[CONCLUSA] Questione di Coppie

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    Narrazione Tatsuya - Goro


    TATSUYA
    Non sono più abituato alle giornate normali...

    Tatsuya era lì nella sua stanza, sdraiato sul suo letto fissava il soffitto incredulo per quella insperata tranquillità nella quale si era venuto a trovare. In un modo o in un altro, i suoi compagni di camera erano fuori e si era ritrovato solo, cosa che non gli accadeva da davvero molto tempo.
    Girò la testa verso la finestra per ammirare il panorama offerto dal complesso degli alloggi e della scuola e, più in lontananza, la rigogliosa vegetazione. Le nuvole in cielo si mossero lasciando che un raggio di Sole filtrasse fino a raggiungere il volto di Tatsuya; lui si parò gli occhi con la mano continuando a guardare l'esterno. Avrebbe dovuto studiare ma era così bello oziare.

    Se solo potesse durare un altro po'...

    Aveva percepito alla porta una presenza ben familiare.

    Entra, è aperto.

    La porta si aprì lentamente sul volto sorridente di Sophie.

    Accidenti, non riesco più a sorprenderti! Ma come fai?

    Chiese lei divertita. Tatsuya fece un sospiro e chiuse gli occhi, ancora bagnati dalla luce.

    Sai bene come facci-ugh!

    Sophie non era rimasta certo ferma ad aspettare la risposta, bensì era subito scattata verso di lui per poi saltare con irruenza sul letto atterrandogli con il busto sullo stomaco.

    Kehehe! Riesco ancora a prenderti.

    Si ritirò su così che Tatsuya potesse spostarsi per farle spazio sul letto e permetterle di sdraiarsi di fianco a lui. Le dimensioni del letto li costringevano praticamente a stare attaccati, ma tra loro due non ce ne erano mai stati di questi problemi.

    Come mai sei qui?

    Ero in camera da sola e cosi mi son detta: “Chissà che sta facendo il mio fratellone? Andiamo un po' a vedere.” Ed eccomi qui.

    Capisco...Yuno dove è finita?

    È andata a studiare con Misaka. Da quella volta nel parco loro due vanno ancora più d'accordo, pensa che spesso si ferma da noi a dormire la notte, dice che la sua compagna di stanza la preoccupa quindi, quando le sembra ancora più strana del solito, scappa da noi. Sai cosa? La prossima volta che dorme da noi devi venire anche tu. Naturalmente ti ospito io.

    Tatsuya si ritrovò a valutare tale possibilità immaginandosi quel che sarebbe potuto accadere se davvero si fosse fermato da loro. Sophie non avrebbe avuto problemi, ma si sa che lei è come se non faccia testo. Sarebbero state impredicibili le reazioni delle altre due, sentiva che ci sarebbe potuto essere anche il rischio di trovarsi in mezzo ad una tempesta elettrica. Oltre alla possibilità di essere visto da qualcuno bazzicare alla notte, o di mattina presto, nel dormitorio femminile.

    Uhm....forse è meglio evitare...

    Concluse.
    Rimasero lì, sul letto, a godersi il dolce far nulla per una decina di minuti prima che Sophie si tirasse su a sedere ed esordisse.

    Allora, cosa facciamo?

    E tanti cari saluti alla pace...

    Tatsuya aprì solo un occhio per guardarla.

    Tu cosa vuoi fare?

    Solo dopo averla fatta si accorse che quella poteva essere una domanda pericolosa da rivolgere a Sophie. Infatti il sorriso furbo che gli fece lo spaventò.

    No, aspetta! Niente cose strane!

    Cose....strane?

    Esatto! Niente cose strane. Dimmi cosa hai in mente e ti dirò se è strano oppure no.

    Uhm....vediamo...e se...andassimo a trovare Goro?

    Tatsuya aprì anche l'altro occhio ed alzò un sopracciglio.

    Vuoi andare a trovare Goro?

    Si. È da tanto che non ci andiamo ed ogni volta accadono cose interessanti con lui. E poi...non è che noi avremmo qualcosa da fare.

    Tatsuya ci pensò un po' su e finì per accettare, sarebbe potuto essere divertente ed avrebbe anche allontanato il torpore da ozio nel quale stava cadendo, tanto osannato all'inizio quanto inverosimilmente scomodo alla fine.
    Così, dopo pochi minuti si ritrovarono davanti alla porta del dormitorio di Goro. Sophie stava per aprire direttamente la porta quando Tatsuya si ricordò di quel che era capitato l'ultima volta che si erano presentati lì, così la fermò subito.

    Non possiamo entrare così, te l'ho detto anche l'altra volta. E poi ora Goro ha anche la ragazza, potrebbero essere insieme ora.

    E....quindi?

    Quindi potrebbero essere in atteggiamenti intimi in questo momento e l'ultima cosa che vorrebbero è essere beccati in quelle condizioni da noi.

    Sophie sembrava ancora non capire.

    Atteggiamenti....intimi?

    Come posso metterla....diciamo che....si fanno le coccole...

    Oh! Come facciamo noi?

    No, non come facciamo noi. E grazie al cielo non ti ha sentita nessuno altrimenti chissà cosa avrebbero potuto pensare.

    Avrebbero pensato che ci vogliamo tanto bene. Che c'è di male?

    Tatsuya rimase per un attimo fermo a fissarla, senza parole. Poi si riprese.

    Lasciamo stare, bussiamo.

    E così fece, bussò alla porta e rimasero in attesa di un qualche responso dall'interno.




    Legenda:

    Narrato
    Parlato Tatsuya
    Parlato Yuno
    Parlato Sophie
    Parlato Misaka
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    Sophie Kamishiro
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    Goro Nishimura
    Erano appena tornati nel dormitorio dopo quella che fu una giornata da dimenticare, un brutto sogno, una sventura unica nel suo genere, e Goro fece attenzione a Kuron, pensando di farla entrare dalla finestra di camera sua, così da non rischiare di farla notare nei corridoi.
    Dopo aver provveduto a portare a termine questo stratagemma, Goro, affaticato come non mai, si sedette sul suo letto, pensieroso e cupo, mentre Kuron esplorava la sua stanza, non avendo mai visto di persona una vera abitazione, sapendo solo di cosa si trattasse.
    Avrebbe voluto fare molte domande riguardanti la vita di un vero umano, nato e cresciuto da veri genitori, ma non poteva, non in quel momento di grande tristezza e rabbia per Goro.

    "Stai tranquilla, Kuron...per ora intendo riposarmi..."

    Ed era vero! In quel momento gli mancava la forza anche solo per camminare, figuriamoci andare a cercare Asako...per quanto avesse voluto farlo.

    "Sono sicura che la troveremo e la libereremo."

    Lui la guardò momentaneamente, ancora preoccupato, ma finse quel suo tipico prototipo di sorriso.

    "Sì...hai ragione..."

