[CONCLUSA] La bella, la bestia e la "pazza"

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    L'aereo era atterrato e finalmente erano giunti a Tokyo. Kagari aveva visitato questa enorme metropoli solamente una volta prima di allora, ed era stata una permanenza abbastanza breve. Diciamo più che altro un viaggio di affari. Ma ora era qualcosa di completamente diverso.
    Una volta scesi dall'aereo si avviarono all'uscita dell'aeroporto, ma Kagari non riusciva a tranquillizzarsi. Anzi. Più si avvicinava all'uscita più realizzava che quella missione era ufficialmente iniziata e che ora non poteva più tirarsi indietro, avrebbe dovuto affrontarla che le piacesse oppure no. Fece un profondo respiro.

    "Bene, siamo arrivati. Conviene chiamare un taxi per raggiungere il luogo che dobbiamo esaminare. C'è un unico problema però, credo che sulla scena del delitto, com'è giusto che sia, ci saranno parecchi poliziotti e difficilmente ci faranno entrare. Il che vuol dire che dovremo trovare una via d'ingresso diciamo, alternativa. Potremmo creare un qualche diversivo sfruttando i miei poteri, ma vedremo meglio una volta arrivati sul posto" E così dicendo accelerò involontariamente il passo verso l'uscita, e una volta fuori si fermò per chiamare uno dei taxi.

    Chissà cosa avrebbero trovato una volta arrivati li. Kagari non era nemmeno sicura che gli indizi che avrebbero recuperato sarebbero stati utili per ritrovarla, ma doveva tentare.
    "Da quel che ho capito di te sei piuttosto bravo ad analizzare ciò che ti sta intorno.... Dovremo fare molta attenzione ed essere parecchio attenti, qualunque cosa troveremo potrà essere utile, anche il minimo indizio, quindi mi raccomando"

    Assieme all'ansia però un altro sentimento stava prendendo piede, ed era il desiderio di vendetta mista alla rabbia. Il problema maggiore era che Kagari sapeva perfettamente quanto i suoi poteri fossero legati alle sue emozioni, se avessero preso il sopravvento quelle due emozioni li probabilmente avrebbe perso il controllo e non poteva permetterselo. Ecco perché aveva deciso di farsi accompagnare e di non partire da sola per quel lungo viaggio.
    Il taxi ormai era arrivato ed i due ragazzi entrarono, Kagari comunicò l'indirizzo notando che l'autista aveva fatto una faccia stranita non appena aveva sentito nominare quel luogo. Chissà se anche Goro era agitato come lei, ma da quel poco che aveva conosciuto di lui ne dubitava fortemente.


    Edited by CellO_o - 27/6/2017, 20:12
     
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    Goro Nishimura
    Erano arrivati a Tokio, la prima visita per Goro, ma forse non per Kagari, non gliel'aveva chiesto. Uscirono presto dall'aereo ed iniziarono a dirigersi verso l'uscita dell'aeroporto, fu in quel momento in particolare che notò il nervosismo della sua compagna di viaggio.

    "Sembra nervosa, strano, sembrava così sicura l'altro giorno."

    Mentre i due camminavano, lei fece un profondo respiro, quasi come per calmarsi, dopodiché iniziò a parlare.

    "Bene, siamo arrivati. Conviene chiamare un taxi per raggiungere il luogo che dobbiamo esaminare. C'è un unico problema però, credo che sulla scena del delitto, com'è giusto che sia, ci saranno parecchi poliziotti e difficilmente ci faranno entrare. Il che vuol dire che dovremo trovare una via d'ingresso diciamo, alternativa. Potremmo creare un qualche diversivo sfruttando i miei poteri, ma vedremo meglio una volta arrivati sul posto"

    Era immaginabile, anzi, sarebbe stato strano il contrario.

    "Hmm...Potrebbero anche andarci solo un paio alla volta a controllare per il tuo diversivo, dubito che lascerebbero una scena del crimine incustodita...Potremmo o andarci di notte e sfruttare il buio, oppure prendere in disparte un poliziotto e io potrei assumere il suo aspetto."

    Prese una leggera pausa.

    "Sì, posso fare anche questo, non alla perfezione, ma è una cosa da tenere in considerazione."

    Arrivarono fuori e lei chiamò un taxi, appunto, per accelerare il viaggio.

    "Da quel che ho capito di te sei piuttosto bravo ad analizzare ciò che ti sta intorno.... Dovremo fare molta attenzione ed essere parecchio attenti, qualunque cosa troveremo potrà essere utile, anche il minimo indizio, quindi mi raccomando"

    Una raccomandazione giusta e sensata, ma era abbastanza inutile dirlo a lui, visto che analizzava tutto sempre, anche senza volerlo, a volte.

    "Tranquilla, come sai posso evolvere, dunque posso potenziare i miei sensi per non perdere niente."

    Sempre freddo nel parlare, ma ormai c'avrà fatto l'abitudine, no? Comunque, dopo poco tempo, il taxi arrivò, e a sentire la destinazione non sembrò proprio prenderla bene.

    "Forse avrebbe dovuto scegliere una destinazione vicina, non proprio quella."

    Comunque, ora erano su quattro ruote e si stavano rapidamente dirigendo verso la scena del crimine...era la prima volta che Goro ne vedeva una dal vivo, sarebbe stato interessante.

    "Su cosa dovevi riflettere prima del viaggio?"

    C'era da aspettarsi una domanda del genere, dopotutto, come aveva detto lei stessa, lui era abbastanza bravo ad analizzare quello che gli stava intorno e, per sua sfortuna, questo comprendeva lei.






    Edited by CellO_o - 5/1/2016, 22:32
     
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  3. ‡ Officer Alex ‡
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    La domanda era arrivata. Diretta. Schietta. C'era da aspettarselo, dopotutto Goro non era affatto il tipo che la tirava per le lunghe e faceva tanti giri di parole. A cosa aveva pensato? A tante cose....
    "Vedi ho pensato molte cose.... Non so nemmeno più a quante e fino all'ultimo minuto ero convinta di non voler venire. Non sono sicura di riuscire a farcela" Disse con faccia seria "Non fraintendermi, so benissimo che la troveremo. Il problema sarà quando la troveremo... Non so se sarò in grado di trattenermi. Vedi i miei poteri, cosa che mi pare di averti già spiegato, nel caso perdona la mancanza, sono fortemente influenzati dalle mie emozioni. La tristezza potrebbe farli vacillare, la felicità aumentarli. Tuttavia il problema più grande riguarda l'emozione che principalmente sto provando in questi giorni. La rabbia. Non solo è in grado di potenziarli a dismisura ma tanto più mi arrabbio tanto più perdo il controllo su di essi. Non vorrei essere costretta a ripetere cose spiacevoli come in passato.... Non sono stati bei momenti"
    Il potere di Kagari le aveva sempre causato qualche problema, per questo lei risultava sempre fredda, taciturna e quasi priva di emozioni. Con gli anni aveva imparato a controllarle e a domarle in qualunque situazione. Si può dire che lei abbia un sangue freddo praticamente ineguagliabile.
    Tuttavia per raggiungere questo controllo, il prezzo da pagare per lei è stato altissimo. E non solo per lei. Molte persone sono morte prima che lei potesse tenere a bada i suoi poteri e l'incidente più grande aveva colpito una città intera. E la causa scatenante era stata proprio la persona che loro stavano cercando.

