[CONCLUSA] Love hits hard...

...and unpredictably! [Tatsuya Kamishiro] [Goro Nishimura]

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    Goro Nishimura
    Erano passati tre giorni dallo spiacevole incidente che vide come vittime i suoi genitori, episodio che non Goro non prese propriamente bene, ma in quello stesso giorno, accadde l'imprevedibile e lui e Asako formarono una coppia, cosa inaspettata e, allo stesso tempo, motivo di felicità per entrambe le parti.
    Nei due giorni precedenti a questo, i due si erano già visti per migliorare quel nuovo legame che ora li teneva stretti l'uno all'altra, e anche oggi non sarebbero stati da meno, decidendo di visitare il parco assieme, ovviamente, su suggerimento di Asako.
    Come sempre, Goro non era diverso dal solito, se non per quelle leggere curvature ai lati della bocca che sembravano formare un leggero sorriso, sorriso ben visibile da chiunque lo avesse conosciuto in passato, per ovvi motivi, e teneva le mani nelle tasche dei pantaloni. Asako si trovava al suo fianco, tenendolo a braccetto e con il sorriso sulle labbra, cosa normale per lei.
    Asako indossava una maglietta verde, semplice, senza strani ghirigori, ed un paio di jeans, un abbigliamento semplice per accompagnare un Goro che non cercava di sicuro abbigliamenti particolari.

    "Ti va di passeggiare in riva al laghetto?"

    Questa fu la prima domanda che Asako fece a Goro quando giunsero al parco Hijifu.

    "Perché no?"

    Fu la sua risposta a quella domanda, con un tono che non era freddo, non questa volta, adesso si trattava di un tono normale, una cosa che, probabilmente, si poteva vedere solo se si trovava in compagnia di Asako.
    I due, proferite quelle parole, si addentrarono nel parco, diretti verso il laghetto che si trovava al centro di quest'ultimo, non preoccupandosi di nulla se non di stare tranquilli insieme, cosa mai vista per Goro che, prima di quell'incidente, non avrebbe mai tolto lo studio e la sperimentazione dalla propria mente.
    Goro stava facendo cose che non avevano alcun precedente nel suo passato, cose che fuoriuscivano di gran lunga dai suoi standard passati, ma che ora rientravano normalmente nei suoi nuovi standard, e tutto ciò avrebbe di sicuro stupito chiunque lo conoscesse.






    Edited by CellO_o - 4/9/2013, 19:05
     
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    TATSUYA
    La lezione era da poco finita, un folto gruppo di studenti stravolti per la mattinata stava lasciando la struttura scolastica, chi diretto ai propri alloggi per prepararsi uno spuntino, chi organizzando il pomeriggio con i propri amici, chi diretto alla caffetteria per pranzare in allegria. All'ultimo gruppo di persone appartenevano anche Tatsuya e le sue sorelle, Yuno e Sophie, che lo avevano contattato all'ultimo momento per trascorrere del tempo insieme e per trattare di una faccenda che aveva preoccupato Yuno per tutta la mattinata.

    Oggi Misaka mi è sembrata piuttosto strana...

    Strana in che senso?

    Per tutta la mattina si è comportata in un modo strano, sembrava quasi che cercasse di evitare il mio sguardo ed ogni volta che cercavo di rivolgermi a lei abbassava gli occhi e si girava dall'altra parte senza rispondermi...

    Yuno sembrava essere davvero preoccupata

    ...le ho anche chiesto se voleva passare del tempo insieme nel pomeriggio ma è scappata scusandosi...

    Forse le hai fatto qualcosa che l'ha offesa?

    È quello che pensavo anche io e per questo le avevo chiesto di vederci oggi, così avremmo potuto parlare.

    Allora forse si sente poco bene, magari ha il raffreddore ed ogni volta ti evitava per non attaccartelo...

    Non credo, ieri sera sembrava star bene.

    Con queste semplici parole Tatsuya riuscì a distogliere le due ragazze dalla fitta conversazione che stavano avendo tra di loro e ad attirare i loro sguardi stupiti su di sé.

    Ieri...ieri sera?

    Yuno aveva un'espressione strana, come se stesse cercando di mascherare una qualche emozione che stava premendo per uscire. Se solo Tatsuya non avesse scelto di non leggerla avrebbe potuto scegliere meglio le sue parole successive, ma non era così.

    Già. E non credo nemmeno che le sia venuto durante la notte, altrimenti mi avrebbe avvisato.

    Entrambe le ragazze stavano per dire qualcosa, ma ad entrambe le parole vennero strozzate dall'arrivo della cameriera a prendere le ordinazioni e tutti e tre presero un bel caffè e decisero di provare l'hamburger con il fiore, dicevano che fosse semplice ma sfizioso. Quando la ragazza si allontanò, ripresero da dove avevano lasciato.

    Dicevi che ti avrebbe avvisato, ma perché avrebbe dovuto farlo?

    Perché altrimenti sarei rimasto ad aspettarla fino a notte invano.

    Era intuibile il significato di quelle parole, ma Yuno continuava a far finta di non capire, voleva sentirglielo dire.
    Fece passare qualche minuto, abbastanza tempo da far arrivare i caffè, per poi ritornare all'attacco, supportata dalla curiosità per come si sarebbero evoluti gli eventi di Sophie, che le aveva imposto il silenzio contemplativo.

    Perché l'avresti dovuta aspettare?

    Tatsuya bevve un sorso della sua bevanda e, un po' sorpreso per la mancanza di intuito di Yuno, rispose.

    Perché oggi pomeriggio siamo d'accordo per vederci.

    Appena terminò la frase si ritrovò a sobbalzare sulla sedia per lo spavento quando Yuno batté forte le mani sul tavolo alzandosi di scatto.

    Hai un appuntamento con Misaka?

    La voce era al limite delle grida e tutti i presenti interruppero le loro attività per voltarsi verso di loro.

    S-se proprio vuoi metterla così, ma più che altro ci incontriamo come amici per parlare un po' nulla di eccezionale...ora per favore siediti che ci stanno guardando tutti e lo sia che sono un tipo molto timido io...

    Yuno cercò di calmarsi e si sedette ridandosi un contegno.

    Scusa, non dovevo fare quello scatto, sono una Kamishiro e devo mantenere l'eleganza in ogni situazione.

    Davvero? Allora devo essere anche io elegante?

    Allora, dove vi incontrate?

    Sophie fu completamente ignorata.

    Dovremmi vederci alle sedici, tra poco meno di due ore, al parco Hijifu.

    Yuno scattò di nuovo in piedi, come prima.

    Al p-p-parco? Lì dove vanno tutte le coppiette a passeggiare tenendosi per mano, si fermano a bere un frullato dallo stesso bicchiere con una cannuccia doppia per poi trovare un posto dove appartarsi e....e....e...

    Amoreggiano?

    Sophie le venne così in soccorso. Yuno ricadde sulla sedia, completamente rossa in volto per quel che stava dicendo e per gli sguardi che aveva attirato su di sé, stringendosi nelle spalle. Tatsuya rimase un attimo a considerare quelle parole.

    È vero....non ci avevo pensato Ahahahah. Non credo che sarei pronto a quello, però se dovesse capitarmi andrò con coraggio fino in fondo.

    Tatsuya accompagno le ultime parole con un gesto di vittoria mentre Yuno, tempestivamente bloccata da Sophie, cercava di saltargli alla gola.




    Avevano finito di pranzare e come ogni giorno Tatsuya stava tornando alla sua stanza per cercare di rilassarci per qualche minuto come era solito, solo che questa volta aveva con sé Yuno e Sophie.

    Ripetetemi ancora una volta, perché mi state seguendo?

    Per aiutarti a scegliere un abbigliamento adeguato, stai andando ad un appuntamento e non puoi essere sciatto.

    Ok...ma potrebbero esserci i ragazzi in camera...

    Non preoccuparti, saremo così discrete da non infastidire nessuno.

    Tatsuya aprì la porta del suo alloggio e trovarono in camera il solo Onisaka che si stava cambiando, sfilandosi i pantaloni.

    Sono tornato.

    Hei Tatsuya, finalmente. Non vorrai arrivare tardi all'appunt....

    Fu a quel punto che si girò e vide anche Sophie e Yuno rossa di imbarazzo e rabbia.

    FUORI DI QUI!!

    E lo buttò all'esterno in mutande.

    Tornò da Tatsuya riprendendo la sua compostezza.

    Bene. Ora cerchiamo qualcosa di discreto da indossare. Tu cosa avevi in mente?

    Ecco....maglietta delle Kalafina e jeans?

    Che fratello sciagurato che ho. Ascolta, per un primo appuntamento devi indossare qualcosa di appropriato, non puoi presentarti di certo in modo così sciatto e discutibile. Dovresti avere qualcosa di meglio nel guardaroba.

    Dicendo questo aprì l'armadio e cominciò a tirare fuori di tutto, era come alla ricerca di qualcosa.

    Un bel paio di jeans puoi anche metterli, almeno sei comodo, come maglia una bianca semplice per non sfociare nella tamarraggine. Sopra....ecco!! Cercavo proprio questo.

    Tirò fuori una giacca nera piuttosto informale ma che non si lasciava scappare un pizzico di eleganza.

    E quella da dove spunta? Non ricordavo nemmeno di averla acquistata.

