Dreaming about a little fallen angel

[Rino Satomi] [Haiiro Kugatsu]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ‡ Officer Alex ‡
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Sto vagando senza meta da un po'. Continuo a camminare, a camminare, a camminare, ma sembra che io non riesca mai a raggiungere il mio obiettivo. Percepisco una forte energia, riesco a percepirla da giorni ormai. Ma di che si tratta?
    Improvvisamente apro gli occhi e mi ritrovo nel parco. Ricordo un sogno... Una giovane ragazza, dal volto indefinito che camminava lungo una strada buia. I suoi occhi erano illuminati di rosso, un rosso acceso ed abbagliante. Dopo avermi fissata per qualche istante, dalla sua schiena sono spuntate due enormi ali nere come la notte e l'oscurità in cui era immersa. Ricordo solo che dopo questa visione sono caduta per molto tempo. Ho continuato a cadere, senza fermarmi per moltissimo tempo. Mentre cadevo ho avvertito tante emozioni, tante altre persone. Rabbia, paura, tristezza, gioia, stanchezza, dolore, sonno..... Tutto quanto entrava nella mia testa e nel mio cuore, diventando parte di quell'immenso vortice di sensazioni che provavo. In tutto questo vorticare di sensazioni ho scorto una luce, piccola, quasi invisibile in mezzo alla confusione che regnava nella mia testa. E l'ho seguita... E questa piccola luce ha iniziato a crescere e a diventare più grande. Sempre di più. Finché non mi ha inghiottita completamente.

    Ora ho riaperto gli occhi. Ma dove mi trovo? Sento pace e tranquillità intorno a me. Poco più avanti alcuni studenti riuniti in gruppi parlano, mangiano, ridono, scherzano, una di loro prova gelosia verso il ragazzo e la ragazza che ha di fronte... Mi lascio investire completamente da questa corrente di emozioni positive... Però avverto anche qualcos'altro intorno a me.
    Continuo a camminare, lentamente, come attratta da qualcosa di magnetico che mi tira verso di lui senza che io possa opporre resistenza. Poco per volta mi inoltro sempre di più nel parco, cercando di individuare la sorgente di quell'energia positiva che continuo ad avvertire.

    E'come se il mio corpo stesse lottando contro questa energia spirituale. Qualcosa dentro di me cercava di rifiutare quell'energia positiva che tanto attirava la restante parte del mio essere. La mia empatia si era certo evoluta dopo quel giorno.... Quella donna.... Che fosse lei quella dell'incubo? Eppure il corpo era il mio... Ma le mie ali erano completamente nere....
    Ho svolto un po'di indagini dopo aver aiutato Galatea e gli altri in quella immensa battaglia per la salvezza del mondo. Akane, la donna che ha donato la sua vita per salvarmi, era un essere terribile che ha compiuto cose ancora più terribili. Come farò a gestire qualcosa di così tanto oscuro ora che è entrato a fare parte del mio corpo?

    Continuo a camminare, sempre più immersa nei miei pensieri. Sempre più concentrata nel cercare di capire dove si sia annidata quell'oscurità che tanto tenta di allontanarmi dalla luce che sto inseguendo da tempo. L'essere nuova in questa città di certo non mi aiuta, considerando che conosco pochissimo il posto e la scuola. La mia empatia però è stata un'ottima guida, nonostante l'elevata concentrazione di esseri viventi e di emozioni tipica di una grande città come questa abbia più e più volte indebolito e disturbato il "segnale".
    Un'altra domanda continuava a ronzarmi in testa. Era davvero un mio sogno quello che ho visto? Non mi era mai capitato prima d'ora, in genere di notte il mio potere è soggetto a molti cambiamenti ed a molte variazioni. Raramente ciò che sogno è il prodotto della mia mente o delle mie paure. O meglio sicuramente alcune cose lo sono, ma non sono in grado di distinguerle dalla massa di incubi e sogni che faccio ogni notte. Soprattutto in questi giorni, ora che la mia empatia è diventata più chiara e forte. Pare che con l'aumento di forza sia anche diventata più instabile.

    Finalmente giungo a quella che pare essere la destinazione del mio lungo viaggio. Un tempio. Non ne ho ancora sentito parlare, ma sembra che dal suo interno provenga una grande luce ed allo stesso tempo un grande potere. Mi avventuro al suo interno, ma mentre cammino inizio a sentire qualcos'altro oltre alla spiritualità che ho percepito fin'ora. Una piccola traccia di paura, la tipica sensazione e la tipica atmosfera che permea i nostri incubi peggiori. Un passo, due passi. Eccolo di nuovo. Rivedo la figura della donna dagli occhi rossi, che spalanca le ali nere e mi fa precipitare in un baratro infinito. Mi riprendo, traendo un profondo respiro, come fossi appena uscita dall'acqua dopo aver trattenuto il fiato per moltissimo tempo. Le mie gambe hanno vacillato per un attimo, facendomi quasi cadere. Chi può aver sognato una cosa simile?
    Continuo a camminare ed entro nel tempio.... Chissà chi troverò al suo interno. Una cosa è certa, buono o malvagio, troverò colui o colei che ha sognato un angelo caduto.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Master
    Posts
    1,267
    Anormalità
    +10

    Status

    Haiiro Kugatsu
    Scheda personaggio

    Il tempio Jinnouchi. Lì risiedeva Kazuma, colui che discendeva dalla stirpe di sciamani che si prendeva cura di quel luogo e che accudiva lo spirito del drago Aru. Inoltre, era un amico di Haiiro e colui che gli aveva spiegato la natura delle incursioni oniriche e insegnato come controllarle, dopo che per una serie di circostanze era stato intrappolato nel sogno di Haiiro. Ma il Sognatore ancora doveva padroneggiare quella capacità, per questo si era recato al tempio per allenarsi: l'alta concentrazione di spiriti rendeva quello il luogo più adatto.

    Aveva concretizzato al suo fianco l'Ombra, evocabile tramite la sua seconda anormalità, lo Shadow Yourself, in modo che essa lo potesse svegliare nel malaugurato caso in cui fosse sprofondato nei suoi sogni. Poi aveva chiuso gli occhi e rilassato la sua mente. Ma, per qualche motivo, era inquieto. I suoi sogni riflettevano quel suo stato d'animo: oscuri, contorni, grotteschi, sembravano volerlo perseguitare. Era difficile concentrarsi e rilassarsi, anche in quel luogo sereno che era il Tempio (almeno fintanto che Aru dormiva e Kazuma non si agitava). Provò a usare il suo Choose your Dream per veicolare i suoi sogni, ma si rivelò un fallimento. La sua mente, vicini agli strati subconsci del cervello, era inquieta e la ragione non poteva lenire quel suo stato d'animo, di cui peraltro non riusciva a comprendere le motivazioni.
    Distogliere la mente era inutile, allora fece il contrario: invece di non pensare a quella sua inquietudine, si soffermò su di essa, senza scappare o evitarla. Forse in quel modo poteva comprenderla e così superarla...

