Oneshot: One Day at Enma's

Enma

I giorni trascorrevano tranquilli e pacifici anche in "quell'istituto anormale per gente anormale "(non penso sia lo slogan ufficiale, ma in ogni caso può aiutare ad attirare gente no?), e anche se non era proprio semplice (ho rischiato di morire qualche volta, la maggior parte delle volte per Fuuta) tutto sommato era una vita serena e divertente.
Può sembrare un'introduzione monotona, ma questa volta c'è un motivo particolare se parto dal principio: anche qui è Venerdì 17! E come tutti sanno in questa data la sfortuna arriva al suo apice e travolge qualunque cosa. Dicono che non essere superstiziosi aiuti a non farsi condizionare, e di conseguenza ad annullarla completamente nella sua esistenza (perché loro pensano che non esista...), ma purtroppo sono l'ultima persona su cui questo sistema possa funzionare.
In ogni caso, il sole si preparava a sorgere, e i primi raggi filtravano dalle tende della stanza e mi colpivano dolcemente gli occhi... ma rapidamente quella luce cominciava a diventare sempre più forte e a bruciare...
Ma cosa succede...? -faticavo ancora a rendermi conto di quello che stava succedendo intorno a me, ero troppo assonnato.
BEN SVEGLIATO DORMIGLIONE!
Ehi io la conosco questa voce... Ma è Fuuta! Per svegliarmi si era messa a giocare con la lampada del comodino... ma non doveva essere nel suo dormitorio?
Ciao fratellone! Appena ho saputo cos'é successo alla tua stanza e che eri tornato a casa non potevo lasciarti dormire troppo.
Non ci si abitua mai a questo tipo di cose...- Ma è una mia impressione o la mia stanza è più verde di come la ricordavo?
Oh sì, vista la data ho pensato che un paio di precauzioni ti avrebbero fatto comodo, così sono andata a prenderti una vagonata di quadrifogli per regalarteli!
Ma questo ne ha tre di foglie. E anche questo. E pure questo...
... L-l'importante è il pensiero no? -rispose con un sorrisetto distorto e imbarazzato.
Ero rimasto un attimo perplesso ma in effetti è stata piuttosto carina a preoccuparsi per me visto i precedenti. Quando se ne andò feci per prepararmi ma la divisa era rimasta nella mia stanza... quindi mi arrangiai con i soliti abiti casual sperando di non incontrare Unzen (ma tanto lo so che oggi succederà...); poi in cucina a fare colazione, e via verso la porta!
Anche per strada facevo ancora fatica ad abituarmi all'essere sveglio e camminavo a tentoni, sopratutto visto il sole splendente, ma proprio per questo sembrava mi si parasse davanti una bella giornata.
Aaah che bella giornata! Con un sole così non si può fare a meno di essere allegri! Magari oggi riuscirò a non farmi raggiungere dalla sfortuna, oggi non sembra particolarmente minaccioso il "Giorno dei giorni". Ma questo rumore...? -mi affacciai all'angolo della strada, osservando le automobili che passavano dall'altro lato per vedere cosa provocava quel trambusto.
N-non è possibile... è un incubo!! -ciò che vidi in quel momento fu così incredibile che non se lo potrebbe immaginare nessuno e dovrebbe essere registrato negli annali del millennio: un camion di gatti neri mi attraversò la strada davanti, per poi scontrarsi con un camion di specchi, che andò a finire sotto un camion di scale e che rovesciò un camion di sale.
Rimasi talmente scioccato dall'accaduto che mi misi a correre in direzione della scuola preso dal terrore, continuando a ripetermi che si trattava solo della mia immaginazione, ma nella foga non mi accorsi di cosa mi circondava, e scivolai su una buccia di banana andando a dare una sonora capocciata contro la testa di una persona.
Ahi ahi... una buccia di banana, davvero?! -la raccolsi da terra per buttarla via più avanti, non volevo si ripetesse al ritorno, poi andai a scusarmi con l'altra persona sperando di non averle fatto male, e nel mentre mi massaggiavo la testa- Mi scusi se le sono cad-!! Ma lei è il signor Watanabe!! -fra tutte le persone su cui potevo cadere addosso proprio il mio professore di matematica?! Feci una corsa ancora più rapida dopo essermi scusato con lui, e subito una volta entrato a scuola mi nascosi in bagno fino all'inizio delle lezioni, giusto per riprendermi da quello che era successo.
Waaaa che sfortuna! Non è possibile, non ci credo che sia possibile! Percheééé??? Non sono sicuro di tornare vivo per cena... -terminato il momento di sfogo dalla frustrazione, tornai in classe dove c'erano i miei soliti compagni e Shirou. Nulla di anomalo, e fino a quel momento pensavo che almeno per quelle ore mattutine avrei potuto starmene più al sicuro... Ma poi entrò il professore.
Buongiorno a tutti ragazzi. Non era previsto per la giornata odierna -Ma...- ma oggi impiegheremo le lezioni nelle interrogazioni per i recuperi più problematici, -M-ma...- e il primo nella lista è... il signor Koumori Enma. -Ma quello é Watanabe!!
CHE SFORTUNAAAA!!!
E così cominciò quella pessima giornata, che ancora di cose ne aveva in serbo per me... dopotutto erano appena le 8 di mattina!

Continua nel prossimo volume di Venerdì 17!