[Alisa] Scontro da incubo

Dunque era quella la famosa Alisa... Haiiro aveva voluto affrontarla per provare a vedere come gestire uno scontro uno-contro-uno e se le lezioni della senpai Nabeshima erano servite. E si era preso un piccolo vantaggio: lui sapeva di cosa il suo avversario fosse capace, lei no. Chissà se sarebbe bastato...

«Il piacere è mio, Alisa...» Le disse in risposta. Non si aspettava che si presentasse prima di iniziare il combattimento, ma in fondo perché no?

Alisa gli scagliò contro il suo pugno... ma quella era una delle mosse che si aspettava a inizio combattimento e aveva già pensato alla difesa. Si trattava di una delle nozioni base del judo: come cadere a terra bene. Semplicemente si lasciò cadere all'indietro verso terra – impattando prima sul sedere e poi sugli avambracci e schiena – in modo che il destro dell'avversario gli passasse sopra [1 PA].
Subito Alisa, seguendo la traiettoria del proprio pugno, si lanciò contro di lui: bene, era quello che voleva per testare l'Ombra. Haiiro si rialzò quel tanto che bastava per offrire un po' di bersaglio ad Alisa, in modo che optasse per un pugno invece che per un calcio basso, ed evocò davanti a sé Shero [1 PA]. L'Ombra si prese il colpo al suo posto, senza far nulla per difendersi: se anche gli avesse forato il ventre non sarebbe stato un problema. Shero poteva combattere anche con un buco in pancia; piuttosto agendo così avrebbe dovuto fermare tutta la forza del colpo e lasciare Haiiro illeso.
Shero tentò di afferrare con la sua mano destra il bavero del vestito di Alisa e con la mano sinistra il braccio destro di Alisa, nel frattempo metteva la sua gamba dietro una delle gambe di Alisa (quella più in avanti, destra o sinistra che sia) per poi tirare con la gamba, mentre le braccia avrebbero dovuto spingere in avanti [3 PA]. Se tutto andava bene, Alisa sarebbe caduta insieme a Shero. Ma, più che cadere o meno, ad Haiiro interessava che l'Ombra l'avesse afferrata.

Mentre Shero eseguiva le sue mosse, Haiiro non era rimasto (del tutto) fermo, ma era rotolato verso la sua destra - quindi la sinistra di Alisa - per poco più di un metro ed era entrato nel dormiveglia [1 PA].

“È abbastanza.”
Un sogno, anche lungo, nella realtà dura solo un baleno, ma non significava che Haiiro avesse tempo da perdere. Concretizzò non una macchina, ma la forza cinetica di una macchina in corsa, indirizzandola verso le gambe di Alisa [2 PA], sfruttando il legame telepatico con Shero per individuarne la posizione se anche si fosse spostata [1 PA]. Se Shero fosse stato ancora ancorato ad Alisa, anche le sue gambe ne avrebbero risentito... un piccolo sacrificio, visto che tanto ricrescono.

Ancora prima di aprire gli occhi Haiiro sapeva, grazie all'ombra, che Alisa aveva schivato il suo attacco, così come prima era riuscita a evitare l'ombra. La mobilità del robot non era da sottovalutare, oppure era anche la sua esperienza in combattimento? Proprio per ottenere esperienza, Haiiro era lì.

L'Ombra era stata sbattuta a terra, ma non aveva riportato danni che potessero inficiarne i suoi movimenti e comunque già i pezzi d'ombra che la componevano si stavano ripristinando [1 PA]. Però l'Ombra rimase a terra, facendo finta di non potersi muovere: per rendersi più credibile si mise a strisciare miseramente e a emettere piccoli singulti. Una recitazione da premio IgnOscar, se esistesse. Comunque la sua testa era sempre rivolta a osservare Alisa e Haiiro.
Nel frattempo Alisa aveva scagliato il suo pugno. Haiiro, pensando a un attacco, si era buttato a terra lateralmente [1 PA], ma il pugno del robot non era indirizzato a lui, ma al terreno davanti al ragazzo.