    CITAZIONE
    Sognò una donna, una ragazza. La sua faccia era sfocata, non riusciva a comporsi in un'immagine nitida, ma Haiiro sentiva che era famigliare.
    «Chi sei tu?»
    La ragazza non rispose, ma sorrise e Haiiro poté sentire un'onda di serenità emanare da lei e pervaderlo. Si sentiva bene lì e anche la ragazza stava bene. Ma poi... un'ombra, scura, immensa, apparì dietro di lei. Una forma emerse dall'ombra, gigante: era un volto di donna, gli occhi rossi come le braci. Con enormi mani circondò la ragazza e la inglobò. Haiiro urlò e si scagliò verso di lei, ma la distanza... lo spazio si distorceva per impedirgli di salvarla... era lontana, troppo lontana...
    L'ombra che l'avvolgeva si distorse e rivelò la ragazza. Ma non era più quella di prima, era cambiata, era stata fatta cambiare. Il corpo era simile a quello della ragazza, ma gli occhi erano rossi, come la figura ombrosa di prima. Avanzò verso di Haiiro, ma egli indietreggiò, confuso e spaventato.
    «Chi sei tu?» Ripeté di nuovo. Ma la domanda aveva cambiato di senso: sei la ragazza di prima, o sei l'oscurità che l'ha avvolta?
    La donna non rispose, ma dispiegò nere ali. Ali. Nere. Ricordi. Disperazione. Malvagità. Oscurità. Lei. LEI!
    Un altro passo indietro, ma non c'era strada, non c'era terreno, non c'era spazio. C'era vuoto, oscurità, caduta...
    Cadeva... cadeva... cadeva... L'aveva rivista. Era felice? Lo era. Era triste? Lo era. Era confuso. Perché lei, lei era... era...

    “Haiiro”


    Lo sapeva, l'aveva saputo. In quell'attimo ne aveva visto il volto. L'identità. Era Lei. Lei era tornata. Ma... lei chi?

    “Non perderti...”


    Lo doveva sapere.. quel volto... l'oscurità... le ali. Sapeva chi era, la riconosceva, eppure... eppure non capiva chi fosse. O non lo voleva capire?

    “Se continui a cadere nel sogno, tu...”
    “È tutto a posto, Shero. Non mi sono perso nel sogno. Ma dovevo... dovevo immergermi fino in fondo. Per capire. Ma ho fallito. Non sono riuscito a vedere chi lei è...”
    “Arriva.”


    Arrivava. Messo sull'avviso da Shero, la sua Ombra, Haiiro aprì gli occhi. Si trovava ancora dentro il Tempio, seduto in posizione meditativa. Fece svanire l'Ombra, non voleva che un normale la vedesse. Eppure qualcosa gli diceva che non era quello il caso...

    Una figura avanzava lungo il tempio, verso di lui, una figura femminile. Gli ultimi raggi di un sole al tramonto ne mostravano i lineamenti. Non era la madre di Kazuma, questo era sicuro. Era... Haiiro aveva la sensazione che quel viso gli fosse famigliare. Ma non riusciva a capire chi fosse. Non era così strano, gli capitava spesso di incontrare persone che non riconosceva, ma che aveva l'impressione di aver già incontrato. Colpa del sonno, si diceva. Eppure in questo caso la sensazione era così forte che non riusciva a pensare fosse solo un conoscente, magari una compagna di classe, che non ricordava. Aveva l'impressione fosse qualcuno di importante. Ma non riusciva a capire chi; peggio, non riusciva a capire se fosse felice di vederla o al contrario se detestasse il solo posare gli occhi sulla sua figura. Poi capì: entrambe. L'inquietudine che aveva sentito per tutto il giorno dipendeva da lei. Non capiva come o perché, ma sentiva che era così. Ripensò al suo sogno (o era un incubo?) e capì: era lei.
    Guardandola negli occhi, tutti i sensi tesi e all'erta, per la terza volta le pose il suo quesito.

    «Chi sei tu?»
     
    Top
    .
  3. ‡ Officer Alex ‡
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE

    Sento gli ultimi raggi del sole scaldare la mia schiena mentre avanzo nel tempio. Ad un certo punto sento una voce. Qualcuno chiede chi sono.... La stessa sensazione che mi insegue da giorni, la sensazione di cadere nel vuoto, la disperazione, l'ansia.... Un torrente di emozioni mi investe e mi costringe a fermarmi. Chiudo gli occhi. In tutto questo scorgo anche qualcos'altro... Insicurezza.... Sentimenti contrastanti animano il ragazzo che si trova di fronte a me.... Aspetta, ma come faccio a sapere che si tratta di un ragazzo? Riconosco delle emozioni familiari in lui...
    Continuo ad avanzare ed inconsciamente rispondo alla domanda "Io... Io.... Io mi chiamo Satomi..." mentre continuo a camminare. Ora sono a circa un paio di metri da lui. Ma tutto è confuso, non riesco a distinguere bene ciò che mi circonda.... Improvvisamente dietro al ragazzo compare di nuovo... Lei..... Le due ali nere si dispiegano dietro di lui, la sala viene avvolta da un turbinio di piume oscure come le ali da cui provengono. Urlo mentre mi corpo il viso con il braccio destro. In tutta quell'oscurità riesco a distinguere due cose: il ragazzo del sogno e gli occhi rossi della donna angelo.

    Ma cosa mi tratteneva in questa dimensione onirica fra sogno e realtà? Da dove arrivava quella sensazione di smarrimento, di paura e di angoscia? Eppure qualcosa mi costringeva ad andare avanti..... Si, percepivo un'altra emozione.... Sentivo qualcosa..... Rabbia? No... Euforia? Quasi... Era più... Era come se mi stessi immedesimando in un leone, in un animale che sta andando a caccia... L'adrenalina, il pregustare il sangue della futura vittima, l'eccitazione dell'inseguimento... Ma chi è la mia preda? Chi? Dove si trova?
    Mi rialzo in piedi... I miei occhi bruciano.... Che siano diventati rossi come i suoi? Eccolo.... E' lì... Il ragazzo, è lui la mia preda....

    Mi rialzo in piedi ed avanzo verso di lui, spalancando le ali.... Aspetta.... Da quando ho le ali? Piume nere iniziano a danzare intorno a me quando le scuoto. Il ragazzo è mio..... Sangue.

    Spalanco gli occhi traendo un respiro molto profondo, talmente forte che rimbomba nell'intera sala del tempio. Tocco la schiena con le mani.... "Le... Le mie ali... Dove..." cerco di specchiarmi da qualche parte, i miei occhi.... Non bruciano più, ma saranno tornati al loro colore normale?
    La sensazione è sparita.... A quanto pare la fonte delle emozioni e del sogno è momentaneamente sparita.... Mi accorgo di essere a terra, in ginocchio, le mani che mi sorreggono. Cosa ci faccio qui? Perché sono in questo luogo?
    Mi rialzo lentamente, guardandomi attorno. Di fronte a me vedo un ragazzo e mi spavento. "Chi sei!?" Chiedo quasi urlando per la sorpresa. Poi tutto mi torna in mente.... La donna angelo, la caduta... Sento una profonda confusione in lui.... Ma so per certo che il sogno proviene da questo ragazzo. Fin'ora il suo volto è rimasto confuso nell'ombra.... Il sole illuminava solamente parte del tempio e non riesco a scorgere bene il suo viso.... Eppure so di averlo già visto.... "H.... Hairo?"

     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Master
    Posts
    1,267
    Anormalità
    +10

    Status

    Haiiro Kugatsu
    Scheda personaggio

    La ragazza continuò a camminare, barcollante. Haiiro non sapeva se mettersi in guardia o andare a soccorrerla. Forse quella ragazza era stata aggredita al parco e ora si trovava in stato di shock. In quel caso sarebbe stato suo dovere aiutarla. Eppure... eppure le sue gambe non volevano muoversi. L'inquietudine del sogno, l'incertezza del reale, di quella situazione, lo paralizzavano. Le sue gambe erano come inchiodate al suolo. La ragazza avanzava. Dalla bocca, le uscirono suoni incerti, e un nome.
    Satomi, quello era il nome. Satomi, che Haiiro conosceva. Satomi, che poteva sentire le emozioni altrui. Satomi, che aveva custodito in sé una divinità. Satomi, che era stata consumata da quel potere ed era caduta, immobile come un morto. Satomi, che era stata salvata da Akane e ne aveva assorbito parte dell'essere. Akane, che Haiiro odiava.
    Ma quella non era la Satomi che ricordava, come non era Akane. Il suo aspetto era diverso, la conseguenza del salvataggio da parte di Akane.
    Akane... Haiiro ricordò il sogno di prima, quella donna, le ali nere, gli occhi di fuoco e capì la sua identità. Era lei.