    Questo perché te l'ho presa io. Ma ora non fare tante storie ed indossa quel che ti ho detto, poi vai subito al parco, devi farti trovare lì ad aspettarla e quando arriverà e ti chiederà se è da tanto che la aspetti dille che sei appena arrivato, ma ogni secondo senza vederla era come se trascorresse un'eternità, ma ora che era arrivata la tua sofferenza era stata ripagata. Lei allora arrossirà e ti chiederà se hai preso una botta in testa, ed allora tu le risponderai di no, che non era colpa di una botta in testa ma eri in balia di qualcosa di molto più forte e terribile. Lei ti chiederà cosa sia e tu le risponderai “è l'amore che provo per te”. Lei si farà schiva, l'imbarazzo la bloccherà e ti chiederà di smettere di scherzare, che non è divertente, ma sarà lì che dovrai farti più deciso, afferrarla per le spalle, guardarla dritta negli occhi e dirle “Non sto scherzando. Non sono mai stato più serio. Io...ti amo.” Lei abbasserà lo sguardo e non sarà quasi capace di parlare, forse ti chiederà solo di non dire cose così imbarazzanti davanti a tutta quella gente ed è allora che dovrai dire che lo urlerai al mondo intero e quindi poi dirai ad alta “tutti voi che siete presenti, sappiate che io la amo, lei è colei che diverrà mia moglie e che porterà in grembo mio figlio”. Lei ti dirà “Ti amo anche io” “Mio amore, io ti appartengo” “Oh Tatsuya” “Amor mio” e poi la dovrai baciare davanti a tutti, almeno 2 minuti senza staccare le labbra. Poi la dovrai prendere in braccio, portarla in un love hotel e.....

    Stava quasi sbavando immaginandosi le scene che stava descrivendo, tenendo una faccia completamente assorta dalla fantasia e quasi estatica.
    Tatsuya e Sophie si guardarono con una faccia sconcertata.

    Eh?

    Sei sicura di star bene?

    L'incanto si ruppe e Yuno tornò alla realtà.

    Cosa stavo dicendo? Ah si, dimentica tutto ciò che ti ho detto di fare arrivato lì. Ora vestiti e vai!

    Tatsuya ubbidì senza fare domande per evitare che Yuno si facesse un altro viaggio mentale. Quando fu pronto uscì dalla stanza, mentre le sorelle rimasero lì con la scusa di rimettere a posto. Fuori, tuttavia, sentì un brandello della loro conversazione.

    Perché lo hai fatto vestire in quel modo?

    Io stessa ho scelto quei vestiti, riuscirei a rintracciarlo tra migliaia di persone.




    In anticipo di 20 minuti, Tatsuya si apprestava a raggiungere scintillante l'ingresso del parco. Quando fu vicino vide che era già sul posto Misaka, chissà da quanto tempo era lì che aspettava.
    Quel giorno indossava una gonna nera, con le calze abbinate ed indossate al suo solito modo, una camicia bianca e sopra una giacchetta leggera. Sarebbero sembrati la versione maschile e femminile di uno stesso personaggio, se non fosse stato per il colore dei capelli diverso.

    Ciao, non credevo di trovarti arrivando prima, è da molto che aspetti?

    N-no, sono appena arrivata. N-non è che sono venuti qui appena uscita di scuola perché non ce la facevo ad aspettare a casa, cosa ti salta in mente.

    Misaka era un'altra che Tatsuya aveva deciso di non leggere più. Più che altro lui aveva deciso di smettere di entrare nella testa di tutte le persone che gli erano vicine ed alle quali sapeva che avrebbe dato fastidio la cosa. Quindi con lei non aveva alcun vantaggio e stava per fare una qualche uscita infelice, tipo “Non ho azzardato nulla del genere” o “Excusatio non petita accusatio manifesta” ovvero un latinismo che in un momento simile avrebbe fatto perdere la staffe a chiunque, ma fortunatamente per lui gli tornò alla mente il delirio di Yuno.

    Sei proprio carina così.

    Misaka abbassò lo sguardo con imbarazzo.

    G-grazie...

    Entrarono nel parco discorrendo del più e del meno, anche se era facilmente percepibile che c'era un certo imbarazzo tra i due, dopotutto era la prima volta che si incontravano da soli fuori dalla scuola e per di più in un posto dove erano circondati da coppiette dove i due stavano tutti appiccicati. Dopo un attimo di sgomento, causato dalla vista di due che limonavano con disinvoltura davanti a tutti, Misaka esordì verso Tatsuya.

    Senti...

    Che c'è?

    Non è che potremmo....ecco...no, nulla...

    Tatsuya ricorse ad una rapida lettura di quelle che erano le intenzioni trattenute.

    C'è davvero molta gente qui, se non stiamo attenti potremmo anche venire divisi dalla folla, potremmo tenerci per mano per non perderci.

    Dato che non c'erano certo tutte quelle persone lì, era alquanto chiaro che era tutta una scusa quella, e la solita Misaka avrebbe reagito cercando di friggerlo con le saette. Quel giorno, però, era alquanto docile.

    O-ok

    Non appena lei gli prese la mano se sentì del movimento alle loro spalle, ma se ne accorse solo Tatsuya visto che Misaka era troppo presa dal momento.
    Lui scandagliò velocemente la zona ed ottenne dei risultati inaspettati.

    Non ci credo! Mi hanno seguito!

    Aveva chiaramente sentito la presenza di Yuno e Sophie.

    Ma fintanto che non facciamo niente di strano non dovrebbero intervenire. Dimostrerò che noi siamo qui solo come amici e senza altre mire. Amici che si tengono per mano per non perdersi.

    Io avrei un po' di sete, potremmo prenderci un bel frappè. Magari uno di quelli doppio da bere dallo stesso bicchiere con una di quelle cannucce doppie, è una cosa che ho sempre voluto fare ma se a te non va non fa niente me ne prendo uno e lo bevo tutto per conto mio oppure prima beve uno e dopo l'altro ma non so se a te poi darebbe fastidio in tal caso berresti prima tu oppure....

    Stava rovesciando parole a non finire e ad una velocità incredibile, era andata nel panico per le sue stesse parole.

    Si, mi piacerebbe.

    Invece no, mi sorvegliano! Allora saremo amici che si tengono per mano e bevono il frappè insieme. Non facciamo nulla di strano. Non interverranno.

    Si incamminarono verso il bar, in direzione del laghetto centrale, sempre tenendosi per mano ed in tal maniera iniziando a mimetizzarsi tra le coppiette presenti.

    Ieri sera, quando ti ho chiesto di vederci, non pensavo che avresti accettato, temevo che ti sarei sembrata troppo aggressiva e ti saresti quasi spaventato. N-non è che ci sarei rimasta male o altro, non sarei certo rimasta sola ed avrei avuto altri piani però.....

    Dovresti sapere che non ti potrei dire di no, poi ci conosciamo tutti ed è un po' come se fossi della famiglia.

    Visto quello che era il tenore della giornata una cosa simile sarebbe potuta anche risultare imbarazzante o fraintendibile, ma quello non fu il caso. Misaka si fece seria.

    Allora...se dici così...c'è una cosa che ti vorrei chiedere, ma non sentirti obbligato a rispondere. Quella volta alla caffetteria, il primo giorno che ci siamo visti, ho sentito Yuno parlare della vostra vecchia scuola, che era successo qualcosa di spiacevole. Vorrei sapere cosa è successo.

    La domanda giunse inaspettata. Tatsuya era sorpreso per quella curiosità ed era indeciso sul da farsi. Quindi fece un profondo sospiro.

    Va bene, ti racconterò tutto.

    Stava effettivamente per farlo, ma qualcuno o qualcosa lo colpì improvvisamente. Non era preparato e questi gli fece perdere l'equilibro facendo cade...addosso a Misaka. Si ritrovarono lei stesa a terra e lui sopra di lei in una di quelle posizioni imbarazzanti che normalmente si vedono solo nei manga. Lei lo fissava in silenzio e con un rossore in grado di battere ogni record di Yuno.
    Tatsuya all'esterno mostrava l'imbarazzo che ci si sarebbe aspettati, ma dentro era dominato dal terrore.

    LO SAPEVO!!!

    Yuno uscì fuori urlando dal suo nascondiglio, seguita da una divertita Sophie.

    Come potevo fidarmi, lo sapevo che saresti arrivato a questo, ad approfittarti della situazione dopo averla imbambolata di chiacchiere e false promesse!

    Ehi aspetta, ma di che stai parlando? E poi da dove esci fuori, sei per caso un ninja? Poi stai fraintendendo tutto, è stato solo un incidente, non stavamo facendo niente di male....

    Ed allora perché non ti alzi!!

    Si rese allora conto che era rimasto ancora sopra Misaka, che aveva tutta l'aria di voler scappare.
    Tatsuya si alzò subito.

    Devo trovare qualcosa per tirarmi fuori da questo casino

    Fu a quel punto che vide dall'altra parte del lago Goro con Asako.

    Si!!! Perfetto!! Almeno posso provare.

    Ehi guardate! C'è Goro ed è in compagnia di Asako! Andiamo a salutarli!

    È vero, è da tanto che non li incontro, raggiungiamoli...

    Silenzio voi due. Dovete solo vergognarvi per essere così espliciti, fin dove volevate arrivare?

    Yuno parlava, ma Tatsuya aveva spostato l'attenzione verso un qualcosa che gli risultava anomalo: da Goro sentiva affluire delle informazioni nuove, roba che non aveva mai sentito in lui e che sembrava strana anche per i suoi standard.
    Sophie si accorse che c'era qualcosa che non andava.

    Cosa succede?

    È Goro, sento qualcosa di strano è come se fossero....

    Tatsuya si fermò, era troppo grande lo shock per quello che aveva appena scoperto, tanto che si voltò verso Sophie con le lacrime agli occhi.

    ....sentimenti...

    Sophie e Yuno, che aveva dimenticato la sua predica, erano sbalordite, quasi incredule, mentre Misaka chiedeva cosa stesse succedendo.

    Sentimenti?

    E sembra che questi siano....amore....

    I Kamishiro si fissarono per un istante negli occhi, quindi scattarono per raggiungere Goro di gran carriera, trascinandosi dietro una stupefatta ed urlante Misaka.
    Arrivarono da Goro ed Asako affannati, tanto che dovettero per un attimo prendere fiato.

