[CONCLUSA]A Demon's Fate - Lust is in the Blood

Narrazione privata, R18

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status

    NARRAZIONE DAI CONTENUTI FORTI



    9rmTQ6BE556c96
    Beyond Blood
    Erano passati pochi minuti da quando avevo salutato Goro, Tatsuya e Bianca per dirigermi verso la scuola. Sembrava così strano andare a lezione come se tutto quello che era accaduto la notte prima fosse soltanto un lontano ricordo. Non credo che in molti avrebbero fatto la mia stessa scelta ma io avevo bisogno di distrarmi un po'. Miuna stava dormendo di nuovo, non aveva recuperato del tutto le forze. Meglio così, in questo momento avevo bisogno di restare un po' solo, per davvero però. Scesi le scale, uscii dall'ovile e attraversai il vasto cortile che mi separava dall'ingresso della scuola: davanti all'ingresso principale non c'erano molte persone, complice forse il fatto che era un po' in ritardo. In questo modo riuscii ad intravedere, tra le poche persone che si stavano dirigendo verso l'ingresso, Sachika. In quel momento mi ricordai come ci eravamo lasciati la sera prima ed esitai. Non sapevo come comportarmi... Dovevo far finta di nulla? Dovevo provare a parlarle? Dovevo aspettare che fosse lei a parlarmi? Mentre ero assorto nei miei pensieri non mi accorsi che stavo ancora camminando: quando lo notai ero oramai a fianco a lei. L'indecisione aumentò di colpo e quasi volevo scappare. Tuttavia in quel momento lei si girò e mi vide. Non ebbe nessuna strana reazione e mi si avvicinò sorridente come al solito.
    Kuro! Non pensavo che venissi a scuola oggi...
    G-Già, nemmeno io ero molto convinto ma avevo bisogno di distrarmi un po'...
    Che succede? Tutto a posto?
    Beh, ecco... Quello che che è successo ieri sera-
    Sì, lo immagino, non deve essere stato facile e non potrò mai ringraziarti abbastanza per aver fatto tutto quello per salvarmi...
    Figurati... Io però mi riferivo a quello che è successo dopo, tra noi due. Parlavo del bacio...
    In quel momento lei arrossì un po' ma non distolse lo sguardo.
    Ecco, Kuro...
    Mi devo scusare... Ho agito d'impulso e non avrei dovuto farlo...
    Ma Sachika mi interruppe e mi prese la mano.
    Non devi scusarti. Anche io lo volevo, in fondo, solo che non sarei mai riuscita a prendere l'iniziativa come invece hai fatto tu. Sono felice che tu lo abbia fatto...
    Volevo replicare ma senza preavviso avvicinò il suo viso al mio e mi baciò. Ero sorpreso da tutta questa intraprendenza e rimasi senza parole, non sapevo più cosa fare o pensare.
    Dopo mi fissò negli occhi per qualche secondo. Nel riflesso dei suoi notai il profondo azzurro dei miei. In quel momento, però, da dietro ad un albero spunta una faccia familiare con un cappello assai vistoso.
    Scusate, non volevo disturbarvi... È solo che-
    Gilbert! Cosa ci fai qui? Ero abbastanza sorpreso, non mi sarei aspettato di vederlo all'interno dell'accademia.
    Non abbiamo molto tempo, te lo spiego dopo. Celestia è in pericolo, Aika è tornata.
    Due nomi che ancora suscitavano un po' di confusione nei miei pensieri. Riuscii soltanto a fare un distratto cenno con la testa mentre lui mi trascinava verso l'albero da cui era spuntato; anche Sachika aveva deciso di venire con noi. Attraversammo il portale da lui creato e ci ritrovammo nei pressi della Babele Fantasma. La prima cosa che notai furono quei capelli lungi e rossi che si muovevano nell'aria quasi senza peso. Aika... Poi notai Celestia stesa a terra poco più in là, ferita in diversi punti ma non gravemente, per fortuna. In quel momento riacquistai tutta la mia decisione e forza di volontà, quella rossa doveva pagare un conto molto salato.
    È arrivata la cavalleria. Ora dovrai vedertela con noi.
    Lei di tutta risposta sorrise in maniera inquietante.
    Ahahahah non mi aspettavo di trovarvi di nuovo tutti insieme. Bene, mi avete risparmiato la fatica di venirvi a cercare. Fatevi sotto! disse, partendo alla carica verso me e Sachika, la spada pronta a colpire.

