[UN]Lucky encounter

[Oneshot]

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    Why so british?

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    The Void

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    wXGLPEf
    Enma

    Giusto un normalissimo giorno della mia normale vita quotidiana. Certo, si potrebbero fare mille battute proprio su questa parola, "normale", ma non mi sembra il caso, ormai è stata fin troppo abusata.
    La mattina colazione, scuola, poi il pranzo, i compiti, il cazzeggio e infine cena e sonno. Questo era quello che mi avrebbe riservato quel giorno, in cui non avevo allenamenti o altro da fare, quindi la considerai piuttosto monotona fin dal mattino, però non mi lamentavo.
    Ogni tanto giornate del genere servivano a fare una pausa dal resto.
    Quindi seguii la routine prefissata: mi alzai dal letto, tardi come al solito per un motivo o per l'altro, ancora molto assonnato, e lì cominciò la solita cosa contro il tempo che prevedeva un toast e via in velocità verso la scuola.
    Fino a lì era tutto normale: ero pronto a cominciare la giornata fra i miei compagni di classe, tra i quali ancora non sono riuscito a farmi tantissimi amici. Era la prima volta da tanto tempo che avevo la possibilità di averne, ma ancora non avevo legato con nessuno in particolare. E' vero che sono entrato in questa classe che era già al secondo anno -la mia natura da ritardatario?-, quindi forse è per questo che ho ancora un po' di difficoltà ad integrarmi.
    Ma in ogni caso non credo di stargli antipatico, fintanto che non scivolo per sbaglio -o almeno io saprei che sarebbe stato per sbaglio, gli altri forse potrebbero avere dei dubbi- sul petto di una ragazza va tutto bene.
    In ogni caso non sento di stare antipatico a nessuno in particolare, quindi direi che sia arrivato il momento di uscire dall'ombra ed acquistare una certa popolarità!
    Arrivato davanti ai cancelli, appena in tempo, mi resi conto di una cosa: non riuscivo a trovare nessuno dei miei compagni.
    Ma dove diavolo sono finiti tutti? Mancano solamente i miei compagni.
    Lì per lì pensai che fossero già entrati, o che si fossero spostati rispetto al solito, ma era più probabile che con la mia sfortuna solita quel giorno si dovesse stare a casa e io fossi l'unico ad essermi presentato.
    Anche se più che sfortuna quella la chiamerei distrazione.
    Al suono della campanella entrai insieme a tutti gli altri ragazzi, ma quando entrai in classe notai un insolito grumo di ragazze che non permetteva di scorgere cosa c'era nel mezzo, mentre i ragazzi erano dall'altra parte dell'aula a discutere. La prima domanda che mi venne in mente fu: "Come hanno fatto ad arrivare qui prima di me se non c'erano poco fa?!
    Ma probabilmente non avrei trovato una risposta così facilmente.
    Mi avvicinai alla parte "maschia" della classe, quella femminile era raccolta in un angolo e sembrava completamente assorta in qualcosa, facendo molto baccano.
    Ehi sapete mica come mai le ragazze sono tutte lì aggrumate...?
    I ragazzi interruppero bruscamente il loro discorso, e mi guardarono esterrefatti.
    Ma come, non lo sai?! -rispose Jun.- C'è un nuovo ragazzo in classe, e tutte le ragazze gli stanno attorno perchè lo considerano dannatamente figo per quanto è successo poco fa.
    Poco fa? Ma quando se non erano qui?!
    Mhm capito, ma com'è?
    Beh... è dannatamente figo.
    Ok... questa non me l'aspettavo! In che senso è così figo? Bah, per ora non mi riguarda, spero solo che non sia un pallone gonfiato.
    Mi trascinai ancora stanco al mio banco, dove appoggiai la mia cartella. Al suono della campana, quando entrò in aula la professoressa e la nube di ragazze si dissolse, riuscii a scorgere il nuovo arrivato, che poi si presentò ala classe.
    Ragazzi, vi annuncio che oggi avrete un nuovo compagno di calasse, ma sicuramente lo saprete già: presentati alla classe caro.
    Il ragazzo era in piedi davanti alla lavagna, indossava un completo bianco e portava i lunghi capelli rossi raccolti in una coda, e con un sorriso si presentò nuovamente.
    Buon giorno a tutti! Io sono Kanazawa Ryuji, è un piacere fare la vostra conoscenza. Spero che andremo d'accordo!
