Caffè ai Pupazzi

Una caffetteria unica, in cui giocattoli e pupazzi prendono vita per fare compagnia agli avventori del locale

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    Caffè ai Pupazzi
    (versione di prova)



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    Si tratta di una caffetteria unica nel suo genere, infatti in quale altra caffetteria potete trovare pupazzi, giocattoli e peluche che si muovono, giocano e vivono? Non è uno scherzo, né finzione, qui davvero i giocattoli sono dotati di una loro vita. Entrate e troverete un locale non grande, ma accogliente e dall'atmosfera unica, in cui bambini e non si stringono intorno ai loro adorati pupazzi. Per chi vuole bere un caffè in insolita compagnia, giocare con compagni di gioco veramente animati o solo godersi l'atmosfera alla Toy Story. Per tutti i bambini, ragazzi, genitori e per chi, cresciuto nel fisico, conserva ancora nel suo cuore un animo giocoso e capace di entusiasmarsi.


    Esempio di ragazza ancora capace di entusiasmarsi per peluche e giocattoli.



    Dati del locale

    Nome: Caffè ai Pupazzi (se in altre role avete letto “la casa dei pupazzi” non è che ho cambiato nome, è Haiiro che si è sempre sbagliato a riportarlo)
    Tipologia: Caffetteria
    Gestore: Hiroshi Natsui
    Proprietario: Araki Fukurokoji (attualmente gestisce un locale in un'altra città e passa solo occasionalmente)
    Altri dipendenti: Kasumi Natsui (part-time), Natsuko Maki, Hayate Kawaguchi (danno una mano occasionalmente)
    Target: Il locale è frequentato soprattutto da famiglie con bambini dell'asilo o elementari, ma capitano anche studenti e studentesse delle medie o delle superiori
    Ubicazione: In una via interna all'Area Svago, poco dopo la fine dell'Area Commerciale
    Particolarità: Presenza di giocattoli e pupazzi animati


    Struttura:
    La caffetteria presenta una facciata ben tenuta (com'è normale che sia) e dall'aria accogliente: a fianco della porta c'è un pupazzo di orso alto circa un metro e mezzo che, all'entrata, saluta con un “benvenuti”, mentre l'insegna in alto mostra una persona e un peluche seduti assieme a un tavolo, sotto cui c'è il nome “Caffè ai Pupazzi”.
    Il locale vero e proprio è formato da due sale: la prima, in cui ci si trova entrando, contiene diversi tavoli e un'area giochi per i bambini, provvista di un tavolino per bambini, un comodino con libri illustrati, fogli e pennarelli e una lavagnetta con gessetti. In fondo c'è il bancone. La seconda sala si trova a destra dall'entrata ed è più piccola, con meno tavoli e senza un'area giochi apposita, per chi vuole uno spazio più riservato e tranquillo. Entrambe le sale sono contornate da un numero impressionante di pupazzi, giocattoli e peluche, di cui una buona parte è animata, avendo ricevuto da Hiroshi il soffio della vita. In tutto il locale dominano i colori caldi, l'idea che si vuole dare è quella di un posto famigliare in cui rasserenarsi e giocare senza preoccupazioni.
    Da una porta presso il bancone accessibile solo al personale si giunge al retrobottega (ma è possibile arrivarci anche dall'esterno del locale, grazie a una porta sul retro della caffetteria) che contiene le varie forniture necessarie per la caffetteria. Qui c'è anche la porta che conduce, attraverso le scale, all'appartamento in cui vivono Hiroshi e Kasumi, ma questa è area privata.


    Presentazione:
    “Sei nell'area commerciale – forse ci sei andato per compere urgenti, forse solo per guardarti attorno, non ha importanza – quando, stanco di girare nei negozi, decidi di andare nell'Area svago e fermarti in qualche locale. Percorri quella che è la via principale tra l'area commerciale e l'area svago e vedi come pian piano i negozi si diradano e facciano spazio a ristoranti, caffè e bar. Senza una meta precisa, decidi di non proseguire dritto ma di girare per una delle vie.
    Il paesaggio lì non è diverso in sé, le strade sono sempre costellate da negozietti e locali, ma cambia l'atmosfera; lontano dalla calca della via principale, ti senti in qualche modo più rilassato. Per quella via passeggiano meno persone ma con più calma: si muovono come chi sa dove andare e tu percepisci la differenza rispetto al tuo vagare distratto. Forse la cosa ti dà fastidio, forse ti è indifferente, ma decidi di andare a sederti in uno dei locali.
    La tua attenzione è catturata da una caffetteria: il primo dettaglio che ti salta all'occhio è un orso di peluche alto forse un metro e mezzo all'entrata, il secondo è l'insegna che ritrae un uomo e un giocattolo che bevono un caffè assieme. Il nome del locale è “Caffè ai pupazzi”. Incuriosito, decidi di varcare la soglia. Prima ancora di entrare, l'orso ti saluta con un “benvenuto” e dopo sei già dentro. I caldi colori dell'arredamento si mischiano al caos di giocattoli e pupazzi che scorrazzano liberi (ti chiedi se hai visto bene o hai le traveggole), sedute a un tavole due donne conversano amabilmente bevendo i caffè, mentre a un altro angolo un bambino e un robot giocattolo (sì, hai visto bene) colorano una lavagnetta. Un giovane – il cameriere a vedere il suo abbigliamento – ti dà il benvenuto con un cordiale sorriso sul volto.
    Adesso sta a te decidere, te ne andrai confuso da ciò che hai visto, cercherai un altro locale in cui sederti e dimenticare, oppure accetterai quell'impossibile mondo animato che si staglia davanti ai tuoi occhi?”
     
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