    >>>Scheda<<<Legenda:
    Narrato, Parlato Kuro, Pensato, Parlato altrui, Parlato Miuna



    Edited by ¬SasoRi - 23/10/2015, 01:14
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status

    9rmTQ6BE556c96
    Fight the Mad Woman
    Estrassi la spada e andai a parare il suo colpo, facendo cozzare le due lame tra di loro e producendo un forte rumore metallico; la mia era avvolta dall'aura arancione e da quella della distruzione.
    Che cosa sei venuta a fare qui? Che cosa vuoi da noi?
    Era una domanda più che lecita, anche se forse stava agendo per conto di Kagetane e Nora. Ma forse c'era dell'altro, forse lei...
    Ma come... Sono venuta a concludere quello che avevo iniziato ieri notte. Voglio uccidervi tutti.
    Poi si guardò in giro sorridendo beffardamente.
    Vedo che l'unica di voi che riusciva a darmi dei problemi non c'è ora, quindi posso dedicarmi completamente alla vostra morte, AH!
    Mi diede una spinta usando la sua spada ma io riuscii a rimanere in piedi. Dovevo trovare un modo per temporeggiare, nessuno di noi era in grado di sconfiggerla e io da solo non avevo speranze. Mi serviva Miuna, ma al momento si stava riposando e non potevo fare lo scambio con lei in questo modo. Mi ricordo il suo terribile potere che le permette di immobilizzare chiunque abbia un po' del suo sangue addosso. Dovevo elaborare una strategia. Ora che ci penso potrei sfruttare l'immenso potere di Sachika per guadagnare tempo e parlare con Gilbert del mio piano. Poi c'era Celestia ferita là a terra, dovevo soccorrerla ma Aika non me lo avrebbe permesso...
    Sachika, dobbiamo guadagnare del tempo! Potresti aiutarmi a tenerla occupata?
    Lei sembrava più che pronta a combattere anche se mi seccava davvero metterla nuovamente in pericolo, erano passate soltanto poche ore dopotutto...
    Va bene, cercherò di farle perdere tempo.
    Non preoccupatevi, ci sono abbastanza me per tutti voi! rispose Aika, creando due copie di sangue. Già, non ci avevo pensato. Quella che mi pareva essere quella vera si avventò su di me, mentre le altre due attaccarono una Gilbert e l'altra Sachika. In quel momento mi si posò una strana farfalla sulla spalla.
    Ma cosa...
    *Non preoccupatevi, sono mie, ci permetteranno di comunicare telepaticamente, e anche di volare, ma al momento credo che sia più importante pensare ad un piano.*
    *Sachika? Quindi è questo il tuo potere? Ma ieri sembrava diverso...*
    *È un po' complicato, ti spiegherò tutto dopo... Il mio potere grossomodo mi permette di evocare dei famigli ispirati all'oroscopo cinese. Ora, dicevi che dovevamo guadagnare tempo, perché?*
    *Beh, forse ho capito. Lei ha il fastidioso potere dell'immobilizzazione che ci metterebbe in seria difficoltà. Forse solo Kofuku può aiutarci, ma lei non è qui ora.*
    Nel frattempo la battaglia imperversava, con Sachika che combatteva la copia con le sue due spade, io con la mia e Gilbert tentava di evitare i colpi e ogni tanto provava a colpire quella vera con la sua pistola, ma inutilmente.
    *Ma ieri riuscivate a combatterla... Intendo Kuro e quell'altra ragazza che sembrava far parte di te...*
    Sembrava un po' confusa al riguardo, beh forse le spiegazioni degli altri non erano state molto soddisfacenti.
    *Sì, intendi Miuna, ti spiegherò bene in seguito. Posso dirvi però che al momento sta recuperando le forze e non posso chiamarla.*
    *Io volendo potrei andare a prendere Kofuku ma non ho un corridoio costruito qui vicino, dovrei uscire dal complesso e non credo che lei ce lo lasci fare.*
    *Io ci proverei comunque, dobbiamo cercare di cavarcela in due. Celestia sembra ferita ma non in maniera grave, forse è solo svenuta.*
    Più che altro c'è da chiedersi perché non sta combattendo veramente, cioè non sta usando il suo potere, ci sta facendo guadagnare tempo...
    Già, in effetti era strano. Ieri era così decisa e ha sempre cercato di finirci subito con il suo potere.
    Ma non parlate più? Che peccato, volevo sentire il vostro piano... O forse centrano qualcosa quelle farfalle che avete sulle spalle? esordì Aika dopo un lungo silenzio. Evidentemente aveva intuito qualcosa e stava perdendo la pazienza Basta, sono stufa dei vostri giochetti, iniziamo a fare sul serio!