“Maledetta! Per colpa tua mi sono sbucciata i gomiti cadendo a terra! Te la farò pagare!” Pensò mentre si rialzava.
Forse quella manovra serviva per ostruire la sua vista, ma grazie alle sensazioni inviate da Shero non avrebbe costituito un particolare impedimento. In più, alzare un polverone per nascondere il proprio attacco non funziona molto se ti muovi con retrorazzi sulle gambe piuttosto visibili e rumorosi. Ma Haiiro era grato che avesse scelto una mossa del genere: se fosse partita subito all'attacco se la sarebbe vista brutta.

L'Ombra, ancora a terra, utilizzò il suo Shadow's Shape per mutare la forma del suo braccio sinistro e trasformarlo in una lunga lama [2 PA]. Haiiro intanto, in risposta alla carica di Alisa verso di lui, alzò la mano sinistra tenendo indice e medio alzati, palmo rivolto verso l'interno, braccio teso verso il petto di Alisa.

«Pace» disse.
L'istante dopo, prima che Alisa gli finisse addosso, eseguì lo Shadow's Change, il cambio di posto che scambia la posizione tra Haiiro e l'Ombra [1 PA]. L'Ombra si ritrovò nella stessa posizione di Haiiro, solo che al posto della mano aveva una lunga lama protesa in avanti... verso Alisa che, per colpa della sua stessa carica, ci stava finendo addosso! Senza neanche dare forza al colpo, sarebbe stata lei a impallarsi da sola, ma se anche fosse riuscita a schivare l'attacco, allora Shero l'avrebbe attaccata con un fendente mirando alla sua posizione [1 PA].
Haiiro invece era finito a terra, nella stessa posizione dell'Ombra. Tirando su solo il torso e la testa (era ancora a terra con le gambe poggiate sul pavimento), si rivolse ad Alisa.

«Ehi Alisa, facciamo un patto? Io non uso il mio potere contro di te, e tu in cambio per un po' combatti solo contro la mia ombra. Ti va? Altrimenti, sono pronto a combattere come al mio solito...»
A dimostrazione delle sue parole, entrò nel dormiveglia [1 PA].


Se Alisa avesse accettato la sua offerta di combattere contro l'Ombra non avrebbe fatto nulla, se invece la ragazza robot avesse provato ad attaccarlo, avrebbe concretizzato qualche stalattite che cadeva [1 PA].

Alisa era riuscita a contrastare l'attacco dell'Ombra in modo intelligente, deviando la sua lama con il pugno e facendolo girare. Ma anche Shero non aveva subito passivamente le manovre del robot: quando Alisa l'aveva fatto girare su di sé, invece di contrastare quel movimento l'aveva assecondato, ruotando del tutto su di sé e imprimendo la forza rotatoria alla lama, che poi avrebbe calato sul robot cercando di colpire la sua gamba ad altezza coscia (della gamba destra di Alisa, se non vado errato) [2 PA]. Se il colpo fosse riuscito, la mobilità di Alisa ne avrebbe risentito. Il lato negativo di quella tattica fu che non ebbe modo di parare il calcio del robot, che visto il suo girare lo colpì al ventre. Il problema non era il danno in sé, ma il fatto che lo spinse via. Comunque approfittando del tempo che richiese Alisa per ascoltare e rispondere a Haiiro, l'Ombra poté alzarsi e colmare parte della distanza, avendo inoltre avviato la ricomposizione [2 PA].

Visto il freddo e meccanico rifiuto di Alisa, Haiiro aveva usato il suo Dream Teller. Alisa non aveva perso tempo e aveva lanciato il suo pugno destro contro l'ombra, per poi lanciarsi contro il non-oggettivamente-bello-ma-forse-soggettivamente-sì addormentato.
L'Ombra trasmise a Haiiro la sua posizione, cosicché il Sognatore poté concretizzare una stalagmite (ferma, non cadente) tra Shero e Alisa, in modo che rallentasse o fermasse il pugno [1 PA]. Dopo, Haiiro aprì gli occhi e Shero partì all'inseguimento di Alisa [1 PA]. Il fatto che Haiiro avesse aperto gli occhi significò la dissoluzione delle stalattiti e che quindi Shero, a differenza di quanto fatto da Alisa, non doveva perdere tempo a dribblarle. Ma era comunque in ritardo: Alisa stava per attaccare Haiiro, il quale era ancora disteso. Haiiro alzò di nuovo il braccio sinistro facendo il gesto precedente e urlo «Change!» Poi, visto che era ancora disteso, rotolò lateralmente per evitare per sottrarsi al calcio [1 PA]. Sì, quello di prima era solo un bluff per cercare di far esitare Alisa, facendole credere che potesse scambiarsi di nuovo. Ma ora si trovava comunque in una brutta situazione. Scartò l'ipotesi di fare una battuta sull'intimo che avrebbe o non avrebbe potuto vedere sotto la gonna di Alisa – la volta scorsa non gli aveva portato fortuna – e si limitò a un urlo mentale al suo compagno.

