

    Ecco..vedi, è per la forza che ho dimostrato quella sera...ho pensato che magari c'è di più in me, oltre a quella percezione dell'animo altrui...

    Dopo qualche attimo di silenzio, la voce disse

    Prova ora. Colpiscilo di nuovo. Fa come ti dico!

    Tatsuya si alzò da terra non troppo convinto, ma volle comunque provare, se fosse andata male avrebbe solo dovuto sopportare un altro po' di dolore. Si preparò e fece partire un gancio destro con tutta la sua forza contro il tronco dell'albero. Questa volta non fallì: tutta la parte colpita saltò via, lasciando un incavo delle dimensioni del suo pugno.

    Wow!

    Esclamò Tatsuya, meravigliato. Tuttavia si fece prendere dallo sconforto quando capì.

    Quindi....era opera tua...

    Mi dispiace, ma è così...

    In me c'è solo quello...solo quel sentire...così inutile...

    Mentre lui era in preda all'autocommiserazione, la voce lo sgridò.

    Non dire questo! Neanche ti rendi conto di quello che hai dentro di te! Ed anche questa abilità che bistratti tanto...non è sentire qualcosa da nulla, tu senti il cuore delle persone, il loro lato più intimo. Riesci ad accedere al loro animo ed al loro corpo sentendo tutto di loro, puoi sapere tutto di tutti. Se mai riuscirai a controllarlo avrai accesso a potenzialità che nemmeno immagini, devi solo far pratica e sviluppare questo potere.

    Dopo aver ascoltato questa breve ramanzina, Tatsuya scoppiò a ridere.

    Ed ora che hai da ridere?

    Rido perché sono le stesse cose che io ho detto a Yuno. Le ho predicato di tenere duro e non arrendersi ed ora cosa succede? Che lei si è sbloccata ed io mi arrendo...sono davvero pessimo. Grazie, farò tesoro delle tue parole.

    Certo che sei proprio strano...

    Oramai dovresti conoscer...

    Ad un tratto si sentì un fortissimo impatto, un fragore incredibile che proveniva dalla direzione di Yuno. Allarmato, corse veloce in quella direzione arrivando a Yuno, ma quella non aveva fatto nulla e sembrava ancor più stupita di lui.

    Cosa succede?

    Non lo so, proveniva da quella parte...

    I due corsero in quella direzione fino ad arrivare in un piccolo spiazzo al centro del quale sedeva Sophie, sembrava stesse prendendo fiato.

    Ehi! Ma cosa è succes...so..?

    Tatsuya guardò tutt'attorno a lei e non riusciva a credere a quel che vedeva: tutti gli alberi presentavano dei danni molto ingenti, avevano i tronchi praticamente in pezzi, un albero era stato tagliato in due parte perpendicolarmente e due erano stati tranciati di netto ed ora erano accasciati su quelli circostanti. Sophie si girò un po' sorpresa.

    Oh! Siete voi! Non vi allenate più?

    Lo stavamo facendo quando poi...ma dimmi, cosa è successo qui?

    Cosa?

    Sophie si guardò attorno.

    Ooh! Questo...forse ho esagerato un po'...eheheh!...scusate...

    Vuoi dire che sei stata tu?

    Si, sono stata io...

    La scena fu alquanto strana, con Sophie che, sorridente, cercava di scusarsi per non essere riuscita a contenersi, mentre Tatsuya e Yuno osservavano la scena stupiti e si scambiavano occhiate sconcertate.

    S-sicura di star bene?

    Si, sono solo un po' stanca...

    Stanca? Ma tu non sei mai stanca.

    Lo credevo anche io, ma a quanto pare non è così.

    Sembrava davvero stremata, quasi faceva fatica a parlare.

    C'entra una tecnica che stai sviluppando?

    Più o meno, ma non posso ancora dirtelo. Ora....lascia che...mi riprenda...

    Il respiro le si faceva difficile, stava iniziando ad ansimare. Yuno e Tatsuya si guardarono e si capirono al volo, senza parlare. Lui si abbassò e, aiutato da Yuno, si caricò Sophie sulle spalle.

    Cosa...anf..fai?

    Semplice, ti porto a casa.

    Anf...ma....il vostro...anf...allenamento?

    Per oggi abbiamo finito, ora rientriamo e ci prendiamo il pomeriggio libero.

    E facciamo una maratona di Bura Kura che sono in astinenza da Majokko.

    Anche io, potremmo guardarcelo insieme.

    S-si, sarebbe....bello...

