Un nuovo incontro al Bar

Enma

Diciamo che non è una cosa che mi capita di fare troppo spesso. Vi chiedete cosa? Andare in giro per la città da solo: ultimamente sono troppo preso da certe cose e non ho molto tempo libero, ma anche quando ne avevo i giri per le città non hanno mai stuzzicato troppo la miafantasia.
Allora perchè ne sto facendo uno proprio ora? Beh... non ne ho proprio idea in realtà: avevo una giornata libera e semplicemente non sapevo come spenderla! Una gita per le strade cittadine che ancora non conoscevo bene poteva farmi bene, insomma scoprire una nuova porzione di città. Magari per trovare un posto dove portare o incontrare qualcuno!
In sostanza, premesse a parte, passeggiavo per quell'ala dell'area commerciale dove c'erano più posti interessanti, anche se la maggior parte erano locali notturni, il che contribuiva a dare un'aria di tranquillità al posto. Tutt'intorno mi ritrovai circondato di pub, bar, discoteche, locali notturni... anche uno attaccato all'altro, il che mi fece pensare che di notte dovevano esserci così tante persone da non sapere nemmeno dove metterle se posti simili se non identici erano persino affiancati. Ma sorvoliamo.
Catturò la mia attenzione un locale molto particolare, in cui sembravano esserci dei pupazzi viventi, e sembrava un buon posto in cui portare Fuuta. Tuttavia in quel momento avrei preferito un locale più sobrio, per così dire. E lo trovai: un locale piuttosto appartato, con una facciata piuttosto anonima e ordinata, così entrai direttamente senza soffermarmi a guardare i dettagli.
L'interno era altrettanto ordinato: c'erano molti tavolini, il bancone era posto sulla parte interna sul muro in fondo, direttamente davanti all'entrata. La cosa più carina erano dei divanetti rossi posti sui muri con le finestre, quindi a destra e a sinistra.
Tuttavia, mentre ero assorto a guardarmi intorno con stupore, i camerieri mi passavano intorno sfiorandomi per servire ai tavoli, diciamo che al solito ero leggermente in mezzo. Una in particolare, che doveva essere nuova, stava portando goffamente un bicchiere di coca su un vassoio, e nel cercare di evitarmi ci scontrammo proprio mentre anche io cercavo di evitare lei, facendo quindi cadere il bicchiere a terra.
Aaah! Mi scusi! Non so veramente clme scusarmi, le sono venuto addosso... -Adesso dovrò pagare il bicchiere e anche la coca a chi l'ha ordinata...- Mi dica chi ha ordinato la coca che gliela ripago, e vorrei anche andarmi a scusare...
La cameriera allora, dopo essersi rialzata, mi indicò una ragazza seduta vicino ad una finestra, e senza nemmeno curarmi di chi fosse mi fiondai da lei chiedendo scusa con un inchino.

Enma

Scusami perche ti stai scusando con me?
Uh? Che intendi dire? -ero parecchio sorpreso da quella risposta. Nel frattempo arrivò la seconda coca. Mi rimisi in piedi per guardarla negli occhi, e finalmente vidi colei a cui mi stavo piegando: una bellissima ragazza dalla pelle candida, che metteva in risalto i suoi capelli di colore rosso scuro, decisamente lunghi, ed i suoi occhioni neri. Aveva un'aria decisamente rilassata e direi anche quasi ignara del pasticcio che avevo combinato. Non sarà stato granchè, per una coca rovesciata non muore nessuno... ma era comunque opportuno scusarsi.
Beh ho rovesciato il tuo drink... molta gente si sarebbe arrabbiata parecchio per questo, quindi... -mi chinai ancora in avanti- Scusami tanto! Lo ripago io e per il disturbo offro anche questo!
Attendevo una risposta da quella ragazza, sperando non se la sarebbe presa troppo. Anche se dal suo sguardo non sembrava una iraconda.