    Ciao...*pant*...ragazzi. Come state?


    Legenda:

    Narrato
    Parlato Tatsuya
    Parlato Yuno
    Parlato Sophie
    Parlato Misaka
    Pensieri Tatsuya
    Parlato Altrui


    Yuno Kamishiro
    Yuno Cheria Kamishiro

    Sophie Kamishiro
    Sophie Kamishiro

    Credit by .Micael.



    Edited by .Micael. - 5/9/2013, 03:56
     
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    Lui e Asako stavano camminando tranquillamente, dirigendosi verso il laghetto senza fretta alcuna, con Asako che teneva ancora a braccetto Goro, cosa che non sembrava disturbarlo o infastidirlo minimamente.
    Sparsi un po' ovunque nel parco, c'erano alcuni dei loro compagni di classe che, nel vedere Goro con quel lievissimo sorriso, con Asako al suo fianco, firmarono un certificato medico per la rottura prematura della mascella, per quanto rimasero stupiti da quella visione.
    Goro, anche se aveva messo da parte, per ora, la sua voglia di studiare e sperimentare, non aveva di sicuro tolto la vista ai suoi occhi, e nel vederli reagire così, capì il loro stupore, cosa strana, visto che un tempo lo avrebbe visto solo come una cosa strana e insensata...va bene, restava strana e insensata per lui, ma ora, almeno, ne capiva la causa.

    "Capire queste reazioni, non sembra cambiare il loro significato ai miei occhi..."

    Il primo pensiero "alla Goro" che aveva fatto da quando erano li, ma non prestò troppa attenzione a quei particolari, era con Asako e doveva esserlo anche con la mente.
    I due, dopo essersi presi tutto il tempo che volevano, arrivarono in riva al laghetto.

    "...Sono felice!"

    Fu questa l'affermazione che fuoriuscì dalle labbra di Asako, affermazione che interessò Goro, ma non nello stesso modo di sempre, e iniziò ad osservarla.

    "Cosa ti rende felice?"

    Il tono, come prima, non era freddo, anzi, ma aveva comunque il marchio di Goro, cosa che non dispiaceva ad Asako, visto che era una delle cose che le piacevano di lui.

    "Beh, siamo qui insieme, mi basta questo."

    Nel dirlo, un leggero rossore prese il controllo delle sue guance, accompagnato da un sorriso che esprimeva quella felicità in tutta la sua estensione.
    Nel vederlo, Goro allargò di poco il suo sorriso e tornò a guardare davanti a se.

    "...Già."

    Anche lui era felice, ovviamente, e il suo lieve sorriso non lasciò mai il suo volto, ma nella sua mente c'era ancora un po' di caos dovuto al fatto che non era abituato a queste cose, non era abituato ad essere gentile e, beh, felice in generale, per quanto lo riguardava.
    Tutto questo apparteneva ad un nuovo mondo per lui, non che gli dispiacesse, certo, ma di sicuro ci si doveva ancora abituare, anche se gli succedeva solo con Asako.
    Mentre i due camminavano lungo la riva del laghetto, Asako posò lo sguardo su quest'ultimo, mentre Goro, come suo solito, prestava attenzione ai dintorni, molto più distrattamente del solito, ma ciò non bastò per fargli mancare ciò che vide.

    "...Quelli non sono....! Tatsuya e le sue sorelle....e Misaka?"

    La cosa importante non era chi fossero tanto quanto il perché di quella carica molto rapida che stavano eseguendo per raggiungere lui e Asako...che cosa sarà accaduto?

    "Ciao...*pant*...ragazzi. Come state?"

    Tatsuya, come anche le sue sorelle e Misaka, anche se quest'ultima sembrava essere più confusa che altro, si era stancato a causa di quella corsa, così tanto da ansimare come se avesse perso tutto il fiato.
    Asako, la quale si era momentaneamente distratta con la bellezza del laghetto, fece appena in tempo a sentirli arrivare per potersi voltare e vederseli davanti, affaticati e ansimanti, cosa che la lasciò momentaneamente stranita, non capendo cosa fosse appena successo.

    "Ciao, stiamo bene...voi, piuttosto, come vi sentite?"

    Ed ecco che l'altruismo di Asako fece il suo ingresso nella situazione, come sempre, del resto.
    Goro, mentre Asako ricambiava il saluto di Tatsuya, sembrava preso da altro.

    "Cosa sarà successo?"

    Il primo pensiero che lo colse, un pensiero che precedette il ritorno delle sue analisi, cosa che gli fece capire a dir poco velocemente cosa fosse successo.

    "La sua anormalità, ecco cosa....deve aver sentito il mio cambiamento e, come previsto, deve essere stato una sorpresa per lui e, a quanto sembra, anche per le sue sorelle....le avrà probabilmente informate su ciò che ha sentito..."

    Fatta questa analisi della situazione, mostrando a se stesso che non aveva perso il suo talento, anche Goro intervenne nella situazione, mantenendo quel lieve sorriso, segno che non era disturbato dalla loro presenza o da quella carica sfrenata, per quanto lo avesse colto alla sprovvista.

    "Anche voi qui?"

    Nel tono che stava usando Goro, si poteva avvertire la mancanza della sua solita freddezza, per quanto mantenesse il suo tipico marchio e la solita serietà.




     
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    TATSUYA
    Sul principio non ci aveva pensato, tuttavia quando vide la faccia stranita di Asako, Tatsuya capì che forse il modo in cui si erano presentati era alquanto discutibile, molto probabilmente doveva essere stata una scena alquanto interessante quella di un ragazzo e due ragazze che corrono a perdifiato trascinandosi dietro una terza solo per andare ad infastidire due loro amici che sul momento sembravano impegnati in una interazione piuttosto intima. Ma oramai era troppo tardi, si erano fatti trasportare sul momento dall'incredibilità della rivelazione e li avevano comunque interrotti. Per lo meno Asako non sembrava aver preso troppo male il loro arrivo.

    "Ciao, stiamo bene...voi, piuttosto, come vi sentite?"

    Una domanda semplicissima e di circostanza, esattamente il tipo di battuta più adatta ad iniziare un discorso informale. Inspiegabilmente Tatsuya stava facendo queste strane valutazioni.

    Bene..credo...voi ragazze come vi sentite?

    Bene anche io...

    Nessun danno riportato, Tatsu-kun!

    Mi spiegate che sta succedendo?

    Stiamo cercando di migliorare la nostra resistenza, ma come vedi c'è ancora molto da lavorare.

    Almeno si era procurato una scusa per spiegare la corsa ad Asako senza allarmarla.

    La domanda più complessa alla quale dare una risposta era quella di Goro, con il suo

    "Anche voi qui?"

    Poteva sembrare anche questa una domanda normale, ma nascondeva all'interno una certa insidia. Beninteso che l'insidia non era portata dalla domanda in se, ma dagli sviluppi e poi le conseguenze che poteva portare la risposta. Rimase un attimo in silenzio alla ricerca della replica più adatta, poggiava lo sguardo sul laghetto di fianco a tutti loro, valutando se poteva essere saggio fare un bagno, la conclusione era negativa, le voci gli affollavano i timpani. La sua titubanza non era paura, ma soltanto una accresciuta percezione delle cose. Mentre Tatsuya si perdeva in tutto questo, parlava una Misaka ora sulla difensiva.

    Si, è così. P-potrebbe sembrare strano venire qui da soli...no in effetti non siamo da soli, quindi siamo in regola, cioè no, voglio dire che non c'è niente di male a stare tra amici e poi non vuol dire che solo le coppie possono venire qui e...

    Le parole le rimasero in sospeso nel momento che notò che Goro ed Asako erano lì a braccetto.

    Già. Piuttosto, carissimi, non è che per caso ci sono delle novità interessanti che vi riguardano?

    Avevano bisogno di sentirlo dire da loro, motivo per cui Yuno aveva in via preventiva tappato la bocca a Sophie per evitare che straparlasse. Non che ne avesse trasmesso l'intenzione, ma prevenire è meglio che curare.


    Legenda:

    Narrato
    Parlato Tatsuya
    Parlato Yuno
    Parlato Sophie
    Parlato Misaka
    Pensieri Tatsuya
    Parlato Altrui


    Yuno Kamishiro
    Yuno Cheria Kamishiro

    Sophie Kamishiro
    Sophie Kamishiro

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    Non si poteva dire che il loro modo di "andare incontro a qualcuno" fosse dei più normali, ma cosa ci si poteva aspettare oltre a quello? Erano tutti anormali.
    Alla risposta di Asako, Tatsuya fece un rapido resoconto dello stato delle tre ragazze, seguito poi da una richiesta di spiegazioni da parte di Misaka.

    "Stiamo cercando di migliorare la nostra resistenza, ma come vedi c'è ancora molto da lavorare."

    Una scusa davvero originale....per quanto pessima.
    Asako sembrò riflettere qualche istante su quella strana risposta, ma smise poco dopo, non era da lei dubitare degli amici, anche se un po' strani, ma era proprio questa loro caratteristica ad aiutarla a non pensarci.

    "Non è proprio in grado di inventarsi delle scuse..."

    Sarà che non si immaginava di iniziare a correre come un pazzo da un momento all'altro, ma era davvero una scusa campata per aria.
    Comunque, dopo la domanda di Goro, Tatsuya sembrò andare in crisi, qualcosa in ciò che aveva detto sembrava preoccuparlo, ma cosa? Che avesse davvero fatto una domanda così strana?
    Goro osservò Asako per vedere se almeno lei ci avesse capito qualcosa, ma lei lo guardò in risposta, lasciandogli capire che nemmeno lei aveva afferrato il motivo di quella sua reazione.
    Qualche istante dopo, Misaka iniziò a parlare e a parlare, come se stesse cercando di coprire qualcosa.

