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.SPOILER (clicca per visualizzare)Narrazione Privata
Goro NishimuraErano passati tre giorni dallo spiacevole incidente che vide come vittime i suoi genitori, episodio che non Goro non prese propriamente bene, ma in quello stesso giorno, accadde l'imprevedibile e lui e Asako formarono una coppia, cosa inaspettata e, allo stesso tempo, motivo di felicità per entrambe le parti.
Nei due giorni precedenti a questo, i due si erano già visti per migliorare quel nuovo legame che ora li teneva stretti l'uno all'altra, e anche oggi non sarebbero stati da meno, decidendo di visitare il parco assieme, ovviamente, su suggerimento di Asako.
Come sempre, Goro non era diverso dal solito, se non per quelle leggere curvature ai lati della bocca che sembravano formare un leggero sorriso, sorriso ben visibile da chiunque lo avesse conosciuto in passato, per ovvi motivi, e teneva le mani nelle tasche dei pantaloni. Asako si trovava al suo fianco, tenendolo a braccetto e con il sorriso sulle labbra, cosa normale per lei.
Asako indossava una maglietta verde, semplice, senza strani ghirigori, ed un paio di jeans, un abbigliamento semplice per accompagnare un Goro che non cercava di sicuro abbigliamenti particolari.
"Ti va di passeggiare in riva al laghetto?"
Questa fu la prima domanda che Asako fece a Goro quando giunsero al parco Hijifu.
"Perché no?"
Fu la sua risposta a quella domanda, con un tono che non era freddo, non questa volta, adesso si trattava di un tono normale, una cosa che, probabilmente, si poteva vedere solo se si trovava in compagnia di Asako.
I due, proferite quelle parole, si addentrarono nel parco, diretti verso il laghetto che si trovava al centro di quest'ultimo, non preoccupandosi di nulla se non di stare tranquilli insieme, cosa mai vista per Goro che, prima di quell'incidente, non avrebbe mai tolto lo studio e la sperimentazione dalla propria mente.
Goro stava facendo cose che non avevano alcun precedente nel suo passato, cose che fuoriuscivano di gran lunga dai suoi standard passati, ma che ora rientravano normalmente nei suoi nuovi standard, e tutto ciò avrebbe di sicuro stupito chiunque lo conoscesse.
Edited by CellO_o - 4/9/2013, 19:05. -
.TATSUYA
Edited by .Micael. - 5/9/2013, 03:56. -
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Goro NishimuraLui e Asako stavano camminando tranquillamente, dirigendosi verso il laghetto senza fretta alcuna, con Asako che teneva ancora a braccetto Goro, cosa che non sembrava disturbarlo o infastidirlo minimamente.
Sparsi un po' ovunque nel parco, c'erano alcuni dei loro compagni di classe che, nel vedere Goro con quel lievissimo sorriso, con Asako al suo fianco, firmarono un certificato medico per la rottura prematura della mascella, per quanto rimasero stupiti da quella visione.
Goro, anche se aveva messo da parte, per ora, la sua voglia di studiare e sperimentare, non aveva di sicuro tolto la vista ai suoi occhi, e nel vederli reagire così, capì il loro stupore, cosa strana, visto che un tempo lo avrebbe visto solo come una cosa strana e insensata...va bene, restava strana e insensata per lui, ma ora, almeno, ne capiva la causa.
"Capire queste reazioni, non sembra cambiare il loro significato ai miei occhi..."
Il primo pensiero "alla Goro" che aveva fatto da quando erano li, ma non prestò troppa attenzione a quei particolari, era con Asako e doveva esserlo anche con la mente.
I due, dopo essersi presi tutto il tempo che volevano, arrivarono in riva al laghetto.
"...Sono felice!"
Fu questa l'affermazione che fuoriuscì dalle labbra di Asako, affermazione che interessò Goro, ma non nello stesso modo di sempre, e iniziò ad osservarla.
"Cosa ti rende felice?"
Il tono, come prima, non era freddo, anzi, ma aveva comunque il marchio di Goro, cosa che non dispiaceva ad Asako, visto che era una delle cose che le piacevano di lui.
"Beh, siamo qui insieme, mi basta questo."
Nel dirlo, un leggero rossore prese il controllo delle sue guance, accompagnato da un sorriso che esprimeva quella felicità in tutta la sua estensione.
Nel vederlo, Goro allargò di poco il suo sorriso e tornò a guardare davanti a se.
"...Già."
Anche lui era felice, ovviamente, e il suo lieve sorriso non lasciò mai il suo volto, ma nella sua mente c'era ancora un po' di caos dovuto al fatto che non era abituato a queste cose, non era abituato ad essere gentile e, beh, felice in generale, per quanto lo riguardava.
Tutto questo apparteneva ad un nuovo mondo per lui, non che gli dispiacesse, certo, ma di sicuro ci si doveva ancora abituare, anche se gli succedeva solo con Asako.
Mentre i due camminavano lungo la riva del laghetto, Asako posò lo sguardo su quest'ultimo, mentre Goro, come suo solito, prestava attenzione ai dintorni, molto più distrattamente del solito, ma ciò non bastò per fargli mancare ciò che vide.
"...Quelli non sono....! Tatsuya e le sue sorelle....e Misaka?"
