[Contest] Un Incubo che non tornerà: Goro Nishimura

Cosa può sognare un mostro?

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    Per la barra di Youtube, cercate di centrare il pulsante quando diventa rosso, altrimenti vi apre il video e mi distrugge tutta l'atmosfera asd

    P.S. Direi che c'è un po' di gore, meh


    Goro Nishimura
    Goro e Kuron erano appena tornati nella loro stanza dopo una lunga serata passata fuori con Asako. Il trio particolare era andato al cinema a vedere un film horror, inutile dire che Asako fu l'unica del gruppo a spaventarsi, forse un po' anche Kuron, ma non lo ammetterà mai.

    "Io vado a dormire, buona notte."

    Goro le augurò la buona notte a sua volta e si mise seduto alla scrivania a studiare alcuni suoi appunti recenti riguardanti la nuova anormalità di Haiiro e quello che era riuscito a capire di quella di Enma, peccato che, senza i due soggetti in questione li davanti a lui per parlare...beh, limitarsi a leggere serviva a ben poco.

    "Uhm...sembra proprio che questa sera io non abbia niente da fare..."

    Kuron si era addormentata da poco, avere il controllo del proprio corpo equivale anche a potersi addormentare più in fretta, e Goro, per la prima volta da qualche tempo, decise di accasciarsi nel suo letto per prendere sonno e, in men che non si dica, anche lui trovò Morfeo ad aspettarlo.

    CITAZIONE
    Goro stava camminando lungo un sentiero bianco nel bel mezzo del nulla. Il percorso sembrava infinito, ma ciononostante lui non si fermava. Voltò lo sguardo alla sua destra e poi rapidamente a sinistra, e di colpo si trovava in centro, in un vicolo per precisione.

    "Chissà dov'è Asako..."

    Questo fu il primo pensiero che attraversò la sua mente. Il vicolo era buio, ma all'uscita non c'era una strada con delle persone, solo una, luce bianca e accecante...ma allora come faceva a sapere di essere in centro? Non importava, sapeva solo che doveva uscire da li e, una volta oltrepassata la luce, si ritrovò davanti ad uno spettacolo orribile. La città era distrutta, palazzi in fiamme, cadaveri smembrati a destra e a manca, bambini che piangevano davanti ai cadaveri di genitori e fratelli o sorelle e viceversa, genitori che portavano con se i corpi dei propri figli defunti.

    "Cosa diavolo sta succedendo!?"

    Iniziò a correre per la città, sperando di trovare Asako e Kuron ancora vive, cercando di distogliere mente e occhi dallo spettacolo raccapricciante intorno a lui, riuscendo in qualche modo ad estraniarsi da quel mondo distrutto. Cercò in lungo e in largo, ma non trovò nessuna traccia delle due, fu così che cadde in ginocchio senza più speranze.

    "Goro?"

    Sentì la voce di Kuron, un suono melodioso per lui, ma quando si voltò vide solo uno specchio che non mostrava lui, bensì la quinta mutazione. Fece un passo all'indietro, era stato preso completamente alla sprovvista da quella visione, ma si sorprese ancor di più quando lo specchio si ruppe e da dietro il suo sostegno cadde Kuron ricoperta di sangue.

    "Kuron!"

    Andò a prenderla nella speranza che stesse bene, ma quando la toccò ebbe uno spasmo di dolore e si tramutò in cenere, lasciando solo la sua giacchetta nelle mani di Goro. Rimase in ginocchio per quelli che sembravano anni stringendo a se i resti di quella che lui chiamava sorella.

    "Perché?"

    Si chiese, mentre le lacrime gli rigavano le guance. Si legò la sua giacchetta alla vita e, sempre distrutto dall'avvenimento, andò in cerca di Asako, sperando di trovare almeno lei, ma l'unica cosa che trovò fu una folla di persone ferite e armate a bloccargli la strada.

    "Eccolo! È il mostro che ha distrutto le nostre vite!"

    Cosa stavano dicendo? Goro non aveva fatto niente.

    "Facciamogliela pagare!"

    La folla lo caricò a testa bassa, come se non avessero più avuto nulla da perdere, ma Goro non sapeva di cosa stavano parlando, non voleva far loro del male! Iniziò a correre per una strada secondaria, saltando macerie e macchine ferme, sperando di perderli nel caos, ma più correva, più la folla lo raggiungeva e più le loro urla si facevano penetranti. Nella foga della corsa, Goro finì in un vicolo cieco, pensò di scalare i palazzi, ma appena guardò sopra di se, vide che questi sembravano salire all'infinito. I suoi inseguitori lo raggiunsero, bloccando la via d'entrata.