    La ragazza urlò e si coprì il volto. Haiiro fece un passo verso di lei, preoccupato, e urlò: «Sato...»
    Ma l'urlo gli morì in gola, mentre un dubbio lo colse, fermandolo. Satomi? O Akane? Chi era lei? Un'amica ritrovata o un'odiata nemica? Akane aveva salvato Satomi... oppure si era impadronita del suo corpo? Haiiro non si fidava di Akane, né delle lacrime che aveva versato in punto di morte per sua figlia. Perché avrebbe dovuto fidarsi del suo ultimo atto di redenzione? E se invece non fosse stato altro che un tentativo di prolungare la propria vita, impossessandosi del corpo di un'altra persona?
    Mentre Haiiro indugiava incerto in quei pensieri, la ragazza che aveva di fronte a sé si rialzò. Vedendone gli occhi, diventati rossi come braci, vedendo le ali, spuntate dalla schiena, nere come il caffè, Haiiro si ritrasse indietro. I suoi peggiori dubbi avevano avuto una conferma.
    «Allora sei tu?»
    La voce di Haiiro era resa gutturale dalla rabbia che sentiva in corpo. Quante volte Akane sarebbe tornata dalla sconfitta? Quante volte ancora li avrebbe presi in giro? Non una in più, promise in cuor suo Haiiro. Era andata troppo oltre stavolta. Haiiro non amava combattere, ma in quel caso sentiva che non si sarebbe tirato indietro.
    Al fianco del ragazzo comparve l'Ombra: le braccia scure della sua copia si distorsero per poi ricostruirsi in una forma diversa: una sinistra lama al posto di un braccio, uno scudo contorno nell'altro. Se Akane era andato da lui pensando che fosse il più semplice da eliminare, beh, avrebbe avuto una brutta sorpresa. Mentre la ragazza camminava verso di lui, Haiiro indietreggiava cauto, tenendo gli occhi fissi su di lei. L'Ombra si mosse per occupare lo spazio vuoto tra Haiiro e la ragazza. Non avrebbe permesso che il suo padrone, il suo sé originale, venisse ferito.

    Ma quando Haiiro stava per chiudere gli occhi ed entrare in un nuovo sogno, protetto dalla sua Ombra, la ragazza si lasciò cadere a terra. Le ali nere che uscivano dalla sua schiena scomparvero e quando lei, sospirando, si toccò la schiena e si guardò attorno, Haiiro si accorse che i suoi occhi non brillavano più rossi come il fuoco.
    Tutti quei segni che poco prima avevano inquietato Haiiro erano svaniti... no, prima di tutto, c'erano mai state o erano state solo un'illusione o... una sua impressione?
    “No, è assurdo. Sono sveglio adesso, non può trattarsi del sogno di poco prima, mi sono svegliato, ne sono fuori... E non mi sembra che Satomi potesse creare illusioni. Devono essere stati reali. Eppure, perché non ho più l'impressione di avere davanti Akane?”
    Con basso lento e cauto, Haiiro si avvicinò alla ragazza. L'Ombra si era fatta da parte, rannicchiandosi nelle ombre della parete del Tempio, contando che la luce soffusa l'avrebbe resa difficile da individuare. Ma era ancora pronta a intervenire, se fosse servito.

    La ragazza si alzò e guardò Haiiro, atterrita. Chiese chi era, lasciando Haiiro confuso. Che fosse Satomi oppure Akane, avrebbe dovuto riconoscerlo in ogni caso. Poteva essere una tattica di Akane per confonderlo? Ma lei sembrava così smarrita... Almeno tanto quanto era lui.
    “Buio.” Gli comunicò attraverso il loro legame l'Ombra.
    “Giusto, forse semplicemente non riesce a vedermi... Ma la mia voce dovrebbe riconoscerla.”
    «Ma come, non ti ricordi di me? Guarda che tra i due, sei tu ad aver cambiato aspetto.»
    Haiiro tentò di sorridere e di parlare in tono gioviale, nonostante la situazione e lo smarrimento rendessero incerti sia il sorriso che le sue parole.
    E fu forse ricompensato, quando la ragazza mormorò il suo nome.

    «Esatto, sono io. Cosa ci fai qui... Satomi? Non sembri stare molto bene...»
    La guardò preoccupato, ma senza fidarsi abbastanza da avvicinarsi troppo. Tutta la situazione era allucinante, ma da quanto poteva capire la ragazza non era in sé. Il problema era... il suo sé, ora, era quello di Akane o di Satomi? Se era quello di Satomi, doveva soccorrerla. Se entrambe le due personalità erano in lei avrebbe dovuto aiutare Satomi a prevalere. Ma se invece la personalità principale era quella di Akane... Haiiro strinse i pugni.

    «Cosa ti è successo, dopo il combattimento con il Demone? Cosa ti è successo... dopo l'intervento di quella donna?»
    E la sua voce ebbe un tremito mentre pronunciava quell'ultima parola. Si ricordò dell'ombra che inghiottiva la ragazza e la trasformava. Si ricordò di ali nere e occhi di braci. Si ricordò. E seppe che il suo quesito ancora non aveva avuto piena risposta.
     
    Top
    .
  5. ‡ Officer Alex ‡
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Finalmente quella forte sensazione di nausea e vertigini è finita. Ora riesco a stare in piedi, ma sento ancora una vaga sensazione di vertigini..... Ora ricordo tutto.... Quella donna..... Il tetto dell'edificio.... Haiiro.... La battaglia....
    Una serie confusa di immagini mi sfilza nella mene e all'improvviso ricordo tutto quanto. Scatto in piedi e mi guardo intorno.... Sono in un tempio e davanti a me..... "Haiiro!!! Ma cosa...... No ok aspetta.... Sei preoccupato per me?" Subito dopo la domanda..... "Io.... Io.... Mi ricordo che stavo vagando.... Non so da quanto tempo.... Ho camminato tanto inseguendo una strana sensazione, la fonte di un grande potere spirituale... Ora mi rendo conto che si trattava di questo luogo... Ne percepisco la forte energia"
    Mentre pronuncio queste parole inizio a camminare per il tempio. Percepisco la confusione di Haiiro in merito a quanto sta succedendo. "Mi sto ricordando di quanto è accaduto quel giorno, sai?" Dico fermandomi e iniziando a fissarlo negli occhi "Poco per volta i ricordi hanno iniziato a sfrecciare nella mia mente..... Ricordo la battaglia, il Demone e.... E ricordo che mi sono mancate le forze..... La forza di Yumil era troppo grande da sostenere per il mio corpo"

    Mi avvicino ad Haiiro e prendo le sue mani fra le mie "Ma so che quella donna, come la chiami tu, è entrata dentro di me. Il suo passato fa parte della mia mente e dei miei ricordi. Non è più un'entità viva e a sé, rimane solo la sua essenza che continua a fluire dentro di me e a darmi nuova energia..... Non mi stupirebbe se...."
    Trattengo il fiato in modo deciso, mentre vedo il mio riflesso da un vetro nella stanza "Io.... Sono.... Cambiata!"