La cosa importante non era chi fossero tanto quanto il perché di quella carica molto rapida che stavano eseguendo per raggiungere lui e Asako...che cosa sarà accaduto?
"Ciao...*pant*...ragazzi. Come state?"
Tatsuya, come anche le sue sorelle e Misaka, anche se quest'ultima sembrava essere più confusa che altro, si era stancato a causa di quella corsa, così tanto da ansimare come se avesse perso tutto il fiato.
Asako, la quale si era momentaneamente distratta con la bellezza del laghetto, fece appena in tempo a sentirli arrivare per potersi voltare e vederseli davanti, affaticati e ansimanti, cosa che la lasciò momentaneamente stranita, non capendo cosa fosse appena successo.
"Ciao, stiamo bene...voi, piuttosto, come vi sentite?"
Ed ecco che l'altruismo di Asako fece il suo ingresso nella situazione, come sempre, del resto.
Goro, mentre Asako ricambiava il saluto di Tatsuya, sembrava preso da altro.
"Cosa sarà successo?"
Il primo pensiero che lo colse, un pensiero che precedette il ritorno delle sue analisi, cosa che gli fece capire a dir poco velocemente cosa fosse successo.
"La sua anormalità, ecco cosa....deve aver sentito il mio cambiamento e, come previsto, deve essere stato una sorpresa per lui e, a quanto sembra, anche per le sue sorelle....le avrà probabilmente informate su ciò che ha sentito..."
Fatta questa analisi della situazione, mostrando a se stesso che non aveva perso il suo talento, anche Goro intervenne nella situazione, mantenendo quel lieve sorriso, segno che non era disturbato dalla loro presenza o da quella carica sfrenata, per quanto lo avesse colto alla sprovvista.
"Anche voi qui?"
Nel tono che stava usando Goro, si poteva avvertire la mancanza della sua solita freddezza, per quanto mantenesse il suo tipico marchio e la solita serietà.
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Goro NishimuraNon si poteva dire che il loro modo di "andare incontro a qualcuno" fosse dei più normali, ma cosa ci si poteva aspettare oltre a quello? Erano tutti anormali.
Alla risposta di Asako, Tatsuya fece un rapido resoconto dello stato delle tre ragazze, seguito poi da una richiesta di spiegazioni da parte di Misaka.
"Stiamo cercando di migliorare la nostra resistenza, ma come vedi c'è ancora molto da lavorare."
Una scusa davvero originale....per quanto pessima.
Asako sembrò riflettere qualche istante su quella strana risposta, ma smise poco dopo, non era da lei dubitare degli amici, anche se un po' strani, ma era proprio questa loro caratteristica ad aiutarla a non pensarci.
"Non è proprio in grado di inventarsi delle scuse..."
Sarà che non si immaginava di iniziare a correre come un pazzo da un momento all'altro, ma era davvero una scusa campata per aria.
Comunque, dopo la domanda di Goro, Tatsuya sembrò andare in crisi, qualcosa in ciò che aveva detto sembrava preoccuparlo, ma cosa? Che avesse davvero fatto una domanda così strana?
Goro osservò Asako per vedere se almeno lei ci avesse capito qualcosa, ma lei lo guardò in risposta, lasciandogli capire che nemmeno lei aveva afferrato il motivo di quella sua reazione.
Qualche istante dopo, Misaka iniziò a parlare e a parlare, come se stesse cercando di coprire qualcosa.
"Ho davvero fatto una domanda così incredibile?"
Goro poteva anche capire meglio le situazioni, a quel punto, ma senza un solo dato, ciò che stava accadendo in quel momento era indecifrabile, per lui.
Ad un certo punto, però, Misaka smise di parlare, come se avesse notato qualcosa, seguita poi da Tatsuya che rinsavì dal suo stato di...indecisione?
"Già. Piuttosto, carissimi, non è che per caso ci sono delle novità interessanti che vi riguardano?"
La prima parola da lui proferita, sembrò andare a rinforzare ciò che Misaka stava dicendo, per poi porre a loro due una domanda alquanto azzeccata, come c'era da aspettarsi da uno che poteva ricevere le informazioni direttamente dalle menti delle persone interessate.
Asako, che prima era tranquilla al fianco di Goro, arrossì leggermente, contornando un leggero sorriso che le si formò in volto, seguita, successivamente, dalla sua risposta.
"Stiamo insieme."
Con la tranquillità e la naturalezza che usò per rispondere, Goro avrebbe potuto polverizzare un muro di cemento armato come un cracker stretto in una mano.
Asako allargò leggermente il sorriso, come per dire "Sì, è vero e ne sono felice", mentre Goro, sempre con quel semi-invisibile sorriso, notò un'altra cosa sul volto di Tatsuya, oltre alla stanchezza, sembrava avere gli occhi leggermente rossi, che fosse colpa del vento preso mentre correvano all'impazzata? Beh, vista la loro stanchezza, era anche plausibile.
"E voi?"
Beh, un reciproco scambio di domande, nulla di sbagliato, no? Beh, probabilmente, dal punto di vista di Tatsuya, la risposta sarebbe stata "No".