    "Vedi, l'ultima volta che ho incontrato questa persona ho raso al suolo una città. Non so nemmeno più quante persone ho ucciso perché ho perso il controllo. E'stata lei. Mi aveva provocato, aveva messo a rischio Galatea, l'ha quasi uccisa. Io stessa ho rischiato la morte in quell'esperienza. Dopo quel giorno sono rimasta in coma per circa un anno. Per un anno intero la mia vita si è bloccata. Tutto per colpa sua"
    Stava osservando fuori dal finestrino mentre raccontava tutto ciò, mantenendo la calma. O per lo meno, una calma apparente. Penso che non si potesse nascondere l'aumento di temperatura all'interno del taxi.
    "Quindi non potrai biasimarmi se ho qualche dubbio. Ho chiesto aiuto a te proprio per questo. Non sei qui solo per aiutarmi a recuperare il nostro obiettivo" Disse lanciandogli uno sguardo "Tu sei qui per uccidermi nel caso in cui io diventi un pericolo"

    Mentre diceva quest'ultima frase l'auto frenò e si fermò. Kagari aprì la porta e scese. Erano arrivati.
     
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    Kagari, prima di rispondere alla domanda di Goro, gli sembrò essere un po' titubante, non doveva essere piacevole l'oggetto delle sue riflessioni.

    "Vedi ho pensato molte cose.... Non so nemmeno più a quante e fino all'ultimo minuto ero convinta di non voler venire. Non sono sicura di riuscire a farcela"

    Qualcosa doveva averla messa in tensione, ma cosa?

    "Non fraintendermi, so benissimo che la troveremo. Il problema sarà quando la troveremo... Non so se sarò in grado di trattenermi. Vedi i miei poteri, cosa che mi pare di averti già spiegato, nel caso perdona la mancanza, sono fortemente influenzati dalle mie emozioni. La tristezza potrebbe farli vacillare, la felicità aumentarli. Tuttavia il problema più grande riguarda l'emozione che principalmente sto provando in questi giorni. La rabbia. Non solo è in grado di potenziarli a dismisura ma tanto più mi arrabbio tanto più perdo il controllo su di essi. Non vorrei essere costretta a ripetere cose spiacevoli come in passato.... Non sono stati bei momenti"

    Ancora una volta, Goro si ritrovava davanti ad un anormale il cui potere poteva essere influenzato dalle sue emozioni, stava diventando quasi una cosa comune, ma c'era poco da scherzare, perché alcuni di questi, come Kagari e Goro, erano davvero pericolosi in quello stato.

    "Come ti dissi dopo l'allenamento con Galatea, anche io ho questo genere di problema con il mio potere, dunque posso capirti."

    Detto questo, lasciò che continuasse a parlare, arrivando fino ad una spiegazione dell'accaduto tanto terribile che aveva citato prima.

    "Vedi, l'ultima volta che ho incontrato questa persona ho raso al suolo una città. Non so nemmeno più quante persone ho ucciso perché ho perso il controllo. E'stata lei. Mi aveva provocato, aveva messo a rischio Galatea, l'ha quasi uccisa. Io stessa ho rischiato la morte in quell'esperienza. Dopo quel giorno sono rimasta in coma per circa un anno. Per un anno intero la mia vita si è bloccata. Tutto per colpa sua"

    Adesso sì che poteva capire l'odio che provava per quella ragazza, certo, lui non sapeva come avrebbe reagito, ma sicuramente poteva farsi una valida idea del suo forte desiderio di eliminarla...e dell'aumento di temperatura nel taxi. Ricordare quelle cose doveva essere tutto meno che piacevole, anche Goro ci mise un po' prima di poter parlare del rapimento senza innervosirsi, ma lui era lui, mentre Kagari, a livello caratteriale, era comunque umana.

    "Quindi non potrai biasimarmi se ho qualche dubbio. Ho chiesto aiuto a te proprio per questo. Non sei qui solo per aiutarmi a recuperare il nostro obiettivo, tu sei qui per uccidermi nel caso in cui io diventi un pericolo"

    Gli sembrava quasi di sentire se stesso parlare. Mentre uscivano dal taxi, Goro le rispose.

    "Non ci sarà bisogno di fare nulla di così drastico."

    La fermò un momento prima di continuare, non era un discorso che poteva fare in mezzo a troppe persone.

    "Come sai, io posso evolvere come voglio, e l'evoluzione mi permette anche di produrre sostanze chimiche altrimenti impossibili da sviluppare all'interno di un corpo umano, compresi sonniferi e tranquillanti."

    Ormai il discorso era chiaro.

    "Ho già avuto a che fare con anormali in grado di darmi fuoco o addirittura in grado di utilizzare la propria immaginazione per creare quello che vogliono, dunque dovrei essere in grado di avvicinarmi abbastanza a te per poterti iniettare tranquillanti o qualunque altra cosa necessaria per calmarti."

    Come le aveva detto anche in precedenza, Goro poteva modificare il proprio aspetto fisico, era solo naturale che potesse anche fare cose del genere e, per darle una dimostrazione, stando attento ai suoi dintorni, le fece vedere cosa avrebbe usato come siringa, mutando le proprie dita fino a rendere evidente il loro scopo.

    "A meno che tu non mi dica di essere immune a tranquillanti e sostanze simili, lascia che sia io a decidere chi uccidere e chi no."

    Questo era ciò che aveva da dire a Kagari, lui non uccideva, andava contro tutto ciò in cui credeva, soprattutto il suo metodo di studio -praticamente la sua filosofia di vita-, dunque, anche se fosse stata immune ai tranquillanti, avrebbe cercato ogni scusa per non ucciderla. A quel punto, fatti gli ultimi chiarimenti, doveva solo aspettare che lo degnasse di risposta prima di continuare.






    Edited by CellO_o - 5/1/2016, 22:33
     
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    Non l'avrebbe uccisa, ma pareva avesse comunque un piano di riserva, tanto meglio.
    "Be, se proprio ci tieni tanto allora usa i tuoi tranquillanti e le tue sostanze, spero siano abbastanza potenti da superare l'adrenalina provocata dalla rabbia che proverò nel vederla o nel caso in cui lei mi provocasse..."
    Erano entrambi scesi dalla macchina ormai, l'autista ripartì immediatamente, dimenticandosi anche di farsi pagare. Quel luogo era davvero pericoloso dunque.
    "Tanto meglio, tutti soldi risparmiati in caso dovessimo prendere un altro taxi in futuro... La zona dovrebbe essere quella" disse indicando l'edificio di fronte a loro, dall'altro lato della strada. Era parecchio grande ma si potevano vedere le distruzioni provocate dalle esplosioni ed i segni della polizia ovunque dove erano stati ritrovati i cadaveri o ciò che rimaneva delle persone che erano state coinvolte dalle esplosioni dell'attentato. I nastri gialli e neri, tipici delle scene del crimine, erano sparse a delineare un perimetro all'interno del quale non si poteva entrare. Un paio di macchine della polizia erano appostate di fronte, vuote. I poliziotti erano scesi e stavano controllando la zona.

    "Non credo che sarà così facile andare a vedere cosa c'è li, dovremmo cercare di distrarre, addormentare o mettere fuori combattimento i poliziotti in qualche modo, senza ferirli ovviamente. Credo proprio che loro non siano gli unici a sorvegliare questa zona, ci potrebbero essere delle telecamere nascoste, anche se dovrebbero essere visibili a qualcuno con un occhio... Particolare diciamo... Ti conosco poco, è vero, ma da quel che ho visto puoi modificare il tuo corpo come preferisci. Riusciresti a migliorare la tua vista in modo da poter vedere anche oggetti molto piccoli nascosti nella zona? Io mi occupo dei tizi che sorvegliano la zona li davanti, so come sistemarli in poco tempo e senza ucciderli"

    Detto ciò chiuse gli occhi e si concentrò, i poliziotti non erano molto distanti quindi poteva farlo direttamente da li... Attivò la sua abilità speciale, il controllo della temperatura ed aumentò la temperatura dei corpi di quegli uomini, rapidamente e fino ad un livello tale che li fece svenire, come se avessero avuto una forte febbre. Sarebbe sembrato per cause naturali nel caso qualcuno avesse chiesto cosa era successo.