    Si mosse così rapidamente che quasi non la vidi, però sentii il colpo e mi ritrovai coricato per terra mentre le copie di sangue esplodevano, scagliando Sachika e Gilbert qualche metro più indietro e lasciandoli, ovviamente, coperti di sangue. Ed eccolo, di nuovo quel sorriso malvagio e perverso.
    Giro giro tondo, casca la terra, tutti giù PER TERRA! disse, enfatizzando molto l'ultima parte e indicando il terreno con il dito. A quel punto il sangue presente su di loro li inchiodò al terreno, immobilizzandoli.
    *Ecco che ricomincia... Devo passare subito alle maniere forti...* disse Sachika poco prima di chiamare a sé un enorme drago cinese di colore giallo.
    Hokuto, ho bisogno del tuo aiuto!
    Il drago, di risposta, ruggì e caricò Aika a testa bassa; quest'ultima sembrava stupita dall'apparizione.
    Ma cosa- farfugliò prima di essere colpita, anche se in qualche modo riuscì ad attutire l'impatto con la lama della spada ma venne sbalzata molti metri più indietro e perse il controllo sul sangue che immobilizzava Sachika e Gilbert.
    È il momento! Corri, Gilbert, vai a prendere Kofuku!
    Il ragazzo si alzò e iniziò a correre verso l'uscita ma poco dopo si udì il rumore di uno sparo e Gilbert cadde a terra: era stato colpito da un proiettile sparato da Aika, quindi probabilmente era fatto di sangue...
    No no no... Non si scappa! urlò la ragazza, mentre Gilbert veniva di nuovo immobilizzato a terra. Dovevo aiutarlo, anche se non era un proiettile vero era comunque ferito e stava perdendo sangue... Sangue. Sangue. Sempre tutto questo sangue. Perché c'era sempre lui di mezzo? In quel momento, come un flash, vidi una perla rossa a terra vicino a me: era quella che avevo usato ieri e probabilmente mi era caduta dalla tasca poco fa.
    Ma certo... Anche io posso utilizzare il sangue...
    La afferrai e provai ad impartire il comando mentale per liberare Sachika e gli altri, ma non accadde nulla. Probabilmente non potevo controllare quello degli altri... Con la coda dell'occhio riuscii a notare che Aika stava ora mirando a Sachika. Non appena sparò il colpo utilizzai il sangue per creare una piccola parete davanti a lei che assorbì il colpo lasciandola illesa. Nello stesso momento Hokuto, che non era sparita, caricò di nuovo Aika, questa volta colpendola il pieno e scaraventandola vicino a Celestia. Dopodiché la afferrò con una zampa per immobilizzarla. Pensavamo che fosse finita ma l'Aika che era stata immobilizzata esplose. Era una copia... Molto probabilmente l'aveva creata quando era stata lanciata via poco fa. Ma dov'era l'originale, non riuscivo a vederla da nessuna parte e di certo non aveva alcuna intenzione di scappare. Il sangue che era rimasto sulla zampa di Hokuto iniziò a trascinarla verso il terreno: per fortuna non riusciva ad immobilizzare il drago ma riuscì comunque a rallentarne di molto i movimenti. Poi vidi una sagoma sul tetto della vicinissima Babele Fantasma che si lanciava verso il drago, girato di spalle, e lo colpiva in testa con la spada, ferendolo. Mentre atterrava Hokuto cercò di nuovo di colpirla ma Aika riuscì a parare il colpo e ad infliggere un'altra ferita al drago. A quel punto Sachika, sentendo la sua sofferenza, decise di richiamarlo. In tutto questo la rossa era ancora in piedi, completamente illesa e con la spada conficcata nel terreno e ci si appoggiava sopra con una mano con una espressione a metà tra il soddisfatto e il vittorioso. Si trovava ancora a pochi passi da Celestia e pensai che stesse di nuovo per trafiggerla, proprio come ieri. Davvero non potevo fare nulla contro quel mostro? Non riuscivo mai a proteggere i miei amici, che razza di persona sono? Fu allora che udii il rumore della pelle che si squarcia. Aguzzai la vista, speravo che non l'avesse uccisa e invece vidi Aika con un braccio e una gamba mozzate cadere a terra in una pozza di sangue. In piedi, a fianco a lei, c'era Celestia, con due carte nelle mani. Era visibilmente stanca e faceva fatica a reggersi in piedi, però era riuscita a fare quello che nessuno di noi era riuscito. Ma come?
    Fai troppo la grandiosa per i miei gusti. Non sottovalutarmi, piccola stronza!
    Così dicendo si avventò sul corpo della sua avversaria, continuando a tagliarla in diverse parti del corpo e tagliandole anche i due arti rimanenti, riducendola ad un tronco umano.