    Rientrarono subito a casa e misero a letto Sophie, lei si addormentò subito. Yuno e Tatsuya non pranzarono nemmeno, erano troppo preoccupati per le condizioni di Sophie. Si svegliò solo nel pomeriggio, dopo aver dormito per sei ore. Era strano vederla così debole ed indifesa, abituati com'erano a vederla sempre energica e pimpante, fin troppo attiva. Come avevano detto, si misero tutti sul letto di Sophie per vedere i DVD dell'anime mangiando qualche snack, dopotutto avevano saltato tutti il pranzo. Misero Sophie nel mezzo e stettero per tutto il tempo ad abbracciarla. Sapevano che per ricaricarsi più velocemente avrebbe preso parte della loro energia, ma a loro stava bene, era il minimo che potevano fare. Quando finirono di vedere tutti gli episodi dell'anime, Sophie si era completamente rimessa in forze, ma gli altri due erano un po' deboli, soprattutto Tatsuya che sembrava esser quello che aveva perso più energie. Anche la sera era quasi giunta al suo termine quando si misero al tavolo per cenare, un pasto molto semplice e sbrigativo solo per riempire lo stomaco ed introdurre un po' di cibi salutari dopo tutti gli snack divorati nel pomeriggio. La scelta cadde su delle verdure grigliate. Sophie aiutò tagliandole ed incredibilmente se la cavava anche abbastanza bene.
    Si erano finalmente disposti attorno al tavolo pronti per mangiare quando Tatsuya si bloccò improvvisamente: era entrato qualcosa nel campo delle sue percezioni, una presenza terribilmente ostile si trovava a non molta distanza da loro.

    Non può...è troppo presto...

    Posò le bacchette cercando di dissimulare la sua preoccupazione. Si alzò con il fare più tranquillo che gli riusciva in quel momento e si diresse alla porta.

    Scusate ragazze, io esco un attimo.

    Aspetta, vengo anche io

    No. È meglio se voi restate qui. Tranquille, torno subito.

    Tatsuya corse fuori di casa senza prestare attenzione alle proteste di Sophie, non ce n'era il tempo. Seguendo la fonte di quella ostilità, si ritrovò ad imboccare la via del bosco. Era in preda ai più disparati sentimenti, si trovava a correre verso qualcuno che aveva già manifestato l'intenzione di far loro del male, qualcuno che non aveva avuto problemi nel trovarli. Non aveva assolutamente idea di quel che si sarebbe trovato difronte, ma stava andando ad affrontarlo do solo.

    Perché così presto? Se solo avessimo avuto più tempo per prepararci...Yuno ha iniziato ad usare il suo potere da solo due giorni, non è ancora pronta. Sophie non me la sento di metterla in pericolo. Solo io posso...

    Mentre pensava queste cose, intravide una figura nella penombra. Tatsuya si fermò in mezzo a quello spiazzo nel quale era giunto.

    Fatte vedere!

    Gli intimò. Quella figura si mostrò sotto la luce della luna.

    Finalmente sei arrivato. Cominciavo a perderne la speranza.

    La tua ostilità era troppo grande perché non la sentissi.

    Ostilità? È questo che ti suggerisce?

    Sei tu che lo suggerisci. Come hai fatto a trovarci così in fretta?

    Ti davamo la caccia da un po'. È dalla scorsa settimana che ti tengo d'occhio.

    Non è possibile, ti avrei dovuto percepire...

    Percepire? Non so cosa tu intenda, ma devo essere stato piuttosto bravo se ti stupisci tanto.

    Perché ci stai facendo questo?

    A cosa ti riferisci?

    Ci hai fatto aggredire in spiaggia, hai messo in pericolo le mie sorelle, le hai terrorizzate.

    Vero, e di questo me ne rammarico. L'obiettivo eri tu, loro sono state solo un danno collaterale.

    Danno collaterale? Lo definisci un danno collaterale? Hanno rischiato di essere stuprate!

    È stato necessario, possiamo dire che lo abbiamo fatto per voi.

    Avete ucciso Shiro!

    Ti sbagli, non è così

    Non osare!

    Ci sono cose che non sai.

    L'ho vista...l'ho vista con i miei occhi, non c'è altro da sapere. Shiro mi è stata portata via e siete stati voi a farlo.

    Ancora non ti sei accorto di nulla? Accidenti, la situazione è peggiore di quel che pensassi. Se provi tutto quel risentimento verso il sottoscritto, Zwain, allora attaccami, potrebbe essere utile per testare il tuo livello.

    Non aveva neanche finito la frase che Tatsuya era partito all'attacco caricando a testa bassa quasi in balia della rabbia. La cosa non preoccupò affatto il suo avversario che, anzi, lo scherniva.

    Un pugile non carica mai l'avversario in questo modo. Sei proprio una delusione.

    Si mise in guardia preparandosi per il contrattacco, sicuro che la rabbia stesse facendo commettere errori fin troppo grandi a Tatsuya; quest'ultimo tuttavia non aveva perso lucidità e non si era nemmeno lasciato toccare dalle ultime provocazioni. Quando fu ad una distanza di un paio di metri variò il suo movimento ruotando il piede destro prima di poggiarlo, piantandolo con forza a terra per darsi una poderosa spinta e balzare in avanti radente il terreno modificando il proprio tempo, ampiamente analizzato dall'avversario. Lo colpì, in anticipo sui tempi, con il palmo della mano all'altezza dell'addome, passando proprio dove la guardia era scoperta, sbalzando via Zwain, impreparato a quella mossa, scaraventandolo a terra ad un paio di metri di distanza.

    Che fine ha fatto la tua tecnica pugilistica?