    Dopo questo discorso, Goro, anche se in mancanza di forze, preparò l'armadio per Kuron, non avendo altro da offrirle, mettendoci un materasso, quello di scorta, una coperta e un cuscino, insomma, un vero letto, anche se in un armadio.
    A Kuron sembrò andare bene, quasi come se non avesse mai voluto altro, dunque, senza ulteriore esitazione, sia lui che lei si addormentarono e passarono la notte all'insegna del riposo.
    Al suo risveglio, Kuron non trovò Goro, ma non si preoccupò, non subito almeno, non poteva sapere cosa fosse andato a fare.
    Proseguì la mattinata a cercare di abituarsi alla sua nuova abitazione, nuova nonché prima, visto che era nata il giorno prima, creata dal DNA di Asako e Goro, solo per uccidere quest'ultimo, non potendosi controllare, ma era tutto finito, Goro l'aveva salvata e liberata da quell'incubo, e ora le stava dando anche una casa...era davvero più gentile di quello che tutti credevano.
    Avrebbe voluto prepararsi qualcosa da mangiare, ma Goro non sembrava avere cose normali come cibo, tutto ciò che aveva erano integratori proteici e sostitutivi del vero cibo che gli potessero dare maggiori quantità energetiche...una vera e propria dispensa per recuperare le energie, ma a Kuron non diede fastidio, visto che aveva gli stessi gusti di Goro, dunque ne mangiò un po'.
    Finito il pasto, notò sul frigo un messaggio che diceva:

    "Sono andato al magazzino, a esplorare quello al suo fianco. Tornerò tardi."

    Quel messaggio fece partire subito una sola risposta nella mente di Kuron, ovvero l'istinto di prepararsi e raggiungerlo, visto il pericolo di imboscava che rischiava.
    Dopo essersi preparata in fretta, sentì bussare alla porta e, quando la aprì, notò due persone che le sembrava di conoscere bene, dopotutto, aveva il DNA di Goro e, di conseguenza, la sua memoria genetica, anche se a pezzi.

    "Voi siete amici di Goro, giusto?"

    Aspettò a malapena un paio di secondi e passò subito alla successiva richiesta.

    "Dobbiamo raggiungerlo fuori città, è importante."

    Detto questo, attese solo la loro risposta, negativa o positiva che fosse, e partì per raggiungere colui che diede per farla nascere.




     
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    TATSUYA
    Non passò molto tempo prima che la porta si aprisse ma si trovarono davanti a qualcosa di inaspettato: ad aprir loro la porta fu una ragazza che non avevano mai visto prima di allora. Aveva lunghi capelli castani, grandi occhi color nocciola ed una espressione che non tradiva sentimento. Proprio quest'ultima caratteristica aveva un qualcosa di familiare. Il particolare che balzò subito agli occhi di Sophie fu la giacchetta con il teschio, simile ma al contempo diversa da quella del loro amico Goro. I due ragazzi ebbero un attimo di smarrimento di fronte a quella vista inaspettata.

    Tatsu-kun, ma Goro non stava con Asako? Lei non è Asako. In più ha....non ci credo, HA LA CASPITA DI GIACCHETTA CON LO SCHELETRO!!! Cosa significa tutto questo?

    Che Goro abbia risvegliato i suoi istinti di cacciatore?

    Cosa c'entra la caccia?

    Ci sono tanti tipi di caccia, non solo quella che pensi te.

    Conoscendo Goro non si sarebbero mai aspettati di trovare un'altra ragazza nella sua stanza, ci doveva senz'altro essere qualcosa che non conoscevano. Tatsuya stava per iniziare a frugarle nella mente quando quella fece loro una domanda.

    "Voi siete amici di Goro, giusto?"

    Yep!

    ""Dobbiamo raggiungerlo fuori città, è importante."

    Ok!

    Attimo di smarrimento per Tatsuya, aveva realizzato in quel momento di essersi venuto a trovare in mezzo a due tipi in qualche modo “particolari”.

    Ma Sophie, vuoi davvero seguirla senza chiederle nulla dopo averla appena conosciuta?

    Sophie fece spallucce.

    Perché no? Se ce lo ha chiesto dopo averci visto per la prima volta in vita sua alla porta della stanza senza dubitare che potessimo essere dei venditori porta a porta o dei rappresentanti della folletto o riscossori di credito vuol dire che è davvero importante raggiungere Goro. E poi tu non puoi frugare nella sua mente e capire che intenzioni ha?

    Tatsuya rimase un attimo a pensarci.

    ....you got a point...

    Come?

    Hai ragione. Allora è deciso. Tatsuya...

    Sophie!!

    ...andiamo a prendere Goro.



    Legenda:

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    Goro Nishimura
    A quanto sembrava, quei due dovevano conoscere bene Goro, visto che sapevano della sua ragazza, ma il fatto che non sapessero ancora del suo rapimento era altrettanto ovvio, visto che era successo tutto il giorno prima.
    Nel vederla i due ebbero delle strane reazioni, come se avessero pensato alla cosa sbagliata nel momento sbagliato, insomma, vista la somiglianza nel vestiario e la sua presenza in camera sua, era facile da fraintendere, ma visto che non le fecero altre domande, dovevano aver capito che non era possibile.
    Alle sue parole, la ragazzina sembrò non esitare affatto nel risponderle di sì, con giustificata confusione da parte del fratello, il quale venne poi rassicurato con le sue parole.

    "Perché no? Se ce lo ha chiesto dopo averci visto per la prima volta in vita sua alla porta della stanza senza dubitare che potessimo essere dei venditori porta a porta o dei rappresentanti della folletto o riscossori di credito vuol dire che è davvero importante raggiungere Goro. E poi tu non puoi frugare nella sua mente e capire che intenzioni ha?"

    Le sue parole erano giuste, una saggezza che, non sapeva nemmeno lei perché, le venne naturale pensare come strana, quasi come se fosse nel suo DNA, ma non era questo l'importante, dovevano raggiungere Goro.
    Decise che, per fare più in fretta, avrebbero dovuto prendere un mezzo pubblico per quantomeno avvicinarsi ai confini della città, così da diminuire la distanza che avrebbero dovuto percorrere per arrivare ai magazzini abbandonati.
    Mentre attendevano il passaggio di uno di quei mezzi, Kuron esordì.

    "Comunque, in realtà io vi conosco...anche se è complicato da spiegare..."

    Non li conosceva di certo quanto Goro, ma sapeva che erano suoi amici e che erano anormali, e questo le bastava per fidarsi di loro in questa "missione".

    "Ieri sono successe cose...spiacevoli, e questo ha reso Goro..."

    Si fermò un attimo per sospirare, quella situazione faceva star male anche lei, dopotutto aveva entrambi i loro DNA in corpo, era normale che volesse bene a quei due.

    "...Avventato e molto irascibile."

    Era proprio questo a preoccuparla, non voleva che si cacciasse in qualche trappola di quei rapitori per farsi poi uccidere, non l'avrebbe mai voluto.
    Cercò di distogliere la propria mente da quel pensiero e si concentrò su Tatsuya e Sophie, mantenendo quella che sembrava essere l'espressione tipica di Goro, ma con qualche emozione in più, evidentemente di Asako.