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Goro NishimuraPassò qualche momento dopo aver fornito loro quella notizia, e Tatsuya, anche se non per lungo tempo, sembrò riflettere non poco su quell'informazione, accompagnando quel pensiero con un'espressione che esprimeva quanto ciò lo rendesse felice, facile da notare soprattutto da parte di Goro, ora che capiva meglio quelle sensazioni.
Anche Yuno sembrava essere molto rallegrata da quella notizia, dal suo volto si potevano percepire la gioia e l'emozione per quella novità, quasi come se fosse stata una rivelazione divina.
"È bastata questa notizia per renderli così felici? Beh...credo sia normale, data la nostra...amicizia? Sì..."
Goro era ancora incerto sulle valutazioni che dava ad alcune situazioni, ora che capiva meglio quelle cose, tutte le sue analisi ottenevano dati extra da osservare e usare per comprendere meglio, anche se non era ancora bravissimo nel capirle.
Mentre lui pensava questo, Yuno, sempre gioiosa, si avvicinò ad Asako, prendendole la mano libera, complimentandosi.
"Sono così felice, finalmente state insieme. Formate proprio una bella coppia."
Lo disse come se si fosse aspettata un risultato del genere, beh, effettivamente, ora che lo sapeva, l'amore di Asako era molto evidente, solo che lui era cieco a quei segni.
Asako sorrise, rimanendo leggermente rossa.
"G-Grazie!"
Era evidentemente felice per aver formato una coppia con Goro, e lo era altrettanto per la felicità dei loro amici nel vederli insieme.
Mentre Asako e Yuno sfogavano la loro felicità, Goro tornò ad osservare Tatsuya, il quale stava già proferendo i suoi complimenti.
"Ben fatto, Goro, ti sei trovato proprio una brava ragazza."
Anche lui si sentiva sollevato nel sentire queste felicitazioni, per quanto non molto per ovvi motivi dovuti alla sua personalità, ciò non toglie, però, che lo fosse.
"Già."
Nel dirlo, osservò la diretta interessata, la quale, notandolo, gli sorrise di rimando, mostrando quanto quella situazione la facesse sentire bene, cosa che aiutò Goro a sentirsi più sollevato, anche felice.
Tutto ciò venne momentaneamente interrotto dalla sua domanda, come se avesse messo Tatsuya in una situazione scomoda, chissà cos'era successo di così strano.
Passarono alcuni momenti in cui sia lui che Misaka sembrarono occupati in varie riflessioni, di che genere, Goro non lo poteva sapere, ma pian piano l'avrebbe capito....da se? No, bensì grazie a Sophie.
"Si, ci sono varie novità! Io e la sorellona abbiamo iniziato ad esercitarci nello spionaggio e nel pedinare le persone. La nostra prima missione era quella di seguire e controllare Tatsu-kun e Misa-nee, anche se non mi piace molto chiamarla così e forse non lo farò più, per vedere se si sarebbero comportati bene, anche se non so cosa intendesse la sorellona. Ha farfugliato tutto il tempo roba incomprensibile, capivo solo ogni tanto Love, forse seguito da Hotel ma non ne sono sicura, ed “inammissibile”. Forse una volta aveva sonno, ha cercato di riposarsi presso uno di questi hotel ma il prezzo era inammissibile..."
Di questo discorso, Goro, capì la prima parte riguardante lo "spionaggio", ma per quanto riguardava il resto, linguaggio antico e mai sentito. Asako, invece, sembrò alquanto confusa all'inizio, ma poi capì la situazione in cui si erano trovati Misaka e Tatsuya, indovinando anche il ruolo che presero Sophie e Yuno, principalmente Yuno, a dire il vero.
Il seguito fu una rapida discussione su chi volesse andare ad un Love Hotel e chi fosse in coppia con chi, oltre a Goro ed Asako, i quali si guardarono negli occhi, entrambi confusi da ciò che stava accadendo davanti ai loro occhi.
"Hai degli amici...particolari."
Disse Asako, sorridendo e, ovviamente, non in senso negativo, bensì positivo, in quanto sembravano essere molto attaccati fra di loro, poiché solo vedendo il loro modo di discutere, era possibile capire quanto, in realtà, fossero vicini.
Goro, in risposta a quella frase, guardò in loro direzione mentre discutevano e rispose ad Asako.
"Non sai quanto..."
Sempre con il suo tono, solo meno freddo, visto che parlava con Asako.
Quando loro terminarono quel rapido scambio di commenti, Tatsuya, cercando di ristabilire la calma, saltò su con delle proposte.
"Manteniamo la calma, Yuno pensa all'eleganza, l'eleganza, Misaka rilassati, non abbiamo fatto nulla di male, Sophie...se avessi evitato l'ultima parte ti avrei comprato omelette con il granchio per una settimana. Certo che oggi è proprio caldo, perché non andiamo a prenderci qualcosa al chiosco? Magari un frullato come va tanto di moda in questo posto?"
Seguito rapidamente da Misaka.
"Magari potreste raccontarci come vi siete messi insieme, sempre se non vi da fastidio..."
Che venne poi seguita da Tatsuya...certo che quei due sembravano sincronizzati.
"...oppure se vi stiamo infastidendo e preferite restare soli ditecelo che giriamo i tacchi e ci facciamo da parte, non ci offenderemmo di certo."
