[Battaglia] La Tecno-Furia

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    LA TECNO-FURIA
    Black Alisa • Liceo Hakoniwa • Notte

    "Attacchi multipli provenienti da diverse direzioni in arrivo."



    Seguendo le indicazioni dell'assistente, Alisa si fermò e caricò per mezzo secondo, al termine del quale generò una enorme barriera fotonica che respinse e i proiettili della ragazza nei cespugli e la cascata d'acqua generata probabilmente dal ragazzo illusionista. Ottimo risultato, dunque. Tutto fu neutralizzato e Alisa analizzò rapidissimamente i dati raccolti dalla prima controffensiva nemica:

    - Il ragazzo delle illusioni era in grado anche di evocare cose, anche se il metodo e il tipo erano sconosciute;
    - La ragazza casinista bionda era elastica e resistente agli impatti;
    - Il ragazzo colosso aveva respinto più colpi del previsto, anche se a causa della polvere, il metodo le era ancora parzialmente ignoto.

    In ogni caso, aveva sicuramente molte più possibilità rimanendo il volo, dato che poteva evitare il combattimento corpo a corpo e utilizzare la barriera per respingere i colpi a distanza. Inoltre aveva maggiore controllo del campo di battaglia e visione per raccogliere i dati ancora sconosciuti ed elaborare strategie. Tuttavia, data la grande distanza tra la fastidiosa ragazza nel cespuglio e il resto degli avversari, avrebbe anche potuto tentare un attacco fulmineo per eliminare subito un ostacolo. Con la massima potenza consentita dai propulsori scattò verso il basso ed estrasse la motosega dal braccio nel quale non reggeva il bazooka, tentando di decapitare la malcapitata ragazza.
    Coded by ¬SasoRi



    CITAZIONE
    Yuna
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    SasoRi
    Alex (-1)
    Cello
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    BLACK ALISA
    • È in grado di utilizzare tutte le dotazioni dei diversi modelli dell'altro prototipo

    • Mitragliatore, attivabile soltanto se non ha pugni volanti attivi e con le motoseghe disattivate; può sparare 30 colpi con una sola azione e dopo 300 colpi ha bisogno di un turno per ricaricarsi e raffreddarsi

    • 8 mini robot assistenti, grandi 5 cm e situati vicino ai capelli di Alisa (infatti funzionano anche come fermagli), con fuoco continuato: sparano sassolini molto piccoli, è più una azione di disturbo applicata a tutti coloro che si avvicinano ad Alisa in un'area di 5 metri di diametro

    • 6 Sonde grandi 30 cm che fluttuano intorno alla sua testa che sono in grado di sparare raggi laser di 25 cm di diametro e che causano gravi danni da perforazione e ustione se colpiscono il bersaglio. Sono anche in grado di perforare oggetti molto spessi

    • Propulsori potenziati che la rendono più veloce

    • Motoseghe indistruttibili, le catene girano ad una velocità spaventosamente alta, tanto da farle sembrare luminose e celando la catena stessa

    • Radar che le permette di localizzare tutte le forme di vita nei paraggi tramite onde sonore

    • Assistenti di virata che le permettono di compiere acrobazie incredibili e quasi inimitabili e soprattutto ad altissima velocità

    • Schermatura totale da Hacking e influenze mentali

    • Completamente impermeabilizzata e dotata di parafulmine che assorbe l'elettricità e la scarica a terra con un piccolo fulmine sotto di lei

    • Corazza migliorata e molto più resistente

    • Resistenza aumentata

    • Autonomia illimitata

    • Vista a raggi anti illusioni

    • Pugni rinforzati e dotati di lame celate in titanio lunghe 10 cm e indistruttibili all'interno di ogni nocca e attorno al polso, estraibili da lei a comando, anche sui pugni comandati a distanza e su quelli lanciati

    • Barriera ad impulsi in grado di respingere tutto ciò che si trova attorno ad Alisa in un'area di 2 metri di diametro; è attivabile soltanto contro attacchi a distanza e richiede 0.5 secondi di caricamento

    • È in grado di hackerare i dispositivi elettronici con i quali entra in contatto, permettendole così di manovrarli a proprio piacimento; inoltre, tutte le apparecchiature elettroniche nelle vicinanze subiscono l'influsso del campo hacking, che impedisce loro di funzionare e di danneggiare Alisa (2 metri attorno a lei)

    • Può trasformare i pugni volanti da normali ad esplosivi e viceversa, ma richiede 1 secondo di delay e i pugni cambiano colore (neri quelli normali, rossi quelli esplosivi)

     
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    CELLO E SASORI UTILIZZANO IL DTR. PER QUESTO TURNO L'ORDINE DIVENTERA' QUESTO:

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    - SasoRi
    - Cello
    - Yuna
    - Mic
    - Alex
    - Tabris

    INOLTRE, ALISA NON POTRA' RISPONDERE ALL'AZIONE DI SASORI FINO A CHE CELLO NON AVRA' POSTATO LA SUA RISPOSTA.