    "Ho davvero fatto una domanda così incredibile?"

    Goro poteva anche capire meglio le situazioni, a quel punto, ma senza un solo dato, ciò che stava accadendo in quel momento era indecifrabile, per lui.
    Ad un certo punto, però, Misaka smise di parlare, come se avesse notato qualcosa, seguita poi da Tatsuya che rinsavì dal suo stato di...indecisione?

    "Già. Piuttosto, carissimi, non è che per caso ci sono delle novità interessanti che vi riguardano?"

    La prima parola da lui proferita, sembrò andare a rinforzare ciò che Misaka stava dicendo, per poi porre a loro due una domanda alquanto azzeccata, come c'era da aspettarsi da uno che poteva ricevere le informazioni direttamente dalle menti delle persone interessate.
    Asako, che prima era tranquilla al fianco di Goro, arrossì leggermente, contornando un leggero sorriso che le si formò in volto, seguita, successivamente, dalla sua risposta.

    "Stiamo insieme."

    Con la tranquillità e la naturalezza che usò per rispondere, Goro avrebbe potuto polverizzare un muro di cemento armato come un cracker stretto in una mano.
    Asako allargò leggermente il sorriso, come per dire "Sì, è vero e ne sono felice", mentre Goro, sempre con quel semi-invisibile sorriso, notò un'altra cosa sul volto di Tatsuya, oltre alla stanchezza, sembrava avere gli occhi leggermente rossi, che fosse colpa del vento preso mentre correvano all'impazzata? Beh, vista la loro stanchezza, era anche plausibile.

    "E voi?"

    Beh, un reciproco scambio di domande, nulla di sbagliato, no? Beh, probabilmente, dal punto di vista di Tatsuya, la risposta sarebbe stata "No".




     
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    "Stiamo insieme."

    Una risposta quasi lapidaria quella di Goro, come al solito qualunque emozione era esclusa e non vi era traccia di entusiasmi nelle sue parole, ma era quello il suo modo di essere, in principio poteva essere quasi spiazzante, ma con il tempo quasi non ci si faceva più caso. La notizia era di quelle incredibili, conoscendolo, ed anche se era stato già intuito ebbe comunque un grande impatto su Tatsuya e le altre, ma nel comunicarla era sempre lo stesso Goro. Per lo mano aveva questa convinzione Tatsuya, fintanto che non notò una piccola contrazione dei muscoli facciali di Goro. Un qualche esperimento sull'elasticità dei tessuti muscolari? Difficile credere che avrebbe proprio scelto quelli facciali. Allora una evoluzione che non era stata annullata completamente prima di uscire? Alquanto improbabile che commettesse un simile errore di distrazione se non impossibile. Ma allora cosa poteva essere? Se si esclude l'impossibile ciò che resta, per quanto improbabile, deve essere il vero.

    Sta....sorridendo?

    Era quasi impercettibile, poco meno che abbozzato, se non fosse stato per la One Heart che diceva che in quel punto i muscoli avevano una leggera contrazione involontaria nemmeno Tatsuya lo avrebbe notato, tuttavia non c'erano dubbi, era senz'altro un sorriso. Goro aveva conosciuto l'amore, era felice e sorrideva. Stava per entrargli nella mente per risalire all'origine di un tale miracoloso cambiamento, ma si trattenne dal farlo, ora che riusciva ad ospitare in sé dei sentimenti sarebbe stato indelicato indagare tra esperienze private, c'era il rischio comunque di accedere a qualcosa che era meglio non vedere. Se avesse voluto, lui stesso gli avrebbe spiegato ciò che era successo, e come al solito è sempre meglio sentire direttamente dall'interessato il racconto dell'accaduto, anche se con i metodi di Tatsuya glielo avrebbe detto sempre Goro, o meglio direttamente la sua mente. Una riflessione lunghissima che si attuò in tempi brevissimi, ci vuole più tempo per descriverla che per farla. Quasi con le lacrime agli occhi, per una miriade di circostanze quali erano la bella notizia, la sorpresa per la rivelazione e la felicità per un amico che stava modificando se stesso divenendo più “umano”, guardò sua sorella Yuno vedendo la gioia anche nei suoi occhi. Lei non ci pensò su e subito si avvicinò entusiasta ad Asako e le prese la mano.

    Sono così felice, finalmente state insieme. Formate proprio una bella coppia.

    Probabilmente il così detto intuito femminile le aveva permesso di capire i sentimenti di Asako verso Goro, anche se in verità non erano troppo difficili da leggere.

    Ben fatto, Goro, ti sei trovato proprio una brava ragazza.

    Commento dovuta anche al fatto di come Asako arrossisse gentilmente se in leggero imbarazzo ed alle sue buone maniere che non mancavano mai. Probabilmente poteva essere l'unica ragazza sul pianeta ad avere la possibilità di riuscire a far crescere Goro in un modo che nessuna delle sue evoluzioni gli avrebbe mai potuto permettere.
    Agli occhi di un generico spettatore quella sarebbe sembrata una scena di disarmante normalità, la nuova coppietta festeggiata dagli amici con due di questi che facevano delle congratulazioni sincere ed altre due un po' più indietro, una forse persa nei pensieri che le aveva suscitato la notizia, mentre l'altra semplicemente non era affatto pratica di materia amorosa. Tuttavia la conversazione doveva continuare, ed a questo obiettivo erano volte le successive parole di Goro.

    "E voi?"

    Normalissimo scambio di battute, dopo aver dette le proprie novità si chiede, anche solo per cortesia, se anche il proprio interlocutore ne ha. Tuttavia la situazione antecedente poteva portare anche ad ulteriori letture, come quella che colse al volo Yuno, voltandosi verso Tatsuya con una espressione improvvisamente diversa, mostrando si nascosto un ghigno visibile al solo Tatsuya che veicolava un avvertimento sullo scegliere bene le proprie parole. Forse c'era la necessità di chiedersi se non fosse bipolare.

    Giusto, e voi?

    Frase criptica che nascondeva una chiara domanda a Tatsuya e Misaka, più o meno qualcosa come “Loro sono qui perché ora stanno insieme, voi due che spiegazione avete?”

    Il messaggio era arrivato chiaro ai due interessati che per motivi diversi, lei non sapendo come avrebbe preso la sua amica l'ammissione di interesse verso suo fratello, lui cercando di simulare mentalmente varie opzioni di dialogo cercando quella che gli avrebbe garantito i danni minori, non sembravano aver intenzione di rispondere. In tutto questo si erse involontariamente a salvatrice Sophie che, infischiandosene bellamente di letture multiple, interpretazioni ed allegorie, prese semplicemente a risponde alla domanda.

    Si, ci sono varie novità! Io e la sorellona abbiamo iniziato ad esercitarci nello spionaggio e nel pedinare le persone. La nostra prima missione era quella di seguire e controllare Tatsu-kun e Misa-nee, anche se non mi piace molto chiamarla così e forse non lo farò più, per vedere se si sarebbero comportati bene, anche se non so cosa intendesse la sorellona. Ha farfugliato tutto il tempo roba incomprensibile, capivo solo ogni tanto Love, forse seguito da Hotel ma non ne sono sicura, ed “inammissibile”. Forse una volta aveva sonno, ha cercato di riposarsi presso uno di questi hotel ma il prezzo era inammissibile...

    Yuno si rivelò sorpresa e, soprattutto risentita per l'ultima frase.

    Come ti permetti! Io non ci sono mai stata e non frequenterei mai simili postacci.

    ...allora forse aveva sentito che loro due volevano andarci ed era una cosa inammissibile...

    N-No! Io non intendevo questo, è che.....oh che figura...

    Oramai Sophie le aveva attribuito un discorso su argomenti imbarazzanti mettendola in una situazione dalla quale non vi era uscita...

    E visto che Tatsu-kun e Misa-chan sono venuti qui insieme, come voi, magari ora anche loro si sono messi insieme?

    ….a parte questa.
    Subito Yuno scattò sulla via del sospetto e della gelosia.

    Dì la verità, tu sai qualcosa!!

    Misaka era arrossita completamente e, con gli occhi bassi evitando di incrociare lo sguardo altrui, cercava quasi di giustificarsi senza successo.

    N-no...io...noi non...eeehm...uugh

    Tatsuya era in affanno, la situazione rischiava di sfuggirgli di mano, cosa che invero era già successa fin dall'inizio. Cercò di recuperare la calma e, allo stesso tempo, provò a prepararsi il campo per le sue curiosità.

    Manteniamo la calma, Yuno pensa all'eleganza, l'eleganza, Misaka rilassati, non abbiamo fatto nulla di male, Sophie...se avessi evitato l'ultima parte ti avrei comprato omelette con il granchio per una settimana. Certo che oggi è proprio caldo, perché non andiamo a prenderci qualcosa al chiosco? Magari un frullato come va tanto di moda in questo posto?

    Magari potreste raccontarci come vi siete messi insieme, sempre se non vi da fastidio...

    ...oppure se vi stiamo infastidendo e preferite restare soli ditecelo che giriamo i tacchi e ci facciamo da parte, non ci offenderemmo di certo.

    Il tutto accompagnato da ampi, e nervosi, sorrisi dei due.
    Tatsuya non sapeva dire se anche lei aveva la stessa curiosità, aveva deciso di non leggerle dentro, o se dipendeva dalla situazione di pericolo comune o altro, fatto sta che l'affinità con Misaka stava gradualmente aumentando. Magari a Yuno non avrebbe fatto troppo piacere.