    Chiese quello estremamente sorpreso.

    Non avete osservato abbastanza.

    La secca replica di Tatsuya. Le sue percezioni si stavano ampliando, stava espandendo il suo potere quanto più possibile ed in cuor suo sentiva che quella sera nulla lo avrebbe potuto arrestare.
    Zwain si tirò su, togliendosi un po' di terriccio dai suoi vestiti.

    Bene, in attacco sembri abbastanza accettabile, per lo meno come tecnica. Vediamo in difesa come te la cavi.

    Portò una mano al fagotto che aveva sulla schiena e partì all'attacco. Appena Tatsuya fu nel suo raggio d'azione fece per estrarre l'oggetto, ma in realtà non strinse la presa su di esso: era un diversivo per distrarre l'avversario mentre tentava un pugno al volto con l'altra mano. Tuttavia la strategia non ebbe successo, Tatsuya aveva letto le intenzioni ed aveva scansato il pugno con un passo all'indietro. La cosa infastidì Zwain che partì menando colpi all'impazzata ma senza riuscire a metterne a segno nemmeno uno. Nel mentre lo incalzava.

    Forza! Mostrami il tuo potere! Lo so che non si ferma qui, svelalo!

    Tatsuya non rispondeva, continuava a scansare tutti quei colpi con movimenti minimi e precisi. Ad ogni schivata cresceva anche la naturalezza con la quale le faceva finendo in breve per abbandonare il tecnicismo del pugile in favore di movimenti più compassati ed armoniosi: non erano più vari movimenti netti che accompagnavano e identificavano ogni schivata, piuttosto era un unico fluido movimento che mandava a vuoto ogni colpo. Sembrò che danzasse.
    Zwain fermò il proprio attacco con rabbia.

    Che diamine! Che sta succedendo? Ti prendi gioco di me? Combatti! O forse sai solo scappare?

    Che? Ma se non riesci nemmeno a sfiorarmi.

    Non ora proprio nel suo stile cercare di provocare il suo avversario, ma in questo caso gli stava venendo naturale, sembrava quasi che non lo stesse realmente prendendo sul serio. Aveva davanti a sé uno degli assassini di Shiro, il mandatario della loro aggressione, eppure non voleva combattere da subito seriamente, voleva usare quel confronto come un test approfondito del suo potere. Proprio questo sembrava che lo stesse dominando, era completamente concentrato su di esso e se ne faceva guidare. Zwain aveva ripreso il proprio attacco con furia ma il risultato non cambiava, non metteva a segno un colpo su Tatsuya che aveva chiuso gli occhi e si lasciava condurre dalle percezioni. In tutto questo Zwain lanciava parole piene di rabbia, ma non perché non riuscisse a colpirlo, tutt'altro: era furente perché non riusciva a spingere il suo avversario ad attaccarlo, a fargli tirare fuori il vero potere. Tatsuya si stancò di quelle parole che per lui non avevano senso, così decise di eseguire il suo contrattacco con il quale sperava di mettere in fuga Zwain; l'obiettivo non era di sbarazzarsi di questo, piuttosto voleva che questo andasse a chiamare gli altri, voleva poterli affrontare tutti. Richiamando alla memoria alcuni movimenti fatti in sincrono con Sophie nei giorni precedenti, Tatsuya sfruttò una schivata su un colpo avversario per colpirlo prima con un gancio destro al fianco, con una rapida rotazione su se stesso schivò un altro attacco per colpirlo sull'altro fianco, quindi mezza rotazione di ritorno per un colpo con le nocche nello sterno seguito da un forte montante alla mascella per poi concludere con un calcio girato al volto che scaraventò Zwain a terra. La velocità e la naturalezza dell'esecuzione erano state quasi terrificanti. Tuttavia Zwain non sembrava aver risentito troppo di tale assalto, sembrava essere ben abituato a combattimenti duri, probabilmente molto più di Tatsuya, però sembrava comunque un po' frastornato per non aver capito quasi nulla di quel che era successo, come se non si aspettasse quel tipo di attacco.

    Ma tu...cosa è stato ora?

    La domanda suonò strana a Tatsuya, tuttavia colse al volo quell'opportunità per poter per la prima volta dire ad alta voce il nome che aveva dato al suo potere.

    Condividere il cuore altrui. One Heart.

    Zwain si rialzò e nel farlo scuoteva la testa.

    Pensavo che questo fosse solo un suo utilizzo, che in realtà ne fosse consapevole tanto che mi sono preparato senza troppa convinzione...

    Ma di cosa stai parlando?

    L'altra volta non avevi questo...dove è finita?

    Smettila di farfugliare cose senza senso e risolviamo questa questione.

    Chiaro, stiamo solo perdendo tempo. Hai detto che la tua attuale abilità si chiama One Heart, beh, credo di aver intuito il suo funzionamento: riesci a leggere le mie intenzioni potendo così prevedere i miei movimenti ed agire di conseguenza, ma...