I due stavano sorridendo ampiamente e con molto nervosismo, come se volessero a tutti i costi uscire da quel discorso che si era creato per chi-si-ricorda-più quale motivo.
Goro non rispose, lasciando la scelta ad Asako, dopotutto, a lui non cambiava, a lui bastava capire cosa diamine fosse appena successo.
"Beh, perché no? Un frullato mi sembra un'ottima idea."
Il tutto detto con un tono pacato e tranquillo, cercando anche di rendere la situazione più calma con le sue parole.
Mentre lei parlava, Goro pensò alla proposta di Misaka, stava cercando di decidere se fosse il caso di parlare di un accaduto del genere, che conteneva sia belle notizie, come il fidanzamento dei due, sia brutte notizie, come l'incidente dei suoi genitori, che fosse davvero il caso di parlarne? Bah, era sicuro di una cosa, però, se Tatsuya non aveva ancora cambiato espressione, continuando a sembrare felice, allora era sicuro che non gli avesse sondato le sensazioni, ripescando i sentimenti di quel giorno, cosa che indicava, probabilmente, il suo desiderio di saperlo da lui.
"Non c'è scelta, dunque..."
Pensò Goro, mentre seguiva il gruppo appena formato, verso il bar, sempre accompagnato da Asako, la quale lo teneva ancora a braccetto.
"Per quanto io ci abbia capito poco, credo che tu abbia salvato Tatsuya."
Disse Goro, attento a non farsi sentire dagli altri.
"Già, beh, non potevo certo lasciarlo in quel pasticcio, e poi, è bello uscire in compagnia."
Disse a Goro, sempre solare e felice, come facesse, Goro non lo sapeva, ma di sicuro non era una cosa negativa, quella sua positività.
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Goro NishimuraDurante il loro viaggio per raggiungere il bar poco distante da li, il silenzio cadde sul gruppo che si era formato come dal nulla, e quelli che prima sembravano essere vittime di spionaggio, riuscirono, solo con lo sguardo, a mostrare una grande riconoscenza nei confronti di Asako, cosa ben visibile anche agli occhi di Goro, visto quanto quel loro sentimento era forte.
Asako, felice di essere stata d'aiuto, fece un cenno con la testa per far loro capire che l'aveva fatto volentieri, il tutto sotto gli occhi di un Goro che, per quanto in grado di considerare i sentimenti come dati, continuava a capire poco di quello che era appena successo.
"Chissà che è successo..."
Domanda lecita per Goro, visto come quella situazione fosse spuntata dal nulla.
Durante quella che sembrava essere una marcia funebre, visto il silenzio, Asako porse una domanda a Goro.
"Ah, Goro, tu hai i soldi per il frullato?"
Domanda con una risposta ovvia, per Goro, ma, ricordandosi come solo lui tra i presenti non ritenesse necessario mangiare, decise di risponderle, cercando di farlo nel modo meno strano possibile, e con una voce abbastanza bassa da non farsi sentire, visto che, per quanto fosse al corrente del fatto che Misaka era un'anormale come loro, non sapeva se ne fosse a conoscenza, dunque non poteva rischiare di mandarla in "tilt".
"Io non mangio...mai."
Ok, perfetto, era uscita in modo strano, dunque cercò di rimediare.
"Evolution mi permette di nutrirmi in altri modi."
Disse indicando il sole, lasciando intendere che fosse in grado di eseguire la fotosintesi per "ricaricare le batterie".
Asako rimase momentaneamente stupita da quella risposta, non per la fotosintesi, aveva già capito che, se il suo potere era quello di evolvere, allora poteva far quello e altro, ciò che la stupì fu altro.
"Vuoi dire che...non hai mai mangiato un frullato?"
Il tutto venne proferito a tono sempre basso, ma pur sempre stupefatto.
Goro, sempre guardandola, mosse la testa in segno negativo, soddisfacendo la sua domanda, ma dopo questa, Asako prese un aspetto più solenne, anche se in modo scherzoso.
"Bene, allora oggi avrai il primo frullato della tua vita a spese mie, e non accetterò un no!"
Per quanto stesse mantenendo un tono basso, a Goro sembrò quasi di sentirglielo gridare al popolo (Quale popolo?), e, sapendo che non avrebbe mollato tanto facilmente, visto che non perse mai le speranze di fidanzarsi con lui, decise di risparmiare al mondo un altra strana discussione, e acconsentì, sospirando leggermente, per poi sorriderle a modo suo.
"...Va bene."
A quella risposta, Asako sentì come un senso di soddisfazione, aveva appena battuto Goro in un discorso, c'era da vantarsene!
Nel mentre, Tatsuya ruppe definitivamente quel silenzio tombale, ponendo loro una domanda.
"È da poco che state insieme, vero?"
A Goro sembrò quasi che sapesse già la risposta a quella sua domanda, ma decise di prestarci poca importanza, aveva già deciso che Tatsuya non gli aveva "frullato" la mente o, quanto meno, nel profondo, dunque si limitò a rispondergli.
"Solo tre giorni."
Risposta breve, quella di Goro, ma non volle dire tutto in un colpo solo, già regnava un silenzio di tomba, ci mancava solo che chiamassero il becchino.