    Legenda:

    Narrato
    Parlato Tatsuya
    Parlato Yuno
    Parlato Sophie
    Parlato Misaka
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    Passò qualche momento dopo aver fornito loro quella notizia, e Tatsuya, anche se non per lungo tempo, sembrò riflettere non poco su quell'informazione, accompagnando quel pensiero con un'espressione che esprimeva quanto ciò lo rendesse felice, facile da notare soprattutto da parte di Goro, ora che capiva meglio quelle sensazioni.
    Anche Yuno sembrava essere molto rallegrata da quella notizia, dal suo volto si potevano percepire la gioia e l'emozione per quella novità, quasi come se fosse stata una rivelazione divina.

    "È bastata questa notizia per renderli così felici? Beh...credo sia normale, data la nostra...amicizia? Sì..."

    Goro era ancora incerto sulle valutazioni che dava ad alcune situazioni, ora che capiva meglio quelle cose, tutte le sue analisi ottenevano dati extra da osservare e usare per comprendere meglio, anche se non era ancora bravissimo nel capirle.
    Mentre lui pensava questo, Yuno, sempre gioiosa, si avvicinò ad Asako, prendendole la mano libera, complimentandosi.

    "Sono così felice, finalmente state insieme. Formate proprio una bella coppia."

    Lo disse come se si fosse aspettata un risultato del genere, beh, effettivamente, ora che lo sapeva, l'amore di Asako era molto evidente, solo che lui era cieco a quei segni.
    Asako sorrise, rimanendo leggermente rossa.

    "G-Grazie!"

    Era evidentemente felice per aver formato una coppia con Goro, e lo era altrettanto per la felicità dei loro amici nel vederli insieme.
    Mentre Asako e Yuno sfogavano la loro felicità, Goro tornò ad osservare Tatsuya, il quale stava già proferendo i suoi complimenti.

    "Ben fatto, Goro, ti sei trovato proprio una brava ragazza."

    Anche lui si sentiva sollevato nel sentire queste felicitazioni, per quanto non molto per ovvi motivi dovuti alla sua personalità, ciò non toglie, però, che lo fosse.

    "Già."

    Nel dirlo, osservò la diretta interessata, la quale, notandolo, gli sorrise di rimando, mostrando quanto quella situazione la facesse sentire bene, cosa che aiutò Goro a sentirsi più sollevato, anche felice.
    Tutto ciò venne momentaneamente interrotto dalla sua domanda, come se avesse messo Tatsuya in una situazione scomoda, chissà cos'era successo di così strano.
    Passarono alcuni momenti in cui sia lui che Misaka sembrarono occupati in varie riflessioni, di che genere, Goro non lo poteva sapere, ma pian piano l'avrebbe capito....da se? No, bensì grazie a Sophie.

    "Si, ci sono varie novità! Io e la sorellona abbiamo iniziato ad esercitarci nello spionaggio e nel pedinare le persone. La nostra prima missione era quella di seguire e controllare Tatsu-kun e Misa-nee, anche se non mi piace molto chiamarla così e forse non lo farò più, per vedere se si sarebbero comportati bene, anche se non so cosa intendesse la sorellona. Ha farfugliato tutto il tempo roba incomprensibile, capivo solo ogni tanto Love, forse seguito da Hotel ma non ne sono sicura, ed “inammissibile”. Forse una volta aveva sonno, ha cercato di riposarsi presso uno di questi hotel ma il prezzo era inammissibile..."

    Di questo discorso, Goro, capì la prima parte riguardante lo "spionaggio", ma per quanto riguardava il resto, linguaggio antico e mai sentito. Asako, invece, sembrò alquanto confusa all'inizio, ma poi capì la situazione in cui si erano trovati Misaka e Tatsuya, indovinando anche il ruolo che presero Sophie e Yuno, principalmente Yuno, a dire il vero.
    Il seguito fu una rapida discussione su chi volesse andare ad un Love Hotel e chi fosse in coppia con chi, oltre a Goro ed Asako, i quali si guardarono negli occhi, entrambi confusi da ciò che stava accadendo davanti ai loro occhi.

    "Hai degli amici...particolari."

    Disse Asako, sorridendo e, ovviamente, non in senso negativo, bensì positivo, in quanto sembravano essere molto attaccati fra di loro, poiché solo vedendo il loro modo di discutere, era possibile capire quanto, in realtà, fossero vicini.
    Goro, in risposta a quella frase, guardò in loro direzione mentre discutevano e rispose ad Asako.

    "Non sai quanto..."

    Sempre con il suo tono, solo meno freddo, visto che parlava con Asako.
    Quando loro terminarono quel rapido scambio di commenti, Tatsuya, cercando di ristabilire la calma, saltò su con delle proposte.

    "Manteniamo la calma, Yuno pensa all'eleganza, l'eleganza, Misaka rilassati, non abbiamo fatto nulla di male, Sophie...se avessi evitato l'ultima parte ti avrei comprato omelette con il granchio per una settimana. Certo che oggi è proprio caldo, perché non andiamo a prenderci qualcosa al chiosco? Magari un frullato come va tanto di moda in questo posto?"

    Seguito rapidamente da Misaka.

    "Magari potreste raccontarci come vi siete messi insieme, sempre se non vi da fastidio..."

    Che venne poi seguita da Tatsuya...certo che quei due sembravano sincronizzati.

    "...oppure se vi stiamo infastidendo e preferite restare soli ditecelo che giriamo i tacchi e ci facciamo da parte, non ci offenderemmo di certo."

    I due stavano sorridendo ampiamente e con molto nervosismo, come se volessero a tutti i costi uscire da quel discorso che si era creato per chi-si-ricorda-più quale motivo.
    Goro non rispose, lasciando la scelta ad Asako, dopotutto, a lui non cambiava, a lui bastava capire cosa diamine fosse appena successo.

    "Beh, perché no? Un frullato mi sembra un'ottima idea."

    Il tutto detto con un tono pacato e tranquillo, cercando anche di rendere la situazione più calma con le sue parole.
    Mentre lei parlava, Goro pensò alla proposta di Misaka, stava cercando di decidere se fosse il caso di parlare di un accaduto del genere, che conteneva sia belle notizie, come il fidanzamento dei due, sia brutte notizie, come l'incidente dei suoi genitori, che fosse davvero il caso di parlarne? Bah, era sicuro di una cosa, però, se Tatsuya non aveva ancora cambiato espressione, continuando a sembrare felice, allora era sicuro che non gli avesse sondato le sensazioni, ripescando i sentimenti di quel giorno, cosa che indicava, probabilmente, il suo desiderio di saperlo da lui.

    "Non c'è scelta, dunque..."

    Pensò Goro, mentre seguiva il gruppo appena formato, verso il bar, sempre accompagnato da Asako, la quale lo teneva ancora a braccetto.

    "Per quanto io ci abbia capito poco, credo che tu abbia salvato Tatsuya."

    Disse Goro, attento a non farsi sentire dagli altri.

    "Già, beh, non potevo certo lasciarlo in quel pasticcio, e poi, è bello uscire in compagnia."

    Disse a Goro, sempre solare e felice, come facesse, Goro non lo sapeva, ma di sicuro non era una cosa negativa, quella sua positività.




     
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    "Beh, perché no? Un frullato mi sembra un'ottima idea."

    Fu la risposta di Asako, Misaka e Tatsuya ben sapevano che poteva voler dire salvezza, così riuscirono a rilassarsi un po' e le rivolsero uno sguardo carico di riconoscenza.
    Per quanto Asako sembrasse felice della loro presenza, Tatsuya sapeva che purtroppo era finito per togliere loro un po' di tempo da trascorrere insieme, si sarebbe dovuto scusare con loro.
    Comunque in quel momento erano diretti al bar del parco e poteva essere utile anche quel momento per cercare di prevenire una possibile tempesta dai capelli rossi. Mentre Asako e Goro procedevano a braccetto giustamente spensierati, gli altri erano impegnati in una guerra psicologica. Anzi tutti Tatsuya e Misaka dovevano stare il più distante possibile, quindi si misero quanto più esterni, Misaka stando dalla parte di Yuno, Tatsuya tenendo un braccio attorno al collo di Sophie. Quest'ultima sembrava quasi divertita nello stare così appiccicata al fratello, credeva che stesse scimmiottando Goro ed Asako, in realtà era più che altro per il bisogno di Tatsuya di uno scudo umano. Ovviamente il tutto in senso figurato, dato che in caso di pericolo il primo pensiero sarebbe andato al cercare di proteggerla ad ogni costo.
    Il bar non era affatto distante, nel breve tragitto Tatsuya fece un'unica breve domanda a Goro.

    È da poco che state insieme, vero?

    La risposta già la sapeva, ma almeno non avrebbe regnato il silenzio.
    Una volta al bar, Tatsuya rievoco le perdute usanze cavalleresche proponendo alle ragazze di sedersi ai tavolini e scegliere, ad andare a prendere tutto ci avrebbero pensato lui e Goro, lanciando a quest'ultimo un segnale d'intesa. Probabilmente il vecchio Goro non lo avrebbe colto, sperava che il “nuovo” ci riuscisse. Esperimento di ingegneria sociale? Forse.
    Dopo che propose alle ragazze di sedersi si accorse che Sophie aveva afferrato il suo braccio e non accennava a lasciarlo.

    Tu non ti siedi?

    Ora che ti ho preso di certo non ti lascio, dovrai portarmi con te

    Rispose con un sorriso giocoso.

    Avevo intenzione di scambiare due parole con Goro, ma credo che non ci saranno problemi se c'è anche lei.

    Va bene, vediamo fino a quando riuscirai a trattenermi.

    Ascoltò le richieste di Yuno e Misaka, un frullato alla fragola per la prima, uno di pompelmo e litche o in alternativa uno al caffè per la seconda, ed attese che Goro facesse lo stesso con Asako, non gli avrebbe certo tolto la possibilità di essere cavaliere, per poi andare.