    >>>Scheda<<<Legenda:
    Narrato, Parlato Kuro, Pensato, Parlato altrui, Parlato Miuna

     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status

    9rmTQ6BE556c96
    Last Blood
    Non mi sarei mai aspettato una cosa simile, difatti per lo stupore riuscii a stento a chiudere la mandibola. Per un attimo mi ero dimenticato che anche Celestia era una assassina e che Aika voleva ucciderci tutti... Anche se alla fine quella che ci aveva rimesso era lei. Eppure ho come l'impressione che... Mi girai di scatto verso quello che credevo fosse il cadavere di Aika: verso le ferite stava affluendo una grandissima quantità di sangue proveniente dalla sua spada e dalle ferite dei presenti, Celestia compresa. Dopo pochi secondi, la rossa era di nuovo in piedi, come se nulla le fosse successo, eccezione fatta per il suo solito sorriso, ora sostituito da una maschera di furia e ira.
    TU! COME OSI. Farmi sprecare tutto quel sangue.
    Mpf, è stato un vero ONORE, stronza.
    Non ho alcuna intenzione di perdere altro tempo con te. Ora ti uccido e userò il tuo sangue per sostituire quello che mi hai fatto usare poco fa.
    Non credo che tu abbia molte possibilità ora come ora. Detesto usare questo potere, odio i combattimenti corpo a corpo ma... Odio molto di più te!
    Il tuo odio mi rende più forte! Vieni qui che ti smonto.
    Celestia! le gridai, ma prima che potessi fare altri lei mi zittì.
    Lasciami stare, questa è una faccenda tra noi due, non vi dovete intromettere! urlò lei, di tutta risposta, mentre venivo nuovamente bloccato dal sangue da Aika.
    È una faccenda personale, non osate interferire, a voi penserò dopo.
    E così iniziarono a combattere: Celestia rilasciò i suoi... Tre mazzi? Ne aveva aggiunto uno? Sembravano le carte italiane da briscola, ma non le vedevo molto bene quindi non ne ero del tutto sicuro. Fatto sta che una delle nuove carte si illuminò e in mano a Celestia apparve una spada col la lama blu e l'elsa dorata. Aika scattò verso di lei, pronta a colpirla ma lei riuscì a parare il colpo con la sua nuova arma e la spada della rossa scivolò via dalla mano della proprietaria, cadendo a terra pochi metri più in là.
    Ma come, tutto qui? disse Celestia, con un sorriso maliziosamente soddisfatto in volto.
    Aika invece non rispose e scattò verso la sua spada per riprenderla. Tuttavia, le carte del seme di quadri brillarono un secondo prima che una cupola di solida roccia si formasse sopra all'arma della rossa, seppellendola. Questa provò a colpire con forza le rocce ma queste non si scalfirono nemmeno.
    Sai, ho avuto modo di osservarti a lungo e ho capito che il sangue che usi lo convogli in quelle perle nella spada. Senza di esse non puoi fare nulla, il tuo sangue è ora sigillato all'interno di quella cupola.
    Aspetta... In effetti non ci avevo pensato prima di adesso... Anche lei usa il sangue e anche lei lo raccoglie in delle perle. Inoltre, ora che ci faccio caso quella spada mi sembra molto familiare e non perché l'avevo vista la notte prima nelle sue mani, era una sensazione diversa, più... vecchia.
    Altre carte si illuminarono, tra quelle nuove, e attorno a Celestia si formarono tanti bastoni di medie dimensioni, sospesi a mezz'aria e che puntavano tutti verso Aika. Con un gesto della mano della loro padrona, questi partirono ad alta velocità verso il loro bersaglio, colpendolo in pieno. O almeno, così parve. Una volta che la polvere si dissipò vidi quello che doveva essere un brutto spettacolo ma che poi in realtà di brutto aveva ben poco. Aika aveva utilizzato parte del sangue che componeva il suo vestito per parare il colpo creando una specie di scuso di sangue, rimanendo soltanto con le mutandine e il top addosso. Ma terrò i commenti per me, non voglio spezzare il ritmo della battaglia con le mie cavolate, anche perché non ci fu un secondo di tregua. Aika non si era limitata a pararsi, ma aveva anche usato l'attacco di Celestia per cercare di distruggere il blocco che aveva messo sulla sua spada e c'era quasi riuscita; ora la cupola era notevolmente danneggiata e la rossa stava sorridendo soddisfatta.