     
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    Successe un immenso trambusto che non fui nemmeno io in grado di seguire al meglio: esplosioni, spari, cose che volavano, polvere e a quanto pare un colosso che si stava dirigendo a gran velocità verso di me. Forse aveva sentito la mia richiesta. Bene, era giunto il momento di dimostrare che non solo i poteri di potenza potentosa potentissimi erano in grado di ribaltare le sorti di una battaglia che sembrava quantomai persa in partenza. Mi era bastato vedere quel poco che quella chica era un grado de fare... Molto probabilmente non era nemmeno umana, forse un automata.
    Hola, colosal. dissi al nuovo arrivato, con un rapido e distratto cenno della mano. Ma proprio quando stavo per spiegargli el mio malefico piano per matar quella dannata sinvergüenza* me accorgo che non si trovava più in cielo, nella posizione dove estava fino a due secondos antes. La vidi di sfuggita mentre scattava velocissimamente verso il cespuglio, dove si trovava la ragazza di prima. Dovevo elaborare una strategia e anche in fretta, altrimenti avrebbe versato lei el primero sangre. Così tornai a rivolgermi al tizio che d'ora in avanti chiameremo "TIZIO X" per comodità.
    Oi, tu! Lanciame con tutta tu forza verso de lei, altrimenti dovremmo raccoglierla con il cucchiaino! urlai, mentre mi allungavo e diventavo elastica in tutto il corpo [1 PA]. Una volta che lui mi avrebbe lanciata verso il robot, avrei sfruttato tutta la lunghezza possibile raggiungibile dal mio corpo elastico per raggiungere la catena della motosega ed avvolgermici attorno, come un cavo indistruttibile, tentando di fermarle e magari anche di metterle fuori uso [2 PA]. In ogni caso, parte del vestito, più o meno all'altezza della vita, si sbrindellò, facendomi inveire e non poco verso quella dannata bastarda con i capelli rosa.
    ECCO, ORA MI TOCCA ANCHE FARLO RIPARARE! DANNATA, TI DISTRUGGERO' CON QUESTE MIE STESSE MANI! urlai, mentre gesticolavo con il braccio tornato normale mentre la prendevo a pugni su quella su testa di merda [1 PA]. Mai strappare il vestito ad una signora. MAI.
    Coded by ¬SasoRi


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    NOTE:
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    ---> Vuol dire "farabutta"
     
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    Goro Nishimura
    Con quello scatto era finalmente arrivato dalla ragazza in tutina, ma prima che questa potesse riferirgli il suo piano, entrambi vennero abbastanza distratti dal rischio di imminente decapitazione che stava correndo l'altra ragazza, quella ferita.

    "Sto iniziando a pensare che una forza superiore voglia che io faccia da guardiano per quelli più fragili..."

    Mentre lui pensava a questo, la bionda iniziò ad allungarsi.

    "Oi, tu! Lanciame con tutta tu forza verso de lei, altrimenti dovremmo raccoglierla con il cucchiaino!"

    Sembrava sapere cosa stava chiedendo, dunque la accontentò.

    "Attenta, tiro forte."

    Detto questo, la afferrò con entrambe le mani alla vita e la tirò verso Alisa come se non ci fosse un domani (1 PA), o meglio, come se l'altra ragazza stesse rischiando di non vederlo un domani...abbastanza vero.
    Fatto ciò, attivò l'ultimo Mass Generator per potenziare la resistenza datagli da tutte le sue evoluzioni e dallo Skeleton King (1 PA), dopodiché avrebbe approfittato della distrazione fornita dalla bionda per caricare Alisa alla massima velocità consentita dal suo corpo (1 PA) per poi tentare di colpirla al ventre con un calcio che, proprio mentre si muoveva verso il punto di impatto, avrebbe potenziato con il Blazing Power per incrementarne ulteriormente velocità e potenza, sperando di coglierla ancor di più alla sprovvista a causa dell'improvviso incremento in velocità (2 PA), lasciando che eventuali sue difese minori si infrangessero contro il suo esoscheletro. Mantenne uno sguardo attento verso la ragazza per evitare di colpirla nel caso in cui Alisa avesse tentato di usarla come scudo (1 PA).