    Legenda:

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    Durante il loro viaggio per raggiungere il bar poco distante da li, il silenzio cadde sul gruppo che si era formato come dal nulla, e quelli che prima sembravano essere vittime di spionaggio, riuscirono, solo con lo sguardo, a mostrare una grande riconoscenza nei confronti di Asako, cosa ben visibile anche agli occhi di Goro, visto quanto quel loro sentimento era forte.
    Asako, felice di essere stata d'aiuto, fece un cenno con la testa per far loro capire che l'aveva fatto volentieri, il tutto sotto gli occhi di un Goro che, per quanto in grado di considerare i sentimenti come dati, continuava a capire poco di quello che era appena successo.

    "Chissà che è successo..."

    Domanda lecita per Goro, visto come quella situazione fosse spuntata dal nulla.
    Durante quella che sembrava essere una marcia funebre, visto il silenzio, Asako porse una domanda a Goro.

    "Ah, Goro, tu hai i soldi per il frullato?"

    Domanda con una risposta ovvia, per Goro, ma, ricordandosi come solo lui tra i presenti non ritenesse necessario mangiare, decise di risponderle, cercando di farlo nel modo meno strano possibile, e con una voce abbastanza bassa da non farsi sentire, visto che, per quanto fosse al corrente del fatto che Misaka era un'anormale come loro, non sapeva se ne fosse a conoscenza, dunque non poteva rischiare di mandarla in "tilt".

    "Io non mangio...mai."

    Ok, perfetto, era uscita in modo strano, dunque cercò di rimediare.

    "Evolution mi permette di nutrirmi in altri modi."

    Disse indicando il sole, lasciando intendere che fosse in grado di eseguire la fotosintesi per "ricaricare le batterie".
    Asako rimase momentaneamente stupita da quella risposta, non per la fotosintesi, aveva già capito che, se il suo potere era quello di evolvere, allora poteva far quello e altro, ciò che la stupì fu altro.

    "Vuoi dire che...non hai mai mangiato un frullato?"

    Il tutto venne proferito a tono sempre basso, ma pur sempre stupefatto.
    Goro, sempre guardandola, mosse la testa in segno negativo, soddisfacendo la sua domanda, ma dopo questa, Asako prese un aspetto più solenne, anche se in modo scherzoso.

    "Bene, allora oggi avrai il primo frullato della tua vita a spese mie, e non accetterò un no!"

    Per quanto stesse mantenendo un tono basso, a Goro sembrò quasi di sentirglielo gridare al popolo (Quale popolo?), e, sapendo che non avrebbe mollato tanto facilmente, visto che non perse mai le speranze di fidanzarsi con lui, decise di risparmiare al mondo un altra strana discussione, e acconsentì, sospirando leggermente, per poi sorriderle a modo suo.

    "...Va bene."

    A quella risposta, Asako sentì come un senso di soddisfazione, aveva appena battuto Goro in un discorso, c'era da vantarsene!
    Nel mentre, Tatsuya ruppe definitivamente quel silenzio tombale, ponendo loro una domanda.

    "È da poco che state insieme, vero?"

    A Goro sembrò quasi che sapesse già la risposta a quella sua domanda, ma decise di prestarci poca importanza, aveva già deciso che Tatsuya non gli aveva "frullato" la mente o, quanto meno, nel profondo, dunque si limitò a rispondergli.

    "Solo tre giorni."

    Risposta breve, quella di Goro, ma non volle dire tutto in un colpo solo, già regnava un silenzio di tomba, ci mancava solo che chiamassero il becchino.

    "Già, è stato un fidanzamento particolare."

    Disse Asako con un sorriso sulle labbra, contornato dal rossore delle guance dovuto al ricordo di quell'avvenimento che tanto l'aveva emozionata, mentre Goro, anch'egli ricordando quell'evento, stava più che altro cercando di capire quanto strano fosse stato quell'evento, certo, era anche un bel ricordo, ma visto che ad Asako sembrava un fidanzamento strano, per quanto lo avesse detto in tono positivo, decise di capirci di più.
    Mentre lui pensava a questo, giunsero, finalmente, al bar, dentro al quale, come c'era da aspettarsi da lui, Tatsuya propose alle ragazze di andare a sedersi e scegliere cosa prendere, mentre loro due sarebbero andati a prendere il tutto, lasciandogli intendere come questo volesse parlare con lui.

    "Sembra quasi lo stesso stratagemma che usò per parlare dei nostri poteri la prima volta..."

    Effettivamente, ci somigliava, ma ora non era così ovvio come la prima volta, questa volta era nascosto in una semplice proposta, ma, per loro fortuna, ora Goro capiva meglio quelle cose.
    Mentre Tatsuya chiedeva alle sue sorelle e a Misaka, lui chiese ad Asako, visto come gli lasciò lo spazio appositamente per quello.

    "Io ne prendo uno alla vaniglia...e anche tu."

    L'ultima parte la disse con un tono basso.

    "Come primo frullato dovrebbe andare bene, è buono, fidati."

    Sempre sorridendo, gli fece capire il perché della sua proposta, e visto che non poteva rifiutarsi, acconsentì, sempre sorridendole.
    Pronto ad andare, Goro osservò momentaneamente la scena tra Sophie e Tatsuya, cosa che gli ricordò uno dei primi pensieri che ebbe su di lei.

    "Quella ragazza è interessante...e imprevedibile."

    Quella scena non sembrò finire, visto come Sophie rimase attaccata al braccio di Tatsuya, ma ciò non impedì ai due di andare al bancone per ordinare i frullati...e parlare, come inteso da Tatsuya.




     
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    Proprio come aveva immaginato Tatsuya, i due, tre visto la presenza anche di Sophie, si stavano dirigendo al bancone per prendere i frullati. La breve fila presente avrebbe dato qualche minuto per scambiare qualche battuta in privato.

    Innanzitutto....mi devo scusare per ciò che è accaduto, voi due eravate così tranquilli per conto vostro e noi siamo piombati dal nulla ad infastidirvi. Mi dispiace.

    Attese qualche istante, come a voler rappresentare una transizione per ciò che avrebbe detto dopo.

    Prima, quando stavi valutando lo scenario di raccontarci gli avvenimenti del vostro....fidanzamento, ho colto qualche emozione negativa, tra le quali tristezza e dolore. È stata una lettura molto superficiale e quasi inconsapevole, al momento su di te le varie emozioni risaltano visto che il tuo animo è nuovo a queste. Non vorrei che per dirci quel che è successo ti trovassi a dover raccontare davanti a molte persone qualcosa di doloroso e che ti metterebbe a disagio. Non voglio assolutamente che ti senta obbligato. Non so cosa sia, ma se è qualcosa che potrebbe anche far rattristare Asako e magari rovinarvi la giornata, allora arriverei a preferire che non la dicessi. Se voi possiamo parlarne qui tra noi, lontano da loro e con la sola Sophie presente che al momento è anche presa dai frullati e dalle persone che ci stanno intorno.

    Goro aveva da poco iniziato a provare i suoi primi sentimenti e certamente Tatsuya non avrebbe mai voluto che si ritrovasse ferito in qualche modo, altrimenti avrebbe anche potuto cancellare l'"evoluzione" che stava attraversando.



    Legenda:

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    Goro Nishimura
    I due si avviarono, dunque, verso il bancone dove avrebbero ordinato quei frullati, preceduti da una breve fila di consumatori.
    Mentre Goro attendeva sia che la fila avanzasse, Tatsuya, come immaginato da lui, prese a parlare, iniziando con delle scuse, cosa che Goro riteneva non necessaria.

    "Sai che non c'è bisogno di scusarsi, con me..."

    E non aveva tutti i torti, Goro non aveva bisogno di scuse, non le vedeva necessarie.

    "...E poi, hai sentito Asako, non è un problema."

    Parlò, come sempre, con il suo tono, quello nuovo, però, quello un po' meno freddo.
    Dette queste parole, Tatsuya passò ad altro, porgendo un altro interessante topic per la discussione.

    "Prima, quando stavi valutando lo scenario di raccontarci gli avvenimenti del vostro....fidanzamento, ho colto qualche emozione negativa, tra le quali tristezza e dolore. È stata una lettura molto superficiale e quasi inconsapevole, al momento su di te le varie emozioni risaltano visto che il tuo animo è nuovo a queste. Non vorrei che per dirci quel che è successo ti trovassi a dover raccontare davanti a molte persone qualcosa di doloroso e che ti metterebbe a disagio. Non voglio assolutamente che ti senta obbligato. Non so cosa sia, ma se è qualcosa che potrebbe anche far rattristare Asako e magari rovinarvi la giornata, allora arriverei a preferire che non la dicessi. Se voi possiamo parlarne qui tra noi, lontano da loro e con la sola Sophie presente che al momento è anche presa dai frullati e dalle persone che ci stanno intorno."

    Tatsuya era effettivamente preoccupato per quel che poteva sentire Goro nel parlarne, si vedeva, era un sentimento comprensibile, ed effettivamente, i sentimenti erano nuovi per Goro, cosa che giustificava pienamente quella semplice lettura, non che lo disturbasse, dopotutto, lui non aveva problemi ad usare la sua anormalità quando voleva, non vedeva perché impedirlo ad altri, sempre che non lo volessero fare per far del male, ma non era di sicuro il caso di Tatsuya.
    Si voltò verso il loro tavolo, osservando Asako mentre parlava con le altre, e capì che la possibilità citata da Tatsuya, vista la sua sensibilità, era un rischio assai probabile, e non voleva certo che Asako si rattristasse per un suo problema.

    "Tre giorni fa, i miei genitori hanno avuto un incidente d'auto alquanto grave e sono stati portati all'ospedale per essere operati..."

    Iniziò, così, il racconto degli avvenimenti di tre giorni fa.