    Si tolse dalle spalle quello strano fagotto e liberò il suo contenuto dalla stoffa, rivelando un'asta della lunghezza di circa 120 cm, ad una estremità una sottile catena ancor più lunga la collegava ad una specie di martello sicuramente non metallico.

    ...e se nemmeno io sapessi quale sarà il mio movimento successivo?

    Detto questo, Zwain mosse rapidamente l'asta colpendo il suolo con il martello; Tatsuya riusciva a percepire le intenzioni del suo avversario di colpirlo,ma non riusciva più a sentire come sarebbe arrivato il colpo, nel mente Tatsuya vedeva il martello rimbalzare a terra e dirigersi a gran velocità verso di lui. Ebbe appena il tempo di pararsi con le braccia, l'esecuzione della tecnica lo aveva incantato e non aveva potuto fare a meno di vederla fin tanto fosse sicuro, anche se aveva dovuto pagare dolorosamente subendo un colpo per lui evitabile. Si rivelò comunque una scelta errata: Zwain non si fece certo attendere per l'attacco successivo, gli balzò subito contro tentando un colpo con un sinistro. Tatsuya anticipò facilmente questo colpo e stava per contrattaccare, ma sentì Zwain colpire violentemente a terra con la sua arma. Non aveva visto il martello partire, avrebbe dovuto cercare di allontanarsi di slancio, ma non era abbastanza veloce, subì un colpo tremendo al fianco sinistro che gli tolse il respiro e lo costrinse sulle ginocchia.
    Zwain si fermò a contemplare le difficoltà di Tatsuya con soddisfazione.

    Come immaginavo, sei impotente difronte alla mia Hammerstaf. È fatta di un materiale particolare, resistentissimo e con grandi capacità di rimbalzo. Tu puoi leggere le mie intenzioni, ma a quanto pare non ti riesce con gli oggetti; proprio grazie al rimbalzo irregolare del quale neanche io conosco la traiettoria esatta ho reso inutile il tuo potere, ora devi fare grande attenzione per difenderti come tutte le altre persone e ti ho obbligato a seguire il movimento della mia staffa. Ma spero che tu abbia qualche altra carta da giocare. Forza, fatti avanti.

    Il discorso di Zwain aveva dato il tempo a Tatsuya di rimettersi in piedi, ma non era riuscito ad elaborare alcun piano.

    Dannazione! Devo inventarmi qualcosa, ma cosa?

    Si era messo in guardia e cercava di pensare, cosa che finì per spazientire Zwain.

    Se non ti decidi prendo io l'iniziativa.

    Alzò l'asta sopra la testa e prese a farla ruotare descrivendo con il martello un cerchio tutt'attorno a sé. Tatsuya osservava la scena attentamente, seguendo i movimenti e le intenzioni che l'avversario ci metteva, finché non lo notò

    Ma certo! Quanto attaccherà lo sentirò, mi basterà muovermi con i giusti tempi per crearmi la mia occasione.

    Aumentò ancora la sua attenzione finché non la sentì chiaramente, l'intenzione di attaccare.
    Zwain stava per fare il movimento di colpire il terreno, facendo scorrere l'asta in avanti per incrementare la portata dell'attacco, quando Tatsuya si mosse con un rapido scatto per piombargli addosso. Stava per colpirlo con un gancio destro con tutte le sue forze, notando che non aveva alcuna intenzione di parare o schivare, quando sentì la catena girargli attorno al fianco e ruotargli intorno alla schiena. Cercò di pararsi all'ultimo istante, ma non ebbe successo, beccandosi il martello in pieno stomaco e ritrovandosi scoperto,situazione subito sfruttata da Zwain che lo colpì con un poderoso pugno al volto, un colpo con l'asta ed un forte calcio frontale che spinse via Tatsuya, facendolo rotolare a terra per alcuni metri.
    Tatsuya era stremato, non aveva mai subito tanto colpi e di tale forza tutti insieme, stentava a rimettersi anche solo carponi.
    Da quella scena Zwain sembrava contrariato.

    Tutto qui? Che delusione, devi assolutamente riprenderti quella abilità che così non sei davvero capace di nulla, non sei nemmeno divertente. Hai fallito su tutta la linea. Zera non ne sarà soddisfatto...

    Tatsuya aveva ritrovato un po' di forze per parlare anche se affannosamente.

    Continui...continui a dire cose...cose strane...ma io...sono ancora qui...libererò le mie sorelline dalla tua minaccia.

    Quando ebbe finito Zwain lo fissò con una faccia strana, poi si mise a ridere a gran voce.

    Devo correggermi, sei uno spasso. Sono parole un po' troppo grosse per uno che non riesce nemmeno a reggersi in piedi. E pensare che solo un paio di minuti fa sembravi poter vincere facile contro di me, ma guardati ora, con il respiro corto e vistosamente dolorante, che cerchi di aggrapparti a qualcosa per dar fondo alle tue ultime energie. Puoi comunque stare tranquillo, e loro non verrà fatto alcun male, non verranno coinvolte. Ora devo solo capire cosa fare con te...eh,abbiamo visite?

    In quel momento si era iniziato a sentire un rumore di passi in avvicinamento, a giudicare dal suono sembravano due persone che correvano.