"Già, è stato un fidanzamento particolare."
Disse Asako con un sorriso sulle labbra, contornato dal rossore delle guance dovuto al ricordo di quell'avvenimento che tanto l'aveva emozionata, mentre Goro, anch'egli ricordando quell'evento, stava più che altro cercando di capire quanto strano fosse stato quell'evento, certo, era anche un bel ricordo, ma visto che ad Asako sembrava un fidanzamento strano, per quanto lo avesse detto in tono positivo, decise di capirci di più.
Mentre lui pensava a questo, giunsero, finalmente, al bar, dentro al quale, come c'era da aspettarsi da lui, Tatsuya propose alle ragazze di andare a sedersi e scegliere cosa prendere, mentre loro due sarebbero andati a prendere il tutto, lasciandogli intendere come questo volesse parlare con lui.
"Sembra quasi lo stesso stratagemma che usò per parlare dei nostri poteri la prima volta..."
Effettivamente, ci somigliava, ma ora non era così ovvio come la prima volta, questa volta era nascosto in una semplice proposta, ma, per loro fortuna, ora Goro capiva meglio quelle cose.
Mentre Tatsuya chiedeva alle sue sorelle e a Misaka, lui chiese ad Asako, visto come gli lasciò lo spazio appositamente per quello.
"Io ne prendo uno alla vaniglia...e anche tu."
L'ultima parte la disse con un tono basso.
"Come primo frullato dovrebbe andare bene, è buono, fidati."
Sempre sorridendo, gli fece capire il perché della sua proposta, e visto che non poteva rifiutarsi, acconsentì, sempre sorridendole.
Pronto ad andare, Goro osservò momentaneamente la scena tra Sophie e Tatsuya, cosa che gli ricordò uno dei primi pensieri che ebbe su di lei.
"Quella ragazza è interessante...e imprevedibile."
Quella scena non sembrò finire, visto come Sophie rimase attaccata al braccio di Tatsuya, ma ciò non impedì ai due di andare al bancone per ordinare i frullati...e parlare, come inteso da Tatsuya.
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Goro NishimuraI due si avviarono, dunque, verso il bancone dove avrebbero ordinato quei frullati, preceduti da una breve fila di consumatori.
Mentre Goro attendeva sia che la fila avanzasse, Tatsuya, come immaginato da lui, prese a parlare, iniziando con delle scuse, cosa che Goro riteneva non necessaria.
"Sai che non c'è bisogno di scusarsi, con me..."
E non aveva tutti i torti, Goro non aveva bisogno di scuse, non le vedeva necessarie.
"...E poi, hai sentito Asako, non è un problema."
Parlò, come sempre, con il suo tono, quello nuovo, però, quello un po' meno freddo.
Dette queste parole, Tatsuya passò ad altro, porgendo un altro interessante topic per la discussione.
"Prima, quando stavi valutando lo scenario di raccontarci gli avvenimenti del vostro....fidanzamento, ho colto qualche emozione negativa, tra le quali tristezza e dolore. È stata una lettura molto superficiale e quasi inconsapevole, al momento su di te le varie emozioni risaltano visto che il tuo animo è nuovo a queste. Non vorrei che per dirci quel che è successo ti trovassi a dover raccontare davanti a molte persone qualcosa di doloroso e che ti metterebbe a disagio. Non voglio assolutamente che ti senta obbligato. Non so cosa sia, ma se è qualcosa che potrebbe anche far rattristare Asako e magari rovinarvi la giornata, allora arriverei a preferire che non la dicessi. Se voi possiamo parlarne qui tra noi, lontano da loro e con la sola Sophie presente che al momento è anche presa dai frullati e dalle persone che ci stanno intorno."
Tatsuya era effettivamente preoccupato per quel che poteva sentire Goro nel parlarne, si vedeva, era un sentimento comprensibile, ed effettivamente, i sentimenti erano nuovi per Goro, cosa che giustificava pienamente quella semplice lettura, non che lo disturbasse, dopotutto, lui non aveva problemi ad usare la sua anormalità quando voleva, non vedeva perché impedirlo ad altri, sempre che non lo volessero fare per far del male, ma non era di sicuro il caso di Tatsuya.
Si voltò verso il loro tavolo, osservando Asako mentre parlava con le altre, e capì che la possibilità citata da Tatsuya, vista la sua sensibilità, era un rischio assai probabile, e non voleva certo che Asako si rattristasse per un suo problema.
"Tre giorni fa, i miei genitori hanno avuto un incidente d'auto alquanto grave e sono stati portati all'ospedale per essere operati..."
Iniziò, così, il racconto degli avvenimenti di tre giorni fa.
"...passai la giornata con una sensazione mai sentita prima, come se il cuore mi volesse uscire dal petto, ma inizialmente pensai fosse dovuto ad Evolution, visto che l'avevo usato per raggiungere l'ospedale e tornare a scuola subito dopo.
Finite le lezioni tornai a visitarli, pensando che avessero già finito di operarli, ma mi dissero che avevano riscontrato delle complicazioni e che non erano ancora usciti dalla sala operatoria..."