    A questo punto c'era un'unica spiegazione possibile... "Credo di aver vagato dal mio risveglio fino ad ora..... L'essenza di quella donna deve avermi scombussolata parecchio..... Io.... è tutto così confuso, Haiiro..." Lascio andare le sue mani e mi allontano di qualche passo. Sono stata riportata in vita e salvata.... Ma come? Il buio.... Dopo di che un sorta di vortice, oscuro..... Oscurità totale che poco a poco inizia a muoversi ed a tingersi di rosso. Il mio sangue ribolle, il corpo brucia e la testa mi fa male. Dopo di che qualcosa invade il mio corpo.... Come una flusso di energia infinito che continua ad entrare. Ancora e ancora.
    Mi accorgo di aver chiuso gli occhi... Dunque è così che Akane è entrata nel mio corpo? Ecco il suo vero nome, ora lo ricordo.... Ricordo tutto quanto....
    Riapro gli occhi, ma per un attimo tutto si è tinto di rosso.... Lo stesso colore del vortice che mi ha invaso e ridato la vita.

    "Dunque tu.... Sei Haiiro vero? Non sei un sogno o un'allucinazione?" Chiedo, ormai sicura di essere tornata alla realtà. Scuoto la testa violentemente, scacciando via le emozioni negative e quelle di Haiiro. A quanto pare il controllo che ho sul mio potere si è rafforzato.

    "Ora ricordo.... Quella donna non è scomparsa, ma è qui, dentro di me"
    Dico poggiando una mano sul cuore "La sua essenza continua a vivere nel mio corpo...... E mi sono accorta che il controllo sulla mia empatia è aumentata di parecchio.... Però io penso che stia cercando qualcosa ancora..... O meglio.... Qualcuno..." Dico lentamente, cercando ancora di riprendermi... "Ho paura che stia cercando te Haiiro...."
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Master
    Posts
    1,267
    Anormalità
    +10

    Status

    Haiiro Kugatsu
    Scheda personaggio

    Satomi sembrò riprendersi: riconobbe Haiiro e riuscì ad alzarsi in piedi, chiedendo al ragazzo se era preoccupato per lei.
    «Preoccupato? Sì che lo sono. Come faccio a non preoccuparmi se ti ritrovo in simili condizioni? Voglio dire, sembri più frastornata di me e, fidati, ce ne vuole.»
    Tentava di mantenere, per quanto poteva, un tono leggero e scherzoso. La situazione gli appariva grave, quindi almeno con le parole voleva sminuirla e sdrammatizzare.

    Satomi fece qualche passo, spiegando la sua situazione. Aveva vagato a lungo, senza memoria, fino ad attivare al Tempio, spinto dalla sua energia spirituale. Haiiro sorrise: fino a qualche tempo prima avrebbe preso l'idea di energia spirituale connessa a un tempio con perplessità e l'avrebbe ritenuto possibile solo se collegata a un'anormalità. Ma di recente si era accorto di come le anormalità non fossero tutto.
    Ma quando Satomi gli prese le mani e gli disse come Akane fosse entrata in lei, il ragazzo si irrigidì istintivamente. Solo in quel momento la ragazza si rese conto del suo cambiamento a livello estetico.
    «Già, anche a me ha preso un colpo quando ti ho visto.»
    Di nuovo tentava di mascherare la portata del cambiamento con una battuta. Ma Satomi si sentiva ancora confusa, per un attimo sembrò assentarsi dal mondo, con gli occhi chiusi. Haiiro avrebbe voluto rincuorarla in qualche modo, dirle qualcosa per farla stare meglio, ma... non gli veniva nessuna parola. Vedeva quanto Satomi soffrisse per la sua situazione, ma non sapeva come aiutarla. Di più, qualcosa in lui si ritraeva di fronte all'idea di soccorrerla. Diffidenza, timore, forse anche repulsione. E anche se sapeva che provare quelle emozioni verso Satomi era ingiusto, adesso che Akane in qualche modo era penetrata in lei non riusciva a evitarle. Il sorriso di Haiiro, quando gli chiese se fosse davvero lui e non un'illusione, era amaro.
    «Credimi, me lo domando spesso anch'io... Se quello che ho di fronte sia realtà o sogno... Ma sì, sono davvero io e, a quanto pare, non stiamo sognando.»

    Il controllo di Satomi sulle emozioni era migliorato e lei stessa sembrava lentamente recuperare il controllo di sé e della situazione. Questo era buono, ma quello che le disse dopo, la notizia che Akane ancora agisse in lei, perseguendo un obiettivo, un obiettivo... che era lui stesso.
    Haiiro fu attraversato da un brivido sentendo Satomi pronunciare le ultime parole. Turbamento, rabbia, paura, queste emozioni scorsero in lui nello stesso istante.
    Akane: l'odiava, riconosceva la sua forza, non voleva perdonarla, ne era spaventato, voleva ucciderla, avrebbe voluto non incontrarla mai più. Ma sembrava che non fosse questo il caso.
    “Non... solo.”
    Lui non era da solo: questo era il pensiero che l'Ombra, ancora rannicchiata nell'oscurità del tempio, gli trasmise per infondergli coraggio. Vero, lui aveva Shero a suo fianco. Erano in due, anche se l'altro era la sua ombra, una specie di se stesso. Lui e l'Ombra: una sola persona, ma due corpi. Di fronte a loro avevano Satomi, ora fusa con Akane: due persone in un solo corpo. Il loro reciproco fronteggiarsi era simmetrico e opposto, come uno specchio in cui gli estremi opposti sono invertiti. Haiiro riusciva a vedere una certa ironia in questo. E fu anche questo a dargli la determinazione per compiere il prossimo basso.

    Fingendo un coraggio che non aveva – ma dare forma di realtà a ciò che era finzione, non era la base del suo potere? – sorrise spavaldo, col labbro inferiore che gli tremava.
    «Mi vuole incontrare? Ottimo: sono proprio qui, di fronte a a lei.»
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Plus
    Posts
    126
    Anormalità
    +7
    Location
    Dal luogo in cui si fondono perfettamente Luce ed Oscurità

    Status
    CITAZIONE
    Stanno succedendo troppe cose, ma sento che anche Haiiro ora è cambiato. Lo sento più forte, sento che non è solo una questione di fiducia nelle sue capacità... E' un tipo di calma che deriva dall'avere la sicurezza di un aiuto da parte di qualcuno. Ma chi? Non avverto nessuna presenza...
    In ogni caso non è questo l'importante.... Sembra determinato ad affrontare Akane.... Solo che...
    "Io... Apprezzo la tua risolutezza Haiiro, davvero! Ti sento molto più forte rispetto al nostro ultimo incontro.... Il problema principale è che questa è una mia interpretazione.... Non so perché ma io non posso sentire Akane dentro di me.... E' come se fossimo completamente fuse l'una con l'altra.... Il mio sangue è il suo sangue, la mia anima la sua anima ed il mio corpo il suo corpo, così come la mente. Non ho davvero idea di come sono arrivata qui o di come lei possa raggiungerti.... L'unica cosa che mi viene in mente è che abbia ancora un controllo remoto sulla mia mente e sui miei poteri, potendo in qualche modo influenzarli entrambi."

    Mentre concludo questo discorso inizio a sentire nuove emozioni, nuovi sentimenti e l'energia fluire fuori dal tempio. In qualche modo il mio potere si sta sbloccando ed inizio a sentirlo di nuovo, in tutta la sua potenza. Anche lo stato di confusione in cui ero fino a poco fa sta sparendo, poco per volta inizio a riprendere il controllo.

    Socchiudo un attimo gli occhi e respiro profondamente.

    "Sento le mie forze tornare ed i miei poteri con loro! Lo stato di confusione in cui ero fino a poco prima di incontrarti è sparito.... Come se il peso che sentivo gravare su di me stia sparendo rapidamente..."
    Inizio a camminare per il salone. Non barcollo più, posso muovermi liberamente. Amore, odio, paura, allegria, stanchezza. Sento tutto, in lontananza. Ma questo potere ora non mi può sopraffare, posso resistere e riesco a controllarlo. Non mi spaventa più. Ma allora quel sogno?