    Tatsu-kun, sei qui?

    Non ci volle molto prima che si vedessero apparire le figure di Sophie e Yuno. Entrambe si spaventarono quando videro il fratello che si reggeva appena sulle ginocchia e gli si avvicinarono subito. Sophie iniziò immediatamente la procedura di ripristino dell'energia.

    C-come mi avete trovato?

    È stato facile, abbiamo sentito una risata sguaiata e sgraziata e l'abbiamo seguita

    In quel momento Zwain ebbe una smorfia di stizza.

    Accidenti, non volevo che vi immischiaste, ora mi toccherà occuparmi anche di voi.

    Fossi in te non ne sarei troppo convinto.

    Tatsuya si era appena rimesso in piedi lasciando sbigottito Zwain. Anche le sue ferite si erano rimarginate senza lasciare traccia. Solo i vestiti conservavano i danni della battaglia.

    Ma come hai...anche lei? Che pessimo lavoro d'intelligence che abbiamo fatto...ma non dovrei aver comunque problemi a....

    Lì fu interrotto da Yuno che si era portata davanti a Tatsuya e Sophie frapponendosi con Zwain.

    Lasciala stare, è con me che devi vedertela.

    Hei! Cosa stai dicendo, non sei pronta!

    Tatsuya voleva portarla via da lì, ma lei con la mano gli fece segno di star fermo.

    Se vuoi essere d'aiuto dimmi cosa sa fare.

    Yuno aveva un'aria incredibilmente decisa, Tatsuya sentiva di non poterla fermare in quell'occasione.

    Ha una resistenza ai colpi ed alla fatica incredibile ed è molto forte. Usa quell'affare sia come un bastone per il corpo a corpo che facendo rimbalzare a terra il martello per colpire. Stai attenta.

    Capito, basta restare distanti per non essere colpiti.

    Tatsuya stava per replicare qualcosa ma notò una scintilla negli occhi della sorella, e non ne era una elettrica.
    Zwain era sempre più sconcertato per quello che stava succedendo.

    Quindi tutti e tre...questa è una seccatura...forza! Non ho tutta la notte.

    Sollevò di nuovo al di sopra della testa il suo Hammerstaff e prese a farlo ruotare in attesa della mossa della sua avversaria.
    Yuno mise mano ai suoi coltelli, tenendoli in mano per più tempo di quanto gliene servisse e ne lanciò un paio in direzione di Zwain; questo li deviò con la propria arma facilmente e rimase nella sua posizione. Yuno ne lanciò altri tre, ma il risultato fu sempre lo stesso.

    Te lo ripeto: non farmi perdere tempo, non ti avvicini e non attacchi nemmeno in modo convinto, fatti da parte e basta.

    Il fastidio di quello era ben visibile, stava facendo qualcosa che non voleva assolutamente fare. Tuttavia Yuno non aveva intenzione di farsi da parte, era la sua occasione per fare lei lo spettacolo.

    Restare a distanza è la situazione più adatta per me, ho il tempo che mi serve.

    Portò la mano sinistra all'altezza della spalla destra e l'altra mano all'altezza del fianco sinistro. Fece un ampio gesto con le braccia descrivendo in senso antiorario una circonferenza, fino a scambiare le posizioni delle mani. Durante il movimento le mani descrissero un cerchio luminoso nell'aria che, una volta finito, sembrò riempirsi ad una grandissima velocità di cariche elettriche. Passarono pochi secondi prima che il cerchio elettrico fosse soddisfacente, quindi lo colpì nel centro con il palmo della mano scagliando una poderosa scarica. Zwain dovette ringraziare i suoi buoni riflessi che gli consentirono di spostarsi prima di essere travolto da quell'attacco terribile. Vari alberi erano stati completamente trapassati da quella saetta, il potenziale distruttivo di Yuno era incredibile. Tatsuya era realmente impressionato.

    Sei riuscita a...

    Ora non cado più a terra sfinita.

    Era bastato solo quell'attacco per far comprendere quale fosse la differenza abissale tra lei e gli altri, una semplice tecnica che non aveva nemmeno richiesto grandi sforzi al suo potere. Zwain se ne era accorto che con la semplice forza non sarebbe andato lontano, ma aveva anche dedotto dalla conversazione tra lei ed il fratello che non era da molto tempo che aveva messo le mani su quell'abilità, avrebbe potuto colmare il divario di potere grazie alla sua maggiore esperienza. Prese a correre lateralmente per renderlo la mira più difficoltosa, puntava a spingerla ad attaccare per poi sfruttare un'apertura per colpire lì dove si fosse scoperta. Yuno non si scompose, raccolse cariche sulle mani concentrandole sulle unghie, che si illuminarono, per poi far partire dieci piccole mezzelune elettriche, o Elettroplettro come era stata chiamata la tecnica da Tatsuya, che andarono a coprire una vasta area, tanto da costringere Zwain a buttarsi a terra per non essere preso.
    Yuno aveva iniziato ad esibire un sorriso di soddisfazione.

    Ora non fai più tanto il buffone, vedo.