    "Bene, e quelli sono sistemati... Per ora non ne percepisco altri, posso percepire le temperature corporee, alzarle o abbassarle... Ma in un raggio limitato quindi dovremo avvicinarci lentamente, in modo da scoprire se ce ne sono altri e metterli fuori gioco" Disse a Goro "E tu come te la stai cavando con le telecamere? Ne hai trovate?"
     
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    Goro Nishimura
    Kagari non sembrava fiduciosa nel piano di Goro, ma non era della fiducia che aveva bisogno lui, bensì dei fatti.

    "Be, se proprio ci tieni tanto allora usa i tuoi tranquillanti e le tue sostanze, spero siano abbastanza potenti da superare l'adrenalina provocata dalla rabbia che proverò nel vederla o nel caso in cui lei mi provocasse..."

    Non dubitava della rabbia che poteva scatenare, ma dopo aver visto di cosa lui era capace, avrebbe per sempre dubitato della "furia incontrollabile" di chiunque, non poteva farci niente.

    "Se posso creare tranquillanti abbastanza forti da fermare me e il mio sistema immunitario, possono funzionare anche per te, credimi."

    Nel mentre, il taxi che avevano lasciato alle loro spalle, se la svignò senza nemmeno chiedere loro i soldi del viaggio...doveva essere davvero un brutto posto quello dove si erano fatti portare. Goro osservò l'edificio davanti a loro, proprio quello indicato da Kagari, e non ci mise molto a notare i chiari segni di esplosioni lasciati sul luogo, per non parlare dei diversi nastri gialli e i profili bianchi lasciati dalla polizia per indicare i punti dove i cadaveri vennero ritrovati, più o meno tutti d'un pezzo. Era evidente che il posto fosse ancora pieno di poliziotti, principalmente per le macchine parcheggiate li davanti.

    "Non credo che sarà così facile andare a vedere cosa c'è li, dovremmo cercare di distrarre, addormentare o mettere fuori combattimento i poliziotti in qualche modo, senza ferirli ovviamente. Credo proprio che loro non siano gli unici a sorvegliare questa zona, ci potrebbero essere delle telecamere nascoste, anche se dovrebbero essere visibili a qualcuno con un occhio... Particolare diciamo... Ti conosco poco, è vero, ma da quel che ho visto puoi modificare il tuo corpo come preferisci. Riusciresti a migliorare la tua vista in modo da poter vedere anche oggetti molto piccoli nascosti nella zona? Io mi occupo dei tizi che sorvegliano la zona li davanti, so come sistemarli in poco tempo e senza ucciderli"

    Una richiesta facile facile per uno come lui.

    "Non c'è problema."

    Il potenziamento della sua vista venne reso evidente dal rapido allargamento e restringimento di iride e pupilla, quasi come se si trattasse dell'obiettivo di una fotocamera che si stava mettendo a fuoco. Ora che aveva potenziato la sua vista, il mondo era tutto più chiaro e pieno di dettagli, tipo il microscopico luccichio che proveniva da sopra l'entrata dell'edificio e, dopo aver osservato tutta la zona intorno a loro, notò anche una telecamera nascosta alle loro spalle, letteralmente infilata nel palo di un lampione.

    "Bene, e quelli sono sistemati... Per ora non ne percepisco altri, posso percepire le temperature corporee, alzarle o abbassarle... Ma in un raggio limitato quindi dovremo avvicinarci lentamente, in modo da scoprire se ce ne sono altri e metterli fuori gioco"

    Kagari quasi lo sorprese, non le aveva prestato la minima attenzione ora che si era concentrato sul suo compito.

    "E tu come te la stai cavando con le telecamere? Ne hai trovate?"

    "In questa zona ce ne sono due: una sospesa sull'entrata dell'edificio e una dietro di noi, infilata in quel lampione. "

    Per Goro si trattava di posti abbastanza strani dove nascondere delle telecamere, improbabile, a suo parere, che fossero della polizia, a meno che il terrore per la ragazza che stavano cercando non fosse tale da posizionare in un modo così bizzarro quell'equipaggiamento.

    "Visto come sono posizionate, ci hanno individuato da un bel po' di tempo, come intendi agire in questa situazione?"

    Goro era abile in questo genere di situazioni, ma non sapendo davvero molto sulla situazione attuale e su chi davvero stesse dando la caccia alla ragazza, preferiva lasciare gli ordini a chi conosceva meglio di chiunque altro la situazione.

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  7. ‡ Officer Alex ‡
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    Qualcosa non le tornava. Quelle telecamere, quegli agenti di polizia... Non era il fatto che fosse stato tutto così semplice, ma a disturbarla erano le telecamere piazzate a caso e i poliziotti che facevano la guardia in numero così esiguo... Oltretutto era stato relativamente semplice metterli fuori gioco. Non ci aveva fatto caso immediatamente ma ora che ci pensava, di solito un essere umano per lo meno prova a lottare per difendersi o evitare quell'aumento di temperatura, loro non avevano posto resistenza.
    A quanto pareva Goro concordava con lei sulla stranezza delle telecamere.

    "Aspetta un attimo.... La posizione di quelle telecamere è del tutto casuale, non ha il minimo senso... Inoltre quelle guardie non hanno opposto la minima resistenza, è stato facilissimo eliminarle e cosa più strana ancora erano troppo poche... Pochissime a dire il vero per una scena del crimine ad opera di una nota terrorista" Fece un passo avanti e guardo nella direzione della telecamera di fronte a loro "C'è qualcosa che non mi torna... Non credi inoltre che avrebbe messo dei posti di blocco per fermare le macchine dirette in questa zona? Non è detto che sia completamente al sicuro dato che l'attentato è avvenuto pochi giorni fa.... No quelle telecamere non sono della polizia, la polizia qua non credo ci sia mai nemmeno stata...... "

    Iniziò a camminare in avanti verso l'edificio, creando due sfere di fuoco nelle mani e scagliandole verso le telecamere, polverizzandole. Non disse nulla a Goro ma sapeva che lui l'avrebbe seguita perché aveva capito anche lui che qualcosa non andava in quel posto.
    Kagari superò i nastri messi apparentemente dalla polizia per delimitare la zona dell'omicidio..... All'interno non c'era niente.... I segni delle esplosioni avrebbero dovuto essere evidenti, eppure non c'era nulla, niente... Se quelle telecamere li avevano inquadrati da subito allora chi le aveva messe sapeva che erano li e soprattutto non era lontano...

    "Maledizione... Occhi aperti Goro, credo che siamo stati ingannati da qualcuno.... E se quel qualcuno ha piazzato le telecamere gli abbiamo dato tutto il tempo di dirigersi qui da noi.... Questa non è affatto la scena di un delitto, ma una trappola"
    Kagari attivò il suo potere e comparvero il cappello rosso ed il mantello... Dovevano stare attenti, probabilmente chi li aveva attirati li si nascondeva da qualche parte e se usava delle bombe, loro potevano essere proprio in mezzo ad un campo minato.

     
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    Goro Nishimura
    Come sospettava, la situazione non era come la immaginava Kagari. Quelle telecamere hanno confermato i loro sospetti, non era previsto che venissero trovate così facilmente, per questo si trovavano li, ma per Goro, trovarle e mettere alla luce il problema è stato facile.

    "Aspetta un attimo.... La posizione di quelle telecamere è del tutto casuale, non ha il minimo senso... Inoltre quelle guardie non hanno opposto la minima resistenza, è stato facilissimo eliminarle e cosa più strana ancora erano troppo poche... Pochissime a dire il vero per una scena del crimine ad opera di una nota terrorista"

    Prima di continuare, fece un passo in avanti.

