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Enma
Defenestrato e precipitato su una ragazzina del liceo, non era esattamente come mi aspettavo un allenamento con Galatea, per lo meno non per l'ultima parte - capitava spesso, anzi, che venissi catapultato da qualche parte, e data la forza della mia compagna di allenamenti non è una cosa che augurerei a nessuno. La ragazza che mi fece da cuscino era un misto di imbarazzo e stupore, parlava a raffica e a malapena potevo distinguere le sue parole, ma da quel poco che riuscii a capire sembrava sconcertata dalla mia caduta. Ah, quella? No, tranquilla, è una cosa normale, mi succede spesso. Più o meno ogni venerdì, soprattutto alcuni... - dissi abbassando sconfortato lo sguardo. Sfruttai l'occasione per darle un'occhiata: sembrava piuttosto carina, magra e non troppo alta, il colore dei suoi capelli mi ricordava il mio, ma sicuramente i suoi erano naturali. Non che i miei siano artificiali, ma quando è la tua anormalità a renderli così bianchi non puoi nemmeno considerarli del tutto "normali". In ogni caso sembrava una ragazza mingherlina e all'apparenza gracile, non aveva quasi petto - effettivamente me ne accorsi anche poco fa -, insomma tutto il contrario di Gal- Mi spiace molto Temo sia stata colpa mia, i miei poteri sono ancora piuttosto difficili da controllare! Spero che tu non ti sia fatta male! Non mi sfuggì l'occhiata con cui mi linciò, sapevo anche il motivo e la densità dell'aria che ora era più simile a sciroppo di caramella non aiutava a regolarizzare il battito e a calmarmi, anzi. In ogni caso notai qualcosa che riuscì a distogliermi da quella sensazione di soffocamento - sapevo che poi io e lei avremmo fatto i conti su questa storia, ma è stato solo un incidente! U-uhm... shishou... - cercavo di attirare la sua attenzione indicandomi dietro le spalle, facendole capire che aveva ancora le ali e tutto l'aspetto di un angelo decaduto. Una persona normale non vede certe cose tutti i giorni, in più lei si era messa immediatamente a parlare di poteri. A quel punto non ero più sicuro di cosa fare, quindi inventai. Hai dimenticato le ali attaccate, sai, non vorrei che tutto il nostro lavoro andasse rovinato perchè ti metti a saltare dai balconi. C'è voluto tanto tempo per attaccare quelle piume al cartone, se fai movimenti troppo bruschi potrebbero staccarsi o peggio, il cartone si spezza...
- Koumori Enma: providing quality excuses since 2015 © Dalla tensione che mostravo in volto avrebbe sicuramente capito cosa intendevo dire, e speravo che avrebbe agito di conseguenza. Intanto, per non dare alla sconosciuta il tempo di realizzare che cosa stava succedendo, le feci un lieve inchino introducendomi. Comunque io sono Enma, è un piacere fare la tua conoscenza. Lei è la mia ins- ehm, no, sì, è giusto, la mia insegnante di teatro. - sorrisi imbarazzato, ma cercai di distrarla dalla mia preoccupazione tornando a parlare. Galatea, questa ragazza stava cercando l'edificio principale. Evidentemente deve essersi allontanata troppo dal sentiero ed è finita qui. Dici che possiamo accompagnarla?
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Legenda: Narrato, Parlato, Pensato, Parlato altrui, Parlato Fuuta Status Mentale: Sano Equipaggiamento: // | 6 :Action Point Sano :Status Fisico |
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