    Sei molto brava nel rovinare quello che hai costruito con le tue stesse mani, lo sai? le disse, prima di trasformare lo scudo in una spada e piantarla all'interno della cupola, proprio nel punto dove era più danneggiata, rompendola e recuperando la spada rapidamente prima che l'avversaria potesse controbattere. A quel punto creò subito tre copie di sangue che attaccarono contemporaneamente Celestia da tre lati diversi: destra, sinistra e davanti. Lei si preparò per respingere l'attacco ma poco prima che queste arrivassero troppo vicino a lei esplosero, inondandola di sangue. La mora realizzò subito il piano della rossa e proprio mentre quest'ultima stava per attivare il suo potere bloccante lei fece brillare un altro tipo delle nuove carte e comparse un enorme coppa sopra Celestia e dopo pochi secondi riversò su di lei dell'acqua purificante, lavando via il sangue che aveva sui vestiti, facendolo evaporare, ma senza bagnarli.
    Non provarci nemmeno, mi hai veramente rotto con 'sta mania di inchiodare tutti al pavimento.
    In questo modo, Aika perse un bel po' del sangue che aveva; se poi contiamo anche quello che aveva usato prima per rigenerarsi, beh, non dovrebbe essergliene rimasto molto. A testimonianza di ciò, il colore delle perle sulla spada era diventato bianco in quasi tutte e sei. Aspetta... Perle, spada, sangue. Dove avevo visto questa cosa? Ma certo, come ho fatto a non pensarci subito...
    Proprio in quel momento, Celestia aveva di nuovo usato i bastoni per colpire Aika, che si era nuovamente parata con uno scudo di sangue che ridusse i suoi vestiti a soltanto un reggiseno rosso e a delle mutandine nere. Ah, non mi sarei aspettato di vedere un simile spettacolo già di prima mattina...
    Uhm, che succede, amico?
    Miuna?! Da quanto sei sveglia?
    Abbastanza da aver percepito i tuoi strani pensieri...
    No beh, ecco, io posso spiegare, vedi... In realtà... Lei è l'incarnazione della mia lussuria.
    Che pessima scusa sarebbe questa? chiese lei, decisamente irritata.
    No no, sto dicendo la verità. Se ora mi lasci fare capirai tutto.
    Va bene, spero per te che tu sappia quello che stai facendo...
    Così utilizzai il mio potere per sciogliere il sangue che mi teneva prigioniero e lo accumulai nella mia perla. Aika e Celestia mi guardarono entrambe, abbastanza sorprese.
    Tu... Come hai fatto a fare una cosa del genere? Quello è il sangue che controllo io, come puoi tu...
    Beh, vedi, in realtà la maggior parte del tuo potere, un tempo, era mio. Non so bene come abbia fatto a passare a te, ma sono sicuro di quello che dico, altrimenti non potrei fare questo.
    Feci uscire del sangue dalla sua unica perla che ne conteneva ancora per crearle un nuovo vestito, in modo che fosse un po' più coperta, poi la trascinai gentilmente verso di me. A quel punto, la abbracciai, stringendola forte a me. Lei non si aspettava questa cosa ma non si ribellò e fece anche cadere a terra la spada.
    Tu... Tu...
    Sì, sono io. Mi spiace di averci messo tanto, Aika.
    In quel momento, delle strane particelle rosse si crearono attorno a lei e iniziarono a girare attorno a noi due in maniera vorticosa.
    È giunto il momento, finalmente potrò liberarti da questo tremendo fardello. Ma prima dovrai raccontarmi la tua storia.
    Le scoppiò a piangere e mi strinse più forte, parlando tra i singhiozzi.
    V-Va bene, sono pronta...