    "Elastica quanto vuoi, ma a questa velocità e con il Blazing Power attivo, la sua morte sarebbe inevitabile..."
    Coded by Robb †
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    Alisa non aveva previsto tutto questo e nemmeno con il radar era riuscita a comprendere il folle piano della ragazza bionda, dato che non possedeva ancora abbastanza dati su di lei. Il motore della motosega si fuse a causa del blocco da lei generato, impedendole di decapitare la ragazza ma anche di utilizzarla nuovamente; per fortuna che ne aveva altre. E come se non bastasse, il radar segnalò l'arrivo di un altro seccatore, quello forzuto. Doveva allontanarsi da lì, quindi decide di disfarsi della motosega inutilizzabile lanciando verso Goro il pugno con la ragazza bionda avvolta attorno, pronto a farlo esplodere qualche metro prima che raggiungesse il bersaglio, accompagnato da 2 raggi laser sparati dai droni. Scattò anche rapidamente all'indietro in diagonale verso l'alto con la massima velocità dei propulsori per evitare qualsiasi cosa quello là le volesse fare, tornando alla sua quota di 4 metri da terra. Doveva prestare più attenzione, quella manovra impulsiva le era quasi costata la vita. Si era trovata proprio dei bei avversari, accidenti.
     
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    Ayane Oishiro
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    Il robot fu fulmineo, non diede il tempo di reagire ad Ayane Oishiro che già si sentiva spacciata.
    In quegli attimi, la sua vita le scorrettezze davanti come un film: avrebbe lasciato Miki, i suoi genitori e sopratutto il suo amato Senpai. Non era giusto, non lo era affatto ma proprio quando tutte le speranze furono perdute, qualcuno decise di salvare la sua fragile vita: Nishimura-senpai e la ragazza vestita di rosso combinarono le loro forse salvando così la mora.
    "Hanno rischiato la loro vita per me..."
    Li ammirava, l'altruismo era qualcosa di inesistente per la giovane Oishiro ma doveva comunque contraccambiare quella seconda chance che le era stata donata e farne tesoro. Si rialzò, ancora scossa dall'accaduto mentre il suo sguardo seguiva la bionda vestita di rosso che sembrava aver colto di sorpresa il cyborg che rilasciò subito il braccio con attorcigliata la ragazza. Una sua motosega sembrava essere andata fuori uso, ma il robot aveva di nuovo preso le distanze.
    Ayane decise di fare qualcosa per aiutare i suoi salvatori, o meglio la sua salvatrice vestita di rosso visto che era lei che bisognava tirare fuori dai guai. Utilizzando la sua anormalità, Ayane creò un trampolino [2PA] e lo utilizzò per raggiungere la bionda in volo e staccarla dal braccio meccanico. La moretta si era accorta che aveva iniziato a brillare, dunque staccare la sua salvatrice era un compito vitale per evitare che ci lasciasse le piume.
    Dopo di che le due sarebbero atterrate su un materasso creato dalla stessa mora [2PA], che percepì uno strano senso di soddisfazione nell'aver compiuto quella bizzarra missione.
    «Dobbiamo distruggere i suoi propulsori.» dice lei alla bionda «E' troppo veloce, se continua così non riusciremo a sconfiggerla.»
    Per questa volta lasciò che fosse qualcun altro ad attaccare: aveva dimostrato di essere stata troppo avventata, dunque era meglio mettersi sulla difensiva, almeno per questa volta.


    «Parlato»
    "Pensato"
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    Il salvataggio va a buon fine, tuttavia Goro, durante la sua corsa, sposta (involontariamente, credo) il materasso generato da Ayane, facendo cadere lei e Carmen sulla dura terra: la prima subirà danni al sedere e alle gambe, la seconda rimbalzerà qualche metro più in là, in direzione di Alisa, prima di fermarsi al suolo, spalmata come una sottiletta.
     