    "Non credo stia a me raccontarvi gli accadimenti di ieri..."

    Mentre parlava, il tram fece la sua entrata in scena, fermandosi davanti a loro.

    "...Se lo vorrà, ve ne parlerà Goro."

    Detto questo, entrò nel mezzo e attese che i due facessero lo stesso, dopodiché prese un posto a sedere e iniziò a sperare che Goro non si fosse imbattuto nei rapitori, anche se credeva e sperava che li potesse battere.




     
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    Kamishiro Siblings

    Dovevano arrivare fino ai margine della città che, per la cronaca, non era affatto piccola ed avrebbe richiesto molto tempo per essere attraversata totalmente. La cosa più saggia che potessero fare era usare un mezzo di locomozione e così fecero, puntando a servirsi dei mezzi di trasporto pubblici.
    Mentre erano alla fermata del mezzo, in attesa che ne sopraggiungesse uno utile, la ragazza con la giacca disse:

    "Comunque, in realtà io vi conosco...anche se è complicato da spiegare...Ieri sono successe cose...spiacevoli, e questo ha reso Goro..."

    Si fermò un momento e sospirò, sembrava soffrire per qualcosa.

    "...Avventato e molto irascibile."

    Che?!?

    Tatsuya reagì all'istante alle parole “avventato” ed “irascibile” visto che erano state utilizzate per descrivere lo stato di Goro. Esatto, proprio del ragazzo tutto di un pezzo e che sembrava essersi sbarazzato per sempre delle sue emozioni, anzi che sembrava non averne mai avute, sempre freddo e calcolatore e mai, per l'appunto, avventato ed irascibile.
    Tuttavia la ragazza continuò

    "Non credo stia a me raccontarvi gli accadimenti di ieri...se lo vorrà, ve ne parlerà Goro."

    Venne detto proprio prima che Tatsuya cedesse alla tentazione di guardarle nella testa. La sua discrezione lo fermò dall'intento, non era il tipo da curiosare troppo nella testa della gente quando non era in pericolo immediato, quando non era strettamente necessario o quando non vi era l'approvazione dell'altro.
    Doveva affidarsi al ragionamento ed alla deduzione.

    Goro non è affatto il tipo che si lascia andare a comportamenti istintivi, avventati o anche irrazionali. Se lo ha fatto ci deve essere un motivo grave. L'unica volta che l'ho visto comportarsi in modo strano per il suo personaggio è stato quella volta nella sua camera, quando temeva che qualcuno vi si fosse introdotto senza che se ne accorgesse e che potesse danneggiare i suoi campioni. Già, quella volta si era mostrato abbastanza incline alla paranoia. Tecnicamente c'è un precedente, quindi, ed è accaduto prima che arrivasse la sua svolta più umana con Asako....non è che...le è successo qualcosa?

    Sbrigati a salire se no ti lasciamo qui!

    La voce di Sophie lo fece trasalire e riemergere dei suoi pensieri. Il mezzo era arrivato e le due ragazze erano già salite. Tatsuya si affrettò e cercarono un posto per sedersi. La ragazza sembrava essere molto pensierosa. La tentazione di leggerle la mente era grande, sempre più grande, ma aveva deciso di non farlo. Tuttavia la lesse dal punto di vista fisico ed ebbe un risultato piuttosto sorprendente.

    Questa ragazza...non ho idea di chi sia o da dove sia saltata fuori, ma ha una strana affinità con Goro, una eccessiva affinità, più di quella che potrebbe avere una sorella. Al limite una sorella gemella, ma non mi ha mai detto di averne. Come se non bastasse sento qualche altra cosa che non mi è nuova....qualcosa che mi ricorda vagamente Asako...è troppo assurdo....chi è lei per loro due? Non credo che mi risponderà, non sembra voler dire molto, pare intenzionata a lasciare tutte le spiegazioni a Goro e forse è anche una cosa giusta, dopotutto lei con noi non ha confidenza....però le sue parole....dice di conoscerci in qualche modo ed anche questo è strano...dannazione, perché sono così leale? C'è solo una cosa che posso chiederle.

    Scusami, ma....come posso chiamarti?

    Almeno avrebbe tentato di fare un po' di conversazione, anche se lei dava l'idea di essere piuttosto taciturna, come Goro.


    Tatsuya
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    Goro Nishimura
    Una volta salita sul mezzo, seguita rapidamente da Sophie, Kuron poté notare un Tatsuya pensieroso ancora in piedi davanti alla fermata, completamente immerso in qualche suo ragionamento.

    "Se quel poco che mi è stato trasmesso su di lui è corretto, allora starà di sicuro pensando a quello che gli ho appena detto..."

    Da Goro aveva ottenuto, oltre ad una parte delle sue conoscenze, anche la sua più grande abilità, l'analisi, anche se resa più flessibile dalla mentalità di Asako, cosa che le permetteva di prendere in facile considerazione anche le cose meno probabili, rendendole quasi plausibili.
    Ciò che aveva detto riguardo a Goro era, effettivamente, qualcosa che nessuno si aspetterebbe di sentire, soprattutto se a ricevere tale informazione erano persone che lo conoscevano abbastanza bene.
    Una volta che la sorella lo richiamò per farlo salire, sembrò riemergere dal suo pensiero per poi raggiungerle sul mezzo, prendendo un posto a sedere.
    Guardando fuori dal finestrino, Kuron si immerse nei suoi pensieri, appoggiando il gomito sul bordo di quest'ultimo e usando la mano come piedistallo per il mento.

    "Avrei dovuto fare più attenzione...dovevo immaginare che sarebbe tornato la per investigare!"

    Non c'era bisogno dell'anormalità di Tatsuya per notare il suo nervosismo, dettato principalmente dalla preoccupazione che sentiva nei confronti di Goro.
    Quello che stava facendo era pericoloso, e pure lui lo sapeva! Tutti questi pensieri sfociarono presto nella chiusura della mano libera a pugno, pur mantenendo sempre la stessa espressione facciale.

    "Scusami, ma....come posso chiamarti?"

    Le parole di Tatsuya, come fecero prima quelle della sorella nei suoi confronti, la riportarono al mondo reale, probabilmente la cosa migliore, visto che pensare a Goro e alla sua situazione, la stavano innervosendo.
    Pensò momentaneamente alla risposta da dare, se dire semplicemente il suo nome o spiegare cosa fosse...alla fine optò per la seconda, così da evitargli una grande quantità di domande oltre a quelle che gli avrebbero già posto.

    "Mi chiamo Kuron, sono un risultato degli accadimenti di ieri."

    Iniziò a spiegare, evitando di farsi sentire da chiunque, ma solo da loro due.

    "Sono al 95% il clone di Goro e sono un anormale come voi, avendo ereditato una parte dei suoi poteri."

    Stette sempre attenta a non farsi sentire in giro, era l'ultima cosa che voleva.

    "Se non per scelta di Goro, preferirei non dire altro..."

    Lei credeva che gliene avrebbe comunque parlato, ma visti gli accadimenti da narrare, pensava fosse meglio lasciare la scelta a lui.
    Nel mentre, il mezzo avanzava rapidamente verso la sua destinazione, ancora lontano da essa, però.




