[Contest] Dead Man Walking: #Zombienation

ZombiEnma

Sì, certo... eh lo so non dirlo a me! Vabbe dai un modo lo si trova. Come dici scusa? Oh sì, vero anche quello, ma non puoi prendertela con me per queste cose! Ok, io adesso torno a studiare matematica, che non ce la faccio proprio più! Casomai ne riparliamo domani con calma. Bye! -click- Uff... questi lavori di gruppo mi sfiniscono più per i compagni che per il lavoro in sè! Va bene, tempo di rimettersi a studiare!
Detto questo, riaprii i testi di matematica, che inspiegabilmente è l'unica materia che mi causa così tanti problemi.
Era una di quei sabato sera in cui avresti voglia di uscire e divertirti, e non sorprende che io sia l'unico rimasto ancora qui per studiare... dannazione, sono davvero così tanto castrone?! A furia di fare compiti qualcosa mi rimarrà impresso magari!
Ma... cos'è questo freddo? Oh sì, la finestra è ancora aperta. Sarà meglio chiuderla, ho arieggiato abbastanza per essere le undici di sera.
Mi avvicinai dunque alla finestra per chiuderla, la afferrai, la trascinai per chiudere e poi tirai anche le tende.
BUM!
Ma cosa...?! -riaprii tende e finestre per controllare cosa fosse quel botto: un uomo si era schiantato contro la mia finestra.
Oh, è solo un infermiere... -chiusi le finestre e tornai a studiare.
Aspetta un attimo... che ci fa un infermiere sulla mia terrazza?! -corsi quindi a riaprire le finestre e guardai meglio: stavolta quell'uomo senza pensarci due volte mi saltò addosso, atterrandomi e mantenendomi fermo a terra, per poi iniettarmi con una siringa qualche strano liquido nel polso destro.
Ma... che... succede...? -chiesi inutilmente prima di perdere i sensi.
Perfetto, il soggetto è stato infettato correttamente. Adesso dovrei pensare a nascondermi da qualche parte in cui possa osservarlo con calma. Se penso a cosa potrebbe succedergli quasi mi dispiace un po'.
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Martedì 7:00 AM

Uuugh... che stanchezza...
ENMAAAAA! Ti sei svegliato! -e mi si fiondò addosso abbracciandomi. Anche se ero ancora completamente rintronato dal sonno e dalla fatica non ebbi alcuna difficoltà a riconoscerla: era Fuuta.
Ehi ciao Fuuta, come mai sei nella mia stanza?
Ero preoccupatissima per te! Hai dormito per due giorni e ovviamente mi sono preoccupata!
La guardai sbarrando gli occhi, non poteva essere vero!
Che cosa dici? Due giorni?! -Sì! Da Sabato sera fino ad ora non ti si è visto per niente in giro! Quando sono arrivata qui ieri mattina stavi ancora dormendo e sono rimasta qui tutto ieri... ti sei svegliato solo ora insomma! Hai dormito quasi quanto me quella volta... aspetta, meglio non andare avanti, le pareti si fanno sottili... Che cosa ti è successo?
Due giorni?! Che cosa mi poteva essere successo... avvicinai la mano destra al mento e cominciai a ripensare ai giorni prima, per poi passare proprio a quel sabato...
Dunque... mi sono svegliato, poi non ho fatto in tempo a fare colazione perchè era già tardi e sono corso a scuola. La sveglia non aveva suonato, a proposito di dormire troppo. A scuola è stato divertente, con qualche disastro come al solito, ma me la sono cavata. Ci hanno affibbiato un lavoro di gruppo per il quale ho discusso tutto il pomeriggio con i miei compagni, fino a tarda notte, quando...
Quando? -Quando...- Quando?! -Quando è successo qualcosa, o forse qualcuno... ah ma certo! Un infermiere mi ha braccato e mi ha iniettato qualcosa con una siringa!
Fuuta mi squadrò con diffidenza, inarcando un sopracciglio.
E quindi un infermiere ti avrebbe fatto addormentare per tutto questo tempo eh?
Le mostrai il mio polso, convinto di trovarci un segno o qualcosa, ma niente.
Ma è successo proprio così, lo ricordo alla perfezione! Comunque potresti spegnere le luci per favore? Mi fanno male gli occhi... e anche la pelle a dirla tutta. E poi ho una fame che non ci vedo più... c'è della carne in frigo?
Signorsì signore! Ma un attimo... ti fa male la luce, hai fame e vuoi della carne... uhm... ho visto troppi anime per non saper riconoscere questi sintomi! Quell'infermiere ti ha trasformato in uno zombie! -urlò indicandomi.
Oh certo... oppure la luce mi fa male perchè ho tenuto gli occhi chiusi per tre giorni ed ho fame perchè sono sempre tre giorni che non mangio. E tu guardi troppi anime... dai adesso vado a scuola.