    Detto ciò, una volta che la professoressa gli disse di prendere posto, Ryuji si sedette proprio vicino a me. C'erano molti posti liberi, poteva sedersi vicino ad una ragazza, perchè proprio me? Forse... possibile che mi trovasse carino...?
    Oh si è seduto qui... e ora? Dovrei presentarmi? In fondo sono l'unico che ancora non conosce qui dentro...
    Ehm, piacere Ryuji... io sono-Enma, vero?
    Come sapeva il mio nome? Inoltre... cos'è questa pressione che sento? E' quasi come se qualcuno mi stesse prosciugando le energie.
    Lo guardai sbalordito.
    Come sapevi il mio nome?
    Oh me lo hanno detto i tuoi amici poco fa. -Mi rispose con un sorriso. Stava ovviamente mentendo.
    Oh, suppongo sia possibile. Beh, spero possiamo diventare buoni amici. -Gli risposi con un mezzo sorriso. Stavo ovviamente mentendo.
    Qualcosa di questo ragazzo mi dava un certo senso di inquietudine, e più ci stavo vicino e più me ne convincevo. Era come se sentissi un'attrazione ed una repulsione continua.
    Ad ogni modo le stranezze continuavano a tornarmi alla mente: era molto strana l'atmosfera in classe, sembravano tutti più contenti del normale, e soprattutto mi sarei aspettato una certa gelosia da parte dei maschi se all'inizio tutte le ragazze erano intorno a Ryuji, ma anche loro non facevano che parlare di lui...
    Le ore a scuola passavano, e si alternavano fra momenti di spiegazione in cui il nuovo arrivato dimostrava di conoscere appieno le materie e momenti di intervallo in cui invece era sempre al centro dell'attenzione di chiunque.
    Arrivò infine l'ora di ginnastica, dove avremmo dovuto giocare a basket. Durante tutta la lezione come al solito non facevo altro che cadere, inciampare, scivolare, perdere la palla o peggio... una volta sono riuscito a mandarne una fuori dalla finestra rompendo un vetro, è entrata in una casa lì vicino rompendo anche quel vetro e pure un vaso... stavamo facendo la prova del salto in alto, non chiedetemi come sia riuscito a lanciare una palla da basket...
    Alla fine dell'ora c'era la partita vera e propria, con le regole scolastiche (ogni canestro vale un puno, così da agevolare i più scarsi), team Rosso contro team Blu, normalmente vista la mia sfortuna vengo scelto sempre per ultimo, e con non molto entusiasmo da parte della squadra che si è trovata ad avermi -di solito con commenti come "Oh perfetto, tanto valeva giocare a testa o croce" o cose simili- e quel giorno non fu da meno. Tuttavia, ero insieme a Ryuji.
    Perfetto. Ryuji, devi sapere una cosa: chi sta in squadra con Enma ha perso a priori.
    Lui mi guardò, io alzai leggermente il braccio in segno di saluto e con un mezzo sorriso dissi "Ciao."
    Tu dici? Mhm, allora bisogna porvi rimedio.
    Che cosa intendi dire? Mi dispiace che appena arrivato tu sia nel team perdente ma purtroppo non possiamo fare altro.
    Ryuji, noncurante del suo discorso, prese il pallone e lo appoggiò alla sua fronte, chiudendo gli occhi, e rimase così per qualche secondo prima di riaprirli e passarmelo.
    Perfetto, questo dovrebbe mettere le cose a posto.
    Lo guardai con un enorme punto interrogativo stampato sul volto, ma mi si avvicinò e mi sussurrò:
    Conto sul tuo passaggio finale per il 3-2. Sarà una schiacciata spettacolare.
    Che cosa...? Cosa voleva dire con tutto quello? Non potrà mica prevedere il futuro...? No, impossibile, nessuna squadra che mi avesse come giocatore ha mai potuto vincere!
    Il mistero su quel ragazzo si infittiva sempre di più.
    La partita era cominciata, con Ryuji ancora in panchina e me in campo fin dall'inizio presto arrivammo ad un 2-0 per gli avversari, e verso la fine qualcuno svogliatamente decise di chiedere un cambio, convinto che tanto valeva ritirarsi se il destino era già stato scelto. Lo avrei fatto anche io, ma continuavo a pensare alle parole di Ryuji... che a proposito, in quel momento stava entrando in campo.
    Forza! La partita ancora non è terminata e da ora possiamo ribaltare i risultati!
    Che abbia in mente qualcosa?
    E la risposta era: ...forse. Ancora non lo saprei dire! In poco tempo raggiunse con una serie di passaggi fortunati il pareggio con l'altra squadra. Tutti, io per primo, pensavamo che sarebbe stato impossibile, eppure lui ci era riuscito, e a pochi secondi dalla fine accadde:
    Ryuji era sotto il canestro avversario, io dall'altra parte del campo con la palla, una squadra intorno e sento un grido:
    Tira a canestro!
    Era pazzo?! Da lì, tirare per il punto?! Beh, non è che potessi contraddire uno che ci ha fatto recuperare in cinque minuti, e ripensando a quello che mi aveva sussurrato poco prima non esitai un attimo a lanciarla fino a lì: con un salto lui la raggiunse quando era a pochissimi centimetri dal cesto e ce la schiacciò dentro, segnando il 3-2 con un alley-oop spettacolare all'ultimo secondo.
    Ryuji... ci ha fatto vincere?! - Sì! Ci è riuscito, ed era in squadra con Enma!
    Tutti, compresi i compagni, erano esterrefatti e tutti, compresi gli avversari, erano entusiasti di questa vittoria più con la sorte che con gli avversari, tranne me... ero attonito. Non per quello che pensavano gli altri di me, ma per quello che mi aveva detto Ryuji poco prima.
    Non ci credo...
    Conto sul tuo passaggio finale per il 3-2. Sarà una schiacciata spettacolare.- Non ci posso credere. Esattamente come aveva detto lui... 3-2 alla fine con una schiacciata, e un assist da parte mia...
    Che potesse prevedere il futuro? Non ne avevo alcuna idea, ma era molto inquietante.
    Più avanti nella giornata, la scuola era finita, e noi alunni tornammo a casa.
    Sulla via del ritorno non potei fare altro che notare come Ryuji si dovesse fermare ad ogni angolo per un qualche evento straordinario: prima trovò 5000 yen per terra, poi una ragazza si scontrò con lui e finirono con lo scambiarsi i numeri di cellulare, o un'altra volta un uomo gli regalò una torta per chissà quale motivo... tutte cose troppo strane... anzi no, che dico strane? impossibili! Com'era possibile che potesse avere così tanta fortuna? E come poteva aver previsto il finale della partita?
    Non so proprio che cosa pensare... mi sembra stranissima questa cosa. Tra l'altro, ora che ci faccio caso, non solo ha predetto alla perfezione cosa sarebbe successo, ma con la mia sfortuna un passaggio del genere sarebbe stato sicuramente bloccato a metà strada, eppure...
    Ma ecco arrivare Fuuta dall'altro lato della strada, che non sembrava avermi notato, forse perchè era troppo presa dal tizio nuovo che nel frattempo stava facendo la mia stessa strada? Ma più importante, com'è che lei lo stava abbracciando tutta contenta se era la prima volta che lo vedevamo? Mi fermai di colpo ad osservarli, ancora non mi avevano visto. Poi lei se ne andò, e lui venne verso di me a passo svelto.
    Che cosa diavolo sta succedendo?!
    Si avvicinò sempre di più. Più si avvicinava, più quel sorriso innocente si trasformava in un ghigno quasi deforme, ed io ero paralizzato dalla paura. Più si avvicinava, e più dietro di lui potevo scorgere una figura come il mio Double whammy ma angelica e fatta di una luce abbagliante.
    Mi si avvicinò all'orecchio e disse:
    Ti piacerebbe sapere chi sono, eh? Eheh, sono meglio di te nelle amicizie, meglio di te nello sport e nello studio, sono più fortunato e più carino di quanto tu non potrai mai sperare di essere. Sono Ryuji, e sono venuto a prendermi la tua vita!
    Dopo quelle parole, dalla figura alle sue spalle scaturì un'esplosione di luce, ed io persi i sensi.
    Mi risvegliai il mattino dopo alle 6 dalla sveglia, non ricordavo niente di quanto accaduto il pomeriggio prima, eccetto che avevamo un nuovo compagno di classe. Al solo pensiero, il mio stomaco si chiudeva, ed anche il Double whammy si agitava.


    Legenda:
    Narrato, Parlato, Pensato, Parlato altrui, Parlato Ryuji

    Status Mentale: Sano
    Equipaggiamento: //
    6 :Action Point
    Sano :Status Fisico
     
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    Non so nemmeno dove sono ora, figuriamoci se posso ricordare da dove provengo

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    Bene, credo di capire che siamo arrivati al punto in cui prende avvio la storia di Enma.
    Tutto è molto interessante e divertente da leggere. Dico sul serio, come sempre del resto.
    Abbiamo trovato per Enma una nemesi tanto potente da riuscire a contrastare la sua cronica sfortuna? E qual era il significato di quell'ultima frase?
    Attenderò con impazienza di scoprire di più.
    Exp: 13
     
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1 replies since 15/1/2017, 22:50   38 views
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