Nel dire tutto ciò, il tono di Goro tornò ad essere quello classico, non stava certo parlando di una pioggia di cioccolato, c'era poco di cui essere allegri, ma non provava niente nel dirlo, stava usufruendo della sua capacità di ignorare certe sensazioni, così da non distrarsi nel racconto.
"...passai un paio d'ore nella mia stanza, aprend-uhm, esaminando anche lo stato del mio cuore, cercando di capire il perché di quel battito assurdo, ma Evolution non dava segnali, dunque non sapevo cosa potesse essere."
Si fermò prima di dare la descrizione più cruenta di ciò che fece, ci mancava solo che l'iperattiva Sophie gli chiedesse di aprirsi il torace a sportello come fece quella notte.
"Decisi di uscire per calmarmi e cercare di capire cosa potesse essere successo, e lo capì, cosa che mi rese assai nervoso, abbastanza da evolvere di scatto e scagliare un cassonetto della spazzatura contro un albero li vicino e scalare il dormitorio."
Avrà di sicuro sentito di quell'albero fracassato da un cassonetto, per non parlare dei grossi buchi nella parete frontale del dormitorio, anche lui occupava una stanza li, era impossibile che non avesse notato tutto ciò.
"A quel punto, Asako spuntò apparentemente dal nulla, allarmata dal rumore, probabilmente, e cercò di capire cosa mi fosse successo.
Parlammo per qualche tempo, e quando le chiesi come mi avesse raggiunto sul tetto, mi disse di essere in grado di controllare le correnti d'aria, mostrandomi come fosse in grado di levitare grazie ad essa, così anche io le spiegai la mia anormalità..."
E qui si aspettò, se non una bocca aperta, quanto meno una reazione di stupore, a meno che non l'avesse già capito dalla diretta interessata, in quel caso non, beh, si sarebbe notato.
"...a quel punto, dopo aver tentato di tirarmi su di morale, decidemmo di tornare alle nostre stanze, ma avevo usato e disattivato troppe evoluzioni in un colpo solo, a causa dello scatto nervoso, e fui costretto a ritornare a terra non appena mi alzai.
Lei mi aiutò a stare dritto, e dopo averle chiesto il motivo per tutta quella sua premura, vuotò il sacco e mi confessò tutto."
Già, fino a quel punto, si era già andato a formare un alto livello di stupore, probabilmente, ma il seguito era la parte veramente incredibile.
"Dopo la sua confessione, mi misi ad analizzare ogni possibile motivazione, caso o dato che potesse causare una tale emozione nei miei confronti, e mentre ero totalmente immerso in quei calcoli, lei, presumibilmente presa dall'imbarazzo, perse la presa sulla mia schiena e io finì completamente per terra e poi, beh, a causa della caduta battei la testa, così, d'istinto, nel rialzarmi la baciai, così, dopo esserci alzati di colpo per quel fatto inaspettato, dopo qualche momento, ci baciammo di nuovo e...fine."
Una spiegazione abbastanza lunga, ma almeno era sicuro di non aver tralasciato dettagli che avrebbe voluto sapere dopo, così, senza che nemmeno se ne accorsero, si ritrovarono davanti al bancone, senza nessuno davanti a loro se non il proprietario che era pronto a prendere i loro ordini, ma, prima che se ne scordasse, per evitare a Tatsuya inutili preoccupazioni, terminò completamente il discorso.
"Stai tranquillo, i miei genitori stanno bene, li dimetteranno a guarigione completa."
Detto ciò, lasciò che Tatsuya esprimesse qualunque commento su ciò che gli aveva appena raccontato, rimanendo con un volto senza espressione, lasciandogli intendere come, dopo averci pensato su, l'argomento non lo toccasse più di tanto, se non per la parte del fidanzamento con Asako, visto che ormai era accaduto e passato, dunque non c'era più niente di cui preoccuparsi, c'era solo da aspettare che i suoi genitori si rimettessero del tutto, ovviamente non era un argomento che avrebbe tirato fuori volentieri, ma non aveva più motivo di rattristarsi troppo.
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"Tre giorni fa, i miei genitori hanno avuto un incidente d'auto alquanto grave e sono stati portati all'ospedale per essere operati.....passai la giornata con una sensazione mai sentita prima, come se il cuore mi volesse uscire dal petto, ma inizialmente pensai fosse dovuto ad Evolution, visto che l'avevo usato per raggiungere l'ospedale e tornare a scuola subito dopo.
Finite le lezioni tornai a visitarli, pensando che avessero già finito di operarli, ma mi dissero che avevano riscontrato delle complicazioni e che non erano ancora usciti dalla sala operatoria..."
Goro iniziò così a raccontare l'avvenimento al quale era legata la sua emozione negativa, tornando ad usare il tono distaccato ed imperturbabile di sempre, e Tatsuya rimase molto colpito, non si aspettava proprio un evento di tale gravità nonostante sapesse che per smuovere Goro sarebbe dovuto essere un qualcosa di ingente.
“...passai un paio d'ore nella mia stanza, aprend-uhm, esaminando anche lo stato del mio cuore, cercando di capire il perché di quel battito assurdo, ma Evolution non dava segnali, dunque non sapevo cosa potesse essere. "Decisi di uscire per calmarmi e cercare di capire cosa potesse essere successo, e lo capì, cosa che mi rese assai nervoso, abbastanza da evolvere di scatto e scagliare un cassonetto della spazzatura contro un albero li vicino e scalare il dormitorio." A quel punto, Asako spuntò apparentemente dal nulla, allarmata dal rumore, probabilmente, e cercò di capire cosa mi fosse successo.
