Previsioni future, ora

Le lezioni erano finite da un bel po', il cielo era ormai scuro e il coprifuoco, anche se abbastanza distante, faceva già sentire il suo peso, non su Goro, ovviamente. Lui e Kuron erano chiusi nella sua stanza da ore, entrambi consapevoli che gli esperimenti che potevano effettuare sul Berserker Blood, stavano per giungere al termine. Diverse pagine del diario di Goro erano piene con numeri, dosi, percentuali e descrizioni riguardanti quella sostanza pericolosissima per lui, e oramai, come il numero di pagine di quel diario, le cose da scrivere sul Berserker Blood stavano giungendo al termine.

"Sotto certi aspetti, possiamo definirci fortunati, perché vuol dire che non si sta modificando, dunque non ci sono pericoli che io non conosca, ora come ora."

Kuron stava mettendo via campioni e strumentazioni, quelle utilizzate da lei, perlomeno, e una volta finito, si voltò verso Goro.

"Già, vuole anche dire che non avrai molto da fare per un po' di tempo, però."

Ne era consapevole, sfortunatamente, ma preferiva sicuramente non poter analizzare nulla piuttosto che non sapere nulla sulle sue mutazioni. Si alzò dalla sua sedia e guardò il vuoto per qualche momento, pensieroso.

"Credo che andrò a farmi un giro per pensare, vuoi seguirmi?"

Lei fece un leggero cenno con il capo in segno di no.

"Asako mi ha chiesto di accompagnarla in palestra per il suo corso di autodifesa, dice che avendo già delle basi derivanti da lei, dovrei metterle in pratica."

La osservò leggermente perplesso, ma capiva ciò che intendeva.

"Capisco, in tal caso a sta sera."

I due si salutarono, uno andando da una parte e l'altra da un'altra, Goro verso il parco e Kuron verso la stanza di Asako.
Dopo alcuni minuti di camminata, raggiunse il parco, era da solo per la prima volta dopo tanto tempo, ma oggi era li per riflettere, non per passare del tempo con Asako. Si sedette ai piedi di un albero, sempre col la giacchetta e niente di particolare oltre a quella, mentre il suo sguardo si concentrava sulla superficie del laghetto in cerca di qualcosa che potesse aiutarlo a pensare.

Il laghetto era sempre calmo, come sempre rifletteva tutto ciò che ci si specchiava sopra, fosse questo la fioca luce del tramonto, alcuni alberi, o la figura di ragazzo con indosso una giacchetta nera con sopra disegnato uno scheletro umano, insomma, tutte immagini normali.

"Il Berserker è stabile, ho anche scoperto una nuova applicazione dello Smokecraft, dunque è meglio approfittare di questo momento di calma e pensare ad altro."

Il suo sguardo continuava a spaziare tra lago, alberi e cielo, cercando qualcosa che potesse accendere la fantomatica lampadina nella sua testa, non era da lui rimanere fermo a non far niente, se non quando doveva pensare a qualcosa, proprio come stava facendo ora.

"Ehi ciao! Sei Goro, vero? Ti ricordi di me? Sono Celestia. Sono sicura che non ti sei dimenticato del nostro precedente incontro..."

Non l'aveva vista o sentita per quanto era distratto dal vuoto che aveva in testa in quel momento.
Era da molto che non sentiva nominare Celestia, ma soprattutto, gli sembrava quasi strano vederla ora che i problemi di Kuro erano finiti, dunque sì, per quanto raro, Goro era stato colto alla sprovvista, anche se la sua reazione nulla alla comparsa di Celestia avrebbe sviato anche il miglior detective.

"Non mi aspettavo di incontrarti qua a quest'ora."

Come sempre, usciva grandine dalla sua bocca.
Rimase seduto a guardarla dal basso verso l'alto, mentre i lampioni iniziavano ad accendersi per illuminare il parco.

"Se ricordi il mio potere, allora capirai da sola che è difficile che io mi scordi qualcosa. Basandoci sul nostro precedente incontro, immagino tu voglia sapere se le tue previsioni si sono avverate o no, sbaglio?"

Era consapevole del fatto che Celestia sapesse già l'esito delle sue previsioni, dunque la sua mente stava già viaggiando sul favore che gli avrebbe chiesto.

Era strano vederla in un momento come quello, o meglio, non lo era proprio per quello. Ogni volta che Goro non sapeva cosa fare, era in cerca di informazioni o simili, qualcuno sembrava trovarlo e portare alla sua attenzione cose e particolari che finalmente lo avrebbero attivato, sembrava quasi destino. Questo incontro non era la prima dimostrazione e nemmeno l'ultima di ciò che pensava Goro.

"Ah sì, quello... Mi era quasi passato di mente!"

Gli fece la linguaccia, ma ormai Goro sapeva cogliere la leggera differenza tra un'offesa e uno scherzo, per fortuna.

"Beh, se proprio vogliamo essere sinceri, io non ho bisogno di sapere se si sono avverate o meno..."

Era beffarda, e Goro sapeva anche che aveva tutti i motivi per esserlo.

"Immaginavo avresti detto qualcosa di simile, facevo bene a tenere alta la possibilità che le tue capacità fossero affidabili...anche se avrei preferito di no."

Sospirò in modo quasi malinconico, ma era difficile capire se fosse il suo tipico modo di farlo o no, visto che non l'aveva mai fatto in sua presenza.

"Diciamo solo che ho passato dei brutti momenti..."

Chiuse così l'argomento, per ora. Celestia iniziò a guardarsi intorno, cosa stava cercando? Beh, presto lo scoprì.

"Beh forse lo troviamo il tempo per il dessert...Credo di aver trovato quello che cercavo."

Stava sorridendo, non capiva propriamente il perché, ma quando guardò dove stava indicando, beh...

"Capisco..."

Si alzò, sempre con le mani in tasca.

"Devo prepararmi a qualcosa di violento?"

Per come l'aveva esposta, non c'era altro modo per capire la domanda se non quello da lui inteso, ovvero letteralmente quello. Era odioso doversi sforzare a combattere, soprattutto senza prima essersi preparato, anche se questo non affievoliva il suo odio dell'atto.