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    La Luce

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    Non so nemmeno dove sono ora, figuriamoci se posso ricordare da dove provengo

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    Cos’è successo? Per un attimo ho avuto la sensazione di essermi come fermato. Che sia l’emozione di trovarmi in una battaglia come questa? Una battaglia dove si può anche rischiare la vita tramite decapitazione e cose simili. Forse è dovuto all’aver fatto esperienza dell’uso di una strana anormalità come quella della bionda? Non mi pare si sia presentata o comunque al momento non ricordo il suo nome.
    Ma è più probabile che sia dovuto alla vista di un campo di battaglia come questo, dove si susseguono illusioni, combinazioni, raggi laser e pugni volanti. È proprio un bel caos, quasi rinfrescante.
    Haiiro cerca riparo dietro di me, forse una delle cose più sagge che si possano fare, ma se c’è qualcuno che dovrei difendere pare essere Ayane. Ha fatto un ottimo intervento, ha portato via la bionda da una situazione complicata ma la mancanza di abitudine a combattere insieme si sente visto che si è un po’ ostacolata con Goro.
    Tutti combattono mentre io resto ancora in disparte, forse è il caso che scenda anche io in campo…
    Sopporta un po’ Ayane chan, tra poco allevierò il tuo dolore, Goro in questo istante può cavarsela anche senza di me, la bionda probabilmente rimbalzerà. Può essere opportuno iniziare a studiare meglio Alisa e prepararsi. O qualcosa del genere.
    O magari iniziamo a fare qualcosa.
    Potrei materializzare le mie spade che possono sempre far comodo contro le… motoseghe… vedi, è per questo che non affronto i modelli più avanzati di Alisa. Come mi difendo da delle motoseghe su pugni voltanti ed esplosivi? Troppo stress sui miei capelli e già non è che stiano più di tanto al loro posto. Le spade lasciamole per dopo che è meglio.
    Per il resto che si fa? Si fa che ritratto su quasi tutto quello che ho detto! Da varchi nell'aria, aperti quanto più possibile vicino a Goro, lancio due catene per cercare di intercettare i raggi diretti contro di lui [1AP], da un varco aperto davanti a me lancio due nuove catene nella direzione di Carmen per colpire il terreno in modo da frapporle tra lei ed Alisa, offrendole un minimo di protezione o una via sicura per allontanarsi nel caso decidesse di… fare quello che ha fatto prima allungandosi su per le catene, o magari ci rimbalza sopra e mette così distanza tra se ed Alisa [1AP costo di materializzazione delle catene, in pratica l’unica cosa che ho fatto in tutto quel discorso immenso], il tutto mentre rilascio verso Ayane le fiamme curative per alleviarle il dolore per la caduta [1AP] e, ovviamente, da altri varchi lancio due catene anche nella sua direzione [1AP] in modo da potermi garantire un’area di intervento.
    Ma non temete che non ho dimenticato la necessità di distrarre anche Alisa, infatti da vari varchi nel cielo lancio contro di lei ben 4 catene [2AP] sperando di non fare danni.
    Già, sto spammando catene per espandere il mio circuito, devo approfittarne ora dato che non credo che riuscirò ad evitare oltre di essere riconosciuto come un nemico da Alisa, anche se, a onor del vero, la linea non l’ho superata e non ho lanciato attacchi direttamente contro di lei, possiamo dire, ma non credo che le mie capacità di multitasking le siano molto simpatiche, dopotutto, intervenendo contemporaneamente in quattro situazioni, ho mostrato una capacità di controllo dell'area piuttosto fastidiosa per lei.
    Uh! Forse sono un po' scoperto. Ma non dimentichiamo che ho disseminato il campo di catene.
    Sono anche stato di poche parole, spero che anche questo non faccia danni


    Riepilogo
    7OE (5 precedenti +2)
    Livello Biorigine: 3 (18 cat)
    Catene Tempesta: 3
    +110% velocità (spostamento) (dovuto a Overstep (20) + Biorigine lv3 (30+60))
    +90% tutte le caratteristiche (Biorigine lv1 (30+60))
    Arco Cremisi: ok
     
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    La battaglia era entrata nel vivo ormai. Tutti si stavano dando da fare e lei non poteva essere di certo da meno. La loro prima azione non era servita a molto, e la ragazza vestita di rosso l'aveva protetta a modo suo. Quel suo essere così elastica era molto particolare, doveva ammetterlo. Soprattutto perché sentiva chiaramente quanto fosse frizzante anche la sua personalità. "Ehm... Sì!
    Grazie!! Sto bene, molto bene direi... Un po' sotto pressione a causa di tutte queste emozioni ma sto bene!"
    . Ok. Ora qualcuno doveva spiegarle perché si era messa a fare un simile giro di parole quando le sarebbe bastato un semplice: sì, grazie. L'empatia le faceva molto male. I primi segni di squilibrio stavano diventando evidenti. Ma meglio non pensarci, ora non c'era il tempo per trovare una cura alla sua follia. Ehm... Al suo problema con l'empatia e le emozioni altrui.