    "...passai la giornata con una sensazione mai sentita prima, come se il cuore mi volesse uscire dal petto, ma inizialmente pensai fosse dovuto ad Evolution, visto che l'avevo usato per raggiungere l'ospedale e tornare a scuola subito dopo.
    Finite le lezioni tornai a visitarli, pensando che avessero già finito di operarli, ma mi dissero che avevano riscontrato delle complicazioni e che non erano ancora usciti dalla sala operatoria..."


    Nel dire tutto ciò, il tono di Goro tornò ad essere quello classico, non stava certo parlando di una pioggia di cioccolato, c'era poco di cui essere allegri, ma non provava niente nel dirlo, stava usufruendo della sua capacità di ignorare certe sensazioni, così da non distrarsi nel racconto.

    "...passai un paio d'ore nella mia stanza, aprend-uhm, esaminando anche lo stato del mio cuore, cercando di capire il perché di quel battito assurdo, ma Evolution non dava segnali, dunque non sapevo cosa potesse essere."

    Si fermò prima di dare la descrizione più cruenta di ciò che fece, ci mancava solo che l'iperattiva Sophie gli chiedesse di aprirsi il torace a sportello come fece quella notte.

    "Decisi di uscire per calmarmi e cercare di capire cosa potesse essere successo, e lo capì, cosa che mi rese assai nervoso, abbastanza da evolvere di scatto e scagliare un cassonetto della spazzatura contro un albero li vicino e scalare il dormitorio."

    Avrà di sicuro sentito di quell'albero fracassato da un cassonetto, per non parlare dei grossi buchi nella parete frontale del dormitorio, anche lui occupava una stanza li, era impossibile che non avesse notato tutto ciò.

    "A quel punto, Asako spuntò apparentemente dal nulla, allarmata dal rumore, probabilmente, e cercò di capire cosa mi fosse successo.
    Parlammo per qualche tempo, e quando le chiesi come mi avesse raggiunto sul tetto, mi disse di essere in grado di controllare le correnti d'aria, mostrandomi come fosse in grado di levitare grazie ad essa, così anche io le spiegai la mia anormalità..."


    E qui si aspettò, se non una bocca aperta, quanto meno una reazione di stupore, a meno che non l'avesse già capito dalla diretta interessata, in quel caso non, beh, si sarebbe notato.

    "...a quel punto, dopo aver tentato di tirarmi su di morale, decidemmo di tornare alle nostre stanze, ma avevo usato e disattivato troppe evoluzioni in un colpo solo, a causa dello scatto nervoso, e fui costretto a ritornare a terra non appena mi alzai.
    Lei mi aiutò a stare dritto, e dopo averle chiesto il motivo per tutta quella sua premura, vuotò il sacco e mi confessò tutto."


    Già, fino a quel punto, si era già andato a formare un alto livello di stupore, probabilmente, ma il seguito era la parte veramente incredibile.

    "Dopo la sua confessione, mi misi ad analizzare ogni possibile motivazione, caso o dato che potesse causare una tale emozione nei miei confronti, e mentre ero totalmente immerso in quei calcoli, lei, presumibilmente presa dall'imbarazzo, perse la presa sulla mia schiena e io finì completamente per terra e poi, beh, a causa della caduta battei la testa, così, d'istinto, nel rialzarmi la baciai, così, dopo esserci alzati di colpo per quel fatto inaspettato, dopo qualche momento, ci baciammo di nuovo e...fine."

    Una spiegazione abbastanza lunga, ma almeno era sicuro di non aver tralasciato dettagli che avrebbe voluto sapere dopo, così, senza che nemmeno se ne accorsero, si ritrovarono davanti al bancone, senza nessuno davanti a loro se non il proprietario che era pronto a prendere i loro ordini, ma, prima che se ne scordasse, per evitare a Tatsuya inutili preoccupazioni, terminò completamente il discorso.

    "Stai tranquillo, i miei genitori stanno bene, li dimetteranno a guarigione completa."

    Detto ciò, lasciò che Tatsuya esprimesse qualunque commento su ciò che gli aveva appena raccontato, rimanendo con un volto senza espressione, lasciandogli intendere come, dopo averci pensato su, l'argomento non lo toccasse più di tanto, se non per la parte del fidanzamento con Asako, visto che ormai era accaduto e passato, dunque non c'era più niente di cui preoccuparsi, c'era solo da aspettare che i suoi genitori si rimettessero del tutto, ovviamente non era un argomento che avrebbe tirato fuori volentieri, ma non aveva più motivo di rattristarsi troppo.




     
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    "Tre giorni fa, i miei genitori hanno avuto un incidente d'auto alquanto grave e sono stati portati all'ospedale per essere operati.....passai la giornata con una sensazione mai sentita prima, come se il cuore mi volesse uscire dal petto, ma inizialmente pensai fosse dovuto ad Evolution, visto che l'avevo usato per raggiungere l'ospedale e tornare a scuola subito dopo.
    Finite le lezioni tornai a visitarli, pensando che avessero già finito di operarli, ma mi dissero che avevano riscontrato delle complicazioni e che non erano ancora usciti dalla sala operatoria..."


    Goro iniziò così a raccontare l'avvenimento al quale era legata la sua emozione negativa, tornando ad usare il tono distaccato ed imperturbabile di sempre, e Tatsuya rimase molto colpito, non si aspettava proprio un evento di tale gravità nonostante sapesse che per smuovere Goro sarebbe dovuto essere un qualcosa di ingente.

    “...passai un paio d'ore nella mia stanza, aprend-uhm, esaminando anche lo stato del mio cuore, cercando di capire il perché di quel battito assurdo, ma Evolution non dava segnali, dunque non sapevo cosa potesse essere. "Decisi di uscire per calmarmi e cercare di capire cosa potesse essere successo, e lo capì, cosa che mi rese assai nervoso, abbastanza da evolvere di scatto e scagliare un cassonetto della spazzatura contro un albero li vicino e scalare il dormitorio." A quel punto, Asako spuntò apparentemente dal nulla, allarmata dal rumore, probabilmente, e cercò di capire cosa mi fosse successo.
    Parlammo per qualche tempo, e quando le chiesi come mi avesse raggiunto sul tetto, mi disse di essere in grado di controllare le correnti d'aria, mostrandomi come fosse in grado di levitare grazie ad essa, così anche io le spiegai la mia anormalità...a quel punto, dopo aver tentato di tirarmi su di morale, decidemmo di tornare alle nostre stanze, ma avevo usato e disattivato troppe evoluzioni in un colpo solo, a causa dello scatto nervoso, e fui costretto a ritornare a terra non appena mi alzai.
    Lei mi aiutò a stare dritto, e dopo averle chiesto il motivo per tutta quella sua premura, vuotò il sacco e mi confessò tutto. Dopo la sua confessione, mi misi ad analizzare ogni possibile motivazione, caso o dato che potesse causare una tale emozione nei miei confronti, e mentre ero totalmente immerso in quei calcoli, lei, presumibilmente presa dall'imbarazzo, perse la presa sulla mia schiena e io finì completamente per terra e poi, beh, a causa della caduta battei la testa, così, d'istinto, nel rialzarmi la baciai, così, dopo esserci alzati di colpo per quel fatto inaspettato, dopo qualche momento, ci baciammo di nuovo e...fine."


    Tatsuya ascoltò tutto fino alla fine senza interrompere e cercando di ridurre al minimo le proprie reazioni espressive. Era una storia davvero incredibile, il tutto era nato da un evento tragico e gli sviluppi erano andati oltre qualunque possibile previsione, con rivelazioni e colpi di scena. Sarebbe potuto quasi sembrare una storia ben congegnata, ma sapeva bene che lui non era il tipo da ricorrere a simili mezzucci, in oltre i danni riportati dal dormitorio li aveva visti molto bene.
    Stava per dire qualcosa, ma Goro lo precedette aggiungendo.

    "Stai tranquillo, i miei genitori stanno bene, li dimetteranno a guarigione completa."

    E questo era già un gran sollievo.

    Mi dispiace per ciò che è accaduto ai tuoi, sono davvero sollevato sapendo che ora stanno bene.

    Si prese ancora qualche istante per fare mente locale.

    Allora le cose sono andate così...certo che è una sorpresa sapere che sei stato tu a quasi distruggere i dormitori. La parte della confessione...per come hai agito credo che le ragazze si scioglierebbero al saperlo. E forse per loro sarebbe più adatto sapere solo quello, anche se a te non provoca più disagio, parlare dell'incidente sarebbe doloroso per tutti, anche per Asako. Cerchiamo solo di goderci la giornata, cosa ne pensi?

    Già, Asako.

    Anche lei una, come è che si dice? Anormale? Mi fa ancora strano questo termine. Comunque, anche lei una anormale. Non me lo aspettavo proprio. Certo che forse detto da uno che ha tutta la famiglia anormale suona ancora più strano, però sinceramente sono sorpreso.

    Guardò verso il tavolo e vide le ragazze chiacchierare allegramente.

    Una che controlla il vento, due che sfruttano l'energia elettrica....che strano assortimento, però sembrano andare d'accordo....che possa esserci una specie di affinità elettiva tra le persone anormali determinata dei loro poteri?
     
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    Osservò Tatsuya per qualche momento, era ben visibile, ai suoi occhi, come il racconto di quei fatti lo avesse stupito, racchiudendolo in un misto di brutte notizie e belle notizie, un po' come successe a Goro, solo senza la rabbia distruttiva che, per fortuna, riuscì a calmare, quella volta.
    Alla fine, Tatsuya parlò, facendogli prima le condoglianze per l'incidente e poi delle felicitazioni dovute al successo dell'operazione.

    "Già, lo sono anche io."

    Disse tranquillamente, riprendendo quell'impercettibile sorriso.
    Successivamente, Tatsuya continuò, esponendo le sue opinioni su quei fatti.