    "Secondo me ci stiamo perdendo qualcosa..... Se Lady Akane volesse davvero ucciderti non mollerebbe la presa su di me tanto facilmente, giusto? Continuerebbe ad utilizzare la forza che le rimane per controllarmi ed arrivare a te..... Eppure mi sfugge qualcosa.... Non mi spiego quelle visioni, ma da quando si sono concluse ho iniziato a riacquistare il controllo su di me e sui miei poteri.... Magari era solo una fase di "assestamento" prima di ritornare normale... Dopotutto il potere di Akane era molto grande, potrebbe aver interferito con i miei"
    Questa è l'unica spiegazione che riesco a darmi. Anche se ho ancora davanti agli occhi la figura dell'angelo nero. Eppure sento che mi sta sfuggendo qualcosa in tutto questo.
    Questa è davvero la realtà? Perché non riesco a togliermi di dosso questa strana sensazione? Non la collego a nessun essere vivente.... Né ad Haiiro, né ad Akane, né tanto meno a me stessa... E' come rendersi conto di essere manipolati da qualcuno, quasi come se fossi una marionetta i cui fili poco per volta vengono tirati e spostati contro la mia volontà.

    "Qualcosa mi dice che non siamo soli, Haiiro..."
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Master
    Posts
    1,267
    Anormalità
    +10

    Status

    Haiiro Kugatsu
    Scheda personaggio

    Fuse. Satomi e Akane. Senza soluzione di continuità. Eppure Akane aveva dato un'intenzione a Satomi, quella di trovare Haiiro. Cosa significava? Haiiro non ne aveva la minima idea. Si passò la mano sui capelli, confuso.
    «Non capisco Satomi. Dici che siete fuse del tutto, eppure hai sentito il suo desiderio di arrivare da me e che ha un qualche controllo su di te. Che significa?»
    Haiiro era confuso e anche Satomi sembrava aver difficoltà a capire la situazione, ma il suo stato di delirio era superato e ora diceva di star meglio, tanto da mettersi a camminare senza problemi.
    “Beh, questo è positivo, ma la situazione mi sembra tutto tranne che risolta...”
    «Quindi ti senti più leggera e meno confusa adesso... più o meno le sensazioni che provo io quando bevo un caffè. Quindi posso... qual era la parola? Ah, “empatizzare“ con la tua situazione.»
    Sorrise: aveva fatto una battuta pur senza averne intenzione.

    Poi Satomi espose i suoi dubbi riguardo alla sua sensazione di stanchezza e confusione, chiedendosi se fosse dovuto ad Akane.
    “Akane... sempre su di lei si casca...”
    «Mah, possono esserci diverse spiegazioni. Akane era forte, davvero forte, ma ha combattuto contro il demone col solo aiuto di Tatsuya, non sarebbe strano se avesse perso le forze a tal punto da non riuscire a controllarti. Oppure per salvarsi non aveva altro modo che fondersi con te e rinunciare a gran parte dei suoi poteri. Davvero, non ne ho idea, ma mi sembrano ipotesi plausibili.
    Per le visioni che dici di avere saranno state, come dici te, provocate dai nuovi poteri di Akane...»

    Si fermò in mezzo al discorso. Visioni. Anche lui ne aveva avute. Un sogno, mentre si esercitava nelle incursioni oniriche. Non è mai solo un sogno per Haiiro, ma se in quel caso ci fosse stato qualcosa di più? In fondo quella di base era una tecnica sciamanica, chissà che effetti poteva provocare. E se fosse stato qualcosa come una premonizione?
    Si impose la calma. Non c'era bisogno di essere precipitosi. Meglio chiedere.
    «Per visioni intendi... una ragazza i cui occhi si tingono di rosso e da cui spuntano ali nere? E una caduta, una caduta che non sembra aver mai fine?
    Perché è quello che ho visto prima che tu arrivassi... con la tua empatia potresti aver forse attinto al mio sogno?»

    Alzò lo sguardo, lontano, verso il sole calante. Le successive parole le mormorò come se fosse da solo.
    «Certo che è strano... In quel sogno continuavo a chiedermi chi fosse quella persona, anzi, glielo chiedevo a lei... ma non avevo risposta... e poi sei arrivata tu. Una ragazza dalle ali nere... potrebbe essere Akane oppure... tu?»

    Era strano. Haiiro si sentiva confuso, perplesso. Chiese, attraverso il legame che li univa, conferma all'Ombra che fosse sveglio. Da Shero arrivò in risposta un'ondata di divertimento. Come a dire “se anche ti dicessi che siamo svegli, come faresti a dire che non te l'ho detto all'interno di un sogno?”. Vero, non ci poteva far nulla. E allora meglio pensare a quella come alla realtà.
    Era ancora in quello stato d'animo, quando Satomi disse che non erano soli. La prima, istintiva, reazione di Haiiro fu di aprire bocca per dire che probabilmente stava sentendo Shero, la sua ombra resa concreta. Ma si fermò, con la bocca già spalancata. Era la cosa più saggia rivelare la sua presenza? Al momento Satomi non poteva vederlo, nascosto nell'oscurità com'era, e fino allora la sua empatia non era stato in grado di coglierlo. Se Akane aveva ancora un controllo sulla ragazza, tenere in serbo un asso nella manica era tutto tranne che stupido. Certo, celare qualcosa a una persona in cui erano fuse una ragazza con poteri empatici e una donna maestri di inganni e sotterfugi non sarebbe stata impresa facile. Ma meglio provare, tanto al momento doveva solo limitarsi a fingere ignoranza.

    «Cosa intendi per non siamo soli? È la tua empatia a dirtelo? E sei sicura che non sia uno degli addetti al tempio?»
    Ancora nascosto nel buio, Shero osservava i dintorni bui con i suoi occhi vacui.
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Plus
    Posts
    126
    Anormalità
    +7
    Location
    Dal luogo in cui si fondono perfettamente Luce ed Oscurità

    Status
    CITAZIONE
    Rido alla battuta di Haiiro. Anche lui sorride, brevemente. La sua preoccupazione per Akane, per ciò che sta accadendo, però, non spariscono. Riesco a percepirle perfettamente. E sento che si sta preoccupando anche per quello che gli ho appena detto.
    A quanto pare anche lui ha fatto lo stesso sogno che ho fatto io prima. Anche se "prima" ha un significato piuttosto vago, non riesco a ricordare quanto tempo è passato dall'ultima volta che ci siamo visti e quando effettivamente ho fatto quel sogno. Com'è possibile che io non ricordi quasi nulla?

    "Effettivamente si, ho fatto anche io lo stesso sogno. Continuavo a cadere, ma prima mi ritrovavo faccia a faccia con quella donna. I suoi occhi rossi e le sue..... Ali! Completamente nere.... A meno che...."
    Aspetta.... Io ho un potere simile..... Ricordo che grazie alla dea Yumil potevo utilizzare le sue ali bianche..... E se le avessi ancora ma non fossero più bianche?

    "Haiiro devo dirti una cosa.... Quando la dea Yumil era dentro di me potevo usare le sue ali. Non ho potuto usarle l'ultima volta che ci siamo incontrati perché le circostanze non ne hanno richiesto l'uso.... Ma non so se ho conservato quest'abilità. Tutti i poteri che avevo si sono evoluti: i miei campi di forza hanno cambiato colore e sono diventati più resistenti, la mia empatia è migliorata. Anche questo potere potrebbe essere cambiato. Sappiamo entrambi, però, che i colori che distinguevano Akane erano proprio il rosso ed il nero. Se i campi di forza sono diventati rossi.... Allora le ali potrebbero essere....."
    Non nascondo una certa preoccupazione. Possibile che fossi davvero io quella del sogno? Ma come si spiegano gli occhi rossi?