“SHERO! Sbrigati prima che questa Iron Lady faccia qualcosa di brutto!” Tipo rompergli qualche ossa del corpo, togliere potere ai sindacati delle miniere o dichiarare guerra all'Argentina.
E Shero arrivò, urlando «(S)Hero is here!» Non c'è che dire: le sue lezioni di dizione stavano andando bene.
Nel momento in cui il suo urlo distraeva (o così sperava Haiiro) Alisa, il Sognatore, per una volta ben sveglio, fece per afferrare la gamba con cui Alisa aveva cercato di calciarlo con le sue due mani [1 PA]: una mossa pericolosa, ma che sperava sarebbe servita, anche poco, per rallentare Alisa e ostacolarne i movimenti. Intanto Shero, con il suo braccio sempre a forma di lama, eseguì un fendente verso Alisa, direzionato stavolta nell'incavo tra collo e spalla sinistra [1 PA]. Con l'altra mano incrociava le dita.

Il bluff di Haiiro fece tutto, tranne funzionare: anche se riuscì a evitare il calcio di Alisa, la ragazza meccanica gli lanciò contro uno dei suoi pugni. Haiiro si limitò a continuare a rotolare[1 PA] – ancora un poco e gli avrebbero dato il soprannome di trottola umana – ma fu comunque colpito dalle schegge provocate con l'impatto del pugno contro il pavimento, una delle quali lo prese sul sopracciglio destro, facendone fuoriuscire del sangue che andò sull'occhio. Pazienza, di solito combatteva con tutt'e due gli occhi chiusi, cosa volete che sia averne uno coperto?

Il vero problema arrivò quando fu Alisa a ruotare su se stessa, facendo vorticare Haiiro intorno – ripensandoci, il nome di trottola umana andrebbe più a Alisa, ma forse a questo punto sarebbe trottola meccanica? L'Ombra fermò il suo braccio prima di colpire Haiiro e si abbassò per evitare di essere colpito da Haiiro [2 PA]. Poi, prima che il suo padrone facesse un altro giro e Alisa “aggiustasse la mira”, Shero lanciò un fendente sempre dal basso verso la gamba di Alisa rimasta a terra, quella su cui la ragazza meccanica faceva perno mentre girava [1 PA]. Haiiro, potendo sentire l'Ombra, ebbe gioco facile a mollare la presa un attimo prima del colpo [1 PA]; così facendo si ritrovò però soggetto alla forza centrifuga della rotazione che lo gettò a un paio di metri da Alisa. Al momento dell'impatto col terreno si rannicchiò e – indovinate? – rotolò su di sé per attutire l'impatto (che comunque sentì) e risollevarsi il prima possibile [2 PA], pronto a gettarsi nuovamente a terra se Alisa riusciva a lanciargli contro il suo pugno [1 PA].
L'Ombra intanto avrebbe cercato di attaccare di nuovo Alisa con un fendente approfittando del tempo di ricarica del pugno [1 PA] e senza curarsi della sua difesa.

Alisa schivò entrambi gli attacchi di Shero, il primo saltando il secondo scartando di lato. Intanto Haiiro, essendo caduto da un'altezza superiore, aveva riportato diverse botte sul corpo, dolorose ma non sufficienti a fermarlo, anche se rendevano più difficile muoversi. Una volta rialzatosi non entrò subito nel dormiveglia, conscio di dover aspettare il momento giusto e di dover osservare la situazione. Questa scelta l'attimo successivo si rivelò corretta.
Alisa mosse la mano per bruciare il volto di Shero adoperando il calore. L'Ombra era troppo lenta per riuscire a schivare l'attacco, tuttavia essa non era un essere biologico – come non lo era Alisa, ma in modo diverso – non provava dolore e non poteva neppure morire in senso stretto, per cui non aveva alcun riflesso istintivo che lo portasse a ritrarsi di fronte a un potenziale danno.
Così, invece di scansare o ritirarsi dall'attacco, appena sentì il calore dei propulsori l'Ombra caricò l'ennesimo fendente, diretto al fianco della ragazza-robot [1 PA].