    Satomi continuò a monitorare la situazione leggermente distante, ma si spaventò non poco quando la ragazza vestita di rosso si lanciò sul pugno del robot, cercando di fermarlo. Fece un movimento ma vide che riuscì a salvarsi da sola, a quanto pareva ancora una volta era stata troppo lenta per poter fare qualcosa di utile. Ma subito dopo la situazione cambiò, perché l'intervento dell'altra ragazza fu vanificato. Un altro attore era comparso sulla scena, e sembrava anche essere molto forzuto. Meglio così. E in più: catene. Quel ragazzo lo aveva già visto però.... Un momento.... Massì! Lo aveva incontrato assieme ad Haiiro! Che per altro era presente sulla scena ma pareva non averla riconosciuta. "Come dargli torto, sono parecchio cambiata" disse fra sé e sé. Basta deconcentrarsi però!
    Satomi attivò il Comando: cura (1 PA) sulla ragazza vestita di rosso, in modo da rigenerare le eventuali ferite che aveva subito, oltre a usare Comando: scudo (1 PA) che generò uno scudo azzurrino esattamente sopra di lei e le catene, cosa che l'avrebbe protetta da eventuali attacchi in arrivo.
    Dopo aver messo al sicuro quella che pareva essere più in pericolo rispetto agli altri, decise di intervenire nello scontro direttamente anche senza esporsi troppo. Attivò nuovamente Comando: scudo (1 PA), generandone uno esattamente sulla traiettoria di Alisa,
    cercando di sorprenderla e farla schiantare contro di esso durante la sua ascesa rapida per allontanarsi. Chi lo sa, magari avrebbe aiutato a mandare a segno quelle catene.
    Si avvicinò al ragazzo che pareva avere forza fisica da vendere. "Preparati, ho intenzione di supportare te! Credo potremmo attaccarla in modo piuttosto efficace!". Per ora avrebbe dovuto rinunciare a salutare Haiiro, avevano preoccupazioni peggiori.
    Inoltre lui sembrava al sicuro dove si trovava in quel momento, anche se i suoi sogni lo rendevano vulnerabile. Decise che avrebbe tenuto anche un occhio su di lui, in caso si fosse trovato in pericolo.
    Attivò due Comandi, attacco e velocità (2 PA) sul ragazzo, in modo da aumentare abbastanza la sua velocità e i danni che avrebbe inflitto con il prossimo attacco. Dopo di che si allontanò un po', aspettando la mossa di Alisa pronta a difendere se stessa (o Goro) con uno dei suoi scudi (1 eventuale PA) da eventuali attacchi in arrivo.

    I potenziamenti di Satomi durano solo per il turno successivo (in cui vengono utilizzati dal PG su cui li attiva)
     
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    Haiiro Kugatsu
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    Bene, dopo che le sue illusioni si erano rivelate inutili, Haiiro scopriva che Alisa aveva un modo per proteggersi anche dai suoi attacchi fisici. Inutilità al quadrato. Il Sognatore, Colui che camminava tra veglia e sogno, l’Intrecciatore di illusioni e realtà, si rese conto che in quella battaglia poteva fare solo da supporto morale. E lo fece, infondendo in ognuno dei combattenti la determinazione che aveva vissuto nel suo sogno [1 PA]. Solo che, per un curioso equivoco, anche Shero ne fu contagiato. O forse no, forse l’Ombra si limitò a esprimere l’insofferenza che Haiiro sentiva per non poter agire. Fatto sta che Shero decise di partire all’attacco. Né Haiiro né i suoi alleati se lo aspettavano; si poteva solo sperare che neanche Alisa se lo aspettasse.

    Shero partì all’attacco e Haiiro, benché sorpreso, d’istinto agì per supportarlo. Mentre Shero correva verso Alisa [1 PA], il Sognatore concretizzò una serie di rocce nel suo percorso in modo che l’Ombra, saltandoci sopra e usandoli come appoggi, potesse raggiungere il robot volante [2 PA] (le rocce, concretizzate a mezz’aria un attimo prima che Shero ci salti sopra, svaniscono dopo essere state utilizzate). Shero intanto modificò la forma del suo avambraccio destro per aumentarne le dimensioni, poi usò lo Shadow’s Texture per indurirlo [2 PA]. Con un balzo Shero fu infine all’altezza di Alisa e le sferrò un pugno gigante [1 PA].
    «shERopUNCHHhhh!!!»
    “Deve proprio perdere questa brutta abitudine di gridare quando attacca…”
    Pensò Haiiro, mentre si preparava a concretizzare, alla minima reazione di Alisa verso Shero, una nuova cascata d’acqua [1 PA]. Sperava che la distrazione di Shero fosse sufficiente a lasciargli uno spiraglio per colpirla prima che riattivasse quel maledetto scudo.
     