    Lei era fin troppo sicura, ma nonostante la supremazia che sembrava avere Tatsuya non smetteva un attimo di riflettere, aveva dei dubbi.

    Si sta dimostrando superiore, tuttavia controlla questo potere da troppo poco tempo. È la prima volta che cerca di combattere e la sua resistenza è una incognita, non abbiamo minimamente idea di quanta energia consumi con ognuno dei suoi attacchi ed il rischio che possa stancarsi prima di poter vincere è alto. Tenerlo a distanza sembrerebbe la soluzione più corretta, Yuno in questo modo non deve preoccuparsi dei suoi attacchi e non corre rischio di farsi male, in oltre lo costringe a stancarsi per evitare attacchi che potrebbero stenderlo all'istante. Siamo sempre in tre contro uno e se perde un po' di lucidità poi anche io e Sophie potremmo sconfiggerlo. Resta il problema che con la sua attuale arma ha una gittata massima di circa tre metri ed attacchi che non posso prevedere frugando tra le intenzioni. Se riuscissimo a disarmarlo...un momento, che sta....?

    Nella sfera delle sue percezioni avevano preso improvvisamente rilevanza dei dati strani che avevano iniziato ad affluire da Yuno, era come se la sua mente stesse iniziando vacillare sotto il peso del suo potere.

    Cheria!! Mantieni il controllo! Sgombra la mente la mente e respira a fondo!

    Aveva chiamato la sorella con il secondo nome, cosa che faceva di rado quando aveva bisogno di catturare la sua attenzione in momenti critici. Le sue parole la raggiunsero, lo poté sentire chiaramente, ma non riuscirono a smuoverla dalla sua posizione.

    Di che ti preoccupi? Non può nulla contro di me.

    No, così non va.

    Tatsuya stava stava per partire, ma Sophie lo trattenne con la forza.

    Non puoi, devi restare qui. Sai bene che è troppo pericoloso.

    Ma non posso restare qui senza far nulla, di questo passo...

    Si, se avesse continuato in quel modo avrebbe completamente perso il controllo come quella volta.

    Dobbiamo aspettare e sperare che si controlli.

    Mentre loro parlavano la battaglia tra Yuno e Zwain non si era certo fermata: lei continuava a lanciare piccole scariche contro di lui più per cercare di stancarlo che per ferirlo, mentre quello cercava di evitare tutti gli attacchi. Ad un tratto Zwain notò un sasso a pochi metri da lui, così si lanciò nella sua direzione e, non appena fu a portata, lo colpì con forza usando la sua staffa e scagliandolo con forza verso Yuno. Lei fu colta di sorpresa e non riuscì a scansarlo, venendo colpita in pieno stomaco. Sembrò accusare il colpo e sul momento interruppe il suo attacco. Non era affatto abituata ad essere colpita, quella era la prima volta che le capitava. Zwain vide le difficoltà della ragazza e si fermò, non sembrava affatto interessato ad affrontarla e sperava che quell'unico colpo fosse abbastanza per farla desistere dal combattere.

    Fatti da parte ragazzina, queste non sono cose per te.

    Furono le parole di Zwain per scoraggiarla.
    In quel momento Yuno smise di tenersi con le mani la parte colpita e tornò bene in piedi. Iniziò improvvisamente a ridere, una risata terribile e spaventosa. Quando sollevò la testa, mostrando la sua espressione allucinata, si videro bene i suoi occhi che si erano illuminati. Quel potere instabile aveva preso il sopravvento sulla sua mente.

    Y-Yuno! Stai bene?

    Tatsuya per la prima volta era davvero allarmato, non aveva idea di cosa poter fare in quel frangente e si ritrovò a rivolgerle una domanda estremamente stupida.

    Si. Sto benissimo. Questo non è niente in confronto a quello che ti ha fatto subire lui, ed ora lo farò soffrire dieci volte più di quanto ha fatto soffrire te.

    Era calma e sorridente mentre lo guardava, eppure era spaventosa. Rivolse di nuovo lo sguardo verso Zwain per dirgli solo tre parole.

    Ora ti uccido.

    Una immensa quantità di carica elettrica iniziò e raccogliersi sulla sua schiena, sempre più intensa. La carica prese la forma di due appendici simili ad ali che continuavano ad espandersi. Senza che facesse alcun movimento cominciarono a partire delle scariche verso Zwain. Quello non poteva far altro che scappare per non essere colpito, ma la serie di scariche era veloce e non gli lasciava tregua. Yuno fece in cenno della mano ma non accadde nulla. Zwain era troppo preoccupato per tutto quel che stava succedendo per poter sottovalutare tale mossa. Con la coda dell'occhio vide del movimento e si buttò a terra appena in tempo per riuscire ad evitare quelli che erano i cinque pugnali in precedenza lanciati da Yuno. Lei li richiamò e sé tenendoseli sospesi attorno. Altri cinque pugnali uscirono dal suo astuccio e si disposero attorno a lei insieme agli altri, formando un cerchio.

    Elettromagnetismo!