In ogni caso il calore dei propulsori aveva sciolto parte del suo volto e la rigenerazione [1 PA] richiedeva del tempo per compiersi, quindi al momento non era in grado di vedere. Tuttavia come l'Ombra inviava informazioni a Haiiro quando il ragazzo dormiva, così Haiiro poteva inviare informazioni a lei. Utilizzando la vista del ragazzo, Shero poté “vedere” la successiva carica di Alisa e si gettò subito verso Alisa per fermarne la carica [1 PA] disfando la precedente trasformazione del braccio in spada e incrementando con lo Shadow's Shape la lunghezza di entrambe le braccia[2 PA] che sarebbero andate ad afferrare Alisa per le spalle, e si sarebbero poi avvolte intorno alle braccia del robot fino a poco sopra i gomiti [2 PA]. In quel modo avrebbe dovuto limitare i movimenti degli arti superiori di Alisa e reso difficile alla ragazza lanciargli il pugno, anche perché se la manovra riusciva Shero si sarebbe dovuto trovare sulla schiena di Alisa (in caso contrario, Shero incassa il colpo).

A questo punto Haiiro avrebbe scartato di lato per schivare il pugno sinistro di Alisa e la sua carica [1 PA] (tuttavia la schivata riesce solo se Shero è riuscito ad afferrare/ rallentare i movimenti di Alisa, altrimenti Haiiro non riesce a schivare in tempo e viene colpito), per poi fare qualche passo indietro, con gli occhi sempre fissi su Alisa [1 PA].
Il ragazzo cominciava ad ansimare piuttosto pesantemente.

Appena si sentì afferrato, Shero adoperò lo Shadow's Shape per far spuntare degli spuntoni dove le mani di Alisa l'avevano afferrato, che poi ritrasse una volta lanciato via per non colpire il suo padrone nell'impatto [2 PA].

L'accelerazione del “volo” di Shero causata dal pugno di Alisa, oltre che danneggiare nuovamente l'Ombra, impedì a Shero e Haiiro di schivare. Lo scontro tra i due fu inevitabile, ma l'Ombra non perse tempo e, sfruttando la sua assenza di dolore e di tempi morti, adoperò i bracci ancora allungati per sostenersi al terreno e ricuperare posizione eretta [1 PA] – mentre Haiiro stava ancora cadendo a terra – il volto che aveva terminato di ricomporsi [1 PA].
In quel modo poté vedere il destro di Alisa tornare alla sua proprietaria e venire lanciato di nuovo: Shero modificò per l'ennesima volta il suo braccio, rinunciando all'allungamento di entrambi i bracci e modificando il sinistro in uno scudo che pose a difesa del pugno volante [3 PA]. Lo scudo fermò il pugno, ma un suo grosso pezzo d'ombra volò via quando fu colpito. Lo stesso avvenne quando l'Ombra parò il terzo pugno lanciato di Alisa, posizionandosi di fronte a Haiiro [1 PA]. Non c'era nulla da fare, la difesa non era il suo forte, anche quando dava al braccio la forma di uno scudo: larga parte dello scudo (e quindi del suo braccio sinistro) era stato distrutto dai pugni di Alisa. Tuttavia dietro di lui il suo padrone, sedutosi a terra, aveva chiuso gli occhi, entrando nel dormiveglia [1 PA].
Shero sperava che ne uscisse un buon sogno.

Bene, ora che il Sognatore ha chiuso gli occhi, la parola passa a me: vengo chiamato Shero e sono l'ombra che si staglia sopra il terreno. Il mio ruolo è proteggere la mia semiutile controparte di luce e... Cosa? Non posso star qui a fare lunghi discorsi perché è una role di battaglia e va scritto solo l'indispensabile? Quindi per una volta che mi è concessa parola, per di più potendo adoperare la prima persona e il tempo presente, non posso neanche dilungarmi? Questo è razzismo contro noi ombre da parte di voi solari, altroché. Volete la battaglia? Va bene, va bene, chiudiamo qui l'introduzione e torniamo alla battaglia.