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    LA TECNO-FURIA
    Black Alisa • Liceo Hakoniwa • Notte
    Dopo tutto il trambusto che era avvenuto, Alisa si trovava nuovamente in volo a debita distanza dai suoi assalitori che, nel frattempo, avevano tentato di attaccarla in molteplici modi. Siccome erano troppe le cose da provare a schivare, Alisa attivò nuovamente la sua barriera, dimenticandosi però del piccolo Shero che stava correndo verso di lei su una strada di massi sospesi in rapida dissoluzione. Purtroppo, il radar lo segnalò soltanto quando il robot stava caricando lo scudo e quindi non poteva interromperlo per rispondere all'attacco fisico del piccolo essere. I robot iniziarono a sparare i colpi di disturbo in maniera automatica quando Shero entrò nel loro raggio d'azione, impedendogli di colpire con precisione: soltanto il braccio subì il colpo, che comunque passò attraverso alla barriera già attivata e che aveva già respinto le catene e quant'altro. La reazione però fu immediata: sfruttando il fatto che la barriera era ancora attiva, Alisa sganciò la testa e la fece esplodere un secondo dopo, dandole giusto il tempo di uscire dalla protezione: questa generò un'esplosione molto potente che colpì in pieno Shero e fece volare via Alisa dentro alla barriera, quasi come una bolla spinta dal vento, volando ad alta velocità. Una volta scomparsa la barriera si sarebbe trovata a circa cinque metri dal bersaglio, ovvero Haiiro, ad una quota di circa un metro sopra di lui. Da quella posizione sparò un pugno esplosivo con motosega attivata e con l'altra mano sparò un centinaio di colpi con la minigun. In quel modo avrebbe forse colpito anche il suo vicino di casa, ovvero Tatsuya, verso il quale direzionò anche tutti e sei i raggi laser sparati dalle sonde.
    Coded by ¬SasoRi


    CITAZIONE
    PS: I raggi laser perforano le catene di Tatsuya, continuando quindi la loro avanzata verso Goro. Ah, la turnazione ora torna normale ma il DTR rimane comunque sempre disponibile, tenetelo a mente.

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    • Mitragliatore, attivabile soltanto se non ha pugni volanti attivi e con le motoseghe disattivate; può sparare 30 colpi con una sola azione e dopo 300 colpi ha bisogno di un turno per ricaricarsi e raffreddarsi

    • 8 mini robot assistenti, grandi 5 cm e situati vicino ai capelli di Alisa (infatti funzionano anche come fermagli), con fuoco continuato: sparano sassolini molto piccoli, è più una azione di disturbo applicata a tutti coloro che si avvicinano ad Alisa in un'area di 5 metri di diametro

    • 6 Sonde grandi 30 cm che fluttuano intorno alla sua testa che sono in grado di sparare raggi laser di 25 cm di diametro e che causano gravi danni da perforazione e ustione se colpiscono il bersaglio. Sono anche in grado di perforare oggetti molto spessi

    • Propulsori potenziati che la rendono più veloce

    • Motoseghe indistruttibili, le catene girano ad una velocità spaventosamente alta, tanto da farle sembrare luminose e celando la catena stessa

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    • Assistenti di virata che le permettono di compiere acrobazie incredibili e quasi inimitabili e soprattutto ad altissima velocità

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    • Autonomia illimitata

    • Vista a raggi anti illusioni

    • Pugni rinforzati e dotati di lame celate in titanio lunghe 10 cm e indistruttibili all'interno di ogni nocca e attorno al polso, estraibili da lei a comando, anche sui pugni comandati a distanza e su quelli lanciati

    • Barriera ad impulsi in grado di respingere tutto ciò che si trova attorno ad Alisa in un'area di 2 metri di diametro; è attivabile soltanto contro attacchi a distanza e richiede 0.5 secondi di caricamento

    • È in grado di hackerare i dispositivi elettronici con i quali entra in contatto, permettendole così di manovrarli a proprio piacimento; inoltre, tutte le apparecchiature elettroniche nelle vicinanze subiscono l'influsso del campo hacking, che impedisce loro di funzionare e di danneggiare Alisa (2 metri attorno a lei)