    L'unico modo per scoprirlo è attivare quel potere. Chiedo ad Haiiro di fare un passo indietro. Sento una strana energia che mi pervade, una sensazione nuova che non ho mai provato prima. Sulla mia schiena, poco sotto le spalle, compaiono le mia li. Un turbinio di piume si diffonde nel tempio, intorno a me. Le allargo in tutta la loro grandezza, sollevando una leggera brezza. Fin'ora ho tenuto gli occhi chiusi. Li riapro. Per terra vedo le piume e..... Sono nere. Nere come le mie ali.

    "Io.... Non so che dire.... Non sono io Akane, è impossibile! L'avrei percepita in qualche modo! Eppure ora sento qualcos'altro... Queste ali... La sensazione di prima, il non essere soli...." Subito dopo, un dolore lancinante alla testa mi costringe ad inginocchiarmi. Tengo la testa fra le mani, chiudendo gli occhi. Cosa diavolo sta succedendo? Sento come se qualcosa si stesse staccando dal mio corpo.

    Dopo qualche secondo il dolore svanisce. Rimango ferma dove sono, sento come se avessi qualcosa addosso. Fisso il mio gomito. Un filo sottile, trasparente, che parte dal mio corpo ed esce dal tempio. Osservo bene e ne vedo altri. Cosa sono?
    Scuoto le ali, a quanto pare non sono state influenzate da questi fili, perché non ne vedo nessuno. Cosa potrebbe significare?
    "Haiiro.... Li.... Li vedi anche tu questi??"
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Master
    Posts
    1,267
    Anormalità
    +10

    Status

    Haiiro Kugatsu
    Scheda personaggio

    Quindi la visione che avevano avuto era la stessa... Satomi spiegò che le ali nere potevano appartenere a lei, adesso che si era fusa con Akane e ne diede una dimostrazione, facendole uscire dalla sua schiena. Ali nere, un'altra volta: Haiiro le aveva già viste, in sogno e poi subito dopo, quando Satomi era arrivata ancora confusa. Probabilmente lei non si era reso conto di averle già dispiegate. Perché era ancora confusa oppure perché la prima volta non era stata la sua volontà ad attivarle? Per il momento Haiiro preferì non indagare. Quelle ali nere lo inquietavano, non poteva negarlo, ma Satomi indicò anche un altro aspetto che prima non era apparso.

    «Haiiro.... Li.... Li vedi anche tu questi??»
    All'inizio no, non li vide. Ma avvicinandosi e osservando meglio riuscì a intravvederli: dei fili che, come quelli di una marionetta, si annidavano dal suo corpo fino a... dove? Haiiro non riusciva a vedere.
    “Shero, tu li vedi?”
    “No.”
    Fu la secca risposta. Aveva senso: l'Ombra era troppo distante rispetto a Satomi per osservargli.
    «Sì li vedo. Partono da te e ti... coprono tutta. È come se... se fossi un pupazzo che viene controllato... ma aspetta, i fili non prendono le tue ali!»
    Quello che significava? I fili facevano pensare che fosse controllata da qualcuno. La prima ipotesi era Akane... ma Akane era dentro Satomi, che bisogno aveva di fili per controllarla? Sarebbe stato più logico se avesse preso il suo controllo dall'interno. Certo, con quella donna non si poteva mai essere sicuri...
    Riguardo alle ali nere non assoggettate dai fili, poteva dipendere dal fatto che fossero appena spuntate... oppure c'era una spiegazione più complessa? Non avevano abbastanza dati su cui confrontarsi. Quindi dovevano scoprire di più.
    «Satomi, io provo a toccare questi fili.»
    Avrebbe preferito tagliarli, ma non aveva nulla con sé di adatto e intanto avrebbe potuto verificare qualcosa su quei fili. Se, ad esempio, erano reali o solo un'illusione.
    Haiiro allungò la sua mano e con le due dita, pollice e indice, fece per afferrare uno dei fili che legavano Satomi.
    Aveva anche pronta una contromossa nel caso in cui quel contatto si fosse rivelato pericoloso, anche se non poteva essere sicuro che avrebbe funzionato.
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Plus
    Posts
    126
    Anormalità
    +7
    Location
    Dal luogo in cui si fondono perfettamente Luce ed Oscurità

    Status
    CITAZIONE
    Dei fili che partono da diverse parti del mio corpo. Che prima erano invisibili. Stessi fili che sono comparsi non appena ho evocato le ali, che sono diventate nere. Non appena ho fatto ricorso a questa parte del mio potere ho iniziato a pensare più lucidamente. Mi sento molto meglio e posso utilizzare le mie piene capacità di ragionamento e concentrazione. Non solamente i miei poteri sono aumentati e migliorati, ma anche le mie capacità di analisi, osservazione e deduzione. Quella Akane era davvero un mostro di potenza. Ogni sua capacità superava i limiti dell'umano.
    Le ali non sono ricoperte da questi fili, il mio corpo si. Non appena ho attivato il potere più strettamente collegato con la parte di Akane che ora risiede in me mi sono ripresa (quasi istantaneamente). Inoltre, anche se solo con il riflesso della luce, ora è possibile vederli. La mia empatia sembra essere di nuovo sotto controllo.
    Haiiro vuole provare a toccare i fili. Per il momento io rimango immobile, ma mentre lui si avvicina espando l'area d'effetto della mia empatia, concentrandomi su tutta la zona circostante. Se davvero sono ciò che penso, allora chi muove questi fili non può essere molto distante. E se ci sarà una qualche variazione in un qualche essere umano lo percepirò immediatamente.
    "Va bene Haiiro, ma sta attento.... Secondo me sono piuttosto pericolosi, anche se non sembra.... In ogni caso cercherò di aiutarti se qualcosa andasse storto".
    Con due dita della mano, rispettivamente pollice e indice, Haiiro tocca uno dei fili che sembrano essere attaccati quasi ad ogni parte del mio corpo. Non sta accadendo nulla, strano.
    Un istante dopo, quasi a voler smentire il mio precedente pensiero, il filo toccato da Haiiro si stacca dal mio corpo, come se si fosse spezzato.
    Ma nemmeno un secondo dopo, dallo stesso filo ne partono una serie di altri. In pochi istanti si attaccano su ogni parte del corpo di Haiiro. Cerco di strapparli, ma più li stacco più se ne creano ed in poco tempo altri si attaccano anche al mio corpo.
    "Ho un'idea!!!!"
    Creo un campo di forza, intorno a me ed Haiiro. La sua creazione recide tutti i fili, impedendo loro di ritornare addosso a noi. All'interno di questa cupola siamo al sicuro, a meno che il possessore di questi fili non sia in grado di farli sbucare dal terreno.
    Un momento. Ora sono del tutto lucida. Posso pensare ed agire razionalmente.
    Mi alzo in piedi, spalancando le ali.
    "Il campo di forza ha reciso i fili ed ora non posso ritornare sui nostri corpi proprio perché il muro di energia si frappone fra loro e noi due. Non so se chi li sta usando abbia il potere di farli emergere dal terreno, ma so per certo che finché avrò attive le ali non potrà mai controllarmi al 100%. Penso proprio che per questo dobbiamo ringraziare Akane. A quanto pare il suo potere non può essere soggiogato da questi fili" Inizio a spiegare, per poi proseguire dicendo "Ora posso ragionare più lucidamente. Da quando ho attinto al potere di Akane ed ho attivato le ali nere, il controllo che questa persona aveva su di me si è via via indebolito, permettendomi di recuperare la lucidità. Ora posso dirlo con certezza, lo stato di allucinazione e sogno in cui mi trovavo prima era causato da qualcuno. Questi fili, poi, ne sono la conferma."
    Mentre parlo sento qualcosa. Rapido. Quasi impercettibile. Un cambiamento di emozioni in qualcuno che si trova a parecchi metri di distanza, più di un isolato lontano dal tempio più o meno. Non saprei dire la distanza precisa. Rabbia. Una forte collera, che si è spenta immediatamente.
    "Credo di aver localizzato il nostro "amichetto"..... E'piuttosto lontano da qui..... Però non sono completamente certa che sia lui, ciò che ho sentito potrebbe essere una semplice coincidenza. Oltretutto non è sicuro uscire dal mio scudo. Almeno non subito. Potrebbero esserci ancora i fili ad aspettarci"