Detto ciò, dopo aver mangiato una bistecca a colazione mi decisi ad andare, ancora affamato, a scuola. Il bruciore alla pelle non accennava ad andarsene, ed anzi con il sole diventava ancora più forte, così decisi di andare a scuola sotto ad un ombrello. Soluzione semplice ma efficace.
Una volta finite le lezioni, tornai nel dormitorio insieme a Fuuta, ma durante il tragitto successe qualcosa che fece riflettere entrambi...
Oh ma guarda, un cucciolo! Vieni qui, chi è un bravo cucciolone? Sì sei tu il bravo cucciolone!
Ehm, Enma... non sembra così amichevole... -mi voltai verso di lei per risponderle.
Rilassati! E' solo un bravo cagnolino in cerca di coccole, ver-
Quando mi rivoltai verso il cagnolino, quello mi aveva azzannato la mano e... se l'era portata via!?
WAAAAAAAAAAA LA MIA MANOOO! RIDAMMELAA!
ENMA...!!!
Lei era preoccupatissima, ma io stranamente non avevo sentito nulla! Vi risparmio la mia lunga avventura alla ricerca della mia mano e del recupero di Fuuta, o ci allungheremmo troppo e la situazione potrebbe sfuggirci di mano (...) però sappiate che l'abbiamo recuperata, e non solo.
Eccola qui! Secondo me se la riattacco la rigenerazione dovrebbe aiutarmi...
Senti... questa cosa mi spaventa un po'... sei sicuro che vada tutto bene?
Beh no. Però se fino ad ora non ho sentito dolore e il braccio è guarito velocemente in teoria tenendola ferma qui... ecco quadra! Ciao ciao! -la salutai con la mano, che dopo nemmeno venti secondi era completamente riattaccata come se non fosse successo nulla. E poi svenni.
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Uuugh... che è successo?
Beh la mia teoria si è rivelata esatta, sei uno zombie adesso. E tutto quello che è successo poco fa deve averti fatto male mentalmente, perchè sei svenuto per un'ora circa.
Oh sì... cavolo me ne sto facendo di dormite! Quasi quasi potrei fare a cambio con Haiiro... In ogni caso torniamo a casa e cerchiamo di capire un po' di cose.
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Come sta?
Oh bene direi, è ancora attaccata e non fa male. In realtà non ho sentito male nemmeno prima quando me l'ha stac... beh, meglio non pensarci per ora. -mi sembrava piuttosto turbata da questa situazione... ma cosa vedono i miei occhi?
Mi avvicinai ad un pezzetto di carta che vidi per terra, sotto alla finestra. Lo aprii, la scrittura era quasi illeggibile ed il foglietto stesso era stropicciato.
Che c'è? Un bigliettino per un compito che ti è scivolato?
No no, non faccio quelle cose, io fallisco miseramente ma sinceramente... mhm... qui dice che c'è un farmaco, di nome NZT-38, che dovrebbe aumentare le capcità umane. Sembra un biglietto di istruzioni.
E se lo avesse perso quell'uomo?! Magari è relativo alla cosa che ti ha iniettato! Può anche essere che gli sia caduta dalla tasca...
Sì effettivamente può essere... qui dice che gli effetti sono semplicemente quello di aumentare le capacità fisiche, ma non dà alcuna indicazione su eventuali effetti collaterali... nè sul perchè la abbia iniettata proprio a me!
Beh forse è per la tua sfortuna ahah -disse lei con una risata un po' forzata.
Però scusa, finchè non sono morto e non mi decompongo non potrei essere considerato un vero e proprio zombie, no? E questi nuovi poteri possono sempre tornarmi utili! Adesso finalmente posso riuscire a fare qualcosa di buono anche io!
Come puoi dirlo con così tanta leggerezza?! E se fossi morto nel momento in cui te l'ha iniettato e per quei tre giorni fossi rimasto morto?!
Era una possibilità che in effetti non avevo considerato. Cercai comunque di farle capire che ormai non aveva troppo senso pensarci, e che tanto valeva andare avanti e scoprire le cose un po' alla volta. Quando alla fine riuscii a farglielo capire, tornò a casa sua e andammo a dormire.
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Il giorno seguente, dopo una bella dormita, entrambi avevamo interiorizzato (...) molto meglio la situazione, e quando al pomeriggio ci ritrovammo al parco per parlare...
Tieni, prendi questo. -Cosa c'è in questo sacchetto?- Crema solare. Ho pensato che magari avrebbe potuto aiutarti a non venire bruciato dal sole.
Beh provar non cuoce... -Se voleva essere una battuta sugli zombie... non mi ha fatto ridere.
Oh eddaiiii... lo so che stai ridendo! Preparati perchè ti farò sbudellare dalle risate ahah!