    • Può trasformare i pugni volanti da normali ad esplosivi e viceversa, ma richiede 1 secondo di delay e i pugni cambiano colore (neri quelli normali, rossi quelli esplosivi)

     
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    AF's Master of the End
    La Luce

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    Non so nemmeno dove sono ora, figuriamoci se posso ricordare da dove provengo

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    Io, Alex e Tabris chiediamo di ricorrere alla regola del DTR nel seguente ordine di azione:
    1 - Alex
    2 - Tabris
    3 - Micael

    Attendiamo autorizzazione
     
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    «Water is the best!»

    





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    Fate vobis
     
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    Dal luogo in cui si fondono perfettamente Luce ed Oscurità

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    La situazione si stava mettendo male perché quel robot non accennava a mollare la presa. Continuava a combattere senza sosta ed era sempre più pericoloso! Poco prima aveva aiutato il ragazzo forzuto, rendendolo più veloce e più forte. Ma ora doveva occuparsi degli altri, non poteva lasciarli in balia di tutti quei colpi!
    Vide subito che Haiiro era il soggetto più vulnerabile, a cui il robot stava puntando. Satomi attivò Comando: scudo (1PA) piazzandone uno sulla traiettoria fra il robot e il ragazzo dei sogni. Decise di attivarlo più vicino possibile ad Alisa, di modo che il pugno si fermasse una volta incontrato lo scudo bloccandone la traiettoria. Per quanto riguarda gli altri colpi, Satomi attivò un altro scudo (1PA) che mise davanti all'altro ragazzo, Tatsuya (sì, aveva riconosciuto anche lui!). Forse non avrebbe retto la scarica, ma avrebbe mantenuto lontani i colpi dal ragazzo il tempo necessario a lui per fuggire e allontanarsi.

    Satomi si mise a correre verso di loro, attivando Comando: velocità (1PA) spostandosi molto più in fretta e giungendo fino a loro.
    Dopo essersi assicurata che tutti e due stessero bene, espose il suo piano. "Penso di sapere come fare per sfruttare al meglio il potere di Haiiro! Nel caso non mi abbiate riconosciuta, sono Satomi!! Ma ora abbiamo poco tempo! Non credo lei aspetti una nostra amabile conversazione!" Disse abbastanza trafelata. Ovviamente si rivolse esclusivamente a Tatsuya, visto che l'altro ragazzo stava dormendo. Le emozioni di quella battaglia iniziavano a farsi sentire, rendendole un po' più difficile concentrarsi su quanto stava accadendo intorno a lei. In ogni caso i suoi poteri erano migliorati parecchio, anche l'empatia non le causava grossi problemi e aveva imparato, con il tempo, che le emozioni altrui potevano essere un'importante risorsa.
    Attivò ancora uno scudo intorno a loro, proteggendo lei, Haiiro e Tatsuya da eventuali attacchi successivi (1PA). Poi attivò un altro comando, che non aveva ancora sperimentato proprio sul ragazzo dei sogni. In attesa del suo imminente risveglio, lo percepiva da quell'attimo di attesa e esitazione che precede la sveglia, quando si è ancora incerti se ci si trova nel mondo reale o ancora in quello dei sogni, avrebbe utilizzato il Comando: hacking (1PA), instillando in lui una nuova emozione che non provava in quel momento (ovviamente dopo avergli detto "Ciao, Haiiro! Eccomi, sono Satomi, ora dovrai arrabbiarti" o comunque qualcosa del genere). La rabbia, rilasciata prepotentemente in un corpo e in una mente, sicuramente avrebbe sortito effetti interessanti.
    Si voltò verso Tatsuya: "io mi occupo di difendere Haiiro, ma ora dovrai distrarla per qualche istante se riesci".
     
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    Haiiro Kugatsu
    Scheda personaggio

    Tralasciando il fatto che a Shero esplose in faccia una faccia (o meglio, una testa intera), il suo assalto non era andato male. Certo, c’era la faccenda dell’esplosione… l’Ombra rimediò usando lo Shadow’s Texture sul suo corpo, in modo da rendersi immateriale per un paio di secondi, più che sufficienti perché l’esplosione gli passasse attraverso [1 PA]. Purtroppo non poteva rendere immateriale il suo braccio, già irrigidito da quello stesso potere. Il risultato fu che, seguendo il braccio, l’Ombra venne sbalzato via dall’esplosione. Si trovò catapultato in aria a girare su se stesso, persi ogni riferimenti di cielo e terra, una brutta sensazione che si ripercosse indirettamente anche su Haiiro. Cadde a terra malamente, subendo dei modesti danni al corpo che però si assommavano a quelli del suo braccio destro, gravemente danneggiato dall’esplosione nonostante l’indurimento. Fece partire la rigenerazione delle sue ferite mentre si muoveva verso Haiiro e Tatsuya [2 PA], tenendo tuttavia fisso lo sguardo su Alisa.