    Accidenti, non so che fare. Quei fili sono potenzialmente pericolosi, soprattutto perché si moltiplicano ad una velocità impressionante. Una parte dei miei poteri sembra proteggermi, ma se chi li ha evocati può controllarmi così facilmente, potrebbe aver già trovato una soluzione a questo inconveniente. Inoltre non so che effetto potrebbero avere su Haiiro, meglio procedere con cautela per ora.
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Master
    Posts
    1,267
    Anormalità
    +10

    Status

    Haiiro Kugatsu
    Scheda personaggio

    Satomi l'avvertì che i fili potevano essere pericolosi... ma fin là c'era arrivato da solo. Solo... quanto e in che modo? Era quello che voleva scoprire, anche assumendosi un rischio.
    Quando, toccando il filo, non successe nulla, Haiiro si sentì tra il rassicurato e il deluso, ma si accorse presto del suo errore. L'attimo successivo infatti il filo si stacco da Satomi e poco dopo, altri fili si originarono da esso e si attaccarono al ragazzo.
    “Quello che temevo...” Satomi cercò di staccare i fili, anche Haiiro provò a toglierne qualcuno, ma con ben poca lena. Anche perché aveva un modo per liberarsene: utilizzare lo Shadow Change e cambiare di posto tra lui e l'Ombra. In quel modo i fili avrebbero dovuto trovarsi attaccati all'Ombra, che Haiiro avrebbe potuto semplicemente congedare. Se non lo fece subito, fu per due motivi: primo, era ancora restio a rivelare il suo “asso nella manica”, Shero. Secondo, voleva scoprire, sulla sua pelle, se quei fili influivano anche nel carattere della persona. Ma non ce ne fu bisogno.
    Satomi adoperò un campo di forza per isolarli dai fili. Questo non solo mozzò tutti i fili, ma liberò Satomi dalla loro influenza. Quindi non solo influivano sulla persona in senso mentale, ma erano loro la causa della confusione della ragazza. E ora ne era libero. Grazie al potere di Akane. Un'altra volta.
    «Capisco, quindi sono i fili e la persona che li manovra la causa della tua confusione... e del nostro incontro?»
    Se fosse così, cosa voleva quella persona da loro? Manovrarli, certo, ma a che scopo e perché proprio loro. Empatia e concretizzazione dei sogni... già forse poteva immaginare un motivo. Però grazie – odiava doverlo anche solo pensare – ad Akane si erano liberati. Inoltre Satomi aveva localizzato il potenziale colpevole.

    «Lontano... quanto? Perché forse posso fare qualcosa, ma dipende dalla distanza a cui si trova.»
    Ma prima di proseguire doveva dare delle breve spiegazioni.
    «Se questa persona ti ha portato qua, forse voleva usarti per controllare anche me. E forse sa del mio potere. Ma... solo del primo.
    Io infatti ho acquisito una seconda anormalità, che mi permette di evocare la mia ombra resa solida. In realtà, l'Ombra è presente da quanto sei comparsa, ma è nascosta nell'oscurità e sembra che la tua empatia non la possa percepire, forse perché non è una persona. La distanza massima tra lei e me è al momento di 100 metri. Se è entro questa distanza, posso provare a mandarla contro questa persona: ormai si è fatto buio, sarà difficile individuarla soprattutto se ignora la sua esistenza. E poi anche se l'Ombra venisse catturata dai fili, posso sempre annullarne l'evocazione. Basta che tu mi indichi la sua posizione e io la trasmetterò a Shero... all'Ombra.»

    Non si scusò perché non aveva detto a Satomi di Shero. Sì, sentiva un certo senso di colpa per quello, ma le ragioni date dalla prudenza erano più che sufficienti a farlo ritenere di essere nel giusto.
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Plus
    Posts
    126
    Anormalità
    +7
    Location
    Dal luogo in cui si fondono perfettamente Luce ed Oscurità

    Status
    CITAZIONE
    Dunque Haiiro ha ottenuto un nuovo potere. Devo ammetterlo, il tenermelo nascosto è stata un'ottima mossa. In questo modo ha impedito che la persona che ci sta dando la caccia potesse vederlo e trovare un modo per contrastarlo!
    "Posso sentire la tua preoccupazione, ma non è necessaria! Il tenere nascosto il tuo nuovo potere è stata una mossa geniale! Ora abbiamo l'effetto sorpresa!"
    Tuttavia non ero bene a conoscenza della posizione del nostro nemico. Era sicuramente nel raggio d'azione richiesto da Haiiro, non superava di certo i 100 metri.

    "Credo proprio che sia nel raggio d'azione richiesto dal tuo potere, anche se non ho capito esattamente dove si trova! Sto cercando di sondare la zona con la mia empatia, ma non riesco a trovarlo.... L'ho percepito per un attimo, si è arrabbiato perché abbiamo scoperto il suo potere e lo abbiamo neutralizzato....."

    Accidenti. Solo una piccola emozione.... Forza, arrabbiati... Dai!!
    Niente da fare. Com'è possibile che sia così bravo a mimetizzarsi nella folla e a non far emergere nemmeno un minimo cambiamento d'umore? Il suo maledetto piano è fallito!!

    "Dunque, l'ultima volta che l'ho percepito era nell'edificio che si trova appena fuori dal parco! Dopo essere uscito dal tempio, il tuo amico d'ombra deve andare sempre dritto e girare a destra appena uscito dal parco. Può arrampicarsi? Perché il tizio che cerchiamo era sul tetto dell'edificio esattamente di fronte all'uscita del parco!"

    Continuo a sondare la zona, ma non posso mollare il campo di forze... Se lo faccio i suoi fili potrebbero colpirci nuovamente e saremmo sotto il suo controllo. Non posso permetterlo...
    "Non credo che il tipo che ci da la caccia sia uno sprovveduto, dobbiamo fare il più in fretta possibile... Credo abbia già capito che sto bloccando i suoi poteri con il mio scudo... Non mollerà la presa tanto facilmente, potrebbe trovare un modo per controllarmi (e controllare te) abbastanza in fretta.... Quanto è veloce la tua ombra?"

    Proprio mentre parlo succede qualcosa di inquietante. Nello scudo che ho creato si formano un paio di crepe. E poi altre due. E un'altra. Si sta crepando rapidamente, su quasi tutta la superficie. Come diavolo è possibile? Sta sgretolando il mio scudo a distanza?