     
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    Kamishiro Siblings

    La semplice domanda di Tatsuya sembrò ricondurre la ragazza al presente da quelli che erano i pensieri nei quali era sprofondata.

    "Mi chiamo Kuron, sono un risultato degli accadimenti di ieri."

    Risultato?

    Quelle parole riuscirono a monopolizzare l'attenzione di Tatsuya, era una frase criptica e strana, ma la ragazza, Kuron, non aveva ancora finito.

    "Sono al 95% il clone di Goro e sono un anormale come voi, avendo ereditato una parte dei suoi poteri. Se non per scelta di Goro, preferirei non dire altro... "

    Quella che gli aveva fatto era una rivelazione davvero incredibile, il risultato di un esperimento di clonazione umana si trovava davanti a Tatsuya e Sophie, una notizia che avrebbe sconvolto chiunque, tranne loro. Sophie sembrava non aver capito bene di cosa la ragazza stesse parlando; Tatsuya, a parte lo sgomento iniziale, si sentì quasi rassicurato. Era da tempo che aveva accettato di affrontare anche l'impossibile e sapere che lei era un clone riportava quasi alla normalità le cose. Si, le cose che riguardavano Goro per avere una parvenza di normalità dovevano essere folli.

    Quindi tu sei il clone di Goro.

    Iniziò Tatsuya.

    Da come hai detto, hai il 95% del suo codice genetico, immagino che il restante 5% appartenga ad Asako a giudicare dai dati che mi provengono dalla tua biologia. Capisco anche perché hai detto di conoscerci, sono conoscenze che ti provengono dalla memoria genetica. Negherei se dicessi di non essere sorpreso ma, lo ammetto, un po' mi aspettavo che un giorno gli sarebbe successo qualcosa di...interessante...per quelli che sono sempre stati i suoi interessi di ricerca. Non vuoi dire altro ma quello che mi hai detto fino ad ora è sufficiente. Sapere di avere a che fare con un Goro in gonnella mi basta per farmi coinvolgere.

    Sapeva che per il 95% non sarebbe stato necessario,ma per il restante 5% della ragazza esibì un sorriso confidente e sicuro.

    Tatsu-kun, non ci ho capito nulla...allora chi è? L'amante di Goro?

    Sembravano essere discorsi ancora troppo difficili per Sophie, il ché era anche strano visto che lei non era affatto una stupida come spesso sembrava.

    Tutt'altro, è come se fosse sempre lui ma femmina. Ha tutto il corredo genetico di Goro, quasi tutto, quindi è come una sua copia.

    E quelle percentuali?

    I geni sono al 95% di Goro ed al 5% di un'altra persona, immagino Asako.

    Ha i loro geni ed ereditato le loro caratteristiche quindi...possiamo dire che....è loro figlia?

    Interpretazione interessante del concetto di clone. Sbagliata nel caso generale visto che sarebbe più corretto il paragone con un gemello omozigote, in questo caso però non si rivelava molto errato.

    In un certo senso potremmo anche vederla così...

    Quel discorso gli sembrava si strano, ma anche stranamente familiare, era convinto di averlo sentito già in un'altra occasione. Quando se lo ricordò aveva già confermato l'ipotesi di Sophie e lei si era già fatta prendere dall'entusiasmo.

    Quindi mentivano quando dicevano d'essere troppo giovani!! Hanno una figlia, hanno una figlioletta!! Loro avevano promesso che sarei diventata la madrina della loro prole, quindi, Kuron, ora sono la tua madrina! Quanto volevo dirlo. Sono la tua madrina a tu sei la mia figlioccia!

    No Sophie, non è così. Oltre alla logica assurda del tuo ragionamento, lei non è la figlia ma più l'anello di congiunzione questa non so da dove mi sia uscita tra loro due, quindi non puoi esserlo.

    Ooh! Ora ho capito tutto. È come se fossero loro due insieme ma è più un doppio di Goro. Uhm....chissà come sarebbe se anche io avessi un clone...

    Due Sophie? Solo il pensiero mi terrorizza...

    Perché? Tu e la sorellona non sareste doppiamente felici?

    Credo che scapperemmo in Svezia....

    Si, certamente. Così felici da non poterlo sopportare. Ma ora mettiamo da parte questi discorsi, stiamo spaventando Kuron....o forse no, però sarebbe meglio prepararci, il viaggio non durerà ancora molto.


    Tatsuya
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    Goro Nishimura
    L'iniziale sgomento da parte di Tatsuya sembrò non stupirla molto, si trattava di una reazione completamente normale, vista la notizia appena rivelata, fu piuttosto il vederlo tranquillizzarsi a prenderla alla sprovvista.

    "...È così...normale?"

    Una domanda che era lecito chiedersi, dopotutto, anche se aveva delle conoscenze di loro e di Goro, soprattutto di lui, lei era letteralmente nata il giorno prima, e alcune cose le sembravano nuove.
    Dopo quel momentaneo straniamento, Tatsuya tornò a parlare.

    "Quindi tu sei il clone di Goro. Da come hai detto, hai il 95% del suo codice genetico, immagino che il restante 5% appartenga ad Asako a giudicare dai dati che mi provengono dalla tua biologia. Capisco anche perché hai detto di conoscerci, sono conoscenze che ti provengono dalla memoria genetica. Negherei se dicessi di non essere sorpreso ma, lo ammetto, un po' mi aspettavo che un giorno gli sarebbe successo qualcosa di...interessante...per quelli che sono sempre stati i suoi interessi di ricerca. Non vuoi dire altro ma quello che mi hai detto fino ad ora è sufficiente. Sapere di avere a che fare con un Goro in gonnella mi basta per farmi coinvolgere."

    Una spiegazione che non faceva una piega, ma arrivò per la maggior parte dalla sua anormalità e dalla conoscenza che aveva di Goro, mentre la parte dei suoi interessi di ricerca...beh, per un momento le venne l'impressione che Tatsuya fosse un veggente, visto che, effettivamente, era a causa delle sue ricerche se erano finiti in quel pasticcio.

    "Non sai quanto sei vicino alla verità..."

    Detto ciò, tornò a guardar fuori dal finestrino, se Tatsuya sembrava sollevato nel sentirle dire di essere un clone, per lei e Goro, quella situazione era il contrario, una situazione straziante sia per Goro, a cui è stata portata via Asako, che per Kuron, nata da lui e dunque preoccupata sia per lui che per Asako, vista l'affinità.
    Nel mentre Sophie, la quale non sembrava aver seguito alla perfezione tutto quel susseguirsi di informazioni, si fece spiegare da Tatsuya il succo della situazione, risultando in questo:

    "Quindi mentivano quando dicevano d'essere troppo giovani!! Hanno una figlia, hanno una figlioletta!! Loro avevano promesso che sarei diventata la madrina della loro prole, quindi, Kuron, ora sono la tua madrina! Quanto volevo dirlo. Sono la tua madrina a tu sei la mia figlioccia!"