    Ma torniamo a Haiiro: il Sognatore aveva riaperto gli occhi dal momento in cui aveva percepito la sensazione della sua Ombra di ruzzolare nell’aria. Era una cautela dovuta al venir meno delle indicazioni trasmesse da Shero, ma anche dal timore che Alisa non sarebbe rimasta senza reagire dopo quell’attacco. E aveva ragione, a giudicare dal pugno esplosivo con motosega lanciato dalla ragazza d’acciaio. Pugno che tuttavia fu fermato da uno scudo, dello stesso tipo di quello che fermò la scarica di proiettili. Quegli scudi gli ricordavano qualcosa o qualcuno, ma non aveva certo il tempo per pensarci in quel momento. Sfuggito anche alla minaccia della minigun, poteva tornare a fare sogni – si fa per dire – tranquilli, rituffandosi nel dormiveglia [1 PA]. Immagini oniriche e confuse presero a formarsi nella sua mente, per poi coagularsi nella forma di una ragazza che si presentò come Satomi e gli disse che doveva arrabbiarsi. Haiiro ebbe appena il tempo per mormorare un «Ok…» di risposta che si sentì invadere da un forte sentimento d’ira. Sorridendo, capì quello che la ragazza aveva in mente e si lasciò andare a quell’emozione.
    La forte rabbia guidò la direzione del suo sogno e ne aumentò la potenza. Rabbia contro la sua impotenza, contro la sua debolezza. Rabbia contro i più forti, contro le loro capacità. Rabbia come rivalsa su questi. Immaginò che con la potenza di quella rabbia, avrebbe dato vita a un sogno così forte da poter sbaragliare Alisa. Si vide piroettare nei cieli, schivando laser, pugni lanciati e motoseghe lanciati dall’androide. Si vide far sorgere montagne dal terreno alzando una mano e schiacciare a terra Alisa abbassando l’altra. Si vide percuotere e pestarne con forza il corpo, finché l’androide non esplose in mille pezzi. Sorrise e aspettò con impazienza il sogno che avrebbe permesso di realizzare quel sogno. Prima di capire che lo aveva già.

    Dunque, aveva un sogno in cui distruggeva Alisa. Ma la realtà non segue i sogni, come d’altronde i sogni non seguono la realtà. E, interessante, nel sogno lui era capace di movimenti assurdi. Avrebbe potuto concretizzare anche quelli nella realtà? La possibilità di usare i sogni non per concretizzare qualcosa o dar vita a un’illusione, ma per muovere se stesso non lo aveva mai sfiorato prima di quel momento. Se fosse stato possibile… ma non era quella l’occasione giusta per provarlo. La rabbia non era stata canalizzata tutta nel sogno, la provava ancora in quel momento, lo spingeva ad attaccare. E visto che non poteva volare, avrebbe distrutto.
    Concretizzò la forza con cui nel sogno aveva schiacciato a terra Alisa [1 PA] (l’attacco si configura come una forza che spinge verso il basso, il suo effetto nella realtà è però inferiore al sogno). Poiché attacchi corpo a corpo avevano effetto – come aveva mostrato Shero prima – provò a concretizzare l’Alisa che aveva sognato per attaccare l’Alisa reale [1 PA]. Purtroppo questo funzionò solo in parte: riuscì a concretizzare un braccio di Alisa (il braccio, per chi fosse particolarmente attento, presentava dei dettagli diversi rispetto a quello della vera Alisa), ma non il resto del corpo. Comunque il braccio si diresse, propulsori azionati, verso il suo bersaglio.
    “Quindi come non posso concretizzare esseri viventi, non posso neppure materializzare robot o altre macchine pensanti, ma solo loro parti meccaniche…”
    Era un peccato, ma non aveva finito. Concretizzò anche sei raggi laser, diretti ai sei droni che ruotavano intorno ad Alisa [1 PA]. C’era un certo gusto nell’attaccare un nemico con gli stessi suoi attacchi.
     
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