    "H... Haiiro.... Dobbiamo sbrigarci!! "
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Master
    Posts
    1,267
    Anormalità
    +10

    Status

    Haiiro Kugatsu
    Scheda personaggio

    Bene, secondo Sasori il loro bersaglio era entro i cento metri. Il problema era che non sapeva individuarlo. Senza sapere dove fosse, Shero poteva fare ben poco.
    «Cerca di sforzarti Satomi, a Shero serve la sua posizione per poter far qualcosa.»
    Ma il massimo che Satomi poté dire fu la sua ultima posizione. Il tetto di un edificio, appena fuori dal parco. Dovevano sperare che non si fosse spostato.
    «Sì, può arrampicarsi se serve... a suo modo.»
    Quando disse quelle parole, l'Ombra non era già più lì: appena aveva sentito le indicazioni di Satomi era partita. Uscita dal tempio, l'Ombra aveva aumentato le dimensioni dei suoi piedi e allungato le gambe, per poi compiere un balzo.
    Quasi senza peso, silenziosa nel suo muoversi e difficile da scorgere nel buio crepuscolare ormai trasformatosi in sera, procedeva con un andatura che non era corsa, ma una sequela di lunghi balzi, attraversò tutto il parco. Detto tutto ciò, l'Ombra non era così veloce. Le sue caratteristiche fisiche erano quelle di Haiiro, la forza persino minore, e l'unico suo pregio, l'instancabilità, dava di più in lunghi percorsi che nei cento metri.
    «Veloce... la velocità non è il suo punto di forza, diciamo. Ma sta facendo del suo meglio ed è già fuori dal parco.»
    Mentre pronunciava quelle parole, si formarono le prime crepe. Shero era di fronte al palazzo indicato da Satomi.
    “Qua non si mette bene... cosa posso fare? Il mio Dream Teller... no, non servirebbe nulla contro un simile attacco, neanche capisco cos'è... Se almeno Shero lo vedesse forse potrei attaccarlo con le mie illusioni, ma...”
    Shero stava salendo l'edificio: allungava le sue braccia per raggiungere l'appiglio successivo, che fosse un cornicione o una finestra, poi le accorciava per tirarsi su. Allungava e accorciava, allungava e accorciava: in questo modo era più veloce di uno scalatore professionista. E se non c'era un appiglio bastava trasmutare le sue dita in artigli per crearne uno sul muro.
    «Veloce Shero...»
    Mormorò Haiiro, mentre Satomi lo avvertiva che non avevano più tempo, lo scudo interamente crepato.
    E Shero era ormai lì: la sua mano toccava il tetto dell'edificio e con un ultimo accorciamento anche lui lo raggiunse. Una sua mano ancora nella forma di artiglio, l'altra già mutata in una lama, Shero strinse gli occhi in due strette fessure per individuare il loro nemico, pronto a colpirlo di sorpresa senza emettere suoni se l'altro non si fosse accorto di lui, oppure a farsi avanti con un urlo inarticolato se fosse già stato individuato, per distogliere l'attenzione da Satomi e Haiiro.
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Plus
    Posts
    126
    Anormalità
    +7
    Location
    Dal luogo in cui si fondono perfettamente Luce ed Oscurità

    Status
    CITAZIONE

    e0bceef691ad51102eb88c71dc76fd6f



    Il ragazzo era seduto sul bordo del tetto, le gambe che penzolavano nel vuoto mentre cercava di riattivare il suo potere. Quella ragazza e quel ragazzo assieme potevano dargli davvero molto filo da torcere. E dire che era quasi riuscito nel suo piano. Cosa mai poteva essere andato storto? Per un attimo aveva percepito un'interruzione del suo potere, qualcosa che gli aveva impedito di prendere il controllo totale della giovane. Eppure aveva passato diversi giorni a studiarla, osservarla e capirne i poteri. Prima di allora non si era mai, mai sbagliato, su nessuno. Cosa poteva essere, dunque? Un potere latente? Un'abilità difensiva?
    Ci mancava solo il dannato scudo ora! Ma tra un paio di secondi cederà e......
    Un cedimento nel suo campo cinetico.... Qualcuno sul tetto!
    Il ragazzo si volta, i suoi capelli neri, mediamente lunghi e portati sul lato sinistro svolazzano leggermente. Aveva fatto bene a distribuire il suo potere anche su tutto il tetto per evitare attacchi a sorpresa... Ma cosa diavolo è quell'affare? Sembra..... Si esatto, sembra un'ombra.
    Scatta in piedi, spostandosi dal bordo del tetto (per evitare di cadere di sotto durante uno scontro).
    Accidenti, di chi poteva essere quel potere? Di sicuro non della ragazza..... Il potere che aveva interrotto il suo era molto più oscuro, profondo e radicato dentro di lei.
    L'ombra emette un urlo strano, ha una mano a forma di lama.
    Quello che la sfortunata creatura non sa, è che non appena ha messo piede sul tetto dell'edificio si è praticamente immersa nel potere del suo avversario. I fili invisibili sparsi per la zona, ormai, ricoprono interamente il suo corpo.
    Il ragazzo la guarda muoversi verso di lui, mentre elabora le informazioni sul suo potere. Entità non viva, ombra, collegata al potere di qualcuno altro. Non c'è tempo per risalire al proprietario, sicuramente è uno dei due ragazzi all'interno del tempio.
    Quando la lama dell'ombra è a pochi centimetri da lui, para il colpo con il braccio sinistro. Metallo. "Esatto creaturina, le mie braccia non sono umane, mi spiace!"
    Nel frattempo ormai il potere del giovane, che pare essere un cyborg, si è ormai attivato. L'ombra è ormai immobile "Non so se puoi capirmi o se il tuo controllore può ascoltare quello che dico. Vedi, mi ero messo al sicuro qua sopra, non appena hai messo piede sul tetto sei entrata interamente in un campo cinetico che ricopriva l'intera area ed i miei fili ti si sono avviluppati addosso. Se ci fai bene bene caso, guardando fisso i contro luce dovresti riuscire a vederli bene. Il mio potere è molto particolare! Richiede un po'di tempo per essere attivato, ma una volta soddisfatta qualche condizione, posso prendere il controllo del potere della persona (o delle persone) che è il mio bersaglio"
    Sta spiegando il suo potere all'ombra, forse in modo un po'azzardato. Dopotutto sa che il controllore può ascoltare in qualche modo. Mentre parla riesce a risalire al possessore e controllore di quello strano essere. "Oh, ma guarda, il tuo potere proviene dal ragazzo del tempio! Chissà se sentirà dolore mentre elimino te!"

    E mentre pronuncia l'ultima frase ordina all'ombra di trafiggersi con la lama che aveva al posto della mano ripetutamente. Una volta fatto questo attiva il suo potere per distruggerlo definitivamente.
    Un attimo dopo cade in ginocchia, si appoggia sulle mani. Il suo respiro è affannato. "M.... Maledizione.... Non ora.... Ho abusato troppo.... Del mio.... Potere.... "
    Lentamente e con fatica si rimette in piedi. I fili spariscono e ritornano a lui. L'ombra si è ormai dissolta.

    CITAZIONE
    I fili spariscono. Giusto in tempo, il campo di forze si è distrutto del tutto! Chissà cos'ha scoperto l'ombra di Haiiro!
    "Haiiro la tua ombra è riuscita a....."
    Stanchezza. Un dolore che pervade l'intero corpo, soprattutto le braccia..... Insopportabile. E' quasi come se il mio cuore si sia fermato per un paio di secondi e non riuscissi più a respirare. Poco per volta la sensazione di dolore svanisce, ma la stanchezza rimane.
    Chiudo gli occhi. Si, queste sensazioni sono esattamente nella zona in cui avevo percepito il nostro inseguitore.
    "Accidenti..... Non posso percepire le emozioni della tua ombra, a quanto so.... Ma credo abbia fatto qualcosa! Il nostro inseguitore sembra esausto, anche se ora..... Si è allontanato, non riesco più a percepirlo bene, credo sia finito.... Si è in mezzo ad una folla di persone!! Ma allora.... La tua ombra?"
    Mi avvicino leggermente ad Haiiro, chissà se ha visto qualcosa.
    "Mi chiedo davvero cosa volesse da noi quella persona......"
     
    Top
    .
28 replies since 7/10/2016, 15:26   241 views
  Share  
.
Top