    "Devo scappare senza far loro del male."

    Decise di correre in mezzo a loro tenendosi le mani sulla testa, ma non un solo colpo lo raggiunse, e questo lo stupì, ma quando si voltò a guardare la folla, ciò che vide erano solo cadaveri smembrati senza pietà, interiora sparse per tutto il posto, sangue che ridipingeva la zona e che sgocciolava dalle sue mani...no, aspetta, quelli erano artigli!

    "Non è possibile...!"

    Vide il suo riflesso in una pozzanghera di sangue, ma non era lui, era sempre il Berserker, ma questa volta era agitato, quasi furioso e assetato di sangue, una visione orribile. In quel frangente, sentì una ragazza sobbalzare, era Asako...ma non vedeva Goro, vedeva il mostro.

    "Asako..."

    Ma lei era terrorizzata.

    "No! Stai lontano! Hai ucciso Kuron!"

    Quelle parole lo colpirono come una palla da demolizione.

    "No...io non...ti prego."

    La sua voce tremava e le game con essa. Più si avvicinava, più Asako era terrorizzata, cadde in lacrime.

    "No! Ti prego! Vattene!"

    Ma lui voleva farle capire che era Goro, non un mostro...ma quando cercò di prenderle la mano, tutto divenne buio.

    "Asako!? Asako!"

    Dopo qualche istante, tutto tornò normale, ma quando si guardò le mani vide solo sangue e...a terra il corpo di Asako. Goro crollò in ginocchio, cercò di prenderla per poterla stringere a se un'ultima volta, ma anche questa volta, il suo corpo divenne cenere, lasciando indietro solo il suo nastro rosso che metteva sempre sulla divisa. Tutto intorno a Goro iniziò a crollare, ma a lui non interessava, aveva ucciso sua sorella e la sua amata, cosa gli restava, ormai? Un altro blackout, ma questa volta si risvegliò ad un funerale. Non riusciva a pensare, non riusciva a capire, finché non vide Tatsuya, Kuro e i loro famigliari stretti, cosa ci facevano tutti riuniti li? Guardò meglio le lapidi e davanti ad esse c'erano le foto dei suoi genitori. Goro venne travolto da un'ondata di freddo assoluto, batté le palpebre e tutti intorno a lui erano stati trucidati.

    "NO! NO! NO!"

    La sua voce stava diventando quella del Berserker, iniziò ad urlare in preda alla rabbia e alla tristezza, tutto divenne nero e solo un suono riempì il vuoto.


    Si svegliò di colpo, sudore freddo colava dalla sua fronte, il suo respiro era irregolare e sentì che non era solo il sudore a rigargli il volto, anche le lacrime che scendevano dai suoi occhi come un fiume non sembravano voler cessare di scorrere. Si asciugò gli occhi e guardò l'ora...aveva dormito solo dieci minuti. Si alzò dal letto e andò in bagno, accese la luce e si sciacquò la faccia per tentare di calmarsi, poi si guardò allo specchio e con un sobbalzo di terrore andò a sbattere contro la parete dietro di lui.

    "N-Non è niente, lo stress deve aver avviato la produzione di Berserker Blood e sono stato abbastanza fortunato da fermarla inconsciamente...deve essere così."

    I suoi occhi erano quelli della quinta mutazione, e visto il suo incubo, la reazione era ben più che giustificata. Tornò nella sua stanza e guardò Kuron dormire tranquilla nel suoi spazio nell'armadio.

    "Non farei mai quelle cose orribili...lo so."

    Tentò di tranquillizzarsi, ma stava ancora tremando e stare sveglio lo avrebbe solo fatto impazzire, dunque prese il suo cuscino e si appoggiò di fianco a Kuron, un modo sia per tranquillizzarsi che per assicurarsi che nulla potesse accaderle senza che lui se ne accorgesse. Goro non aveva mai fatto un incubo in tutta la sua vita, principalmente perché ha dormito un numero di volte così limitato da poterlo contare con le dita, ma sapeva perfettamente cosa fossero, non era quello a spaventarlo...il terrore che lo pervadeva era dovuto alla possibilità sempre presente che quella visione potesse avverarsi davvero.
    Coded by Robb †
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