Parlammo per qualche tempo, e quando le chiesi come mi avesse raggiunto sul tetto, mi disse di essere in grado di controllare le correnti d'aria, mostrandomi come fosse in grado di levitare grazie ad essa, così anche io le spiegai la mia anormalità...a quel punto, dopo aver tentato di tirarmi su di morale, decidemmo di tornare alle nostre stanze, ma avevo usato e disattivato troppe evoluzioni in un colpo solo, a causa dello scatto nervoso, e fui costretto a ritornare a terra non appena mi alzai.
Lei mi aiutò a stare dritto, e dopo averle chiesto il motivo per tutta quella sua premura, vuotò il sacco e mi confessò tutto. Dopo la sua confessione, mi misi ad analizzare ogni possibile motivazione, caso o dato che potesse causare una tale emozione nei miei confronti, e mentre ero totalmente immerso in quei calcoli, lei, presumibilmente presa dall'imbarazzo, perse la presa sulla mia schiena e io finì completamente per terra e poi, beh, a causa della caduta battei la testa, così, d'istinto, nel rialzarmi la baciai, così, dopo esserci alzati di colpo per quel fatto inaspettato, dopo qualche momento, ci baciammo di nuovo e...fine."
Tatsuya ascoltò tutto fino alla fine senza interrompere e cercando di ridurre al minimo le proprie reazioni espressive. Era una storia davvero incredibile, il tutto era nato da un evento tragico e gli sviluppi erano andati oltre qualunque possibile previsione, con rivelazioni e colpi di scena. Sarebbe potuto quasi sembrare una storia ben congegnata, ma sapeva bene che lui non era il tipo da ricorrere a simili mezzucci, in oltre i danni riportati dal dormitorio li aveva visti molto bene.
Stava per dire qualcosa, ma Goro lo precedette aggiungendo.
"Stai tranquillo, i miei genitori stanno bene, li dimetteranno a guarigione completa."
E questo era già un gran sollievo.
Mi dispiace per ciò che è accaduto ai tuoi, sono davvero sollevato sapendo che ora stanno bene.
Si prese ancora qualche istante per fare mente locale.
Allora le cose sono andate così...certo che è una sorpresa sapere che sei stato tu a quasi distruggere i dormitori. La parte della confessione...per come hai agito credo che le ragazze si scioglierebbero al saperlo. E forse per loro sarebbe più adatto sapere solo quello, anche se a te non provoca più disagio, parlare dell'incidente sarebbe doloroso per tutti, anche per Asako. Cerchiamo solo di goderci la giornata, cosa ne pensi?
Già, Asako.
Anche lei una, come è che si dice? Anormale? Mi fa ancora strano questo termine. Comunque, anche lei una anormale. Non me lo aspettavo proprio. Certo che forse detto da uno che ha tutta la famiglia anormale suona ancora più strano, però sinceramente sono sorpreso.
Guardò verso il tavolo e vide le ragazze chiacchierare allegramente.
Una che controlla il vento, due che sfruttano l'energia elettrica....che strano assortimento, però sembrano andare d'accordo....che possa esserci una specie di affinità elettiva tra le persone anormali determinata dei loro poteri?. -
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Goro NishimuraOsservò Tatsuya per qualche momento, era ben visibile, ai suoi occhi, come il racconto di quei fatti lo avesse stupito, racchiudendolo in un misto di brutte notizie e belle notizie, un po' come successe a Goro, solo senza la rabbia distruttiva che, per fortuna, riuscì a calmare, quella volta.
Alla fine, Tatsuya parlò, facendogli prima le condoglianze per l'incidente e poi delle felicitazioni dovute al successo dell'operazione.
"Già, lo sono anche io."
Disse tranquillamente, riprendendo quell'impercettibile sorriso.
Successivamente, Tatsuya continuò, esponendo le sue opinioni su quei fatti.
"Allora le cose sono andate così...certo che è una sorpresa sapere che sei stato tu a quasi distruggere i dormitori. La parte della confessione...per come hai agito credo che le ragazze si scioglierebbero al saperlo. E forse per loro sarebbe più adatto sapere solo quello, anche se a te non provoca più disagio, parlare dell'incidente sarebbe doloroso per tutti, anche per Asako. Cerchiamo solo di goderci la giornata, cosa ne pensi?"
Tatsuya non sbagliava, raccontare tutta la storia sarebbe solo servito a rovinare la giornata a tutti, e non voleva certo far tornare in mente ad Asako quella notizia, non li aveva mai incontrati, ma il solo saperlo, fu abbastanza per farla sentire male, e non vorrebbe ripetere tutto ciò.
Comunque, Goro prese i frullati per Asako e se stesso, così da distrarre un po' il barista, e rispose a Tatsuya.
"Hai ragione, è meglio evitare i dettagli, servirebbero solo a rattristarle..."
Dopodiché lasciò che continuasse a parlare.