Le scappò una risatina, ma cercò anche di tenerla ascosta, e in questo modo sembrava ancora più buffa.
Vedila i questo modo: adesso nessuno può dirti nulla. Tu nelle ragazze non cerchi la bellezza ma il cervello!
La guardai incredulo per un attimo.
Ahahahah! Questa era davvero buona! Sono morto dalle risate ahah!
In ogni caso, la crema solare sembrava avere effetto: il sole non mi faceva più male e potevo finalmente allontanare da me quel ridicolo ombrello! Certo avrei dovuto convivere con la pelle sempre appiccicosa... però almeno aveva un buon profumo.
Ehi Fuuta... toc toc -battei sulla panchina dove eravamo seduti.
Oddio... chi è?
Lo zombie che interrompe.
Chi è lo zombie che-
CERVELLII!! -e le saltai addosso facendole il solletico. Lei rideva, mi sembrava di essere tornati ai tempi di quando eravamo bambini e stavamo sempre insieme.
Ahahah dai fermati! Oh guarda che ora si è fatta... è un po' tardi dovremmo andare.
Ehi quello è il mio braccio! Quando mi si è staccato? Oh vabbe non importa, ridammelo e torniamo a casa.
Strano come non sanguini nemmeno quando perdo dei pezzi. Non pensavo nemmeno che avrei potuto dire una frase del genere, spero solo di non perdere un pezzo in particolare.
Comunque, ormai è chiaro a tutti: in effetti sono in tutto e per tutto un morto vivente. Fuuta non ricordava di avermi sentito respirare nè di avermi visto muovere durante il mio sonno, forse era troppo preoccupata per notarlo, gli effetti di quel farmaco sembravano essere finiti lì, sentivo sempre fame ma non il desiderio di carne umana, nè di cervelli; per fortuna direi!
Questa rigenerazione mi torna veramente comoda a volte, e la super forza mi permette di sollevare un letto con un braccio. Faccio fatica, ma prima non ci sarei riuscito nemmeno con due!
Passarono le settimane e col tempo ci abituammo a questa situazione. Era un segreto fra noi due, o così doveva rimanere, ma non sapevamo come si sarebbe diffusa questa cosa, nè tantomeno SE si sarebbe diffusa.
Una notte però, intorno a mezzanotte, quell'uomo tornò nella mia stanza sfondando il vetro, e così ebbi l'occasione di parlargli faccia a faccia.
EHI! E tu chi sei? Aspetta... quel camice, quella barba e quegli occhi... non sarai mica tu?!
Chi sono ora non ha importanza. Non so se senti le sirene in lontananza, è meglio se ci sbrighiamo.
Scattai in piedi dal letto ed attivai non solo i poteri da zombie ma anche il Double whammy, materializzando un martello concreto per colpirlo con tutta la mia forza. Scattai contro di lui, a questo scivolò in basso per ricomparirmi dietro, mi afferrò le braccia e me le bloccò dietro la schiena, gli bastava un braccio solo per tenermi fermo. Dov'era finita la mia forza?
Bene, con le relative precauzioni sei innocuo. Il mutageno sembra stabile circa al 90%, a quanto pare l'unico effetto collaterale serio è la morte, ma se viene annullata dopo poco allora si può anche correre il rischio. Ne ho bisogno, capisci? Ora stai fermo...
Mi tappò la bocca con la sua mano, così che io non potessi parlare, ma sembrava premere un po' troppo, come se...
Lo morsi più forte che potei per liberarmi, in quel momento non mi importava altro. Quello scattò all'indietro e corse verso la finestra, avvolgendosi la mano in un drappo, e prima di fuggire disse:
Tutto come previsto. Adesso l'infezione può cominciare... ugh...
E detto ciò si buttò sotto, sembrava piuttosto debilitato, come se in ogni momento avesse potuto cedere, ma on mollò e scappò definitivamente. Non lo rividi mai più.
Io rimasi lì, in preda al terrore: che cosa voleva dire con "Adesso l'infezione può cominciare"?!
Ogni notte, da allora, in città si sentivano sempre più grida, e anche i telegiornali riportarono queste notizie. Le grida nei luoghi abitati si difusero presto in tutto il mondo, ma prima che gli effetti si notassero ci volle un po' di tempo.
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Un mese dopo.

Cervelli...
Cervelli...
Carne...
In città non si sentiva altro che queste parole. Non si capisce come mai visto che in realtà gli zombie non erano esattamente come quelli dei film, ma erano esattamente come me e si potevano controllare... forse si erano calati troppo nella parte. Invece il profumo di crema solare era ormai così forte da nauseare
Questa è tutta colpa tua, lo sai vero?
Ehi non è affatto vero! Ma almeno adesso possiamo lanciare su twitter l' #Zombienation!
Oddio no ti prego, preferirei morire.
Troppo tardi ormai!