    "C'è qualcosa che non mi torna... Non credi inoltre che avrebbe messo dei posti di blocco per fermare le macchine dirette in questa zona? Non è detto che sia completamente al sicuro dato che l'attentato è avvenuto pochi giorni fa.... No quelle telecamere non sono della polizia, la polizia qua non credo ci sia mai nemmeno stata......"

    Quando iniziò a dirigersi verso l'edificio con quelle sfere di fuoco nelle mani, Goro capì che era il momento di prepararsi. Mentre lei distruggeva le telecamere, lui potenziò due volte la muscolatura, aumentò la densità della sua struttura ossea, creò l'esoscheletro, attivò la rigenerazione e finì il tutto compattando la nuova muscolatura per tornare alla sua taglia originale, ottenendo maggiore forza e velocità. Una volta entrati, non trovarono alcun tipo di danno collegabile a esplosivi o cose del genere.

    "Maledizione... Occhi aperti Goro, credo che siamo stati ingannati da qualcuno.... E se quel qualcuno ha piazzato le telecamere gli abbiamo dato tutto il tempo di dirigersi qui da noi.... Questa non è affatto la scena di un delitto, ma una trappola."

    Ormai era evidente, non erano mai stati in controllo della situazione, e chiunque avesse nascosto quelle telecamere voleva farglielo capire con tutti i mezzi.

    "Vogliono farci capire che non siamo noi in controllo, probabilmente ci sono altre telecamere, ma cercarle ora sarebbe uno spreco di tempo, anche con la mia vista potenziata."

    Basandosi sulla direzione in cui Kagari stava posando lo sguardo, Goro iniziò a tener d'occhio la direzione opposta, così da ricoprire praticamente tutta la zona, mantenendo pronta la difesa nel caso in cui qualunque cosa, anche un sassolino, si fosse mossa.

    "Telecamere come quelle, per quanto ne so, dovrebbero avere un raggio di trasmissione non troppo ampio, dunque, se qualcuno si sta dirigendo qui, non dovrebbe mancare molto."

    Un motivo in più per non battere ciglio prima di aver visto qualcosa.
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  9. ‡ Officer Alex ‡
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    Telecamere, trappola, i nemici stavano arrivando..... A Kagari tutto quello ricordò qualcosa.... Quella volta..... Lei aveva fatto la stessa cosa.... Per la sua mania dell'ordine, dell'equilibrio.... Aveva ucciso quelle persone e rischiato di eliminare Galatea.... Quindi quell'attentato lo aveva fatto per lo stesso motivo? Possibile. Fyuria non era cambiata di una virgola ed il suo soprannome confermava le sue attitudini "violente". In passato Kagari spesso le aveva giustificate in qualche modo, ma ora non più. Era giunto il momento di finirla, una volta per tutte e se lei stava arrivando in quel momento, allora finalmente il tempo della sua vendetta era arrivato.

    Come a leggere nel pensiero della ragazza un vortice di vento si sollevò in mezzo a loro, una serie di tagli di lame colpì in tutte le direzioni spaccando il terreno e dividendo i due ragazzi.
    Kagari attivò la sua trasformazione in Strega e saltò indietro, rimanendo sull'attenti. Era arrivata.

    "Benvenuta mia dolce e prevedibile Kagari... Sapevo che ti saresti fatta viva prima o poi, non vedevo l'ora. Infatti ho usato questo stratagemma per farti venire fin qui a trovarmi, dato che sarei stata in svantaggio se fossi venuta nella tua scuola. Vedo che hai portato un amico, sei stata parecchio saggia devo dire. Ma lascia almeno che mi presenti al tuo amichetto.... Piacere di conoscerti, mi chiamo Ingrid Bernstein "



    Mentre la voce parlava il turbine di fronte a loro si fermò, il vento smise di soffiare e comparve una figura femminile dai folti e lunghi capelli rossi, in divisa scolastica ed armata di due tonfa più lunghi del normale a forma di lama.



    "Benvenuto al cospetto di Fyuria, la guardiana dell'ordine!"


    Disse facendo un inchino rivolta verso Goro. Kagari intanto aveva gli occhi piantati su di lei, ma nessuno poteva ignorare il calore che stava emanando in quel momento. La temperatura saliva. E in fretta.
     
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    Goro Nishimura
    Passò poco tempo prima che le loro preoccupazioni, finalmente, si decisero a prendere forma. Un turbine iniziò a colpire e tagliare l'area intorno a loro, costringendo Kagari a scattare di lato, cosa che fece anche Goro, non era il momento di far scoprire all'avversario le sue capacità di rigenerazione.

    "Benvenuta mia dolce e prevedibile Kagari... Sapevo che ti saresti fatta viva prima o poi, non vedevo l'ora. Infatti ho usato questo stratagemma per farti venire fin qui a trovarmi, dato che sarei stata in svantaggio se fossi venuta nella tua scuola. Vedo che hai portato un amico, sei stata parecchio saggia devo dire. Ma lascia almeno che mi presenti al tuo amichetto.... Piacere di conoscerti, mi chiamo Ingrid Bernstein"

    Man mano che sentivano questa voce parlare, il turbine si affievolì fino a scoprire una ragazza dai capelli rossi e la divisa scolastica, mai vista, del medesimo colore, armata di tonfa con lame alle estremità.

    "Benvenuto al cospetto di Fyuria, la guardiana dell'ordine!"

    Era anche molto superba, da quel che sembrava.

    "Difficilmente sarà un incontro piacevole."

    Non aveva molto da dire, soprattutto perché sentiva chiaramente il calore emanato da Kagari e doveva finire di potenziarsi. Goro attivò il Mass Generator e potenziò gli attributi di agilità, resistenza e forza delle sue evoluzioni, ottenendo il massimo da queste, ma non era finita li, non per come era messa la situazione; potenziò per una terza volta la sua massa muscolare, compattandola subito, e potenziò nuovamente la sua struttura ossea, così da rendere il suo esoscheletro ancora più resistente, togliendo il potenziamento alla vista che, a quel punto, gli serviva a poco. Lo scontro non era ancora cominciato, dunque doveva essere pronto per quel momento.

    "Sono a otto evoluzioni, ho spazio solo per altre due senza aver bisogno di cambiare le attuali, sperando di non dover frenare la rabbia."

    Era sempre quello il suo pensiero fisso, non arrabbiarsi.

    "Sappiamo fin troppo bene che non sei qui per parlare, dunque risparmiaci la scena."

    Freddo, come sempre, e anche stufo di gente che ha voglia di far combattere le proprie parole al posto loro. Era il primo ad odiare lo scontro fisico, ma se era inevitabile, perché prolungarlo?
    Coded by Robb †
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    Edited by CellO_o - 22/2/2016, 20:27
     
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    Quella sempliciotta di Kagari si stava scaldando. Be, di certo Ingrid non si aspettava un'accoglienza a braccia aperte, di sicuro la odiava ancora per quello che era successo l'ultima volta. A dire il vero la ragazza si stava chiedendo come mai Galatea non fosse con lei... Che fosse successo qualcosa? Be, non la vedeva da anni ormai, le avrebbe fatto piacere poterla incontrare di nuovo. Ma non era quello il motivo per cui aveva attirato li Kagari.
    La sua "amica" però aveva portato con sé una guardia del corpo. Sembrava parecchio spesso e pronto a combattere. Oltre ad essere poco loquace e simpatico. Avrebbe volentieri voluto provare le sue doti da combattente, visto che le pareva essere un ottimo avversario, ma per ora era meglio evitare la sfida.

