[Contest] A Christmas Carol: It's beginning to look a Lot Like Murder

Ayane Oishiro

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    E
    rano tutti radunati di al tavolo, mentre la signora Oishiro tirava fuori il suo pollo ripieno ben cotto. Sprizzava gioia da tutti i pori ed era comprensibile essendo il giorno di Natale.
    I Giapponesi non lo festeggiano, non è una festa per loro tranne per le coppie, eppure quando aveva annunciato che sarebbe tornata dall'America con il marito, aveva promesso che anche in casa Oishiro si sarebbe festeggiato il Natale, proprio come in Occidente.
    «Merry Christmas, dear family!» ed ecco che nella cucina riecheggiò l'allegra voce di Ryoko Oishiro, una donna alta, con un seno prosperoso e i capelli neri come la pece, il suo viso dava l'aria di essere un pochettino svitata, un po' tanto svitata. Appoggia delicatamente il pollo sul tavolo con tutta l'allegria e spensieratezza di questo mondo, lo taglia e distribuisce delle fette di pollo ad ognuno dei suoi famigliari. Il primo a ricevere la fetta di pollo fu il signor Kiba Oishiro, un uomo smilzo, pallido ma dall'aria gentile: assomigliava in tutto e per tutto a Miki, occhi grandi e blu che esprimevano tutta la dolcezza di questo mondo, che era più disagio nel caso dell'uomo. Poi fu il turno di Ayane di ricevere la fetta di pollo ed infine Miki: il tutto era invitante, il piatto dinnanzi alle due ragazze emanava un profumo forte e delizioso, le fette erano poi accompagnate da patate arrosto e pisellini verdi insaporiti con del prosciutto cotto.
    «Enjoy your meal!»
    Ayane era allegra, non avrebbe mai pensato che festeggiare il Natale come gli occidentali potesse essere così speciale: c'erano la sua amata madre, suo padre e Miki... Era passato così tanto tempo dall'ultima volta in cui la famiglia era riunita in questo modo e ciò rendeva la moretta la ragazzina più felice del mondo. Si era pure calata nella parte, aveva parlato in inglese, il suo perfetto inglese, una delle cose che le riuscivano bene a scuola.
    «Come va la scuola, ragazze? Avete qualcuno che vi piace?»
    Impicciona, come al solito: Ryoko era un'amante del gossip, delle novità e sapere qualcosa che potesse stuzzicare il suo interesse, dopo una lunga assenza dalle sue figlie, era il minimo che potesse fare. Che poi non le faceva male avere un po' di reminiscenza del passato, infondo è sui banchi di scuola che ha conosciuto il marito, Kiba Oishiro, un ragazzo semplice di buona famiglia.
    La reazione di Ayane alla domanda della madre era tuttavia prevedibile: arrossì, piena di timidezza, confermando alla madre che effettivamente qualcuno nel cuore della figlia c'era: Daichi Nakura.
    «Ne vuoi parlare Yan-chan?»
    «Oggi gli porterò un regalo, lo incontrerò davanti al Luna Park!»
    Ryoko era così fiera dell'intraprendenza della figlia, sapere che la sua figlioletta era innamorata di qualcuno la riempiva di gioia immensa. Era così felice di tale notizia che, dopo il pranzo, insistette per farla andare subito al Luna Park dal ragazzo che le piaceva: alla fine dei conti, in Giappone, il Natale è una festa per le coppie.
    Va in camera sua prima di uscire, rimette a posto il trucco, sistema meglio i lunghi capelli corvini ed il suo vestito azzurro, scelto apposta per l'occasione con Daichi. E' emozionata, sta per consegnare il suo regalo di Natale al ragazzo di cui è innamorata, il cuore le batte all'impazzata e teme che il suono possa essere sentito anche all'esterno.
    «Come sto?» si rivolge alla sorella, che nel frattempo è sbucata sul ciglio della stanza per osservare l'amata sorella.
    "Sei davvero bellissima!"
    «Non me lo dici solo perché l'azzurro è il tuo colore preferito, vero?»
    "No!"
    Ridono insieme, come due sorelle complici in ciò che fanno. Ayane si avvicina e la abbraccia, ha bisogno del calore della ragazza dalle unghe code azzurre, ha bisogno di quel tepore perché in quel momento è l'unico che può darle veramente la forza di compiere questo grande passo.