    Per quanto sbagliato come base del ragionamento, sotto certi aspetti, aveva ragione, e prese Kuron alla sprovvista con quella frase-bomba.

    "Credo...di essere vicina a quella definizione, ma più lontana di quello che credi."

    E, praticamente, fu quello che Tatsuya disse successivamente, dando la definizione di "anello di congiunzione" che, effettivamente, era un termine adatto alla situazione.
    Quando i due terminarono il successivo strano discorso, la strada iniziò ad essere sempre meno, dunque rimase in silenzio, presa nei suoi pensieri, finché non arrivarono all'ultima fermata, ormai fuori dalla città.

    "Per di qua."

    Si fece nuovamente loro guida, e iniziò a condurli verso il magazzino abbandonato dove avrebbero dovuto trovare Goro, nel mentre prese Tatsuya in disparte.

    "Dove stiamo andando non sarà bello, ci sono i resti delle ferite di ieri..."

    Aveva ricordato, tra le altre cose, come Tatsuya tendesse a proteggere Sophie da certe cose, e quella poteva essere una di quelle, ma non ne era sicura.

    "...Ricordo che tendi a proteggerla da certe cose..."

    Con quest'ultima frase, doveva essersi fatta capire, per quanto non si trattasse di piscine di sangue e budella qua e la, non sapeva se avrebbe voluto farla entrare.




     
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    Dopo quel discorso alquanto strano che sembrava anche aver lasciato un po' perplessa Kuron, in realtà perplessa anche a causa della reazione estremamente tranquilla di Tatsuya a quella nuova situazione, arrivarono all'ultima fermata del mezzo pubblico, fuori dalla città.
    Kuron non perse tempo e si mise subito alla loro guida

    ”Per di qua.”

    Senza fiatare, Tatsuya e Sophie la seguirono per la strada che li avrebbe condotti alla loro meta.
    Nel frattempo Kuron, approfittando di un momento di distrazione di Sophie che si era leggermente allontanata, prese in disparte Tatsuya.

    "Dove stiamo andando non sarà bello, ci sono i resti delle ferite di ieri...Ricordo che tendi a proteggerla da certe cose..."

    Stava mostrando preoccupazione per Sophie.

    Credo che anche questo lo abbia capito dalla memoria genetica ereditata da Goro. Ed in effetti ha anche ragione.

    Apprezzo molto la tua preoccupazione per lei. Davvero. Vedo in te tutto il lato umano di Asako. In effetti voglio proteggerla da tutto ciò che la potrebbe in qualche modo danneggiare. Purtroppo, però, temo che questa volta mi sarà più difficile visto che, per non farle vedere quelle cose “disturbanti” dovrei impedirle la vista o lasciarla fuori e questo sarebbe un bel rischio. E poi...devi sapere che io sono un fratello piuttosto apprensivo, è una cosa che riconosco io stesso, e tendo ad essere anche troppo protettivo nei confronti di entrambe. Confido nella sua forza, sono sicuro che possa riuscire a resistere. Non sembra, ma lei è capace di fare delle cose davvero incredibili. L'idea non mi fa comunque piacere, ma credo che questa volta non ci sia scelta e dovrà restare con me. Ed anche te dovrai restarmi vicino. Non sappiamo cosa potremmo trovare e sarebbe un bel guaio se uno di noi dovesse essere sorpreso da solo. Avrai anche i poteri di Goro ma far combattere una ragazza da sola è una cosa che non mi va giù.

    Si, purtroppo è così...

    Nonostante quel che aveva detto non aveva affatto rinunciato a proteggere Sophie dalla visione di cose spiacevoli. Se la situazione fosse stato davvero eccessiva avrebbe comunque trovato un modo per non farle vedere niente.
    Continuavano a camminare per quella strada che stava portando sempre più lontani dalla città, verso un piccolo complesso edilizio costituito da vari capannoni.

    Questa deve essere la vecchia zona industriale...

    Kuron continuava a guidarli per quella strada che passava in mezzo ai capannoni. L'atmosfera sembrava essere stranamente pesante, come se tutto lì desse l'idea di essere pericoloso. Era una zona abbandonata da tempo, in pochi continuavano a passarci. Dopo la costruzione della nuova area industriale, voluta dal gruppo Kurokami per poter meglio svolgere alcune delle sue attività ed avere accesso ad un aeroporto privato, utile per massimizzare l'efficienza dei loro spostamenti, quella vecchia era andata completamente in disuso ed era prevista da tempo la sua demolizione. Tuttavia la prefettura non diede mai il via libera nonostante il denaro fosse già stato stanziato. Sembra che i piani delle autorità locali fossero quelli di riqualificare la zona e trasformare quei capannoni in unità abitative comunali che avrebbero ospitato le persone che ne avrebbero avuto diritto. Invece, a causa della grande perdita di tempo, erano diventati il covo di teppisti, spacciatori, criminali e scena di traffici illeciti di qualunque tipo. Lì il suono di uno sparo o un urlo di dolore non attiravano l'attenzione di nessuno tanto ci erano abituati. Tutti i reietti della città erano quasi inconsciamente attirati da quella zona, fuori dal centro abitato e lontana dagli sguardi della gente. Forse Goro stava dando la caccia ad uno di quelli quindi non c'era da sorprendersi se Kuron li aveva portati proprio lì.
    Una zona pericolosa, quella.
    Tatsuya, appena imboccata la strada tra le strutture, richiamò Sophie a la strinse forte a sé quasi temesse che qualcuno gliela potesse portare via. Erano tre ragazzi in un quartiere poco raccomandabile ma, volendo, sarebbero anche stati capaci di raderlo completamente al suolo. Tuttavia Tatsuya non poteva certo stare tranquillo. Espanse la sua One Heart per tenere sotto controllo l'intera zona, qualunque intenzione sarebbe subito stata di sua conoscenza. Nel mentre, tra la concentrazione di Tatsuya e le vivaci e divertite proteste di Sophie che voleva essere liberata dalla presa, Kuron continuò a fare strada. Solo lei sapeva dove potesse trovarsi davvero Goro.


    Tatsuya
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    Anche dopo aver posto quella domanda, Kuron continuò a far loro strada, attendendo che Tatsuya le rispondesse, effettivamente, lei era più umana di Goro, lui non ci avrebbe pensato, anche se non per cattiveria, semplicemente non ci sarebbe arrivato subito.
    Quando finalmente le rispose, lo fece con delle spiegazioni sensate, dicendo come non potesse proteggerla da proprio tutto ciò che li aspettava la dentro senza doverla costringere a stare fuori, facendole anche quello che era visibile come un complimento riguardo alla sua umanità, anche se lei si limitò a vederlo come un semplice fatto, niente di più.
    Tutto ciò sfociò poi in un'altra parte del discorso.

    "...L'idea non mi fa comunque piacere, ma credo che questa volta non ci sia scelta e dovrà restare con me. Ed anche te dovrai restarmi vicino. Non sappiamo cosa potremmo trovare e sarebbe un bel guaio se uno di noi dovesse essere sorpreso da solo. Avrai anche i poteri di Goro ma far combattere una ragazza da sola è una cosa che non mi va giù."