    "Naaaaah tieni i muscoli a bada ragazzone, non meneremo le mani, almeno per ora e penso proprio che non sarò io la tua avversaria, per quanto mi farebbe piacere"



    Disse la fanciulla dai capelli rossi fissando Goro negli occhi. Il suo sguardo pareva essere tagliente come il vento che aveva evocato poco prima di comparire.

    "Inoltre non sono stupida, so che Kagari è molto forte e penso che tu non sia da meno, di certo non inizierò uno scontro che so di perdere fin da subito..... E tu Kagari, calma i bollenti spiriti, non sono qui per darti guerra ok? Ne tanto meno sono io l'artefice di tutto questo casino! In realtà sto dietro a questi "casi" misteriosi da un bel po'di tempo... Sai, il mio ruolo di guardiana dell'ordine e dell'equilibrio me lo impone.... Sapevo che in realtà tu saresti rimasta sempre sulle mie tracce. Può non sembrarti vero, ma rispetto a tanto tempo fa sono cambiata parecchio. E non sono di certo un'assassina. Mi chiedo come tu possa aver pensato che io fossi in grado di uccidere a sangue freddo delle persone in questo modo... Mi incolpi davvero fino a questo punto dopo quella volta?"



    Fyuria stava fissando Kagari e mentre parlava aveva abbassato le armi.

    "So che non siamo in buoni rapporti e che non ci vediamo da anni. E so ancora meglio che non avrei dovuto tenerti all'oscuro di certe.... Cose.... In passato. Ne sono pienamente consapevole! Non potevo sapere che in qualche modo riguardassero anche te! "



    Kagari per tutto il tempo era rimasta in silenzio a guardare Ingrid con occhi di fuoco. Ad un certo punto, però, la temperatura iniziò a calare rapidamente, tornando alla normalità. "Non pensare che delle semplici parole bastino a cancellare ciò che è successo fra noi due e Galatea.... Mi hai tenuto nascosto le sue vere origini! E le mie!! E soprattutto hai quasi fatto uccidere colei che dovresti difendere anche a costo della vita!! Che razza di guardiana dell'ordine sei? Eh?!"

    Fyuria abbassò lo sguardo fissando il terreno.

    "Non potevo sapere che sarebbe successo...... E anche Galatea te l'ha tenuto nascosto, lo sai benissimo.... Incolpi me ed in fondo anche lei, ma forse dovresti realizzare che una buona dose di colpe le hai anche tu... Se solo avessi aperto gli occhi avresti potuto evitare che tutto ciò accadesse...."



    Kagari tornò a fissarla in silenzio, senza più parlare.

    "Ora però dovremmo parlare di altro.... Come vi ho già spiegato non sono io l'artefice di questi omicidi... Ma qualcun altro.... Io sapevo che tu eri ancora sulle mie tracce, di conseguenza ho cercato di dare più visibilità possibile alle scene del delitto. Spesso arrivavo sulla scena del delitto aumentando un po'i danni agli edifici ed alle costruzioni circostanti. Sapevo che avresti riconosciuto il mio "stile" e ti saresti messa sulle mie tracce.... Ma osserva bene, sai benissimo anche tu chi è il responsabile..... "



    Kagari iniziò a guardare oltre Fyuria, nel punto dove lei stava indicando. Sul terreno e sui muri della scena del delitto si potevano notare una serie di grossi buchi, come se qualcosa di grosso fosse uscito, come tentacoli, oppure..... ".... Radici....". Fu Kagari a pronunciare questa singola parola.
    In quel momento la temperatura ritornò bruscamente alla normalità. Kagari iniziò a fissare Fyuria intensamente, cercando di capirne i reali pensieri. "Sono loro?"

    "Si sono loro, ne sono praticamente certa. Galatea ora non è in pericolo, ma il viaggio che ha intrapreso potrebbe spingerla parecchio oltre e mettere tutti in pericolo. Se riescono a passare di qua potrebbero scatenare una guerra. Ne ho fermati un paio, probabilmente dei sicari.... Ma sai meglio di me che Galatea ora sta recuperando il suo passato, e non tutto ciò che recupererà sarà positivo...."



    Kagari rimase in silenzio e superò Fyuria. Dopo averla superata ed aver camminato ancora un po', portandosi lontana dagli altri due, iniziò a studiare la zona, cercando possibili indizi e riflettendo su quanto era appena successo.

    "Hey ragazzone! Non penso tu abbia capito molto di quanto abbiamo appena detto.... Posso parlartene io se vuoi..... Hai idea di cosa sia un Eater?"

     
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    Goro e Kagari erano fermi in attesa della sua prima mossa, ma la loro preparazione venne resa inutile dalle parole di quella ragazza.

    "Naaaaah tieni i muscoli a bada ragazzone, non meneremo le mani, almeno per ora e penso proprio che non sarò io la tua avversaria, per quanto mi farebbe piacere"

    Fyuria lo stava guardando dritto negli occhi, ma non era questo ad infastidirlo.

    "Perché fare un'entrata del genere se voleva solo parlare? A volte fatico a capire la gente..."

    Che volete farci? Goro è una persona pratica, queste cose inutili lo hanno sempre infastidito.

    "Inoltre non sono stupida, so che Kagari è molto forte e penso che tu non sia da meno, di certo non inizierò uno scontro che so di perdere fin da subito..... E tu Kagari, calma i bollenti spiriti, non sono qui per darti guerra ok? Ne tanto meno sono io l'artefice di tutto questo casino! In realtà sto dietro a questi "casi" misteriosi da un bel po'di tempo... Sai, il mio ruolo di guardiana dell'ordine e dell'equilibrio me lo impone.... Sapevo che in realtà tu saresti rimasta sempre sulle mie tracce. Può non sembrarti vero, ma rispetto a tanto tempo fa sono cambiata parecchio. E non sono di certo un'assassina. Mi chiedo come tu possa aver pensato che io fossi in grado di uccidere a sangue freddo delle persone in questo modo... Mi incolpi davvero fino a questo punto dopo quella volta? So che non siamo in buoni rapporti e che non ci vediamo da anni. E so ancora meglio che non avrei dovuto tenerti all'oscuro di certe.... Cose.... In passato. Ne sono pienamente consapevole! Non potevo sapere che in qualche modo riguardassero anche te!"

    Goro stava per scoprire alcuni particolari del loro passato semplicemente standosene li fermo...beh, meglio così, quando c'era della conoscenza in mezzo, lui era il primo a cercarla.

    "Non pensare che delle semplici parole bastino a cancellare ciò che è successo fra noi due e Galatea.... Mi hai tenuto nascosto le sue vere origini! E le mie!! E soprattutto hai quasi fatto uccidere colei che dovresti difendere anche a costo della vita!! Che razza di guardiana dell'ordine sei? Eh?!"

    Goro ci stava capendo sempre meno, probabilmente avrebbe dovuto fare delle domande alla fine di questa discussione, ma per ora era meglio ascoltare in silenzio, dunque si appoggiò ad una parete li vicina e incrociò le braccia in attesa della fine di quel discorso. La ragazza dai capelli rossi abbassò lo sguardo sentendo le parole di Kagari, dopodiché tentò di giustificarsi distribuendo un po' le colpe tra lei, Kagari e Galatea, sempre cose di cui lui non sapeva niente.

    "Ora però dovremmo parlare di altro.... Come vi ho già spiegato non sono io l'artefice di questi omicidi... Ma qualcun altro.... Io sapevo che tu eri ancora sulle mie tracce, di conseguenza ho cercato di dare più visibilità possibile alle scene del delitto. Spesso arrivavo sulla scena del delitto aumentando un po'i danni agli edifici ed alle costruzioni circostanti. Sapevo che avresti riconosciuto il mio "stile" e ti saresti messa sulle mie tracce.... Ma osserva bene, sai benissimo anche tu chi è il responsabile..... "

    Goro, come anche Kagari, si soffermò sui punti indicati da Fyuria.