    I pugnali si caricarono elettricamente e, con un cenno della mano, vennero scagliati verso Zwain. Lui oramai era alle corde, non era preparato per affrontare una furia simile ed era costretto ad una continua fuga. Evitò il primo assalto, ma il gruppo dei pugnali curvò, sotto il controllo di Yuno, tornando a dirigersi verso di lui. Era un assalto dal quale non aveva scampo. Cominciò ad usare la sua arma per colpire quanti più sassi e detriti possibile, sperando di riuscire a colpire la ragazza, ma le sue ultime speranze vennero infrante quando una poderosa scarica colpì la catena che univa asta e martello, fondendola. La mira di Yuno era un qualcosa di sbalorditivo. Zwain non aveva più la sua arma, era con le spalle al muro. Yuno era pronta per il colpo finale: richiamò i pugnali di nuovo portandoli nella sua mano destra, dove aveva iniziato a concentrare tutta l'immensa carica che aveva accumulato. Zwain aveva un'ultima carta da giocarsi, per quanto infida: prese a correre verso Tatsuya e Sophie, sperando che il rischio di poterli travolgere la frenasse. Ma non fu così: Yuno scagliò quel fulmine attingendo a piene mani al suo potere. Solo dopo averlo lanciato si accorse di quel che aveva appena fatto. Il fragore coprì il suo urlo disperato, si vide Tatsuya cercare di proteggere con il corpo Sophie prima di essere inghiottito dall'immenso bagliore. Ci vollero vari secondi prima che la luce si diradasse. Il potere di Yuno si era istantaneamente disattivato e lei era finita sulle ginocchia in lacrime, convinta di aver appena commesso l'irreparabile.

    Ma cosa...?

    La voce che sentì la fece trasalire, non se la aspettava assolutamente ma in quel momento era il suono più dolce che avesse mai sentito. Alzò lo sguardo: tutto era stato distrutto, gran parte della foresta era stata spazzata via ed al posto degli alberi c'era solo terra bruciata. Le piante più vicine che si erano salvate erano in fiamme e per varie centinaia di metri si sollevava del fumo. In mezzo ad uno scenario apocalittico Tatsuya era in piedi. Stava ancora abbracciando Sophie, anche lei illesa. Pure Zwain era incolume anche se incredibilmente confuso.

    T-Tatsuya...a-a-allora sei...vivo?

    Questo, oppure in vita non sono stato molto buono.

    E questo non è vero, Tatsu-kun, sei il più buono di tutti.

    Yuno iniziò a piangere, un pianto liberatorio: loro stavano bene.
    Tatsuya si guardò attorno incredulo, non sapeva assolutamente come avessero fatto a salvarsi questa volta da un attacco che aveva distrutto la foresta trasformando lo scenario in un inferno. Sarebbe rimasto lì ad interrogarsi ancora se non avesse sentito i passi di Zwain che si stava avvicinando. In quel momento non sembrava voler attaccare, aveva gli occhi sbarrati ed era quasi tremante.

    Sei stato tu...tu ci hai salvati.

    Non so come dovrei aver fatto

    Allora ne sei ancora capace, lo hai ancora dentro di te. Mostralo ancora. Mostra il tuo potere. Mostra questo potere che mi ha appena salvato la vita, è fondamentale.

    Prima di scattare verso di loro Zwain aveva raccolto la catena del martello e la teneva ancora in mano insieme all'asta. Li strinse entrambi con maggior forza, anche se aveva appena rischiato la morte voleva tornare a combattere. Tatsuya scosse la testa.

    Proprio non mi ascolti, non ho idea di cosa stia dicendo. E smettila di voler combattere, siamo in due contro uno, non hai speranze.

    No, Tatsu-kun, se vuole ancora combattere lo affronterò io, non serve che tu intervenga, saresti troppo per come è ridotto adesso.

    Sophie si mise davanti.

    Cosa vuoi fare? È troppo esperto, anche con il tuo potere non lo puoi affrontare.

    Davvero? Stai a guardare.

    Sophie fece un profondo respiro ed iniziò a raccogliere energia. Le piante più vicine erano state spazzate via ed in sua prossimità c'erano solo due persone, tuttavia iniziò a caricarsi con una grande quantità di energia, molta più di quella che normalmente avrebbe dovuto contenere.

    ”Release!
    The power from my soul,
    Energy storming in the blood.
    I'll open the gates of the sky,
    through the path of the heaven
    I'll reach my true self.
    No hesitation,
    No repentance
    Hereby i proclame
    My Genesis!”


    Intorno a lei prese forma una intensa aura viola, la manifestazione di tutta l'energia che aveva accumulato e che stava ancora continuando a raccogliere.

    Era questo che stavi facendo l'altra volta...

    Kehehe

    Ma...ora?

    Ora si gioca. Allontanati un pochino ♥.