    >>>Scheda<<<Legenda:
    Narrato, Parlato Kuro, Pensato, Parlato altrui, Parlato Miuna

     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    «Water is the best!»

    





    Group
    Admin
    Posts
    23,876
    Anormalità
    +31
    Location
    ...

    Status

    9rmTQ6BE556c96
    Beyond Blood
    Salve a tutti, sono Aika Hakami e questa è la mia storia. Sono figlia unica di una famiglia che è riuscita a diventare ricca e importante con modi non del tutto leciti e legali e sappiamo tutti come va spesso a finire in questi casi. Beh, questa volta non fu poi così diverso: la famiglia Hakami si era inimicata più di qualche organizzazione criminale, soprattutto per la loro avidità e le loro promesse non mantenute e i prestiti non ripagati. Avevano pagato alcuni individui per proteggerla da tutto quello che avrebbe potuto attaccarli: erano i migliori mercenari del paese, ma qualcun'altro aveva ingaggiato qualcosa che in pochi avrebbero potuto prevedere. Un killer con poter straordinari, un anormale.
    Fu questa la condanna della mia famiglia e, anche se leggermente diversa, anche la mia. Nessuno riuscì a proteggersi da quell'uomo, sembrava una furia pronta a distruggere tutto e tutti e così fece. Avevo sedici anni a quel tempo e dopo aver visto tutta la mia famiglia morire davanti a me ero pronta ad accettare il mio destino. Ma qualcosa non andò come avevo previsto: l'uomo, difatti, invece di uccidermi, mi fece soltanto svenire e mi portò con sé.
    Quando ripresi i sensi mi trovavo in una casa isolata in un bosco, sdraiata su un letto vicino al camino e una losca figura seduta su una sedia davanti al fuoco. Subito mi ci volle un po' per far si che gli occhi si adattassero alla luce ma alla fine lo riconobbi: era l'uomo che avrebbe dovuto uccidermi. Mi alzai di scatto e mi spinsi contro la parete, il più lontano possibile da lui. Gli chiesi come vai non mi aveva ancora ucciso e dove ci trovavamo. Lui subito non rispose ma continuò a guardare il fuoco senza nemmeno accorgersi del fatto che mi ero svegliata. Non riuscivo a vedere il suo viso ma forse stava dormendo. Così decisi di fare piano piano e di alzarmi dal letto; dopo essermi tolta la coperta di dosso sentii freddo e mi guardai. Avevo soltanto la biancheria intima addosso. Nello stesso istante l'uomo sulla sedia si alzò di scatto e mi afferrò per il braccio. Lo insultai, gli chiesi che cosa mi avesse fatto visto come ero conciata e gli urlai di lasciarmi andare. Lui mi disse che aveva piovuto mentre mi portava qui e che i miei vestiti erano lì ad asciugare. Controllai dove mi aveva indicato e in effetti c'erano i miei vestiti appesi. Poi mi rispose dicendomi che non mi aveva ucciso perché il suo potere glielo aveva impedito. Non riuscivo a comprendere quelle parole finché non mi spiegò molte cose su questo mondo e l'esistenza delle anormalità e della loro forma corrotta, ovvero i minus, molto più difficili da controllare. Il suo apparteneva proprio a questa categoria, anche se aveva ancora una storia diversa dietro che però non mi spiegò.