    Pur sapendo dei suoi poteri, si sentiva in dovere di proteggere tutti, un desiderio nobile, ma strano agli occhi di Kuron.

    "Non sono sicura di capirlo del tutto...anche se si può dire che voglia fare lo stesso per Goro e Asako..."

    Effettivamente, ciò che stava facendo in quel momento era proprio ciò che Tatsuya si stava proponendo di fare per entrambe, che strano gioco del destino.

    "Non ho proprio i suoi poteri...io non evolvo, mi limito a potenziare le caratteristiche fisiche."

    Ci teneva a specificarlo, anche se poteva fare tutto ciò quasi allo stesso livello di Goro, non poteva fare tutto ciò che lui era in grado di fare.
    Lasciò calare il silenzio per alcuni minuti, finché non giunsero davanti al magazzino giusto.

    "Eccoci..."

    Dopo averlo detto, lasciando un attimo ai due per prepararsi, spalancò il portone metallico o, più precisamente, lo prese e lo appoggiò all'interno dell'edificio, visto che Goro l'aveva sfondato il giorno prima...c'erano ancora i segni su di esso e la pavimentazione.
    Una volta dentro, ciò che si parò davanti ai loro sguardi fu uno spettacolo di distruzione indiscriminata: la pavimentazione era stata completamente distrutta, svariati scaffali erano stati abbattuti con estrema violenza e le rovine di tutto ciò erano coperte, nella maggior parte, di sangue, particolarmente in un punto non proprio lontano dallo scaffale maggiormente distrutto, punto che Kuron guardò per alcuni istanti, prima di riprendere a guidarli.
    Mentre si muovevano, giunsero vicini ad un gigantesco cratere nella pavimentazione, il quale conteneva una quantità ben maggiore di sangue, creando una specie di pozzanghera.

    "Non guardate li."

    Si limitò a dire, per poi arrivare davanti alla parete che Goro aveva sfondato con il corpo di Puppet Master, una scena estremamente violenta, ma necessaria. Osservando i due, si avvicinò al buco.

    "Ora dobbiamo solo cercarlo..."

    Il tempo di avvicinarsi di più alla voragine, e Goro, senza che lei lo vedesse, le spuntò davanti con il suo tipico sguardo gelido, prendendola di sorpresa e facendola scattare all'indietro di qualche decina di centimetri.

    "Che ci fate qui?"

    Domanda fredda e tipica, non si aspettava di vedere Tatsuya e Sophie, Kuron sì, era in parte lui e Asako, l'avrebbe cercato di sicuro, ma non si aspettava loro due.

    "Erano venuti a farti una visita, ma hanno trovato me, dunque ho voluto portarli con me in caso..."

    Prese una momentanea pausa.

    "...nel caso ti fossi imbattuto in qualche pericolo."

    Era fredda quasi quanto lui nel tono di voce, ma si sentiva chiaramente quanto ci tenesse a lui, un derivato sia dal DNA di Asako sia dalla sua originale appartenenza al DNA di lui.
    Goro li osservò e sospirò, in fin dei conti, sapeva che sarebbe successo qualcosa, era quello il suo destino.

    "Non c'è nessuno, tranquilla..."

    Disse con calma.

    "Voi, piuttosto, immagino vorrete delle spiegazioni, no?"

    Domanda retorica, sapeva perfettamente che volevano sapere qualcosa, ma lasciò che fossero loro a chiederlo, dopotutto, avrebbe potuto tranquillamente shockarli, dunque lasciò che Tatsuya decidesse per il meglio di Sophie.




     
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    Dopo aver specificato che lei, come potere, era un po' più limitata, il trio rimase in silenzio finché non arrivarono davanti al magazzino.

    ”Eccoci...”

    Disse brevemente Kuron. Dando del tempo a Tatsuya e Sophie per prepararsi a fare irruzione, “aprì”, fra virgolette perché era già stato sfondato; l'interno di quel magazzino era quanto mai in rovina, sembrava essere stato il teatro di una qualche battaglia a giudicare da tutti i danni, i buchi ed il sangue un po' ovunque. Kuron continuava a fare strada come se sapesse bene dove andare.
    Stavano per passare vicino ad un grande cratere e Kuron subito avvertì.

    "Non guardate li."

    Tatsuya però non poteva non controllare, così, dato che non aveva ancora mollato Sophie da quando erano arrivati lì, coprì gli occhi della sorellina. Fu felice di averle impedito la visione quando capì che ciò che riempiva la fossa era sangue; un glorioso lago di sangue che quasi ti faceva venire voglia di sguazzarci dentro (battutona).
    Kuron continuò a muoversi guidando gli altri verso una parete che presentava un bel traforo.

    ”Ora dobbiamo solo cercarlo...”

    Qualcosa mi dice che non servirà molto tempo.

    Anche se la One Heart era concentrata verso il rilevamento di intenzioni ostile, l'attività minima residua era abbastanza per riuscire a rilevare comunque gli individui; difatti quasi non fece in tempo a finire la frase che Goro spuntò all'improvviso davanti agli occhi di Kuron.

    Toh! Ecco Goro.

    Disse Sophie quasi con distacco. Che la presenza di due persone così sentimentalmente fredde le stesse trasmettendo una certa dose di apatia? Eventualità da escludere, doveva essere stato un caso.

    ”Che ci fate qui?

    Chiese Goro un po' sorpreso per aver trovato lì anche i due Kamishiro.

    "Erano venuti a farti una visita, ma hanno trovato me, dunque ho voluto portarli con me in caso...nel caso ti fossi imbattuto in qualche pericolo."

    "Non c'è nessuno, tranquilla...Voi, piuttosto, immagino vorrete delle spiegazioni, no?"

    La prima parte della frase di Goro era piuttosto rassicurante, c'era un rischio in meno in quel momento e Tatsuya poteva ricondurre la sua anormalità all'attività standard. La parte sulle spiegazioni era una domanda retorica, era chiaro che loro le avrebbero volute, tuttavia si rese conto che quella era comunque una accortezza per evitare che Sophie potesse sentire qualcosa di spiacevole. Vedere tanta preoccupazione per Sophie anche da parte di entrambi faceva molto piacere. Fortunatamente Tatsuya aveva un nuovo metodo per ottenere informazioni ed anche una scusa per usarlo.

    Già...vorremmo davvero sapere cosa sta succedendo davvero qui...però non credo che sia sicuro stare a lungo fermi a fare conversazione in un posto come questo, ho un metodo migliore: pensa a quello che dovremmo sapere e magari visualizzane nella tua testa le immagini, ora posso attingere direttamente al pensiero senza limiti di forma. È più veloce e sicuro.

    Prima che Sophie protestasse perché anche lei voleva sapere, si affrettò ad aggiungere.

    Poi, con più tempo a nostra disposizione, ti racconterò tutto, Sophie. Quindi stai tranquilla.

    Essendo stata prevenuta, la ragazzina non riuscì a trovare parole con le quali rispondere. Altra strana faccenda, la casualità stava forse fluttuando troppo violentemente?