    Sicuramente Zwain sarebbe stato contrariato da questa ennesima variazione nel suo piano, nel dover affrontare un altro avversario diverso da Tatsuya, ma c'era poco da fare. Questo volta quello partì subito all'attacco per sbarazzarsi di lei subito, non voleva rischiare un altro brutto scherzo come quello che gli era stato appena giocato da Yuno e non poteva perdere altro tempo. Tuttavia Sophie evitò l'assalto facendo valere tutta la sua agilità, era completamente diversa dalla sorella per approccio. L'aura di Sophie continuava ancora ad intensificarsi ed ingrandirsi finché non sentì di essere pronta. Zwain ritentò un altro assalto cercando di colpire con la catena, Sophie non fece cenno di volerlo schivare, si preparò a pararlo. Fu un attimo: una specie di guanto apparve sulla mano con la quale stava per parare deviando il colpi, l'altra la mosse repentinamente con un movimento come se stesse menando un fendente; un fascio luminoso apparve improvvisamente dalla mano in movimento e Zwain si trovò sul petto una ferita da taglio piuttosto superficiale. Sophie non si fermò, balzò all'indietro concentrando parte della sua aura nelle mani. L'energia sembrò rispondere ad una sollecitazione ed iniziò ad organizzarsi in modo ordinato, rivelando in fine due lame che Sophie scagliò immediatamente contro il suo avversario. Zwain riuscì a deviare le lame usando il suo bastone, ma Sophie ne lanciò altre due ferendolo di striscio sulla spalla con una. Se avesse avuto la mira di Yuno lo scontro si sarebbe concluso in quel preciso istante, ma non era così. Capendo le difficoltà della ragazza a prendere la mira, Zwain scattò in avanti zigzagando.

    Attenta Sophie!

    Tranquillo, Tatsu-kun. Lanciare spade non è l'unica cosa...

    Prese a concentrare l'aura sul suo pugno, puntandolo in avanti e tenendoselo con l'altra come se fosse un'arma da fuoco, seguendo con esso i movimenti di Zwain finché non fu estremamente vicino.

    ...che so fare!

    Rilasciò tutta l'energia di colpo generando un potente raggio energetico che con l'urto fece volare via Zwain, sbattendolo contro un albero a 20 metri di distanza.
    Tatsuya si avvicinò a Sophie, estasiato.

    È stato questo a fare quel botto questa mattina?

    Più o meno...diciamo che mettere tutta l'energia raccolta in un solo raggio non è una buona idea...Kehehe!

    Lei era un po' imbarazzata perché le era appena stato ripetuto quello che aveva fatto la mattina. Per lei la battaglia che aveva appena sostenuto non significava quasi nulla, non aveva alcun peso.

    Tatsuya si recò da Yuno che, ancora in ginocchio, si stava asciugando le lacrime. Lui le tese la mano per aiutarla ad alzarsi, ma lei scattò in piedi abbracciandolo fulmineamente.

    Oh, Tatsuya, per fortuna stai bene...

    Ed io?

    Se ti fosse capitato qualcosa...questo mio potere porta solo guai, stava per spezzare tutto ciò che ho di più caro. Non lo dovrò usare mai più, è troppo pericoloso.

    Tatsuya avrebbe voluto dirle qualcosa, lo stava quasi per fare, ma una voce interruppe tutto.

    Complimenti, non siete affatto male...in tre contro uno.

    Arrenditi Zwain, non vedi che è tutto inutile. Non hai più la tua arma ed io, a differenza di prima, sono al massimo delle forze. Forse ora nemmeno con la tua amata Hammerstaf potresti battermi.

    La piccoletta, che potere ha?

    Hei! Ma come ti permetti! Guarda che vengo lì e ti riduco ad una groviera puntaspilli. Te ne do così tante che ti accorcio!

    Manifesta l'energia che accumula la plasma dandole le forma della sue proiezioni mentali.

    Capisco...una abilità di creazione. È proprio tua sorella.

    Te lo ripeto: arrenditi. Non hai più alcuna speranza, sei troppo mal ridotto per continuare e sei senza armi. Non puoi competere con noi.

    Zwain scoppiò in una fragorosa risata.

    Competere? Forse non ve ne siete accorti, ma fino ad ora ho combattuto in modo normale mentre voi avete usato a man basse i vostri poteri.

    Non dormi che anche tu...

    Non siete gli unici ad essere speciali. Sweet dreams.

    Un improvviso bagliore inghiottì tutto. Poi fu la tenebra.



    Legenda:

    Narrato
    Parlato Tatsuya
    Pensieri Tatsuya
    Voce interiore
    Parlato Yuno
    Parlato Sophie
    Parlato Altrui

    Yuno Kamishiro
    Yuno Cheria Kamishiro

    Sophie Kamishiro
    Sophie Kamishiro


    Credit by .Micael.



    Fine Parte 1

     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status
    CITAZIONE
    Ed ecco la valutazione: mi è piaciuto l'argomento e la battaglia in sé ma forse sei entrato fin troppo nello specifico e alcune parti erano un po' noiosette... Secondo me ti sei fatto trascinare troppo e questo fiume di parole alla fine un po' ti ha penalizzato. Per il resto tutto bene come al solito.

    EXP: 10
     
    Top
    .
5 replies since 26/9/2013, 00:45   66 views
  Share  
.
Top