Haiiro ha chiuso gli occhi e sta facendo un sogno, a quanto percepisco, tristissimo e sfigatissimo. Qualcosa su un Natale passato da solo – senza famiglia, senza fidanzata, nonché senza casa – mentre intorno a lui tutti festeggiano felici in una piazza piena di luci, addobbi e alberi. Se il suo avversario fosse umano basterebbe trasmetterlo come illusione perché questo si sieda in un angolo preso dalla depressione, o smetta di combattere per commiserazione verso Haiiro. Purtroppo non è così.
Dopo aver lanciato la mano, Alisa decide di lanciare il terreno. In effetti, a differenza dei pugni, questo è difficile da schivare per me. Ma Haiiro interviene per difendermi, concretizzando davanti a me un albero di Natale [2 PA], di quelli abbastanza grandi presenti magari fuori dai negozi, non uno piccolo come quello domestico di casa, ma neanche uno enorme come quelli presenti nelle piazze di certe città. Tanto per puntualizzare. Apprezzo questa inversione di ruolo in cui è lui a proteggere me invece del contrario com'è di solito (del resto sono un ombra che, invertito il suo ruolo di essere semplice mimo dei movimenti di Haiiro, si è messa a muoversi da sola), ma non so se l'albero da solo reggerà, quindi col mio braccio destro lo sostegno [1 PA]. Mossa inutili in realtà, visto che il pezzo di terreno si frantuma prima di scontrarsi contro. Ho sprecato un pa, ma sono stato comunque fortunato (non che abbia qualcosa contro la sfiga, è lei ad avermi dato l'unico compagno ombra in questo triste mondo di solari), visto che i pezzi di terra così frantumati vengono fermati e attutiti più facilmente dall'albero. Beh, in realtà visto che sono molti qualche frammento di terreno riesce a passare e colpirmi, ma sono danni minori inoltre Haiiro che è dietro di me non viene colpito e continua a dormire sogni beati. Io intanto mi metto a rigenerare il braccio scudo sinistro, che il turno scorso l'ho dimenticato, o forse non ci riuscivo [2 PA].
Passati i pezzi di terreno, l'albero che ho davanti svanisce, non è uno di quei sogni che perdurano nel tempo, mi avrebbe solo ostacolato la visuale. Haiiro intanto passa all'attacco e concretizza delle luci di Natale sopra la testa di Alisa, che poi le cadono addosso [1 PA]. Sì, avete letto bene: luci di Natale, quelle tutto fili e lampadine che si guastano subito. Credo che sia un tentativo di disturbarla, oppure di farla morire dal ridere. Ma dubito Alisa abbia il senso dell'umorismo. Forse Haiiro non sapeva cos'altro fare con quel sogno. Comunque per quanto patetico sia il suo tentativo, gli vado dietro e lancio con la mano destra una pietra verso Alisa [1 PA], di quelle create prima dallo stesso androide. Non che creda servi a qualcosa, ma almeno mi lascia l'impressione di star combattendo. Ah, anche le luci sono il tipo di sogno che svanisce poco dopo essere stato evocato.
Chiedo telepaticamente a Haiiro cosa fare: devo almeno dargli l'illusione che possa controllare la sua ombra. È un peccato che il nostro legame mentale sia così imperfetto e manchevole, soprattutto dal mio lato: Haiiro sente solo un debole riverbero della mia domanda e non riesce a percepire il mio carattere frizzante. Comunque mi dice di aspettare: io posso rigenerarmi, ma Alisa non ha funzioni di autoriparazione, per quanto ne sappiamo. Quindi aspetto col mio braccio-scudo sinistro che si sta rigenerando, e visto che Alisa non viene da noi, mi metto a ricomporre anche le parti del corpo che ho danneggiato prima per l'urto dei frammenti di terreno [1 PA]. E invece Haiiro apre gli occhi e gli richiude, per accedere a un nuovo sogno [1 PA]. Probabilmente spera in un sogno più utile per la battaglia.