    Tatsuya
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    Una cosa che si poteva notare nello sguardo di Goro, anche se coperto interamente dal cappuccio, era la forte frustrazione che lo stava pervadendo, visibile solo attraverso i suoi occhi e nient'altro.
    Kuron, giustamente, ne era già consapevole, e ciò non le permetteva di aiutarlo pienamente.

    "Già...vorremmo davvero sapere cosa sta succedendo davvero qui...però non credo che sia sicuro stare a lungo fermi a fare conversazione in un posto come questo, ho un metodo migliore: pensa a quello che dovremmo sapere e magari visualizzane nella tua testa le immagini, ora posso attingere direttamente al pensiero senza limiti di forma. È più veloce e sicuro."

    Quando Tatsuya rispose a Goro, questo si sentì leggermente meglio, non sapeva se sarebbe riuscito a raccontarlo a voce senza doversi interrompere per frenare la rabbia...per lui era strano, non riusciva a controllarsi adeguatamente, e non gli piaceva affatto.
    Cercò di mettere bene a fuoco gli avvenimenti del giorno precedente, cosa non difficile a livello di memoria, ma non altrettanto facile a livello emotivo, vista la rabbia.
    Pensò accuratamente agli avvenimenti del giorno prima che tutto ciò accadesse, di come tutto fosse normale, passando poi al giorno successivo e alla sparizione dei suoi campioni genetici, sostituiti da un messaggio che lo "invitava" ad andare in quel magazzino, citando anche il rapimento di Asako.
    Pensò alla preoccupazione, alla velocità con cui cercò di raggiungerla, terminando il tutto con la sua reazione alla sparizione di Asako e dei suoi campioni...principalmente di Asako.
    Saltò la parte del suo arrivo e passò direttamente al suo incontro con Puppet Master e Kuron che, in quel momento, era ancora sotto al controllo di quel pagliaccio a causa del suo potere, non tralasciando alcun dettaglio del discorso che ebbe con lui prima di combattere contro di lei.
    Mostrò il combattimento in tutta la sua violenza, principalmente ai danni di Goro che non voleva ferirla, ma salvarla dal suo controllo, fino a raggiungere lo scontro con Puppet Master.
    Anche in quel caso, fu Goro a prendere la maggior parte del danno, prima che minacciasse di far del male ad Asako, facendo ribaltare le sorti del combattimento e facendo nascere quel cratere con la pozzanghera di sangue.
    Ripescò il finale di quella situazione e di come recuperò il proprio materiale genetico dal DNA di Puppet Master, non tralasciando la parte in cui spiegava che avrebbe dovuto attendere la chiamata dei suoi compagni, passando poi allo sfogo che gli fu necessario per sostenere la notizia.
    Terminò il tutto con la fine di quella giornata, in cui diede casa a Kuron nel suo grande armadio, per quanto non fosse il posto più adeguato.

    "Questo è ciò che è successo..."

    Nel dire questo, si poté notare come Goro non avesse mai mollato la presa sulla parete sfondata, notando piuttosto come questa, nel punto afferrato, fosse stata polverizzata dalla sua stretta a causa, molto probabilmente, della rabbia che quei ricordi gli donavano.
    Kuron continuava ad osservarlo preoccupata, sapeva che quella situazione non poteva fare altro che danneggiarlo.

    "Comunque, io sono qui per cercare eventuali indizi, in caso mi vogliate aiutare, non rifiuterò..."

    Freddo e serio come sempre, ma con quella nota di rabbia che ancora lo cambiava.




     
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    Non appena Goro iniziò a pensare a tutto ciò che era successo, Tatsuya visualizzò nella propria mente le stesse immagini che l'amico stava ricostruendo nella sua. Vide con dovizia di particolari i campioni scomparsi, il messaggio di sfida, il rapimento di Asako, lo scontro contro quel Puppet Master ed il primo incontro con Kuron.

    ”Questo è ciò che è successo...”

    Concluse Goro.
    Tatsuya era davvero stupefatto per quel che aveva appena visto, cose alle quali sperava di non dover assistere. Si sentì inondare di rabbia per ciò che avevano fatto ad Asako ed a Kuron. Proprio a quest'ultima, placando l'ira, rivolse un sorriso di rassicurante, triste e sollevato per quella che era stata la sua sorte. La sua gentilezza lo spinse, nonostante non avesse proprio molta confidenza con lei, a carezzarle affettuosamente il capo, scompigliandole un po' i capelli.

    Mi dispiace per quel che hai dovuto subire poco dopo essere venuta al mondo, è stata una cosa terribile. Per fortuna ora è finita ed hai qualcuno su cui contare ed anche, nonostante non sia molto, un posto da poter chiamare “casa”.

    Cosa hai visto, Tatsu-kun? Perché ora fai tutto il tenero con lei?

    Non c'era un vero motivo per quel che stava facendo, sentiva semplicemente che fosse la cosa più giusta. Era la sua inclinazione da fratello maggiore a farlo agire in quel modo sempre protettivo e dolce verso le ragazze. Infatti in quel momento c'era ancora un'altra ragazza in pericolo.

    Sophie, più tardi ti spiegherò, per ora ti basti sapere che Asako è in pericolo e dobbiamo ritrovarla.

    Come? La senpai Asako è in pericolo? Ma è terribile!

    Ti rivolgi a lei in un modo proprio carino.

    ”Comunque, io sono qui per cercare eventuali indizi, in caso mi vogliate aiutare, non rifiuterò...”

    Aggiunse Goro.

    Certo che ti aiutiamo.

    Rispose in fretta, senza nemmeno il bisogno di pensarci, Tatsuya.

    Più siamo e prima possiamo setacciare il posto. Anzi...

    Prese per mano Sophie e le disse, con tono deciso.

    ...facciamolo.

    Sophie fu sorpresa per la richiesta.

    Vuoi fare proprio...quello?

    Se non lo facciamo in una situazione come questa allora quando?

    M-ma...non ci siamo ancora abituati a...e poi davanti a tutti....quasi mi vergogno...

    Tatsuya ebbe un dubbio.

    Ma stiamo parlando entrambi della stessa cosa, vero?

    Ma come sei malizioso...

    Non sono io ad essere malizioso, è che...lasciamo perdere ed andiamo.

    Sophie attivò il proprio potere, il Protos Heis, iniziando a raccogliere energia ambientale. Tramite la mano fece passare energia in gran quantità verso Tatsuya cercando di sovraccaricarlo abbastanza da far fuoriuscire l'energia in eccesso con dei piccoli bagliori.

    One Heart...

    ..overflow. Modus..

    Idea!

    L'energia in eccesso rilasciata come bagliori attraversava le pareti di tutto lo stabile rilasciando ogni volta che ne toccava una un piccolo segnale, prontamente captato dal Tatsuya che riuscì a costruirsi nella mente una pianta dello stabile.

    Ora conosco la suddivisione di questa struttura, non c'è più pericolo di perderci. Dividiamoci ed andiamo a cercare qualcosa che possa essere utile. Goro, dirigi tu l'operazione.