    "Sembra che qualcosa sia uscito dal terreno."

    Kagari confermò subito i pensieri di Goro e affermò che dovevano essere state delle radici a fare tutto ciò, sicuramente doveva saperlo grazie ad altre conoscenze che mancavano a lui.

    "Si sono loro, ne sono praticamente certa. Galatea ora non è in pericolo, ma il viaggio che ha intrapreso potrebbe spingerla parecchio oltre e mettere tutti in pericolo. Se riescono a passare di qua potrebbero scatenare una guerra. Ne ho fermati un paio, probabilmente dei sicari.... Ma sai meglio di me che Galatea ora sta recuperando il suo passato, e non tutto ciò che recupererà sarà positivo...."

    Qui le cose si facevano serie, una guerra? Sicari? Cosa voleva dire tutta questa roba.

    "Hey ragazzone! Non penso tu abbia capito molto di quanto abbiamo appena detto.... Posso parlartene io se vuoi..... Hai idea di cosa sia un Eater?"

    Beh, questo gli avrebbe risparmiato un sacco di domande.

    "A meno che non si tratti di una nuova categoria di Anormale o Minus, no, non ne so niente, ma visto che ormai ci sono dentro, anche se in parte, preferirei capire qualcosa di questa situazione."

    Non aveva molto altro da dire, dopotutto si parlava di cose che non aveva mai nemmeno sentito nominare,
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    Kagari continuava a guardarsi intorno, cercando ulteriori informazioni. Ad un certo punto decise di salire ai piani superiori dell'edificio, lasciando Fyuria e Goro da soli a parlare.
    La ragazza dai capelli rossi fece sparire le sue due armi ed iniziò a spiegare a Goro tutto ciò che sapeva sulla situazione
    "Ok cercherò di fare un breve riassunto.... Vedi, un Eater non è né un Anormale né un Minus, ma una razza completamente diversa, forse non è giusto nemmeno farli rientrare nel genere umano. La loro nascita risale ad un giorno di un paio di secoli fa, quando una persona ha acquisito poteri tali da essere in grado di manipolare il tempo e lo spazio... Ecco quella persona era la mamma di Galatea. Non sto a raccontarti l'intera storia, potrai chiederlo a lei direttamente.... In ogni caso sono creature che nascono dall'unione fra un essere umano e una creatura di tutt'altro tipo, per esempio vampiri, creature mitologiche o presenti nei libri... Insomma cose abominevoli di questo tipo. Il loro aspetto è sempre quello di un essere umano, perché la base sulla quale sono stati creati è proprio quella di un uomo o di una donna" A questo punto Fyuria fece una pausa per voltarsi ed indicare la scena del delitto "Vedi? Non sono semplici persone, hanno dei poteri, spesso devastanti e molto forti, una sorta di anormalità se così vogliamo chiamarla, perché in fin dei conti i loro poteri non sono molto diversi da quelli che abbiamo noi... L'unico loro problema è che questo potere va nutrito. Ogni Eater si nutre di "qualcosa", in base al suo potere.... Ho conosciuto Eaters che si nutrivano di sangue, altri dell'anima di una persona.... Dicono addirittura che il loro grande capo si nutra dei sentimenti umani.. Ma ce ne sono molti altri, o meglio, ce ne saranno molti altri"

    Nel frattempo Kagari era tornata. A quanto pareva era molto interessata alla discussione ed aveva trovato qualcosa. In mano, infatti, stringeva un pezzo di stoffa, probabilmente appartenente al vestito di qualcuno. Mentre la ragazza si avvicinava, Fyuria smise di parlare, lasciando a lei la parola.

    "Attualmente sono presenti pochi esemplari nel nostro mondo. La maggior parte di essi risiede in un'altra dimensione, lontana da qui e sigillata.... Onestamente pensavo (e speravo) che non si trattasse di questo ma poco fa ne ho avuto conferma. Come ti dicevo qualche giorno fa, Goro, Galatea sta cambiando. Da tempo la tengo sotto controllo tramite i miei poteri perché sospettavo ci fosse qualcosa di strano. Ho scoperto cose molto interessanti sul uso passato. So che proprio in questo momento si trova assieme a due studenti, Tatsuya ed Haiiro, che la stanno aiutando a compiere un viaggio nel passato. Come penso ti abbia spiegato Fyuria poco fa, la madre di Galatea è un essere potentissimo. Se non riusciranno a sconfiggerla il suo esercito si riverserà nel nostro mondo" Disse Kagari puntando la mano all'edificio alle loro spalle "Questa è la minima parte di ciò che possono fare realmente.... Questa è una di loro, l'ho incontrata anni fa... Affrontandola ho scoperto che Akane (così si chiama la madre di Galatea) è riuscita a far passare nel nostro mondo alcuni di loro, come sicari.... Stanno raccogliendo informazioni su questo mondo e su come poter passare di qua... Ma il fatto è che ora Galatea ha attraversato quel confine.... Rischiamo di essere colti di sorpresa da un momento all'altro..."

    Kagari stava mostrando il panno agli altri due "Questo è un pezzo del vestito di quel mostro.... Il suo potere è collegato alle piante... Ma è tutto ciò che so"
    A questo punto, però. fu Fyuria a prendere la parola "Penso di sapere qualcosa in più io. Vedi in tutti questi anni di distanza io non sono del tutto sparita... Ho continuato a tenere Galatea sotto controllo, dopotutto il mio compito è quello di proteggerla... So che la creatura che stiamo cercando venne creata da Akane con lo stesso potere di sua figlia, ovvero il controllo delle piante. Lo ha fatto per generare una copia molto potente di sua figlia e l'ha dotata di un potere spaventoso... Vedete lei si nutre della linfa vitale degli esseri umani.... Può piantare uno dei suoi semi nel corpo delle persone, farlo crescere... Mentre questo seme cresce la linfa vitale dell'essere umano colpito si prosciuga e viene assorbita. Quando la pianta finalmente germoglia il corpo della persona viene distrutto ed al suo posto nasce nuovamente lei..."

    Per un attimo era calato il silenzio durante la spiegazione. Kagari conosceva solamente parte dei poteri di quel mostro, ma non sapeva di cose fosse capace. "Inoltre" Riprese Fyuria "Ogni volta che rinasce il suo potere aumenta e si rafforza.... La seguo da parecchio tempo, ma è diventata sufficientemente forte da superarmi in battaglia e sta continuando a nutrirsi...."

    Ma era ora di porre il quesito più grande di tutti, e questo venne da Kagari: "E tu.... Come fai a sapere tutte queste cose?"In maniera appena percettibile la temperatura circostante aveva ripreso ad alzarsi.... Evidentemente la ragazza era convinta che Fyuria stesse collaborando con il suo nemico.

    "Pensi di essere l'unica ad avere degli amici? In tutti questi anni ho trovato un'altra ragazza come te Kagari..... Anche lei possiede dei poteri interessanti e soprattutto delle capacità interessanti..... Possiamo definirla una veggente. Grazie a lei ho compiuto tutte le mie ricerche ed ho scoperto tante cose.... Purtroppo non sono giunta qui in tempo per incontrarla ma vedo che sei riuscita a raggiungermi tu.... Non crederai mica che certi strani avvenimenti che sono accaduti e che ti hanno condotta qui siano avvenuti per caso.... O credi davvero che a Galatea sia venuta voglia di punto in bianco di riscoprire le sue origini?"