    Alla fine della fiera il suo potere lo controllava, aveva una volontà più forte di quella del suo padrone e gli diceva che cosa doveva e che cosa non doveva fare.
    Era una storia così assurda che all'inizio lo presi per pazzo ma poi, dopo che mi dimostrò che era in grado di controllare il sangue, non potei più negare quella che era la nuova verità. Il suo potere gli aveva detto di allenarmi per trasformarmi in una killer, anche se non si sa bene perché. Io non avevo alcuna intenzione di obbedire e passai qualche giorno senza fare niente, senza profferire parola e quasi senza toccare cibo. Dopo tutto quel tempo passato a rimuginare, però, capii che avrei potuto sfruttare la cosa a mio vantaggio e così diedi la mia disponibilità per iniziare l'allenamento.
    Passai diversi anni ad apprendere tutto, a perfezionarmi, ad uccidere alcune persone, finché, un giorno, tre anni dopo, finalmente arrivò l'occasione che avevo tanto aspettato: eravamo appena tornati da una missione e lui si era ferito seriamente al braccio destro. Lo avevo aiutato a raggiungere la casa nel bosco e lì lo avevo medicato e sedato per farlo riposare. Avevo già accettato da un po' di tempo tutto quello che mi era successo ma in quel momento udii una voce nella mia testa. Quella voce così suadente, ingannevole, lussuriosa che mi fece ritornare alla mente le azioni di quell'uomo, lo sterminio della mia famiglia e tutto ciò che quello aveva provocato. Mi convinse a prendere la spada e a trafiggere più e più volte il suo petto. Si risvegliò per lo shock, sputando sangue mentre io lo colpivo. Non disse nulla, mi sorrise e poi sussurrò qualcosa del tipo: sapevo che questo giorno sarebbe arrivato. Non ti biasimo per quello che stai facendo, ma ora toccherà a te portare il fardello di questo potere, finché un giorno non ritroverà il suo legittimo proprietario e ritornerà da lui, liberandoti. Poi spirò in un lago di sangue. Fu così che il potere del controllo del sangue passò a me, trasmettendomi anche un po' di pazzia che si sommò a quella che generai da sola per cercare di superare tutti i traumi e gli omicidi che avevo dovuto compiere. Persi quasi la consapevolezza di me stessa e diventai una assassina pazza soggiogata dal suo stesso potere, che continuava a vagare e uccidere senza una meta. Un giorno incontrai Kagetane che mi invitò ad entrare nella sua organizzazione criminale e io accettai di buon grado. Il resto, beh, oramai lo sapete.