"Anche lei una, come è che si dice? Anormale? Mi fa ancora strano questo termine. Comunque, anche lei una anormale. Non me lo aspettavo proprio. Certo che forse detto da uno che ha tutta la famiglia anormale suona ancora più strano, però sinceramente sono sorpreso."
Già, a volte si dimenticava che Tatsuya era nuovo in quel mondo, cosa che lo portava a dimenticarsi che ciò valeva anche per le sue sorelle, anche se Sophie non sembrava nemmeno curarsene, ma lei era un caso a parte.
Goro lo osservò per qualche istante, dopodiché, riprese la parola.
"Nemmeno io l'avrei mai pensato, e mi è sempre stata vicina, sempre a cercare di parlarmi, mentre io non riuscivo nemmeno a capire cosa le passasse per la testa..."
Guardò poi in direzione di Asako, la quale stava ancora conversando con Misaka e Yuno.
"...Beh, almeno adesso è tutto risolto."
Disse, scrollando via quei ricordi di un passato cieco, ascoltando poi l'ultimo commento di Tatsuya.
"Una che controlla il vento, due che sfruttano l'energia elettrica....che strano assortimento, però sembrano andare d'accordo....che possa esserci una specie di affinità elettiva tra le persone anormali determinata dei loro poteri?"
La teoria da lui esposta, non passò inosservata, rimandando Goro nel suo solito mondo, a pensare se e come una cosa del genere potesse avverarsi davvero.
Tutto ciò prese abbastanza tempo da lui, ma si ricordò poi di una cosa che gli era venuta in mente con quella sua ultima frase.
"A proposito...Misaka sa cos'è?"
Un modo come un altro di fare una domanda in modo troppo esplicito.
"Sa di essere una anormale? Ma, soprattutto, sa che noi lo siamo?"
Erano delle domande che gli frullavano per la testa da un po' di tempo, ormai, e visto che Tatsuya è stato così gentile da ricordarglielo, anche se involontariamente, gli sembrava opportuno togliersi questo famigerato "peso dallo stomaco".
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.TATSUYA.
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Goro NishimuraAlla domanda da lui posta, Tatsuya non perse un momento per rispondergli in modo esauriente e, per quanto avesse già dei dati del genere, riguardanti, però, il potere di Yuno, ottenerne di simili per il potere di un altro soggetto, risultava interessante e, di conseguenza, da inserire nei suoi appunti....una volta tornato a casa, già, oggi non aveva intenzione di distrarsi con il proprio lavoro.
"Uhm...è la prima volta che osservo dei poteri così simili tra loro..."
Un pensiero che non poteva non passare per la sua testa, ma si guardò bene dal concentrarsi solo su quello, non voleva lavorare mentre c'era Asako.
Comunque, continuò ad ascoltare Tatsuya, il quale continuò a spiegare molte cose, cose tanto interessanti quanto...preoccupanti, per una parte in particolare.
"...ogni volta c'è sempre stata Yuno e quello della anormalità è un argomento alquanto delicato per lei, credo che parlarne le riporti alla mente quando mi ha quasi ucciso, oltre agli attacchi che abbiamo subito poco dopo. ..."
Questa notizia, per esempio, non l'aveva ancora mai ricevuta, e lo interessò non poco, abbastanza da fargli alzare un sopracciglio.
"Ha rischiato di ucciderlo? Questo non lo sapevo...allora, lo stato emotivo davvero modifica il controllo sui propri poteri..."
Anche questa volta, un pensiero riguardante varie possibilità gli passo per la mente, ma dovette trattenersi dal chiedere informazioni, erano fuori per passare il tempo, e c'era anche la diretta interessata, non poteva di certo fare delle domande del genere, soprattutto vista l'influenza che può avere sul suo potere il fattore emotivo.
Continuò ad ascoltare senza interromperlo, ma a fare ciò, ci pensò Sophie, facendogli notare come il barista e la fila stessero aspettando che Tatsuya ordinasse la sua parte di frullati, ricordandogli che aveva ordinato il suo e quello di Asako, prima e, appunto, erano li davanti a lui, in attesa di essere presi.
"...Quant'è che siamo qui a parlare?"
Si domandò poco dopo, mentre afferrava i suoi frullati e Tatsuya riceveva i suoi.
"Sì, meglio non farle aspettare."
Goro osservò nella loro direzione e, visto come stavano parlando, fu lecito, per lui, pensare che non si fossero accorte del tempo passato, ma poteva anche sbagliarsi.
Le ultime parole di Tatsuya lo fecero riflettere, con Yuno che lo pedinava, poteva essere alquanto difficile parlare delle anormalità.
"Potrebbe essere un problema, effettivamente, ma prima o poi, sia tu che Yuno dovrete affrontare quel discorso, non oggi, ma non potrà sopportarlo per molto..."
Disse Goro.
"...non affrontarlo le farà solo del male."
E di questo, Goro era alquanto certo, sia per il fatto che lui cercò di estraniarsi dai suoi sentimenti per diciassette anni, e dunque ne sapeva qualcosa, sia per il fatto che, visto l'effetto delle emozioni sul potere di Yuno, non liberarsi da un peso del genere poteva solo farle del male.
Edited by CellO_o - 15/9/2013, 15:25.