    «Io esco! Ci vediamo dopo!»
    Finalmente alla porta, Ayane mette la sua giacca.
    Fuori fa abbastanza freddo, ma non così tanto per far sembrare Dicembre, davvero Dicembre. L'emozione è forte, Ayane è certa che nulla questa volta può contrapporsi a lei e a Daichi, niente e nessuno.
    Eppure anche questa volta si sbagliava.
    Si sbagliava se pensava che qualcuno non avrebbe tentato di mettersi tra lei ed il suo amato Daichi.
    Ed eccola, Reija Nanase, con i suoi svolazzanti capelli rosa ed il cappotto rosso. Reija è una ragazza di buona famiglia, con molti moltissimi soldi e più di una volta l'aveva notata interagire con Daichi: aveva un pacchetto in mano, proprio per Daichi.
    «Reija-chan!» la chiama, come se fosse stata una sua carissima amica, infondo si conoscono, sono compagne di scuola. La ragazza si gira, ignora il pericolo che Ayane effettivamente potrebbe rappresentarle, non fugge dinnanzi alla mora che le sorride gentilmente
    «Yan-chan! Non mi aspettavo di vederti qui, cosa fai?»
    «Vado al Luna Park!»
    «Che coincidenza, ci sto andando anche io!»
    E fu così, che la povera rosa finì in trappola, come un coniglio poiché mai avrebbe inteso che la mora non voleva accompagnarla al Luna Park, anzi. Il suo successivo invito a portarla lì su una via più breve, era una scusa per fare ciò che faceva a chi si metteva tra lei e Daichi: cancellare la sua esistenza.
    La portò in un luogo appartato del porto, un luogo dove nessuno passava.
    "Spero di non sporcarmi la giacca..." fu il primo pensiero della ragazza mentre Reija era confusa: era davvero quella la giusta via per il Luna Park?
    «Eppure mi ricordo che la via è questa. Puoi vedere se laggiù vedi la strada principale? Di solito mi oriento con quella...»
    «Ma da qui non puoi vedere la...»
    Non fece in tempo a terminare la frase che già era morta: una veloce e rapida coltellata alla gola.
    «Grazie al cielo, non mi sono sporcata la giacca!» esatto, quello era l'importante: con i suoi poteri, Ayane aveva imparato ad evocare coltelli abbastanza lunghi in modo da avere il manico distante dalla gola e quindi non sporcarsi i guanti.
    «Domani penseranno che qualche criminale ti abbia assassinata: hai fatto male a metterti tra me e Daichi!» un sorriso sinistro e malvagio, un altro omicidio terminato con successo «Ovviamente, il tuo regalo lo prendo io... Buon Natale, Reija- Chan!»
    Lo prende da terra, facendo attenzione a non sporcarsi con il sangue di Reija: lo apre e al suo interno vi trova un ciondolo a forma di cuore, un biglietto dove la sua vittima voleva confessare il suo amore. La mora mette in tasca il ciondolo a forma di cuore: non è ancora il momento di confessarsi al Senpai, butta la scatola e la lettera in mare, si dirige verso il Luna Park.
    Eccolo lì, Daichi fermo davanti al Luna Park: sta aspettando i suoi amici che ha invitato, almeno avrebbero passato una giornata meno noiosa del solito. Il ragazzo saluta la ragazzina dalle apparenze euforiche: non poteva chiedere di meglio, finalmente può vedere il suo amato Senpai e consegnarli il suo regalo.
    «E-Ecco a te... Daichi-Senpai... So che lo volevi da molto tempo...»
    «Overwatch? Wow, grazie Yan-chan, non me lo aspettavo!»
    In quel momento, Daichi si accorge della collana che la ragazza ha al collo: un cuore.
    «Bella collana!»
    «G-Grazie... E' il regalo di Natale di mia sorella...»
    «Beh... Già che ci sei, perché non ti unisci a noi?»
    «Oh... Mi farebbe molto piacere, Senpai...»
    Questo Natale è davvero perfetto: i genitori che tornavano dall'America, un'omicidio, una collana che piace a Senpai assieme al regalo che aveva appositamente scelto lei per lui ed una giornata al Luna Park
    Sì, questo natale è davvero perfetto per Ayane Oishiro.



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