    A quanto pareva Fyuria era molto ben informata, anzi, pareva possedere molte altre informazioni... Ma soprattutto aveva appena nominato una figura molto misteriosa. "Ma basta chiacchiere... Voglio portarvi da lei.... E' abbastanza distante da qui, vive in bosco fuori città perché non ama i contatti con gli esseri e soprattutto quello è l'unico posto in cui riesco a tenerla al sicuro...."

    La temperatura si era nuovamente abbassata.... "Non mi fido di lei Goro, questo voglio che sia chiaro.... Ma se le cose stanno così allora penso che il pericolo che corriamo sia molto più grande di quanto pensassimo... Secondo me dovremo seguirla, anche se potrebbe essere una trappola.... In quel caso combatteremo... E sappi che prima di morire di ridurrò in cenere, non mi scapperai mai, voglio che sia chiaro fin da subito" Disse Kagari, a cui Fyuria rispose con un sorriso.
    "Che ne dici Goro?"
     
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    Goro ascoltò le parole di Fyuria, mentre Kagari perlustrava la zona.

    "Ok cercherò di fare un breve riassunto.... Vedi, un Eater non è né un Anormale né un Minus, ma una razza completamente diversa, forse non è giusto nemmeno farli rientrare nel genere umano. La loro nascita risale ad un giorno di un paio di secoli fa, quando una persona ha acquisito poteri tali da essere in grado di manipolare il tempo e lo spazio... Ecco quella persona era la mamma di Galatea. Non sto a raccontarti l'intera storia, potrai chiederlo a lei direttamente.... In ogni caso sono creature che nascono dall'unione fra un essere umano e una creatura di tutt'altro tipo, per esempio vampiri, creature mitologiche o presenti nei libri... Insomma cose abominevoli di questo tipo. Il loro aspetto è sempre quello di un essere umano, perché la base sulla quale sono stati creati è proprio quella di un uomo o di una donna."

    Bene, vampiri e leggende varie erano vere, non fece fatica a crederci, considerando tutto, ma comunque non gli piacque come cosa. Nel mentre, Fyuria si voltò ad indicare la zona distrutta.

    "Vedi? Non sono semplici persone, hanno dei poteri, spesso devastanti e molto forti, una sorta di anormalità se così vogliamo chiamarla, perché in fin dei conti i loro poteri non sono molto diversi da quelli che abbiamo noi... L'unico loro problema è che questo potere va nutrito. Ogni Eater si nutre di "qualcosa", in base al suo potere.... Ho conosciuto Eaters che si nutrivano di sangue, altri dell'anima di una persona.... Dicono addirittura che il loro grande capo si nutra dei sentimenti umani.. Ma ce ne sono molti altri, o meglio, ce ne saranno molti altri"

    Tutto ciò si preannunciava interessante, ma prima che potesse continuare, Kagari tornò con in mano qualcosa, un pezzo di stoffa, e prese la parola.

    "Attualmente sono presenti pochi esemplari nel nostro mondo. La maggior parte di essi risiede in un'altra dimensione, lontana da qui e sigillata.... Onestamente pensavo (e speravo) che non si trattasse di questo ma poco fa ne ho avuto conferma. Come ti dicevo qualche giorno fa, Goro, Galatea sta cambiando. Da tempo la tengo sotto controllo tramite i miei poteri perché sospettavo ci fosse qualcosa di strano. Ho scoperto cose molto interessanti sul suo passato. So che proprio in questo momento si trova assieme a due studenti, Tatsuya ed Haiiro, che la stanno aiutando a compiere un viaggio nel passato. Come penso ti abbia spiegato Fyuria poco fa, la madre di Galatea è un essere potentissimo. Se non riusciranno a sconfiggerla il suo esercito si riverserà nel nostro mondo. Questa è la minima parte di ciò che possono fare realmente.... Questa è una di loro, l'ho incontrata anni fa... Affrontandola ho scoperto che Akane (così si chiama la madre di Galatea) è riuscita a far passare nel nostro mondo alcuni di loro, come sicari.... Stanno raccogliendo informazioni su questo mondo e su come poter passare di qua... Ma il fatto è che ora Galatea ha attraversato quel confine.... Rischiamo di essere colti di sorpresa da un momento all'altro..."

    Dopodiché affermò che quel pezzo di stoffa apparteneva all'Eater in grado di controllare le piante...uhm...interessante.

    "Penso di sapere qualcosa in più io. Vedi in tutti questi anni di distanza io non sono del tutto sparita... Ho continuato a tenere Galatea sotto controllo, dopotutto il mio compito è quello di proteggerla... So che la creatura che stiamo cercando venne creata da Akane con lo stesso potere di sua figlia, ovvero il controllo delle piante. Lo ha fatto per generare una copia molto potente di sua figlia e l'ha dotata di un potere spaventoso... Vedete lei si nutre della linfa vitale degli esseri umani.... Può piantare uno dei suoi semi nel corpo delle persone, farlo crescere... Mentre questo seme cresce la linfa vitale dell'essere umano colpito si prosciuga e viene assorbita. Quando la pianta finalmente germoglia il corpo della persona viene distrutto ed al suo posto nasce nuovamente lei..."

    Man mano che andavano avanti con il discorso, questi poteri si rivelavano sempre più incredibili.

    "Inoltre, ogni volta che rinasce il suo potere aumenta e si rafforza.... La seguo da parecchio tempo, ma è diventata sufficientemente forte da superarmi in battaglia e sta continuando a nutrirsi...."

    Goro si bloccò un attimo.

    "Un potere in grado di rinascere più forte? Questo non mi piace."

    Mentre loro due si chiarivano, venne fuori che Fyuria conosceva una specie di veggente, altra cosa interessante, e che voleva presentarci a lei. Inutile dirlo, ma i due finirono col seguirla verso questa persona, avendo loro bisogno di ulteriori risposte.

    "Non mi fido di lei Goro, questo voglio che sia chiaro.... Ma se le cose stanno così allora penso che il pericolo che corriamo sia molto più grande di quanto pensassimo... Secondo me dovremo seguirla, anche se potrebbe essere una trappola.... In quel caso combatteremo... E sappi che prima di morire ti ridurrò in cenere, non mi scapperai mai, voglio che sia chiaro fin da subito."

    Fyuria le sorrise, in tutta risposta.

    " Che ne dici Goro?"

    Goro, approfittando dell'attuale calma, fece partire dal braccio una specie di radice che scavò profondamente nel terreno, e iniziò anche troppo visibilmente ad assimilare sali minerali e qualunque altra cosa potesse dargli energia, mentre disattivava una alla volta le sue evoluzioni.

    "Non abbiamo molta scelta al momento, dunque saremo costretti a fidarci, per ora."

    Arrivato finalmente a zero e recuperate le forze, Goro ritirò nella sua carne quelle radici e sospirò, quasi come se avesse sentito un certo sollievo.

    "Se dovremo combattere, combatteremo, non è un problema, ma ucciderò solo se strettamente necessario."

    C'era un'unica cosa che non sopportava e non avrebbe mai tollerato, uccidere senza vera necessità, anche se immaginava non ci sarebbero stati problemi di quel genere, vista la situazione.
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    Bene, a quanto pare anche Goro aveva accettato di seguire Fyuria da questa famosa veggente. Eppure qualcosa non tornava a Kagari. Conosceva gli Eaters, soprattutto aveva incontrato brevemente quella di cui avevano parlato poco prima. In genere non lasciava alcuna traccia del suo passaggio, per non farsi scoprire. Non essere vista era il suo principale obiettivo, per crescere indisturbata. Che avesse cambiato piani? Pareva quasi impossibile.... A meno che non fosse diventata abbastanza potente da non doversi più preoccupare di loro.
    Oppure.... No quest'opzione era del tutto da escludere, non poteva essere vera. Il dubbio, però, si era ormai insinuato nella mente di Kagari. Ma come comunicarlo a Goro senza farsi vedere ne sentire dalla loro accompagnatrice?