    "Allora le cose sono andate così...certo che è una sorpresa sapere che sei stato tu a quasi distruggere i dormitori. La parte della confessione...per come hai agito credo che le ragazze si scioglierebbero al saperlo. E forse per loro sarebbe più adatto sapere solo quello, anche se a te non provoca più disagio, parlare dell'incidente sarebbe doloroso per tutti, anche per Asako. Cerchiamo solo di goderci la giornata, cosa ne pensi?"

    Tatsuya non sbagliava, raccontare tutta la storia sarebbe solo servito a rovinare la giornata a tutti, e non voleva certo far tornare in mente ad Asako quella notizia, non li aveva mai incontrati, ma il solo saperlo, fu abbastanza per farla sentire male, e non vorrebbe ripetere tutto ciò.
    Comunque, Goro prese i frullati per Asako e se stesso, così da distrarre un po' il barista, e rispose a Tatsuya.

    "Hai ragione, è meglio evitare i dettagli, servirebbero solo a rattristarle..."

    Dopodiché lasciò che continuasse a parlare.

    "Anche lei una, come è che si dice? Anormale? Mi fa ancora strano questo termine. Comunque, anche lei una anormale. Non me lo aspettavo proprio. Certo che forse detto da uno che ha tutta la famiglia anormale suona ancora più strano, però sinceramente sono sorpreso."

    Già, a volte si dimenticava che Tatsuya era nuovo in quel mondo, cosa che lo portava a dimenticarsi che ciò valeva anche per le sue sorelle, anche se Sophie non sembrava nemmeno curarsene, ma lei era un caso a parte.
    Goro lo osservò per qualche istante, dopodiché, riprese la parola.

    "Nemmeno io l'avrei mai pensato, e mi è sempre stata vicina, sempre a cercare di parlarmi, mentre io non riuscivo nemmeno a capire cosa le passasse per la testa..."

    Guardò poi in direzione di Asako, la quale stava ancora conversando con Misaka e Yuno.

    "...Beh, almeno adesso è tutto risolto."

    Disse, scrollando via quei ricordi di un passato cieco, ascoltando poi l'ultimo commento di Tatsuya.

    "Una che controlla il vento, due che sfruttano l'energia elettrica....che strano assortimento, però sembrano andare d'accordo....che possa esserci una specie di affinità elettiva tra le persone anormali determinata dei loro poteri?"

    La teoria da lui esposta, non passò inosservata, rimandando Goro nel suo solito mondo, a pensare se e come una cosa del genere potesse avverarsi davvero.
    Tutto ciò prese abbastanza tempo da lui, ma si ricordò poi di una cosa che gli era venuta in mente con quella sua ultima frase.

    "A proposito...Misaka sa cos'è?"

    Un modo come un altro di fare una domanda in modo troppo esplicito.

    "Sa di essere una anormale? Ma, soprattutto, sa che noi lo siamo?"

    Erano delle domande che gli frullavano per la testa da un po' di tempo, ormai, e visto che Tatsuya è stato così gentile da ricordarglielo, anche se involontariamente, gli sembrava opportuno togliersi questo famigerato "peso dallo stomaco".




     
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    "A proposito...Misaka sa cos'è? Sa di essere una anormale? Ma, soprattutto, sa che noi lo siamo?"

    Una domanda giusta, quella di Goro. Dopotutto era passato del tempo da quando si erano accorti dell'anormalità di Misaka, da quella piccola scintilla mal celata nel loro primo incontro al cafè, l'ultimo giorno delle vacanze.

    Già, la sua anormalità...è un argomento che non abbiamo mai affrontato, però sono sicuro che lei ne sia cosciente. Ho avuto a che fare con un'altra anormalità dello stesso tipo e so bene quanto possa essere instabile come potere, delle emozioni troppo forti possono attivarlo e può anche arrivare a prendere il sopravvento sull'utilizzatore. Credo che abbia anche un buon livello di padronanza, altrimenti con tutto ciò che è successo oggi qualche altra scintilla, come minimo, sarebbe fuoriuscita ed invece non è successo.

    Sapeva bene quanto potesse suonare strano che, nonostante si fosse instaurata una certa confidenza tra di loro, lui non ne avesse ancora parlato con Misaka, pertanto rispose a questo interrogativo senza che gli venisse posto.

    Fino ad ora non ho mai avuto occasione di parlare con lei da solo, ogni volta c'è sempre stata Yuno e quello della anormalità è un argomento alquanto delicato per lei, credo che parlarne le riporti alla mente quando mi ha quasi ucciso, oltre agli attacchi che abbiamo subito poco dopo. È una ferita ancora troppo fresca per lei, quindi continuo attentamente ad evitare l'argomento in attesa che le possa passare. Oggi era la prima volta che io e Misaka ci incontravamo da soli e stavo pensando di parlargliene, dirle tutto. Solo che le cose sono andate diversamente e....

    Mentre parlava ci pensò Sophie ad interromperlo.

    Tatsu-kun?...Tatsu-kun!!

    Che c'è? Cosa ti turba?

    I frullati! Non li hai ancora ordinati...il barista è ancora qui che aspetta e la fila si sta spazientendo...

    Fu in quel momento che Tatsuya si ricordò cosa stava facendo lì, doveva prendere i frullati. Avevano iniziato a parlare di argomenti che gli interessavano ed aveva dimenticato tutto il resto, per il malumore di tutti quelli che erano in fila per le proprie ordinazioni.

    Ah si, giusto! Allora, prendo un frullato alla fragola, uno al pompelmo e lichte e la prego mi dica che lo ha, uno alla vaniglia per Sophie...

    Ma che bravo, ti ricordi i miei gusti.

    ...e per me...visto che c'è, anche io uno pompelmo e lichte, non sapevo nemmeno che li facessero.

    Il barista fu molto rapido nel fornire tutti i frullati richiesti, quasi come se non vedesse l'ora di toglierselo di torno. Tatsuya senza accorgersene prese i due al pompelmo mentre Sophie lo aiutò prendendo gli altri due.

    Allora, torniamo dalle ragazze?

    Domanda inutile, non avevano altro da fare al bancone.

    Come ti dicevo, quello delle anormalità è un discorso che dovrò affrontare con Misaka, il problema è trovare il momento opportuno.



    Legenda:

    Narrato
    Parlato Tatsuya
    Parlato Yuno
    Parlato Sophie
    Parlato Misaka
    Pensieri Tatsuya
    Parlato Altrui


    Yuno Kamishiro
    Yuno Cheria Kamishiro

    Sophie Kamishiro
    Sophie Kamishiro


    Credit by .Micael.

     
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    Goro Nishimura
    Alla domanda da lui posta, Tatsuya non perse un momento per rispondergli in modo esauriente e, per quanto avesse già dei dati del genere, riguardanti, però, il potere di Yuno, ottenerne di simili per il potere di un altro soggetto, risultava interessante e, di conseguenza, da inserire nei suoi appunti....una volta tornato a casa, già, oggi non aveva intenzione di distrarsi con il proprio lavoro.

    "Uhm...è la prima volta che osservo dei poteri così simili tra loro..."

    Un pensiero che non poteva non passare per la sua testa, ma si guardò bene dal concentrarsi solo su quello, non voleva lavorare mentre c'era Asako.
    Comunque, continuò ad ascoltare Tatsuya, il quale continuò a spiegare molte cose, cose tanto interessanti quanto...preoccupanti, per una parte in particolare.

    "...ogni volta c'è sempre stata Yuno e quello della anormalità è un argomento alquanto delicato per lei, credo che parlarne le riporti alla mente quando mi ha quasi ucciso, oltre agli attacchi che abbiamo subito poco dopo. ..."

    Questa notizia, per esempio, non l'aveva ancora mai ricevuta, e lo interessò non poco, abbastanza da fargli alzare un sopracciglio.

    "Ha rischiato di ucciderlo? Questo non lo sapevo...allora, lo stato emotivo davvero modifica il controllo sui propri poteri..."

    Anche questa volta, un pensiero riguardante varie possibilità gli passo per la mente, ma dovette trattenersi dal chiedere informazioni, erano fuori per passare il tempo, e c'era anche la diretta interessata, non poteva di certo fare delle domande del genere, soprattutto vista l'influenza che può avere sul suo potere il fattore emotivo.
    Continuò ad ascoltare senza interromperlo, ma a fare ciò, ci pensò Sophie, facendogli notare come il barista e la fila stessero aspettando che Tatsuya ordinasse la sua parte di frullati, ricordandogli che aveva ordinato il suo e quello di Asako, prima e, appunto, erano li davanti a lui, in attesa di essere presi.

    "...Quant'è che siamo qui a parlare?"

    Si domandò poco dopo, mentre afferrava i suoi frullati e Tatsuya riceveva i suoi.

    "Sì, meglio non farle aspettare."

    Goro osservò nella loro direzione e, visto come stavano parlando, fu lecito, per lui, pensare che non si fossero accorte del tempo passato, ma poteva anche sbagliarsi.
    Le ultime parole di Tatsuya lo fecero riflettere, con Yuno che lo pedinava, poteva essere alquanto difficile parlare delle anormalità.

    "Potrebbe essere un problema, effettivamente, ma prima o poi, sia tu che Yuno dovrete affrontare quel discorso, non oggi, ma non potrà sopportarlo per molto..."

    Disse Goro.

    "...non affrontarlo le farà solo del male."

    E di questo, Goro era alquanto certo, sia per il fatto che lui cercò di estraniarsi dai suoi sentimenti per diciassette anni, e dunque ne sapeva qualcosa, sia per il fatto che, visto l'effetto delle emozioni sul potere di Yuno, non liberarsi da un peso del genere poteva solo farle del male.






    Edited by CellO_o - 15/9/2013, 15:25
     
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