    Tatsuya
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    Goro Nishimura
    Mentre si ripuliva la mano dalle briciole di muro, poté osservare la reazione di Tatsuya a ciò che gli trasmise, per quanto fosse trattenuto, al contrario di Goro che, se ne avesse avuto l'occasione, avrebbe rotto ogni singolo osso ai responsabili, e questo, per quanto fosse lui a volerlo, non gli piaceva, non era lui.
    Tatsuya, placandosi, sorrise a Kuron accarezzandole la testa con fare affettuoso, cosa che non le diede fastidio, anzi, la aiutò a calmarsi, cosa che poteva aver preso solo da Asako, visto che Goro detestava il contatto fisico non necessario, anche se ne poteva capire la ragione, in questo caso.
    Tatsuya espresse il suo dispiacere per ciò che fu costretta a subire a causa di Puppet Master, dunque, come avrebbe fatto Goro, rispose.

    "Non c'è bisogno di dispiacersi, ormai è passato e, come hai detto tu, ora ho una casa."

    Anche lei, come Goro, suonava molto seria, ma il sentimento c'era, la felicità, sotto, c'era.
    Dopo questo momento di tenerezza, i due Kamishiro misero in atto qualcosa di strano che, pur trovandosi in una situazione nera, accese molto l'interesse di Goro e, per ovvie ragioni, di Kuron.

    "One Heart...

    ..overflow. Modus..

    Idea!"


    I due parlarono quasi in sincronia nel fare quel che stavano facendo e da Tatsuya partirono vari bagliori che attraversavano la stanza, probabilmente anche l'intero stabile, quasi come se stessero tracciando una mappa, ed era appunto questo ciò che stavano facendo.

    "Ora conosco la suddivisione di questa struttura, non c'è più pericolo di perderci. Dividiamoci ed andiamo a cercare qualcosa che possa essere utile. Goro, dirigi tu l'operazione."

    Come se niente fosse successo, Tatsuya lasciò il resto a Goro, il quale, per prima cosa, si rivolse a lui.

    "Quando tutto tornerà come prima, questa me la dovrai spiegare..."

    Disse Goro, passando poi alla suddivisione, come disse Tatsuya.

    "Per ovvie ragioni, tu e Sophie andrete insieme, esplorate l'area nord..."

    Iniziò, guardando i due Kamishiro, passando poi a Kuron.

    "...Kuron, tu tienili d'occhio."

    Lei cercò di saltar su per fargli cambiare idea, non per cattive intenzioni, ma perché non si fidava a lasciarlo andare da solo, visto come finì lo scontro dell'altra volta, ma venne subito interrotta da lui.

    "So che sono in grado di difendersi da soli, ma se dovessero arrivare i compagni di quel pagliaccio, di cui non sappiamo ancora niente, ho bisogno di saperli in buone mani."

    Tono serissimo il suo, e c'era un motivo ben valido....non voleva che accadesse qualcosa anche a loro che non centravano niente.
    Detto ciò, entrò nell'area che avrebbero dovuto esplorare, ovvero quella dove ebbe inizio lo scontro con Puppet Master, anch'essa caratterizzata da alcune macerie e tre buchi sul soffitto ben identificabili da Tatsuya, visto che sapeva ciò che sapeva Goro.

    "Io mi occuperò dell'ufficio qua sopra e poi verrò ad aiutarvi, voglio assicurarmi che sia vuoto."

    Detto questo, lentamente andò a salire le scale verso quell'ufficio, lasciando i tre da soli.

    "Possiamo iniziare..."

    Kuron, ora che sapeva le motivazioni di Goro, sembrava aver accettato l'idea di doverlo lasciare solo, dunque si preparò a seguire i due Kamishiro.




     
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    "Per ovvie ragioni, tu e Sophie andrete insieme, esplorate l'area nord. Kuron, tu tienili d'occhio."

    Fu quella la scelta di Goro, mandare tutti gli altri insieme e continuare da solo le indagini. Kuron cercò di fargli cambiare idea, non voleva mandarlo da solo, ma Goro la convinse a fare come lui aveva chiesto anche solo per sentirsi più tranquillo per la sorte dei Kamishiro.
    Entrarono nell'area dove avrebbero dovuto investigare, quella che era stata teatro dello scontro di Goro.

    "Io mi occuperò dell'ufficio qua sopra e poi verrò ad aiutarvi, voglio assicurarmi che sia vuoto."

    Disse Goro, quindi prese a salire le scale.

    ”Possiamo iniziare...”

    Aggiunse Kuron.

    Perfetto. Allora andiamo. E non preoccuparti, ho abbastanza familiarità con Goro da riuscire a captarlo anche da lontano, terrò sempre alta l'attenzione sul suo stato. Sarà come se non fosse solo.

    Ci si stava davvero impegnando nel cercare di rassicurare quanto più possibile quella ragazza. Forse perché non aveva mai avuto alcuna gentilezza fino a quel momento, ma queste sono considerazioni che sarà bene affrontare in diversa sede.
    Lasciandosi Goro alle spalle, i nostri cari tre protagonisti presero a dirigersi nella zona indicata da Goro, quella settentrionale.
    Certo, era davvero ridotto male quel posto, pieno ovunque di detriti era quasi impossibile camminarci, muoversi richiedeva un costante evitare gli ostacoli. Indagare lì dentro era quanto mai difficile.
    Tatsuya non aveva ancora smaltito il sovraccarico precedente, quindi poteva ancora contare per un po' di tempo su un potere potenziato, avrebbe usato quello per cercare di sentire qualcosa di particolare come una scia o delle rimanenze biologiche, dopotutto aveva ben chiari i dati di ciò che era scomparso, ovvero Asako ed i campioni di tessuto di Goro.

    Pensandoci bene, è difficile che qualcosa di così prezioso potesse essere tenuto in un'area così aperta ed a bassa sicurezza, è più probabile che Asako venisse tenuta prigioniera in qualcosa di adibibile a cella. Qualcosa come una piccola stanza...

    In quel momento scorse, nell'angolo più lontano dell'area, una porta ancora chiusa. Era l'unica porta che collegava alle aree di stoccaggio più piccole ancora in piedi.

    Presto, venite!

    Fece strada alle altre fino a quella porta. Tatsuya cercò di aprirla ma era ancora chiusa.

    Sophie, un piede di porco, per favore.

    Subito!

    La ragazzina attivò velocemente il suo Genesis per dare al fratello ciò che aveva chiesto. Solo che questo si ritrovò in mano con una zampa di maiale. Tatsuya guardò la sorellina con uno sguardo terrorizzato, quindi gettò via quell'affare cercando di non mostrare oltre il suo stupore ed anche un po' l'orrore.

    Kuron, potresti pensarci tu ad aprirla? Hai detto di riuscire a potenziare le tue capacità fisiche, quindi dovresti farcela anche nel caso dall'altra parte ci siano delle macerie a bloccarla.

    Tatsuya
    Questione di Coppie
    Sophie
     
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