    Si misero in viaggio, camminando per diverso tempo. Il viaggio fu parecchio silenzioso, nessuno di loro parlava o accennava a fare qualche discorso. L'unica voce che si sentiva era quella di Fyuria, che illustrava la direzione da prendere. Kagari era stranamente pensierosa, tutta quella situazione le pareva piuttosto strana. Eppure nella zona non avvertiva alcuna forma di vita sospetta, anzi, oltre loro pareva che non ci fosse nessuno. E questa presunta persona che stavano per incontrare? Era così lontana ancora che lei non poteva avvertirne la presenza? Sentiva sempre di più la necessità di comunicare con Goro senza farsi scoprire.... Ma come fare?

    Camminando erano finalmente giunti ad un bosco, anzi, date le dimensioni sembrava una vera e propria foresta. Kagari decise quindi di evocare a poco a poco le sue fiamme guida, una alla volta e nascondendole dietro la schiena. Disse loro di non parlare, mentre le invitava a sfruttare gli alberi per nascondersi e perlustrare la zona in avanscoperta. Riuscì ad inviarne una dietro la schiena di Goro, il calore della fiammella avrebbe dovuto fargli notare la sua presenza. Confidava nel suo sangue freddo e nella sua reazione calma ed impercettibile.
    Dopo un istante la piccola fiamma avrebbe raggiunto il suo orecchio, sempre cercando di rimanere nascosta e sussurrando una semplice frase "Non percepisco nessuno, stai in guardia."

    Camminarono ancora per poco, le fiamme non avevano trovato alcuna traccia di altre persone. Erano in una piccola radura priva di alberi,
    all'interno della foresta. Data la mancanza di copertura non poteva più comunicare con Goro in alcun modo senza essere scoperta.
    Anche Fyuria aveva smesso di parlare, il che era forse ancora più strano. Questa era l'unica parola a cui riusciva a pensare da quando si erano messi in marcia. Strano, strano, strano, strano. Lo aveva ripetuto almeno mille volte guardandosi attorno, abbinandolo ad ogni aspetto di quella situazione. Tutti i suoi sensi erano in allerta, eppure aveva seguito Fyuria fidandosi di lei. Che fosse stato un errore?
    Si voltò un attimo verso il suo compagno di viaggio, fissandolo brevemente prima di guardare la loro guida avanzare fino al centro di quella zona.

    "Beh! Dove si trova la tua amica "veggente" scusa? Siamo venuti apposta, non vorrai farci perdere tempo!" Disse Kagari,
    ignara di quello che stava per accadere. Ciò che successe dopo questa frase, infatti, fu quanto di più terribile e disgustoso la ragazza avesse mai visto in vita sua.
    La figura di Fyuria spalancò gli occhi, dopo di che il suo corpo si piegò in due, in modo innaturale quasi come se la sua schiena si fosse spezzata, portando il suo viso verso l'alto. Dal naso e dagli occhi aveva iniziato a colare sangue a fiotti. Eppure, nessun suono proveniva dalla sua bocca spalancata, tranne uno strano gorgoglio. Dalla bocca della giovane iniziarono ad uscire delle radici, che in breve avvolsero tutto il suo corpo, stritolandolo. Il sangue invase la zona intorno a quell'orrenda figura. Le radici ormai si erano trasformate in una sorta di sfera.

    Kagari era senza parole, aveva tenuto le mani sulla bocca per tutto il tempo, incapace di realizzare quanto era appena accaduto. Le sue fiamme guida si erano ritirate per lo spavento. Era..... Era morta. Non c'era nessuna veggente. Ecco perché.... L'aveva odiata per così tanti anni..... Non.....
    Il groviglio di radici esplose e dal suo interno si alzò in piedi una giovane ragazza.


    La tanto temuta creatura di cui aveva parlato Fyuria era arrivata. E la ragazza che avrebbe dovuto guidarli da lei era stato il suo ultimo pasto. La giovane sollevò gli occhi, ridendo.
    Kagari era in ginocchio, incapace di realizzare quanto era appena successo. Fu la nuova arrivata a prendere la parola.

    "Non esiste niente di più stupido di un essere umano. Sei arrivata qua senza nemmeno opporre resistenza, non ti sei nemmeno accorta che Fyuria non aveva più alcun sentimento umano. Era un contenitore vuoto, l'ho svuotata dalle sue energie e della sua coscienza molto tempo fa. Era la trappola più stupida del mondo e tu ci sei cascata! Tutto per il tuo desiderio di vendetta. Hai anche trascinato questo ragazzo con te. Strano! Mi sembravi uno molto freddo e intelligente! Non ti è venuto alcun dubbio? Beh, in fin dei conti ora non è di grande importanza. E pensare che per un attimo mi sono tradita, Fyuria non è mai stata una dalle grandi manie di protagonismo, eppure la mia (o sua?) apparizione è stata alquanto plateale la prima volta che l'hai incontrata. Con il tempo ti sei lasciata proprio andare, una volta eri l'avversaria più pericolosa che avrei potuto incontrare! Nemmeno Galatea era combattiva come lo eri tu! Ma ora guardati! Crepa e sparisci dalla mia vista! Sei nauseante!



    La donna sollevò le braccia. Gli alberi intorno a loro presero vita, sollevandosi da terra e iniziando a camminare sulle radici. Erano decine e a tutti sbucarono delle specie di bocche con denti aguzzi e delle braccia nodose dotate di artigli. Avanzavano lentamente, ma erano tutti intorno a loro. Il gruppo più vicino ai due, alla loro sinistra, si era già avvicinato a Goro. La loro resistenza era quella di un albero normale,
    anche se molto spessi e piuttosto alti.
    La loro avversaria stava al centro, seduta su alcune radici che aveva fatto sbucare dal terreno per godersi la scena. L'esercito di alberi avanzava inarrestabile.

    Se Goro avesse iniziato a combattere per difendersi, dopo qualche istante avrebbe sentito un calore fortissimo provenire da dietro le sue spalle. Anche la donna si era alzata in piedi.
    Kagari si avvolse nelle fiamme, da cui si liberò un istante dopo con un'esplosione che coinvolse alcuni alberi vicini, riducendoli in fiamme.

    "Cagna maledetta! Anni fa ti sei salvata! Hai commesso lo sbaglio più grande della tua vita, ti sei convinta che il mio desiderio di vendetta si fosse placato! Ora brucerai fra le fiamme dell'inferno!" La ragazza aveva già scatenato l'Overdrive. I suoi vestiti erano cambiati, sulla sua schiena ora aveva ali di fuoco e stringeva nella mano destra un giavellotto. Mentre parlava rivolse la mano sinistra ad alcuni alberi, inondandoli con una pioggia di fuoco.
    Si scagliò verso la donna, ma fu bloccata da una serie di alberi che la circondarono. "Levatevi dalla mia strada, inutili ammassi di legno!" un cerchio di fiamme avvolse l'area in cui la tenevano bloccata, dando alle fiamme anche quegli alberi. Eppure, l'esercito non si fermava affatto.

    Sia Goro che Kagari si ritrovarono circondati da un esercito apparentemente infinito. Senza sosta, gli alberi continuavano ad attaccare.


    Inoltre, più indietro, apparve un gigantesco fiore dai petali viola costellati di macchie bianche. Una volta sbocciato al centro comparve una sorta di buco nero. Dopo un istante iniziò a risucchiare tutto ciò che si trovava nella zona. Il vento era piuttosto forte e trascinava pericolosamente verso quel buco nero tutto ciò che si trovava in quella foresta, alberi compresi.
     
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