    La storia di Aika fluì in me, assieme ad una parte del suo sangue e al suo potere e per completare il trasferimento la baciai, assorbendo anche l'ultima parte del terribile potere legato alla lussuria. Una volta completato il trasferimento, i capelli di Aika cambiarono rapidamente colore, tornando a quello che probabilmente era il loro colore originale, ovvero un nero opaco. Avvertii un certo stupore nella mia testa e proveniva da Miuna, che voleva prendere il corpo. La lasciai fare e ci scambiammo; era un processo che era avvenuto così tante volte in così poco tempo, eppure ben poche volte Miuna era ricomparsa senza utilizzare la sua anormalità, con quella divisa viola che le aveva dato Kofuku la sera prima.
    Aspetta, hai detto di chiamarti Aika Hakami?
    Sì, perché? disse lei, un po' sorpresa dall'improvviso scambio,
    Io non ricordo molto del passato ma Kagetane, ieri nella stanza di Celestia, aveva detto Miuna Hakami... Quindi non è che per caso sei...
    Tua sorella? Beh, io non credo, non ricordo di avere mai avuto una sorella...
    Lo so, ma io invece, da quello che ha ricordato Kuro, sono sicura di averne avuta una...
    Se posso intromettermi... disse Celestia, avvicinandosi alle altre due ragazze È molto probabile che lei sia tua sorella, soltanto che per lei non sei mai esistita per colpa del Giudizio e questo credo che tu lo sappia...
    Miuna sembrava un po' triste.
    Sì, lo so, però... Io lo sento che lei è mia sorella... continuò e, senza riuscire a trattenersi, la abbracciò, con le lacrime agli occhi. Aika dapprima cercò di fare l'indifferente, poi però la strinse nell'abbraccio e pianse alcune lacrime, anche se non sapeva nemmeno lei il perché.
    Ragazzi... Mi dispiace per tutto quello che vi ho fatto... Ora sembra che la mia follia si sia placata un poco...
    Non preoccuparti... le disse Sachika, mentre aiutava Gilbert a rialzarsi e assieme a lui si riavvicinavano al gruppo Ora sappiamo la storia, sappiamo quello che hai dovuto passare...
    Ma quindi mamma e papà sono morti... Ancora una volta... Suppongo che certe cose proprio non si possano cambiare... Se vogliamo trovare il positivo nel negativo, Celestia, possiamo dire che se non avessi usato il Giudizio io probabilmente sarei morta oppure sarebbe morta Aika e io avrei dovuto vivere le sue pene al posto suo...
    Celestia rimase un po' spiazzata sul momento, non aveva pensato che proprio il suo tentativo di cancellarla dall'esistenza l'avrebbe salvata da un destino ancora peggiore e le avrebbe permesso di sopravvivere, anche se entro certi limiti.
    Però, ora che ci penso, che cosa ne è stato di quel potere? Se lo ha assorbito Kuro, allor-
    Non fece in tempo a finire la frase che Miuna fu costretta a scambiarsi di nuovo con me perché stavo soffrendo tantissimo, un forte mal di testa mi devastava, sembrava quasi che si potesse spaccare in due da un momento all'altro. Mi passarono davanti immagini di momenti che avevo vissuto nella vita precedente e poi caddi a terra, privo di sensi.

    >>>Scheda<<<Legenda:
    Narrato, Parlato Kuro, Pensato, Parlato altrui, Parlato Miuna



    FINE PRIMA PARTE

     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar




    All Fiction's official memelord

    Group
    Admin
    Posts
    1,497
    Anormalità
    +7
    Location
    Internet

    Status
    Si sa, io sono un uomo di poche parole...fine, tié sti 18 PX e va nel prossimo castello, che Peach non è mica qua, 'gnurant.
     
    Top
    .
4 replies since 20/9/2015, 22:06   121 views
  Share  
.
Top